3 minute read

Dire addio all'obesità?

Next Article
Come sembra

Come sembra

DIRE ADDIO

ALL’OBESITÀ?

Advertisement

COME? CE LO SPIEGA IL DOTTOR CLAUDIO PANDOLFI, NOTO ENDOCRINOLOGO, CHE ILLUSTRA I VANTAGGI E I GRANDI PROGRESSI DELLA CHIRURGIA BARIATRICA

Testo LAURA GELSOMINO T roppi italiani soffrono di obesità. Per 500.000

persone l’Indice di Massa Corporea

(BMI) supera il 40. Se consideriamo poi anche coloro che presentano valori compresi tra il 35 e il 39 e che sono classificati nella fascia dell’obesità di secondo grado, arriviamo a 4,7 milioni di individui obesi, che spesso presentano complicanze come ipertensione, diabete, difficoltà di movimento e respirazione, per citarne alcune. Il

dottor Claudio Pandolfi, esperto

endocrinologo, è pronto a lanciare l’allarme, proponendo anche tante soluzioni che potrebbero davvero cambiare la vita di queste persone: «non possiamo più dire a questi pazienti “mangia meno e muoviti di più”. È una visione miope, che deve appartenere al passato!

L’obesità è stata riconosciuta

come malattia, complessa e recidivante, e come tale deve essere trattata, da figure mediche. Certo, bisogna modificare le abitudini alimentari e favorire il movimento, ma non si può prescindere dalla

terapia farmacologica, che ha fatto grandi passi in avanti

ad esempio con il Liraglutide, approvato da AIFA e autorizzato dai 12 anni in su» commenta. «Non solo. Quando il quadro clinico

lo richiede, è fondamentale ricorrere all’intervento di

chirurgia dell’obesità, o bariatrica. Recentemente ho assistito a diversi interventi a Brescia e posso constatare gli enormi progressi tecnici, i risultati incredibili che si ottengono, con grande efficacia e sicurezza per il paziente. L’équipe medica procede in laparoscopia, con gastro-resezione verticale e bypass gastrico, con un tempo di esecuzione che si aggira intorno a soli 30 minuti. È un’operazione poco invasiva e l’ospedalizzazione è minima (le dimissioni avvengono di solito dopo soli tre giorni). Siamo il quinto paese al mondo per numero di chirurghi esperti in questa branca, ma il nono per numero di interventi: questo ci dice che non riusciamo a utilizzare le risorse che abbiamo a disposizione. Abbiamo tanti centri di eccellenza, soprattutto in Lombardia e nel Nord Italia, con specialisti affermati e personale infermieristico appositamente formato, ma troppe persone

obese ancora non conoscono le possibilità della chirurgia

bariatrica. Si tratta di pazienti abbandonati a se stessi, che possono sviluppare patologie gravi come: eccesso di mortalità, malattie cardio vascolari nel 30% dei casi; alto rischio di diabete nel 50%; aumento di rischio delle neoplasie, del carcinoma endometriale, di tumore al seno, etc. Teniamo inoltre presente che la spesa socio-sanitaria per

l’obesità si attesta attorno ai 23

miliardi l’anno nel nostro paese e potrebbe radicalmente diminuire. Il

mio appello è che si combattano l’ignoranza e l’indifferenza

attorno all’obesità, per offrire a queste persone una possibilità di rinascita» conclude il dr. Pandolfi.

DOPO

PRIMA

NUMERI TERRIBILI

In Italia il 10% dei bambini è obeso e rischia di diventare un adulto obeso da 2 a 6,5 volte tanto un bambino normopeso.

L’aspettativa di vita dei soggetti obesi è di 8 anni in meno.

Il rischio di ospedalizzazione per covid è 3 volte più elevato.

La perdita di 7 kg di un singolo individuo genera un risparmio di 390 euro l’anno in costi socio-sanitari.

Lo sforzo cardiaco di una persona obesa è immenso: per irrorare 10 kg di massa adiposa, il cuore deve pompare 300 ml al minuto. Ovvero, 420 litri al giorno di extra lavoro per soli 10 kg in più.

A SINISTRA E SOPRA, UNA PAZIENTE DEL DR. PANDOLFI, PRIMA E DOPO L'INTERVENTO DI CHIRURGIA BARIATRICA

DOTTOR CLAUDIO PANDOLFI

DOVE SI TROVA

Via Biancardi 18 Tel. 0371 420708

This article is from: