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Dire addio all'obesità?
by Lodi SHOP
DIRE ADDIO
ALL’OBESITÀ?
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COME? CE LO SPIEGA IL DOTTOR CLAUDIO PANDOLFI, NOTO ENDOCRINOLOGO, CHE ILLUSTRA I VANTAGGI E I GRANDI PROGRESSI DELLA CHIRURGIA BARIATRICA
Testo LAURA GELSOMINO T roppi italiani soffrono di obesità. Per 500.000
persone l’Indice di Massa Corporea
(BMI) supera il 40. Se consideriamo poi anche coloro che presentano valori compresi tra il 35 e il 39 e che sono classificati nella fascia dell’obesità di secondo grado, arriviamo a 4,7 milioni di individui obesi, che spesso presentano complicanze come ipertensione, diabete, difficoltà di movimento e respirazione, per citarne alcune. Il
dottor Claudio Pandolfi, esperto
endocrinologo, è pronto a lanciare l’allarme, proponendo anche tante soluzioni che potrebbero davvero cambiare la vita di queste persone: «non possiamo più dire a questi pazienti “mangia meno e muoviti di più”. È una visione miope, che deve appartenere al passato!
L’obesità è stata riconosciuta
come malattia, complessa e recidivante, e come tale deve essere trattata, da figure mediche. Certo, bisogna modificare le abitudini alimentari e favorire il movimento, ma non si può prescindere dalla
terapia farmacologica, che ha fatto grandi passi in avanti
ad esempio con il Liraglutide, approvato da AIFA e autorizzato dai 12 anni in su» commenta. «Non solo. Quando il quadro clinico
lo richiede, è fondamentale ricorrere all’intervento di
chirurgia dell’obesità, o bariatrica. Recentemente ho assistito a diversi interventi a Brescia e posso constatare gli enormi progressi tecnici, i risultati incredibili che si ottengono, con grande efficacia e sicurezza per il paziente. L’équipe medica procede in laparoscopia, con gastro-resezione verticale e bypass gastrico, con un tempo di esecuzione che si aggira intorno a soli 30 minuti. È un’operazione poco invasiva e l’ospedalizzazione è minima (le dimissioni avvengono di solito dopo soli tre giorni). Siamo il quinto paese al mondo per numero di chirurghi esperti in questa branca, ma il nono per numero di interventi: questo ci dice che non riusciamo a utilizzare le risorse che abbiamo a disposizione. Abbiamo tanti centri di eccellenza, soprattutto in Lombardia e nel Nord Italia, con specialisti affermati e personale infermieristico appositamente formato, ma troppe persone
obese ancora non conoscono le possibilità della chirurgia
bariatrica. Si tratta di pazienti abbandonati a se stessi, che possono sviluppare patologie gravi come: eccesso di mortalità, malattie cardio vascolari nel 30% dei casi; alto rischio di diabete nel 50%; aumento di rischio delle neoplasie, del carcinoma endometriale, di tumore al seno, etc. Teniamo inoltre presente che la spesa socio-sanitaria per
l’obesità si attesta attorno ai 23
miliardi l’anno nel nostro paese e potrebbe radicalmente diminuire. Il
mio appello è che si combattano l’ignoranza e l’indifferenza
attorno all’obesità, per offrire a queste persone una possibilità di rinascita» conclude il dr. Pandolfi.

DOPO
PRIMA

NUMERI TERRIBILI
In Italia il 10% dei bambini è obeso e rischia di diventare un adulto obeso da 2 a 6,5 volte tanto un bambino normopeso.
L’aspettativa di vita dei soggetti obesi è di 8 anni in meno.
Il rischio di ospedalizzazione per covid è 3 volte più elevato.
La perdita di 7 kg di un singolo individuo genera un risparmio di 390 euro l’anno in costi socio-sanitari.
Lo sforzo cardiaco di una persona obesa è immenso: per irrorare 10 kg di massa adiposa, il cuore deve pompare 300 ml al minuto. Ovvero, 420 litri al giorno di extra lavoro per soli 10 kg in più.
A SINISTRA E SOPRA, UNA PAZIENTE DEL DR. PANDOLFI, PRIMA E DOPO L'INTERVENTO DI CHIRURGIA BARIATRICA

DOTTOR CLAUDIO PANDOLFI
DOVE SI TROVA
Via Biancardi 18 Tel. 0371 420708