FOTO DONATO CARONE
La crema di caffè A CURA DI OLIVER MALNATI CHEF PASTICCERIA OLIVER DI GALLIATE LOMBARDO
Il caldo è arrivato e ha dichiarato a gran voce il suo amore estivo per questo 2019: la crema di caffè. Fresca, gustosa, un break perfetto al mare o al bar in pausa per chi resta in città, curiosa alternativa per la colazione e leggero dessert per le cene con gli amici. Questa pausa al cucchiaio tipicamente italiana, a base di panna e caffè si inserisce nella tradizione dei caffè freddi, un decalogo di varianti estive a una delle bevande più amate al mondo, ciascuna con una sua tradizione e origine ben precisa. Curiosando tra le fonti storiche poche sono le notizie certe riguardo le origini, molti sono i cenni e le informazioni tratte dalla tradizione orale. Per qualcuno i primi a bere caffè freddo furono gli abitanti di Valencia nel Seicento, con il loro Caffè del tiempo, servito con ghiaccio aromatizzato con una fetta di limone o di
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Living patisserie
arancia e zucchero di canna a piacere. Secondo altri l’origine risalirebbe allo stesso secolo, ma in Salento. Il primo caffè freddo sarebbe quindi quello che oggi è chiamato caffè leccese, servito con cubetti di ghiaccio picconato e latte di mandorla, invenzione di Antonio Quarta, proprietario di un bar storico a Lecce, ai tempi noto come La Casa del Caffè. Alcune notizie portano invece in Vietnam, nell’Ottocento, al Cà phê dà, estratto con la french press, raffreddato con cubetti di ghiaccio e dolcificato con latte condensato. Secondo i più il caffè freddo trarrebbe invece origini ai primi del Novecento, dal Mazagan, la bevanda assunta dai soldati francesi in Algeria. Qui in Italia tutti consociamo le varianti della granita siciliana, spesso servita con la tipica brioche e del caffè granita amalfitano che viene triturato durante il processo di congelamento del caffè. Una variante golosa? Il Caffè Helado, tipico del Cile, fatto con caffè macinato, crema Chantilly, cannella, vaniglia, dulce de leche e mandorle tritate.
Buona estate a tutti!!!