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L’intervista

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L‘INTERVISTA

CARLOTTA TOFFALI: il primo Sales Manager donna di LIQUI MOLY

Ci siamo divertiti ad intervistare fino ad ora i protagonisti dei Motorsport che ci hanno visti coinvolti come sponsor e partner di una stagione molto intensa…e lo faremo ancora!

Questa volta vogliamo però lanciare uno sguardo su una novità. È una novità che ci riguarda e vi riguarda molto da vicino: il primo Sales Manager donna di LIQUI MOLY e non abbiamo resistito nel volerle fare qualche domanda.

Stiamo parlando di Carlotta Toffali, 31 anni e già mamma di una bimba di sei anni, una bellissima new entry nello staff sempre in crescita di Liqui Moly Italia.

Carlotta, partiamo subito da una domanda che forse tutti vorrebbero farti: com’è lavorare in un campo definito prettamente maschile?

Da quando sono entrata nel mondo del lavoro ho fatto sempre scelte che mi hanno portata a lavorare con gli uomini. Uomini e donne hanno teste diverse, quindi a volte è andata bene e a volte è stato più difficile, ma è questa seconda parte che poi ti fornisce l’esperienza necessaria per realizzarti. Non sono poi cosi tutti cattivi diciamolo, posso portare l’esempio dei miei nuovi colleghi.

Sei approdata in Liqui Moly Italia solo il 2 maggio di quest’anno, ma già stai dimostrando una certa tenacia nello svolgere questo compito, come ci sei riuscita?

Sicuramente mi ritengo tenace già dal punto di vista caratteriale, ma l’enorme supporto che mi hanno fornito i miei colleghi è stato la carta vincente per mettere un passo dopo l’altro. Diciamo che ho avuto la fortuna di capitare in un’azienda che ha più l’aria di una famiglia, con tutte le difficoltà che ci possono essere anche in essa. L’altro segreto per la riuscita del mio incarico? Amo questo lavoro.

Arrivi da settori diversi, ma a quanto pare non hai mai avuto difficoltà a gestire il tuo ruolo in ognuno di essi, ma LIQUI MOLY tra lubrificanti e additivi è un campo davvero tosto. Cosa ti aiuta?

Rischio di essere ripetitiva ma lo faccio volentieri, il nostro CEO Michele Barbirati ha sempre creduto in me e i miei colleghi hanno avuto e hanno sempre la pazienza di spiegarmi cose che ai più del settore possono risultare ovvie, non c’è stato mai un momento in cui mi sia sentita abbandonata a me stessa perché troppo occupati. Mi sembra di conoscerli da più tempo.

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Quanto ti ha “sorpreso” entrare in un mondo come quello di LIQUI MOLY?

Lavorare per LIQUI MOLY, e non esagero nel dirlo, era il mio sogno nel cassetto… che si è realizzato! Desideravo un lavoro che mi facesse alzare dal letto alla mattina con la voglia di fare, e miravo al lavoro di Team che pensavo ormai morto in tante aziende che si vedono in giro. Iniziare a collaborare con LIQUI MOLY ha cambiato alcuni miei punti di vista e ho pensato. “L’unica donna del TEAM vendite? Qui si può fare!”.

Abbiamo detto che sei già mamma, che è già di per se un lavoro difficile, e con un incarico come Sales Manager il tuo tempo è speso per la maggior parte fuori casa, come riesci a conciliare le due cose?

Fare la mamma è un lavoro difficile anche se bellissimo, avendo poi dei progetti lavorativi impegnativi è ancora peggio, ma non impossibile, quello che posso dire è che sto cercando di fare del mio meglio proprio e anche per mia figlia. Punto più sulla qualita del tempo e non sulla quantità. “Come”, per me, è sempre stato più importante del “quanto”.

Sicuramente ho scelto di fare un percorso professionale non dei più facili ma ritengo di averlo fatto con consapevolezza e spirito di sacrificio.

Il tuo impegno è più una sfida verso il mercato o verso te stessa?

Le sfide mi hanno sempre stimolato e questa è sicuramente una sfida verso il mercato perché, diciamocelo, le discriminazioni tra uomo e donna nel mondo del lavoro non sono del tutto scomparse. Entrambe le figure sono fondamentali per la crescita di un’azienda. Sono convinta che uomini e donne possano fare gli stessi lavori ed io, nel mio piccolo, sto cercando di testimoniarlo. I miei colleghi lo hanno capito da subito, ora desidero dimostrarlo a chi nel mondo ha ancora qualche dubbio.

Cosa consiglieresti alle donne giovani come te che vogliono intraprendere questa carriera?

Dovete crederci! È sufficiente, il resto vien da sè.

E noi in lei ci abbiamo creduto. E non abbiamo sbagliato.