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Dionigia Salucci

TESTIMONIANZE DI QUESTO LUOGO DEDICATO

A SANTA RITA DA CASCIA Attualmente un importante cenacolo e un incontro pi첫 ampio avviene il 22 di ogni mese con la recita del Santo Rosario e la concelebrazione della Santa Messa.


Santa Rita da Cascia definisce questo luogo come suo santuario, piccolo ma grande agli occhi del Signore. Tutti i fedeli che verranno con viva fede a pregare in questo luogo riceveranno da Santa Rita l’aiuto necessario.


Ogni anno, il secondo sabato di giugno, Santa Rita viene festeggiata e segue la celebrazione della Santa Messa e la Processione per le vie del paese.



CAPPELLINA DEDICATA A SANTA RITA Tante pagine si possono scrivere per raccontare la nascita e la storia del luogo dedicato a Santa Rita. Tutto ha inizio nel settembre del 1999, quando Santa Rita tante volte mi appare nel sogno per chiedere la costruzione di una cappellina in suo onore. Non capivo bene, allora, cosa mi stesse accadendo e sono rimasta assai colpita e confusa dalla sua richiesta. Per conoscere e entrare nell’anima dei messaggi mi sono posta in fervente preghiera anche per comprendere quale fosse il luogo idoneo alla realizzazione della chiesina. L’idea è emersa e si è chiarita quando si è manifestata la necessità di costruire un nuovo laboratorio di pasta fresca per dare maggiore spazio ed impulso al lavoro. Individuata l’area sulla quale edificare, Santa Rita mi ha indicato e mi ha fatto intendere che quello era il luogo prescelto per innalzare la cappellina da dedicare a lei. E così, senza ulteriori ripensamenti e senza esitazioni, è avvenuto. Tutto, poi si sarebbe semplificato perché ogni mattina, tornando al lavoro, avrei potuto aprire la giornata dedicandole un momento di raccoglimento e di preghiera valorizzando il tempo che il Signore ci mette a disposizione. Contemporaneamente sul posto, si è formato un cenacolo e assidui fedeli si incontrano per recitare il Santo Rosario e supplicare il Signore sia per i bisogni personali che per l’intera umanità. Attualmente un importante cenacolo e un incontro più ampio avviene il 22 di ogni mese con la recita del Santo Rosario e la concelebrazione della Santa Messa.


VOGLIO TESTIMONIARE IL CAMBIAMENTO DELLA MIA VITA Ho passato tanti anni della mia vita dedicando interamente me stessa al lavoro. Gli affanni, le preoccupazioni, le ansie che l’attività inevitabilmente consegna occupavano quasi per intero la giornata. Frequentavo la chiesa, è vero, ma in maniera superficiale distratta e il Signore restava lontano e non aveva uno spazio rilevante e dominante nel cuore. Erano altre le mie priorità, altri i miei interessi. Nonostante i successi terreni, però, l’anima non era appagata e felice. Nel settembre del 1999, invece, ho avvertito l'esigenza di imprimere una accelerata allo Spirito e ho chiesto al Signore di suggerirmi un esiguo spazio della giornata per entrare meglio in affinità ed in congiunzione con lui. Gesù ha accolto la supplica e ha suscitato nel cuore un forte amore per lui. Ha acceso la necessità di pregare e di frequentare la Santa Messa ogni giorno col pensiero e la consapevolezza di essere veramente con Cristo che rinnova il suo sacrificio e offre la sua reale presenza. Ho afferrato che la fede è un dono inestimabile che il Salvatore dà a tutti i suoi figli senza riserve e senza distinzione indicando con la “Parola” la strada ed i comportamenti da seguire per essere in pace con tutti. Ringrazio veramente Iddio ogni giorno per l’amore e la gioia che ha donato e inculcato nel mio cuore. Chi non assapora l'amore e la misericordia del Signore, non conosce il valore vero della vita terrena. La mattina del 10 gennaio 2000 intorno alle ore sei, il Signore mi ha parlato e mi ha confidato che la strada intrapresa era quella giusta; dovevo stare tranquilla, non la dovevo abbandonare che lui avrebbe sostenuto i miei passi.


Ho ascoltato ancora il suo messaggio e il mio cuore, come una candela che ravviva la fiamma, si è sentito invaso da un nuovo “Amore”, una nuova gioia e dalla volontà di gettarmi con ulteriore impegno e rinnovato entusiasmo nella vita sociale e religiosa. Sono entrata, così, nella guida e nella luce della “Parola” di Dio. Il Signore mi ha proposto una vita nuova, come avvertivo l’aspirazione di realizzare e mi ha concesso il privilegio di entrare nel suo “Amore”. E ciò, nonostante le mie umane debolezze ed i miei peccati. Gesù è generoso nella offerta del suo “Amore” e proponendomi la conversione, mi ha fatto intendere che mi amava davvero di un amore gratuito ed infinito. L'incontro con il Signore ha sovvertito la mia vita, il pensiero e la preoccupazione assillante del lavoro ed ho iniziato, dietro il suo indirizzo, a dedicare buona parte della giornata al Signore della Vita frequentando di più la chiesa e partecipando alle Sante Messe del giorno con sommo raccoglimento. Dal 1993 lo Spirito Santo mi ha illuminato e quasi perseguitato facendomi percepire, forte, il desiderio di effettuare un pellegrinaggio in Terra Santa. Il sogno si è realizzato nel 2003, quando sono partita e con mio marito ho visitato i luoghi Santi che raccontano la storia della vita terrena di Gesù. Il pellegrinaggio è stato ripetuto quando l’11 giugno 2009 alle ore 15, ora della morte in croce, Gesù mi ha parlato così: “È giunto il momento di tornare nella mia Terra Santa per meditare e pregare a favore dell'intera umanità e per fare ancora un ritiro Spirituale nell’orto degli ulivi dove io ho sudato acqua e Sangue”. Nel momento in cui ho sentito la voce e le parole dolci del Signore, il mio cuore è esploso di felicità e subito, senza


tentennamenti, ho impegnato il nuovo viaggio disponendo l'animo alla seconda esperienza in Terra Santa. Ho anche pensato quale avvenimento e quale esperienza mi avrebbe riservato il Signore nell’abisso impenetrabile delle sue intenzioni e delle sue finalità. Il pellegrinaggio ha fatto percorrere un ulteriore gradino nell'ascesa del sentimento religioso e nell’estremo bisogno di pregare, tanto che, dall'undici al ventuno luglio del 2010 ho vissuto un ritiro Spirituale al Santo Costato di Roma, per camminare più spedita verso il Signore. L’incontro era diretto dal Gesuita Padre Vincenzo Sibillo che seguiva il carattere e la guida religiosa di S. Ignazio. Dall'anno 2000 il Signore varie volte mi ha parlato consigliandomi ed insistendo sull’importanza di pregare il Preziosissimo Sangue e l'Immacolata Concezione. Per la nostra salvezza è urgente imporsi la volontà e la dirittura morale per liberare l’anima dal peccato, condizione indispensabile per entrare in comunione con Gesù. Altri episodi religiosi rilevanti che mi hanno colpito e commosso, si sono verificati nel corso degli anni, nella mia vita. Una notte Santa Rita è apparsa in fondo al mio letto e mi ha sollecitato ad inginocchiarmi e a recitare il Santo Rosario con lei. Un mattino, al levar del sole, ho visto, in fondo al mio talamo nuziale, Gesù appeso ad una grande croce. Si è manifestato vivo, in carne umana, con grossi chiodi alle mani ed ai piedi. Il mio stupore e smarrimento si sono mutati all'istante in beatitudine e letizia quando mi ha chiesto di recitare il Padre Nostro con lui. Quanti, sulla terra, sono stati prescelti e hanno gioito di tale privilegio? Il Signore si è rivelato altre volte nello stesso luogo di riposo. Una notte mi sono alzata per problemi di salute e non sono riuscita a frenare l’impulso di invocare con forza e ardore


l'aiuto del Signore. All’istante, subito ascoltata l'invocazione e accolta, Gesù che era già accanto a me per sostenermi, si è svelato nella veste della Divina Misericordia e ha avvolto il mio corpo con i suoi raggi cromatici splendenti e bellissimi sollevandomi dal dolore e rendendolo più sopportabile. La gioia traboccava nel cuore, la vita aveva un colore diverso e la pace coinvolgeva il corpo e lo Spirito. La Madonna, una notte, si è fatta vedere dentro un arco lucente dalle tonalità e dai colori che non appartengono a questo mondo. Non sono della terra quelle luci, sono di origine celestiale e completamente diverse da quelle che siamo soliti vedere e ammirare nel mondo. Successive apparizioni, simili alle precedenti, mi hanno sommerso di gioia e mi hanno fatto avvertire il bisogno di condividere con altri la mia felicità e il privilegio dell’esperienza che il Signore, per sua bontà, mi ha riservato. Voglio ringraziare lo Spirito Santo che mi guida e mi sospinge a fare scelte che rafforzano la mia fede. Dall’anno 2005 percorro, in affinità e perfetta intesa col marito, un percorso Spirituale seguito con attenzione dalla chiesa. È un cammino neocatecumenale che tende ad approfondire la conoscenza della parola di Dio. Da quando il Signore, con quel volere divino che è ignoto a tutti, ha suscitato in me il desiderio di nuovi e importanti compiti, ho giudicato che fosse giusto affidarsi al Padre Spirituale Don Cristoforo per essere accompagnata, consigliata e sostenuta nelle prove e nelle pratiche religiose. Al sacerdote confesso quanto mi accade, gli eventi quotidiani, i numerosi problemi e anche le consolazioni che il Signore mi riserva.


Anche, con modestia, quello che lo Spirito Santo mi spinge a scrivere o a diffondere a voce. Il sacerdote della mia parrocchia, Don Emilio, entra nelle mie vicende e mi segue con benevolenza e carità cristiana sostenendomi con la saggezza che lo distingue e con la parola ispirata dalla fede in Cristo. Io mi sono proposta di coltivare, come pianta rara e preziosa, e senza cedimenti, la fede che Gesù mi ha fatto conoscere, rafforzata dalle opere che lui stesso mi ispira. Pur nella mia nullità, sono un granellino di senape nelle mani del Signore, non cesserò di testimoniare il grandissimo “Amore” che Gesù ha per noi uomini, destinati a scomparire in un battito del tempo, come il fiore che al mattino si apre e alla sera, ecco, è sfiorito.


10 SETTEMBRE 2004

MESSAGGIO DONATO A DIONIGIA DALL’ IMMACOLATA CONCEZIONE L’amore e l’attaccamento esclusivo per il Signore mi induceva a pensare che dovevo seguire solamente la sua strada ed i suoi insegnamenti dedicandomi, senza abbandoni, alla preghiera, prioritaria rispetto al lavoro che più volte ho pensato di abbandonare. Ero in perenne conflitto con me stessa e non riuscivo a compiere interamente i suggerimenti del cuore. Una mattina, alle prime timide luci, nel dormiveglia, ho visto la Madonna, sorridente, che mi veniva incontro. Subito mi sono accostata a lei e le ho chiesto: “O Madre mia, come devo fare con il lavoro? Lo devo vendere e cessare l’attività per dedicarmi interamente alla preghiera?” Lei, con la soavità e la mitezza che le è propria, mi ha rincuorato e con voce amabile ha risposto: “Non devi vendere nulla, ma devi solo pregare e riposare.” Il conflitto interiore era finalmente cessato e il mio animo ha riscoperto la serenità sperata. La mamma celeste era bellissima, vestita di bianco, con un manto azzurro e una corona sul capo. La Madonnina aveva un viso particolare mai contemplato in precedenza. Ogni volta che si donava alla vista, come benedizione del cielo, aveva un volto diverso e abiti differenti. Questa, così bella e risplendente, delicata e raccolta non l’avevo mai ammirata, ma l’animo mi suggeriva che si sarebbe aperta alla conoscenza nel momento prescelto e magari inatteso. A maggio ho partecipato al congresso del “Rinnovamento nello Spirito” che ogni anno si organizza a Rimini. Durante le preghiere comunitarie, all’improvviso, è stata proiettata sullo schermo la stessa Madonnina dai lineamenti teneri ed espressivi, la corona sul capo e la veste che indossava quella mattina di settembre.


In quel fugace attimo, in quel veloce flash, ho riconosciuto l’“Immacolata Concezione”. Il momento è stato di rara emozione ed intensità, non so definire la vastità della contentezza che ha coinvolto l’intero spirito, ricordo solamente che copiose lacrime di giubilo sono sgorgate dai miei occhi. Io mi sono impegnata, dopo quella inattesa visione, visitando esercizi di oggetti sacri, di identificare la scultura dell’Immacolata Concezione uguale a quella che mi ha visitato quel mattino alle prime luci del giorno. Anche il Sacro Cuore di Gesù varie volte si è reso visibile in sogno e ogni volta ha lasciato tracce di infinito stupore e di sublime letizia. Recentemente si è fatto vivo e uomo, presso la cappellina, facendo intendere chiaramente la volontà di stabilirsi e di essere posto accanto alla sua mamma, l’Immacolata Concezione. Ora, via via, capisco la ragione per la quale la Madonnina mi ha espresso l’ardente aspirazione di abitare in questo piccolo e remoto angolo di terra dove, da ogni pietra, trasuda la religiosità e la voglia sovrumana di fede, nonché il bisogno di incamminarsi sulla strada, non sempre piana, che conduce verso il paradiso. In sintonia con i sentimenti, le sollecitazioni e le preghiere di Gesù e di Maria.


TESTIMONIANZA DI CALLISTO Nell’anno 2007 lo Spirito Santo mi ha ispirato di espandere il luogo per offrire un maggiore spazio ai fedeli. Durante i lavori, all’improvviso, è nata l’idea di effettuare uno scavo all’interno del muro in costruzione per ricavare un sepolcro dove porre Gesù nell’abbandono della morte. Non avevo idee chiare, così ho detto all’impresa: “Devo fare un sepolcro...”. L’impresa mi ha chiesto come lo volevo per seguire una traccia ed avere una guida precisa, ma io ero molto confuso e non sapevo indicare né le misure, né l’ampiezza e tanto meno le rifiniture. Quindi ho detto semplicemente: “Non lo so, scavate e verrà come lo vuole Gesù”. E con quella scarna risposta me ne sono andato. L’impresa, assai perplessa, procedendo al buio, ha iniziato lo scavo. Alla sera gli operai, mostrandomi il risultato dell’opera, mi hanno fatto osservare: “È venuto così grande!”. Io ho ribattuto: “Bene, sicuramente questo è quello che voleva Gesù, e questo sarà il suo sepolcro”. È risultato un luogo comodo per Gesù e accogliente per i fedeli che sostano in preghiera accanto a lui e che dal Signore ricevono conforto e pace. Ascoltate pellegrini! Nella tomba si entra in silenzio; Gesù dorme, forse sogna la sua risurrezione.


CROCE GLORIOSA DI GESÙ E MARIA Nell’anno 2009, casualmente, ho letto un libro che parlava di DOZULE’ e della sua “Croce Gloriosa”. È entrata subito in me l’aspirazione di conoscere il luogo. Io e mio marito abbiamo deciso, di comune accordo, di compiere un viaggio nella cittadina francese che si trova nella regione della Normandia. Dio Padre, in quella località, consegna, periodicamente, messaggi alla veggente Maddalena perché il mondo e la chiesa ritrovino la dignità e la conversione poiché troppo spesso si allontanano dai voleri di Dio. Dal 1972 ad oggi Dio Padre ha donato 50 messaggi ed ha richiesto che la Croce Gloriosa di Gesù e Maria sia innalzata nel mondo a protezione dei luoghi e degli uomini. - La croce deve essere alta 7,30 m. e larga 3,30 m. Rientrando nel nostro ambiente, il Signore ci ha sospinto ad elevarla anche nell’umile luogo di preghiera edificata con incessante impegno e fatica. Nel maggio 2010 la croce, con le stesse misure e identiche caratteristiche dettate da Dio Padre, blu e bianca, è stata eretta su un breve dirupo a ridosso della chiesina di Santa Rita. Nel giugno dello stesso anno, poi, in occasione della solennità della Santa, è stata benedetta.



18 MARZO 2011

TESTIMONIANZA DI DIONIGIA La Madonna del sole, in un messaggio, ha suggerito di costruire una piccola vasca, da lei definita piscina, nel luogo dell’Oasi della Pace di Santa Rita per donare sollievo e beneficio alle persone sofferenti nell’animo e nel corpo e che avvertono la necessità di bagnarsi con l’acqua del pozzo. Nell’acqua benedetta dalla Madonnina e che Gesù ha definito: “Acqua benedetta che fa bene alla salute”.


MARZO 2010

TESTIMONIANZA DI DIONIGIA

Io, Dionigia, il 10 marzo 2010 ho sognato la Madonnina del pozzo, tenuta nelle mani dalla mia dipendente Monica. Le ho detto subito: “Monica dobbiamo porre la statua di questa Madonnina nella nostra Oasi della Pace”. Il giorno seguente, al risveglio, mi sono informata per sapere se esisteva una località in cui veniva venerata tale immagine sacra. Ho scoperto che c’era veramente e che la sua parrocchia era a Capurzo di Bari. Ho contattato immediatamente il parroco e mi sono fatta inviare una statua raffigurante la Madonna del pozzo. Il parroco mi ha raccontato che nell’anno 1705 un sacerdote di Capurzo, Don Domenico Tanzella, versava in gravissime condizioni, tanto che sembrava imminente la sua fine. I medici gli avevano diagnosticato un male inguaribile. In una notte imprecisata di quell’anno la Madonnina è apparsa al sacerdote dicendogli che sarebbe guarito all’istante se avesse bevuto l’acqua dell’antico pozzo detto di Santa Maria. Il sacerdote ammalato, che non aveva più nulla da perdere, non si è fatto ripetere il comando, si è fidato della Madonna e ha bevuto l’acqua benedetta. Il miracolo si è avverato ed il sacerdote è guarito istantaneamente. E’ vero, la fede, come ha sostenuto il Signore, sposta anche le montagne.


Dopo la testimonianza di Patrizia riportata nella pagina successiva, mi è apparso più chiaro il sogno: “la Madonna aveva benedetto l’acqua del pozzo, costruito a lato della cappellina, che veniva utilizzata esclusivamente, perché inizialmente non potabile, per innaffiare i fiori e il giardino che fa da corona alla chiesina edificata sul retro del laboratorio.”


10 AGOSTO 2010

TESTIMONIANZA DI PATRIZIA Io, Patrizia, nata in Costa d’Avorio, mi trovo in Italia da 3 anni e voglio testimoniare a tutti, per amore di Gesù, la guarigione di mio marito. Spesso vado a pregare nella bellissima “Oasi della Pace” di Santa Rita, a Fontanelle di Auditore, inginocchiandomi al sepolcro di Gesù. Un giorno, come tanti, nella mia preghiera ho raccomandato, con insistenza, al Signore, con grande fede e fervore, mio marito che da tempo soffriva, chiedendogli soccorso per la sua salute. Nella mia meditazione assorta, ho ascoltato una voce soave che mi parlava: “Vai sopra, alla fonte, dove c’è la Croce Gloriosa, prendi l’acqua del pozzo e dalla da bere a tuo marito. Quest’acqua benedetta fa bene alla salute, tuo marito guarirà”. Io, di scatto, mi sono alzata intimorita, ma ho udito all’istante ripetermi di nuovo: “È Gesù che ti parla, non avere paura. Vai sopra alla fonte, dove c’è la Croce Gloriosa, attingi all’acqua del pozzo e falla bere a tuo marito, quest’acqua benedetta fa bene alla salute, tuo marito guarirà. Questo luogo è Santo e benedetto, non venga mai disprezzato”. L’animo, triste e depresso, è risorto alla fede e alla gioia. Sono corsa in fretta da mio marito che era a letto malato, e gli ho detto senza esitazione: “Alzati, vieni subito con me, andiamo a prendere l’acqua alla Croce Gloriosa che è benedetta, vedrai, ti farà bene alla salute”. Mio marito, sorpreso, mi ha risposto: “Cosa dici! Chi te l’ha detta questa cosa?”. Ho aggiunto: “Mi ha parlato Gesù, mentre pregavo al sepolcro; vestiti subito e andiamo!”.


Io non sono di origine italiana e non comprendo bene la lingua del posto, ma testimonio che Gesù mi ha parlato in lingua francese. Rendo gloria a Dio e lo ringrazio per aver esaudito la mia umile invocazione. Forse il Signore ha visto, in me, uno di quei poveri che ha sempre amato e soccorso perché vivono in mezzo a tanti sacrifici e immense pene. Ora mio marito è guarito, può tornare al lavoro e la famiglia vive certamente più serena.


30 MAGGIO 2010

TESTIMONIANZA DI SEVERINO, CONIUGE DI PATRIZIA Io, Severino, marito di Patrizia, da tempo ero immerso nella tribolazione e nello sconforto. Stavo male, ero dimagrito molto, mangiavo pochissimo; gli esami erano tutti fuori norma e avevo continuamente lancinanti dolori intestinali. Ero già posto in lista per fare accertamenti più approfonditi. Un giorno mia moglie, tornando dalla cappellina di Santa Rita, dove è solita recarsi a pregare, mi ha riferito che Gesù le aveva parlato dicendole che dovevo bere l’acqua del pozzo perché era benedetta e io con quella, senza medicinali, sarei guarito. Allora mi sono recato in quel Santo luogo, ho riempito un bicchiere di quell’acqua e mentre bevevo ho avvertito immediatamente il mio corpo avvolto in un calore innaturale; da quell’istante mi sono cessati tutti i dolori. Ho ringraziato il Signore, alzando le mani al cielo che non guardavo da molto tempo, nel gesto della gloria e dell’alleluia, della lode a Dio. Non avevo altro da donare in quel momento. Sono tornato a casa e a pranzo ho mangiato, con appetito, un bel piatto di riso, cosa che non si verificava da tanti giorni. Mia moglie si è meravigliata e mi ha detto: “Severino, ma quanto mangi oggi!” Ho risposto: “Patrizia, io ho fame, tanta fame e ho bisogno di mangiare. Devo recuperare il tempo perduto e la forza in onore di Gesù. La mia salute deve essere, d’ora in poi, la sua salute perché io sono un misero strumento posto nella volontà di Dio”. Da quel momento sono passati nove mesi ed io con l’appetito che è tornato ho ripreso tutti i chili perduti, gli esami sono buoni e non occorrono cure particolari.


Ringrazio tanto la Madonnina del pozzo e Gesù con l’animo aperto alla riconoscenza e continuo a bere l’acqua con fiducia, ricordando sempre le parole che Gesù ha pronunciato a mia moglie: “Quest’acqua è benedetta e fa bene alla salute”. Io lo posso testimoniare.

Dopo la testimonianza di Patrizia e Severino fu fatta analizzare l’acqua del pozzo che risultò potabile.


20 MARZO 2011

TESTIMONIANZA DI TERESA GUIDA DI PESARO Sono vedova da trenta anni e quando ho perso mio marito sono rimasta con una figlia di 7 anni. Ho percepito subito la necessità di aggrapparmi al Signore, con tutte le forze, per sentire qualcuno accanto e sono entrata a far parte del cammino neocatecumenale, trascorrendo così la mia vita fra religione e fede. Ora mia figlia è sposata e io vivo da sola. Quando sono sorti i problemi di salute, io sono entrata in grave depressione; assumevo tante medicine per cercare di stare meglio, ma nulla dava reale giovamento. Pregavo insistentemente il Signore di venirmi incontro e facevo affidamento solo in lui. Gli dicevo: “Il mio dottore sei tu, Gesù, e se vuoi puoi indicarmi la strada per guarire e farmi uscire dallo stato di avvilimento in cui, inutilmente, mi dibatto”. Il Signore ha accolto la mia supplica. Un giorno, parlando dei miei problemi di salute con una signora, mi ha detto che andava a prendere l’acqua benedetta a Fontanelle di Auditore (PU), nel luogo di Santa Rita. Suo marito Claudio aveva problemi intestinali di stitichezza e bevendo l’acqua benedetta dal Signore era tornato alla normalità. Io decisamente mi sono detta, con tutta la fiducia che l’animo conserva: “O mio Gesù, voglio bere anche io quell’acqua e se mi assiste la tua volontà, sono certa, la grave depressione passerà”. Ho chiesto alla signora Loredana, moglie di Claudio, se era possibile avere un po’ d’acqua benedetta. Lei mi ha fatto questo favore ed io appena l’ho bevuta mi sono sentita come risorgere. Ora che sto bene, non riesco più a stare senza berla perché per me è la salvezza.


Prima possibile voglio conoscere quel luogo Santo per vedere di persona e sapere per quale ragione distribuisce tante grazie e conforto. Lì, desidero pregare e lodare Gesù e la Madonna del pozzo per l’acqua che fa bene alla salute. Grazie Gesù, grazie Maria, per avermi concesso la guarigione e la serenità tanto a lungo rincorsa e desiderata.


10 APRILE 2011

TESTIMONIANZA DI VESCOVELLI LORENA PER AMORE DI SANTA RITA Sono Lorena e vivo a Mondolfo, in provincia di Pesaro. Nell’ottobre del 2010 mi è giunta in sogno Santa Rita. Sono rimasta stupita vedendo apparire la Santa che, con amabile invito, mi ha sollecitato di andare a pregare al suo santuario. Io le ho chiesto: “Dove, a Cascia?” “No,” ha risposto “vai nel luogo che stai vedendo ora”. Nel sogno sono apparsi la cappellina, la Croce Gloriosa e il roseto. Io ho compreso che si trattava dell’Oasi della Pace di Santa Rita di Fontanelle di Auditore, posto che già conoscevo. La mattina mi sono svegliata con rinnovato fervore e avvertivo più intensa che mai l’ansia di inginocchiarmi davanti a lei. In casa stavamo passando un periodo di apprensione e di sconforto per i continui problemi di salute che affliggevano mio marito. Aveva i valori del fegato totalmente fuori norma e il medico non aveva pensieri e previsioni buone per lui. La domenica mattina, io e mio marito, siamo partiti e ci siamo recati nella cappella di Santa Rita. È meravigliosa e chiara la giornata quando si prega e all’Oasi si conosce veramente cos’è la vera Pace. Le sensazioni sono forti e non si riescono a definire. Io ho percepito il mio cuore inondarsi d’amore vero per il Signore Gesù. L’attesa degli ultimi esami creava tanta trepidazione. Ero molto preoccupata come solo si può essere quando si sono condivisi, nelle alterne vicende, anni di amore e unione.


Mentre, in reciproco silenzio, nella tensione, si tornava a casa, ho percepito una voce interiore che mi tranquillizzava e mi diceva che tutto avrebbe avuto un risvolto positivo. L’abbandono e la fede nel Signore tranquillizza veramente. I giorni successivi è giunto l’esito delle analisi. Miracolo! I valori, senza ricorrere ad alcuna cura, erano tornati nei giusti parametri suscitando lo stupore e l’incredulità dei medici perché non era possibile un radicale rovesciamento di salute senza l’intervento dei sanitari. Nessuno, però, ha pensato che non esistono limiti al Signore della Vita. Io sono certa che Santa Rita si è messa in mezzo per la salute di mio marito e ha consegnato due anime convertite al Signore. Gesù ci insegna, senza sosta e con pazienza, ad avere fede: “TANTA, TANTA FEDE”. Solo così si possono superare situazioni difficili e aiutare chi ha bisogno. Si deve insegnare alle persone incredule che la strada giusta da percorrere è: “PREGARE PREGARE PREGARE”. Ringrazio ancora infinitamente Santa Rita per aver suggerito l’edificazione di questa opera di notevole interiorità religiosa dove riecheggia continuamente la “PAROLA” di Gesù che non torna al cielo senza effetto.


12 MAGGIO 2011

Montecalvo in Foglia Siamo due genitori credenti e sofferenti per avere un figlio malato di cuore per una miocardite virale avuta quando era piccolo. Dopo tantissime sofferenze il bambino si è debilitato tanto, da arrivare ad avere oltre 20 ricoveri in tre anni ed arrivare al mese di aprile 2011 ad avere un PCR 11.1 e LDH 860, ed un’infezione ai linfociti e neutrofili. Questo per un bambino che già aveva una pleuropericardite, che è una cosa grave ed urgente, bisognava intervenire soprattutto perché si presumeva che avesse ancora una volta liquido al cuore da drenare, un’ulteriore anestesia per lui era pericolosa. Nel frattempo, fra la disperazione della famiglia, il parroco del paese, insieme ai compagni di scuola, alle maestre e agli amici, organizzava incontri di preghiera e implorazioni alla Madonna di Loreto, a Padre Pio e Papa Wojtyla. Un’amica di Borgo Massano venne a portarci l’acqua benedetta della Madonnina del Pozzo che il bambino bevette con entusiasmo, dicendo immediatamente che lui sarebbe guarito. Le preghiere si sono susseguite e all’indomani, il Venerdì Santo, andammo con la valigia in ospedale per operare il bambino, gli fecero gli esami fino a sera e ci mandarono a casa con i risultati in mano: raggi, analisi, ecografie, tutto negativo, o meglio, non c’erano più a carico del cuore e polmoni liquidi e infezione, ma solo a carico della gola una banale infezione che potevamo curare a casa.


Increduli noi, ma soprattutto i medici, si sono riservati di ripetere gli esami due mesi dopo, ma per ora nessun segno di infezione si è ancora manifestato. Siamo sempre più convinti che la Madonna ci ha aiutato e anche Gesù perché proprio nel santuario di Santa Rita c’è il sepolcro di Gesù. Noi proprio in quel giorno di Venerdì Santo abbiamo avuto questa bella notizia, speriamo che la gente impari a pregare con il cuore, a credere di più e a insegnare soprattutto ai bambini a pregare, perché nostro figlio prega e vive la preghiera con realtà nella vita e questo è stato un miracolo. L’anonimato che abbiamo voluto è solo per tutelare nostro figlio che è piccolo, appena sarà più grande deciderà lui di fare la sua testimonianza.


18 MAGGIO 2011

TESTIMONIANZA DI DIONIGIA Avevo una gastrite cronica da venti anni con dolori di stomaco continui, mi stavo curando ma niente mi giovava. Il 5 gennaio ho iniziato a bere l’acqua del pozzo che fa bene alla salute, nel luogo di Santa Rita, e da allora non ho avuto più dolori di stomaco. Avevo l’intestino molto pigro ed ero costretta a ricorrere spesso ai lassativi; ora l’acqua mi ha fatto ritrovare la giusta regolarità. Per i benefici che essa mi ha dato ringrazio Gesù, la Madonnina del pozzo e rendo gloria a Dio che è nell’alto dei cieli, ma che vede da vicino i bisogni di ogni singola persona e di una umanità inquieta e, non sempre, riconoscente verso il Signore.


3 GIUGNO 2011

TESTIMONIANZA DI FRANCESCA Mi chiamo Francesca, sono di Fontanelle e l’Oasi della Pace per me è la vita. Vado a pregare ogni giorno e a chiedere la protezione della mia famiglia. Avevo un gonfiore (patata) molto comune e appariscente al piede che mi provocava un dolore forte e insistente. Una sera ho avuto l’ispirazione di immergerlo per qualche minuto nella piscina con l’acqua benedetta del pozzo. Ebbene, dopo quella immersione, la tumefazione è diminuita e lo spasimo scomparso. Ringrazio riconoscente Santa Rita che mi sta accanto e cammina al mio fianco. Ringrazio anche con cuore sincero Gesù e Maria, sempre disponibili a dare soccorso e sollievo a chi soffre. Gesù, la Madonna e S. Rita sono sempre accanto, partecipano interamente alle nostre vicende umane e proteggono chi prega con sacrificio e con il cuore. È proprio come racconta il Vangelo, Gesù passa e lascia, nel suo passaggio, tanti miracoli a chi soffre e a chi ha fede.


14 GIUGNO 2011

TESTIMONIANZA DI MAFALDA Sono Mafalda di Val di Teva (PU) e mi reco spesso a pregare all’Oasi della Pace di Santa Rita. L’ 11 giugno 2011, durante i festeggiamenti in onore di Santa Rita, al momento della celebrazione eucaristica, ho alzato istintivamente gli occhi al cielo. La volta celeste brillava di un azzurro profondo, limpido. Le tre nuvolette gialle e arancioni sotto i riflessi del sole cadente mi hanno fatto pensare alla Santissima Trinità mentre il volatile che è passato sull’altare quando il sacerdote consacrava il pane azzimo mi ha riportato alla memoria lo Spirito Santo che sotto forma di colomba si è posato sul capo di Gesù che riceveva il battesimo. Nell’Oasi della Pace, però, ho ricevuto una grazia vera e reale perché da quando bevo l’acqua benedetta da Gesù e Maria il mio intestino ha conosciuto un benessere nuovo e la consolazione della salute. In quel luogo si incontra la vera pace e si avverte, fortissimo, il desiderio di abbandonarsi alla preghiera e per questo dico grazie a Gesù, a Maria e a S. Rita.


18 GIUGNO 2011

TESTIMONIANZA DI BARBARA Mi chiamo Barbara, abito a Fontanelle e desidero raccontarvi la mia esperienza personale. Non sono mai stata una persona con un’incrollabile fede in nostro Signore Gesù Cristo; per questo ho deciso di raccontare la mia esperienza, forse di poco conto e magari banale rispetto a tante altre, ma significativa al fine di far capire come il Padre ritrova tutti i suoi figli e fa che essi lo ritrovino. Ero una di quelle persone che sostengono di credere, ma non praticano per una svariata serie di assurde motivazioni. Non andavo in chiesa, non pregavo, non ho mai più fatto la comunione, credo, dall’età di sedici o diciassette anni, ora ne ho quarantuno...! Il mio credo lo esplicavo inveendo contro Dio perché mi aveva abbandonato per la strada, dicendogli che non era vero che Lui ama tutti i suoi figli e che se quello era il suo amore per me, ne facevo volentieri a meno. Credo di aver sofferto moltissimo e di averLo fatto soffrire moltissimo. Ogni giorno mi rivolgevo a Lui piangendo e chiedendogli perché era così cattivo con una delle sue figlie, fino ad arrivare a credere che forse, anche lui non voleva saperne di me, per tutto il male che avevo fatto e stavo facendo a me stessa e a tutti coloro che mi amavano. Solo ora mi rendo conto che Lui mi ha salvato dal baratro e da morte ben più che certa. Ero un’anoressica che pesava circa trenta chilogrammi; che si è provocata il rigurgito per oltre venti anni della sua vita, che, da disadattata quale si sentiva, cercava solo la compagnia di persone con i suoi stessi disagi, che avrebbero


potuto aggiungere male al male perché, molto spesso, si trattava di drogati, alcolisti, occultisti e quant’altro... e nonostante tutta la mia fragilità e vulnerabilità, niente mi ha toccato, ci sono vissuta in mezzo, ma nulla mi ha neppure sfiorato. E chi se non il Signore, il Padre, mi ha salvaguardata in quel momento? Ora lo so, prima non lo sapevo, ed è stato Lui ad avere un’infinita pazienza, quella di farmi arrivare ai confini di tutto lasciandomi libera di scegliere ogni strada percorsa, non abbandonandomi mai neppure per un secondo, altrimenti non sarei qui, viva, a raccontare, per poi prendermi per la mano e ricondurmi semplicemente verso di Lui. Quando hanno costruito la cappellina di Santa Rita e mia madre mi diceva sempre di andare là con lei a recitare il rosario, mi faceva innervosire; consideravo tutto l’insieme un “TROPPO PIENO ”, c’era troppo, era troppo e non so quante volte ho criticato mia madre, il posto, la gente che ci andava. Ma anche rispetto a quello che ho pensato in merito all’Oasi di pace, ho avuto la mia buona lezione, è come se mi avesse chiamata a sè, tanto che poco tempo fa ho fatto il voto di andarci tutti i giorni, perché ho l’impressione che quel luogo mi avvicini al Signore, che a sua volta mi avvicina a me stessa. I miei problemi, i miei drammi, la mia vita sono uguali a sempre, ma da quando ho preso l’abitudine di andare lì, tutto scorre in modo più fluido; quel senso di vuoto che mi attanaglia le viscere, da che ho ricordo, mi sembra meno tetro e pesante. Non so ancora bene come si fa a pregare, come rivolgermi al Signore, non conosco la sua parola e barcollo ancora rispetto alla fede, ma c’è qualcosa in quel posto che riporta in pari ogni equilibrio.


Due settimane fa, circa, ero stata lì alla cappellina; avevo fatto la mia visita al sepolcro e mi è venuto in mente di salire alla Piscina riempita con l’acqua benedetta. Quando sono stata lì davanti ho immerso le mani nell’acqua, e la sensazione che ho provato, è stata come se le immergessi in un fluido morbido e avvolgente. Sono state lì, nell’acqua, qualche secondo, poi le ho tirate fuori e sono andata via. Guardavo le mani e il modo in cui si asciugavano... era come se le mani avessero bevuto quell’acqua che era rimasta addosso a loro. Beh, sono andata a casa e non ci ho più pensato. Faccio un lavoro abbastanza pesante di pulizie, guido la moto e scrivo perché mi piace farlo e lo faccio a mano e non con il computer; era un discreto periodo di tempo che avevo un dolore assurdo alle mani, tanto che, a volte, facevo fatica a fare forza per stringerle a pugno, e il dolore dalla mano destra si irradiava fino al gomito; facevo fatica sia a lavorare che a guidare la moto e anche a scrivere... Dal momento in cui ho immerso le mani nella piscina quel dolore insistente è scomparso; la sera, è vero, sono indolenzite, ma non passo più il tempo sveglia a cercare di sgranchirle perché smettano di farmi male o a cercare la posizione per non sentire quel gomito che ultimamente era diventato insopportabile. Questa è la mia testimonianza. La testimonianza di Barbara di Fontanelle.


23 GIUGNO 2011

TESTIMONIANZA DI ANNA Sono Anna di Macerata Feltria e sento forte il desiderio di testimoniare l’esperienza vissuta nell’Oasi della Pace di Santa Rita di Fontanelle. Sono una persona, lo dico apertamente, che crede fermamente nell’amore del nostro Signore. La prima volta che sono giunta all’oasi, nel maggio 2010, mi sono recata a pregare nel sepolcro dove giace un bellissimo Gesù, al quale la morte ha donato una pace ed una serenità immensa. Ho avvertito all’istante un grande profumo che veniva dalla cappellina e in me, una fortissima sensazione di gioia, ignota, mai provata prima, come se fosse un’offerta dello Spirito Santo. Uscita dalla stanza sepolcrale sono salita nel luogo dove si eleva al cielo la Croce Gloriosa. Come ho posato lo sguardo su di essa sono stata investita da un calore innaturale, che dai piedi al capo, ha attraversato l’intero mio corpo. Nel medesimo istante ho percepito nell’animo una quiete così intensa che ha cancellato ogni pensiero triste, ogni affanno. Ho compreso, allora, che quel luogo è veramente un regalo di Dio. Dopo quella esperienza non credo di essere capace di abbandonare quel posto che ogni volta rinnova la mia gioia e la mia grande pace.


La sera del 21 giugno 2011, poi, mentre seguivo con tutta me stessa la Santa Messa, tra tanta gente, ascoltando la parola di Dio, sempre nuova e ricca di insegnamenti, ho alzato gli occhi al cielo e sono entrata in estasi. Ho visto tutta l’oasi sospesa nel cielo come se fosse una parte del paradiso. Tornata alla normalità avrei desiderato rendere partecipi i vicini della mia esperienza e della mia felicità, ma non potevo interrompere la celebrazione della Santa Messa. Nell’attimo dell’estasi il Signore, sempre buono, mi ha fatto comprendere che la preghiera recitata lì conduce alla conversione, sì, anche dei non credenti. Ringraziare e Lodare il Signore per aver indicato un luogo di preghiera e di conversione del cuore è diventato, per me, un impegno e un dovere.


24 GIUGNO 2011

TESTIMONIANZA DI AMATO Sono Amato! Vivo a Ca’ Angelino e ho avuto un serio problema dopo l’ictus di circa due mesi fa. Mi sono ritrovato infermo e non ho più la possibilità di camminare come prima. Un giorno, c’è sempre un giorno nella vita di ognuno, mia nipote Gabriella ha avuto la felice idea di portarmi l’acqua benedetta della salute che sgorga nell’Oasi della Pace di Santa Rita. Mia moglie, con la fede che la distingue, mi ha bagnato le gambe e ogni giorno ripete quel rito. Grazie a quest’acqua benedetta ho iniziato a fare qualche passo. Appena sarò in forza e mi potrò muovere più liberamente mi recherò a pregare in quel luogo santo e a immergere le gambe nella piscina contenente l’acqua benedetta del pozzo. Credo fermamente che il Signore restituirà il vigore ai miei arti e mi farà camminare di nuovo. Sono miracoli che Lui ha compiuto tante volte quando era nel mondo e sulla terra viveva come noi. Grazie, Signore Gesù, per i miracoli che continui a operare anche ai nostri giorni non sempre buoni con Te.


29 GIUGNO 2011

TESTIMONIANZA DI GABRIELLA Sono Gabriella di Tavoleto e conosco da tempo l’Oasi della Pace. Recentemente ho sentito parlare con frequenza dell’acqua benedetta e dei suoi effetti benefici. Circa dieci giorni fa mi sono recata da S. Rita con mia figlia, senza avere un particolare desiderio da esprimere per me. Mi premeva invocare la salute e la protezione per mia figlia. Negli scorsi tre anni, per questione di salute, ho ingerito medicinali che mi provocavano tanto appetito. Avevo un bisogno continuo di mangiare e il peso corporeo saliva progressivamente causando disfunzioni e problemi di circolazione e di colesterolo. Quest’anno, stanca di seguire diete che non davano risultati concreti, ho sospeso ogni cura anche per scuotere dall’animo quel nervosismo che non mi faceva vivere più. Restava però da superare l’aspetto del colesterolo che richiede cibi con scarso contenuto di grassi. Per avere una condotta alimentare meno selettiva ho deciso di bere l’acqua benedetta dell’”Oasi di S. Rita”. Il giorno dopo, stranamente, non ho avvertito quell’appetito eccessivo che mi dominava e ho iniziato a nutrirmi con estrema regolarità e normalità recuperando un approccio e un gusto diverso con il cibo.


In una settimana il peso è sceso ed anche il colesterolo è diminuito. Ora continuo a bere con beneficio un bicchiere di acqua dopo pranzo e uno dopo cena e, cosa più importante, sento di condurre, in generale, una vita diversa e certamente più serena. Gesù ha donato a tanti il “Pane”, a me ha tolto la smania e l’ossessione del cibo. Grazie Gesù e grazie Maria per un prodigio così particolare. Rendete vi prego, la mia fede più profonda e limpida come l’acqua della salute.


30 GIUGNO 2011

TESTIMONIANZA DI LIDIA Sono Lidia. Sono giovane e vivo a Pesaro anche se sono nata in Romania. Dal 3 febbraio 2011 mi preoccupava e mi faceva soffrire un problema di salute: si era fermato il ciclo biologico femminile ed ero costretta ad assumere medicinali per ripristinare le funzioni. Tutto, però, sembrava inutile e non si notavano miglioramenti e risultati concreti. La Domenica del 26 giugno, dopo essere venuta a conoscenza dell’Oasi di Pace di S. Rita da una amica, che stava bevendo, con giovamento, l’acqua benedetta, ho deciso di andarla a visitare e di bere anch’io alla medesima sorgente. Ho riempito anche una bottiglia e l’ho bevuta per tre giorni di seguito. Si stenterà a crederlo, ma il mio corpo ha ripreso perfettamente tutte le sue funzioni. È accaduto a me quello che è avvenuto nel Vangelo alla donna che è riuscita a toccare il manto di Gesù. È vero! La mano di Cristo è posata sul capo di chi lo invoca con animo aperto e sincero. Ora frequento con regolarità e gioia l’Oasi della Pace perché mi sento più vicina a Gesù, a Maria e a S. Rita che ringrazio per il dono dell’acqua benedetta che opera miracoli e ravviva la fede.


30 GIUGNO 2011

TESTIMONIANZA DI TERESA Sono Teresa da Pesaro, ho una vita di sofferenze, ma mi sono sempre fidata del Signore. Sono infermiera e, ogni giorno, mi sono occupata degli ammalati; così ho capito la sofferenza fisica e mentale delle persone. Ora che la sofferenza è arrivata nel mio corpo, da cinque anni ho un tumore ed ho fatto due cicli di chemioterapia, ho percorso con tanta fatica un tempo di vero dolore. Mi ritrovo, adesso, con le mani e i piedi freddi come se fossero di ghiaccio; le dita delle mani non le muovo più, non riesco a scrivere e a compiere le azioni e i lavori quotidiani più semplici. Grazie a Dio, è venuta a trovarmi una signora che parlando, mi ha detto che stava bevendo l’acqua del pozzo, benedetta da Dio Padre attinta nell’Oasi della Pace di Santa Rita”. Lei aveva trovato immenso beneficio. Subito le ho chiesto di offrirne un bicchiere anche a me. Con grande fede l’ho bevuta e subito mi sono sentita più serena e sollevata. Con quest’acqua mi bagno le mani, i piedi e il corpo; la verso in un batuffolo di cotone e la passo, dove credo di avere più bisogno. Cerco di non sprecarla perché non ho nessuno che me la vada a prendere. Aspetto solo che Gesù, con la sua infinita provvidenza, ispiri qualche mia amica a regalarmi, con generosa offerta, una bottiglia di quel liquido salutare.


Devo veramente testimoniare e confermare che a me ha fatto bene moralmente e anche fisicamente alle mani e ai piedi sui quali, avendo sempre quegli arti gelati, ero costretta, notte e giorno, a mettere la borsa dell’acqua calda. Ora da quando mi bagno con quest’acqua non ho più bisogno di appoggiare la borsa dell’acqua calda, perché è scomparsa quella sensazione di gelido. Ho e vive in me una speranza: andare all’Oasi della Pace di Santa Rita e immergere i miei dolori nella piscina con l’acqua benedetta. Sento, poi, immenso nell’animo, il bisogno di pregare davanti alla Madonna e di ringraziarLa con fede per i benefici avuti. Grazie Gesù, grazie Maria e grazie Santa Rita per tutto quello chi mi avete dato. Voglio ringraziare tanto, da vera amica, chi mi ha fatto conoscere quel luogo di pace e di grazie.


16 LUGLIO 2011

TESTIMONIANZA DI FRANCO Sento il bisogno e il dovere di ringraziare la “Madonnina del pozzo” con sincerità di cuore e con l’animo aperto alla riconoscenza. Mio Padre aveva gravi problemi alle vie urinarie e solo chi ha provato l’umiliazione del “catetere” può comprendere cosa significa vivere ogni giorno fra incessanti bruciori e sofferenze che tolgono totalmente il significato e il valore meraviglioso della vita. Le cure mediche non recavano alcun beneficio e non promettevano neppure la più piccola speranza di miglioramento. Da quando ha iniziato a bere “l’acqua benedetta del pozzo” l’esistenza ha conosciuto un radicale capovolgimento. Le cure mediche sono state sospese, i dolori sono cessati ed i problemi sono scomparsi. Credete, in lui è risorta la gioia di vivere, è tornata la grazia di essere presente ai fatti che ogni giorno porta con sé e di condurre una vita normale con il ricordo del dolore accantonato in un angolo del tempo. Grazie Gesù e Grazie Maria


14-18 LUGLIO 2011

TESTIMONIANZA DI ROMINA Premetto che non conoscevo il luogo e non ne avevo sentito parlare. Il 14 luglio mia cugina mi ha telefonato e mi ha detto: “Vieni con me in un posto?”, lasciando tutto nell’oscurità e nell’incertezza. “Certo”, ho risposto fidandomi ciecamente di lei e della sua sincerità. Dopo, però, mi ha spiegato di che cosa si trattava e quale era la “meta” dell’uscita. Lei era venuta a conoscenza dalla cognata dell’ “Oasi della Pace” e aveva pensato a me perché qualche tempo prima le avevo confidato di avere sognato la “Madonna” ed un “pozzo”. Non ricordo né il giorno né il mese del sogno, ma non l’ho mai scordato ed era crescente la curiosità di sapere se esisteva davvero nella realtà. Nella visione notturna c’era un campo dall’erba verdissima che confinava da un lato con una strada selciata e dall’altro con un bosco. La sola cosa che risaltava dentro l’immagine, simile ad una foto, era un “pozzo circolare”. Spostando lo sguardo intorno, sulla destra, ecco apparire, sospesa tra cielo e terra, l’immagine della Madonna vestita di bianco. Il corpo sacro della Vergine, avvolto da un alone di luce, irradiava un fulgore intenso in una giornata certamente cupa. All’istante, istintivamente, ho esclamato: “Madonnina, Madonnina!”. Lei mi fissava sorridente ed io, girandomi a guardare il pozzo, ho visto lì accanto, sul dirupo, un fiore bianco simile al giglio. Una voce, poi, indicava la via di Borgo Massano. Il sogno è rimasto sempre impresso e presente nella memoria.


Il 3 giugno 2011 ho sognato alcune persone che mi parlavano dal retro di una rete, ma io non riuscivo ad udire le loro parole. Girando lo sguardo a sinistra ho visto scorrere davanti agli occhi una betoniera a mano stracolma di rose color rosa. Un flash ed un rapido cambio d’immagine mi ha condotto nel giardino di casa dove cresceva, rigoglioso, un roseto, ricco di rose bianche e rosa, posto in un angolo che nella realtà non possiedo. Mi sono diretta allora verso la porta di casa quando mi sono passate davanti due donne. Una, più anziana, era mia mamma, l’altra, dai capelli biondi, era una persona sconosciuta. Entrambe indossavano abiti bianchi, ampi e inusuali. Camminavano, seguendo un percorso ben tracciato, verso la scala esterna che immette nel giardino dove si ergeva la statua della Madonna. Maria indossava una veste bianca con un mantello azzurro e le sue braccia aperte volevano abbracciare ed accogliere i fedeli; coloro che cercano sentimenti di bontà ed anche quelli che faticano a trovare la via del Signore. La Madonna sembrava che poggiasse su un pozzo circolare, identico, ma più piccolo di quello che si vede nel giardino della mia abitazione. Al risveglio, ancora una volta, mi sono chiesta se poteva esistere da qualche parte una Madonna accanto ad un pozzo. Mi sembrava un accostamento strano ed irreale. Eppure i due sogni mostravano identità e segni comuni. Infine l’ho incontrata veramente la Madonnina, ed è la stessa che la signora Dionigia ha nella sua “Oasi della pace”. E’ stata una scoperta inattesa e meravigliosa insieme, perché i miei sogni, ai quali non sempre si crede, all’improvviso si erano materializzati ed erano diventati, contemporaneamente, realtà e verità.


Certamente la Madonna mi ha voluto e condotto in quel luogo che è diventato punto di riferimento per chi avverte il desiderio e la necessità di credere. Nulla avviene a caso e tutto, nell’esistenza, ha una finalità. Il Signore indica sempre la strada da seguire e lascia a noi la scelta di camminare con lui o di fingere che non esista per vivere più liberamente i piaceri passeggeri del mondo. La notte del 14 e del 15 luglio, nel sogno, la Madonna del pozzo mi ha supplicato di pregare per i bambini, impegno che io ho accettato volentieri e che intendo mantenere perché, sono certa, la Madonna controllerà le mie promesse. Chi sono io? Nessuno, solo una peccatrice che numerose volte ha offeso e respinto Gesù. Il Signore, però, nella vita, è stato spesso dalla parte dei peccatori e sono convinta che Dio, per sua intercessione, mi ha perdonato perché Lui è “Misericordia Infinita”. Credete, basta un poco di buona volontà e Gesù, buon pastore, non lascia nessuno per la via. Anzi corregge e fa riflettere sugli errori quando lo feriscono a Sangue. Dio è “Amore, Misericordia, Perdono” e tutti possono ricorrere a Lui e chiedere il suo aiuto incondizionato. Lui è sempre lì, affacciato sul mondo, in attesa di una chiamata, di una preghiera, di una invocazione per mettere in moto il suo soccorso. Fra noi e il Padre, inoltre, ci sono la Vergine Maria, gli angeli e i Santi del paradiso che, insieme ai nostri morti, intercedono perché siano soddisfatti i nostri bisogni. Ringraziamo e facciamo con decisione un passo verso loro. “Decidiamoci per il Signore”, ci benedica e ci abbracci tutti.


La Madonnina del Pozzo

“Le mie esperienze e tutte le testimonianze che fanno parte di questo luogo vengono portate a conoscenza del Vescovo.�


Cappellina di Santa Rita o Oasi della Pace via Aldo Moro, n. 2 - 61029 Fontanelle di Auditore (PU) Ufficio relazioni Tel. 0721 49 97 70 - Cell. 335 80 94 107 Tel. 0722 362635 - chiamare orario ufficio www.amoreperilsignore.com - www.momentidipreghiera.com info@amoreperilsignore.com

finito di stampare nel luglio 2011


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