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Fertilizzazione un’arma strategica
from L’imprenditore Agricolo - marzo 2021
by L'Imprenditore Agricolo - Agricoltura, Zootecnia, Fisco Approfondimenti -
La fertilizzazione è fondamentale per garantire produttività e un corretto equilibrio vegeto-produttivo alle piante di nocciolo mantenendo elevata la fertilità del suolo nel rispetto della salvaguardia dell’ambiente. Prima di redigere un piano di concimazione è necessario avere sottomano un’analisi del terreno al fine di verificare la dotazione di macro e microelementi. asportata dalla coltura. Tale esigenze sono diverse in base all’età della pianta, all’entità delle produzioni ed alle asportazioni.
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CORRETTA NUTRIZIONE
importante perchè aiuta a mantenere elevato il livello produttivo, contrastando il fenomeno chiamato ‘alternanza di produzione’ tipico della specie. La corretta nutrizione migliora infatti la fecondazione e l’allegagione dei frutti, diminuendo la cascola preraccolta; dal punto di vista qualitativo favorisce, insieme alla corretta disponibilità idrica, l’incremento delle resa in sgusciato. A questo fine si definiscono le dosi di azoto, fosforo e potassio e più in generale le quantità di fertilizzanti da somministrare mediante due modalità: bilancio semplificato e scheda a dose standard.
BILANCIO SEMPLIFICATO
La quantità di nutrienti (azoto, fosforo e potassio) da apportare alla coltura viene calcolata moltiplicando la produzione attesa (q/ha) per i rela nutritivi. Per gli apporti totali annui di elementi fertilizzanti si sommano sia quelli derivanti dalle forme






minerali sia quelli presenti nei fertilizzanti organici (es. letame) che quelli derivanti da precessioni colturali (es. sovescio).
DOSE STANDARD
La scheda può essere alternativa alla formula del bilancio semplificato. La dose standard è intesa come la dose di macroelemento (azoto) da prendere come riferimento in condizioni ordinarie di resa produttiva, di fertilità del suolo e andamento climatico. Come per il bilancio semplificato, concorrono al raggiungimento della dose gli apporti annui derivanti da fertilizzazioni minerali e dalle fertilizzazioni organiche.
SOSTANZA ORGANICA
L’apporto di sostanza organica nel terreno è fondamentale per il mantenimento di un adeguato livello di rappresenta il principale “alimento” per la microflora e la microfauna del suolo (batteri, lombrichi, ecc.) le quali svolgono un’attività essenziale di trasformazione e rilascio di macro e microelementi necessari alle piante. La sostanza organica è formata da composti del carbonio (zuccheri, cellulosa, lignina) e da quelli dell’azoto (amminoacidi). L’azoto liberato dagli amminoacidi in buona parte viene mine la quale può essere persa in atmosfera oppure può reagire con l’acqua e dare origine dapprima allo ione ammonio e successivamente ossidarsi in nitrati, i quali vengono prontamente assorbiti dalla pianta. Si ricorda che il letame fornisce un apporto equilibrato di elementi quando ha raggiunto un minimo di maturazione di -



ventivamente disposto in cumuli adeguati. L’apporto di sostanza organica deve essere costante nel tempo al fine di mantenere un livello del 2-2,5 % nel terreno. Valori inferiori a 1,5 % ci dicono che si tratta di un suolo povero e anche laddove la dotazione di sostanza organica è buona, risulta comunque indispensabile la sua distribuzione ogni 2-3 anni.
AZOTO (N)
L’azoto e l’elemento nutritivo che determina la spinta vegetativa della pianta e alle giuste dosi consente di avere un buon livello produttivo. L’azoto totale presente nel terreno per la maggior parte si trova in forma organica (97-98%) e non risulta disponibile alle piante in quanto deve essere ancora mineralizzato, mentre solo il restante 2-3% e in forma minerale e assorbibile dalla radice; quest’ultimo e quello che dobbiamo considerare. Per via radicale è preferibile intervenire a fine inverno, salvo che vengano utilizzate formulazioni a lenta cessione in terreni privi di scheletro. Si consiglia un apporto frazionato dell’azoto: alla ripresa vegetativa (indicativamente marzo) e tra la fine di maggio ed inizio giugno quando la chioma è completamente costituita. Elevati apporti di azoto favoriscono un eccessivo sviluppo dei polloni. A fine estate – inizio autunno le piante accumulano le riserve necessarie per i processi di fioritura e allegagione per la successiva stagione. Risulta quindi molto importante assicurare loro un’adeguata disponibilità di azoto in questa fase.
FOSFORO (P)
Come è noto, questo elemento risulta poco disponibile e spesso già



presente in buona quantità nei suoli piemontesi. La limitata disponibilità per le piante è dovuta al fatto che il fosforo tende a precipitare molto facilmente reagendo con altri elementi (potassio, calcio, ecc.) per dare fosfati di potassio, calcio o alluminio: È necessario quindi avere a disposizione un’analisi del terreno aggiornata al fine di stabilire la dotazione effettiva del terreno e, solo nei casi di bassa presenza, provvedere al suo apporto.
Data la scarsa mobilità del fosforo nel terreno, la somministrazione di questo elemento va effettuata prima di tutto all’impianto come concimazione di fondo. impianti in atto, i concimi fosfatici dovranno essere distribuiti precocemente (in autunno), o dopo la ripresa vegetativa.

POTASSIO (K)
chiave per la qualità della nocciola e per la resistenza agli stress idrici. La somministrazione di questo elemento va effettuata a fine inverno.
CONCIMAZIONE FOGLIARE
Molte aziende adottano anche la fertilizzazione fogliare che viene prevalentemente impiegata come integrazione a quella al suolo. Questo tipo di fertilizzazione è impiegato come supporto in alcune fasi fenologiche di sviluppo della pianta o come soccorso nel caso si evidenzino carenze di nutrienti (in particolare micronutrienti). E’ possibile abbinare il trattamento fogliare con gli agrofarmaci impiegati



per la difesa (insetticidi e fungicidi) tenendo conto del pH della soluzione che deve rimanere prossimo lizzanti fogliari hanno componenti che consentono una regolazione del pH intorno ai valori indicati mentre per altri la miscibilità è possibile a seguito dell’applicazione di prodotti con effetto acidificante-tamponante.
Come calcolare la dose di concime minerale da distribuire ad ettaro:
Dc =(100 x A)/T T = titolo in azoto del fertilizzante
ESEMPIO
quindi con un titolo in azoto del azoto alla coltura con un prodotto frazionata.

