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Finanziamenti agricoli Garantisce lo Stato

L’annuncio del presidente del Consiglio in merito allo stanziamento di circa 400 miliardi di euro a sostegno della liquidità alle imprese ha in molti casi generato aspettative e confusione. Innanzitutto, è bene chiarirlo, lo stanziamento previsto con il DL 23/2020 dell’8 aprile scorso è relativo a risorse che lo Stato ha previsto per favorire il credito alle imprese concedendo una garanzia, che può arrivare anche al 100%, su finanziamenti concessi dalle banche. Questo sta a significare che non si tratta di importi a fondo perduto, ma di somme che, pur con tutti i benefici del caso, vanno comunque restituite ai rispettivi istituti bancari con i relativi interessi.

CHI GARANTISCE

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Fatta questa doverosa premessa, il citato DL 23/2020, all’articolo 13, contiene diverse forme di garanzie sulla base delle dimensioni aziendali. Per quanto riguarda poi il mondo dell’agricoltura è stato inizialmente previsto che la garanzia, invece che dal Fondo Centrale, come per tutte le imprese, venisse rilasciata da Ismea che è l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare. Lo stesso Istituto ha pertanto emesso la circolare n. 2/2020 con alcune indicazioni operative. Infine, con la conversione in Legge del DL Cura Italia, è stato previsto che anche le aziende agricole potranno accedere alla garanzia del fondo centrale (si attende ancora però il decreto attuativo perchè sia applicabile); pertanto avranno la possibilità di richiedere alternativamente la garanzia ad un istituto o all’altro.

QUALI FINANZIAMENTI

Di seguito andiamo a vedere, in concreto, quali sono le principali misure introdotte dal DL 23/2020 alle quali gli imprenditori agricoli possono accedere: - finanziamenti fino ad un massimo di 25.000,00 euro, garanzia al 100%, durata massima del finanziamento pari a 72 mesi con preammortamento pari ad almeno 24 mesi dalla data di erogazione. L’importo massimo finanziabile è pari al 25% dell’ammontare dei ricavi come risulta dall’ultimo bilancio o dichiarazione presentata; - finanziamenti destinati a liquidità e investimenti, fino a 800.000,00 euro, garanzia 90%, durata 72 mesi. Importo finanziabile pari al 25% del fatturato 2019 oppure pari al doppio della spesa salariale annua

Le somme stanziate a sostegno della liquidità alle imprese non sono importi a fondo perduto, ma vanno comunque restituite ai rispettivi istituti bancari con i relativi interessi

2019 oppure al fabbisogno per capitale circolante ed investimenti per i successivi 18 mesi (da autocertificare); - finanziamenti per rinegoziazione di debiti con obbligo per la banca di erogazione aggiuntiva del 10% e garanzia all’80%; - finanziamenti atti a rinegoziare prestiti già perfezionati ed erogati da non oltre 3 mesi e comunque successivamente al 31 gennaio scorso.

REQUISITI BENEFICIARI

La garanzia da parte Ismea viene rilasciata solamente alle aziende agricole iscritte a registro imprese. Con riferimento alla determinazione dell’ammontare dei ricavi, considerato che la maggior parte delle aziende agricole non predispone e non deposita un bilancio oltre a determinare il reddito su base catastale, Ismea ha chiarito che per ultima dichiarazione fiscale presentata è accettata la dichiarazione Iva e quindi il calcolo si basa sul volume d’affari. Viene chiarito inoltre che gli imprenditori agricoli che hanno in essere un contratto di soccida monetizzata, i cui riparti essendo fuori campo Iva non rientrano nel volume d’affari, se non vi sono altri documenti formali viene acquisita un’autocertificazione, così come per i soggetti in regime di esonero.

MUTUI RAPIDI

Si segnala inoltre che sempre Ismea ha stanziato propri fondi, per 30 milioni di euro, destinati a concedere mutui di importo fino a 30 mila euro per azienda agricola, a tasso zero, di durata quinquennale con i primi due anni di preammortamento. La richiesta dovrebbe poter essere effettuata con modalità molto semplificate ed avere l’erogazione in tempi strettissimi.

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