Ligertri magazine

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STRATEGIE NUTRIZIONALI PER LE COMPETIZIONI DI ENDURANCE... a cura del dott. Paolo Tadini Troppo spesso quando si parla di strategie nutrizionali prima delle competizioni di endurance ci si focalizza soprattutto nelle tre, quattro ore che precedono la partenza. In realtà la vera partita dal punto di vista nutrizionale si gioca nei tre quattro giorni che precedono la gara. E ormai noto che la gran parte dei carboidrati vanno introdotti almeno nelle 48 ore prima della competizione ,in modo da ripristinare il glicogeno muscolare al 100% ed è altrettanto importante ricordare che in questi giorni è necessa¬rio ridurre l’intensità e la durata degli allenamenti Gran parte dei professionisti il venerdì si muove poco o niente, alcuni se ne stanno per la maggior parte della giornata a letto appunto per ridurre al minimo il dispendio di energie e ottimizzare il carico di glicogeno nei muscoli. Per ottenere un incremento della concentrazione muscolare di glicogeno è sufficiente aumentare nei tre giorni precedenti l'impegno l'apporto glucidico quotidiano al 60-70% dell'energia totale giornaliera (circa 5-6g di carboidrati/Kg/giorno). Quindi una dieta opportuna potrebbe prevedere una distribuzi-one in macronutrienti pari al 70% di carboidrati, 20% di grassi e 10% di proteine. A partire dagli anni '60 sono stati proposti vari protocolli dietetici di scarico di carboidrati abbinato ad esercizio intenso, e successiva alimentazione ad alto contenuto di carboi-drati. Oggi è evidenza scientifica che tali protocolli non hanno biologicamente ragione, rispetto al solo aumento di carboidrati nella dieta nei giorni precedenti la gara. Effettu-are il carico glicemico non porta benefici per attività di alta intensità e breve durata, e nemmeno per attività di moderata intensità e durata inferiore ai 90 minuti. Per attività di durata superiore ai 90 minuti invece, effettuare il carico glicemico porta beneficio, il quale è stato stimato fino ad un incremento del 3% della performance in gara. Particolare attenzione va invece posta nella scelta del tipo di carboidrati che introdu-ciamo nel pasto pre-gara, i quali possono influenzare il metabolismo energetico durante la prestazione sportiva, favorendo oppure ostacolando l'ossidazione degli acidi grassi. E' ormai noto a molti che i carboidrati non sono tutti uguali e che come ripeto sempre, il cibo svolge un ruolo importante nella regolazione ormonale, in particolare


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