life people marzo aprile 2010

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zare uno spettacolo e questa forma di esprimersi era un aspetto molto importante della sua personalità. Niente di tutto ciò si può imparare; era carisma fatto a persona, un dono naturale che possiamo considerare in armonia con la sua potente voce, la sua inimitabile presenza scenica accompagnata dal suo delicato senso musicale. Artisticamente parlando, era un interprete versatile, con una voce duttile adatta per cantare qualsiasi tipo di musica. Era capace di passare dal rock più potente alle ballate più dolci. Famosi i suoi falsetti, importante la potenza ed il timbro di cantante d’opera. La sua presenza sul palco era veramente inimitabile, nessuno come lui sapeva catturare l’attenzione del pubblico che nei suoi concerti piangeva, rideva, si divertiva, si emozionava e si eccitava assieme a lui. Possedeva un carisma eccezionale e sorprendente e teneva il pubblico nelle sue mani. Era un pifferaio magico che trascinava le folle per fuggire dalla realtà e sognare di essere un re per una notte e quindi divertirsi tutti insieme. Trasmetteva il suo fascino e invitava il pubblico a immedesimarsi in lui. Ciò portava il pubblico in scena per un momento di forte adrenalina e di pura evasione. Riusciva a far salire il pubblico con sé sul palco; rappresentava tutti coloro che erano presenti. Nessuno è riuscito come lui in questa impresa. Sul palco era un macho, un oggetto sessuale, un demonio di potenza e perversione. La forza e la presenza scenica erano strabi-

lianti, senza pari. Creava coreografie e scenografie sfarzose per spettacoli di vera musica rock in combinazione con il cabaret che lui tanto amava, per un risultato sfarzoso, irriverente ma divertente, accattivante e appariscente. I costumi di scena evidentemente non erano da meno. All’inizio erano in un total look nero o bianco e nero, ma poi diventarono colorati e sempre più divertenti. Possiamo dire, senza esagerare, che vi era all’interno di un suo concerto un defilé di moda. È passato dal look da ballerino classico a quello con pelle. Famosi i suoi completi con calzamaglia aderente e canottiera, fino ai completi pantaloni e giubbotti di pelle total black – da cui il termine pantera nera - o nero e rosso. Famose le tute da ginnastica abbinate a divertenti giubbotti di pelle colorata. Era un modo kitsch di proporsi, ma nello stesso tempo era un modo per lanciare dei messaggi e dei codici di totale libertà di espressione per voler divertire e affascinare il pubblico con una ironia intelligente. In definitiva, un abbigliamento oltraggioso che ha conquistato il pubblico di tutto il mondo.

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