Laboratorio di scrittura creativa per docenti

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scandagliavano i buchi fianco a fianco, rischiando ognuno per sé ... Svelta quanto Phil, Vinca non ricordava di aver chiesto il suo aiuto ... « Un po' di garbo, Vinca! » pregò Phil sorridendo, perché lei aveva ritirato la mano con un gesto troppo ampio e spigoloso. «Si può sapere perché ce l'hai con me?». . Vinca si morse le labbra, screpolate dai tuffi quotidiani, e avanzò faticosamente sugli scogli irti di balani. Rifletteva, pi ena di dubbi. Che cos'aveva, anche lui? Premuroso, accattivante, le aveva persino offerto la mano come a una signora ... Calò lentamente il retino in una cavità dove l'acqua marina, immobile, svelava alghe, oloturie, branzini, scorfani tutti testa e pinne, granchi neri profilati di rosso e gamberetti… L’ombra di Phil oscurò la pozza inondata di sole. -Togliti di lì! Fai ombra ai gamberetti, e poi questo buco grande è mio!Phil non insistette e Vinca pescò da sola, ma senza pazienza, senza la solita abilità. Dieci, venti gamberetti sfuggirono al suo colpo di rete troppo brusco, e si rintanarono nelle fessure da cui i loro barbigli sottili sondano l’acqua e se la ridono degli arnesi dei pescatori… «Phil! Vieni, Phil! Qui è pieno di gamberetti. E non si riesce a prenderli!». Lui si avvicinò con noncuranza e si chinò sul piccolo abisso pullulante. «Certo! Tu non sai ... ». «lo so benissimo,» gridò Vinca, acida «solo che non ho pazienza». Phil immerse la rete nell'acqua e la tenne immobile. « In quella fessura» sussurrò Vinca sopra la sua spalla «ce ne sono di bellissimi ... Non vedi le antenne? ». «No, ma non importa. Verranno lo stesso». « Lo credi tu! ». «Certo. Guarda ». Vinca si chinò ancora un po', e come una piccola ala prigioniera i suoi capelli sbatterono contro la guancia del compagno. Allora lei si ritrasse, poi con un movimento impercettibile si fece ancora avanti, per arretrare di nuovo. Phil parve non accorgersene, ma con la mano libera attirò a sé il braccio nudo, abbronzato e salato, di Vinca. « Guarda, Vinca ... Sta arrivando il più bello ... ». Vinca ritirò il braccio, ma poiché Phil non lo stringeva esso gli scivolò nella mano fino al polso, come in un bracciale. « Non riuscirai a prenderlo, Phil, è scappato ... ». Per meglio seguire i movimenti del gamberetto, Vinca restituì il braccio, fino al gomito, alla mano semichiusa. Nell'acqua verde, il lungo gamberetto di agata grigia tastava con la punta delle zampe e dei barbigli il bordo della rete. Uno scatto del polso e ... Ma il pescatore indugiava, forse assaporando l'immobilità di quel braccio docile nella sua mano, il peso di una testa cui facevano velo i capelli e che, vinta per un attimo, si appoggiò alla sua spalla, per poi scostarsene ombrosamente ... «Svelto, Phil, tira su la rete!. .. Oh, è scappato! Perché l'hai lasciato andare?». Phil fece un respiro e rivolse all'amica uno sguardo in cui l'orgoglio, stupito, disprezzava un po' la sua vittoria; liberò il braccio esile, che non chiedeva affatto di essere liberato, e intorbidando a colpi di rete la pozza limpida osservò: «Tornerà ... Basta aspettare ... ».

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