Le Vite dei Cesenati - Volume 5 (parte prima)

Page 287

La Biblioteca Comunale dal 1815 all’Unità: note per una storia

287

blioteca nel gennaio dell’anno successivo, manoscritti di proprietà di Pietro Ceccaroni che trattano in gran parte di storia locale94. Nel 1873 furono acquisiti i libri del medico Teodoro Cavallotti, lasciati da lui al Comune nel suo testamento. Ricca di 1.327 volumi, la raccolta di Cavallotti comprende opere di medicina e di scienze naturali, ma anche di letteratura latina e italiana95. Un’altra cospicua raccolta libraria pervenne in biblioteca il 21 aprile 1875, ad appena un mese dalla morte del donatore, il medico cesenate Maurizio Bufalini. Oltre ai numerosissimi testi e periodici di argomento medico, nella raccolta sono contenute opere di filosofia, pedagogia, letteratura italiana e straniera. Per collocare in modo adeguato i circa 9.000 fra volumi e opuscoli, con le scansie nelle quali essi erano sistemati nella casa Bufalini, si dovette ricavare uno spazio dividendo la sala che conteneva la Piana con una parete, nella quale fu aperta una porta d’accesso. In questo ambiente, che venne chiamato «Studio Bufalini» furono sistemate alcune vetrine in cui erano esposti libri, documenti e oggetti appartenuti al medico96. Pochi mesi dopo, ai libri di Maurizio vennero aggiunti quelli del fratello Lazzaro, donati al Comune dalla moglie Merope Uccellini dopo la morte di Lazzaro avvenuta nel 187397. A 94 Ivi, 22 aprile, 10 maggio, 30 novembre 1872, e 3165, XIII/5, 11 gennaio 1873. I manoscritti erano stati raccolti da Giovanni Ceccaroni, poeta vissuto tra il XVII e il XVIII secolo, al quale si deve la trascrizione di alcuni di essi da autografi ora perduti. L’elenco dei manoscritti Ceccaroni fu stilato da Virginio Rambelli, figlio di quel Gianfrancesco che fu professore di italiano al Liceo di Cesena dal 1861 al 1864 e la cui biblioteca fu donata nel 1934 al Comune dalla nuora Vittoria Mariani. 95 Ivi, 3165, XIII/5, 8 agosto 1873. Teodoro Cavallotti (Lacchiarella 1785-Cesena 1873) si laureò a Pavia in medicina nel 1816; costretto a fuggire dalla città per le sue idee patriottiche, venne a Cesena, dove esercitò la professione di medico fino al 1838. Nel testamento, di cui fu esecutore Ermete Nori, volle ricordare la sua patria d’adozione, lasciandole in dono la sua biblioteca. Su di lui, G. CERASOLI, Teodoro Cavallotti, in Le vite dei cesenati, III cit., pp. 23-28. 96 Maurizio Bufalini (Cesena 1787-Firenze 1875) si laureò a pieni voti in medicina a Bologna nel 1809 e dal 1813 fu assistente alla cattedra di clinica medica dell’Università bolognese. Nel 1832 ritornò a Cesena, dove esercitò la professione di medico fino al 1835, quando fu chiamato a Firenze per coprire la cattedra di clinica medica nella scuola di Santa Maria Nuova, e a Firenze rimase fino alla morte. Sulla storia e i contenuti della sua biblioteca, fondamentale il saggio di G. CERASOLI, La biblioteca di Maurizio Bufalini, «Studi romagnoli», LI (2000), pp. 463-502. L’ambiente adibito a studio Bufalini è scomparso in seguito ai restauri eseguiti negli anni venti del Novecento. 97 ASCe, ASC, 3167 XIII/5, 5 maggio 1875. Lazzaro Bufalini (Cesena 1796-1873), laureatosi in giurisprudenza all’Università di Bologna, non esercitò mai la professione, ma insegnò per ventun anni nel Ginnasio cesenate.


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.