Dott.ssa Rosita Cipriani - ​Coordinatore del NOT Piano Regionale di Prevenzione della Legionella

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DIPARTIMENTO di PREVENZIONE

LEGIONELLA e LEGIONELLOSI DALL AMBIENTE ALL UOMO

Dr.ssa Rosita Cipriani


Legionellosi Infezione acuta causata da batteri appartenenti al genere Legionella, con diversi tipi di decorso clinico, a seconda delle condizioni dell ospite, della

virulenza

del

ceppo

e

della

carica

infettante.

Mod. da Mandel GL et al: Principles and Practices of Infectious Diseases


Il microrganismo •  batteri Gram-negativi

•  Dimensioni 0,3-0,9 µm x 2-4 µm

•  Possiedono fimbrie, che favoriscono l aderenza e la penetrazione nelle cellule umane

•  generalmente mobili per mezzo di un flagello


Specie e sierogruppi di Legionella -  Attualmente si conoscono 58 specie diverse, a loro volta suddivise in oltre 70 sierogruppi (sg), più della metà isolate solo da campioni ambientali. -  Le più rilevanti sono Legionella pneumophila e il gruppo

Legionella species. - In Italia il 100% dei casi diagnosticati da un punto di vista eziologico è riportabile a Legionella pneumophila sg 1 Fonte: EUZÉBY (J.P.): LPSN - List of prokaryotic names with standing in nomenclature – 2007 www.bacterio.net (aggiornto al 03-09-2014)


Ambiente naturale Legionella spp è presente nell ambiente naturale acquatico di:

- Fiumi - Laghi - Stagni - Suolo umido

La concentrazione di Legionella nell ambiente è bassa


Ambiente urbano -  Reti idriche cittadine pubbliche e private (es. alberghi, centri sportivi, presenza di bagni turchi, saune, ecc.) -  Studi odontoiatrici -  Torri di raffreddamento -  Acqua di condensa degli impianti di climatizzazione -  Strutture con sistemi centralizzati di distribuzione dell acqua calda sanitaria (es. ospedali, case di riposo, centri termali) -  Vasche idromassaggio e fontane -  Piscine e cisterne con acqua stagnante Gli ambienti idrici artificiali agiscono da amplificatori e disseminatori di batteri


Fattori favorenti la colonizzazione degli impianti

•  temperatura dell acqua fra 25° e 42° C •  ristagno nei serbatoi e nei tubi •  incrostazioni di tubi, rubinetti, docce •  presenza di sedimenti e materiale organico •  presenza di elementi in traccia •  presenza di alghe e amebe acquatiche


Fattori favorenti la colonizzazione degli impianti

Acanthamoeba

Cisti di ameba

Legionella si moltiplica all interno di protozoi che gli forniscono il nutrimento e offrono protezione dalle condizioni ambientali sfavorevoli, quali la temperatura elevata e la presenza di disinfettanti


RESIDUI ALIMENTI GLICOCALICE

SALI


Rete idrica‌ 1

2

3

4

Ammassi dovuti alla moltiplicazione

Distacco

H2O Batteri in transito

Adesione primaria

Biofilm


Modalita’ di trasmissione


La trasmissione interumana non è stata dimostrata


Fattori di rischio

La legionellosi è generalmente considerata

un

infezione

opportunistica perchĂŠ si manifesta principalmente in persone anziane, in cattivo stato di salute, con deficit immunitari.

Tuttavia, chiunque può essere esposto al rischio di malattia.


Fattori di rischio Relativi al microganismo: u

carica infettante

u

virulenza Relativi all ambiente: •  Esposizione comunitaria •  Esposizione professionale •  Esposizione nosocomiale


Fattori di rischio Relative all ospite: •  •  •  •  •  •  •  •

Età avanzata Sesso maschile (2,5:1) Alcolismo e Tabagismo Broncopneumopatia cronica ostruttiva Neoplasie Diabete Immunodepressione Insufficienza cardiaca o renale terminale


Casi di Legionellosi in Italia dal 2000 al 2013

1350 1347

1400

25

1231 1197 1207

1200

n

936 954

1000

1008

20

870 15

800 637 626

611

600

10

400 200

331 192

0

5

0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

Rota C. et al. ISS, 2014


Quadri clinici Infezione inapparente Forme extrapolmonari Febbre di Pontiac Malattia dei legionari


Infezioni inapparenti u

Decorso con sintomi talmente lievi ed aspecifici da non richiamare l attenzione.

u

L avvenuta infezione può essere documentata retrospettivamente mediante la titolazione degli anticorpi anti-Legionella, a seguito di controlli occasionali o nel corso di indagini sieroepidemiologiche.

u

Soggetti di tutte le età, anche in buona salute, possono essere infettati in forma inapparente


Forme primitive extra polmonari Sono rare ma hanno decorso grave e alta letalitĂ . localizzazione cardiaca: miocardite acuta, pericardite, endocardite localizzazione intestinale: peritonite o colite o pancreatite localizzazione cutanea: ferite lavate con acqua infetta


Febbre di Pontiac u

Si manifesta come una sindrome febbrile, con breve periodo d incubazione (12-36 h), caratterizzata da febbre, cefalea, brividi, mialgie che evolve in guarigione spontanea in due-cinque giorni.

u

Possono essere colpite da questa sindrome persone di tutte le età, anche in buona salute.

u

Richiede solo terapia sintomatica


Malattia dei legionari u

È la forma clinica predominante

u

Polmonite non produttiva, acuta e severa che insorge bruscamente dopo un periodo d incubazione di 2-10 gg

u

Letalità pari al 4-15% nella popolazione generale, soprattutto se non trattata rapidamente


In mancanza di sintomi e segni specifici della malattia, è importante per orientare la diagnosi … L ANAMNESI del paziente. A tal fine è FONDAMENTALE conoscere tutti i luoghi dove il paziente ha soggiornato nei 10 GIORNI PRECEDENTI l inizio dei sintomi: -  abitazione, ospedali, alberghi, piscine, stabilimenti termali, palestre, idromassaggi, trattamenti odontoiatrici, etc.


Letalità… Con una appropriata e tempestiva terapia antibiotica la letalità della malattia nei pazienti immunocompetenti non è elevata, soprattutto quando la terapia antibiotica viene instaurata precocemente

Letalità

in

Italia:

casi

comunitari

(10.4%), casi nosocomiali (44.4%) Da Rota C. et al. ISS, 2014


Definizione di caso di Malattia dei Legionari associata a viaggio Il paziente deve aver trascorso almeno una notte in una struttura turisticoricettiva (nel paese di residenza o all estero) nei dieci giorni precedenti l inizio della malattia.


Cluster

u

L.G. IT. 2000: due o più casi che siano riconducibili ad una medesima esposizione o struttura nell arco di 6 mesi.

u

L.G. EWGLI: due o più casi che hanno soggiornato nella stessa struttura turistico-ricettiva nei 10 gg precedenti l insorgenza della malattia e nell arco di 2 anni.


Cosa accade in caso di cluster? La struttura recettiva coinvolta nel cluster, qualora non provveda alla bonifica della rete contaminata e alla trasmissione dei risultati (efficacia del trattamento) entro 60 gg, viene inserita nel sito di un Sistema di Sorveglianza Europeo (ELDsnet, con sede a Stoccolma), accessibile a tutti. Questo comporta l esclusione della struttura dai circuiti turistici con conseguente danno di immagine sia per la struttura sia per la Regione.


Grazie per l attenzione


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