Ricomincio da trenta

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I MAESTRI

Giancarlo Pinchera

è neanche da giocare? Magari. Edf, Enel e Areva hanno costituito un paccheto di mischia duro e motivato. Si sono incrociate la grandeur de France, che vuole promuovere il nucleare di Stato, suo, con la voglia storica dell’Enel di emulare l’Eni, del cui strapotere energetico ha sempre soferto. Che cosa di meglio di un governo slabbrato dagli annunci, che mete però a disposizione la sua volontà politica soto l’egida di Sarkò? I colossali lussi di cassa di Edf e Enel renderanno le banche disponibili a fornire prestiti, peraltro garantiti dallo Stato, per far decollare il nucleare. Il quadro normativo è già disposto, militarizzazione dei siti inclusa. C’è una considerazione a favore. Una strategia industriale di rilevante impato finanziario, economico e sociale, che si dispiega su un orizzonte di diversi decenni, è un po’ come la modifica della prima parte della Costituzione: richiede una larghissima condivisione. Sulla base di quella condivisione ci vogliono poi strumentazione tecnica, amministrazione eiciente e politiche aidabili e coerenti. L’esperienza italiana ricorda i dieci anni (1975-85) che ci vollero per cercare di far decollare i piani energetici nazionali con il nucleare, anche allora erano rimaste in palio “solo” oto centrali: il mammut di cemento che a Montalto è coperto dalla centrale tradizionale che vi fu costruita attorno non è l’esito soltanto di Cernobyl.

›› Ingegnere chimico, comunista, si specializza negli Usa in Ingegneria nucleare, frequentando i laboratori di Los Alamos che, in piena guerra fredda, gli sarebbero preclusi. Nel decennio 1965-75 lavora come ricercatore nel Cnen, il neocostituito Comitato nazionale per l’energia nucleare. In questi anni si occupa della sicurezza al centro ricerche della Casaccia, del progetto Superphénix in Francia e diventa responsabile Energia del Pci. Entra in contatto con la letteratura ecologista, dai rapporti del Club di Roma ai testi di Barry Commoner e Amory Lovins. Nascono i primi dubbi sul nucleare, con una riflessione su rischi e costi dell’atomo, e sulla cronica inefficienza italiana. La svolta sarà l’abbandono della posizione favorevole al nucleare e la trasformazione in uno dei tecnici ambientali più stimati in Italia e all’estero fino alla sua morte avvenuta il 2 settembre del 1995.

“Venezia, 22 gennaio 2022. Non c’è più tempo da perdere. Il livello medio del mare è già cresciuto di quasi un metro. I fenomeni di erosione e le mareggiate agiscono in maniera sempre più brutale e frequente. L’acqua di mare penetra nella terraferma, risale le foci dei iumi, sommerge le terre più basse, rende salati suoli e “acquiferi”, preziose riseve di acqua dolce. […] Assolutamente inadeguate sono risultate le imponenti opere idrauliche, realizzate nella laguna alla ine del secolo scorso ignorando la minaccia del cambiamento del clima della Terra. A queste e altre domande dovrebbe cercare di rispondere la conferenza sulle “misure urgenti da intraprendere per la difesa di coste e terre basse” che si inaugura domani, qui a Venezia, nel tradizionale scenario dell’isola di San Giorgio […]. Ma per tale questione cruciale, e per il futuro dell’umanità, si atende la prossima pubblicazione del gigantesco studio previsionale, svolto soto l’egida dell’Agenzia ambientale dell’Onu, con l’ausilio dei potentissimi e “intelligenti” calcolatori di sesta generazione”. Scenari climatici, da “La Nuova Ecologia”, settembre 1992

> 27 MAGGIO

›› Legambiente chiede ai cittadini di rimboccarsi le maniche, prendere le ramazze e pulire le belle ma sporche spiagge italiane: è la I edizione di “Spiagge Pulite”, la campagna inaugura una lunga serie d’iniziative che sollecitano l’impegno volontario degli italiani per il proprio territorio.

5 GIUGNO

›› Italiani alle urne per il referendum sull’uso dei pesticidi in agricoltura e per l’abolizione della caccia. Il 90% si esprime a favore dei quesiti, ma i votanti sono soltanto il 42% degli aventi diritto e il quorum non viene raggiunto.

7 AGOSTO

›› Con la legge 241/90 si afferma il principio di trasparenza dell’azione amministrativa. Sarà utile per numerose battaglie in difesa del territorio perché consentirà l’accesso agli atti amministrativi e quindi alle informazioni. Il diritto alla comunicazione migliorerà ulteriormente con il Dlsg 195/2005 che attuerà una direttiva comunitaria.

SETTEMBRE

›› Si inaugura il primo Centro di educazione ambientale (Cea) di Legambiente a San Pietro di Isola del Gran Sasso (Abruzzo), allestito grazie a una sottoscrizione popolare. Oggi sono 54 i Cea di Legambiente e operano in tutt’Italia.


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