GiornaLED - Ottobre 2012

Page 1

COPIA MENSILE COPIA MENSILE

OTTOBRE 2012 OTTOBRE 2012

PRIMO NUMERO

PRIMO NUMERO

PIIIIIIIPPP PEEEEPE da Noi

È NATO GIORNALED! Molti di voi si staranno chiedendo cosa sia il giornale che tengono insimano. Lachiedendo domandacosa Molti di voi staranno è più che legittima, ed sia il giornale che tengono inessendo mano. Cerquesta qui la nostra prima “uscita chiamo di dare una breve risposta: allo scoperto” sembradidoveGiornaLED è un ciprogetto informarosa una presentazione. zione attivabreve del collettivo LED (L'EffetGiornaLED è un progetto di to Domino). Il nostro scopo è di sensiinformazione attiva del collettibilizzare i lettori all'informazione, alla vo LED (L'Effetto Domino): delle il partecipazione e alla conoscenza nostro scopo è di sensibilizzare espressioni sociali, culturali, sportive e i lettori a all'informazione, alla artistiche livello territoriale, nazionale epartecipazione internazionale. politico-sociale, e conoscenza delle espresIn alla un paese dove la differenza tra giorsioni sociali, culturali, sportive nalismo e servilismo è spesso fin troppo e artistiche a livello territoriale, labile, noi vogliamo distinguerci e fare nazionale e internazionale. informazione: sviluppare una coscienza In un in paese la differenza critica gradodove di farci interpretare (o tra giornalismo e servilismo reinterpretare) in maniera autonomaè gli spesso fin che troppo labile, intorno noi avvenimenti si sviluppano vogliamo distinguerci e fare a noi. Ispirandoci ai principi di libertà informazione: ovvero svilupd’espressione e d’informazione, dichiapare una coscienza critica randoci fermamente contrari ad inogni grado di farci interpretare (o sorta di discriminazione e disuguaglianreinterpretare) in maniera za (in conformità ai principi di coesione gli avvenimenti che eautonoma solidarietà sociale del nostro Statuto), si sviluppano intorno a di noi. speriamo nel nostro piccolo smuovere Ispirandoci ai principi di liberun po' le acque. tà d’espressione e d’informaziNon dobbiamo mai smettere di ricercare one, dichiarandoci la verità, di informarci,fermamente per partecipare contrari sorta di discricon quantaad piùogni consapevolezza possibiminazione e disuguaglianza le alla vita (politica e non) di un (in Paese conformità con tutti i principi sempre più in crisi. E il nostro altro non coesione e solidarietà sociale èdiche un piccolo ma fiducioso passo in dello Statuto del collettivo questa direzione. LED), speriamo nel nostro piccolo di smuovere un po' le acque, di porci delle domande UNIVERSITÀ e di portare i nostri lettori a fare lo stesso. dobbiamo mai smettere di PNon agine 2-3: ricercare la verità, di informarpartecipare con quanta -ci, Qper uel “lusso” chiamato Università più consapevolezza possibile vita la (politica e non) di un -alla RBG: radio della nostra uni Paese sempre più in crisi. nostro altro non è che un -E il Tagli lineari ai diritti piccolo ma fiducioso passo in questa direzione.

ATTUALITÀ Pagine 4-7:

Pagine 8-9:

- Antipolitici - Stufi... - Interviste

CULTURA & SPORT

o indifferenti?

di viaggiare ai candidati sindaci

1

- A

perfect day

- Introduzione - Eroi

alla

per caso:

“NEONARTE”

Steven Bradbury


UNIVERSITÀ

UNIVERSITÀ

Quel “lusso” chiamato Università

di Mirko Maggioni

Era il 4 Luglio 2011 quando il Rettore Stefano Paleari comunicò, attraverso una lettera pubblicata in internet e rivolta a studenti e famiglie, l’imminente aumento delle tasse universitarie per il biennio conseguente. Un aumento annuo medio di 100€, condiviso e approvato dalla rappresentanza studentesca e definito necessario per sopperire al sotto-finanziamento che colpisce il nostro Ateneo. In aggiunta a questo incremento ne è subentrato un secondo in applicazione del d.lgs 68/2012,

il quale prevede un aumento della tassa per il diritto allo studio di 40€ salvo diversa disposizione della Regione. Tale imposta, direttamente definita dalla Regione, ha contribuito quindi al pesante incremento della prima rata che supera di ben 115€ quella dell’anno precedente. Una cifra spropositata che pone in serio pericolo un diritto fondamentale, ipocritamente invocato da chi lo sta lentamente logorando con politiche che trasformano il percorso universitario in un lusso concesso a pochi. Viviamo un periodo in cui il tasso di disoccupazione giovanile nel nostro paese ha raggiunto il 36% (15% nella nostra provincia) e solitamente le remunerazioni precarie dei giovani lavoratori sono assolutamente insufficienti a garantire il pagamento del percorso di studi. Inoltre troviamo sempre più famiglie in gravi difficoltà economiche che, con abnormi sacrifici, cercano di affrontare i gravosi aumenti di benzina, mezzi

RBG: la radio della nostra Università di Gadis Argaw

È un piccolo grande paradosso il fatto che oggigiorno un progetto risalente al 2007 sia perlopiù ignoto laddove è venuto alla luce. Stiamo parlando di RBG, la radio degli studenti bergamaschi. In principio fu Unyonair di Radio 24 e Sole 24 Ore, accolto da quaranta atenei italiani, ma portato avanti forse soltanto dalla metà di essi; da Bergamo prese piede la collaborazione tra la Professoressa Pasquali (attuale responsabile dei contenuti e degli interni), l'ufficio comunicazione dell'università e il centro per le tecnologie didattiche. Infine, dopo averli selezionati tramite curriculum e colloquio, arrivarono anche i primi cinque studenti. Con l'obiettivo di creare uno spazio di dialogo culturale mediato da frequenze e gestito dal sodalizio fra docenti e discenti, la radio del nostro ateneo ha iniziato a operare nel contesto delle attività del Centro Arti Visive raggiungendo un budget annuale (materia dell'amministrazione della scuola) di duemila euro-

comprensivo di spese per l'Associazione Consortile Fonografici e SIAE. Lecito è quindi affermare che questa idea dovrebbe destare l'attenzione delle menti universitarie disposte a mettersi in gioco e vivere un'esperienza extra-curricolare, avendo in tasca la possibilità di concretizzare crediti formativi nel caso se ne facesse un tirocinio. 2

Tagli lineari ai diritti pubblici, materiale tecnico e libri di testo. In aggiunta, questo aumento aggrava lo stato di irregolarità in cui versa il nostro ateneo da troppo tempo: ai sensi della legge 306/1997 l’università non può ricevere, in tasse, dagli studenti più del 20% di quanto venga assegnato dal fondo di finanziamento ordinario dello Stato (FFO). L’anno precedente tale limite fu ampiamente sforato come riconosciuto dallo stesso Rettore e quest’anno la forbice tra il limite legale e l’effettiva incisione del prelievo sugli studenti è destinata ad aumentare. In questi ultimi mesi sono state spese molte parole, troppe, in commoventi slogan che inneggiavano alla collaborazione con gli studenti e alla comprensione delle loro necessità. Purtroppo nei fatti tutto ciò non si è visto.

“Allora il partito dominante segue un’altra strada [...]. Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. [...]. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. [...]. Gli esami sono più facili,si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare prevalenza alle scuole private. [...]. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d’occhio i cuochi di questa bassa cucina. “ (Piero Calamandrei, Roma, 11 febbraio 1950)

di Zlatan Mrkba

Nella tanto predicata opera di risanamento dei conti e di rilancio della crescita (?!) portata avanti dal governo Monti negli ultimi mesi, non può non risaltare, in tutta la sua drammatica evidenza, la pressoché totale assenza di interventi incisivi e positivi nell'ambito della cultura e dell'istruzione, a tutti i livelli. Volendo restringere il campo di analisi al diritto allo studio universitario, saltano subito all'occhio le anomalie nell'erogazione di un beneficio economico che, nel nostro ordinamento, è previsto per rendere effettivo un diritto costituzionalmente garantito (Articolo 34 della Costituzione). In particolare, la normativa di riferimento prevede l'istituzione di borse di studio, mense, residenze univesitarie, alloggi a canone agevolato, etc. da attuarsi nel solco dei criteri fissati periodicamente da un apposito decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. Con la riforma costituzionale del 2001, la materia è divenuta di competenza regionale esclusiva (salvi i livelli minimi delle prestazioni stabiliti dallo Stato) con ampi compiti amministrativi affidati a enti dipendenti dalle regioni ma incardinati nelle università stesse. In questo senso, ne va dato atto, la Regione Lombardia e l'Università di Bergamo si sono distinte nel corso degli anni per la capacità di rendere effettivo il diritto allo studio, finanziando adeguatamente i diversi servizi e riuscendo a coprire, sebbene a scaglioni, il pagamento del beneficio a tutti gli aventi diritto. Tuttavia è innegabile che la situazione economica generale, ma anche precise scelte di politica economica, stiano minando tale “virtuosità”. In primo luogo, a fronte di un aumento spaventoso della contribuzione studentesca, l'erogazione delle borse di studio, principale strumento di intervento a favore degli studenti, trova numerosi ostacoli “operativi”. In effetti, chi, a dicembre, dopo essere risultato idoneo nelle graduatorie (stabilite, a seguito di concorso bandito annualmente, dal servizio per il diritto allo studio dell'Università di Bergamo), credesse di poter finalmente accedere ai benefici economici indipensabili per

pagarsi i libri e far fronte alle altre innumerevoli spese correlate allo studio, si troverebbe di fronte alla fondamentale dicotomia “idoneo-beneficiario”: cioè, i pochi beneficiari ricevono subito una parte dei soldi previsti, gli altri, se va bene, li vedranno a settembre, sempreché si reperiscano i fondi necessari. E a luglio, chi, fiducioso, leggesse l'avviso di avvenuto finanziamento da parte della Regione Lombardia, capirebbe che c'è un ulteriore classifica, una graduatoria nella graduatoria, per cui, oltre una certa posizione, i soldi non bastano, e si aspetta un'altra delibera “salvifica” del Pirellone. I primi classificati di tale “graduatoria nella graduatoria” devono comunque aspettare “l'effettivo pervenire dei fondi”, che non avviene mai prima della fine di settembre; i secondi, tapini, passeranno l'estate a consultare con ansia il Bollettino Ufficiale della Regione, dove vengono pubblicati i provvedimenti, nella speranza che il Consiglio Regionale elargisca i quattrini necessari (che, poi, perverrannno effettivamente a Natale). Insomma, ci troviamo di fronte ad una situazione intollerabile. Soprattutto perché la “tassa per il diritto allo studio”(che è destinata al finanziamento 3

delle borse di studio ed è “inserita” nella prima rata delle tasse universitarie) ha subito quest'anno un aumento del 40%. All'opposto, le altre componenti che dovrebbero integrare finanziariamente le borse di studio, ovvero le risorse messe in campo dalle Regioni e dallo Stato (Fondo Integrativo), hanno subito e continuano a subire tagli draconiani. Nella situazione attuale, non sono nemmeno chiare le linee di intervento che, necessariamente, dovranno essere attuate a livello governativo. Anziché affrontare in maniera decisa e strutturale la questione, si preferisce, nello stile tipico dei politicanti, di differirla, mascherando le carenze più evidenti con interventi estemporanei, sufficienti a coprire momentaneamente le falle del sistema. Questo atteggiamento deve trovare una risposta energica, politica, propositiva da parte degli studenti; non bisogna rassegnarsi ad una prospettiva di diritti negati, in cui aumenta drammaticamente quello che l'antropologo Marc Augé, in una recente intervista, ha definito “lo spread del sapere”.


ATTUALITÀ & TERRITORIO

Antipolitici o indifferenti? di Flavio Panteghini

La politica in questo paese non è uno splendore, lo so. Pubblicitari prestati alla cosa pubblica, amichetti di mafiosi, leccapiedi di vario livello, mummie decennali, ignoranti xenofobi, nostalgici di ere (fortunatamente) passate... Non certo uno spettacolo edificante. Alzi la mano chi almeno una volta nella vita ha masticato tra i denti frasi del tipo “è tutto una merda, la politica è uno schifo, sono tutti uguali”! Oh, quante mani alzate. Lo immaginavo. In una situazione del genere è tanto facile fare “del qualunquismo un’arte”. Viene spontaneo, me ne rendo conto. La sfiducia è un brutto cancro in una società come la nostra! Se chi ci rappresenta non gode della nostra fiducia, è naturale che la stessa parola “politica” assuma significati sempre più marci e negativi. Ed ecco che la strada da percorrere sembra quasi obbligata: prima il disgusto

verso questo o quel politicante, poi lo schifo per la casta in toto, quindi il distacco totale dalla gestione della nostra comunità. “È tutta una merda, a cosa mi serve continuare a perdere tempo?” Alcuni definiscono questo schema mentale del tipo “sono-tutti-uguali-quindime-ne-fotto” antipolitica. Io lo chiamo “scorciatoia”. È facile, troppo facile, portare come scusa per la vostra indifferenza l’equazione “politica = merda”. Ma sappiate una cosa: voi non siete i paladini del libero pensiero. Quindi smettetela di sentirvi tali. Un grande uomo, libero nell’animo persino in carcere, scriveva “Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia. Odio gli indifferenti”. L’indifferenza, non importa quale sia la causa scatenante, è indifferenza, e tale rimane. Lavandovi le mani, smettendola di informarvi, di indignarvi, di parteggiare, fate solo il gioco di coloro che dite di odiare. È facile per un potente guidare e plagiare una

Internazionale leghista?!? massa di pecore. Ma è altrettanto facile per lui fare i propri interessi quando chi lo guarda finge di provare disgusto, ma in realtà se ne frega. La politica in Italia è un tugurio? Vero. Ma a maggior ragione tutti noi dobbiamo alzare lo sguardo e fare la nostra parte, per riappropriarci di una parola “politica” - che deve essere bella, e deve appartenere a noi. Più ci allontaneremo dalla nostra politica, dal nostro Paese, più gli indegni che ci comandano diventeranno forti, longevi e dannosi. Gaber cantava “libertà è partecipazione”. Ricordiamoci di questa frase non solo quando la canticchiamo tra i denti, magari guardando Santoro in TV per sentirci un po’ più attivisti. Smettiamola di giocare agli antipolitici, e ricominciamo a partecipare. Smettiamola col qualunquismo, l’indifferenza, il menefreghismo. Se il cambiamento non partirà oggi, da ciascuno di noi, potrebbe non partire mai.

Bergamo, 1 settembre.“Salve, vorrei rinnovare l'abbonamento. Sono uno studente.” L'impiegato dell'Atb miguarda e, senza lasciar trapelare nessuna emozione, risponde secco:” Sono 406 euro.” “406? Ma come! Il sito era chiaro in proposito: 396 euro per 4 zone di tragitto...” “Sì infatti ma deve rinnovare la sua tessera magnetica ogni tre anni e la sua è scaduta lo scorso anno. Non voglio spillargli altro denaro, ma sa il rinnovo è obbligatorio”. Fino a qualche anno fa aveva una durata quinquennale, sapevo. Frugo nelle tasche alla ricerca della filigrana e, visibilmente sdegnato, lancio il dovuto all'impiegato. Che salasso! Se

di un indignato antirazzista qualunque

Vi ricordate di Mario Borghezio? Sì, proprio lui, il nostro europarlamentare della Lega Nord! Quello che da giovane militava in movimenti neofascisti spesso tendenti al nazismo, che ha partecipato a manifestazioni anti-Islam di ogni tipo, condannato in via definitiva per maltrattamenti su un venditore ambulante marocchino di dodici anni e per un incendio appiccato a dei pagliericci di immigrati, che ha definito l'assassino genocida norvegese Breivik un “patriota” dalle idee “condivisibili”, che disinfettava stranieri in treno... Ecco, lui. Qualche giorno fa ho letto una notizia un po' particolare: a metà settembre si è tenuta in Valle d'Aosta una “festa indipendentista” che riuniva popoli del mondo in cerca di autodeterminazione, organizzata in teoria da due onlus di matrice leghista (“Terra e popolo” e “Terra insubre”), in pratica dall'ala più

oltranzista della Lega, capitanata -per l'appunto- dal nostro buon Mario. Erano presenti catalani, fiamminghi, sudtirolesi, savoisiens, nizzardi e -udite uditemusulmani sarawi. Siamo a metà tra il ridicolo e il grottesco. L'idea che ci sia ancora qualcuno realmente convinto dell'esistenza del fantomatico “popolo padano” è quasi ilare. Non mi stancherò mai di ripeterlo: LA PADANIA NON ESISTE. Prendiamo atto una volta per tutte che nonostante le differenze e i problemi SIAMO TUTTI ITALIANI. Certi personaggi, anziché riempirsi la bocca di paroloni come “secessione”, “autodeterminazione” o addirittura “libertà”, dovrebbero smetterla di vivere la vita guardando solo al proprio interesse, al proprio giardinetto. I problemi ci sono, è vero, ma non saranno beceri ragionamenti di pancia a risolverli, quanto una maggior consapevolezza che il popolo ITALIANO (NON padano) debba

camminare unito per risolverli. E poi... Cosa ci fa Borghezio a braccetto con quei musulmani che voleva “prendere per la barba e cacciarli a calci nel sedere”? L'ipocrisia leghista non ha più limiti. Se la coerenza vera l'hanno abbandonata anni fa, a quanto pare stanno gettando all'aria pure quella di facciata. Il grottesco teatro dell'assurdo leghista non accenna a finire. Ma ogni atto di questo spettacolo aggiunge buoni motivi per alzarsi dalla poltroncina e uscire dalla sala, senza applausi.

Amianto chi era costui?

Stufi... di viaggiare di Alice Barcella

ATTUALITÀ & TERRITORIO

penso che il servizio wnon è nemmeno così efficiente come lo descrivono sul sito l'irritazione cresce ancora di più. Ah! Se solo avessi un lavoro... potrei pagarmelo io il trasporto da casa a scuola! Invece sono solo un povero studentello squattrinato e devo dipendere dai miei, che oltre al trasporto provvedono all'acquisto dei libri e di tutto il materiale. “Alcuni comuni sono convenzionati” mi vengono a dire gli impiegati. Beh, grazie. Il mio non lo è. Siamo al punto di prima... E con che coraggio poi mi raccomandano di utilizzare i mezzi pubblici perché inquinano poco?! E' vero, ma se devo richiedere un prestito alla banca per pagarmi il biglietto (ben 2,50 euro la corsa singola da casa fino a Bergamo!) uso la bicicletta, che non è dannosa per l'ambiente ed è pure gratis (spese per l'acquisto a parte). Peccato che il centro sia a dir poco impraticabile, visto il traffico gestito a dir poco male. E' assurdo pensare anche che le zone tariffarie siano ben 5, su un territorio che ha un'estensione di 2722,86 km quadrati! Eppure io so che la situa4

zione non è uguale per tutta la Lombardia: Brescia (che ha un'estensione ben superiore rispetto a quella Bergamo) è divisa in due zone soltanto, con tariffe di conseguenza molto inferiori rispetto a quelle della nostra città. In più il sistema di aut trasporti pubblico propone non solo l'acquisto del biglietto direttamente sui mezzi, ma anche il biglietto giornaliero con durata di 24 ore (a Bergamo è un privilegio riservato ai soli turisti, se si escludono i biglietti natalizi gentilmente concessi dall'Atb e distribuiti nelle tabaccherie in numero fortemente limitato). Gli abbonamenti per gli studenti proposti dall'azienda di trasporto pubblico di Brescia costano 252 euro se si transita in una sola zona, 396 se si transita in entrambe le zone (il che risulta difficile, vista la vastissima estensione di ciascuna zona). Un discorso molto simile vale anche per città come Torino e Milano. Mi chiedo se sia davvero così impensabile poterlo applicare anche alla nostra Bergamo... ma se la risposta dovesse essere negativa, ho sempre la possibilità di trasferirmi!

di un indignato abitante qualunque

La parola “amianto” è strausata nei vari telegiornali. L’effetto tipico è quello di creare negli ascoltatori noia, con inevitabile cambiamento di canale. Spero che affrontare l’argomento in maniera immediata possa coinvolgere i nostri giovani lettori. L’amianto è un minerale molto comune, e grazie alla sua resistenza al calore e alla sua struttura fibrosa è stato da sempre usato come materiale tessile, e nelle più svariate applicazioni. La cosa micidiale dell’amianto è il fatto che nel suo degradarsi libera fibre con diametro più piccolo del capello, quantitativo sufficiente a causare quei gravi danni che i telegiornali tergiversano a presentare. Il primo paese a rendere vietato l’uso dell’amianto fu il Regno Unito nel 1930. Gli italiani, sappiamo, arrivano sempre dopo. Pensate che l’ Italia ha permesso a lungo l’ utilizzo di questo materiale incurante delle manifeste conseguenze! Solo quando i giacimenti piemontesi si poterono dire sfruttati abbondantemente, dopo gli scempi urba-

nistici del boom edilizio, dopo che una direttiva europea nel 1987 “consigliò” con accento particolare sui politici Italiani di prendere provvedimenti sull’uso “leggero” dell’amianto, ebbene, dopo ben 60 anni dal divieto britannico, viene nel 1992 il tardivo intervento del nostro caro parlamento! In questo articolo non mi soffermerò ad elencare i vacui e dettagliatissimi numeri statistici delle varie mortalità. Il mio articolo tratta dell’incapacità politica di poter affrontare gli argomenti quotidiani, e nella fattispecie la minaccia quotidiana dell’amianto. La ricetta dei nostri politicanti orobici porta data recente. Ecco come gli enti governativi riescono a comunicare il problema:“In riferimento al Piano Regionale Amianto Lombardia (PRAL) di cui alla Legge Regionale 17/03 e deliberato in data 22/12/2005, in Lombardia vige l’obbligo di bonifica dei materiali contenti amianto entro e non oltre 10 anni dalla pubblicazione del PRAL sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia (BURL). La pubblicazione del PRAL sul BURL è avvenuta in data 17 Genna5

io 2006 e, pertanto, la bonifica dovrà essere eseguita entro il 16 Gennaio 2016. Dopo gli scarsi risultati il consiglio ha emanato una legge programmatica per lo smaltimento dell’amianto, stanziando fondi pari a due milioni di euro per tre anni per l’intera regione. Peccato che ne servirebbero 100 milioni per il ciclo completo della bonifica. In definitiva questa classi politica di matusalemmi non è più in grado di fornire vere risposte alla cittadinanza, e questo è un esempio tra i tanti che sono stati pubblicati tra mignotte, vacanze e tangenti. Fonti: Corriere, amiantolombardia.it


INTERVISTA

Intervista a Pietro Vertova, candidato sindaco

Intervista ai candidati sindaci per Bg2014 : Pietro Vertova di Andrea Castelli troppo lontana dalla definizione to pubblici (per evitare traffico e

Ancor prima di crisi di economica, mi Andrea Castelli sembra giusto parlare della crisi delle ideologie dellaeconomica, politica, non Ancor prima di ecrisi mi più riconducibile alla sua etimolosembra giusto parlare della crisi delle gia originaria cioè l'amministraideologie e della epolitica, non più riconzione della città. Sta emergendo ducibile alla sua etimologia originariala e richiesta da parte dei di cioè l'amministrazione dellacittadini città. riappropriarsi del panorama Sta emergendo la richiesta da parte dei politico: saremo ancora di cittadini di riappropriarsi delcapaci panorama educaresaremo ed educarci a capire il politico: ancora capaci di educavalore collettivo delle proprie re ed educarci a capire il valore colletazioni e di ciò che ne conseguirà? tivo delle proprie azioni e di ciò che ne La politica deve assumere la conseguirà? maggior parte dei problemi individuali che oggi sono in La politica deve assumere la messi maggior discussione. Prevale l'idea che le vite parte dei problemi individuali che oggi individuali possono Prevale incontrarsi sono messi in discussione. l’il’una con l’altra, ma non si riconosce dea che le vite individuali possono inun’effettiva comunanza dei problecontrarsi l’una con l’altra, ma non si mi. Occorre interiorizzare le problericonosce un’effettiva comunanza dei matiche di tutti per comprendere problemi. Occorre interiorizzare le prol’agire politico. Con la crisi economiblematiche di tutti per comprendere l’aca è più facile riconoscere questa gire politico. Con la crisi economica è comunanza dei problemi, poiché più facile riconoscere questa comunansono sotto gli occhi di tutti. Le nuove za dei problemi, poiché sono sotto gli generazioni non vedono molte occhi di tutti. prospettive per il futuro, anzi per Le nuove generazioni non vedono molte certi versi sono peggiori rispetto alle prospettive per il futuro, anzi per certi generazioni precedenti. versi sono peggiori rispetto alle geneOggi le prospettive individuali razioni precedenti. Oggi le prospettive devono andare di pari passo con le individuali devono andare di pari passo prospettive collettive. I disagi con le prospettive collettive. psicologici ed esistenziali hanno I disagi psicologici ed esistenziali hanradici comuni: bisogna saper riconono radici comuni: bisogna saper riconoscere che la sfera comune è più scere che la sfera comune è più imporimportante di quella individuale tante di quella individuale soprattutto in soprattutto in tempi di crisi e dopo tempi di crisi e dopo traumi collettivi, traumi collettivi, come le crisi, le come le crisi, le guerre, i disastri di guerre, i disastri di Genova e tanti Genova e tanti altri…Sembra che fare altri…Sembra che fare politica sia politica sia diventata piùun’ambizione un’ambizione diventata più personale, che seppur legittima è troppoè personale, che seppur legittima lontana dalla definizione originaria di politica, e cioè l’amministrazione della

originaria politica, eEssa cioèdeve l'ammicittà e delladicollettività. tornistrazione della città e della collettinare a prendersi cura del popolo inteso vità. Essa a prendersi anche comedeve cura tornare degli esclusi di quacura del popolo inteso anche come lunque genere: giovani e anziani, disoccura degli esclusi di qualunque cupati e disagiati. E l’istituzione comugenere: anziani, disoccupanale è la giovani prima adeavere questo obiettivo ti e disagiati. E l’istituzione comunadata la sua particolare vicinanza con i le è la prima ad avere questo obiettibisogni della popolazione. vo data la sua particolare vicinanza con i bisognirappresenta della popolazione. L’università un valore agL'università rappresenta giunto alla città di Bergamo: un unavalore fucina aggiunto alla città di Bergamo: di idee, di proposte e di prassi cheuna pofucina di idee,all’intera di proposte di trebbero giovare città, siae per prassi riguarda che potrebbero giovare quanto la cultura sia per il laall'intera città, sia per quanto voro: crede sia possibile un legame più riguarda tra la comune cultura esia per il lavoro: sinergico università? crede sia possibile un legame più sinergico comune università? Le sinergietra sono troppo elegate ai vertici Le sinergie sono troppo legate tra ai per ora. Ci sono periodici incontri vertici per ora. Ci sono periodici sindaco e rettore per concordare progetincontri sindaco e rettore per ti comuni. tra L’Unibg ha molte potenzialiconcordare progetti comuni. L’Unità: una su tutte è l’immensa varietà di bg ha che molte potenzialità: una studenti provengono da altre cittàsue tutte è l’immensa varietà di studenti dalla provincia. checiprovengono da altre città e dalla Se fossero gli alloggi necessari, queprovincia. Se ci fossero gli generaalloggi sto sarebbe sinonimo di una necessari, questo della sarebbe sinonimo le revitalizzazione città, del suo di una generale rivitalizzazione tessuto sociale e della socialità.della Ciò città, del suo tessuto sociale e della permetterebbe un incontro non esclusocialità. Ciò permetterebbe un sivamente tra vertici ma tra studenti e incontro non esclusivamente tra popolazione. vertici ma tra studenti e popolazioL’ateneo dovrebbe sapersi aprire alla ne. L’ateneo dovrebbe sapersi aprire città e riconoscere che la formazione alla città e riconoscere che la culturale avviene anche nella autoformazione culturale avviene anche organizzazione, nella collettività, nella nella auto-organizzazione, nella progettualità capace di coinvolgere in collettività, nella progettualità modo da prefiggersi una gestione del capace di coinvolgere in modo da potere sempre più democratica e traprefiggersi una gestione del potere sparente. sempre più democratica e trasparenCredo fermamente che aldilà della forte. mazione vera e propria che offre l’ateCredo fermamente che aldilà della neo, esso costituisce una crescita colletformazione vera e propria che offre tiva da parte degli studenti e anche dei l'ateneo, esso costituisce una crescita cittadini che interagiscono con essi. collettiva da parte degli studenti e Si è visto come negli ultimi tempi l’uanche dei cittadini che interagiscono niversità di Bergamo si sia sempre più con essi. Si è visto come negli ultimi specializzata nel ramo culturale/turistitempi l'università di Bergamo si sia co e ricreativo e questa è la strada da sempre più specializzata nel ramo perseguire. culturale/turistico e ricreativo e questa è la strada da perseguire. Come promuovere Come crede crede sia siapossibile possibile promuol’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblivere l'utilizzo dei mezzi di trasporci (per evitare traffico e inquinamento) a fronte dei continui aumenti del costo

6

inquinamento) a fronte dei del biglietto? continui aumenti del costo del biglietto? La mobilità è un problema culturale. I La mobilità un problema comuni negli èultimi tempi sonoculturale. stai masIsacrati comuni negli ultimi stai dalla crisi e daitempi tagli sono regionali massacrati dalla crisi e dai tagli o statali. La libertà di circolazione è regionali o statali. La come libertà di molto importante in tempi questi, circolazione è molto importante in tuttavia è necessario pensare e attuare tempi come questi, tuttavia stratagemmi che combattano l’inquina-è necessario pensare e attuare mento e favoriscano la socialità. Bisostratagemmi che combattano l'inquigna stare attenti dato che si tratta di una namento e favoriscano situazione molto delicata. la socialità. Bisogna stare attenti dato che si tratta di giovanile una situazione Attivismo e spazi delle molto politidelicata. che giovanili: cosa ne pensa dell’attuale Attivismo situazione? giovanile e spazi delle politiche giovanili: cosa ne pensa dell'attuale Per me contasituazione? molto la direzione delle Per me conta moltoche la direzione politiche giovanili promuove delle un’ipolitiche giovanili che promuove stituzione comunale. Oggi sempre più un'istituzione comunale. Oggi frequentemente non c’è una direzione e i sempre più frequentemente non più c'è ragazzi, dopo l’oratorio, non hanno una direzione e i ragazzi, dopo riferimenti simbolici a cui aggrapparsi. l'oratorio, non hannoesclusivamente più riferimenti Non si tratta dunque di simbolici a cui aggrapparsi. si spazi di aggregazione giovanileNon ma di tratta dunque esclusivamente di formulare una direzione per formarsi di spazi di aggregazione giovanile alla cittadinanza e alla partecipazione ma di formulare una direzione per alla sfera politica. Oggi o si diventa formarsi alla cittadinanza e alla individualisti o si è in perenne ricerca partecipazione alla sfera politica. identitaria. E’ per questo che il comune Oggi o si diventa individualisti o si è deve necessariamente essere un punto di in perenne ricerca identitaria. E' per riferimento per i giovani e sapere offrire questo che il comune deve necessaun’idea e una direzione per una cittadiriamente essere un punto di nanza attiva. riferimento per i giovani e sapere offrire un’idea e una direzione per Ha deciso di candidarsi a sindaco per le una cittadinanza attiva. prossime elezioni: come giudica l’opeHa deciso di candidarsi a sindaco rato del sindaco uscente? Si sono ragper le prossime elezioni: come giunti obiettivi condivisi oppure no? giudica l'operato del sindaco uscente? Si sono raggiunti obiettivi L’operato della giunta attuale è stato condivisi oppure no? negativo: sono mancati gli obiettivi e la L'operato della giunta attuale è stato progettualità. È stata solo gestione del negativo: sono mancati gli obiettivi e potere fatta esclusivamente di spazi mela progettualità. È stata solo gestione diatici senza un’analisi critica. Inoltre del potere fatta esclusivamente di l’opposizione si è dimostrata poco temspazi mediatici senza un'analisi pestiva a rispondere ad questo degrado critica. Inoltre l'opposizione si è culturale. dimostrata poco tempestiva a rispondere ad questo degrado culturale.

INTERVISTA

Intervista ai candidati sindaci per Bg2014 : Mirko Isnenghi di Roberto Pinotti

Cosa pensa della situazione politica odierna e della crisi economica? Una volta c'erano le ideologie, ora non più. Potevano essere una cosa sia positiva che negativa: negativa perché alla fine decidevano tutto i politici attorno a un tavolo; positiva perché, quando parlavi con qualcuno, questo sapeva cosa dire, aveva delle basi. Se dovessimo andare a votare ora non saprei chi scegliere. Forse sceglierei una coalizione solida perché sono convinto che alle prossime nazionali vincerà il centrosinistra ma dopo un anno cadrà e salirà il centrodestra. Non si può messere insieme Vendola e la Bindi. Per quanto riguarda la crisi, l'Italia non cresce non perché c'è la crisi ma perché non c'è la classe industriale. Passiamo ai giovani. Vede dei valori? Alcuni ce li hanno ma la maggior parte no, vivono in un limbo dorato. La causa è l’educazione che gli è stata data, perché conta più l’avere che l’essere. Se venisse eletto sindaco cosa farebbe per loro? I giovani non hanno spazi, fuori Bergamo non ci sono grandi locali e quando ne apri uno ci sono le persone che si lamentano del rumore. Vorrei vedere una Bergamo più viva. Bisognerebbe aprire dei locali nelle piccole vie di Città Alta così i turisti e le persone la visitano e la conoscono meglio. Non dico fino alle quattro, però almeno mezzanotte. Poi ovviamente sta all’educazione delle persone non fare casino quando chiude il locale. A livello di spazi giovanili come il Polaresco o di centri sociali come Pacì Paciana cosa pensa? A me basta il rispetto delle persone e delle norme. Pacì Paciana ha delle idee, diverse dalla mie, però io devo garantire che ci siano. Si possono divertire, nel limite della legge, magari invitando an-

che dei ragazzi di destra. Niente chiusure, aperture a tutti. Però devono pagare un to, anche simbolico, per dire che quel locale non è loro. Lo sgombero non è fattibile, non ha senso. Bisogna portare avanti un discorso civile tra le parti. Sul fatto che non ci siano bus fino a tardi? Io risolvo questa situazione sostituendo la funicolare con una scala mobile che funziona ventiquattrore al giorno. Così si può salire in Città Alta quando si vuole perché io la vedo staccata da Bergamo bassa, vorrei riunirle e penso che la scelta migliore siano le scale mobili. Non esiste che le persone non riescano tornare a casa. Cosa pensa dell’attuale amministrazione? Penso che, sia a destra che a sinistra, nessuno abbia mai avuto un progetto, un quadro generale per dire: questa è la città che voglio. Mancando questo progetto si fanno le cose slegate, senza un intreccio. Così si rischiano di buttare via i soldi. Un grave errore è stato quello di non avere il coraggio di sforare il patto di stabilità. La vittoria di Tentorio è avvenuta perché la gente voleva dare una scossa a questa città, che doveva essere data in cento-duecento giorni ma questo non è stato fatto.

intermediario. Quali saranno le innovazioni che porterà con la sua candidatura? Io partirò in campagna elettorale già con gli assessori nella mia squadra così le persone sapranno chi governerà. Ci sarà una persona, che che raccoglierà le lamentele/bisogni delle circoscrizioni e in due giorni saranno risolte. I soldi per fare tutti i nostri progetti li prenderemo dalla vendita dello stadio.

Per quanto riguarda l’università? I problemi, a mio avviso, sono due: i trasporti e i posti per dormire. Per il trasporto pubblico bisognerebbe favorire le categorie, come quella dei giovani che, venendo più spesso a Bergamo, spendono di più in città. Per gli alloggi stessa storia: costo troppo alto. Fate conto che in Bergamo ci sono 5000 appartamenti privati sfitti. Bisognerebbe convocare i proprietari per cercare di concordare delle agevolazioni con gli studenti e il comune farebbe da

7

Prossimamente troverete le interviste ad altri candidati sindaci per Bergamo 2014!


A perfect day CULTURA

per rendere meno inquiete le prime file a 10 minuti dal concerto. di Laura Lipari Le luci si abbassano quanto basta per far intravedere sullo sfondo la gigantografia di Gavrilo Princip (e rimanerne stupiti) mentre il fumo sul palco la band prime file aaccompagna 10 minuti dal concerto. Le agli luci si abbassano6500 quanto bastaguardano per far strumenti. fans la intravedere sullo sfondo la gigantografia scena aspettando solo che Alex di Kapranos Gavrilo Princip (e rimanerne prenda in manostupiti) la chitarra. mentre il fumo sul palco accompagna La voce profonda, rauca ed energica la esploda band agli in strumenti. 6500 fansTo guarDo You Want e tra la dano la scena aspettando solo che Alex folla è il delirio. Pezzo dopo pezzo i Kapranos prenda in mano la chitarra. La Franz ci hanno conquistati con tracce voce profonda, rauca ed energica esplotutto chee non il dadel in Do Youinedite Want To tra latradiscono folla è groove che da sempre caratterizza gli il delirio. Pezzo dopo pezzo i Franz ci scozzesi (su www.franzferdinand.it) hanno conquistati con tracce del tutci hanno coinvolti e stupiti con una Camicia a quadri, a metà l’hipster che non tradiscono il groove di tra Laura Lipari to einedite a otto mani un’unica da session sempre caratterizza gli con scozzesi e il mainstream, e sound che ha chejam www.franzferdinand.it) e ci hanno Camicia a quadri, a metàrock tra l’hipster e il (subatteria in scena. Energia allo stato rivoluzionato l’indie che siamo con una jam session mainstream, e sound cheTonight: ha rivoluzionapuro. eAstupiti tre anni dall’album che ha abituati a sentire... Franz coinvolti a otto mani con un’unica batteria in sceto l’indie rock che siamo abituati a senticonsacrato il successo della band Ferdinand. na. Energia allo stato Ferdinand puro. A tre ritornano anni re... Tonight: Franz Ferdinand. i Franz Villafranca, Verona, 1 settembre 2012. scozzese, che ha consacratoper il successo 1 settembre 2012. sulla scena musicale farci ancora LaVillafranca, serata èVerona, fredda, i vestiti sono dall’album band scozzese, i Franz Ferdinand La serata è fredda, i vestiti sono bagnati della bagnati dalla pioggia che ci ha dato parlare di loro in attesa del lavoro che dalla pioggia che ci ha dato tregua solo ritornano sulla scena musicale per farci ci faccia vivere in Lucid Dreams tregua solo a metà giornata e le ore ancora parlare di loro in attesa del lavoa metà giornata e le ore passate in piedi per un po’.in Lucid Dreams passate in piedi sottomaildipalco sono ro ancora che ci faccia vivere sotto il palco sono sette, sicuro non sette, ma di sicuro non abbastanza abbastanza per rendere meno inquiete le ancora per un po’.

Il Bergherasmico A perfect day di Isacco Cividini

Ebbene, il grande momento. La partenza, l’addio, la vita nuova in un paese straniero, una città lontana dove tutto e tutti sono sconosciuti e ogni cosa deve essere ricostruita da zero. L’anno Erasmus...Va bene basta, penso possa bastare così. Alla fine l’epica non mi si addice più di tanto, e soprattutto è piuttosto fuori luogo usarla per raccontare le (dis)avventure di uno studente bergamasco allo sbaraglio in giro per la Spagna. Quella che va a incominciare ora è una rubrica tutta speciale che racconterà il mio lungo anno di Erasmus a Madrid.

Ovviamente non si tratterà solo di un mero racconto di feste, sbronze e incontri ravvicinati con umani e non di tutti i sessi esistenti, qualunque RUBRICA siano gli stereotipi imperanti sull’Erasmus (tutta invidia), ma bensì sarà (o almeno vorrei provare a renderlo di Mara Piras tale) anche il racconto di una socie di Mara Piras ma dell’Alta Formazione Artistica, Mu1796), e, gestita dalafferente Comune di tà, di una città e di un paese, dei loro Siete appassionati di arte? Vi piace sicale e Coreutica (AFAM) al problemi, dei loro pregi e difetti. Bergamo e legalmente riconosciuta maSiete proprio non riuscite capirla? appassionati di arte?aVi piace ma Ministero dell’Istruzione, dell’UniverAllora questa rubrica è adatta a voi! dal 1988, fa parte del sistema proprio non riuscite a capirla? Allora sità e della Ricerca. Purtroppo non tutti Certo sembra una cosa molto molto Non dell’Alta Formazione Artistica, stiamo parlando questa rubrica è adatta adell’arte voi! Non che stia- si sono a conoscenza della sua esistenza e pretenziosa, e vi domanderete prima studia e Coreutica (AFAM) sui libri, bensì “neonarte”, mo parlando dell’arte chela si studia sui li- perMusicale questo motivo mi pare sia lecito dare di tutto chi me lo fa fare, secondo che bri,nasce bensì la che nasce da noidi spazio a questo importante dell’Istruzione, luogo, che da“neonarte”, noi giovani in grado afferente al Ministero dove spero di andare, che tanto pasgiovani in grado di offrire alla società ospita studenti che amano l’arte e creoffrire alla società più di quanto si dell’Università e della Ricerca. serò i prossimi mesi in uno stato perpiù di quanto si creda. Concentriamoci dono nel suo evolversi e nel proprio fuPurtroppo non tutti sono a conoscencreda. manente di semincoscienza alcolica. su uno dei luoghi d’arte per dei eccellenza offre loro basi per poterlo fare;questo za edella suale esistenza e per su uno luoghi turo, Sarà quel che sarà, lasciatemi alme- Concentriamoci presenti a Bergamo; non si tratta della ma ancor più fondamentale è dare voce per eccellenza presenti a motivo mi pare sia lecito dare spazio no i buoni propositi. D’altronde chi d’arte meravigliosa Pinacoteca dell' Accade- a noi studenti stessi che viviamo lo spanon si tratta della meravi- a questo importante luogo, che ospita ben comincia è già a metà dell’ope- Bergamo; mia Carrara (ancora in fase di restauro zio in prima persona e crediamo in ciò gliosa Pinacoteca dell' Accademia studenti che amano l’arte e credono ra, no? da oltre 3 anni!) in cui sono custodi- che facciamo. E quale modo migliore suo evolversi e nel proprio futuro, Carrara (ancora in fase di restauro ti grandi capolavori moderni di famada delnel proporre e presentare nostri lavori, oltre 3 anni!) in cui sono custoditi opere, e offre loro le basi per poterlo fare; ma mondiale, e nemmeno della GAMeC, progetti, idee, dibattiti (e chi più Per ora sappiate che ho una casa (e grandi ancor più fondamentale è dare capolavori moderni di fama galleria d’arte che racchiude ottime col- ne ha più ne metta) che nascono dallavoce a che gli ospiti son ben accetti), che mondiale, noi passione? studenti stessi che viviamo lo e nemmeno GAMeC, nostra lezioni d’arte moderna della e contemporal’ambientamento nel formicaio di galleria che racchiude ottime spazio in prima persona e crediamo nea, mad’arte di una struttura situata accanto studenti stranieri che c’è in questa collezioni a queste sopracitate e con le quali collain ciò che facciamo. d’arte moderna e contemcittà procede a gonfie vele e che tutbora: l’Accademia Carrara di Belle Arti E quale modo migliore del proporre poranea, ma di una struttura situata to va nel verso giusto. Alla prossidi Bergamo. E’ tra le più antiche accaaccanto a queste sopracitate e con le e presentare nostri lavori, opere, ma puntata per il racconto dei primi demie in Italia (nata nel 1796), e, Carrara gestita progetti, idee, dibattiti (e chi più ne quali collabora: l’Accademia mesi! Comune di Bergamo; Bergamo e èlegalmente didal Belle Arti di tra le più ha più ne metta) che nascono dalla riconosciuta dal 1988, fa parte del sisteantiche accademie in Italia (nata nel nostra passione? 8

RUBRICA

Introduzione alla “NEONARTE” Introduzione alla “NEONARTE”

SPORT SPORT

EROI CASO: IL FOLLE DI STEVEN BRADBURY Eroi PER per caso: il folle oro diORO Steven Bradbury di GianlucaMedina Medina di Gianluca Da spacciato a oro olimpico. Sono Da spacciato oroanni olimpico. Sono paspassati ormaia10 da quando il sati ormai 10 anni da quando il pattipattinatore di velocità australiano natore diBradbury velocità australiano Steven vinse il Steven più Bradbury vinse il più clamoroso degli clamoroso degli ori nei 1000 m short ori nei 1000 m short track a Salt Lake track a Salt Lake City 2002, il primo City 2002, il primo nella storia per un nella storia per un atleta dell’Emisfatleta dell’Emisfero Sud. ero Sud. Il pattinaggio su ghiaccio in Il pattinaggio sul ghiaccio in Australia Australia non è di certo sport non è di certo sport nazionale come il nazionale come il rugby, ma a fine rugby, ma a fine anni ’80 emerge qualanni ’80 emerge qualche giovane che giovane talentuoso, tra cui proprio talentuoso, tra cui proprio Bradbury. Bradbury. Il team australiano si presenta Il team australiano si presenta speranzoso ai Mondiali di Sydney del speranzoso ai Mondiali di Sydney ’91, in casa, e vince uno storico oro neldel ’91, in casa, e vince uno storico la staffetta di 5000 m. Alle Olimpiadi di oro nella staffetta di 5000 m. Alle Lillehammer ’94 il team di Bradbury & Olimpiadi di Lillehammer ’94 il Co. raggiunge anche la prima medaglia team Bradbury & Co.per raggiunge delledi Olimpiadi invernali l’Austraanche la prima medaglia delle lia, un bronzo. Olimpiadi invernali per l’Australia, Ma in quell’anno la luminosa carrieun bronzo. MaBradbury in quell’anno ra del giovane si imbatte la in luminosa carriera del un terribile incidente: in unagiovane gara di Bradbury imbatte in siunscontra terribile World Cupsi l’australiano con incidente: in una gara di World Cup l’italiano Vuillermin, e durante la cadul’australiano si scontra ta la dell’italiano finiscecon sullal’italiano coscia di Vuillermin, e durante la caduta la Bradbury, lacerandogli il quadricipite. dell’italiano sulla di Steve sviene,finisce i soccorsi non coscia impediscoBradbury, lacerandogli il quadricipino la perdita di 4 litri di sangue, solo 111 te.punti Steve sviene, i soccorsi non di sutura impediscono la morte per impediscono la perdita di 4 litri di dissanguamento. Dopo l’incidente Steve sangue, solo 111 punti di sutura si deve sottoporre a 18 mesi di riabilitaimpediscono la morte perad dissanzione, ma decide di tornare allenarsi guamento. Dopo l’incidente Steve si dopo solo 20 giorni dall’operazione. deve sottoporre a 18 mesisia di riabilitaNonostante il suo talento ormai mizione, mail decide di professionismo tornare ad nato, ed ritorno al allenarsi dopo solo 20non giorni sembri ormai un miraggio, abbandall’operazione. Nonostante il dona la passione per lo skate, e apresuo neltalento sia ormai minato, ed per il la sua Brisbane un’impresa di pattini ritorno al professionismo sembri professionisti, diventando fornitore dei ormai unrivali miraggio, abbandona suoi ex su pista,non ormai. laCol passione e apremai nella tempo, per però,logliskate, allenamenti insua Brisbane pattini terrotti inizianoun’impresa a dare frutti,di e Bradbury riceve professionisti, una chiamata per lediventando Olimpiadi di per Nagano ’98 le ex garerivali dei 500 1000 fornitore dei per suoi su epista, m, in cuiCol si piazza 19esimoperò, e 21esimo, ormai. tempo, gli cadendo in entrambe le gare. Risultato allenamenti mai interrotti iniziano a comunque deludente, per chi 4una anni dare frutti,non e Bradbury riceve prima ci stava su quel ghiacchiamata perrimanendo le Olimpiadi di cio, esangue. Nagano ’98 per le gare dei 500 e 1000 fasecui calante carriera di Steve m,La in si della piazza 19esimo e incontra cadendo un altro black out nel 2000: 21esimo, in entrambe le durante un allenamento Bradbury si scontra con un compagno e si schianta contro

le protezioni di pista,comunque e si frattura 2 non vergare. Risultato tebre. Questa volta è il team di medici deludente, per chi 4 anni prima ci che lo rimanendo opera a dichiararne praticamente stava su quel ghiaccio, conclusa la carriera. esangue. La fase calante della Sembra convincersene anche Steve quecarriera di Steve incontra un altro sta volta, sa che le protesi installategli black out nel 2000: durante un tra le vertebreBradbury non lo renderanno mai allenamento si scontra con piùcompagno il talento che l’oro contro mondiale un e sivinse schianta le a Sydney. Bradbury continua comun-2 protezioni di pista, e si frattura que ad allenarsi pervolta le Olimpiadi di Salt vertebre. Questa è il team di Lake, e che nel 2002 la chiamata della Femedici lo opera a dichiararne derazione è piùconclusa un premio all’impegno praticamente la carriera. che al merito. Considerato spacciato fin

Sembra convincersene anche Steve dall’inizio, Steve vince facile la prima questa volta, sa che le protesi batteria (si qualificano sempre i primi installategli trafinale, le vertebre non lo 2). Ai quarti di però, trova sulla renderanno mai ilpiù il talento che linea dei partenti canadese Marc Gagnon, campione del mondoain Sydney. carica, e vinse l’oro mondiale l’idolo di casa Apolo Ohno. Bradbury continua comunque ad Al traguardo in ordinediOhno, allenarsi perarrivano le Olimpiadi Salt Gagnon Bradbury, è fuori. È della l’iniLake, e enel 2002 lachechiamata zio della favola èdi Steve: viene Federazione più Gagnon un premio squalificato per unal sorpasso e all’impegno che merito.irregolare, ConsideStevespacciato viene ripescato. L’australiano, ben rato fin dall’inizio, Steve contento del risultato raggiunto, cambia vince facile la prima batteria (si strategia di gara, decidendo di tenersi qualificano sempre i primi 2). Ai lontanodi2finale, m dagliperò, altri trova atleti, nettamenquarti sulla te superiori, per evitare di venir travolto in qualche caduta, unica speranza per 9

Bradbury finire davanti agli avversari. linea deidipartenti il canadese Marc Speranza che puntualmente si concretizGagnon, campione del mondo in za: Stevee evita unadicaduta coinvolge carica, l’idolo casa che Apolo Ohno. tre atleti, e al traguardo è secondo. È in Al traguardo arrivano in ordine finale. Ohno, Gagnon e Bradbury, che è Tra squalifiche e ripescaggi vari,di sulla lifuori. È l’inizio della favola Steve: nea di partenza i ritrovano Ohno, il canaGagnon viene squalificato per un dese Turcotte, il sudcoreano Hyun-soo, sorpasso irregolare, e Steve viene ed il cinese Li, una gara dai valori equiripescato. L’australiano, ben contenlibrati se non fosse per il quinto sulla lito del risultato raggiunto, cambia nea di partenza, il già miracolato Steven strategia di gara, decidendo di Bradbury, che ovviamente mantiene la tenersi lontano 2 m dagli altri atleti, stessa tattica della semi. Fin dall’inizio, nettamente superiori, per evitare di la gara conferma le aspettative: i 4 là davenir travolto in qualche caduta, vanti si danno battaglia, mentre Bradbuunica speranza per Bradbury di ry passeggia alle loro spalle. All’ultima finire davanti agli avversari. Sperancurva, però, accade l’incredibile : Ohno za che puntualmente si concretizza: e Li si spintonano, Li cade, Ohno esce Steve evita una caduta che coinvolge fuori traiettoria e aggancia con la mano tre atleti, e al traguardo è secondo. È Turcotte, anche loro cadono, Hyun-soo in finale.su Tra squalifiche e ripescaggi inciampa i tre. Tutti giù per terra. vari, sulla linea di partenza i ritrovaL’assurdo si materializza e favorisce il no semplice Ohno, degli il canadese Turcotte, più arrivi ad un increduloil sudcoreano Hyun-soo, il prima cinese Bradbury, distaccato di bened5 m Li, una gara dai valori equilibrati se della caduta. È oro. non fosse per ililquinto sulla ma linea «Non ero certo più veloce, nondi partenza, il già miracolato Steven penso di aver vinto la medaglia col Bradbury, che ovviamente mantiene minuto e mezzo della gara. L’ho vinta la stessa tattica della semi. Fin dopo un decennio di calvario» e parole dall’inizio, la gara conferma di Bradbury all’arrivo suonarono a moltile aspettative: i 4 làalla davanti danno come uno schiaffo fortuna,sima non battaglia, mentre Bradbury passegper chi conosce la sfortunata storia di gia alle loro spalle. All’ultima curva, Steve, passato alla storia per il più pazzo però, accadedil’incredibile : Ohno e Li oro olimpico sempre. si spintonano, Li cade, Ohno esce fuori traiettoria e aggancia con la mano Turcotte, anche loro cadono, Hyun-soo inciampa su i tre. Tutti giù per terra. L’assurdo si materializza e favorisce il più semplice degli arrivi Nel prossimo numero ad un incredulo Bradbury, distaccato di ben 5 m prima della caduta. È di GiornaLED oro. «Non ero certo il più veloce, ma troverete l’intervista non penso di aver vinto la medaglia a Martina col minuto e mezzoCaironi, della gara. L'ho vinta dopo unbergamasca decennio di calvario» l’atleta le parole di Bradbury all’arrivo medaglia alle suonarono a moltid’oro come uno schiaffo alla fortuna, ma non per chi Paralimpiadi diconosce la sfortunata storia di Steve, passato Londra alla storia per il 2012! più pazzo oro olimpico di sempre.


PAGINA

Cari lettori e lettrici, forse quello che ci manca in questo periodo è l’immaginazione. Proprio così, l’immaginazione. Quella capacità racchiusa dentro ciascuno di noi che ci dà la possibilità di vedere, o per l’appunto immaginare, un Mondo migliore. Nella storia ciò che ha contraddistinto i Movimenti più importanti, gli uomini e le donne più geniali, è stata una visione del Mondo “diversa”, innovativa e fuori dagli schemi comuni. LED non vuole far altro che provare a dare alla nostra città un piglio più critico ed innovativo, ed offrire a tutti i giovani la possibilità di mettersi in gioco. L’Effetto Domino (LED) è un collettivo di ragazze e ragazzi provenienti del mondo dell’università e del lavoro che nasce all’inizio del 2012 con lo scopo di promuovere l’attivismo sociale e quindi migliorare la condizione del giovane all’interno della nostra società, bergamasca e non. LED è apartitico e laico, si ispira ai principi di democrazia, trasparenza ed uguaglianza, senza porre alcuna restrizione fondata su caratteristiche genetiche, genere, orientamento sessuale, religione, nascita, estrazione etnica o sociale, rifiutando a priori ogni discriminazione o distinzione basata su

tali premesse. LED apre le sue porte a chiunque voglia farne parte, con la certezza di poter far sì che ogni persona possa essere valorizzata. In funzione della nostra natura, le attività promosse da LED sono molteplici: GiornaLED, Pensiero (un gruppo di discussione all’interno del quale è possibile confrontarsi, dire la propria e mettersi alla prova, analizzando ad ogni incontro una particolare tematica), RipArte da LED (un laboratorio artistico aperto a tutti) e altri progetti ancora in cantiere. L’obiettivo è quello di dare più spazio

a noi giovani e alle nostre idee. Non bisogna per forza essere dei “pozzi di scienza” o degli “ingegneri aerospaziali” per potersi definire “qualcuno”: nella nostra società tutti possiamo essere importanti, e tutti possiamo dare qualcosa. Ricordiamoci sempre che a volte “l'immaginazione è più importante della conoscenza: la conoscenza è limitata, l'immaginazione abbraccia il Mondo” (Albert Eistein). Se volete contattarci o semplicemente visionare il nostro operato, visitate il sito www.leffettodomino.it .

Stanchi di amici noiosi che non capiscono i vostri discorsi e le vostre elucubrazioni? Volete confrontarvi e dire la vostra? Beh, con Pensiero finalmente sarà possibile! Ogni mercoledì, dalle 17.00 alle 19.00 Caffè Letterario, Via San Bernardino n°53! Pensiero è un gruppo di discussione all’interno del quale è possibile confrontarsi, dire la propria e mettersi alla prova, analizzando ad ogni incontro una particolare tematica. INCONTRI APERTI A CHIUNQUE! 10/10: Diritto allo studio: istruzione in pericolo? 17/10: Proibizionismo: impatto sui giovani. 24/10: Ecologia: energie pulite, è possibile? 31/10: Sesso e giovani: cosa conoscono i giovani sul sesso? VI ASPETTIAMO NUMEROSI !!!!

10

11


SUDOKU!!!

Facile

Medio

Firme

12


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.