JUVE DAY DA RECORD - 13/5/2012

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LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 13 MAGGIO 2012

JUVE CAMPIONE! POLEMICHE E FESTE il retroscena

MARCO IARIA

Nel comunicato della Lega scompare il riferimento ai 28 scudetti vinti della nota di ieri. Il presidente Maurizio Beretta non se l’è sentita di provocare un dispiacere ad Andrea Agnelli, sebbene la Lega — essendo l’ente organizzatore del campionato su delega della Figc — non possa che aderire al sistema di regole domestiche e accettare le sentenze sportive. Non a caso, nella sede di via Rosellini l’albo d’oro segue l’indicazione ufficiale: lo scudetto 2005 revocato e non assegnato e quello 2006 passato a tavolino all’Inter.

LA DIFFERENZA CON LE STAGIONI PRECEDENTI

Impaurita perfino della sua ombra, nel comunicato sulla premiazione del campioni d’Italia la Lega decide di evitare qualsiasi riferimento ai 28 scudetti vinti dalla Juventus. Meglio così, per non scontentare i bianconeri. D’altronde, lo stesso presidente del Coni Petrucci, nell’intervista di ieri alla Gazzetta aveva evitato di pronunciare quel numero «maledetto», al contrario del boss della Fifa Blatter e in attesa di parole forti del n.1 della Figc Abete. La polemica sulla terza stella e sui due titoli revocati per Calciopoli, che la società di Agnelli rivendica orgogliosamente, finisce così per svelare una certa debolezza istituzionale: un déjà vu per il calcio italiano. GDS

agli scudetti complessivi non sia mai mancato, se non in quei casi in cui il torneo si è deciso all’ultima giornata, come nel 2010 (ballottaggio Inter-Roma). Il comunicato stampa numero 121 del 2010-11, invece, recitava: «Sabato 14 maggio la

Lega nazionale professionisti Serie A e Telecom Italia consegneranno al Milan, società vincitrice del 18o scudetto, la coppa di campione d’Italia 2010-11». Idem nel 2009. Titolo all’Inter, «società vincitrice del 17o scudetto». E invece cosa

c’è scritto nel comunicato numero 122 della stagione in corso? Il trofeo sarà consegnato «alla Juventus, società vincitrice dello scudetto 2011/2012». E basta. Devono essere state ore di passione quelle che hanno accompagnato la diffusione

giorni hanno suggerito il low profile. Lo stesso della premiazione di oggi. Durante le celebrazioni ufficiali, orchestrate dalla Lega, si eviteranno riferimenti storici, a differenza del passato, quando al centro del rettangolo di gioco campeggiava uno scudetto con dentro il numero dei titoli vinti. Motivi d’opportunità giustificabili, visto il contesto di uno stadio juventino inneggiante ai trenta titoli. Ma usare il bianchetto su un comunicato di routine, questa sì che è una precauzione eccessiva. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Un pullman per oltre 70.000 Sfila l’orgoglio bianconero La squadra sul bus scoperto farà il giro di Torino, juventini in arrivo da tutta Italia: una grande invasione per omaggiare i campioni ALBERTO MAURO TORINO

LE TAPPE DEL TOUR IN CITTÀ

È appena iniziato il giorno più lungo della stagione juventina. Quello della festa, dell’orgoglio, delle celebrazioni ufficiali. Del sogno diventato realtà, della rivincita. Inizierà allo Juventus Stadium, proseguirà nelle vie di Torino e si concluderà in discoteca, alle prime luci dell’alba di domani.

Nella notte tutti in discoteca per una festa riservata ai tesserati del club D’ARCO

Perché dopo una stagione da 30 e lode le celebrazioni non possono essere da meno. E la Juve ha pianificato tutto nei minimi particolari, per non lasciare nulla al caso.

bambini e compagne. Perché è soprattutto lo scudetto del gruppo. Dallo stadio alla strada, sul tetto più alto d’Italia, quello del pullman scoperto con il tricolore e le tre stele in bella vista.

Tributo A partire dal pullman

scoperto, nero fiammante, parcheggiato all’uscita degli spogliatoi pronto a scorrazzare giocatori, allenatore e staff in centro, dopo i festeggiamenti di rito sul campo, a fine partita. Compreso il tributo a Del Piero, che contro l’Atalanta indosserà per l’ultima volta la maglia della Juventus davanti al pubblico amico. La curva gli dedicherà striscioni e coreografie memorabili, poi a fine partita gli verrà consegnato il trofeo del campionato. I giocatori si porteranno a spasso la coppa per il campo, insieme a

Cabello: «Che cosa significano le tre stelle?»

Cerimonia Le tensioni di questi

Inedito Stupisce che perfino

una comunicazione ordinaria come quella legata all’epilogo della stagione diventi il territorio di paure e tentennamenti. In che altro modo interpretare lo «stralcio» di quella cifra? Giova ricordare che negli anni precedenti il riferimento

LA CONDUTTRICE TV

Il percorso La prima tappa del

tour bianconero sarà la stazione di Porta Susa alle 20. Unica incognita il meteo, ma le previsioni sono incoraggianti e nel tardo pomeriggio il rischio di pioggia è minimo. Ma gli invincibili di Conte sono pronti ad affrontare anche i tuoni. Da Porta Susa il corteo proseguirà verso piazza Castello e piazza Vittorio Veneto, le due roccaforti del tifo bianconero, mentre sono stati evitati i passaggi in via Roma (per non paralizzare il traffico cittadino) e la storica Piazza San Carlo (pe-

LA CURIOSITÀ IMPEGNATO A PRAGA

Nedved debutta in maratona «Poi di fretta verso Torino» Pavel Nedved stavolta fa sul serio. Dopo aver corso a Praga due edizioni della mezza maratona e un’edizione della 10 km, stamattina farà il suo esordio in maratona. Ma per rispondere sì a Carlo Capalbo, l’organizzatore italiano della Volkswagen Prague Marathon, ha posto una condizione. Appena finito il suo sforzo dovrà essere scortato in aeroporto dove lo attende un aereo privato per non mancare alla festa della Juve. «Ho fatto bene i calcoli — spiega Nedved —. La maratona comincia alle 9, conto di arrivare al traguardo in meno di 4 ore, così potrò decollare alle 13.45 e correre allo stadio».

donale). Il corteo si farà strada a passo d’uomo, tra i 70 mila bianconeri in estasi. Molti tifosi da fuori, infatti, hanno deciso di far rotta su Torino anche senza biglietto per l’Atalanta (lo stadio sarà ancora una volta esaurito come da tradizione), per tornare a festeggiare uno scudetto, a distanza di 6 anni da quello revocato per Calciopoli. Sul pullman, invece, i giocatori immortaleranno ogni attimo della festa con telecamere, iPad e telefonini dal loro punto di osservazione privilegiato. La colonna sonora della serata sarà la «Juventus Stadium Soundtrack», la playlist già prima nella classifica degli album più venduti su iTunes, con canzoni scelte da tutti i giocatori bianconeri, inno compreso. Risalendo il Po, il pullman raggiungerà la tappa conclusiva: il parco del Valentino, con arrivo previsto alle 22. In discoteca Ma la festa non fi-

nisce qui, i bianconeri infatti hanno intenzione di fare le ore piccole. E come dar loro torto. La Juve ha riservato un’intera discoteca, proprio nel cuore del parco del Valentino, per tutta la notte. La festa ufficiale, con ingresso rigorosamente a inviti, è riservata a tesserati, dipendenti Juve e famiglie, per un totale di circa 500 ospiti. Imponente la task force mediatica per il tour scudetto, con la diretta su Sky Sport dalle 14 fino all’arrivo del pullman in centro, ma le immagini della festa saranno anche live su Gazzetta.it con voci dei tifosi e interviste post partita ai giocatori. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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SQUADRA PREMIATA DA BERETTA

Oggi i calciatori della Juventus saranno invitati al centro del campo, al termine della partita con l’Atalanta, per ricevere la medaglia d’oro di campione d’Italia. Lungo la passerella che dagli spogliatoi porterà i calciatori sul palco, saranno schierati venti bambini che indosseranno le maglie delle venti squadre di A

S Del Piero alza la coppa Conte sarà invitato a festeggiare assieme ai suoi calciatori e precederà il capitano Del Piero, che salirà sul palco per ultimo per alzare il trofeo, consegnato dal presidente della Lega Maurizio Beretta

Victoria Cabello, 37 anni NEWPRESS GABRIELLA MANCINI MILANO

«Non chiedetemi delle tre stelle della Juve che non ce sto a capì niente!». Victoria Cabello, catapultata quasi a sua insaputa a Quelli che il calcio oggi presenta l’ultima puntata su Rai 2 (media di 1 milione 600mila spettatori, 9,56%) e fa un bilancio con l’immancabile autoironia. «Io mi sono molto divertita, non pensavo di riuscirci con una materia come il calcio. Invece, da non addetta ai lavori, l’ho trattato in modo diverso. Ho imparato chi sono gli allenatori, non i calciatori...». Che ne pensa di Conte?

«Il più determinato, non ha mollato nulla». Allegri?

«Il più elegante. Può gridarti di tutto, ma lo fa con eleganza». Montella?

«Dire il più simpatico è banale. Dico tenace». Luis Enrique?

«Sfigato, ma in senso buono. Non ho capito se era l’uomo giusto nel posto sbagliato o l’uomo sbagliato nel posto giusto o l’uomo sbagliato nel posto sbagliato...». Stramaccioni?

«Lavoratore. Incosciente in modo positivo. Un po’ come me. L’ho detto, io mi sento come Stramaccioni, la gente pensa: ha culo o talento?». Lei sarà confermata?

«Credo di sì. Ho letto che Giancarlo Leone (direttore di Rai Intrattenimento, ndr) mi ha confermata su Twitter... Sono contenta, anche noi siamo una bella squadra». Che cosa non le è entrato ancora in testa del pallone?

«La classifica non me la ricordo mai. E Sacchi ha tentato invano di spiegarmi gli schemi. Abbiamo fatto valutare i suoi schizzi sulla lavagna da un critico d’arte: valgono quasi 3.000 euro!». Tifa per qualcuno?

«A casa mia Milan, ma io non sono mai stata tifosa» Ha sentito l’ombra di Simona Ventura?

«Sì e la sentirò per altri dieci anni. Simona ha aperto la strada a un nuovo modo di trattare lo sport in tv per le donne». Oggi gran finale con Emiliano Mondonico, Marco Travaglio, Ornella Vanoni e tanti amici. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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