moz11062014-Criticità progetto case della salute

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CONSIGLIO l~EGIONALE

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Gruppo Consiliare Regione Lazio

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Al Presidente del Consiglio Regionale del Lazio

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Daniele Leodori

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Oggetto: Criticita' progetto "Case della Salute" PREMESSO CHE

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Con i decreti del commissario ad acta n. U0206 del 28/05/2013, U0428 del 4110/2013, U0023 del 30/0112014 e U0429 del 04/10/2013 sono state approvate le raccomandazioni, gli atti di indirizzo e la riorganizzazione territoriale per creare le Case della Salute (CdS). In data 28/02/14 e' stata inaugurata la CdS di Sezze (LT) In data 31103/14 e' stata inaugurata la CdS di Pontecorvo (FR) In data 22/04/14 e' stata inaugurata la CdS di Rocca Priora (RM) Sono previste un minimo di 48 CdS nei prossimi mesi e anni CONSIDERATO CHE

La determinazione di spesa per l'allestimento delle prime 4 case della salute è stata proposta il 25 febbraio scorso e approvata il 26 (1 giorno dopo!) con tempi da record del mondo, utilizzando la procedura d'urgenza, quella che insomma bypassa gare e concorrenza..... Questa spesa di allestimento e' stata autorizzata soli 2 giorni prima dell'inaugurazione della prima casa della salute di Sezze ...... . Nella determinazione 002106, la direttrice regionale del Servizio Acquisti, Elisabetta Longo scrive espressamente: " .. considerato che è necessario provvedere a tale intervento al fine di uniformare l'identità visiva delle sopracitate quattro case, attraverso elementi di marcatura segnaletica evidenti e di facile riconoscimento, rappresentando queste ultime il soggetto principale del nuovo modello di Sanità e che pertanto è stato chiesto apposito preventivo alla ditta G. V. Sri". Dunque cartelli, segnaletica, secondo una filosofia di brand image che deve convincere i cittadini della qualità della Sanità del Lazio, a partire dall'immagine. La societa' che ha ricevuto l'affidamento diretto "d'urgenza" senza concorrenza, e' la stessa societa' che gestisce il Gran Teatro di Roma, e fa capo al presidente della sezione Cultura e Spettacolo della Cna, Lorenzo Tagliavanti, legato al Partito Democratico di Zingaretti.

La Giunta Regionale del Lazio con deliberazione n. 289 del 27/05/14 ha assegnato i Fondi Regionali per l'avvio del Programma di attivazione delle Case della Salute. Il programma prevede lo stanziamento per un totale di 4 milioni di euro per l'avvio di una Casa della Salute per ciascuna Azienda Sanitaria del Lazio e, risulta così ripartito. Vi<! della Pisana. ·130"1 - C:O G3 Roma e n1ail: hhD://www.lazioSstelle.it

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ASL Roma A, Presidio Territoriale N.R. Margherita: euro 450.000 ASL Roma B, Presidio di Via Antistio: euro 450.000 ASL Roma C, Presidio Santa Caterina della Rosa: euro 400.000 ASL Roma D, Presidio S. Agostino a Ostia: euro 350.000 ASL Roma E, Corpo C del Presidio Oftalmico: euro 450.000 ASL Roma F, Presidio Integrato di Ladispoli: euro 500.000 ASL Roma G, Presidio Territoriale di Zagarolo: euro 450.000 ASL Viterbo, Presidio ex Osp.Civile di Acquapendente: euro 500.000 ASL Rieti, ex Presidio Ospedaliero di Magliano Sabina: euro 450.000 Alle restanti ASL del Lazio, con delibera della Giunta Regionale n.25 del 16/1/2014, erano già stati assegnati fondi, per l'avvio delle rispettive Case della Salute, per un totale di 1.350.000 euro, così ripartito. ASL di Latina, Presidio di Sezze: euro 400.000 ASL Roma H, Presidio di Rocca Priora: euro 300.000 ASL Frosinone, Presidio di Pontecorvo: euro 650.000

E' stata richiesta in data 12/03/l 4 un'audizione in VI! commissione per D'Amato (cabina di regia) e Mastrobuono (Asi FR) per relazionare riguardo: "aggiornamento progetto case della salute, relazione costi/benefici delle strutture di Pontecorvo e Sezze, stato di definizione del regolamento, cronoprogramma implementazione e attivazione delle due strutture, risultati previsti, criticita' identificate ed ulteriori interventi pianificati" L'audizione non si e' ancora svolta alla data odierna.

E' stato effettuato un accesso agli atti in data 31/03/14 alla Asi FR e alla Asi LT per avere dati, informazioni e dettagli riguardo i servizi offerti dalle prime 2 case della salute a Sezze e l'ontecorvo, ma sono state fornite scarsissime informazioni

La ASL di Frosinone in data 30/4 fornisce solo 2 documenti dei 15 richiesti, affermando che "molti dei procedimenti organizzativi sono in itinere e devono essere perfozionati" E' stata effettuata una diffida in data 2/5 alle due asi, per il mancato accesso ai documenti entro 30 giorni.

E' stato effettuato il 12/05/ 14 un accesso agli atti a Zingaretti, D'Amato e De Grassi denominato "Elementi finanziari, strutturali ed organizzativi progetto CdS - Fascicolo di inchiesta n.31 <Case della Salute> M5S Regione Lazio-" per ottenere tutti i dati relativi alle 3 case della salute gia' inaugurate.

E' stato richiesto formalmente l'avvio <li un'indagine conoscitiva in VI! CCP il 23/04/14 . rivolta all'acquisizione di notizie, informazioni e documenti utili all'approfondimento della gestione amministrativa della cosiddetta "Casa della Salute" di Sezze ASL Latina (riferimento: fascicolo di inchiesta M5S Lazio n.31 "case della salute".

Sono state effettuate due visite da pai1e di consiglieri regionali e parlamentari: Sezze il 14/5/l 4 e Pontecorvo il I 5/5/14.

A seguito delle due visite e dell'analisi della parziale documentazione fornita nel primo accesso agtli atti. sono state presentate 2 interrogazioni in data 19/05/14: la n.506 (VIOLAZIONE INTTESA ASL LATINA E REGIONE LAZIO IN MERITO ALLA CASA


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eO//Si!iare Regione La::io DELLA SALUTE DI SEZZE E RELATIVA MANCANZA DI DOCUMENTAZIONE. FINANZIAMENTI RICEVUTI E POTA ATTIVATI) e la n.507 (VIOLAZIONE PROGRAMMAAITUATIVO PER LA CASA DELLA SALUTE DI PONTECORVO/CASSINO, E RELATIVA MANCANZA DI DOCUMENTAZIONE), alle quali alla data odierna non e' ancora arrivata alcuna risposta.

VISTO CHE

Le criticita' dcl progetto Case della Salute si possono riassumere in:

1. MANCANZA DI DOCUMENTAZIONE TECNICA/ORGANIZZATIVA A SUPPORTO DELLA COSTRUZIONE DEL MODELLO LAZIALE E' stata formalizzata tramite richieste di accesso agli atti (sia in giunta regionale e sia alle asi di riferimento delle prime 3 case della salute inaugurate) la necessita' di ottenere documentazione relativa al progetto case della salute, con lo scopo di valutare tutti i dettagli del progetto. In sintesi: I. Pianta organica attuale della casa della salute con tipologia di contratto e previsione di ulteriori int<0grazioni di personale prevista nei prossimi 12 mesi 2. Business pian completo con piano di sosteni bi lita' economica della strutrura 3. Tempistica e tranches di finanziamenti gia' ricevuti dalla Regione Lazio per l'apertura dei servizi di assistenza presso la strnttura 4. Previsione di accesso dei pazienti presso la struttura nell'arco dei prossimi l 2 e 24 mesi (pazienti cronici, codici bianchi e verdi, ccc), con calcolo previsto di alleggerimento su altre strutture sanitarie gia' attive nella zona e sull'accesso improprio ai pronto soccorso 5. Stato di attuazione del modello proattivo di presa in carico delle patologie croniche (chronic care model) e degli altri percorsi per i pazi<011ti diabetici. cardiopatici o p01iatori di BPCO. 6. Numero di posti letto, con previsione di tempi di ricovero e/o percentuale di trasferimento ad altre strutture ospedaliere 7. Regolamento di funzionamento della struttura concordato e attuato all'interno del comitato aziendale permanente per la medicina genernlc, e procedure interne per la gestione dei percorsi diagnostico terapeutico assistenziali (POTA) 8. Tempistica di attuazione delle lì.mzioni base della struttura e dci moduli lì.mzionali aggiuntivi 9. Convenzione fra Asl e casa della salute. relazione e autorizzazione della Asi a svolgere l'attivita

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I O.Lista degli appalti. delle csternalizzazioni e delle consulenze gia' utilizzate o previste in riferimento all'attivita' della struttura I I .Natura e tipologia di relazioni avviate fra casa della salute ed enti esterni: cliniche private accreditate del territorio, farmacie territoriali pubbliche o convenzionate, poliambulatori. CAD. strutture residenziali o scmiresidenziali12.Prograrnmi formativi previsti per i lavoratori coinvolti nelle equipe multidisciplinari


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13.stato del programma di informatizzazione dei processi all'interno della struttura, in patticolarc l'interlocuzione fra MMCì e specialista all'interno della struttura. e lo scambio di dati con le altre strutture ospedaliere dcl territorio 14.stato dell'eventuale cmnpagna informativa ai cittadini del distretto per la conoscenza dei servizi offe1ti dalla strullura, e le modalita' di accesso/utilizzo dcl Pl!A 15.Piano alluativo delle rilevazioni periodiche relativamente alla soddisfazi<me degli assistiti A fronte di questi accessi agli atti e alla discussione con i dirigenti responsabili, e'stata fornita solo una minima parte della documentazione richiesta, evidenziando esplicitamente e senza ombra di dubbio una chiara assenza di materiale a supporto dell'organizzazione e della pianificazione delle prime 3 CdS avviate nella Regione Lazio. Gli incontri svolti dai consiglieri Barillari e Porrello con i dirigenti Asi e gli operatori delle prime 2 case della salute confermano la mancanza di organizzazione e quindi di documentazione di supporto.

2. MANCATO COINVOLGIMENTO DELLE FORZE POLITICHE (TRANNE IL PD) NELLA DEFINIZIONE DELLE LINEE PROGRAMMATICHE TI decreto commissariale che istituisce le case della salute non è stato discusso ne' in consiglio regionale e ne' in commissione salute. Il tentativo, durante il consiglio straordinario dedicato alla sanità, in data 19/11/2014 di proporre alcune modifiche migliorative al testo del decreto (tran1ite una risoluzione specifica), è stato bocciato senza alcuna discussione in aula. Le richieste di audizione in VI! CCP commissione per Nicola Zingaretti e i responsabili della cabina di regia, non sono mai state accolte e giacciono nei cassetti del Presidente Lena da mesi Sono stati organizzati 6 eventi pubblici, per promuovere e pubblicizzare il progetto case della salute, e non sono stati invitati i consiglieri regionali di opposizione. 3. MANCATO COJNVOLGIMENTO/CONI<'RONTO CON GLI OPERATORI SANITARI CHE OPERANO O OPERERANNO NELLE CASE DELLA SALUTE Nd caso delle prime tre case della salute aperte nel Lazio, non si è svolto alcun incontro con i lavoratori per comprendere le esigenze, gli impatti e le criticità nell'apertura delle strutture a Sezze, Pontecorvo e Rocca Priora. Non sono noti incontri svolti fra cabina di regia e organizzazioni sindacali o di categoria. 4. MANCATO COINVOLGIMENTO DEI CITTADINI E DELLE ASSOCIAZIONI NELLA DEFINIZfONE DEf SERVIZI OTTIMIZZATI SULLE SPECIFICITA' DEL TERRITORIO Come nel caso degli operatori sanitari e degli specialisti, che sono stati semplicemente spostati da un'altra struttura sanitaria direttamente nella casa della salute, senza formazione specifica o con un ruolo chiaro da svolgere, anche per quanto riguarda il coinvolgimento dei ciltadini residenti nelle citta' dove vengono inaugurate case della salute e delle associazioni (tribunali dcl malato, associazioni di assistenza e supporto ai degenti. associazioni e comitati

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di volontari. ecc) vengono evidenziati forti carenze. Il coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni. come "promesso" nelle brochure e nei comunicati stampa, permetterebbe di ottimizzare la struttura casa della salute sulle esigenze specifiche del territorio dove vengono attivati i POTA, in modo da predisporre nei tempi necessari anche tutti i moduli aggiuntivi che vengono incontro alle esigenze segnalate dai cittadini (sportello antiviolenza, assistenza ambulatoriale complessa, ecc.) e per i quali si dovrebbe caratterizzare ed integrare la casa della salute nel territorio. 5. MANCATO CONFRONTO CON ALTRE REGIONI, PER UNA OTTIMIZZAZIONE DEL MODELLO LAZIALE SULLA BASE DEI RISULTATI RAGGIUNTI DA ALTRE ESPERIENZE REGIONALI 11 modello laziale delle case della salute nasce da esperienze portate avanti da altre regioni, in particolare Toscana ed Emilia. ma l'azione della Regione Lazio non si è adoperata nella progettazione sfruttando i modelli, gli interventi, gli impatti nonché i risultati delle esperienze già maturate bensì, tralasciando una progettazione approfondita, ha realizzato solo una "copiatura" dei layout sintetici delle Case della Salute presenti altrove.

5. MANCANZA DI TRASPARENZA NEI CRITERI DI LOCALIZZAZIONE La scelta di dove aprire le case della salute, risulta dettata non dalla congruità e dalle necessità della popolazione di riferimento ma dalla brevità di posa in opera del prodotto confezionato descritto dal DCA 428/13, ovvero dalla facilità della rinomina delle strutture esistenti, forse anche sottoutilizzate o male utilizzate. Non e' chiaro inoltre, ed appare come un vero punto cruciale, se la riconversione delle strutture in case della salute e' solo per gli edifici pubblici (ex ospedali) o comprende anche edifici privati. Inoltre non e' prevista una differenziazione fra localizzazione rurale o urbana.

6. MANCANZA Dl INTEGRAZIONE E CONNETTIVITA' CON I SERVIZI PREESISTENTI SUL TERRITORIO Ai cittadini che hanno gia' usufruito di alcuni servizi infermieristici presenti nelle prime case della salute, cosi' negli operatori stessi che operano nella casa della salute, non e' chiaro come possano interagire con i servizi '"tradizionali" di natura ospedaliera presenti nello stesso edificio dove invece e' stata inaugurata la casa della salute. Appare quindi la CdS come una struttura a se' stante, anche se inserita nel distretto, ma non integrata con le altre strutture territoriali. La mancanza di connetti vita', e di accesso ai sistemi informatici della regione e' una grave mancanza funzionale. Attualmente non sono previsti inoltre i nuovi servizi innovati vi di ehcalth e telemedicina. che permetterebbero alle CdS di entrare efficacemente in un nuovo modello sanitario territoriale.


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7. MANCANZA DI SERVIZI DI BASE A SEGUITO DELL'INAUGURAZIONE DELLA STRUTTURA E L'APERTURA ALLA CITTADINANZA RESIDENTE NEL DISTRETTO Per quanto riguarda i requisiti strutturali. si è scelto di rinominare delle strutture sanitarie al fine di agevolare la disattenzione sul loro mediocre utilizzo. Difatti sono state inaugurate le "nuove" strutture in assenza dei requisiti strutturali, gestionali nonché formali previsti sia dalla normativa di settore, tutte le Case della Salute sono sprovviste di accreditamento, sia dalla normativa specifica quale il DCA 428/13 tutte le case della salute sono sprovviste dei moduli base. Nelle attuali case della salute di Sezze, Pontecorvo e Rocca Priora non sono ancora stati attivati i primi POTA (percorsi diagnostico terapeutici assistenziali) che sono il cuore del progetto Cc!S, ma a detta dei dirigenti, lo saranno nei prossimi mesi e anni (senza una pianificazione cronologica chiara e definita). Ma i cartelli che indicano i servizi attivi sono gia' stati posti in bella vista all'ingresso di ogni struttura. Questo genera un alto livello di contusione nei cittadini che cercano i servizi effettivamente pubblicizzati nei volantini e nei cartelli presenti all'ingresso della CdS.

8. MANCANZA DI TRASPARENZA NELLA SCELTA DELLE PROSSIME CDS Sono in atto svariati contatti fra dirigenti di asi e cabina di regia per la definizione dei luoghi dove saranno inaugurate le prossime case della salute. Nulla di questi incontri viene reso pubblico.

Esistono contatti diretti fra un partito politico e un ospedale(!!) per definire se e come verra' scelta la prossima casa della salute: e' l'esempio dcl circolo aziendale del PD all'interno dell'ospedale olìalmico a Roma, che ha inviato una mail ai dipendenti dellaAsl RM E da parte del circolo locale PD "Informazioni di interesse Aziendale a cura circolo PD" per "trovare dei "Facilita/ori., nel!' esprimere al meglio gli interessi aziendali da condividere con l'Utenza". 7. MANCANZA DI ACCREDITAMENTO Sono state inaugurate delle Strutture Sanitarie Pubbliche sprovviste di accreditamento, quindi non ottemperando a quanto previsto dalla L.R. 4/2003, art 6, e di conseguenza della verifica dci requisiti minimi strutturali ed organizzativi previsti dal DCA 90/20 I Ocosì come modificato dal DCA 8120 I I. 8. MANCANZA DI ACCORDI STANDARD E PREVENTIVI ALL'ATTIVAZIONE DEI SERVIZI CON I MEDICI DI MEDICINA GENERALE E CON I PEDIATRI Uno dei moduli base "cardine" della Casa della Salute consiste nell"Unità di Cure Primarie in disponibilità 8-20, sia per l'attività cli assistenza primaria ordinaria sia per l'attivazione e la gestione dei POTA cronici, nonché per la continuità assistenziale h24, così come stabilito dal DCA 428/13. L'inaugurazione delle Strutture è avvenuta senza che ci fossero gli accordi per


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il coinvolgimento e quindi l'operatività degli MMG, i cui processi di contrattazione sono ancora in corso, mentre i PLS sono ancora completamente esclusi, benché questi ultimi debbano partecipare in base a quanto previsto dal DCA 428/13, il che sottintende alla disattenzione nella programmazione che esclude la cronicità infantile, la cui cura è di forte impatto prospettico sul Sistema Sanitario. I fondi stanziati per l'accordo con i MMG sono circa 400.000 euro ANNUI per singola Casa della Salute. Purtroppo non in analogia con quanto sperimentato nell'Emilia Romagna, dove l'attività svolta dagli MMG nelle UCP non ha generato un ulteriore esborso economico, ritenendola attività tipica inserita nella quota capitaria. solo l'attività di continuità assistenziale H24 è stata remunerata nel TRIENNIO tra MMG e Medici di Continuità Assistenziale con un importo di€ 555.000.

9. MANCANZA DI INFORMAZIONI RIGUARDO IL RUOLO DEI PRIVATI Non sono stati fornite informazioni riguardo il coinvolgimento dei privati nella gestione delle case della salute, cosi' come il ruolo delle farnrncie.

10. MANCANZA DI TRASPARENZA NEI COSTI E NELLA SOSTENTBILTTA' ECONOMICA DEL MODELLO CDS Non sono state evidenziate previsioni di spesa riguardo i costi di ristrutturazione degli edifici che vengono riconvertiti da ospedale a casa della salute, sui costi di attivazione dei servizi, cosi' come delle previsioni di spesa a regime con lutti i pdta attivi, i moduli aggiuntivi e gli accordi pluriennali sottoscritti con le categorie dei professionisti sanitari. Senza una previsione di spesa e un business pian che giustifichi la sostenibilita' della struttura, sono comunque stanziati ed utilizzati finanziamenti dalla Regione.

Tn mancanza di documentazione richiesta fonnalmentc alla giunta regionale e alle singole asi comprovante spese previste o gia' stanziate, tempi e modalita' di realizzazione, e non fornita perche' "e' tutt'ora in corso di predisposizione" (d.g. Asl Latina I.Mastrobuono in data 15/5/14) si puo' solo stimare che per le prime 3 case della salute gia' inaugurate e aperte ai cittadini sono stati spesi e stanziati circa 2.600.000 euro, e per le prossime 9 in apertura nel corso del 2014 saranno necessari altri 7.800.000 euro, per raggiungere un totale di oltre I O milioni di euro per l'adeguamento e l'inaugurazione delle 12 case della salute promesse da Zingaretti. Se l'importo viene rapportato alle 48 dichiarate in campagna elettorale, raggiungiamo la cifra astronomica di 40 milioni di euro che peseranno sulle casse regionali gia' in forte crisi per affrontare il piano di rientro imposto dal commissariamento governativo.


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Tanto premesso, visto e considerato, il Consiglio Regionale

IMPEGNA Il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti a: Fornire informazioni e dettagli in merito a tutte le criticita' segnalate in questa mozione e relative al processo organizzativo, amministrativo e gestionale del modello Case della Salute in corso di implementazione nella Regione Lazio Sollecitare i Direttori generali delle ASL a rendere pubbliche tutte le informazioni relative al progetto di implementazione della Casa della Salute nel proprio distretto di competenza, con dettagli relativi a costi previsti, fondi gia' stanziati ed erogati, tempi di attivazione dei servizi ai cittadini, modalita' di coinvolgimento degli operatori, dei sindacati e dei cittadini, figure professionali coinvolte, ecc.) Agire al piu' presto in merito all'integrazione ed al completamento delle carenze non coperte dai decreti del commissario ad acta n. U0206 del 2810512013, U0428 del 4110120 I 3, U0023 del 30/0112014 e U0429 del 04/10/2013 Fornire tutti gli elementi di valutazione della sostenibilita' economica dell'impatto delle Case della Salute previste per il quinquennio 2013-20 l 8 con una chiara evidenza dei costi per le casse regionali (40 milioni di euro?) e dei vantaggi in termini di risparmio verso l'accesso dei cittadini ai servizi gia' forniti dalle strutture ospedaliere pre esistenti. Chiarire i motivi che hanno condotto all'approvazione nel tempo recordi di l solo giorno, dell'affidamento diretto in via d'urgenza (senza concorso pubblico), alla detern1inazione n.002106 del 2610212014 per un impegno di spesa di 39.890,00€ IVA esclusa, per I' "allestimento" delle 4 case della salute a soli 2 giorni prima dell'inaugurazione della prima casa della salute a Sezze (LT). Chiarire i motivi per i quali sono stati previsti o gia' stanziati fondi per l'accordo con i MMG di circa 400.000 euro ANNUI per singola Casa della Salute, non in analogia con quanto sperimentato nell'Emilia Romagna dove l'attività di continuità assistenziale H24 è stata remunerala nc! TRJENNTO con un importo di€ 555.000. Riportare alla VII Commissione Consiliare Permanente, in modo preventivo rispetto all'inaugurazione di ogni nuova Casa della Salute nel ten-itorio regionale, tulle le analisi riferite alle modalita' di apertura di queste nuove strutture sanitarie, con una giustificazione dettagliata sulle finalita', SL1i costi e sugli obiettivi '·specifici" ed "ottimizzati per il territorio/distretto e per le esigenze della cittadinanza" previsti per ogni nuova struttura Sospendere l'apertura di nuove Case della Salute nel territorio regionale, tinche' non saranno risolte tutte le criticita' strutturali, organizzative e economiche segnalate in questa mozione, in modo da non aggravare ulteriormente sulle spese regionali senza

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l'evidenza di un concreto vantaggio per i cittadini e verso una reale integrazione di queste nuove strutture nella rete sociosanitaria gia' presente nel territorio Coinvolgere i cittadini promuovendo incontri presso tutte le citta' dove sono state inaugurate le prime 3 case della salute (alla data odierna: Sezze, Pontecorvo e Rocca Priora). In questi incontri aperti e partecipativi, i direttori generali e la giunta regionale potra' ricevere dei tèedback in merito all'impatto di queste strutture dopo i primi mesi dall'inaugurazione ed ascoltare le esigenze della cittadinanza, in modo da effettuare tutte le opportune ottimizzazioni e variazioni al modello base Verificare lo stato di attuazione dei Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali e di tutti gli ulteriori servizi previsti "sulla carta", nelle case della salute di Sezze, Pontecorvo e Rocca Priora. Nel caso non siano ancora attivi, inviare una relazione alla VII CCP con le motivazioni relative alla mancata attivazione, insieme ad un crono programma con una chiara tempistica di avvio. Questa relazione sara' poi comunicata ai cittadini. in modo da fornire Verilìcare i motivi per i quali non e' stata rispettata la tempistica sottoscritta dalla regione Lazio in merito al programma attuativo della Casa della Salute di Pontecorvo, e i motivi per i quali e' stata violata l'intesa fra ASL di Latina e Regione Lazio in merito alla Casa della Salute di Sezze. Chiarire che le strutture Case della Salute che sono state realizzate e che si vogliono implementare nel prossimo futuro, forniranno ai cittadini servizi e prestazioni di natura puramente pubblica, senza alcun vantaggio per soggetti privati attraverso appalti, subappalti e collaborazioni dirette o indirette Coinvolgere per tempo attraverso un reale processo partecipativo, cittadini, associazioni. sindacati (senza preclusioni verso sindacati di base, indipendenti ed autonomi) e operatori sanitari (senza discriminare o favorire singole categorie) in merito ad ogni ipotesi di apertura di una CdS nel loro distretto

Roma, l l giugno 2014

I CONSIGLIERI SOTTOSCRITTORI

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