SORGENTE N. 80

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Attualità sato di Catanzaro e Crotone (Calabria), abbiamo confermato il primato del caro Giovanni Aiello, pastore a Mesoraca, nella qualità di "pastore dei pastori" a Petronà, Filippa, Roccabernarda, Petilia Policastro e Bivio Foresta, quale Coordinatore delle rispettive Chiese.

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di Romolo Ricciardiello

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pastorale presso le varie chiese della Comunione dei Pastori e di iniziare anche quel ministero spirituale di "pastore dei pastori", potendo usufruire del tempo pieno e non soltanto dei ritagli che avanzavano al mio impegno secolare. Sono stato lieto di consentire l'esperienza della consulenza pastorale a tutti i pastori ielle chiese che settimanalmente visitavo. In questo tempo abbiamo notato la crescita e lo sviluppo del ministero pastorale di Giuseppe Giordano e, in accordo al sentire di tutti i colleghi, l'abbiamo compreso tra i "pastori principali" (insieme a Geremia Albano, Pasquale Gigante ed Antonio Celenta) ratificandogli la nuova qualifica per una attività che, fra l'altro, egli già esercitava regolarmente da alcuni anni. Abbiamo stabilito una cadenza annuale per la Convenzione che svolgiamo regolarmente da vari anni nei primi mesi dell'anno ed è stato proprio in quella del 2010 che abbiamo ufficializzato la suddetta nomina, come alcuni anni fa fu ratificata la mia qualifica di Coordinatore Apostolico, per ministero di apostolo. Nelle varie visite ministeriali nel nord Italia abbiamo potuto confermare al pastorato negli abitati di Clivio, Saltrio e Viggiù (Varese) il caro fratello Claudio Polino, coadiuvato dai fratelli Elia ed Eliseo Scalcione, in sostituzione del pastore emerito Antonio Polino, suo padre, ormai infermo. Per quanto riguarda le Chiese del Marche-

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o ti ho posto come luce dei popoli, perché tu porti la salvezza fino all'estremità della terra (Libro degli Atti cap. 13 v. 47). Non posso che ringraziare Dio per la gradita occasione che mi è concessa, propiziata dalla celebrazione dei festeggiamenti per il 65° anniversario della fondazione della Chiesa Cristiana Evangelica di Caposele, per fare il punto sull'evoluzione e l'espansione dell'Opera evangelica nelle provincie di Avellino e Salerno nell'ultimo decennio. La relazione esistente tra la conversione di Pasquale Albano (risalente all'anno 1945 quando aveva l'età di 27 anni) e la nascita della prima Chiesa Evangelica a Caposele è evidente oltre che indissolubile. Dello slancio evangelistico di Pasquale Albano e della passione per le anime, da cui la conversione di decine di famiglie, abbiamo già argomentato ampiamente nel documento intitolato "Sulle orme di un servo di Dio", redatto dal sottoscritto nel 1980, in occasione del decimo anniversario della sua morte. Sin dal 1966, mentre Albano era ancora in vita, sono stato dipendente ed ispettore a vari livelli delle Assicurazioni Generali. Alla fine del 1998 lasciai l'attività di agente procuratore dell'agenzia di Eboli, occupazione che mi assorbiva da quindici anni. Questa scelta mi ha consentito di garantire una presenza settimanale di consulenza

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chiamarsi tra loro) che giunsero a Caposele dall'Alta Irpinia, di nascosto, cominciarono a raccontare a tutti quella straordinaria esperienza. Costoro iniziarono a parlare di Gesù Cristo non più come di un personaggio letterario relegato tra le pagine polverose di un libro. Egli era diventato il loro Salvatore, il loro Signore, colui che aveva trasformato radicalmente la loro vita. Furono questi gli albori del Movimento Pentecostale nella Valle del Sele. Figura emblematica fu Pasquale Albano (1918-1970) di Caposele. Questi, rientrato dalla guerra, si convertì all'Evangelo grazie alla testimonianza della moglie Giovannina Cibellis. Dopo aver sperimentato il battesimo dello Spirito Santo, Albano iniziò la sua opera di pioniere evangelizzando i paesi circostanti e prendendosi cura delle comunità che andavano via via costituendosi. Mentre il movimento evangelico avanzava, aumentavano anche le calunnie e le denunce: le Bibbie venivano sequestrate, gli incontri tra fratelli vietati, i pastori denunciati e sorvegliati; ma, nonostante tutto, la loro fede aumentava. Così, come le acque del Sele scorrevano per tutta la Valle, fino a giungere al mare, allo stesso modo l'Opera evangelica si estese nei paesi limitrofi. Dopo Caposele anche Contursi ed Oliveto Citra furono raggiunte dalla testimonianza dell'Evangelo che toccò anche altri paesi come Palomonte, Postiglione, Eboli,

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n Italia i primi nuclei di presenza evangelica pentecostale si formarono agli inizi del Novecento, prevalentemente su impulso di emigrati rientrati in patria dagli Stati Uniti. Da queste testimonianze sorsero le prime comunità nell'Alta Irpinia, nella Valle dell'Ofanto e nell'Appennino campano. L'espansione del movimento evangelico fu notevole nonostante le congiunture politiche avverse. A seguito del concordato del 1929 il regime fascista, alleatosi alla Chiesa Cattolica Romana, perseguitò gli evangelici che furono osteggiati e schedati come sovversivi. Efficace ed eloquente, a questo proposito, fu la denuncia di Pietro Calamandrei: "Le libertà civili e politiche non hanno più uno stesso significato per tutti i cittadini: la libertà dì associazione, di riunione, di circolazione, di stampa ha un contenuto diverso secondo che chi lo invoca appartenga al partito degli eletti o a quello dei reprobi: la discriminazione contro i comunisti si è pian piano allargata contro tutti i 'malpensanti ', contro tutti i 'sovversivi '. La libertà di culto non esiste per i protestanti nella stessa misura in cui esìste per i cattolici ". Alla fine degli anni quaranta sorsero le prime comunità pentecostali lungo alcuni paesi bagnati dalle acque del fiume Sele. Finita le guerra e caduto il regime fascista, si formarono piccoli gruppi ed alcuni di questi fratelli (come affettuosamente usavano

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C aposele ieri e oggi comunita' i festeggiamenti per il 65° anniversario evangelica Al via dalla nascita dell'opera Evangelica Olevano sul Tusciano e alcune frazioni di Campagna ove in breve tempo si aprirono diverse comunità. Tutte fecero l'esperienza della Pentecoste da cui, chiaramente, derivò il nome di Pentecostali. Dopo la morte di Albano, il pastore Romolo Ricciardiello, già suo coadiutore, proseguì il lavoro di collaborazione con le varie comunità. Dopo aver fondato una chiesa a Battipaglia, rese saldi i contatti con le missioni in Toscana e Lombardia e stabilì rapporti di cooperazione con altre realtà evangeliche consorelle in tutto il Mezzogiorno fino a Roma. Oggi le Chiese Cristiane Evangeliche nelle Valli del Sele e dell'Imo, coordinate dall'apostolo Ricciardiello sono impegnate nella diffusione del messaggio del Vangelo attraverso i canali di comunicazione più attuali. Notevole è l'impegno sociale mediante opere umanitarie come le distribuzioni gratuite di beni di prima necessità agli indigenti, assistenza agli ammalati, sostegno ai disagiati. È inoltre attivo un servizio di consulenza spirituale e di supporto familiare in ognuna delle città ove si registri una presenza. Ampio spazio è riservato alle attività di formazione ed appro-

fondimento di ordine teologico e spirituale attraverso convegni, seminari, workshop e programmi specifici rivolti ad ogni fascia di età. Anche l'arte, in ogni suo aspetto (musica, canto, danza, mimica, teatro, ecc.), occupa un ruolo fondamentale quale strumento di adorazione e mezzo di comunicazione. Le Chiese Cristiane Evangeliche nelle Valli del Sele e dell'Imo aderiscono alla Consultazione Ministeriale Evangelica (C.M.E.) che è l'agenzia italiana per il Patto di Losanna (L.C.W.E), all'Alleanza Evangelica Italiana (A.E.I.), all'Alleanza di Chiese Cristiane Evangeliche in Italia (A.C.C.E.I.), alla Consulta Evangelica di Napoli e alla Federazione delle Chiese Pentecostali (F.C.P), sono inoltre impegnate nella Fondazione Chàrisma per la Facoltà Pentecostale di Scienze Religiose di Aversa.

Anno XXXVIII- Agosto 2010 N. 80

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