Pescare in alto adige

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Diffusione: la distribuzione originaria interessa gran parte dell‘Europa, l‘Asia occidentale e le coste africane del Mediterraneo. Alla fine del 19° secolo la trota fario venne distribuita a livello mondiale come pesce pregiato per la tavola e per la pesca ricreativa. In alcune acque altoatesine le semine di questo salmonide risalgono già al Medioevo. Le acque correnti dell‘Alto Adige, fredde e ben ossigenate, si adattano molto bene alle esigenze di questo salmonide. E‘ per questo motivo che questa trota è diventata la specie dominante dei tratti superiori dei nostri corsi d‘acqua spingendosi anche fino a 2000 metri di quota. La trota fario colonizza anche le acque correnti dei fondovalle ed i laghi con acque ossigenate, è fedele al suo sito di stazionamento verso il quale mostra un comportamento territoriale. È legata ad habitat riccamente strutturati con numerosi ripari. Durante il periodo riproduttivo gli individui maturi lasciano il proprio territorio per risalire fino alle acque con substrati più idonei alla frega. Le più precoci al secondo anno, ma perlopiù al terzo o quarto anno di vita, le trote fario sono sessualmente mature e partono verso i numerosi affluenti delle acque principali o dei loro settori più a monte alla ricerca di idonee condizioni riproduttive. Per questo motivo, per la conservazione di popolazioni vitali, è fondamentale la continuità fluviale tra affluenti e la transitabilità ittica degli ostacoli presenti. Alimentazione e accrescimento: la trota fario ha uno spettro alimentare molto ampio. La dieta principale è costituita da larve di insetti (ad es. di efemerotteri, plecotteri, tricotteri) del fondale ma anche nei loro stadi aerei adulti. Anche vermi e piccoli crostacei del fondale possono rientrare nella dieta in alcune acque, mentre con l‘accrescimento la trota fario può assumere comportamento predatorio nei confronti di altri pesci come sanguinerole e scazzoni, o piccoli esemplari della sua stessa specie. Siccome l‘accrescimento della trota fario è principalmente legato all‘ambiente in cui vive, le lunghezze medie oscillano tra 20 e 35 cm nei diversi corsi d‘acqua, ma in condizioni ideali possono essere raggiunte misure record di 80 cm con età stimate attorno ai 15 anni. Riproduzione: il periodo di frega dipende dalla quota e si estende dall‘autunno all‘inverno (ottobre - gennaio). La femmina scava con colpi di coda dei piccoli nidi nel substrato ghiaioso dove depone circa 1000-2000 uova per kg di peso. Contemporaneamente i maschi emettono lo sperma che feconda le uova. Lo sviluppo embrionale, negli interstizi della ghiaia, dura mediamente 420 gradi/giorno.

Fig. 9.7: Maschio con uncino mascellare ben riconoscibile. Numerosi punti rossi con margine bianco caratterizzano la livrea di questa specie. 90


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