la Luna nuova - Numero 24 - Dicembre 2005

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ATTUALITÀ a cura di Davide Bettuzzi Anche se non lo si può affermare con assoluta certezza esiste la possibilità che dovremo fare i conti con una pandemia influenzale. E' un evento che periodicamente si verifica; nel secolo scorso ci sono state tre pandemie influenzali. Le pandemie influenzali sono eventi che mettono in pericolo la salute e la vita di milioni di persone nel mondo. Si tratta dunque di una evenienza molto seria e che in futuro, forse non troppo lontano, potrà verificarsi. Per questo motivo le autorità sanitarie mondiali prestano una costante attenzione alla circolazione ad alle modificazioni dei virus influenzali in modo da poter riconoscere, il più precocemente possibile, l'inizio di una pandemia e mettere tempestivamente in atto le misure necessarie. E' utile, quindi, avere informazioni corrette in modo da non incorrere in sottovalutazioni o, come è successo negli ultimi tempi, in allarmismi spesso assolutamente fuori luogo.

Dall'influenza aviaria (che c'è) alla pandemia (che non c'è) Che cosa è la pandemia influenzale E' un'epidemia che rapidamente si estende a tutta la popolazione mondiale causata dalla veloce diffusione di un nuovo tipo di virus influenzale. Comporta un forte impatto sulla popolazione, soprattutto quella considerata "a rischio" (anziani, bambini, persone debilitate), ma anche sulle fasce giovanili. La gravità dell'infezione dipende dal fatto che è causata da sottotipi virali nuovi o che non circolano nella popolazione umana da molto tempo. La comparsa di un virus influenzale "nuovo" non è sufficente per dire che si è verificata una pandamia ma è neccessario che il nuovo virus sia capace di trasmettersi da uomo a uomo. L'influenza aviaria E' una malattia virale che colpisce i volatili selvatici e domestici che poi eliminano i virus attraverso le feci e le secrezioni respiratorie. Il virus influenzale di cui si parla molto (ed anche a sproposito) in questi ultimi tempi, il virus H5N1, è un virus influenzale che si trasmette quasi esclusivamente da uccello a uccello; in rari casi si è avuto la trasmissione dall'animale all'uomo, ma solo in seguito a contatti molto stretti; mai si è verificata la trasmissione da uomo a uomo. Non è mai stata evidenziata la trasmissione attraverso il consumo di carne o uova. Attualmente è stata rilevata la presenza del virus H5N1 in

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alcuni paesi asiatici e dell'Europa orientale. Ciò che al momento si teme è che in seguito alle migrazioni degli uccelli selvatici il virus si possa diffondere anche nel resto d'Europa. Se si verificasse anche questa evenienza ciò non giustificherebbe ancora parlare di pandemia, che per realizzarsi necessita di un ulteriore passo: una particolare modificazione del virus. Se il virus cambia Se il virus subisce una trasformazione (eventualità possibile e già avvenuta varie volte in passato) tale da renderlo capace di trasmettersi da uomo a uomo ci potremmo trovare di fronte ad una pandemia influenzale, di proporzioni planetarie, seriamente pericolosa per l'uomo. Il rischio concreto di pandemia si verifica solo se c'è possibilità di contagio da uomo a uomo. Attualmente l'arma più efficace a nostra disposizione per difenderci da una simile infezione è il vaccino, utilizzando vaccini specifici. Poichè il virus aviario non ha ancora subito tale mutazione non è possibile allestire vaccini specifici. E' quindi necessario prestare la massima attenzione per identificare il prima possibile la presenza di virus aviari modificati ed iniziare l'allestimento e la produzione del vaccino in modo da ridurre il più possibile il periodo in cui la popolazione rimarrebbe maggiormente a rischio.


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