Il 211, un sentiero d'inverno

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C.M. ~ LUOGHI


il 211, un sentiero d’inverno Esistono dei sentieri estivi percorribili anche d’inverno e che riservano ai viandanti paesaggi, sorprese, incanti inaspettati. Per raggiungere alcuni di essi ci si deve inerpicare in trasferimenti lunghi e faticosi per salire in quota, per altri si richiedono attrezzature e competenze che sono solo per pochi appassionati o esperti testo di Lalla Facco – foto di Giuseppe Ghedina

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“I nostri limiti sono sentieri da percorrere per conoscerli, comprenderli, accettarli”. L.F.

pesso la stagione fredda e nevosa è sinonimo di sport invernali che lasciano poco spazio all’idea di una bella ed appagante passeggiata alla scoperta del bosco e dei suoi abitanti. Tuttavia in Ampezzo, come in tutte le altre località alpine e montane può accadere che nevichi per una lunga settimana, resa ancor più interminabile per le poche ore di luce e il grigiore che incombe a rendere tutto omogeneo e inconsistente. Sciare in queste condizioni è possibile ma meno appagante e senz’altro più pericoloso. Allora perché non approfittare del “cattivo tempo” per cercare emozioni, magari dietro casa e senza troppa fatica e a costo zero? Perché non decidere di camminare anziché fare lunghe code ai cancelli degli impianti di risalita nelle giornate assolate durante le affollate vacanze di Natale? Il 211 è un percorso abbastanza lungo, che impegna proporzionalmente alla neve caduta o che sta cadendo, alla voglia di far fatica con o senza ciaspole, alla passione e alla voglia di camminare e di scoprire un modo per essere degli “sportivi romantici”. Infatti, questa proposta è sinonimo di buon impegno fisico (tre ore e mezzo di cammino) e di paesaggi appaganti. Il mio consiglio è di recarsi in auto a Chiave, villaggio fuori Cortina,

abbandonando la statale 51 di Alemagna in direzione Dobbiaco, girando a destra seguendo le indicazioni per l’istituto Codivilla. Si può raggiungere agevolmente anche a piedi percorrendo la vecchia ferrovia che parte dall’ex stazione dei treni – piazzale accanto all’Audi Palace – in direzione nord. Al fontanile, all’altezza della strada che sale a Chiamulera e Chiave, si seguono le indicazioni per Putti e, se si arriva con l’auto si può parcheggiarla nell’area antistante alla struttura. Il sentiero 211 inizia alle sue spalle, ben segnalato con una piccola strada visibile e calpestata. La prima parte sale dolce fra i pini e si svolge poi tra prati coperti di neve: con il sole la luce è accecante. Il 211 entra presto nel bosco e inizia una lunga e costante salita con tornanti regolari con alcuni passaggi in saliscendi. Si oltrepassano le mangiatoie che forniscono il fieno alla popolazione dei cervi e caprioli che scendono a valle all’imbrunire e nottetempo per nutrirsi durante il lungo inverno avaro di cibo. Dopo circa un’ora il 211 raggiunge il primo belvedere attrezzato con una panca panoramicissima. È una sosta obbligata, se il tempo è sereno, per ammirare la conca di Cortina e le montagne antistanti: dalla Croda Lago, al Pelmo, alle 5 Torri, al massiccio della Tofana. In caso di C.M. ~ LUOGHI

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neve è comunque un momento di pausa per rifocillarsi in un bel punto aperto e luminoso. Si prosegue costeggiando a sinistra i contrafforti del Pomagagnon e dopo una breve erta si arriva nella parte più alta del 211, dove il camminare diviene motivo per raccontarsi in una chiacchierata vivace o assaporando il silenzio benefico di questo sentiero incantato che, in questo tratto, è pianeggiante. È possibile incrociare uno scoiattolo vivace che si muove rapido per riconquistare la tana e a circa metà strada si trova un fontanile che, se non è troppo freddo, dispensa l’acqua che scende dai monti. In questa zona si trova l’indicazione del sentiero 205 per Forcella Zumeles accanto ad una delle tante deliziose edicole che s’incontrano sui sentieri in montagna. Oltrepassato questo punto e dopo un paio d’ore di cammino dalla partenza, si giunge ad un bivio dove bisogna porre attenzione: a destra si scende lungo il 204 al rifugio Mietres e a sinistra si prosegue sul 211 fino a Larieto. Nel primo caso, dopo una sosta nel rifugio posto a 1710 mt, si può ritornare a valle percorrendo la pista di sci sino a Col Tondo e poi lungo la strada attraversando Chiamulera e Chiave. Con la seconda scelta, oltre l’agriturismo Larieto, dove si consiglia una sosta eno-gastronomica, il 211 prosegue in un sentiero di circa un chilometro e mezzo che sale sino a Rio Gere. Ambedue le va16

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rianti si sviluppano all’interno dei due lariceti più famosi di Ampezzo che, durante la stagione invernale quando i larici sono spogli, lasciano il sottobosco luminoso creando un’atmosfera incantevole e molto rilassante. Per chi giunge a Rio Gere è possibile rientrare a Cortina con l’autobus che fa servizio per gli sciatori, mentre per chi preferisce la discesa a Mietres, tutta al sole…in caso di sole, si ritorna al Putti, posto a nord di Chiave, dove si era giunti con l’auto. Se a piedi, oltrepassata la chiesetta del villaggio di Chiave, si taglia a sinistra ricollegandosi all’altezza di un ponticello alla vecchia ferrovia fino a tornare a Cortina. Buon cammino e buone scoperte!

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ften the cold and snowy season is synonymous with winter sports and leaves little space for the idea of beautiful and rewarding strolls discovering the forest and its inhabitants. In Ampezzo, as in all other alpine resorts, it may snow for a whole week; frustrating with the few hours of light making Skiing in these conditions, though possible, less rewarding and certainly more dangerous. So why not take advantage of “bad weather” and decide to walk instead? The 211 is quite a long path, about a three and a half hours walk through rewarding landscapes. My advice is to go by car to Chiave, a village outside Cortina, abandoning the Alemagna Hwy 51 towards Dobbiaco, turning right and following the directions for the Codivilla Insti-

tute. You can easily reach it by foot along the old railway, starting from the old train station. Take the road which leads to Chiamulera and Chiave, follow the signs for Putti. The 211 route is well marked and visibly trodden. The first part has pines followed by meadows covered with snow. The 211 soon enters into the Woods and a long and steady climb with regular bends starts. You pass feeders that supply hay to the population of Roe deer who descend to the Valley at dusk to feed at night during the long winter. After about an hour the 211 reaches the first belvedere. It is a popular stopoff point in clear weather, to admire Cortina and the surrounding mountains: from Croda da Lago, to Pelmo, 5 Torri, to the great Tofana. Continue along the left of the Pomagagnon spurs, arriving at the highest part of the 211. A spring, when not frozen, dispenses the water that descends from the mountains. There is an sign for path 205 to Forcella Zumeles. Past this point and after a couple of hours from the start, you come to a crossroad where you should pay attention: on the right you go down the 204 to Mietres and on the left you continue on the 211 to Larieto. In the first case, after a stop in the refuge at 1710 meters, you can return to the Valley along the ski slope up to Col Tondo and then along the road crossing Chiamulera and Chiave. With the second choice, beyond the Larieto farm, where we recommend a gastronomic stopover, the 211 continues for about one and a half kilometers uphill until Rio Gere. Both variants develop within the two most famous Ampezzo larch woods that, during the winter season when the larches are bare, leave light underbrush, creating an enchanting atmosphere. For those who go to Rio Gere may return to Cortina by bus, while for those who prefer the descent to Mietres can return to Putti, North of Chiave. If you walk past the Chiave village Church one can turn left linking to the old railway and return to Cortina. Happy walking and good discoveries!


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