“La Coccinella news” Settembre 2015

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anno VII - Settembre 2015

! a c o i g i s n o n a t i v a l n Co


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La Coccinella news-Settembre 2015

Con la vita non si gioca

Urge l’intervento dei sindaci per tutelare “i più deboli”

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nche se ormai riempiono le pagine di cronaca, quando capitano nella città dove sei nato e cresciuto certe notizie fanno sempre un effetto diverso, perdi sempre quei due minuti in più che questo mondo di corsa difficilmente ti regala per riflettere su quello che ti accade intorno. Sempre più spesso si sentono casi di persone che depresse dalla crisi che morde in modo incosciente tentano la svolta giocandosi tutto quello che hanno. Questo è quanto accaduto pochi giorni fa anche a Ladispoli, dove un operaio poco più che trentenne, sposato e padre di due figli, si è tolto la vita dopo che si era giocato tutto lo stipendio alle slot machine. E’ difficile comprendere cosa passi nella testa di chi si affida a questo tipo di azzardo. Una sola cosa è certa: quelle macchinette non sono messe lì per far arricchire chi, disperato, crede di tentare la fortuna, magari per uscire dall’ angoscia di una vita fatta di rinunce e di stenti. Convinzione, questa, che ha portato la nostra testata (che vive di pubblicità) a rinunciare anche a sponsorizzazioni “importanti”: sulle nostre pagine, infatti, non ci sono mai stati tra gli sponsors case o sale da gioco. Preferiamo “camminare a testa alta” e non veicolare messaggi che riteniamo lesivi per soggetti più deboli. Dai dati dell’AAMS emerge che nei momenti di maggior crisi la gente gioca molto di più, ma affidarsi a quelle macchinette per cambiare vita fa pensare alla reazione dei parenti di un malato terminale, che pur non vedere la fine del proprio caro si attaccano a stregoni e fattucchiere. L’azzardo non è un gioco: così ammonisce l’ultimo importante studio sul devastante fenomeno della ludopatia, realizzato dall’associazione Auser, in collaborazione con Libera e con il gruppo Abele. Il focus dell’inchiesta, svolta in quindici regioni d’Italia, è la diffusione del gioco d’azzardo nella popolazione anziana: vi si rileva che sette persone su dieci dai 65 anni in su hanno giocato d’azzardo almeno una volta nell’ultimo

anno. Poco meno della metà l’ha fatto nella speranza di vincere denaro. Quasi quindici su cento sono risultati “a rischio” ludopatia e il 16,4% ha bisogno di cure. Don Ciotti dice, “Lo chiamano gioco, ma in palio ci sono le vite delle persone”, sottolineando che si tratta della quarta industria italiana e che l’Italia è il terzo Paese al mondo in cui il gioco è più diffuso e meno monitorato. Il problema è, purtroppo, che lo Stato, con il gioco d’azzardo, ci guadagna. Con un fatturato di 90 miliardi di euro a livello nazionale, l’azzardo è uno dei pochi settori che non ha risentito della crisi economica. Che si può fare? Certo noi informare sui rischi che si corrono, mentre i comuni possono regolamentare gli orari che riguardano le sale da gioco. E ciò non tanto per una questione di tutela dell’ordine pubblico, ma della salute. Gli apparecchi da gioco sono ormai considerati – scrivono i giudici – degli strumenti di grave pericolo per la salute individuale e il benessere psichico e socio-economico della popolazione locale. E poiché il sindaco può emettere provvedimenti in materia di “salute pubblica”, ecco giustificato il limite di orario. È questa del resto l’opinione anche della Corte Costituzionale, secondo la quale le norme che limitano il gioco d’azzardo sono finalizzate a tutelare soggetti ritenuti maggiormente vulnerabili, o per la giovane età o perché bisognosi di cure di tipo sanitario o socio assistenziale, e a prevenire forme di gioco cosiddetto compulsivo oltre che a evitare effetti pregiudizievoli per il contesto urbano, la viabilità e la quiete pubblica. Insomma, da oggi, se i nostri sindaci non interverranno per bloccare questa piaga non potranno più giustificarsi dicendo che non rientra nei loro poteri la regolamentazione del gioco d’azzardo.

{ Walter Augello }

Il Giudice ragazzino

L’amico fraterno Luigi Picone promotore della commemorazione

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25 anni dall’attentato mortale al Giudice Rosario Livatino, Ladispoli lo ricorderà con una commemorazione ufficiale. Come anticipato alcuni mesi fa, proprio da queste pagine, è andata a buon fine la proposta di Luigi Picone, amico fraterno del Giudice, che da sempre si batte per onorare la memoria del suo conterraneo ed

indimenticato compagno di liceo. Martedì 22 settembre, infatti, presso la chiesa del Sacro Cuore si terrà la messa in suffragio cui parteciperanno Don Giuseppe Livatino e lo scrittore / biografo Roberto Mistretta, che giungeranno a Ladispoli per l’occasione. Dopo la messa seguirà la deposizione dei fiori nel vicino Largo Livatino.


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Flash Mob in memoria di Angelo Vassallo

Nel quinto anniversario il forum per l’ambiente ha ricordato il sindaco pescatore

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el quinto anniversario della morte i cittadini e le associazioni di Ladispoli hanno ricordato Angelo Vassallo, Sindaco di Pollica ucciso dalla camorra con un flash mob, che si è svolto a piazza Rossellini. Vassallo, conosciuto anche come il “sindaco pescatore”, si è sempre distinto per il suo impegno ambientalista e per il suo amore per il mare, tanto che il comune di Pollica è stato sempre premiato per avere il mare tra i più puliti d’Europa. Ed è per questo che gli organizzatori hanno invitato i numerosi intervenuti ad indossare un indumento o portando un oggetto di colore azzurro, il colore del mare tanto amato dal sindaco pescatore. Sindaco di Pollica per tre mandati (dal 1995 al 1999, dal 1999 al 2004 e dal 2005 al 2010), nel 2010 si era presentato per un quarto mandato: unico candidato, rieletto il 30 marzo con il 100% dei voti. La sera del 5 settembre 2010, intorno alle 22:15, mentre rincasava alla guida della sua automobile, Vassallo è stato ucciso da uno o più attentatori allo

stato ignoti; contro di lui sono stati esplosi nove proiettili calibro 9, sette dei quali a segno, l’ipotesi più probabile è che l’omicidio sia stato commissionato dalla camorra al fine di punire un rappresentante delle istituzioni che si era da sempre schierato a tutela dell’ambiente e fortemente opposto a pratiche illegali, e quindi visto dall’organizzazione criminale come un ostacolo. Promotore della manifestazione è sato il forum per l’ambiente di Ladispoli di cui fanno parte, il Comitato Caere Vetus, Comitato Rifiuti Zero Ladispoli, Fare Verde Ladispoli, GAR Ladispoli, Il Colibrì, l’altra Ladispoli, la Metamorfosi, la Persona, Libera presidio Cerveteri/Ladispoli, Natura per tutti, Pixi, Salviamo il paesaggio – litorale Roma nord, Upter Ladispoli.

{ Walter Augello }

Miopia e opportunismo Non serve neanche più l’esempio, la partigianeria sovrasta tutto

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on è un caso che l’Italia, per quanto riguarda la libertà di stampa e la corruzione, occupi uno dei posti in fondo alla classifica. Ciò che indigna non è più il fatto criminoso in sé, quanto la descrizione e la spiegazione che ne danno i media, a seconda della loro “pendenza”. Ultimo clamoroso esempio è quello della famosa trazzera che collega Catania e Palermo, ricostruita e resa transitabile alle auto da parte dei Cinque Stelle siciliani che hanno pagato i lavori con i soldi, circa 300.000 €, dei loro stipendi, fortemente auto-ridimensionati. Ebbene, anche riguardo ad un gesto così nobile e utile, molti politicanti e le loro armate mercenarie di pennivendoli sono riusciti a creare un clima disfattista e denigratorio, bollando tale opera come propagandistica e inutile. Imbecilli. Facciamo un piccolo passo indietro. Perché la necessità di questa trazzera? Perché il viadotto Imera sull’A19, costruito chissà come e minacciato da una frana da oltre dieci anni, è crollato. Milioni di euro pagati dai contribuenti gettati al macero anzi regalati ai clan che da quelle parti comandano nonostante i valorosi paladini della libertà, di destra e di sinistra, abbiano governato per decenni non solo non risolvendo neanche uno dei problemi di quella terra, ma aumentando disavanzo economico e disservizi. Dunque, crolla un viadotto relativamente nuovo e coi tempi dello Stato si parla di un ritorno alla normalità nel giro di qualche anno. I penta stellati cosa fanno? Si riducono gli stipendi, con quei soldi attivano la trazzera e permettono alle macchine di passare. Mai vista una cosa del genere in Italia. Un gesto nobile che risolve parzialmente un grave problema ma soprat-

tutto, e molti dei critici non l’hanno capito, un gesto fortemente simbolico! Ma non simbolismo fine a se stesso. Nessuna pretesa di sostituirsi al Ministero dei Lavori Pubblici, nessuna pretesa di considerare la trazzera alla stregua di un’autostrada: è stretta, ci sono limiti di velocità ed è impervia. Ma non erano questi gli obiettivi! E comunque si passa! Eppuremoltisolonidellapoliticaedella carta stampata, seguiti da numerosi semplici cittadini sui social network, hanno criticato e disprezzato il tutto. Meglio i Crocetta e i Cuffaro, meglio lo sperpero milionario che avviene da decenni, meglio i tempi biblici di questo Stato nel compiere i lavori, meglio dare soldi a ditte appaltatrici gestite dalla mafia che costruiscono viadotti che crollano. Ancora una volta la partigianeria ha la meglio su tutto il resto. Ancora una volta anche di fronte a un bel gesto si preferisce gettare fango per il proprio tornaconto politico. Non scandalizza il modo col quale si è costruito il viadotto crollato, ma ci si indigna con chi, coi propri soldi, rimedia a questa catastrofe. Non serve neanche più l’esempio. La partigianeria sovrasta tutto, anche il benessere del proprio paese e del proprio popolo. Se un avversario politico fa qualcosa di buono, l’imperativo è denigrare, minimizzare, accusare, tutto purché non acquisisca meriti politici. Piuttosto che perdere consensi, che l’Italia vada in malora.

{ Marco Milani }


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La casa della salute…perduta “Storie di ordinaria malasanità”

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ettiamo che un cittadino, che qui chiameremo Pippo, accompagni sua madre (non più giovanissima e con una forte invalidità) per una visita che potrebbe essere oculistica, come dermatologica o che so, ortopedica presso il Poliambulatorio oggi ribattezzato Casa della Salute. La porta d’ingresso guasta potrebbe sembrare già un brutto segnale ma Pippo non vuole farci caso e prosegue. Mettiamo che, avendo l’appuntamento alle 10,50 ed essendo giunti molti minuti prima, lui e la madre si accomodino in attesa della chiamata, notando che altri pazienti, dichiaratamente senza appuntamento, entrino prima di loro. 11,10, poi le 11 e 30, mezzogiorno, infine mezzogiorno e un quarto e il fatidico nome viene chiamato. (quasi un’ora e mezza in ritardo). Mettiamo che l’esame sia lungo e finalmente alle 13 e 10 la mamma di Pippo esca dallo studio con l’impegnativa pronta per la prossima visita da fare fra qualche mese. Mettiamo che agli sportelli la macchina che dispensa i numeri sia guasta, coma la porta. C’è un solo sportello aperto, perché l’altro, a detta dell’impiegata ha il computer guasto. Mettiamo che si aspetti il proprio turno e che finalmente si possa consegnare l’impegnativa per fissare l’appuntamento. Mettiamo che tra qualche chiacchiera, il non eccessivo entusiasmo nello svolgere quelle mansioni da parte dell’addetta, passino altri dieci minuti allo sportello perché “qualcosa non va”. Mettiamo che la dicitura scritta dalla dottoressa sull’impegnativa non convinca l’addetta allo sportello e che i due disgraziati vengano rimandati da lei per farsela correggere. Mettiamo che oramai (s’è fatta una certa, direbbe Brignano) la dottoressa sia in pausa e che se ne sia andata a mangiare in un’altra stanzuola. Mettiamo che si chieda a un’infermiera di interessarsi della cosa ma allo sportello ribadiscano che loro non

vogliono accettare un’impegnativa compilata, secondo loro, non correttamente. Mettiamo che l’addetta restituisca l’impegnativa consigliando di tornare un altro giorno, come se si trattasse di inchiostro magico e tornando fra qualche giorno la dicitura sbagliata possa auto correggersi. Mettiamo che Pippo si lamenti con gli uscieri e si faccia indicare la responsabile per poter protestare e questa, una volta informata, chieda scusa dicendo che ci sono nuove direttive su come compilare le impegnative da parte dei vertici e non tutti sono preparati e/o informati (tesi confermata, ipoteticamente, dalla caposala). Mettiamo che l’impegnativa sparisca nei meandri della Casa della Salute per rispuntare fuori alle 14,00 (toh, orario di fine pausa della ipotetica dottoressa), corretta (due parole e la sigla, roba che ci vogliono tre secondi) e nonostante i poco convinti mugugni dell’addetta allo sportello, rifatta la fila e ascoltate le lamentele di un signore che tornava per la quinta volta agli sportelli, si ottenga il sospirato appuntamento: fra un anno! Mettiamo che tutto ciò sia accaduto veramente, per un attimo, supponiamolo. Non sarebbe uno schifo Dottor Quintavalle?

{ Marco Milani }


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L’ideologia gender: un pericolo per l’umanità?

Aula consiliare piena per il convegno organizzato da Raffaele Cavaliere

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ula consiliare piena per il convegno sull’ideologia gender organizzato dal Dottor Raffaele Cavaliere, che si è svolto venerdì 11 settembre a Ladispoli. I relatori hanno cercato di fare luce su un argomento molto controverso che rischia di sovvertire tutte le conquiste ontogenetiche e filogenetiche fissate nel patrimonio genetico dell’individuo, nonché stravolgere gli “archetipi” fissati nell’inconscio collettivo. Durante il convegno ha affrontato in termini scientifici l’identità di genere e la sua importanza per la crescita della persona la prof.ssa Emila Costa (emerito di Psichiatria Uni “La Sapienza” di Roma). Mentre gli aspetti ontologici, culturali e filosofici della formazione

dell’individuo come soggetto proattivo della società nella piena consapevolezza del suo essere sono stati esposti dalla prof.ssa Caterina L. De Caro (docente di Filosofia). Il dr Federico Iadicicco (economista) ha invece fatto un’analisi accurata delle leggi e norme nazionali e internazionali violate dall’obbligo all’educazione sessuale di tipo gender nelle scuole, i risvolti sociali e i danni morali, economici e culturali. Molto significativi gli interventi dell’assessore alle politiche sociali Roberto Ussia e del vicesindaco Giorgio Lauria, entrambe hanno esposto il loro punto di vista in modo puntuale e a sostegno della famiglia tradizionale.

{ Walter Augello }

Nulla è cambiato dalla fine di maggio .....

Tombino ancora scoperto e transennato ai giardini di viale Europa

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fine maggio ci trovammo testimoni della caduta di una mamma dopo gli allenamenti di rugby in un tombino scoperto nei giardini di viale Europa. Credevamo che le transenne fossero una soluzione provvisoria, che vista la risonanza su tutti i media locali entro un paio di giorni il comune avrebbe provveduto a sanare la

situazione pericolosa. Siamo tornati ai giardini e tutto è rimasto invariato dalla fine di maggio, le transenne sono ancora li, in bella mostra. Visto che da settembre i giardini tornano a riempirsi di bambini è possibile che dal comune qualcosa si smuova per mettere finalmente a posto questo pericoloso tombino?

{ Walter Augello }


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Il buon pastore

La verità è che tutto ciò è solo un colossale giro d’affari

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l piccolo Aylan è morto. La foto di quel corpicino riverso sulla spiaggia l’hanno pubblicata in molti e spesso a farlo sono stati i maggiori colpevoli di questo dramma. Alla tragedia si aggiunge la farsa. Usare quella foto per fare che? mi chiedo. Sono anni che quei disperati muoiono in mare ma è altrettanto vero che ne muoiono a migliaia per altri conflitti. Conflitti che fanno meno rumore perché conviene così. Quei giornali che ora si strappano le vesti, tacciono se altre vittime di altri conflitti vanno contro la “linea editoriale”. Perché di conflitti si tratta. Ma soprattutto deve passare l’idea che la colpa di quella morte è di tutti noi e che a questo punto ci si zittisca una buona volta per tutte e si aprano frontiere, città, case e appartamenti. Bene ha detto Mentana nel suo editoriale al TG de La 7: “noi non mostriamo la foto perché non aggiunge nulla. Cos’ha in più dei bambini morti in tutte le altre tragedie”? E’ un vecchio e squallido gioco dei media asserviti al potere. Eppure la verità ce l’abbiamo sotto gli occhi. Basterebbe mettere da parte le partigianerie, le ripicche, le antipatie più o meno personali, gli interessi di partito. Basterebbe un decalogo, ma soprattutto gli attributi per trasformare la volontà in azione: 1) Salvare tutti. Non ci sono altre soluzioni. Prenderli in mare e portarli in Italia. 2) Una volta a terra i profughi e i clandestini devono essere tutti identificati. Tutti. Chi si rifiuta deve essere immediatamente portato indietro. Non è ammissibile che anche un solo clandestino circoli sul territorio nazionale senza che sia stato identificato o che sia identificabile dalle forze dell’ordine. 3) Portarli indietro dove? L’intervento dell’ONU qui è indispensabile. Il governo di Tobruk è l’unico riconosciuto. Bene, si crei un canale protetto e sicuro con le navi di tutte le nazioni che permetta di fare la spola tra Italia e Libia,. 4) A terra, in Libia (in un territorio sotto la pertinenza di Tobruk) ma dove possibile anche in altri Stati, sotto l’egida dell’ONU creare campi di raccolta e identificazione in modo da ridurre al massimo

tali operazioni in Italia e garantire un viaggio sicuro e senza il vile guadagno di qualche organizzazione criminale. 5) Aiutare questi popoli nei loro paesi. Molti sinistrorsi irridono questo concetto perché a loro fa comodo l’invasione. Aiutare questi paesi significa prima di tutto azzerare il debito col terzo mondo. Poi aiutarli a gestire le loro risorse senza rubargliele. Costruire infrastrutture, creare lavoro. 6) Fatto tutto ciò l’immigrazione si ridurrebbe già di un buon 80%. Per chi arriva in Italia cercare di far coincidere le richieste personali (dove vogliono andare?) con le disponibilità dei paesi europei e quindi ripartirli. 7) La Germania e l’Inghilterra hanno dato la loro disponibilità ad accogliere un certo numero di profughi. Nulla di più normale. Sono organizzati e pronti a farlo. Noi non siamo in grado di badare a noi stessi fa d’uopo che la disponibilità ad accogliere sia inferiore. 8) I paesi che non possono/ vogliono accogliere profughi siano accontentati. Non si può imporre la solidarietà soprattutto quando si hanno colpe colossali. 9) Basta con le primavere arabe, per favore. L’occidente ha azzerato governi stabili, creato caos, guerre civili, migliaia di morti solo per interessi economici, senza contare le responsabilità delle colonizzazioni dei secoli scorsi. Gli USA hanno creato ed armato l’ISIS e provato ad abbattere Assad, in Siria. Come possiamo essere ancora loro alleati? 10) Alcuni di questi punti sono irrealizzabili, lo so. L’ONU avrebbe dovuto intervenire da un pezzo, è nata per quello! L’invasione conviene a troppi. Ai potenti del mondo, che si vedono in un solo botto aumentare il mercato e ridurre il costo della mano d’opera, ma anche ai buoni per eccellenza, che possono rimpinguare le loro casse grazie a contributi e sovvenzioni e farci più soldi che con la droga. Non parliamo della chiesa poi… La verità è che tutto ciò è un giro d’affari colossale e che basta una foto forte e scioccante per guidare milioni di pecore verso dove vuole il buon pastore.

{ Marco Milani }


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Capitan Carciofo

E predatori della pace perduta .....

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apitan Carciofo ha appena ricevuto la cartella esattoriale della TARI. Quasi duecento euro per usufruire dei servizi relativi allo smaltimento dei rifiuti. Da pagare entro il 15 settembre, altrimenti “il mancato o parziale pagamento del presente avviso nei termini di scadenza, comporterà la notifica di accertamento d’ufficio per omesso/parziale versamento (art.14 comma D.L. 201/11), con applicazione delle sanzioni previste dall’art. 13 del D. Lgs. 471/97 (30% del tributo non pagato)”. Corbezzoli! Questi mica scherzano, se sgarri ti beccano e ti puniscono. Il nostro amato supereroe ripensa allora alla TASI, l’altra tassa, quella sui Servizi Indivisibili. Un’altra legnata a suon di centinaia di euro per aver garantiti quei servizi (strade, luci) che ci rendono la vita più facile, più agevole, insomma… migliore. Anche lì, basandosi sulla propria prodigiosa memoria Capitan Carciofo ricorda di aver dovuto pagare sotto la minaccia di sanzioni pesanti e salate. Però qualcosa non torna. Ladispoli è sporca. Nello svolazzare tra i palazzi e le stradine della sua città spesso si imbatte in montagne di rifiuti, secchioni che alle tredici ancora sono da svuotare e non danno quell’idea di città pulita che avevamo sperato, cartacce e ogni genere di schifezza. E’ vero, molto dipende dalla inciviltà della gente, ma non ciò non toglie che chi deve pulire lo faccia sempre e ovunque. Capitan Carciofo comunque non dispera. Siamo all’inizio,

c’è appena stata la stagione estiva, le cose miglioreranno, pensa. E le strade? Coi soldi della TASI non si dovrebbero ricoprire le centinaia di buche che mettono a rischio quotidianamente la vita e la salute della gente normale ma anche dei supereroi? Zone buie, strade e marciapiedi ridotti a colabrodo, ubriachi e barboni ormai che dimorano stabilmente in strada, fogne che si intasano al primo acquazzone. Capitan Carciofo storce il naso, riprende la lettera della TARI, poi carta e penna e si siede al tavolo. “Egregi Amministratori, il mio dovere l’ho fatto, entro i termini, non sia mai che vi incazzate; ora tocca a voi. Rifiuti, buche, luci mancanti, degrado cittadino, le vogliamo sistemare dal momento che i soldi per tutto ciò, ve li abbiamo dati? Ah, dimenticavo: la mancata o parziale risoluzione di questi problemi comporterà… eccetera eccetera”.

{ Capitan Carciofo }

Tagliati sei alberi alla stazione di Ladispoli

Serve maggiore attenzione verso il patrimonio silvestre della città

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nnesimo scempio ai danni del patrimonio silvestre di Ladispoli. Lo scorso mese sono stati tagliati i sei alberi che fiancheggiavano lo scivolo del sottopassaggio della stazione sul lato Campo Sportivo, non capiamo il motivo di tale atto, abbiamo consultato un agronomo iscritta all’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Roma ed esperto in arboricoltura urbana che ci ha assicurato che solo un paio di piante risultavano malate, ma che se fossero state curate per tempo si sarebbero potute salvare. Chiediamo al comune di Ladispoli oltre che ad una maggiore sensibilità verso l’ambiente anche più attenzione al patrimonio silvestre della città.

{ Walter Augello }


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Comitato Pascucci a casa

Raccolte 6.000 firme: una fetta di Cerveteri vuole Pascucci a casa

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eimila firme sul tavolino del Bar Tirreno di Cerenova. Dietro questo mucchio di carta ci sono i rappresentanti di alcune forze politiche locali e tanti cittadini. Il dissenso contro l’amministrazione di Alessio Pascucci comincia a prendere forma stimolato dal “Comitato Pascucci a casa”. Organizzato da Pio De Angelis e coordinato da Maurizio Falconi il Comitato ha presentato alla stampa il 12 settembre us il risultato della campagna di informazione e sensibilizzazione svolta finora. A prendere il microfono oltre a Pio De Angelis che ha sottolineato come il fallimento dell’attuale amministrazione comunale fosse annunciato ancora prima di aprire le urne anche Maurizio Falconi che ha evidenziato come il Comitato non sia una alternativa al sistema dei partiti ma rappresenti un momento d’incontro dei tanti cittadini stanchi di questo modo di governare città e territorio e sensibilizzati dalla scarsa attenzione che la politica, spesso litigiosa, accorda alle loro istanze. Presenti anche l’ex sindaco Gino Ciogli e il rappresentante di Forza Nuova Matteo Barone, gli organizzatori della manifestazione hanno consegnato ai

consiglieri comunali intervenuti, Angelo Galli, Luciano Ridolfi e Aldo De Angelis, l’incartamento con la petizione e le firme raccolte affinché possano coordinare una strategia utile a valorizzare questa istanza che proviene da una fetta numericamente importante della popolazione del Comune di Cerveteri. Si è parlato di buche, mancate promesse ma soprattutto di un modo di fare politica, quella degli annunci a raffica, della televisione, dei riflettori e di null’altro, che ha esasperato molte persone. In margine alla riunione il consigliere Ridolfi ha espresso la sua volontà di lasciare il partito NCD per transitare tra le file di Matteo Salvini.

{ www.ilprovincialenews.it }

Vogliamo città più vivibili!

Basterebbe far rispettare regole ed ordinanze esistenti Chiusura, per 7 giorni, di un’attività commerciale in via Trieste il cui titolare teneva aperto il suo locale oltre l’orario consentito, vendendo anche bevande alcoliche. Ben vengano queste notizie, anche se in ritardo visto la lunga sequenza di violazioni accumulata dal soggetto. Ma di casi simili ce ne sono tanti e viene spontaneo domandarsi se manca la volontà di agire da parte dell’amministrazione e delle autorità competenti (Polizia Locale, Carabinieri et.). Tante e troppe situazioni sono sotto gli occhi di tutti, non si può dire: non lo sapevo, a titolo di esempio segnalo questi 2 casi. Il primo riguarda l’esercizio (non certo l’unico) che vende frutta e verdura in piazza Matteotti angolo via Benedetto Croce che in barba all’ordinanza (n.168 del 2013 che prevede multe di 300 euro fino alla chiusura dell’attività da tre a dieci giorni) del Sindaco Paliotta espone gli alimenti a pochi centimetri dalla

strada anzichè i 5 metri previsti. Il secondo riguarda il degrado di alcuni giardini pubblici (non certo l’unico); ho visto con i miei occhi di recente 3 persone nel giardino intitolato a Giovanni Paolo II che alle ore 9 di mattina sostavano nel giardino con una grande bottiglia di birra in mano, nello stesso posto dove dovrebbero giocare i bambini con l’altalena e lo scivolo. Non si può intervenire con più efficacia? I famigerati 3 “Vigilini” che girano, passeggiando, interrottamente la zona centrale in bici (costate oltre 2.000 euro cadauna) vedono cosa succede? Segnalano? Intervengono? Penso che tanti cittadini si fanno queste domande e come me non riescono a capire se l’Amministrazione si occupa di questi piccoli-grandi problemi che interessano tutti i cittadini o sia invece occupata in tutt’altri argomenti.

{ Rosario Sasso }


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Dura lex, sed lex

Sconforta la presenza di correnti politiche nella Magistratura

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‘antico broccardo latino, come spesso ci insegnano i nostri

avi, spiega in modo meravigliosamente sintetico una verità complessa. “Dura lex sed lex”, ovvero “La legge è dura ma è la legge” o tradotto ancor più volgarmente “A chi tocca non s’ingrugna”. Nulla da eccepire, ma quando il dubbio sulla legittimità di chi ha sentenziato s’insinua ed è supportato da ragioni plausibili, come fare per mettersi l’animo in pace? Potremmo elencare pagine e pagine di sentenze più o meno famose che hanno lasciato più di qualche dubbio in molti di noi, ma ne basterà solo qualcuna delle più recenti. Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono innocenti. Bene, nulla da eccepire. Qualcuno mi spieghi allora perché Rudi Guede è in prigione per concorso in omicidio, dal momento che per concorrere in un reato bisogna avere dei complici. Qualcuno dirà che questi “altri” non erano Amanda e Raffaele. Bene, chi erano, dal momento che in galera c’è solo lui? Qualcosa non torna e, in ogni caso, tale sentenza rappresenta il fallimento della Giustizia che ha condannato a metà, senza contare gli anni di prigione inflitti a due innocenti. Altro caso, Calciopoli. Lungi da me entrare nel merito della sentenza, ma basterebbe studiare come sono state condotte le indagini, come sono spariti importanti documenti dal Tribunale di Napoli, come sono state occultate centinaia di prove a discolpa degli imputati per storcere il naso, senza contare che la sentenza ha riconosciuto la totale regolarità di tutte le partite e dei campionati sotto inchiesta ma alla fine non ha assolto gli imputati (e neanche condannati per via della prescrizione). Classica soluzione all’italiana ha detto qualcuno. Nessuno ricorda che in primo grado la difesa

(!) rinunciò all’escussione di tutti i propri testimoni per guadagnare tempo e nonostante ciò si è arrivati alla prescrizione. Altra sconfitta della Giustizia. Ma la cosa che più amareggia e sconforta non sono tali macroscopici “errori”, perché se è vero che anche i giudici sono esseri umani e possono sbagliare è altrettanto vero che una dirittura morale rigida e l’esigenza di onestà vanno al di là della natura umana e garantiscono un equo giudizio. La cosa che sconforta è la presenza di correnti politiche all’interno della Magistratura. Un giudice è un uomo e ha tutto il diritto di avere una propria tendenza politica, ma ciò che importa ai cittadini è che tale preferenza la esprima all’interno della cabina elettorale e non altrove. Esternare con tanto di ufficializzazione che tal giudice è di sinistra e tal altro è di destra non è un ossimoro? La Giustizia è una, quella che deriva dall’impianto codificato in tanti anni di giurisprudenza e qualsiasi interpretazione deve essere fatta in base agli eventi realmente accaduti, non alla interpretazione di un giudice a seconda della sua tendenza politica. Un giudice che si sa forte perché appartenente a questa o quella corrente non deciderà mai nello stesso modo in cui avrebbe fatto se fosse stato indipendente. O, comunque, basta il semplice sospetto che ciò accada per gettare una terribile ombra sulla nostra Giustizia.

La casa sull’albero

Strani avvistamenti nel bosco di Palo

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hi da bambino non si è costruito una capanna? un rifugio di fortuna per giocarci con i coetanei? chi non ha sognato di avere una casa sull’albero? simbolo di libertà ed indipendenza. Quelli erano desideri da bambino, poi si cresce e se il lavoro lo permette realizzi il tuo sogno: ti compri una casa con mutuo

trentennale, e poi arrivano le tasse... ma questa è la triste realtà. Torniamo al sogno, che forse qualcuno sta realizzando nel bosco di Palo. Sarà una ragazzata o qualcuno sta cercando di costruire un riparo immerso nella natura? Ognuno tragga le proprie conclusioni, ma la casa sull’albero per me rimane un sogno! Francesca Lazzeri

{ Marco Milani }


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La Coccinella news-Settembre 2015


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Galleria “In Quadro”

Autunno di mostre, tra collettive e personali

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roseguono, riscuotendo sempre maggiore successo, le mostre pittoriche presso la bottega artigiana di Fabio Uzzo. E’ da sottolineare quanto fatto da questo giovane artista/artigiano e da sua moglie, che hanno deciso di investire sulla creatività e sull’arte, allestendo una galleria che si compenetra con il negozio di quadri e cornici. Una scelta la loro che viene premiata di volta in volta, anche grazie alla collaborazione con Filippo Conte, il delegato all’Arte sempre presente in occasione delle inaugurazioni delle mostre presso i locali di via Fiume 53. Nel solo mese di settembre sono ben tre le iniziative da segnalare: la mostra di Anna Maria Berardi (conclusasi il 5 settembre), cui è

seguita la collettiva di Eleonora Incoronato, A n n a l i s a Macchione, Lory Sidoni e Salvatore Pastore. Il mese si chiude in bellezza con “Gesti virtuosi ed oltre” la personale di Monica Di Folco, pittrice e ritrattista che celebra tra gli altri Francesco Totti.

“Adotta un giardino”.. per Fumonero

L’artista ha realizzato un murales all’interno dell’area verde

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rea verde recuperata all’igiene e al decoro grazie ai cittadini con il progetto “Adotta un giardino” promosso dal sig. Donato Ciccone che ha coinvolto anche il “nostro” Davide, meglio conosciuto come Fumonero. A complimentarsi con tutta la squadra anche il sindaco. E chissà che dopo la realizzazione di

questo murales in viale Georgia non si trovi il modo di realizzare un murales più grande, come segnalatoci dallo stesso Davide “Fumonero” sulla cabina Enel che si trova in via Ancona, pochi metri prima del mercato giornaliero. L’idea è degna di nota e vanta dei “precedenti”: avete visto o sentito parlare della riqualificazione di Tor Marancia?


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Tre nazioni scavano a Castrum Novum

Importanti ricerche archeologiche sulla città romana risalente all’epoca della prima guerra punica

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astrum Novum città romana fortificata (sita in prossimità di Capo Linaro nel territorio dell’attuale Santa Marinella) ha origini risalenti all’epoca della prima guerra punica (il timore dello sbarco dei cartaginesi il motivo della fortificazione come in altre situazioni analoghe) ed è oggetto, già da un lustro, di importanti ricerche archeologiche sia in terra che in mare. Una urbsoppidum che ha vissuto di una sua vita propria appunto dal terzo secolo prima di Cristo almeno fino al quinto dopo. In quest’area operano, sotto il controllo della Soprintendenza Archeologia del Lazio diretta dalla valente Soprintendente d.ssa Alfonsina Russo, rappresentata in loco dalle ottime archeologhe d.ssa Rossella Zaccagnini (per le ricerche a terra) e d.ssa Valeria D’Atri (ricerche in mare) importanti studiosi di tre nazioni (Italia,Francia e Rep. Ceca) coadiuvati dagli studenti delle loro rispettive università. Per l’Italia oltre alla succitata Soprintendenza sono rappresentanti il Comune di Santa Marinella (concessionario dello scavo da parte del MiBACT) ed il suo Museo Civico- Museo del Mare e della Navigazione Antica nella persona del suo direttore l’archeologo dr. Flavio Enei che ha coordinato anche negli anni scorsi e coordina attualmente tutta la campagna di scavi e ricerche, a cui si aggiungono i soci volontari specializzati del GATC (Gruppo Archeologico del Territorio Cerite-onlus) anche con il loro C.S.M. (Centro Studi Marittimi), C.S.M. che conduce le

ricerche nello specchio di mare fronteggiante Castrum Novum (dove è stato individuato un sistema di peschiere forse inferiore per grandezza solo a quello di Torre Astura (che è ritenuto il più grande di tutto il Mediterraneo!). Entrambe le peschiere che, vista la loro ampiezza ed articolazione, quasi certamente rifornivano di pesci e molluschi, ostriche incluse di cui gli antichi romani erano ghiotti, la città di Roma. L’A.S.S.O (Archeologia, Subacquea, Speleologia, Organizzazione) la E.B. Elettronica dell’ing. Albino Bartolini (che ha partecipato ad importanti campagne di ricerche sia in Italia - vds. Cervia - che all’estero) il quale, gratuitamente, ha messo a disposizione i suoi tecnici dotati di metal detector e georadar, a ciò vanno aggiunti i rilievi, sempre con georadar, effettuati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia). Per quanto concerne le realtà straniere vi sono le èquipe delle due Università francesi di Amiens e Lille 3, con aggregate alcune unità studentesche dell’Università Parigi I - La Sorbona, che operano in loco dirette dall’archeologa professoressa Sara Nardi (Amiens) e dall’archeologo professore Gregoire Poccardi (Lille 3). Agli studiosi francesi presenti, fin dall’inizio delle ricerche, per il sesto anno consecutivo, si sono uniti in questi ultimi tre anni alcuni rappresentanti (paleobotanici ed archeologi) dell’Università Ceca di South Boemia le cui risultanze fanno capo al direttore del laboratorio di paleobotanica della stessa università il noto, a livello internazionale,

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prof. Jaromir Benes. Nei primi cinque anni sono stati evidenziati con relativa ripulitura i resti di una domus romana a pianta quadrata con tanto di terma e forica allegate (prof.ssa Nardi-Amiens e GATC), il tutto collegato al fondamentale lavoro di rilevazione e ricerca stratigrafica -archeologica (con relativa costruenda cartografia) che il prof. Poccardi (Lille 3) ha realizzato e sta realizzando sulla linea costiera(sotto la via Aurelia ed a ridosso della battigia). Dall’anno scorso si è iniziato ad esplorare il “rilievo” Alibrandi, che è fiancheggiante la succitata domus, che già tre anni fa era stato “scannerizzato” con relativa cartografia finale da un magnetometro a più vie ( di una ditta che ha operato anche per l’Università di Siena) ivi rilevandovi sia un pozzo che una cisterna romana che sono in corso di approfondita esplorazione e studio. Quest’anno con la campagna di scavo in atto dal primo settembre (quindi appena all’inizio considerati i week end) nelle tre situazioni ove sono in corso i sondaggi già si stanno ben evidenziando non trascurabili affiori viarii e murari, siti a ridosso della via Aurelia, suscettibili di importanti ulteriori sviluppi archeologici. Il tutto appunto frutto di una gran bella sinergia trinazionale (Italia, Francia, Rep.ca Ceca) con persone che operano con grande professionalità in un accordo, una collaborazione ed una armonia operativa e di intenti che è un piacere da stare ad osservare. Un più

che azzeccato mix internazionale che fa ben sperare nella riscoperta in corso di quanto rimasto e di quanto la storia ci consegna dell’antica città romana di Castrum Novum.

{ Arnaldo Gioacchini } Membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco

“Barber Jazz Trio”

Giuseppe Caliccia e la sua band chiudono alla grande l’estate ladispolana

I

nnamorarsi sulle note di My funny Valentine, sognare canticchiando Blue Moon, ritrovarsi a battere il tempo ascoltando Night and Day, è ciò che i fortunati spettatori hanno potuto vivere presso l’arena del Centro Polifunzionale di Ladispoli, nell’ambito della manifestazione CINESTATE.ZERO, patrocinata dal Comune di Ladispoli e organizzata dall’Associazione D.ZERO, le sera di sabato 29 agosto. Il Barbershop Jazz Trio (Giuseppe Caliccia al contrabbasso, Andrew Potts al pianoforte e la bellissima voce di Sabrina Dimitri) ha incantato i presenti con due ore di pezzi immortali, suonati con suadente maestria e raffinata delicatezza. Swing e ritmi soul di pezzi storici e indimenticabili (l’interpretazione di The man I love è stata superba) hanno aleggiato tra i tavoli e i divani dell’arena, donando un’atmosfera magica e di altissimo livello alla serata e al finale di questa calda estate ladispolana. Cosa rimane di queste due ore passate assieme al Barber-

shop Jazz Trio? Il dolce ricordo di musica bellissima e la speranza di rivederlo al più presto.

{ Marco Milani }


La cucina di zia Ale La Coccinella news-Settembre 2015

Orzotto al pomodoro con feta marinata Ingredienti (per 4 persone): 200 g di orzo perlato, 30 g di burro, 4 cucchiai di olio extravergine di oliva, 2 piccoli gambi di sedano tagliati a dadini, 2 piccoli scalogni tagliati a dadini , 2 spicchi di aglio pestati con uno spremiaglio, 4 rametti di timo fresco, 1/2 cucchiaino di paprika affumicata, 1 foglia di alloro, 4 strisce di scorza di limone bio, 1/4 di cucchiaino di peperoncino in fiocchi, 400 g di pomodori pelati tagliati a pezzi, 700 ml di brodo vegetale* 300 ml di passata di pomodoro, 1 cucchiaino di semi di carvi (o cumino), 300 grammi di feta, 1 cucchiaio di foglie di origano fresco, Sale PROCEDIMENTO: *Per il brodo vegetale: mettete in una casseruola 2 carote, 1 cipolla, 1 spicchio di aglio e 1 costa di sedano tagliati grossolanamente. Unite anche dei gambi di prezzemolo, una foglia di alloro e dei grani di pepe. Aggiungete 2 cucchiai di olio e fate rosolare per un paio di minuti. Aggiungete 750 ml di acqua, incoperchiate e cuocete per 20-30 minuti dal bollore. Sciacquate accuratamente l’orzo sotto l’acqua fredda e scaolatelo. Fate fondere in una casseruola capiente o una risottiera il burro, e 2 cucchiai di olio e fatevi rosolare per 5 minuti il sedano, lo scalogno e l’aglio, fino a farli ammorbidire. Aggiungete l’orzo, il timo, la paprika, la foglia di alloro, la scorza di limone, il peperoncino, i pomodori, il brodo, la passata e mezzo cucchiaio di sale. Rimestate per amalgamare e portate tutto a bollore, quindi abbassate il fuoco e fate sobbollire per 45 minuti, mescolando spesso (soprattutto negli ultimi 10 minuti). A cottura terminata, l’orzo dovrà essere tenero e gran parte del liquido dovrà essersi assorbito. Durante la cottura dell’orzo, tostate in un padellino antiaderente i semi di carvi, quindi pestateli leggermente, lasciandone alcuni interi. Sbriciolate con le mani la feta in una ciotola unendo i semi di carvi e gli altri due cucchiai di olio. Mescolate delicatamente. Volendo potete aggiungere un altro filo di olio. Quando l’orzotto sarà pronto, assaggiate, regolate eventualmente di sale e suddividetelo in quattro ciotole. Completate ciascuna porzione con la feta marinata e delle foglioline di origano fresco.

Bicchieri di cheesecake allo yogurt Ingredienti : (per 6-8 bicchieri): Per la base: 100 g di digestive, 30 g di burro fuso Per la crema: 170 g di yogurt greco, 170 g di Philadelphia. Un cucchiaio di miele liquidò (io di salvia) Per la guarnizione: 1 mango maturo (vanno bene anche pesche, Foglioline di menta PROCEDIMENTO: Mettete lo yogurt, il Philadelphia e il miele in una terrina. Lavorateli con le fruste fino ad ottenere una crema lucida. Frullate i biscotti con il burro fuso quindi mettete due cucchiai di composto in ogni bicchiere e livellateli con le mani o il dorso di un cucchiaio. In ogni barattolo bicchiere aggiungete ora quattro cucchiaiate di crema. Battete il bicchiere sul tavolo per livellare il composto. Mettete i bicchieri in frigo a riposare per almeno qualche ora. Poco prima di servirli, sbucciate il mango e tagliatelo a dadini piuttosto piccoli. Mettete in ogni bicchiere un po’ di dadolata di mango e decorate con una fogliolina di menta.

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Tagliati sei alberi alla stazione di Ladispoli

Serve maggiore attenzione verso il patrimonio silvestre della città

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nnesimo scempio ai danni del patrimonio silvestre di Ladispoli. Lo scorso mese sono stati tagliati i sei alberi che fiancheggiavano lo scivolo del sottopassaggio della stazione sul lato Campo Sportivo, non capiamo il motivo di tale atto, abbiamo consultato un agronomo iscritta all’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Roma ed esperto in arboricoltura urbana che ci ha assicurato che solo un paio di piante risultavano malate, ma che se fossero state curate per tempo si sarebbero potute salvare. Chiediamo al comune di Ladispoli oltre che ad una maggiore sensibilità verso l’ambiente anche più attenzione al patrimonio silvestre della città.

{ Walter Augello}

“Barber Jazz Trio”

Giuseppe Caliccia e la sua band chiudono alla grande l’estate ladispolana

I

innamorarsi sulle note di My funny Valentine, sognare canticchiando Blue Moon, ritrovarsi a battere il tempo ascoltando Night and Day, è ciò che i fortunati spettatori hanno potuto vivere presso l’arena del Centro Polifunzionale di Ladispoli, nell’ambito della manifestazione CINESTATE.ZERO, patrocinata dal Comune di Ladispoli e organizzata dall’Associazione D.ZERO, le sera di sabato 29 agosto. Il Barbershop Jazz Trio (Giuseppe Caliccia al contrabbasso, Andrew Potts al pianoforte e la bellissima voce di Sabrina Dimitri) ha incantato i presenti con due ore di pezzi immortali, suonati con suadente maestria e raffinata delicatezza. Swing e ritmi soul di pezzi storici e indimenticabili (l’interpretazione di The man I love è stata superba) hanno aleggiato tra i tavoli e i divani dell’arena, donando un’atmosfera magica e di altissimo livello alla serata e al finale di questa calda estate ladispolana. Cosa rimane di queste due ore passate assieme al Barber-

shop Jazz Trio? Il dolce ricordo di musica bellissima e la speranza di rivederlo al più presto.

{ Marco Milani }


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L’assedio di Ceri - 1503

In esclusiva per La Coccinella news i racconti di Marco Milani

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ichelotto Coreglia apparve in cima alla collina, in groppa al suo destriero, seguito da cinquanta cavalieri leggeri. Aveva rincorso alcuni fanti fin sotto le pendici di Ceri, uccidendone cinque ed aveva ripiegato velocemente investito da una pioggia di frecce scagliate e da alcune schioppettate sparate dalle mura del borgo, difeso strenuamente da Renzo di Ceri, da suo padre Giovanni e da Giulio Orsini. In lontananza vide i suoi alleati avanzare rapidamente. Ludovico della Mirandola e Ugo de Moncada guidavano almeno trecento uomini d’arme, seicento cavalli e duecento fanti. In breve circondarono il borgo fortificato e ben presto iniziarono i lavori di costruzione di due trabucchi, mentre gli addetti alle spingarde prendevano posizione su di una collinetta brulla. La rivalità che vedeva opposti il papato e la famiglia Orsini aveva raggiunto l’apice ed ora, scendendo verso Roma, le truppe di Cesare Borgia avevano assediato i due Anguillara e Giulio Orsini, acerrimi nemici di papa Alessandro VI Borgia, padre di Cesare. I re di Francia e Spagna si contendevano vasti territori in Italia e i vari stati italiani si erano schierati con uno o con l’altro. Renzo di Ceri aveva provato a contrastare l’avanzata dei nemici e con alcune scorrerie era riuscito a ritardare la loro avanzata, infliggendo al nemico alcune vittime. I rapporti di forza però erano sproporzionati e l’unica soluzione, nonostante la strenua resistenza fu quella di rinchiudersi nell’antico borgo. I suoi arcieri flagellarono in ogni modo gli assedianti ma sembrava impossibile rompere l’assedio che durò ben 38 giorni. Quando agli altri si era unito anche lo spietato Michelotto Coreglia, Renzo aveva capito che il sangue sarebbe scorso a fiumi. A meno che non si fosse tentato un colpo di mano, come anni più tardi gli riuscì nella difesa di Crema quando con un’abile sortita sbaragliò il valoroso condottiero Silvio Savelli. Incaricò un suo balestriere di uscire furtivamente dalla rocca e lo fece appostare nei pressi del campo nemico. Inscenò delle schermaglie poco più in là, attirando le attenzioni degli assedianti e sperò che tutto andasse bene. Così non fu. Il tentativo di assassinare Cesare Borgia fallì per la sagacia degli uomini del Coreglia che lo scoprirono poco prima che scoccasse il colpo e lo catturarono. Ormai senza più viveri e soprattutto senza speranza

alcuna di uscire vittorioso Renzo di Ceri trattò la resa con gli uomini dello Sforza e con aprile ormai inoltrato fu costretto a capitolare dopo però aver ottenuto il rispetto dei suoi nemici. Una volta liberi Renzo e Giulio Orsini si rifugiarono in Toscana e, come ogni buon condottiero, Renzo trasse ispirazione da quello sfortunato evento e, dopo aver ricostruito le mura di Ceri, si ricordò di un casale sito poco distante da lì. Lo fortificò e pose quattro torrioni a sua difesa, curando particolarmente finestre e feritoie affinché garantissero a chi era all’interno di poter colpire chiunque all’esterno. Il Castellaccio iniziava una nuova vita. Ricostruzione fantasiosa basata su fatti storici di Marco Milani


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Atletico Ladispoli

Al via la preparazione atletica. Prima amichevole contro l’Us Ladispoli

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resentazione ufficiale, domenica 2 agosto, per l’Atletico Ladispoli presso la BBQ Steack House, in viale Mediterraneo. Il presidente Aurelio Nicolini, (nella foto con alcuni dei protagonisti dello scorso campionato), il dg Andrea Nicolini, il ds Fabio Ciampa hanno incontrato la stampa per presentare i nuovi acquisti e le maglie che la compagine bianco-rossa indosserà nell’ormai prossimo campionato di Promozione. 29 i convocati, compresi molti Juniores, anche se mr Silvestri sembrerebbe orientato a lavorare, dopo le dovute valutazioni, con 23 giocatori. Alla preparazione, dunque, che ha avuto inizio lunedì 3 agosto partecipano: Portieri: Tirabassi, Romano (’96), Rasicci (’98), Ricciardi (’97), Antonini (’97) Difensori: Renzi, Chiocca, Paris, Moretti, Castelletti, Dolente, Pierini (’96), Napolitano (’96), Lozzi (’95) Trionfo (’97), Tarisciotti (’97) Centrocampisti: De Santis (’98), Mannozzi, Palombini, Bernardini, Iacovella, Di Micco Attaccanti: La Ruffa, Leccesi, Esposito, Chistol, Mancini (’97), Falcetta (’97), Simeone (’95) Durante la conferenza stampa è stato presentato anche l’allenatore in seconda Valerio Gnazi, il Fisioterapista Fabio Bianconi, Preparatore atletico Zinno e l’allenatore dei portieri

Francese. Domenica 9 agosto prenderanno il via le sei amichevoli precampionato, con la trasferta a Rivisondoli dove l’us Ladispoli è in ritiro. Si proseguirà il 12 Agosto, con la trasferta a Fregene, quindi 19 agosto, 18.00, l’Atletico ospiterà lo Sporting Città di Fiumicino, il 30 Agosto, 11.00, il Real Bracciano, il 6 Settembre, 11.00, il Canale Monterano; ed infine il 13 Settembre, 11.00, sarà la volta della Juniores dell’Us Ladispoli. Il CR Lazio ha infine ufficializzato i nomi delle 14 società che parteciperanno ai turni preliminari di Coppa Lazio, tra questi non c’è l’Atletico che partirà quindi dai 32esimi di finale.

Mb Maccarese Basket

Under 14 “asso piglia tutto”: Campioni Regionali Fip e Nazionali Csen

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rendete 13 giocatori tenaci, grintosi, volenterosi e sempre con una palla da basket fra le mani, aggiungete una Società che da diversi anni cerca di far crescere i propri giocatori tecnicamente e con sani princìpi sportivi, un’altra Società che presta alcuni dei suoi ragazzi, unite dei genitori speciali che li seguono ovunque supportandoli ed infine, amalgamate il tutto con un allenatore ambizioso e di grande esperienza... il risultato è presto fatto! Stiamo parlando dell’UNDER 14 Maschile dell’MB Sporting Club Maccarese e dei loro fantastici risultati, raggiunti dopo una sola stagione di duro lavoro insieme al Basket Cerveteri. Infatti, a settembre 2014 la già bella squadra di Vincenzo Macchini (Presidente e allenatore), formata da Federico Bifulco, Edoardo Clavarino, Matteo Costantini, Flavio Di Giovanna, Matteo Elia, Davide Giannelli, Leonardo Girotta, Guglielmo Iantosca, Davide Liguori, Simone Mascioli è stata completata da tre importantissimi elementi del Bk Cerveteri: Alessio Bargiacchi, Samuele Garbini, Matteo Mastropietro che

si sono da subito integrati, dando vita ad un gruppo molto affiatato e vincente. Volete qualche numero, per capire meglio la loro fantastica impresa? Nel campionato regionale, iniziato nell’autunno 2014 si sono iscritte in tutto 52 squadre divise in più gironi. I ragazzi dell’MB, hanno vinto il loro girone, chiudendo imbattuti questa fase eliminatoria; durante i play-off hanno vinto il Girone con solo una battuta d’arresto (di un solo punto!), contro un agguerrito St. Charles. segue su www.ladislao.net


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Trionfa la Debby Roller Team

Sesta agli Italiani su Pista 2015, con ben 7 medaglie di cui 4 Ori

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assando tra momenti soleggiati e piovosi, nei giorni dal 3 al 5 Settembre si è svolto nel Pattinodromo Comunale a Scaltenigo di Mirano (VE), il Campionato Italiano federale F.I.H.P. (Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio) su Pista 2015. La DEBBY ROLLER TEAM con 1296 punti si classifica al 6° posto in Italia su 72 squadre partecipanti, ottenendo 7 Medaglie di cui 4 Ori. Partiti nella prima giornata con lo svantaggio, avendo avuto 7 atleti caduti tutti per cause fortuite, nonostante abbiano continuato a partecipare con grinta a tutte le gare in programma, le lesioni riportate hanno purtroppo frenato le prestazioni dei nostri, compromettendo tutta la durata del Campionato. Fortunatamente ci hanno pensato i compagni a salvare la stagione e farlo nel miglior dei modi, addirittura, con medaglie storiche! Non possiamo nascondere che l’Oro nell’americana a squadre (staffetta Senior, categoria assoluta) è la più ambita da tutte le società del mondo rotellistico e Marco Antonio Bianco, Daniele Di Stefano e Stefano Mareschi entrano nella storia del pattinaggio italiano, vincendo proprio la gara più ambita.. Il Sogno è diventato realtà! Non sono stati da meno i più piccoli che con Giovanni Piccoli, Leonardo Servetti e Gianluca Gambilonghi ottengono la medaglia d’Argento sempre nell’americana a squadre della categoria inferiore Allievi (14-15 anni).. a dir poco Stratosferici! Medaglia di Bronzo assoluta e pesantissima in vista delle convocazioni ai Campionati del Mondo 2015 è per Stefano Mareschi, ottenendo la medaglia nella gara più stressante e faticosa, la mt 10.000 punti/eliminazione. Il matadores Italiano del 2015 è sens’altro Daniele Di Stefano che ottiene 1 medaglia d’Argento e 3 d’Oro in questo campionato che si vanno a sommare alle 3 d’Oro su strada, tutto questo nella categoria juniores (16-17 anni)

ancora essendo sedicenne. Il più piccolo della categoria Allievi e dei medagliati DEBBY è ancora Leonardo Servetti, che ottiene il titolo Italiano nel mt 500 sprint, ed è subito convocato con la Nazionale Allievi. Fuori dal podio, ma nelle prime 10 posizioni, troviamo: Elisa Giuseppetti 7^, Giovanni Piccoli 9° (nonostante la caduta in semifinale, altrimenti sarebbe stato podio), Azzurra Speroni 10^. L’altro importantissimo risultato nelle prime 10 posizioni è l’americana Allieve femminile, arrivata 8^ e composta da Elisabetta Gioia, Alessia Nulli Esposto ed Elisa Giuseppetti. Un dato importante riferito alla crescita degli atleti DEBBY è il miglior risultato di sempre in un Campionato Italiano, di: Elisabetta Gioia, Alessia Nulli Esposto ed Elisa Giuseppetti. L’allenatore Andrea Farris dichiara di esser stato uno dei campionati Italiani più emozionanti della storia della DEBBY ROLLER TEAM, partito con una giornata fortemente sfortunata e terminato con la vittoria della gara più importante per un grande Club. Il dispiacere è per tutti gli atleti che non hanno potuto esprimere il loro potenziale per le cadute, ma nonostante tutto sa che si potranno rifare al più presto, facendo parlare di se nelle prossime competizioni, certo del loro potenziale. Si chiude con l’attesa di una convocazione mondiale, per il solito Stefano Mareschi che nel frattempo ha ottenuto dal CONI la medaglia di Bronzo al valore atletico per i risultati ottenuti nel 2014 e che lo proietterebbe a Taiwan nei primi giorni di Novembre, nella sede dei Campionati del Mondo a difendere i colori dell’Italia.

{ Giorgio Augello }


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Atletico Ladispoli

Il “Progetto” prende forma: esordio per scuola calcio e Promozione

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a aperto ufficialmente i battenti la scuola calcio “targata” Atletico Ladispoli 2012. Lo scorso 3 settembre, infatti, un centinaio di ragazzini hanno affollato il sintetico del Lombardi di Marina di San Nicola per dare inizio al loro sogno: diventare calciatori. Consegnati i kit della

Kappa (altra novità) tutti a cambiarsi e poi in campo per conoscere gli amici con cui condividere questa avventura e per conoscere gli educatori e gli allenatori. In campo anche il presidente dell’Atletico, Aurelio Nicolini, che ha voluto “premiare” il bambino arrivato per primo (con 60 minuti adi anticipo) all’appuntamento con la festa per la scuola calcio. Con lui è entrato in campo dopo aver tagliato il nastro, rigorosamente bianco - rosso. “Oggi si realizza un sogno anche per me - ha detto il presidente ai piccoli amici che lo circondavano e che spingevano per entrare in campo - solo pochi anni fa pensavo a tutto questo, ed oggi sono qui con voi ad inaugurare la scuola calcio dell’Atletico Ladispoli.” Domenica 20 settembre, invece, prenderà il via il campionato per la prima squadra, al suo esordio in Promozione. I ragazzi di Mr Silvestri saranno impegnati nella prima trasferta stagionale sul campo del Virtus Calcio Bolsena.

Il cuore grande del “Freddo”

Bellissima iniziativa di Vinicio Marchioni pro Parco degli Angeli

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opo il successo di questa estate il Gruppo Teatrale del Parco degli Angeli ha trovato un grande sostenitore: Vinicio Marchioni, famoso per aver interpretato il “freddo” di Romanzo Criminale. Ebbene, dal distacco di una fiction allo spontaneo coinvolgimento emotivo di un attore che dal titolo della rappresentazione dei nostri ragazzi, “A come Amore”, ha tratto spunto per un concreto gesto di affetto e sostegno dedicando loro le emozioni che si traggono dal ripercorrere

la più lunga ora di un uomo, di un poeta che attraverso lampi di memoria, deliri ed eccessi della sua mente tenta di riattaccarsi alla vita che sta perdendo, o che ha già perso chissà quanto tempo prima di morire. Venerdì 18 settembre, alle ore 21.00, presso l’Aula Consiliare del Comune di Ladispoli, Vinicio Marchioni ci farà vivere quelle emozioni uniche che scaturiscono dalla più antica forma di comunicazione: la voce di un attore che racconta una storia.

DAI VISIBILITÀ ALLA TUA AZIENDA contattaci ! al 327. 57. 077. 12


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Espulso da importante torneo internazionale Vinceva grazie ad una microcamera!

E’

stato trovato, grazie ad un metal detector, con una microcamera al collo e sembra, di un ingegnoso sistema di fili collegati ad un apparecchio in grado di ricevere segnali morse sotto l’ascella e per questo squalificato dal prestigioso Torneo Internazionale di Imperia. In realtà Arcangelo Ricciardi, questo il nome del chiacchierato protagonista di questa storia, era già tenuto sotto osservazione visti i suoi risultati ottenuti nei primi turni di questo torneo, abbattendo durante il suo percorso diversi Maestri eseguendo un numero elevatissimo di mosse che solo i migliori motori di ricerca riesco a calcolare. Sembra fosse diventato l’incubo notturno degli arbitri che non riuscivano a capire come un giocatore con un ranking che lo posiziona al 51.366 posto nella classifica mondiale potesse disputare partite tanto esaltanti. Già dopo il quinto turno Ricciardi aveva subito una perquisizione senza esito alcuno, ma alla vigilia dell’ultimo turno dove avrebbe dovuto giocare per il titolo

contro un Grande Maestro russo, ad aspettarlo ha trovato un metal detector che ha fatto il suo dovere rilevando all’interno di un ciondolo la microcamera. Ovviamente grande eco ha avuto la notizia, dai nostri giornali e telegiornali, ai siti del settore e non, i quali hanno messo in risalto come nel mondo degli scacchi la truffa tentata ha illustri precedenti, pensate che Edgar Allan Poe scrisse un racconto a proposito di un automa, sembra con un nano dentro, che alla corte dell’Imperatrice Maria Teresa di Austria nel 1770 riusci’ a battere nientemeno che Napoleone! Ora ci sarà un processo per tentata frode sportiva, dove Ricciardi potrà far valere le sue ragioni ma, visto questo alone di mistero che circonda da sempre questo nobile gioco, chissà....potremmo avere delle altre sorprese. E se il suo scopo era quello di far parlare di se, c’è riuscito benissimo! infoscacchi csalvisezichichi.com

{ Stefano Grilli }

Ballet passo dopo passo

Inizio del nuovo anno accademico con riconoscimenti e premi

L

a scuola danza de ‘Il Gabbiano’ diretta da Loredana Mantini ha aperto l’anno accademico partecipando al DancingTime di Fiuggi, organizzato da Alessandro Rende ed il suo staff di professionisti, dove, oltre a permettere di studiare con maestri internazionali, partecipa al concorso e perciò si confronta con altre realtà. Quest’anno, il cast dei docenti e la giuria, era composta da nomi di grande spessore nel settore Danza a livello Internazionale. Le ragazze, durante l’evento hanno partecipato ai stage di modern e contemporaneo e l’allieva Ilaria Monti, durante le varie lezioni è stata selezionata per la consegna di due prestigiosissime borse di studio per le scuole di Manhattan e Madrid. Inoltre al concorso, le ragazze hanno conquistato, vari premi per le loro performance portate in scena: Primo Classificato con il Duo Modern Senior, interpretato da Ilaria Monti & Angela Cianfarini. Con il Premio Speciale come “Miglior Coreografia Assoluta” nel settore modern. Primo Classificato con il gruppo Contemporaneo Senior, composto da: Ilaria Monti, Angela Cianfarini, Alessia Santamaria, Sara Cocco, Sara Fiorini, Lucrezia Bibi, Victoria Wegrzynowicz, Giordana Bonacci e Elisa Pompili. Secondo Classificato assolo Modern Senior, interpretato da Ilaria Monti.

Secondo Classificato, gruppo Modern Senior, composto da Ilaria Monti, Angela Cianfarini, Alessia Santamaria, Sara Cocco, Sara Fiorini. Ogni anno l’evento è di buon augurio per il nuovo anno didattico, valorizza la professionalità della docente e la grande Passione, che è la sua forza motrice.


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Medicina Tradizionale Cinese

Dopo il gran caldo, ecco come affrontare l’autunno

L’

autunno nella cultura cinese rappresenta il passaggio dal massimo dello Yang (estate) al massimo dello Yin (inverno). In altre parole il passaggio dalla stagione di massimo calore, dinamismo, espansione (estate), alla stagione di massimo freddo, stasi e contrazioneconcentrazione (inverno). Dopo l’esplosione di energia dell’estate, con l’autunno arriva un’energia di interiorizzazione, in attesa dell’inverno. L’autunno corrisponde all’Elemento Metallo ed è associato al Polmone e al grosso intestino che rappresentano gli organi più colpiti in questa stagione (in particolare il Polmone particolarmente esposto ai primi freddi). Dal punto di vista emotivo, tristezza e malinconia sono aspetti connessi al Metallo e quindi all’autunno. Se in eccesso, questa tendenza può portare all’introversione, alla chiusura in se stessi e alla depressione. Per sostenere la nostra energia in autunno, è bene cercare di armonizzare i propri ritmi con quelli del cosmo. Sarà quindi opportuno, in questa stagione, favorire un movimento di rientro

Auguri Emma !

in noi stessi, di decelerazione, così come il Metallo consiglia. Anche l’alimentazione può aiutare a mantenere il giusto equilibrio. Come sempre è importante scegliere alimenti di stagione, in quanto la natura ci fornisce del cibo-energia rispondendo proprio alle nostre esigenze stagionali. In generale, questo è il momento in cui ridurre insalate e cibi crudi o freddi per favorire cibi cotti da mangiare ben caldi. In autunno generalmente prevale un clima secco. In questo caso saranno utili alimenti che producono liquidi e contrastano la disidratazione come il frumento, il crescione, la liquirizia, le mele, i cachi, i fichi, la pera, la banana, le uova e il latte di capra. Se il clima è, invece umido, potremo favorire alimenti moderatamente piccanti che mobilizzano i ristagni dovuti all’umidità come il porro, il finocchio, il riso integrale, la carne di pollo.

Noi Valentina !

{ Laura Vanni } Operatore olistico Tuina

www.medicinacineseladispoli.net

+50!

Auguri !

LA COCCINELLA NEWS Periodico di informazione, politica, cultura, costume, a distribuzione gratuita Direttore Responsabile: Walter Augello Registro Stampa: Tribunale Civitavecchia 01/09 Responsabile Culturale: dottor Arnaldo Gioacchini Redazione: 327.57.077.12 lacoccinella@tiscali.it Stampa: PressUp (VT)


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La Coccinella news-Settembre 2015


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