La Coccinella news maggio 2016

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anno VIII -Maggio 2016

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Pasticcio grosso a Cerveteri Fare Verde critica l’operato sulla gestione del servizio di igiene urbana

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ogni normale comune italiano la cosa che desta negli amministratori preoccupazione più di ogni altra è il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Tanti sono gli aspetti della problematica che non fanno dormire sonni tranquilli a sindaci e consiglieri: i costi, lo smaltimento, la sufficiente percentuale di raccolta differenziata (la Comunità Europea ci impone il 75% già da 4 anni, e gira che ti rigira le multe arriveranno e saranno ben salate). Dicevamo “in ogni normale comune italiano”, cosa che non sembra valere per Cerveteri, visto che il 4 maggio scorso il TAR del Lazio ha annullato l’affidamento del servizio di igiene urbana alla ATI Camassambiente spa – Azienda Servizi Vari Spa. Diciamo che ci aspettavamo ben altro dal sindaco del “consideralo già fatto”. La storia di questo bando sembra essere imboccata in un tunnel buio che chissà quando vedrà la luce.Vale la pena ricordare che l’affidamento dell’appalto è scaduto un anno dopo l’insediamento del sindaco Pascucci, quindi con un tempo sufficiente per indire con comodo il bando, e invece no, l’amministrazione proroga di un altro anno l’appalto, e il bando vede la luce solo un anno dopo, nell’estate 2014, ma misteriosamente viene annullato. Molti ricorderanno le polemiche e le richieste di dimissioni piovute soprattutto dai Comitati Rifiuti Zero della zona: il bando viene ripresentato nel 2015 si fa la gara, vengono aperte le buste, c’è un ATI che vince, ma subito dopo partono i ricorsi al TAR del Lazio da parte delle altre ditte concorrenti. A dicembre 2015 l’amministrazione affida, con un ordinanza in via d’urgenza all’ATI vincitrice dell’appalto del servizio di raccolta rifiuti, con una quota mensile maggiorata di circa 100.000 euro/mese, e quindi l’epilogo dell’annulamento del TAR. Quindi a meno di un anno dalla scadenza del mandato di Pascucci la questione della gestione dei rifiuti ci sembra ancora essere in alto mare (e già il mare altra nota dolente per il cittadino cerveterano), non ce lo saremmo mai aspettato viste le aspettative, soprattutto in campo ambientale, che c’erano sul sindaco, l’inventore del Etruria ECO Festival che

nel suo mandato è inciampato più di una volta proprio su questioni legate all’ambiente, dall’isola ecologica, agli scarichi abusivi (che lo hanno visto rinviato a giudizio), a questo brutto pasticcio sull’appalto della nettezza urbana, e le grane sembrerebbero non essere finite, visto l’altalenante funzionamento del depuratore di Campo di Mare. Visto quanto emerso dalla sentenza del TAR, alcune domande ci sorgono spontanee: il servizio servizio di igiene urbana continuerà ad essere svolto dall’ATI Camassambiente spa – Azienda Servizi Vari Spa? Evidentemente il servizio sarà svolto in regime d’urgenza, e quindi prima della ripresentazione del bando, della sua assegnazione e dei tempi tecnici della per la partenza del porta a porta, parliamo di minimo un anno, il comune di Cerveteri farà pagare ai cittadini la Tari con l’aumento (deliberato nel consiglio comunale del 29 aprile di circa il 40%) e giustificato con l’imminente avvio della raccolta porta a porta? In molti, negli ambienti politici cerveterani, hanno esultato dopo la pronuncia del Tar. C’è poco da esultare su questioni importanti come questa, perché a rimetterci è l’ambiente e la salute delle persone, in virtù del maggior conferimento in discarica, le casse del comune e di conseguenza quelle dei cittadini, comunque la credibilità della classe dirigenziale che governa la città e la reputazione di Cerveteri stessa, un luogo che con la potenzialità delle sue bellezze naturali e storiche e archeologiche dovrebbe essere il traino dell’economia di tutto il comprensorio, mentre non riesce ad essere gestita neanche nei servizi basilari come quello della raccolta dei rifiuti. Forza sindaco, ha poco meno di un anno per rimboccarsi le maniche e dimostrarci che ci sbagliamo, ne saremo ben felici. Amiamo l’ambiente ed il nostro territorio e non ci uniremo mai a quel coro stonato che grida “dimissioni”, tra l’altro lo gridano... ma non ci credono neanche loro.

Premio “Baracca Coverciano” Il prossimo 2 giugno la consegna delle targhe

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nomi dei vincitori sono ancora top secret, ma la lista dei “papabili” è trapelata. E’ dunque iniziato il conto alla rovescia per la data del 2 giugno, quando il neo presidente Bruno Giovannini (succeduto a Stefano Peluso al termine del suo mandato) consegnerà i riconoscimenti per la sezione Arte - Cultura e Spettacolo, e per lo Sport. Al termine dello scrutinio - fanno sapere dal Gruppo Baracca

{ Walter Augello}

Responsabile Associazione Ambientalista “Fare Verde” Ladispoli - Cerveteri

Coverciano Ladispoli - sono stati scelti i nomi dei finalisti che verranno premiati tra poco meno di un mese, nel corso della consueta serata conviviale offerta ed organizzata dal Gruppo Baracca Coverciano. (foto L.Cicillini)


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Ladispoli e Cerveteri ostaggio dei predoni Nulla sembra fermare i furti in appartamento, sale la paura tra i cittadini

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on c’è giorno che passi nel nostro comprensorio dove non si debba registrare almeno un furto in appartamento, niente sembra fermare la voracità dei topi di appartamento. Molto è cambiato nelle abitudini di questi malviventi, oggi sembrano più spregiudicati, più violenti, forse complice l’eccessiva tutela nei loro confronti e lo stretto recinto della legittima difesa in cui si possono muovere le vittime dei furti. Fino a pochi anni fa era con le ombre della notte che si facevano vivi, oggi ogni ora è buona per depredarci, anche la mattina. In passato puntavano a casseforti e cassetti della stanza da letto per cercare soldi e gioielli, oggi si accontentano anche di sradicare dai muri le grondaie di rame. L’aspetto più preoccupante dei furfanti 2.0, è che può succedere che cerchino di entrarti in casa quando tu sei ancora all’interno, non cercano più di addormentarti con dello spray narcotizzante, ora è con il terrore che si fanno largo, ti legano e ti picchiano fino a quando non gli dai tutto. La gente esausta, già da tempo ha cominciato a organizzarsi autonomamente vista

l’inefficacia di wwwforze dell’ordine e amministrazioni locali, le centinaia di telecamere dislocate nel nostro territorio ad oggi non hanno fermato neanche un ladro di biciclette, magra consolazione se vengono presi qualche ora dopo che ti hanno svaligiato, il giorno dopo tornano puntualmente su piazza. Tutte visitate le zone di Ladispoli, anche se i quartieri più battuti continuano ad essere i Monteroni, il Miami, il Cerreto ed il Campo Sportivo, mentre a Cerveteri sono le zone di campagna e le sempre più abbandonate Cerenova e Campo di Mare a fare gola ai predoni. Come dicevamo poco fa la politica nazionale e tantomeno la politica locale forse troppo distratta da cemento e guai giudiziari, per potersi occupare dei problemi quotidiani dei comuni mortali, ormai sembra un evento anche l’ordinaria amministrazione, si fanno inaugurazioni e tagli dei nastri anche per ogni buca che si tappa. Meno cinema e più fatti concreti, e questo vale sia per Ladispoli che per Cerveteri.


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Donna al volante...

Ringraziamento per i soccorritori ed invito alla prudenza

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itenete la via settevene palo una strada sicura? A ben guardare lo è, ma solo a metà. Non si è esitato a posizionare il cordolo sparti traffico per eliminare le inversioni a U, mettendo anche in difficoltà diverse attività commerciali che si sono viste dimezzare dall’oggi al domani il volume di affari. Non si è fatto altrettanto davanti all’ingresso del centro di arte e cultura/ mc Donald dove il cordolo non è stato posizionato e dove continuano le immissioni in carregiata senza ri-

spettare il codice della strada. Peggio ancora, forse, è l’assenza dei muretti di contenimento in corrispondenza degli ingressi da e per la Settevene Palo. Alcuni giorni fa, io stessa sono finita in cunetta con la ruota anteriore della mia autovettura. Solo l’intervento degli addetti della Ferramenta Miami, che mi hanno istruito sul da farsi, ha fatto si che in pochi minuti la disavventura si concludesse. La cosa che mi ha stupito è stato il commento al mio caloroso ringraziamento, cui seguiva l’invito per un caffè. “Ormai è all’ordine del giorno che qualcuno finisce in cunetta...” Comunque grazie! Francesca Lazzeri

Proprio un “bel” vedere

L’ingresso nord non rende giustizia alla città

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ergognoso lo stato in cui versa il piazzale del cimitero il lunedì mattina. Cumuli di immondizia vengono lasciati dai maleducati impuniti che dimostrano di non rispettare la città, ed ancor

meno i defunti che riposano al campo santo. Pessimi anche gli affezionati dell’affissione abusiva, che sul primo cartello d’ingresso di Ladispoli fanno a gara per mettersi in mostra. Proprio un bel vedere.


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L’Arte salverà il mondo

Filippo Conte ci racconta, in esclusiva, i prossimi appuntamenti

La

sua passione per l’arte risale alla giovinezza, tanto che vanta una vera e propria pinacoteca che nulla ha da invidiare alle collezioni capitoline. Il delegato all’arte, Filippo Conte, ci ha accolto nella sua casa mostrandoci pezzi da collezione tra pittura, scultura ed installazioni: Messina, Tardìa, De Caro, Oliva, Santoro, Sarandrea... solo per nominarne alcuni. “Non so neanche io quante opere posseggo, ho proposto anche al Comune di realizzare una pinacoteca...sono disposto a donare i pezzi migliori che ho, ma non ho avuto risposta.” Nonostante la proposta non sia stata presa in considerazione, il delegato all’Arte, Filippo Conte, ha molte iniziative in cantiere.

“Sto allestendo una mostra “storica” presso la ex cabina Enel di via Ancona. I locali ci sono stati restituiti e lì sto facendo posizionare tutte le locandine delle oltre 800 mostre fatte dal 1987 ad oggi. Ci sarà la storia dell’arte di Ladispoli, oltre 2000 nomi tra pittori alle prime armi e grandi nomi. Con il Blu Hotel - Villa Margherita stiamo lavorando per una grande mostra, una personale con opere di grande formato. Eugenio Cannistrà ne sarà il protagonista con almeno 25 quadri.” E non è ancora tutto.

I Meloncini e L’inverno del pesco in fiore Incontro in aula consiliare per gli studenti delle medie

Un

incontro così interessante che due ore sono volate... è stato il commento degli studenti delle cinque classi delle medie che hanno partecipato lo scorso 9 maggio in aula consiliare all’incontro con lo scrittore Marco Milani. Una lectio magistralis: l’amore per la lettura, per i libri, la voglia di conoscere popoli e luoghi, la

lettura di alcuni brani e la proiezione di un filmato che ha suscitato entusiasmo nei giovani studenti, sono stati alcuni dei momenti salienti. Ragazzi attenti e partecipi, coinvolti in un botta e risposta con Marco Milani che aveva come fine ultimo quello di creare seduta stante una novella. Il nostro augurio? Vederla pubblicata sulle nostre pagine.


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I varchi...al varco

Si avrà il coraggio di riconoscere un errore a pochi mesi dalle elezioni?

La

telenovela dei varchi posizionati lungo Viale Italia prosegue, arrivando a sfiorare il grottesco. E’ il classico esempio di una scelta sbagliata. Tutto lì. Sbagliata perché brutti, perché poco utili, perché persino pericolosi, anche alla luce del fatto che si attivano rarissime volte in un anno. Sbagliata perché all’atto della installazione i varchi in questione non erano ancora omologati… Il Ministero dei trasporti e delle infrastrutture ci ha anche bacchettati. Che fare? La pedonalizzazione del viale è un bene (personalmente la estenderei a tutto l’anno!) ma ciò non significa che qualunque soluzione vada bene! Si possono togliere senza spese? Se esiste questa possibilità

l’amministrazione la dovrebbe perseguire e ne uscirebbe anche bene, motivandola con lo scarso riscontro registrato nei cittadini e tutto tornerebbe nella norma, magari sostituendo i varchi con delle belle fioriere, assegnando il compito di spostarle a una cooperativa, ai giovani senza lavoro, facendo guadagnare loro qualche soldino. Tanto si tratterebbe di pochissime volte in un anno. Ma si avrà il coraggio di riconoscere un errore (sebbene veniale) a pochi mesi dalle elezioni?

{ Marco Milani }

la coccinella è anche on line su www.ladislao.net Cuori Ladispolani

Il consigliere Grando ufficializza l’ingresso di Cordeschi e Fiorenza

E’

con estremo piacere che annunciamo l’ingresso all’interno dell’associazione di Marco Fiorenza e Lucia Cordeschi, per gli amici Lucilla. Siamo onorati del fatto che altre due importanti figure di Ladispoli abbiano scelto di aderire al nostro progetto politico. Con Marco e Lucilla è stata subito intesa, abbiamo immediatamente condiviso la necessità di pianificare una serie di interventi mirati per risolvere le problematiche che più affliggono la città. Decoro urbano, dissesto del manto stradale, cura dei parchi pubblici, sicurezza, legalità, trasparenza negli atti amministrativi, sostegno alle categorie sociali più deboli, tutela dell’ambiente e sviluppo economico saranno i temi al centro della nostra proposta di governo. Nei prossimi mesi formalizzeremo il nostro programma e, come già stiamo facendo, ascolteremo le reali necessità della città dai

diretti interessati, passando dalle attività produttive che sono il motore dell’economia cittadina, ai comitati di quartiere, alle associazioni di categoria, fino ad arrivare ai singoli cittadini. Dopo vent’anni di governo di centro sinistra, caratterizzato soprattutto nell’ultima legislatura da clientelismo e mala amministrazione, è giunto il momento di rinnovare la classe dirigente della città. È tempo che qualcuno, che da vent’anni risiede stabilmente all’interno del palazzetto comunale, faccia posto a chi ha realmente a cuore il destino di Ladispoli. Noi siamo pronti.

{ Alessandro Grando}


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Harry Wu “Uomo generoso che amava la libertà” Ci ha lasciato a 79 anni il controrivoluzionario cinese che svelò l’orrore dei Laogai

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arry Wu è stato un uomo che ha avuto un ruolo determinante per sollevare la spessa coltre di silenzio omertoso che l’Occidente ha da sempre voluto distendere sulle atrocità che tuttora la dittatura del Partito Comunista infligge al popolo cinese. Vittima della cieca follia maoista, Harry Hongda Wu trascorse ben 19 anni nei campi di concentramento cinesi, i laogai (che ancora oggi, in questo momento, sono attivi e operanti), senza mai sapere di preciso qual era il suo capo di imputazione. Liberato dopo la morte di Mao è riuscito rocambolescamente a fuggire in USA, dove nel 1992 ha fondato la Laogai Research Foundation. Grazie a lui il mondo ha saputo dei laogai. Chi ha voluto, ha saputo delle merci che i laogai (come imprese) producono e commerciano con i Paesi democratici dell’Occidente: se ogni impresa in Cina viola le regole basilari di tutela del lavoro e quindi attua uno spregiudicato dumping sociale nelle esportazioni, ancor più immorale è il commercio di ciò che viene prodotto dagli internati nei laogai, che in cambio di 16 ore di lavoro al giorno ricevono torture, lavaggio del cervello e sì e no il cibo necessario a non morire di fame. Harry Wu ha avuto il coraggio di tornare in Cina, sotto falso nome, per documentare questa realtà e per raccogliere le

prove del commercio di Stato che il PCC fa degli organi dei condannati a morte. Harry Wu ha rischiato la vita più volte finché non l’hanno arrestato di nuovo: l’hanno rilasciato solo perché c’è stato un interessamento diretto della comunità internazionale e della diplomazia americana. Da allora non è più potuto tornare in Cina, ma ha continuato a lottare per la verità e la libertà: ha raccolto le notizie che i dissidenti a riuscivano a far arrivare in Occidente e spesso ha anche aiutato gli stessi a fuggire. E’ venuto personalmente più volte in Italia (nella foto: Harry Wu con Toni Brandi e Francesca Lazzeri, ad un convegno a Roma) a dare le sue testimonianze, crude, vere, dure, impressionanti, su ciò che l’uomo è capace di fare ai suoi simili. Non solo a quelli che considera nemici pericolosi, ma anche a coloro che sono più fragili e dovrebbero suscitare un minimo di umana solidarietà. Harry Wu aveva 79 anni, quando ha smesso di combattere per la verità e per i diritti del popolo cinese. Per fermarlo c’è voluta la morte. Chi ha avuto la fortuna di incontrarlo nelle sue visite in Italia, sa di aver incontrato un eroe, un uomo semplice che si batteva per la giustizia e per la libertà. Ringrazio l’amico Tony Brandi per avermi concesso questo privilegio.

{ Francesca Lazzeri}


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L’antica e misteriosa cultura di Rinaldone

Fu presente nell’ Etruria nel 4.000 a. C.

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iciamo subito, al fine di evitare qualsiasi fraintendimento, che citando la cultura di Rinaldone non si va affatto a parlare di una persona di tale nome e del suo spessore culturale ma bensì di una facies (termine mutuato dalla geologia per definire un ambito archeologico omogeneo) che prende nome dalla località di Rinaldone una zona geografica collinare posta a nord di Viterbo (siamo in prossimità di Ferento uno dei non trascurabili luoghi della successiva cultura etrusca) che si estende fino a Montefiascone ove all’inizio del 1900, esattamente nel 1903, vennero rinvenute poche tombe da parte dell’archeologo Pernier (conservate al Museo Etnografico Pigorini a Roma) che studiate a fondo, in particolare dall’archeologa Paola Laviosa Zambotti, si rivelarono come l’espressione funeraria di una non nota, fino ad allora, cultura eneolitica - età del rame - (3.500/4.000 anni a.C.) che la stessa studiosa volle tipizzare e nomare, in omaggio alla zona dei ritrovamenti, come la Cultura di Rinaldone. Per anni si è pensato che la C.d.R., in cui gli abitanti (di capanne su pali) erano cacciatori, pastori e raccoglitori, fosse localizzata solo nella zona dei primi ritrovamenti ed in prossimità degli alvei dei fiumi Fiora e Marta ed intorno al lago di Bolsena, però a seguire, in tempi molto più vicini a noi, nel il territorio a sud, sud-est di Roma, una dopo l’ altra, sono state riportate alla luce numerose necropoli di cui finora si ignorava l’ esistenza. Necropoli appunto di Rinaldone, ma anche della Cultura di Laterza (successiva a quella di Rinaldone - 2350 a.C.) questa particolarmente diffusa tra Lazio e Campania. Per quanto concerne la Cultura di Rinaldone gli studiosi della Sovrintendenza Archeologica di Roma hanno effettuato, nell’hinterland della capitale, una “ondata” di ritrovamenti di necropoli a Cinquefrondi (Osteria del Curato), alla Romanina, a Lunghezzina, alla Selvicciola ed a Ponte delle Sette Miglia (sulla Tuscolana). Ritrovamenti questi fatti di nessuna scrittura, poche armi e molti misteri concernenti gli interrogativi su usi e riti misteriosi di questi lontani predecessori della Roma antica. Perché a volte collezionavano ossa tutte di un tipo? Perché usavano tombe collettive, in cui continuavano a seppellire

morti lungo un arco di tempo che a volte superò il millennio? C’era una selezione? Chi ne usufruiva? Di per se le necropoli rinaldoniane sono risultate piccole ma nello stesso tempo piuttosto inquietanti. Si va infatti da contenuti cimiteri di tre, cinque tombe a necropoli più consistenti di 13/15 tombe, organizzate a volte anche in cerchi di ignoto significato. Tombe dalla strana forma: Un vestibolo scavato nel tufo, un passaggio chiuso da lastre pesanti e poi, oltre la chiusura, ecco il sepolcro vero e proprio a “grotticella”. Tombe a volte contrassegnate da un segnacolo che le chiudeva dall’ alto. All’interno di questi sepolcri gli archeologi effettuarono importanti e poco spiegabili ritrovamenti: Spilloni di argento anche uguali in diverse tombe (per incastonare bastoni di comando?), frammenti di vaso rotti a bella posta, vasi a fiasco col collo stretto ma anche vasi non a fiasco; ed a volte armi, pezzi di ascia, punte di freccia, lame accanto a vasi con solcature, ed ancora perle! e lamine d’ argento. E poi che dire delle lastre di copertura portate lì da lontano, lastre fatte di grossi pezzi lavici non appartenenti al territorio delle necropoli. Elementi quindi non solo costruttivi ma anche forse rappresentativi di una qualche sorta di rito.


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La Coccinella news- Maggio 2016 Come pure rituali appaiono le collezioni di ossa lunghe, ritrovate in alcune tombe. E poi erano tombe riservate non a tutti gli abitanti dei luoghi ma solo ad alcuni “eletti” di essi? Comunque, da questi ed altri elementi, è venuta la certezza che prima degli Etruschi, il quasi identico territorio, sia stato abitato da un popolo che ha lasciato i semi di elevate conoscenze scientifiche, come nel caso dell’osservatorio di Poggio Rota nella zona di Pitigliano. Vi è anche da dire che una volta giunti gli Etruschi non depredarono le tombe di questi predecessori, come è quasi sempre avvenuto al sopraggiungere di popoli diversi in una certa area, anzi ne hanno avuto rispetto quasi che si trattasse dei propri antenati, in proposito è emblematico il caso della “ tomba numero 7 ”, nella necropoli di Naviglione, vicino a Farnese. La tomba risultò riutilizzata nel pe-

riodo etrusco. Gli archeologi, nel ripulirla, scoprirono una piccola cavità nella roccia che conteneva due vasi rinaldoniani ancora integri, cosa questa che fu interpretata come atto di rispetto? per i precedenti utilizzatori del sepolcro. Purtroppo anche qui, (come è avvenuto molto spesso, ma non sempre, con gli Etruschi), la maggior parte delle ricerche sono state indirizzate quasi esclusivamente al mondo dei morti, per cui nonostante questo popolo fosse dotato di importanti conoscenze nel campo sia della metallurgia che dell’astronomia si può parlare solo di “cultura” e non di “civiltà” di Rinaldone.

Premiato Bruno Valentini Riconoscimento della città per il 59^ anno di attività

Un

premio veramente speciale quello consegnato lo scorso aprile a Bruno Valentini. Nell’ambito dei festeggiamenti per la 66esima Sagra del Carciofo gli è stata consegnata, sul palco di piazza Rossellini, dal consigliere Ascani una targa per il contributo dato alla crescita economica ed imprenditoriale della città di Ladispoli. Sono infatti ben 59 gli anni di attività per Bruno Valentini. Ancora oggi lo si può trovare in piena attività dietro il bancone presso il magazzino di via Aurelia, al lavoro, fianco a fianco con figli e nipoti. Un lavoro svolto con dedizione e abnegazione, pensando in grande ed investendo su professionalità e qualità. Sul palco prima della premiazione è stata anche brevemente ricordata la carriera del “nostro” Bruno. Correva l’anno 1957 e Bruno Valentini apriva la apre la sua prima attività piccola officina di soli 50 mq in via del mare. Con impegno e sacrificio è riuscito ad aprire nel 1982, una officina più grande. Qualcuno lo accusò di essere “folle”, tanto che continuò a lavorare e nel 2011 eccolo tornare a Civitavecchia, ed aprire la “Valentini carri”.

{ Arnaldo Gioacchini }

Membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco

Le due officine (Civitavecchia e Ladispoli) le ha ora donate ai figli, Roberto e Mauro, che ci lavorano con i rispettivi figli. Il suo successo è dedicato alla moglie Eralda, e ai figli e nipoti dice ancora oggi “Osate, amate, credete e perseverate... come ho fatto io!”


La cucina di zia Ale La Coccinella news- Maggio 2016

BRUSCHETTE CON POMODORINI CONFIT AL MIELE E FETA INGREDIENTI (per 6 bruschette): 500 grammi di pomodori Pachino, 2 cucchiai di miele, 3 cucchiai di olio extravergine di oliva, 1 cucchiaino di aglio in polvere, Sale, Pepe, Un panetto di feta, Qualche foglia di basilico fresco, 6 fette di pane casereccio PROCEDIMENTO: Lavate i pomodorini e tagliateli a metà. Metteteli in una teglia ricoperta di cartaforno, con la parte tagliata rivolta verso l’alto. Conditeli con una presa di sale e una spolverata di pepe. In una ciotola emulsionate il miele e l’olio, quindi versate la miscela sui pomodorini. Infornate a 190 gradi per 30 minuti. 5 minuti prima del termine, tostate le fette di pane. Quando i pomodori saranno pronti, disponete le fette di pane tostato su un piatto e conditele con i pomodorini. Completate con la feta sbriciolata e le foglie di basilico.

MINI MUG CAKE AL COCCO E FRAGOLE INGREDIENTI Per 1 mug grande o 2 piccole): 3 cucchiai di farina autolievitante, 3 cucchiai di farina di cocco, 2 cucchiai di zucchero semolato, 1 uovo medio, 3 cucchiai di latte, 2 cucchiai di olio di semi di arachide, 2 gocce di estratto di vaniglia, 5-6 fragole, Burro per imburrare Per il gelato alla panna (senza gelatiera): 400 grammi di latte condensato, 500 ml di panna da montare, 1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia congelare (o i semi di unbaccello), 1 cucchiaio di bourbon o vov (servirà a non far congelare il gelato) PROCEDIMENTO: Preparate il gelato. In una ciotola, montate la panna a neve ben ferma. In un’altra ciotola, mischiate il latte condensato con l’estratto di vaniglia e il liquore. Aggiungete il latte condensato alla panna e mescolate dal basso verso l’alto, per non smontare il composto. Mettete il composto ottenuto in un contenitore ricoperto di cartaforno. Chiudete e mettete il contenitore in freezer per almeno 6 ore prima di servire. Per le bug cake Unite le polveri (farina autolievitante, farina di cocco e zucchero) in una terrina. Formate un foro al centro e aggiungete il latte, l’olio, la vaniglia e l’uovo. Mescolate brevemente fino ad amalgamare il tutto. Lavate le fragole, eliminate il picciolo e tagliatele a dadini. Aggiungete un paio di manciate di fragole all’impasto e mescolate. Imburrate una mug o due tazze da tè. Versate l’impasto nelle tazze riempiendole per metà. Mettete in forno a microonde per 2 minuti e 30 secondi a 800 watt. Appena cotte, sfornate le bug cake e completatele con altre fragole a cubetti edel gelato alla panna. Servitela tiepida.

Contatti: www.lacucinadiziaale.ifood.it

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La cucina di zia Ale


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Il bosco

In esclusiva per “La Coccinella news” i racconti di Marco Milani

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n giorno Bino, aprì gli occhi e si ritrovò tutto solo nel bel mezzo di un bosco. Strano vero? Ma statemi a sentire. Non ricordava cosa l’avesse portato lì, sapeva solamente che avrebbe dovuto attraversarlo per essere salvo. Dopo una breve camminata si trovò di fronte a un bivio, dal quale si diramavano due sentieri. Uno era largo e ben illuminato, l’altro era scuro e impervio, per via di molti rami e alberi contorti. Bino non ebbe dubbi e con un balzo superò il primo albero inoltrandosi lungo il sentiero buio e proibitivo, col sorriso stampato sul volto. La voglia di arrivare presto lo divorava e con incosciente bramosia si gettò a capofitto nella selva. Saranno state neanche due ore di cammino e si trovò di fronte a un altro bivio. Stavolta la scelta fu più difficile. Le strade sembravano simili, forse una era più larga, ma l’altra era più chiara. Bino si fermò un istante e ci ragionò su. Pensò cosa gli convenisse e si dovette sedere qualche minuto prima di fare la propria scelta. Imboccò la strada più larga perché di notte avrebbe mantenuto questa sua proprietà e scartò quella più chiara perché il suo beneficio sarebbe sfumato col calare delle tenebre. Riprese il cammino, stavolta più lentamente e sempre più affaticato. Bino camminò a lungo, arrancando, zoppicando, cadendo ben due volte per poi rimettersi in piedi sofferente. Era ormai sfinito quando si trovò di fronte a un ultimo bivio. In mezzo c’era una quercia bellissima. La strada a sinistra procedeva dritta, infilandosi nell’orizzonte, come un dardo nel bersaglio. La strada di destra faceva la stessa cosa, esattamente dall’altra parte. Bino era esausto. Si sedette sotto la quercia e guardò lontano. La prima strada che aveva imboccato gliela aveva suggerita

la vigoria della gioventù e non aveva esitato. La seconda scelta era stata frutto di un ragionamento e gliela aveva suggerita la convenienza. Il terzo bivio ce lo aveva di fronte, ora. Bino si guardò le mani raggrinzite e rugose, sorrise e chiuse gli occhi. Ora era saggio. Giunto alla fine del viaggio aveva capito che, lungo il suo cammino, tutte le scelte che aveva fatto avevano contribuito a farlo arrivare fin lì e che non era più tempo di guardare avanti. Il bosco era finito. Aveva camminato tanto e quando era arrivato a credere di conoscere quel bosco, se ne era ritrovato fuori. Aveva ancora gli occhi chiusi quando una voce giovanile gli chiese qualcosa. “Mi scusi signore, saprebbe dirmi quale dei due sentieri che partono da qui debbo prendere per arrivare dall’altra parte del bosco”? Bino guardò il ragazzino con affetto. “Quello che più ti ispira…” sussurrò “…quello che più ti ispira”.

{ Marco Milani}


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Al via le audizioni sul palco del Pinar

A luglio arte e spettacolo: ballo, canto, recitazione e non solo

IL

sipario sta per aprirsi, e si parte in grande, in stile Pinar club: sono già numerosi i talenti di ogni età che si sono fatti avanti da tutto il litorale Roma Nord, da Fiumicino a Civitavecchia, ma anche da altre regioni del centro Italia, per mettere in mostra le proprie qualità. E tu? Che talento hai? Te la senti di cavalcare l’opportunità di un palcoscenico sotto lo sguardo “severo” di competenti giurati dei settori dell’audiovisivo, e sotto i riflettori ed il plauso di un pubblico attento? Per partecipare ed esibirsi non sussistono particolari requisiti tecnici, fisici o di età o sesso, basta essere disposti a dare il meglio di sè ed avere – o credere almeno di possedere – un talento particolare da mostrare e condividere: hai un asso nella manica che si adatti ad una breve performance da sottoporre alla platea? Il Pinar Summer Talent è il contest che

fa per te, e ti permetterà di conoscere e farti conoscere in un clima di professionalità ed al contempo simpatia, spensieratezza e divertimento. “Tutti potranno iscriversi liberamente, ma verranno effettuate comunque delle preselezioni-audizioni” anticipano dall’organizzazione, “dove ciascun candidato avrà modo di presentarsi mostrando un’estratto della propria performance che verrà archiviato in formato video ai fini della redazione del palinsesto di ciascuna serata spettacolo. Lo show, ad eliminatorie progressive, si terrà a partire dalle ore 21.00 (ogni domenica dal 3 luglio), mentre le audizioni sono già iniziate ed è possibile iscriversi. Per prendere parte alle audizioni\preselezioni invia subito un tuo video di presentazione o una tua breve descrizione con le caratteristiche dell’esibizione proposta e il tuo nome, cognome, età. Scrivi, anche via whatsapp, al 329.76.95.163 o a pinartalent@gmail.com

Dall’Olanda a Ladispoli

Campioni internazionali alla Debby... per carpirne i segreti

Se

vincono così tanto, avranno un segreto. Quale? Sono in molti a chiederselo, ed ognuno ha una sua teoria. Perchè con un impianto come quello di Ladispoli non si spiega come faccia la Debby Roller Team a sfornare campioni a tutti i livelli, regionali, nazionali, europei, mondiali. Fatto sta che arrivano anche dall’estero per allenarsi a Ladispoli, sotto l’occhio attento del tecnico federale Andrea Farris. Le ultime in ordine di tempo sono state due campionesse olandesi, Sharon Hendricks e Lisa

Van der Geest che messi i pattini ai piedi hanno seguito scrupolosamente le consegne, partecipando ad un allenamento collettivo con gli atleti della Debby Roller Team, cui si sono uniti anche altri campioni: le sorelle Francesca e Giulia Lollobrigida della Società Aereonautica Militare e Giuseppe Bramante della Olimpiade Siracusa. Che spettacolo vedere i campioni del mondo alleanarsi alla Debby!


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Soft boxe

I ragazzi di Christian Abis hanno ben figurato

P

rima uscita stagionale per i ragazzi della Martial Academy, con l’Abis Boxing Team di Christian Abis nella capitale. Lo scorso 24 aprile esordio sul ring per i boxer ladispolensi presso il Palasport delle Fiamme Oro.

Al loro primo incontro Giorgia Paradisi, Manuel Fanelli, Claudio Gennaretti, Chrstian Cepollaro, Manuel Di Salvo hanno ben figurato, aggiudicandosi o pareggiando ai punti l’incontro. Ancora meglio Francesco Pesce e Giulio Cesare Gravotta che praticano questo sport già da qualche anno. Prossimo appuntamento con la boxe, questa volta a Ladispoli, il prossimo 14 maggio grazie ad una sessione di gare organizzata da Fabio Filippini presso la palestra della scuola media Melone, cui parteciperanno tutti i boxer del comprensorio.

La Kinesiologia Emozionale Applicata

Animo Basico ci spiega una terapia alternativa che possono imparare tutti

La

kinesiologia Emozionale Applicata è una terapia alternativa che tutti possono imparare, ma che non tutti sono in grado di applicare, basata su una tecnica diagnostica apparentemente semplice ma avanzata, fruibile sia dagli Umani che dai nostri Amici a 4 Zampe, attraverso uno scambio non invasivo di comunicazione con il sistema corporeo. Questa fantastica opportunità è stata scoperta nel 1964 dal famosissimo chiropratico George Goodearth, il quale scoprì che avvicinando una qualsiasi sostanza ad un muscolo del corpo, si poteva aumentare o diminuire la forza contrattile. Ogni sostanza, ogni emozione, ogni pensiero, ogni fastidio, ha un suo campo magnetico ed energetico che lo avvolge che emette una sua frequenza. Partendo da questo principio base, quindi, si può interagire con il campo energetico del corpo, per individuare cosa è bene e cosa no, per il soggetto testato. In cosa consiste: Alla base della tecnica vi è la convinzione secondo la quale ogni blocco emozionale si ripercuote nel corpo ed è identificabile attraverso una particolare debolezza muscolare. Nella Kinesiologia applicata questa è l’indicazione base che utilizza il test di contrazione muscolare (O-Ring) per effettuare le verifiche necessarie. E’ noto che sia nel corpo Umano che in quello Animale, è inscritta una mappa delle emozioni attraverso la quale è possibile identificare le origini dei blocchi emotivi causati dai traumi della nostra vita o di quella dei nostri antenati. Il Terapista Kinesiologo valuta attraverso il test, la risposta delsistema nervoso della persona o dell’animale, configurando una accurata rete di informazioni a fronte di differenti fattori di tipo strutturale, biochimico, emozionale, energetico ed alimentare.

A cosa serve: E’ finalizzata al riassesto degli equilibri a livello profondo, con il conseguente miglioramento dello stato di benessere olistico individuale e viene utilizzata in vari campi: • dolori di natura fisica • disagi psicologici • percorsi alimentari, intolleranze alimentari, tollerabilità ai cibi, etc. • scelta personalizzata di integratori, rimedi e trattamenti più efficaci A chi è rivolta: Agli esseri Umani Adulti , con i quali si può interagire chiedendo quali siano i loro disagi, ma la tecnica dà ancora più soddisfazioni con i Bambini e gli Animali (negli ultimi due casi attraverso il “sostituto”) , che, pur non potendo esprimersi verbalmente, con questa metodica riescono a comunicare le informazioni necessarie per rimettere in equilibrio gli squilibri che provocano i disagi (blocchi emozionali). Sono sempre di più i veterinari che conoscono e apprezzano questo tipo di approccio, perché tutti gli animali, esattamente come noi, hanno il diritto di essere ascoltati, aiutati e soprattutto rispettati nella loro totalità. Per concludere: Attraverso il test si va ad interrogare la frequenza della sostanza (un cibo piuttosto che un integratore) o dell’emozione (stress, ansia, dolore fisico) presa in considerazione per il soggetto testato e con questo sistema si ottiene l’aumento o la contrazione muscolare che ci restituisce una risposta positiva o negativa In tal modo il terapista, tramite la seduta, può attuare le correzioni necessarie al mantenimento e/o al recupero dello stato di benessere generale. Siete curiosi? Volete saperne di più? Prenotate un colloquio gratuito con Roberto Ricci Kinesiologo - Reflessologo Plantare - Master in RQI presso: ANIMO BASICO – Via Settevene Palo, 54


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Grande successo per l’Alsium Trail 2016

Oltre 2oo iscritti alla corsa organizzata dalla Podistica Alsium

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omplici la clemenza del tempo, vista la pioggia dei giorni precedenti, l’ottima organizzazione e i più di duecento iscritti alla gara competitiva di 10 chilometri la seconda edizione dell’Alsium Trail è stato un vero successo. Gli appassionati del trail si sono dati appuntamento stamattina primo maggio alle ore 9,30 in via Corrado Melone per percorrere nello splendido scenario naturale del Bosco che l’Oasi di Palo, del Porto di ALsium, del Borgo dei Pescatori, gli atleti hanno poi costeggiato il Castello di Palo e la Posta Vecchia. Si è corso quindi in un ambiente totalmente naturale, ricco di storia e natura, come nella mentalità di chi ama i trail. primo tra gli uomini a tagliare il traguardo in 33’:38’’ Andrea Azzarelli del Santa Marinella Athletic Club che si è aggiudicato anche la precedente competizione, dietro di lui l’atleta marocchino della LBM Sport Roma Cher Kaori Elmakhrout, terzo Adolfo Macolino dei Millepiedi Ladispoli. Tra le donne prima con il tempo di 43’:33’’ Eleonora Bazzoni della Colleferro Atletica seguita da Sara De Santis della asd

ACSI Italia Atletica, terza Alina Elena Balauca della asd Villa De Sanctis. Presenti alla manifestazione il delegato allo sport del Comune di Ladispoli Fabio Ciampa che ha espresso parole di elogio alla podistica Alsium che ha organizzato l’evento ed in particolar modo al presidente Lucio leopardo e al “deus ex machina” del sodalizio sportivo Maurizio Cherubini, ha partecipato alla premiazione anche il direttore tecnico dell’Oasi del Bosco di Palo Laziale Antonio Pizzuti Piccoli. A conclusione della giornata sportiva dopo le premiazioni di rito gli organizzatori oltre a rinnovare l’invito alla prossima edizione della Alsium Trail hanno dato appuntamento a tutti gli intervenuti per il 3 luglio alla “Corri al parco degli Angeli”.

{Walter Augello}

“Il mese di fuoco”

Le ginnaste dell’Elana Gym impegnate su tutti i circuiti di gara

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sà, il mese di maggio, per le ginnaste dell’A.S.D Elana gym, è sempre ricordato come “il mese di fuoco”, visto il gran numero di competizioni che le sportive affrontano in questi 31 giorni; ma non per questo non sono meno determinate nell’affrontarle. Questo lungo periodo di “fuoco”, quest’anno ha avuto inizio il 28 aprile, con la prova regionale del campionato di serie D fgi dove, Sofia Brondi, Carlotta Travaglia, Giula Caponera e Elena De Pace, per la categoria allieve, si sono classificate 3°, centrando pienamente la qualificazione per la finale nazionale di Pesaro. Non da meno, è stata la prestazione di Iva Petrova Kimanova, che dopo esser stata selezionata per il test regionale nella sezione junior 1° fascia, è riuscita a qualificarsi alla fase nazionale, con la speranza che sia riuscita ad ottenere il pass per i collegiale estivo. Nei giorni a seguire, il 7 e l’8 maggio, la società laziale, ha preso parte al Secondo Torneo Internazionale organizzato dalla società A.S.D. Vera, nel valtellinese. Si sono distinte Caterina Silvestre, 2° per le allieve 2° fascia b, Barbara Capata e Alessia Carannante

Auguri Elisa

rispettivamente 1° e 2° per le allieve 2° fascia a, Elisabetta D’Agostino, 2° per le juniores 1° fascia a e Eleonora Massini e Chiara Cavallo, 1° e 2° per le juniores 1° fascia b. “E’ stata una gara di altissimo livello” dice il tecnico Elena Costantin, “abbiamo partecipato ad una competizione che vedeva partecipare le migliori scuole a livello italiano, come la Desio San Giorgio, e internazionale, come nel caso della prestigiosa scuola ucraina delle Deriugina.”. Ma gli appuntamenti non sono finiti qui! Auguriamo quindi, un caloroso “imbocca al lupo” a tutte le ginnastine, con la speranza che i loro sogni, un giorno, possano avverarsi!

{Martina Del Monte}

Auguri Riccardo


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Maggio...mese degli scacchi

A Ladispoli dal 13 al 22 maggio il Campionato Regionale Assoluto e quello Giovanile

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bbene si, avete letto bene! Nel mese di maggio Ladispoli sarà, come non mai, il baricentro degli Scacchi della nostra regione. Infatti il Comitato Regionale del Lazio ha affidato al Circolo Scacchistico “Alvise Zichichi” l’organizzazione del Campionato Regionale Assoluto e del Campionato Regionale Giovanile, i due eventi piu’ importanti che per due settimane porteranno nella nostra città i migliori giocatori a contendersi i vari titoli in palio, e che apriranno ai vincitori le porte dei Campionati Nazionali. Si inizia, pensate un po’, venerdì 13, quando per tre giorni ci sarà battaglia per aggiudicarsi il titolo di Campione Assoluto, in barba alla scaramanzia! Si finisce invece domenica 22 maggio l’attesissimo torneo dei bambini ed i ragazzi dall’Under 8 all’Under 16 sia maschile che femminile. Tutte le manifestazioni si svolgeranno presso il Blu Hotel “Villa Margherita” che, oltre a proporre condizioni agevolate per i sog

giorni ed i pranzi di giocatori ed i loro accompagnatori, quest’anno mette a disposizione un buono sconto per un soggiorno presso una delle loro strutture. Sarà anche l’occasione per festeggiare il primo team dell’Alvise Zichichi che nel Campionato Italiano a squadre ha conquistato la promozione in serie C, complimenti a tutti i ragazzi! Quale migliore occasione quindi, per gli appassionati di questa nobile arte, di vedere all’opera i migliori giocatori e magari, in qualche momento di analisi e relax, poter imparare la mossa vincente! E per chi volesse informazioni o iscriversi, puo’ visitare la nostra pagina facebook oppure www.csalvisezichichi.it

{ Stefano Grilli }

Medicina Tradizionale Cinese

Stimolazione energetica per le mamme e i bambini

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Medicina Cinese dedica molta attenzione alla fisiologia femminile. Per quanto riguarda, nello specifico, la maternità, gli aspetti relativi al concepimento fino ad arrivare al parto e al puerperio, sono da migliaia di anni studiati e affrontati con successo, ricorrendo a tecniche di stimolazione energetica. Agopuntura, Tuina, dietetica cinese e altre tecniche integrate possono essere un valido aiuto per la donna che voglia risolvere o ridurre le nausee tipiche nel primo trimestre o altri disagi legati spesso alla gravidanza (dolore lombare, emorroidi, edema frequente negli ultimi mesi o anche stati emotivi particolarmente difficili). Per quanto riguarda il bambino, uno dei campi di applicazione più famosi è quello relativo al capovolgimento del feto podalico. La malposizione fetale viene trattata in medicina cinese mediante l’uso della moxibustione. Questa è una tecnica indolore e non invasiva che consiste nell’applicare il calore generato dalla combustione di un erba (artemisia) su un punto di agopuntura situato sul dito mignolo del piede (67esimo punto del Meridiano di vescica urinaria). L’uso corretto di questa tecnica ha una percentuale di successo sul

capovolgimento del feto molto alta, superiore all’80% dei casi. Anche nel momento stesso del parto, la medicina cinese può aiutare e favorire il travaglio (compreso il caso di ritardata induzione del travaglio), può accompagnare la donna durante il parto e favorirlo riducendo i tempi e il dolore. Anche dopo la nascita del bambino la medicina cinese può essere un valido aiuto in caso di ipogalattia o depressione post-partum ed offre importanti strumenti per prendersi cura del bambino fin dalla nascita, lavorando con tecniche energetiche di Tuina pediatrico semplici ma molto efficaci. Per le donne e mamme che volessero approfondire questi temi si terranno nei mesi di maggio e giugno incontri di accompagnamento al parto con il Tuina (per coppie in attesa) e di Tuina pediatrico (per genitori). In entrambi i casi un’occasione unica per scoprire un nuovo modo per prendersi cura di se e del proprio bambino in prima persona, da “protagonista”, senza naturalmente mai sostituirsi all’intervento del medico

{ Laura Vanni } Operatore olistico Tuina tel. 338.86.01.503

www.medicinacineseladispoli.net


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Atletico Ladispoli & Parco degli Angeli Splendida manifestazione: vincono Sport e Solidarietà

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cosa punta una squadra di calcio? “A vincere il campionato naturalmente!” è la risposta che spontaneamente viene di dare, perché è il massimo del risultato che ci si può attendere. Eppure gli amici della S.S.D. Atletico Ladispoli 2012 hanno puntato più in alto: obiettivo da raggiungere?

Il sorriso dei nostri ragazzi! Risultato raggiunto alla grande sabato 7 maggio 2016 allo Stadio comunale “Lombardi” di Marina di San Nicola dove, sotto lo guida del Presidente Aurelio Nicolini, supportato da una “squadra” di meravigliose persone capitanate dall’infaticabile Giovanni Sirica, i nostri ragazzi hanno vissuto emozionanti momenti a loro donati da tanti amici, dai più piccoli ai più grandi, scesi in campo per aiutarli a vincere la loro partita con la vita. Partita impegnativa dove è il gioco di squadra che conta, dove è l’impegno dei compagni che ti fa arrivare a quel gol che consente di esultare.

Il gol dei nostri ragazzi è rappresentato dalle tante persone che gli si sono strette intorno per testimoniare loro affetto e volontà di continuare ad esserci nel loro futuro. Il senso dell’impegno di questi magnifici amici è nell’immagine di quel cuore, tutt’uno con un pallone, che ci hanno donato….. insieme al loro cuore. Impegno a far crescere i loro ragazzi con la consapevolezza che ci sono ragazzi che per “correre” hanno bisogno delle gambe di tanti amici e che loro possono essere quegli amici. Ad esserci oggi c’erano altri amici che rivestono cariche istituzionali e che già “corrono” per i nostri ragazzi: Roberto Ussia, Fabio Ciampa e Federico Ascani, i quali hanno rinnovato il loro sentimento di affetto e l’impegno a fare quanto più possibile per sostenere realtà come quella dell’Atletico Ladispoli che sanno dare un senso ulteriore allo sport. Con il cuore colmo di gratitudine le Famiglie del Parco degli Angeli rivolgono un sincero pensiero di affetto a tutte quelle Famiglie che hanno accantonato i loro impegni per stringersi attorno ai nostri ragazzi, per ospitarci in modo magnifico e per darci un concreto supporto mediante una raccolta di fondi per le nostre attività. Alla grande Famiglia dell’Atletico Ladispoli il nostro commosso abbraccio!

{ Filippo Bellantone }

Presidente Ass. Nuove Frontiere Onlus – Parco degli Angeli

LA COCCINELLA NEWS Periodico di informazione, politica, cultura, costume, a distribuzione gratuita Direttore Responsabile: Walter Augello Registro Stampa: Tribunale Civitavecchia 01/09 Responsabile Culturale: dottor Arnaldo Gioacchini Redazione: 327.57.077.12 lacoccinella@tiscali.it Stampa: PressUp (VT)


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