La coccinella news marzo 2016

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anno VIII - Marzo 2016

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La Coccinella news- Marzo 2016

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Campo di Mare che fine farà? Fare Verde chiede l’intervento del sindaco per salvare balneari e territorio

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uello che auspichiamo, e per questo facciamo appello al sindaco Pascucci, sempre molto sensibile alle battaglie ambientali e di legalità, è il salvataggio degli stabilimenti balneari. È impensabile una stagione estiva con neanche la metà dei servizi perché ci sono degli stabilimenti chiusi ed inutilizzabili, comunque sarebbe un grave danno per il turismo estivo e per l’economia di Cerveteri. Speriamo inoltre che il sindaco fermi quella che sembra un’ulteriore colata di cemento proprio sulla località balneare. Tra l’altro ci hanno segnalato ed abbiamo verificato che sul sito del gruppo Bonifaci siano già presenti “villini con affaccio sul mare ed un elegante promenade” dati come in “prossima costruzione”, come è possibile tutto ciò? Crediamo che fermare tutto ciò sia nelle possibilità del comune di Cerveteri e del sindaco Pascucci, visto che comunque era previsto nel suo programma elettorale, quello per cui è stato scelto rispetto ad altri. Proprio il documento che è il patto con i cittadini dice “istituire una commissione comunale deputata alla raccolta e all’analisi di tutta la documentazione inerente i rapporti tra il Comune e la società Ostilia per la risoluzione delle problematiche legate a Campo di Mare. L’obiettivo della nostra amministrazione è quello di acquisire al patrimonio comunale le aree di Campo di Mare in tempi brevi al fine di poter avviare un’articolata strategia di interventi finalizzati alla realizzazione dei servizi mancanti e alla sistemazione del lungomare”. E chiediamo tutto questo anche in virtù della storia politica del sindaco Pascucci, che lo ha visto rifiutare una tangente da 375.000 euro e denunciare i corruttori. Come si possono avallare le richieste della società Ostilia dopo gli ultimi accadimenti? Non potrebbe essere opportuno, visti gli ultimi accadimenti, mettere in stand by momentaneamente il progetto che ha la società Ostilia su Campo di Mare? Vogliamo solo ricordare che il patron della società il signor Domenico Bonifaci è stato tra i protagonisti di tangentopoli, sembrerebbe che all’epoca lo chiamassero ‘Provvista’, per via di una provvista, appunto, di 156 miliardi creata ai tempi della maxi

tangente Enimont, dove patteggiò per 11 mesi di carcere e la restituzione di 54 miliardi. Lo stesso venne arrestato con l’accusa di concorso in corruzione in atti pubblici nell’ambito dell’inchiesta toghe sporche, e poco dopo venne chiamato in causa per l’inchiesta palazzi d’oro. Oggi insieme a molti dei suoi uomini si trova indagato in un’ulteriore trance dell’indagine Vitruvio, che ha portato nel corso del 2015 all’arresto di diversi funzionari pubblici e imprenditori, indagin dove sembrerebbe essere stata tirata in ballo anche la società Ostilia. Marco Travaglio in un’intervista definì così Bonifaci, “il costruttore ed editore de Il Tem-

po Domenico Bonifaci, già pregiudicato per Tangentopoli: in un paese serio, non potrebbe più sfiorare la PA neppure con una canna da pesca, dopo quel che si scoprì sul suo ruolo nei fondi neri Montedison”. Noi crediamo che il Comune di Cerveteri non possa scendere a patti con una società che vede nei suoi vertici queste credenziali, soprattutto se si è fatta propria la bandiera della legalità, e che debba attuare quanto riportato nel programma elettorale del sindaco. Non si possono sacrificare aziende che hanno creduto ed investito su Campo di Mare, così come non si può continuare a consumare suolo con asfalto e cemento, è per questo che ci appelliamo al sindaco Pascucci, perché crediamo che con il potere politico conferitogli dai cittadini di Cerveteri possa trovare una soluzione equa per tutti.

{ Walter Augello } responsabile Fare Verde Ladispoli-Cerveteri


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“Non ho mai dimenticato Pietro”

“Il Sindaco mi disse che meritavo un premio per averne recuperato il corpo”

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ome andrà a finire questa storia non lo sappiamo, però vi possiamo raccontare come è iniziata. Perchè siamo convinti che solo chi conosce il passato può avere a cuore le sorti del territorio in cui vive. Era l’estate del 1980 e Roberto Lazzeri, quello che tutti conoscono oggi come il patron della Spiaggia Renzi, lavorava come bagnino alla Associazione Nautica Campo di Mare. Gli stabilimenti in quel periodo erano solo tre: Il quadrifoglio, Lemon beach, Zi Memmo (oggi Six) e l’Ancm. Campo di Mare e Cerenova pullulavano di vacanzieri ed i giovani di cervetrani venivano al mare, e si ritrovavano da Zi Memmo. “Accadeva che come aiutanti facevo assumere sempre ragazzi di Cerveteri - racconta Roberto -quell’anno avevo con me Carlo Faraglia, mentre negli anni precedenti c’era stato suo cugino Ignazio. E così i ragazzi da Zi memmo spesso venivano a salutare gli amici all’Ancm. Pietro era uno di loro. Un giorno venne, salutò e poi non lo vidi più. Dopo qualche ora vennero a cercarlo e di lui nessuno sapeva più niente. Il mare era un po’ mosso e cominciò a farsi strada l’idea che fosse andato a fare il bagno e fosse successo qualcosa di brutto. Calò il tramonto e di Pietro neanche l’ombra, neanche a Cerveteri sapevano che fine avesse fatto e l’angoscia cresceva. Conoscendo questo mare dissi che se era successo quello che tutti temevamo il corpo di Pietro sarebbe riaffiorato in un certo punto a quella data ora con il cambio della marea. E così fu. Partecipai alle operazioni di recupero della salma.

Fu una cosa straziante. L’intera comunità di Cerveteri ne rimase scioccata. Fu un dolore immenso per il paese, un paese agricolo che aveva perso un proprio figlio in quel mare che non conosceva.., quanti ragazzi facevano il bagno senza saper nuotare! Quante volte li ho richiamati e gli ho detto di non giocare con la loro vita. Giorni dopo fui chiamato in comune. Il sindaco Santangelo mi disse che meritavo un premio per aver recuperato quel ragazzo, il paese me lo doveva. Mi offrirono un posto di lavoro da operaio. Li ringraziai e gli dissi che il mio mondo era il mare, lo era sempre stato e che se proprio mi volevano premiare mi potevano dare una concessione demaniale. Il Sindaco Santangelo e l’allora assessore all’urbanistica, Lamberto Ramazzotti, appoggiarono subito questa mia richiesta e nacque così un anno dopo il rimessaggio barche, il primo alaggio e varo di Campo di Mare. Da allora sono passati 35 anni e molte cose sono cambiate: il modo di fare le vacanze, così come Cerenova e Campo di Mare che oggi hanno migliaia di residenti anche in inverno. Non è cambiato il mio affetto per quel pezzo di spiaggia che ho curato negli anni e trasformato in uno stabilimento balneare, così come non ho dimenticato Pietro quel ragazzo morto troppo giovane, la cui morte segnò l’intera comunità di Cerveteri, che oggi sembra essersene scordata.”


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La cultura del “chiudere un occhio” Apriamoli bene entrambi e denunciamo le illegalità, tutte

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uella che viviamo oggi è l’era del “chiudere un occhio”. Tempo fa leggevo su un Social network di una signora che si lamentava per degli allacci elettrici alquanto precari da parte di alcune bancarelle nei giardini, per via della loro pericolosità (fili scoperti e a vista). Era stata sommersa di critiche perché aveva osato rilevare una tale sciocchezza di fronte ai “problemi veri”. Stessa cosa succede se si parla delle deiezioni dei cani non raccolte, dei rifiuti per strada, delle spiagge libere sempre più strette, dei marciapiedi ridotti se non scomparsi ad uso privato, per non parlare degli interventi delle forze dell’ordine nei confronti di quelle attività che non hanno regolari permessi e/o la documentazione a posto. Per tutto ciò si alza sempre alto il coro “Ma pensate alle cose importanti” che tradotto significa “chiudiamo un occhio”. Chiudi un occhio oggi, chiudi un occhio domani… gli occhi sono

due, poi scende il buio. Chiudono alcune attività. “Molte persone perderanno il lavoro” qualcuno si batte il petto. E allora? Preferiamo vivere nell’illegalità piuttosto che mettere le cose a posto? La cultura del “chiudere un occhio” va sradicata, col tempo, con il lavoro nelle scuole, con l’esempio. Perché a forza di chiudere un occhio, lo hanno capito anche ai massimi vertici come funziona e siamo al terzo governo di fila mai votato; gli esiti dei referendum vengono ignorati; corrotti e condannati continuano a sedere in Parlamento; truffe e corruzione ormai ci passano davanti agli occhi quotidianamente. Altro che chiudere un occhio: apriamoli bene entrambi e denunciamo le illegalità, tutte. Dal filo scoperto al governo illegittimo, tutte!

{ Marco Milani}

la coccinella è anche on line su www.ladislao.net


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Creatività al femminile

8 marzo non solo di “trucco e parrucco” con l’A.n.d.o.s.

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n 8 marzo diverso a Ladispoli quest’anno, la giornata di festa oltre a ricordare l’altra parte del cielo, ha reso palese e divertente l’essere donna basando, sul tema della “creatività al femminile” in tutti i suoi aspetti, le potenzialità che con le lotte e con l’impegno il mondo femminile è riuscito ad ottenere nell’ultimo secolo. L’incontro avvenuto al Polifunzionale è stato appoggiato nella richiesta dal Sindaco Paliotta, dal vicesindaco Lauria e dal Consiglio Comunale dei Giovani. Alla serata sono sopraggiunti, l’assessore Ussia e il delegato allo sport Ciampa, ospiti gradite la presidente di Eudonna, dott.ssa Giovanna Sorbelli, e l’artista internazionale dott.ssa Patrizia Patti che hanno portato il loro contributo come espressione dell’Arte e delle Politica in favore della parità delle donne in tutti i settori della cultura. E’ stato concesso all’associazione del Comitato A.N.D.O.S. onlus Ladispoli, associazione di volontarie che si occupa del disagio e della prevenzione nel nostro territorio soprattutto rivalutando

il potenziale pubblico offerto dal Consultorio e dalla “Casa della Salute” di Ladispoli e Cerveteri di festeggiare la creatività delle donne anche attraverso l’arte femminile che vuole rendere il viso e corpo delle donne il biglietto da visita con cui si relazionano al mondo con la coscienza di avere una buona percezione del proprio Sé. Il corpo è divenuto il fulcro su cui far ruotare la festa che partita in sordina, ha visto salire una quota enorme di pubblico e partecipanti attivi nel voler condividere e promuovere l’esperienza di trasformarsi attraverso il trucco estetico, esprimendo in un settore prevalentemente femminile questa creatività. Con l’omaggio offerto dalle associate del Comitato A.N.D.O.S. onlus Ladispoli del “trucco e parrucco” della manicure, si sono formate file di donne di tutte le età, che prima timidamente e poi sempre più gioiosamente hanno beneficiato delle cure “, gradendo piacevolmente di questa forma di attenzione nei loro riguardi. segue su www.ladislao.net


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Clamoroso autogol!

È lecito e naturale sottrarre un neonato alla madre appena partorito?

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ualche settimana fa, nel pieno della campagna pro o contro la legge sulle Unioni Civili, “le Iene” hanno mandato in onda un’intervista al senatore Sergio Lo Giudice e al suo compagno, nel tentativo di perorare la causa a favore della legge Cirinnà. Che autogol! Con fare quasi irridente il buon senatore e il suo compagno hanno praticamente raccontato come si possa ricorrere all’utero in affitto per scegliersi il proprio giocattolino, spacciandola per una scelta nobile e progressista. Hanno confessato di aver speso circa centomila euro tacendo sul compenso per la donna usata(!) per la “produzione” del loro giocattolino. Se la ridevano sotto i baffi, loro, ricchi e felici. Che autogol! Prendo il mio esempio. Ero e sono tuttora a favore delle unioni civili e per la parità dei diritti e propendevo persino per la stepchild adoption, non volendo credere che si potesse utilizzare tale mezzo per i propri meschini fini. Il senatore Lo Giudice e il suo compagno mi hanno dimostrato il contrario, sbattendocelo in faccia in televisione, svelando che non si tratta del reclamare un diritto bensì del soddisfacimento di un capriccio personale, un bieco, meschino e costoso capriccio

personale, arrivando a dire che è lecito e naturale sottrarre un neonato alla madre appena partorito… Da pochi giorni anche Nichi Vendola ha coronato il suo sogno (anche lui negli States a suon di verdoni) e sapete cosa ha confessato? «Uso provocatoriamente questo mio sogno contro la pigrizia della politica sul tema dei diritti civili». Capito? E’ una provocazione. Che abbia affittato un utero e sfruttato il corpo di una donna per i suoi fini non conta, lui voleva provocare. E finita la provocazione che farà? Restituirà il giocattolino? Nel rispetto di tutte le idee e le opinioni, resta però un fatto: si tratta di due clamorosi autogol anche perché, pochi giorni prima, la Finocchiaro al Senato aveva detto: “Ma la mia contrarietà alla maternità surrogata non si fonda solo sulla ragione, più immediata, dell’inaccettabilità dello sfruttamento del corpo di una donna. Mi rincresce, ma non posso nascondere che è possibile che esistano donne che, fuori da condizionamenti economici, sessisti o familiari, decidano liberamente di portare a termine una gravidanza su commissione. Io lo trovo inconcepibile”. Cosa dirà ora?

{ Marco Milani }


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Fermiamo le trivelle con il referendum

Presto saremo chiamati al voto. Sarà l’occasione per difendere l’ambiente

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l prossimo 17 aprile si voterà per il Referendum nel quale gli Italiani daranno o meno il proprio consenso alle trivellazioni in mare alla ricerca del petrolio. Fino all’ultimo “qualcuno” ha tentato di boicottare tale evenienza, poi si sono arresi di fronte alla legge e soprattutto alla Costituzione e Mattarella ha dovuto firmare “concedendo” un diritto che si voleva negare. Si poteva accorpare il referendum con le votazioni amministrative e risparmiare ben 350 milioni di euro. Macché, il referendum lo si voterà in fretta e furia senza neanche dare tempo per una giusta informazione e lo si farà il 17 aprile, nella speranza, la “loro”, che la gente diserti le urne e tutto possa saltare non raggiungendo il quorum. Può bastare? Macché! Bisognerà votare se si

preferisce che le trivellazioni nel Mediterraneo siano prorogate oppure scegliere il divieto e quindi la fine per questa pericolosa e inquinante attività. Quindi bisognerà votare “sì” per dire “no” alle trivelle e “no” per dire “sì”. Sarà un caso che l’abbiano così incasinato? Nessuna paranoia complottista, diciamolo subito, quel “qualcuno” e quel “loro” virgolettati stanno a intendere i potenti delle lobby fossili, ovvero i petrolieri, i gruppi di potere legati al petrolio e, di conseguenza, tutti i loro lacchè. A pensar male…

{ Marco Milani }

Problema inquinamento

In tanti a Ladispoli al corteo per la chiusura definitiva della discarica di Cupinoro

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abato 27, febbraio si è tenuto il corteo dei Comitati Uniti per la chiusura definitiva di Cupinoro. Il successo della manifestazione, viste anche le condizioni meteorologiche avverse, è indubbio e soprattutto sottolinea un risveglio delle coscienze che riscalda il cuore. L’obbrobrio malefico di Cupinoro sembrava ormai una pratica chiusa ma poi è stata rilanciata l’idea di farne una centrale a biogas. PraticamenteècomeseaFukushima, dato che un disastro c’era già stato, tanto valeva continuare a battere il ferro e metterci pure qualche altra diavoleria inquinante. Lo scempio di Cupinoro, come quello di Malagrotta devono rimanere due capitoli chiusi.

Un vasto territorio ne è inquinato da anni e anche ora, che i siti sono ormai esauriti, si pensa di continuare a sfruttarli convertendoli in centrali a gas, inceneritori o “città dell’immondizia”. “Abbiamo già dato” verrebbe da dire ma soprattutto, viene spontaneo dire che non si ha più fiducia nelle istituzioni e qualunque promessa suona falsa, vuota. L’unica soluzione è che questi due siti rimangano chiusi e si proceda alla bonifica del territorio.

{ Marco Milani }


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L’inverno del pesco in fiore Anche la Rai scopre il “caso letterario”. Diventerà una fiction?

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on un pizzico di orgoglio lo avevamo annunciato dalle nostre pagine. Ma non avremmo mai creduto, anche se lo speravamo con tutto il cuore, che il romanzo d’esordio del “nostro” Marco Milani potesse raggiungere in così breve tempo un traguardo così importante. Cominciamo col dire che nelle librerie cittadine è andato esaurito già tre volte, tanto che gli stessi operatori del settore cominciano a definirlo “caso letterario”. In un paese dove si legge poco, è decisamente un bel traguardo quello di registrare il tutto esaurito. “Solo per Harry Potter, Codice da Vinci e 50 sfumature di grigio si erano verificate richieste così continue - ci ha raccontato Irene, la titolare di “Scritti & Manoscritti” - Persone che entrano in libreria e chiedono “su quale scaffale trovo ‘L’inverno del pesco in fiore’ sono una presenza costante nelle nostre giornate. Una bella soddisfazione...anche per noi!” Unanime il consenso tra chi ha letto il libro: appassionante, coinvolgente, verosimile. Sono in molti a credere che ha tutte le carte in regola per diventare uno sceneggiato o meglio ancora una fiction. A gonfie vele stanno andando le presentazioni. Il firmacopie alla Mondadori di viale Italia è andato ottimamente, così come la vendita; meglio ancora la presentazione in biblioteca dove erano presenti non meno di 90 persone. Presentazioni che continuano su tutto il litorale e non solo. Sabato 12 marzo è stata la volta di Civitavecchia, mentre sabato 26 il libro verrà presentato a Santa Marinella, in occasione della

inaugurazione della biblioteca civica, un evento cui parteciperà anche la nipote di Roberto Rossellini. Ma non è ancora tutto: in occasione della prossima sagra del Carciofo, l’autore Marco Milani sarà presente presso lo stand istituzionale. Ma la notizia bomba è l’interessamento della Rai per questo giovane autore e per il suo romanzo d’esordio. E questo è solo l’inizio, mentre impazza la selfie mania.


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I Caschi Blu della Cultura Un vero e proprio dono dell’Italia al mondo intero

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’idea è italiana e gli uomini che la applicano sono italiani. Saranno già pronti ad intervenire nelle prossime settimane i Caschi Blu della Cultura composti da 30 specializzatissimi carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio della Benemerita a cui si uniranno, a secondo delle circostanze, altre 30 preparatissime figure professionali provenienti dall’Istituto Centrale del Restauro e dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, insomma come a dire tre nostre grandi eccellenze nazionali che godono di grande stima e considerazione internazionale. L’accordo in proposito e l’inerente protocollo è stato firmato presso l’Aula X delle Terme di Diocleziano dal nostro ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e dal Direttore Generale dell’UNESCO (“braccio operativo” ONU per la Cultura) Irina Bokova alla presenza dei ministri Dario Franceschini (Beni Culturali), (Esteri), Roberta Pinotti (Difesa) e Stefania Giannini (Istruzione) e del generale Tullio Del Sette Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri. A questo primo nucleo di pronto intervento potranno aggiungersi, a secondo delle circostanze, alcuni professori universitari che si sono già resi disponibili come detto dal ministro Giannini. All’evento, seguito in loco da oltre 160 giornalisti italiani e stranieri, fra gli intervenuti erano anche presenti il Presidente della Commissione Cultura ed Istruzione del Parlamento Europeo l’italiana Silvia Costa e l’ onorevole Francesco Rutelli che, a suo tempo come ministro dei Beni Culturali, già ipotizzò una task force del genere con tutte le modalità attinenti all’epoca ancora però da mettere a fuoco e definire. Fra l’altro in questa occasione è stato firmato dal sindaco di Torino Piero Fassino, dal Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e dal Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, alla presenza del Direttore Generale dell’Unesco Irene Bokova anche il Protocollo d’Intesa che istituisce a Torino il Centro Unesco Itrech (International Training and Research Center of Economies of Culture and World Heritage) che avrà il compito di assistere l’Unesco nell’attuazione della sua agenda ma anche e soprattutto di organizzare corsi di formazione e attività di ricerca in difesa del patrimonio culturale. Tale Centro sarà sotto l’egida dell’Unesco e sarà finanziato dal governo italiano attraverso la città di Torino. Il governo, in base al protocollo d’intesa, dovrà fornire gli spazi per ospitare il centro così come gli strumenti necessari per lo svolgimento delle attività. L’Unesco fornirà invece un’assistenza tecnica attraverso esperti del settore culturale e con programmi di scambio. L’Italia è prima al mondo nella World Heritage List nel possesso dei Siti UNESCO Patrimoni Mondiali dell’Umanità, tutti gli riconoscono

una primazia assoluta in ambito culturale e quindi è giusto, e quasi consequenziale, che eserciti questa sua indiscussa leadership mettendo in campo, a disposizione dell’ONU e quindi di tutte le nazioni del mondo, un’altra sua eccellenza assoluta che in questo caso si esplicita tramite i suoi validissimi Caschi Blu della Cultura. D’altronde “Una nazione è viva quando è viva la sua Cultura”, quanto è vera e realistica questa bellissima frase scritta in arabo ed in inglese: “ A nation stays alive when its culture stays alive” su di un drappo di tessuto appeso, come segno di sfida, sopra l’ingresso del Museo Nazionale dell’Afghanistan a Kabul che, sopravvissuto a stento dagli innumerevoli saccheggi e distruzioni, è riuscito a salvaguardare il proprio patrimonio grazie anche all’intervento, manco a dirlo, di bravissimi e coraggiosi restauratori italiani.

{ Arnaldo Gioacchini }

Membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco


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Mare.... Vostrum Il Governo ha regalato miglia di mare ai francesi

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ei tempi quelli del Mare Nostrum, quando la legge che vigeva tra i flutti era quella della “libertà dei mari”, ovvero la navigabilità oltre le tre miglia dalla costa. Con una serie di trattati più o meno recepiti, più o meno attuati, più o meno validi, si sono allungate le mani persino sul mare e, si sa come funzionano ‘ste cose, chi fa la voce più grossa la spunta. I francesi hanno deciso di attuare con anticipo sui tempi l’ultimo dei tanti accordi firmati (quello di Caen) e hanno cominciato a sequestrare e multare decine di pescherecci liguri e sardi, perché quello che era ed è sempre stato mare libero di colpo era diventato francese. E l’Italia? Il governo ha letteralmente regalato svariate miglia ai francesi,

decine di famiglie, soprattutto sarde e ciò non in nome di una giusta regolamentazione delle attività, ma di concessioni del tutto arbitrarie e politiche. Insomma calcolo, puro calcolo politico. E i francesi, che sanno farsi rispettare, nonostante l’accordo non sia ancora stato ratificato pattugliano le “loro” acque fin d’ora, sequestrando e multando. Come ha detto un pescatore sardo: “Hanno fatto come Totò, quando vendette la fontana di Trevi”. Con la sola differenza che con Totò si rideva…

noncurante del fatto che così facendo avrebbe rovinato

{ Marco Milani }

High Quality Food

La Coccinella presente al meeting annuale della prestigiosa azienda

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ccompagnati dal nostro prezioso collaboratore, il fotografo e videomaker di fama internazionale Stefano Malandrino, abbiamo fatto visita al meeting annuale della High Quality Food, azienda leader che punta sulla produzione di oltre 150 specialità e prodotti tipici e sulla continua ricerca e selezione di prodotti di altissima qualità e di antica tradizione. Ospiti del fondatore e AD di HQF Simone Cozzi, nella splendida cornice di Villa Grazioli a Grottaferrata, ci siamo immersi per due giorni nell’alta qualità culinaria proposta da questa azienda che è alla continua ricerca di prodotti di nicchia, caratterizzati da un connubio vincente tra tecniche innovative e salvaguardia dei metodi di produzione artigianali e naturali..

Tante le eccellenze italiane ed estere presentate che abbiamo avuto il privilegio di poter degustare, tutti prodotti che si potranno ritrovare nelle cucine dei 1.500 professionisti dell’alta ristorazione che hanno scelto questa prestigiosa azienda per dare il meglio e qualcosa di più ai loro clienti. HQF dopo Roma e Milano ha varcato i confini nazionali aprendo una sede anche a Londra, vista la grande richiesta di prodotti di pregio da parte dei migliori ristoranti, grandi alberghi e locali di alto gusto sul territorio nazionale ed estero. Quindi grazie al patron Simone Cozzi per la piacevole esperienza e arrivederci al prossimo evento di HQF.

{ Walter Augello }


La cucina di zia Ale La Coccinella news- Marzo 2016

RISOTTO CON SEPPIE, CARCIOFI E BURRATA INGREDIENTI(per 2 persone): 180 grammi di riso Roma, 1 carciofo, 1 seppia da 500 grammi (da pulire), 1 scalogno.I filetti del sarago che userete per il brodo, 1 spicchio di aglio, 1/2 bicchiere di vino, Olio extravergine di oliva, un mazzetto di prezzemolo tritato,, 1/2 burrata, 1/2 peperoncino Per il brodo: 1 sarago piccolo sfilettato (lisca e testa - tenete i filetti per il risotto), gambi di prezzemolo, grani di pepe, 1/2 cucchiaio di sale PROCEDIMENTO: preparate il brodo. Mettete in una pentola la lisca e la testa del sarago con i gambi del prezzemolo, qualche grano di pepe e il sale. Coprite con circa 800 ml di acqua fredda. Mettete sul fuoco e portate a bollore. Nel frattempo pulite il carciofo eliminando le foglie esterne e sbucciando parte del gambo.Tagliatelo quindi a metà e poi a fettine. Tritate finemente lo scalogno e fatelo rosolare in una risottiera (o una casseruola dal fondo largo) con un filo di olio.Quando si sarà imbiondito aggiungete i carciofi e fate saltare qualche minuto. Aggiungete mezzo bicchiere di acqua, un pizzico di sale e incoperchiate. Fate cuocere per 10-15 minuti. Nel frattempo pulite la seppia e tagliatela a striscioline e poi a dadini. Scaldate in una padella un filo d’olio con lo spicchio di aglio e il peperoncino. Aggiungete la seppia e fatela saltare per alcuni minuti. Unitela quindi ai carciofi. Nella padella in cui avete cotto la seppia mettete un altro filo di olio e fate tostare il riso per 3 minuti Sfumatelo con il vino a fiamma alta. Quando il vino sarà completamente evaporato, aggiungete il riso nella casseruola con i carciofi e le seppie.Aggiungete metà del brodo filtrato e ben caldo, mescolate, abbassate la fiamma e lasciate cuocere.Mescolate spesso il risotto e all’occorrenza aggiungete ancora brodo, poco alla volta. Dopo circa 15-20 minuti assaggiate il risotto e regolate eventualmente di sale. Quandoil riso sarà cotto, ma al dente, spegnete e aggiungete i filetti del sarago e la burrata. Mescolate energicamente e completate con il prezzemolo tritato.Fate riposare per qualche minuto, quindi servite.

CHIFFON CAKE ALL’ACQUA (CIAMBELLA AMERICANA) INGREDIENTI:(per uno stampo da chiffon cake da 18 cm - per quello da 24 raddoppiate le dosi):3 uova, 150 gr di farina 00, 150 gr di zucchero semolato, 1/4 di cucchiaino di bicarbonato, un pizzico di sale, 3 cucchiaini rasi di lievito per dolci, 65 ml di olio di semi di arachide, 90 ml di acqua, 1 cucchiaino di cremor tartaro (facoltativo), 2 cucchiaini di estratto di vaniglia (o la scorza di mezzo limone bio), qualche goccia di succo di limone PROCEDIMENTO: in una ciotola setacciate la farina, lo zucchero, il lievito, il bicarbonato e il pizzico di sale. Sgusciate le uova e separate i tuorli dagli albumi. Emulsionate l’olio e l’acqua e aggiungeteli nella ciotola con le polveri, mescolando con un cucchiaio di legno.Aggiungete anche i tuorli, uno alla volta. Mescolate fino a incorporare tutta la farina. Aggiungete anche l’aroma scelto (la vaniglia o la scorza di limone), date una bella mescolata energica e mettete da parte. Nella terrina con gli albumi aggiungete il cremor tartaro (se lo usate) e il succo di limone. Montateli a neve ferma ma non troppo dura (altrimenti dopo resteranno i grumi). Aggiungete gli albumi montati all’altro composto un terzo alla volta e mescolate delicatamente dal basso verso l’alto, per incorporare più aria possibile. Versate il composto nello stampo da chiffon NON imburrato e NON infarinato (se usate uno stampo da ciambella imburratelo e infarinatelo). Cuocete in forno caldo a 160 gradi per 40 minuti. A cottura ultimata sfornate la torta e capovolgete immediatamente lo stampo sugli appositi piedini mettendo un piatto sotto. Dopo 1-2 ore staccate la torta dalle pareti dello stampo aiutandovi con una spatola di acciaio o un coltello e sformatela su un piatto. Completatela con zucchero a velo o con una glassa all’acqua preparata mescolando 100 grammi di zucchero a velo con 4-5 cucchiaini di acqua.

Contatti: www.lacucinadiziaale.ifood.it

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La cucina di zia Ale


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Il Vecchio

In esclusiva per “La Coccinella news” i racconti di Marco Milani

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n giorno un anziano uomo che viveva da solo sulle montagne e che aveva passato la sua intera esistenza ai margini del mondo, come un ciottolo di fiume gettato lì dove nessuna risacca avrebbe potuto ricondurlo tra i flutti della vita, capì che stava per giungere la sua ora. Capì che qualcosa non girava più allo stesso modo e che bisognava cambiare. La sua malattia non compariva in nessun dizionario medico e nessun dottore avrebbe potuto prescrivergli una cura, eppure sapeva benissimo di essere malato. Pur non avendo dolori e malesseri, una bella mattina di ottobre si svegliò e capì. Senza dire nulla, cosa che faceva praticamente da sempre, afferrò il suo bastone nodoso, si calcò per bene in testa il suo berretto che portava da parecchi anni e partì. Ridiscese il sentiero che ogni mattina puntando a est sembrava corresse direttamente verso il sole quasi a volerlo abbracciare, superò il boschetto di agrifogli e costeggiò il laghetto, placido e luminoso, che rifletteva l’azzurro del cielo e il bianco delle cime come in un dipinto. A sera giunse ai margini della civiltà. Vi entrò attraversando il paese per la via principale, sostò nella minuscola piazzetta a osservare il campanile e proseguì il suo viaggio uscendo da quell’insieme di case e uomini con la stessa espressione con la quale vi era entrato. Quando un bambino che andava a scuola lo trovò ai bordi della strada, la mattina seguente, tutti pensarono ad una disgrazia. Qualcuno si ricordò di averlo visto passare in paese la sera prima e qualcun altro lo riconobbe come “il vecchio delle montagne”. Sì, era il “vecchio della montagna”, quello che non rivolgeva la parola a nessuno e che viveva come un selvaggio, sui monti, tra le bestie. Era sceso in città ed era morto. Aveva finalmente visto i palazzi, le strade asfaltate, le automobili, il progresso, la modernità.

“Sarà sceso per fame” suggerì qualcuno. “Forse era in pericolo lassù” propose qualcun altro. “Secondo me” disse uno degli anziani della città, “aveva voglia di qualche comodità che solo la città poteva offrirgli”. Tutti annuirono, certi che quella fosse la spiegazione più plausibile. Ma si sbagliavano. Il vecchio, sapendo di essere ormai vicino alla morte, prima di scendere a valle aveva chiamato a sé i suoi amici animali, si era seduto su di una pietra e aveva parlato così: “Amici miei, debbo lasciarvi. Per tutti questi anni ho vissuto in Paradiso, con voi, ma ora è tempo di lasciarvi, è tempo che io vada. Scendo in città, voglio vedere com’è perché … anche se non ci credo, del Paradiso so già tutto e voglio dare un’occhiata anche all’inferno. Non si sa mai…”

Consegnati gli attestati Bls, Bls-d La Fenice lascia la sede: venduto il lotto

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onsegna ufficiale domenica 28 febbraio in aula consiliare degli attestati per i corsi Bls – Bls-d, corsi che si sono tenuti nei mesi scorsi grazie alla Associazione Nazionale Bersaglieri Ladispoli – Nucleo Protezione Civile La Fenice. “In questi giorni – sottolinea Roberto Rossi – ci sarà il trasferimento della sede operativa dal centro di arte e cultura (ex consorzio

agrario) a via fratelli bandiera, sede legale ANB. Il trasferimento è dovuto a cause di forza maggiore: per vendita lotto. Il trasferimento non condizionerà minimamente la presenza e l’attività de La Fenice, in quanto i volontari rimangono attivi. A breve, speriamo di poter avere una nuova sede.”

{ Marco Milani}


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Le farfalle iniziano a volare

Alla grande le “ciccine” di Elana Gym, qualificazioni e podio

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empo di gare e di successi per le farfalle della Elana Gym Cerveteri - Ladispoli. Si è tenuta lo scorso 7 febbraio la 1^ prova del Campionato di Serie C. La squadra Arcobaleno si è aggiudicata un bel secondo posto. Complimenti alle ginnaste: Toralido, Capata, Lancellotti, Carannante e Silvestre. Il 14 febbraio è stata la volta della 1^ prova di categoria. Iva Petrova Kimakova si è classificata terza per la categoria Junior 1a fascia, mentre tutte le altre ginnaste partecipanti hanno ottenuto solo buoni piazzamenti. Lo scorso 20 febbraio si è disputata la 2^ prova del Campionato Regionale d Specialità. Per la categoria Junior, Eleonora Massini si è classificata prima nelle clavette, aggiudicandosi il titolo di campionessa regionale. Complimenti alla Massini che stacca il biglietto per la fase interregionale, che si terrà a Firenze il 13 marzo. Bene anche Chiara Cavallo, 4^ nella fune, che accede alla fase interregionale. La coppia Santini / Scrocca consegue la qualificazione all’interregionale, forte del quinto posto in classifica. Altra data importante per le farfalle dell’Elana Gym quella del 27 febbraio, data in cui si è svolta la 2^ prova del campionato di serie C. La squadra Arcobaleno si è classificata terza nelle prove e consegue il terzo posto anche nella classifica generale, dopo la prima e la seconda prova. Qualifica ottenuta per l’interregionale non solo per la squadra Arcobaleno, ma anche per le Stelline (Cecchetti, Scrocca, De Paola, Crisci). Infine, domenica 6 marzo si è tenuta la 2^ prova del campionato di

categoria. Ottimi risultati per Iva Petrova Kimakova ed Elisabetta D’Agostino, che hanno conquistato rispettivamente il 2^ ed il 3^ posto per la 1^ fascia. Volate alto ciccine! Forza Elana Gym!

Ninna nanna Mentre, adagio, mi cullava Mamma Mia, mi insegnava il Pater e l’Ave Maria, poi, ormai grandicello mi portava in campagna per distinguere il mandorlo dalla castagna; tutta era bella la siciliana natura e il ricordo di essa ancor perdura. Da studente del ginnasio e da liceale mi insegnava ad essere educato e leale sia verso i compagni che con i professori. In chiesa, poi, mi fece scoprire i cori per cantare Inni e Lodi a Nostro Signore. Ora che, con Papà, Mamma è morta il mio cuore è una porta aperta a tutti gli amici, i parenti tutti

siamo essi belli o brutti perchè si campa poco su questa terra e bisogna, ogni dì, pensare che sempre più vicina è l’eternità e a niente veramente vale vivere così poco e male. Con me viveva una nera micetta che mi offriva compagnia e conforto più di qualunque bestia umana che i sentimenti miei disprezza e che non servirà metterci una pezza che sarebbe così vistosa e costosa che rifiuterei ogni cosa. Luigi Picone


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Sei Nazioni Rugby 2016

Italia-Scozia 20-36, cucchiaio di legno molto vicino

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opo una partenza che nonostante la sconfitta di misura a Parigi per 23 a 21 ci aveva fatto ben sperare, soprattutto per il gioco espresso dalla squadra, la nazionale italiana si è persa. E cosi dopo l’umiliante 40 a 9 subito a Roma contro gli inglesi, l’Italia esce sconfitta anche nell’ultimo match davanti al proprio pubblico del commissario tecnico Jacques Brunel , 20 a 36 contro la Scozia. Gli highlander hanno dominato tutto il primo tempo, dopo un paio di calci di punizione di Laidlaw e uno di Haimona, le ingenuità scozzesi ci rilanciano, grazie ad una meta di Fuser. Nonostante un grande Parisse, la Scozia si rimette in carreggiata e con i

calci piazzati di Laidlaw e la meta allo scadere di Seymour, chiudono la partita. La Scozia così vendica delle ultime sconfitte subite dagli azzurri , e porta a casa 2 punti meritati. Ora è difficile non prendere il cucchiaio di legno visti i prossimi incontri che sono contro l’Irlanda che ha un solo punto e certo non vorrà rimpiazzarci all’ultimo posto, soprattutto davanti al proprio pubblico all’Aviva Stadium di Dublino e poi l’ultima al Millenium Stadium di Cardiff contro un Galles che ha l’ambizione di volersi portare a casa questo sei nazioni

{ Walter Augello }

Atletico nella storia

La matricola ha conquistato la salvezza matematica

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l direttore generale, Andrea Nicolini, lo aveva annunciato nei giorni precedenti la 22^ di campionato, quella contro il Ronciglione United sarebbe stata una partita fondamentale per il raggiungimento della salvezza matematica. E così è stato. Una gara intensa, dai ritmi sostenuti, un Ronciglione sfortunato, l’Atletico che nonostante lo svantaggio non ha mai mollato: insomma, una bella partita di calcio che porta nella storia i biancorossi, che soo stati capaci di vincere tre campionati consecutivi (dalla Terza categoria alla Promozione) e di confermare la permanenza in Promozione. “Oggi abbiamo avuto di fronte una vera e propria corazzata. Onore al Ronciglione United – sottolinea il dg Nicolini – che ci ha dato filo da torcere fino all’ultimo minuto. All’andata avevamo perso, nonostante avessimo disputato una buona gara, memori di quell’esperienza siamo scesi in campo sapendo

che per poterli battere oggi avremmo dovuto dare non il 100%, ma il 110%. Grande Atletico, ma altrettanto grande il Ronciglione, che a onor del vero è stata anche molto sfortunato. Oggi – conclude il dg – dobbiamo molto anche alla fortuna.” Raggiunta la tanto agognata “quota 41″, l’Atletico apre un nuovo ciclo, grazie alla sicurezza matematica. “Ora avremo altri obiettivi, e vedremo – dice sorridendo Andrea Nicolini – dove potremo arrivare. Abbiamo riagganciato l’Aranova e dobbiamo recuperare una partita rimandata per il maltempo.”

048 imperfezioni

Viaggio itinerante dove la fotografia diventa luogo d’incontro

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on una semplice mostra fotografica, ma un’occasione di riflessione e di condivisione. Presso la biblioteca sono esposti gli scatti di Fabio Soldaini, che ritraggono Lara Calisi, in modo sorprendente. Per comprendere l’importanza del tema trattato bastano le parole di Lara “Nella continua metamorfosi, il dolore aumenta la conoscenza, partendo da quelle cicatrici che non vanno nascoste, non vanno ostentate ma riconosciute. L’arte, come espressione libera ed incondizionata, diven-

ta “sguardo” che riesce a vedere la luce oltre l’oscurità! Guardandomi allo specchio le cicatrici diventano sorrisi sulla mia pelle...scoprire una altra me...” La condivisione del viaggio si esprime attraverso l’esposizione fotografica. Alla fine del percorso sarà realizzata una pubblicazione dove confluiranno gli scritti che ogni viaggiatore sceglie di offrire. Potete inviare i componimenti a : biglara@tiscali.it


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Collettiva “Contro”

48 artisti per una mostra da tutto esaurito

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ui contra nos: una bella testimonianza di forte impatto nel disagio Europeo e Mondiale, opera veramente spinosa, presentata dalla direzione La Coccinella.” La mostra è stata inaugurata lo scorso 27 febbraio presso la galleria “ In quadro” di Fabio Uzzo in via Fiume 53, Ladispoli. Un successo davvero straordinario, il tema è delicato importante sotto ogni punto di vista, le opere parlano del presente, dei disagi, delle aggressività quotidiane. All’inaugurazione la sala era piena di visitatori, una numerosa folla, attendeva anche all’esterno, tutti in grande attesa per ammirare le opere esposte ben 48 dipinti a testimoniare contro il disagio, contro le ingiustizie sociali. 48 opere dove si notano i messaggi espressi dai nostri artisti che hanno presentato opere di elevata taratura artistica di contestazione generale. Si può ammirare una grande opera presentata dal maestro Luciano Santoro pittore, scultore, docente, Artista di fama internazionale opera sul forte impegno nel sociale, l’espressività del soggetto si commenta da solo. Apprezzatissima l’opera della pittrice Antonella Pirozzi, l’opera di Anna Sbardella, commenti positivi sulle opere presentate dai ragazzi dell’associazione nuova frontiera ONLUS., interessante il loro messaggio sul tema, molto comunicativa l’opera del pittore

Claudio Belleggia ricca di colore e di contenuto. Interessante l’opera del pittore Paolo Maccioni ideatore della Collettiva, 48 opere dipinte da Artisti professionisti che hanno ricevuto grandi consensi dal pubblico che le ha visitate con grande interesse. Oltre 150 le persone che nell’ammirare le opere hanno espresso consensi, positività e soddisfazione. Il tema “Contro” ha centrato l’obbiettivo, obbiettivo teso al solo scopo che questi messaggi vengono recepiti da coloro che con la loro politica, con il loro potere ma soprattutto con il loro buonsenso potrebbero cambiare. {Filippo Conte}

Delegato all’Arte

Latte si... latte no

L’importanza di una alimentazione corretta

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latticini e il latte fanno male e si disquisisce molto sull’argomento “latte si, latte no” e sulla produzione di muco che essi provocano. Latte e latticini sono di provenienza animale e l’essere umano, sostanzialmente vegetariano ma onnivoro comportamentale per le esigenze della società consumistica, facendone molto uso fin dalla tenera età, procura al proprio organismo veramente tanti danni. E’ ormai noto ai più, che una alimentazione ricca di latticini genera muco, ma anche carne, grassi, farine e zuccheri raffinati portano al formarsi di placca mucoide intestinale... raffreddore, reumatismi, foruncoli, otiti, stitichezza, emicranie sono alcuni dei malanni che possono trovare miglioramento da una alimentazione a base vegetale, che abbassi il livello di muco nell’organismo. I motivi per diminuire drasticamente il consumo di latticini sono anche altri, il latte lungi dall’essere il mito sapientemente costruito dall’industria alimentare, è ricco di diversi prodotti chimici, farmaci ed ormoni, frutto dei trattamenti eseguiti dall’animale produttrice. A fare luce, una ricerca dell’Università di Jaen (Spagna) diretta da Evaristo Ballesteros e pubblicata dal “Journal of Food Chemistry”. La squadra iberica ha raccolto 20 campioni di latte, provenienti da mucche allevate in Spagna e

Marocco. I test di laboratorio hanno poi riscontrato nella bevanda tracce di analgesici, antinfiammatori, ormoni sessuali ed estrogeni. Inoltre è ricco di caseina, una sostanza altamente cancerogena, che viene usata a livello industriale per produrre la colla. La caseina viene utilizzata in esperimenti sui ratti, per indurre la crescita o la diminuzione del tumore alla mammella, (The China Study - dr. Tcolin Cambell). E che dire sulla credenza che il consumo di latte tenga lontana l’osteoporosi? Ebbene, non ci crederete ma le popolazioni che consumano meno latticini hanno un tasso di osteoporosi inferiore a quelli in cui se ne consumano di più. Si può vivere benissimo, anzi oserei dire anche meglio, senza il consumo di latte e proteine animali. Un cappuccino con latte vegetale (soia, riso, mandorle, kamut, avena) è decisamente buono. E’ solo questione di abitudine e di avere una visione più ampia delle opportunità che possiamo sceglierci. Vi aspettiamo da Animo Basico per approfondire e provare...

{Ornella Pieri}


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Nel nome di Debby

I5 anni fa il tragico incidente a Santa Marinella durante il riscaldamento

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ante volte dalle nostre pagine abbiamo raccontato dei successi “stratosferici” dei Debbyni, gli atleti della Debby Roller Team. Questa volta, invece, vi vogliamo far riflettere sul fatto che ci sono società che nascono da un evento tragico e trasformano quel grande dolore in una immensa testimonianza di amore. Questa è appunto la storia della Debby Roller Team, che è nata 12 anni fa. Debby, ovvero Deborah Farris, era una promettente pattinatrice del Green Park, e 15 anni fa rimase vittima di un incidente stradale proprio mentre si allenava su strada. Un automobilista la travolse e dopo giorni di speranza, giunse la terribile notizia. I suoi genitori, Angela e Gianni, da sempre sui pattini, ed

in particolare suo fratello Andrea, decisero di fondare una società che portasse il nome di Debby (come lei stessa si firmava) ed oggi, dopo oltre un decennio da quel tragico incidente i debbyni vanno in giro per il mondo, raccogliendo successi e titoli nei campionati di tutti di livelli: nazionali, europei, mondiali. Chi crede in Dio sa che il giorno della propria morte terrena è come una festa, ebbene lo scorso 25 febbraio gli atleti della Debby Roller Team hanno scattato una foto ufficiale che servirà per l’album delle figurine che presto sarà in edicola. Una data scelta a caso da chi ha stilato un calendario di lavoro, una data purtroppo indimenticabile per la famiglia Farris: il 25 febbraio del 2001 Debora ci ha lasciato. Ma siamo in molti a credere che lei il 25 febbraio scorso fosse lì, con noi.

Campionato Regionale Nuoto Propaganda Grandi soddisfazioni dai piccoli del Gabbiano

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e Sanctis Luca ha vinto la medaglia d’oro nei 25 mt. delfino, nei 25 dorso e nei 25 mt. stile libero nella categoria giovanissimi. Nella categoria allievi (2008) Be3llini Daniel ha mancato di un soffio il podio piazzandosi al 4° posto nei 25 mt. dorso, ed arrivando 7° nei 25 mt. stile libero. Nella categoria Esordienti C (2007) Neri Roberta si è classificata 7° nei 25 mt. delfino, Di Chio Sofia ha vinto la medaglia d’argento classificandosi al 2° posto nei 25 mt. rana, ed il nostro capitano Ianni Marco ha confermato il 3° posto per il 2° anno consecutivo nei 25 mt. rana. Le staffette 4x25mt. stile libero composta dagli atleti Ianni Marco, Tudino Kristian, Neri Roberta, Funari Camilla è riuscita a strappare un 5° posto e così migliora di ben 3 posizioni.

Il gran finale c’è stato con la staffetta 4x25 mt. mista con Tudino Kristian, Di Chio Sofia, Neri Roberta e Ianni Marco che sono riusciti a sorpresa a conquistare la medaglia di bronzo. La domenica di gare a Frosinone è stata ricca di emozioni e abbiamo raccolto i frutti di lunghi mesi di duro allenamento e sacrificio da parte di tutti sia allenatori, bambini e genitori Continueremo a lavorare con passione e dedizione per preparare i bambini e ragazzi per l’ingresso nella squadra agonistica di Nuoto, vera colonna portante della Società.

{ Alessandro Rivolta }

Gran Fondo di Cerveteri

Percorso lungo (145 km) e medio (100 Km) per i ciclisti del litorale

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ccoci alla resa dei conti della Gran Fondo di Cerveteri che ha visto il team Ladispoli dello stacanovista presidente Fabrizio Ferri fra gli organizzatori della manifestazione. La medio fondo ha visto prevalere fra gli uomini Costarelli Federico seguito da Ferruzzi Stefano e ottimo terzo posto per Pomili Alessandro. In 2 h e 34 m il trio ha concluso l’impegnativa competizione. Per le donne medaglia d’oro per Manuela Lazzerini, ottima conferma per Alessia Buggini team Ladispoli con il secondo gradino del podio. Ad Alessia i complimenti del team tutto e in particolare da Ivano Aloisi team Terenzi, oggi superlativo quarto posto nella media fondo, nonchè preparatore atletico della nostra splendida Buggini. Torniamo alle classifiche e terza per le donne Valentina Pezzano. Bene gli atleti del team ladispoli Stefania La Corcia, decima e Francesca Marcoionni 12^. Tonel Cristiano, Gianfranco Rossi, Fabio Lollobrigida, Italo Pistillo si sono ben difesi in gara. Bene

i gladiatori Alessio Nanni, Pietro Bruzzi, Matteo Cecconi così sul podio. Costanza Martinelli, Marcella Lombino, Cristiana Rulli per le donne. Ottima quarta Barbara Canti, ciclista di casa nostra per il team Ladispoli il lungo è stato ricoperto solo dallo scrivente Felice Mammì, classificatosi in coda e 13^ di categoria e sfiorando di un non nulla l’obiettivo che mi ero dato. Puntavo al 10^ posto ma va bene così infondo. Un particolare.... ma non diciamolo a nessuno, 13^ su 13!

{Felice Mammì }


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Scacco alla Noia!

2016 ricco di impegni per il Circolo Scacchistico “Alvise Zichichi”

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eramente un 2016 ricco di impegni per il Circolo Scacchistico “Alvise Zichichi”! Con il nuovo anno è iniziato il Campionato Sociale, sicuramente il piu’ interessante e battagliero degli ultimi anni visto il numero dei soci partecipanti che continua a crescere. Questo ultimo dato ha inoltre permesso al Circolo di presentare ben due compagini nel Campionato Italiano a Squadre di promozione, con una bellissima partenza a razzo della prima squadra già vincitrice dei primi due incontri, e con una seconda squadra purtroppo ancora alla ricerca della prima vittoria. Inoltre anche quest’anno l’”Alvise Zichichi” avrà il piacere e l’onore di organizzare nel mese di maggio i due piu’ importanti eventi del Lazio, il Campionato Regionale Giovanile e quello Assoluto, eventi che daranno la possibiltà ai vincitori di partecipare ai Campionati Nazionali, un riconoscimento al lavoro che il Circolo continua a svolgere nel nostro comprensorio.

Me belle notizie non finiscono qui, infatti nel Campionato Provinciale svoltosi a Roma in febbraio, il nostro Marco Cugini con una performance strepitosa ha conquistato il terzo posto assoluto e ottenuto la Prima Nazionale, una categoria di tutto rispetto, bravo Marco! Ricordiamo che il Circolo è attivo presso il Centro di Arte e Cultura di Ladispoli il venerdi’ sera dalle ore 21 e la domenica mattina dalle 10 alle 12 Per info www.csalvisezichichi.it oppure visitate la nostra pagina facebook E poi dicono che gli scacchi sono noiosi....

{ Stefano Grilli }

Salotto Rosa

Prosegue il “viaggio emozionale” tra arte e yoga

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e Paure, quante ne abbiamo incontrate nel nostro percorso, alcune le abbiamo superate altre, invece, abitano ancora in noi. Sabato 12 marzo terzo appuntamento con il “Viaggio Emozionale” un percorso del corpo e della mente, un viaggio dentro la propria anima. Per tutte le donne in rosa o con profonde ferite nel femminile, questo viaggio è per tutte noi. Lavoreremo con la psicologa

arte terapeuta e insegnante di yoga dell’associazione. Presso la palestra A.s.d.Gymnic Shiro Dojo, Via Livorno 57/B Per info 333.25.49.488

{ Martina Di Giallorenzo } Presidente Salotto Rosa

Volley femminile

Dopo un trend positivo una giornata no per Garden House Ladispoli

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elusione per la prova a corrente alternata esibita a Terni dalla Garden House Ladispoli contro la Crediumbria Todi. Una gara importante per le 2 squadre, definiamola pure uno degli scontri salvezza, che per le ragazze di Ladispoli, visto

il trend positivo delle precedenti gare, poteva sembrare giungere nel momento favorevole. La classifica vede la compagine rossoblu tra i fanalini di coda. Siamo con la Fortitudo Rieti a 25, l’Acqua & Sapone a 23, il Castelsardo 13, la Virtus Roma 11 ed il Marino a 5. La capolista ne ha 47.


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Medicina Tradizionale Cinese Dimmi che lingua hai e ti dirò come stai

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Secondo la tradizione medica cinese l’osservazione della lingua ci consente di definire lo stato dell’energia essenziale (Jing) degli Organi e la forza o debolezza dell’Energia dell’intero organismo. Della lingua è importante osservare diversi aspetti come il colore, la forma e la struttura, la consistenza e i movimenti. Tutti questi aspetti considerati insieme suggeriscono i punti di forza e soprattutto di debolezza del nostro organismo e possono darci utili indicazioni su cosa fare per migliorare il nostro benessere e prevenire la malattia. Per esempio, se la lingua si mostra pallida e con il segno dei denti che ne rende il bordo come “smerlato” significa che nel nostro organismo c’è probabilmente del “Freddo” e c’è difficoltà a trasformare cibi e liquidi in energia. La persona potrebbe sentirsi spesso stanca anche al mattino, potrebbe avere difficoltà a digerire con gonfiori o sonnolenza dopo i pasti oppure anche potrebbe avere edema soprattutto agli arti inferiori. Se invece si mostra rossa probabilmente nell’organismo c’è del Calore. La persona potrebbe

già 3 mesi ... il 4 febbraio! Azzurra sei la gioia di nonna Eleonora e nonno Raffaele!

10 + 10 !

Auguri a Sofia e a Ilaria dagli amici della IV - sez. A scuola Corrado Melone

Ringraziamento Stella e Gabriella

siete state

fantastiche! Antonio

sentirsi agitata, avere difficoltà del sonno… Se il rossore è localizzato sulla punta della lingua questo Calore potrebbe, inoltre, riferirsi al Cuore che in medicina cinese è sede dell’aspetto psichico-emozionale. Forse la persona vive un periodo di intenso stress emotivo. Passando ai movimenti, la lingua potrebbe avere tremori più o meno accentuati. Questi rappresentano un “Vento interno” e in alcune situazioni possono precedere manifestazioni anche gravi come l’ictus. L’osservazione della lingua è una pratica molto antica ed è molto utile anche per un’autovalutazione da fare ogni giorno davanti allo specchio. Nel mese di aprile presso l’Associazione Hung Sing di Ladispoli si terrà un seminario dedicato all’“Osservazione della lingua per l’autovalutazione”.

{ Laura Vanni } Operatore olistico Tuina tel. 338.86.01.503

www.medicinacineseladispoli.net

Ben arrivato

Elio!

Auguri a Raffaella e Stefano

+ 18!

Auguri Letizia

LA COCCINELLA NEWS Periodico di informazione, politica, cultura, costume, a distribuzione gratuita Direttore Responsabile: Walter Augello Registro Stampa: Tribunale Civitavecchia 01/09 Responsabile Culturale: dottor Arnaldo Gioacchini Redazione: 327.57.077.12 lacoccinella@tiscali.it Stampa: PressUp (VT)


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