Raccolta di atti parlamentari 11 luglio-11 agosto 2019

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ATTO SENATO INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02002 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 136 del 23/07/2019 Firmatari Primo firmatario: VITALI LUIGI Gruppo: FORZA ITALIA BERLUSCONI PRESIDENTE Data firma: 23/07/2019 Destinatari Ministero destinatario: • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 23/07/2019 Stato iter: IN CORSO Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-02002 presentata da LUIGI VITALI martedì 23 luglio 2019, seduta n.136


VITALI - Al Ministro della giustizia. - Premesso che: il decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 95, reca "Disposizioni in materia di revisione dei ruoli delle Forze di polizia, ai sensi dell'articolo 8, comma 1, lettera a), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche"; l'articolo 48, comma 2, prevede che al personale della carriera dirigenziale penitenziaria "fino alla entrata in vigore del decreto del Presidente della Repubblica di recepimento degli accordi sindacali, previsto dall'articolo 23, comma 5, del decreto legislativo 15 febbraio 2006, n.63, si applicano gli stessi istituti giuridici ed economici previsti dalla legislazione vigente per il personale della Polizia di Stato appartenente al ruolo dirigente"; la legge 15 dicembre 1990, n. 395, recante "Ordinamento del Corpo di polizia penitenziaria", all'articolo 40 prevede che "al personale dirigente e direttivo dell'Amministrazione penitenziaria è attribuito lo stesso trattamento giuridico spettante al personale dirigente e direttivo delle corrispondenti qualifiche della Polizia di Stato (...). Al medesimo personale spetta, altresÏ, il corrispondente trattamento economico della Polizia di Stato se non inferiore a quello attualmente goduto"; ad oggi, nonostante le norme, ai dirigenti penitenziari continuano ad essere applicati altri istituti, quali


l'obbligo di far rilevare la propria presenza all'ingresso e all'uscita dalla sede di lavoro e la necessità di essere autorizzati allo svolgimento dello straordinario, peraltro concesso in misura assolutamente risibile; nella circolare del capo della Polizia n. 557/910/S.M./2.100, del 22 dicembre 2017, avente ad oggetto "Disciplina della dirigenza in attuazione della revisione dei ruoli della Polizia di Stato", si prevede che i funzionari "certificheranno con autodichiarazione l'orario di lavoro e l'effettuazione delle ore di lavoro straordinario prestato"; contrariamente a ciò, l'amministrazione penitenziaria pretende dai suoi dirigenti penitenziari una condotta a giudizio dell'interrogante del tutto inopportuna che mal si coniuga con le funzioni direttive svolte: funzioni che non possono avere un orario predeterminato, atteso che la funzione di dirigente e di direttore è chiamata alle sue responsabilità anche al di fuori dell'orario ordinario di lavoro; il legislatore ha inteso equiparare l'attività svolta dalla dirigenza penitenziaria, in assenza del contratto, alla disciplina giuridica ed economica della Polizia di Stato, si chiede di sapere quali misure il Ministro in indirizzo intenda adottare affinché venga predisposta, anche per l'amministrazione penitenziaria, una circolare chiarificatrice sulla questione dell'orario di lavoro e dello straordinario, in modo da migliorare le delicate


funzioni dei dirigenti penitenziari. (4-02002) Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione): amministrazione penitenziaria orario di lavoro luogo di lavoro

ATTO SENATO ODG IN COMMISSIONEÂ 0/01437/014/01 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 18 Seduta di annuncio: del 05/08/2019 Firmatari Primo firmatario: DONNO DANIELA Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE Data firma: 05/08/2019 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo cofirmatario Gruppo Data firma MININNO CATALDO MOVIMENTO 5 STELLE 05/08/2019 ORTIS FABRIZIO MOVIMENTO 5 STELLE 05/08/2019 ROMANO IUNIO VALERIO MOVIMENTO 5 STELLE 05/08/2019 GRASSI UGO MOVIMENTO 5 STELLE 05/08/2019


Commissione assegnataria Commissione: 1. COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, AFFARI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E DELL'INTERNO, ORDINAMENTO GENERALE DELLO STATO E DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE) Stato iter: 05/08/2019 Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 05/08/2019 MOLTENI NICOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO) Fasi iter: ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 05/08/2019 ACCOLTO IL 05/08/2019 PARERE GOVERNO IL 05/08/2019 RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 05/08/2019 CONCLUSO IL 05/08/2019 Atto Senato Ordine del Giorno 0/1437/14/01 presentato da DANIELA DONNO


lunedì 5 agosto 2019, seduta n. 100 Il Senato, in sede di discussione dell'Atto Senato 1437 recante: "Conversione in legge, con modificazioni, del decretolegge 14 giugno 2019, n. 53, recante disposizioni urgenti in materia di ordine e sicurezza pubblica", premesso che: il decreto legge contiene diverse misure in favore della Polizia di Stato, da quelle per l'approvvigionamento dei pasti per il personale impegnato in servizi di ordine pubblico fuori sede (articolo 10-bis) alle misure in tema di raccordo e coordinamento degli istituti, scuole e centri di formazione e addestramento della Polizia di Stato (articolo 10-ter), considerato che: con decreto del Ministero dell'interno 24 settembre 2013 è stato indetto un concorso interno per complessivi 1.400 posti (successivamente elevati a 1.874) per l'accesso al corso di formazione per la nomina alla qualifica di vice ispettore della Polizia di Stato; coloro che hanno fatto domanda sono stati ammessi dal 12 settembre 2017 a frequentare il nono corso di formazione e al termine hanno ottenuto la nomina alla qualifica di vice ispettore con decorrenza, a tutti gli effetti, dal 12 marzo 2018, cioè alla fine del corso e dopo aver sostenuto una prova finale; sulla questione si è registrata un'attività contenziosa di


cui alle decisioni del Tar Lazio n. 5717/2019, n. 5718/2019, n. 5719/2019, n. 5720/2019 n. 5721/2019, n. 5722/2019 e n. 5723/2019, valutato che: il concorso è stato bandito ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo 28 febbraio 2001, n. 53, recante le disposizioni integrative in materia di riordino delle carriere del personale non direttivo della Polizia di Stato, e in deroga alle previsioni di cui all'articolo 27 del decreto del Presidente della Repubblica 24 aprile 1982, n. 335, recante "Ordinamento del personale della Polizia di Stato che espleta funzioni di polizia", relativamente alla ripartizione delle aliquote ivi previste; il bando è stato emesso nel 2013, nonostante le vacanze di organico risalissero al 2001, e la procedura concorsuale si è protratta per ulteriori 4 anni, impegna il Governo a valutare l'opportunità di verificare, anche alla luce delle indicazioni formulate dal Giudice amministrativo nei contenziosi di cui alle premesse, la possibilità di adottare misure che tengano conto della peculiare vicenda dei vincitori del concorso interno per complessivi 1.400 posti per l'accesso al corso di formazione per la nomina alla qualifica di vice ispettore della Polizia di Stato, bandito il 24 settembre 2013. (0/1437/14/1) Donno, Mininno, Ortis, Romano, Grassi


Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione): formazione professionale istruzione professionale

ATTO CAMERA ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01913-A/056 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 214 del 24/07/2019 Firmatari Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA Gruppo: LIBERI E UGUALI Data firma: 24/07/2019 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo cofirmatario Gruppo Data firma FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI 24/07/2019 MURONI ROSSELLA LIBERI E UGUALI 24/07/2019 PALAZZOTTO ERASMO LIBERI E UGUALI 24/07/2019 ROSTAN MICHELA LIBERI E UGUALI 24/07/2019 Stato iter: 25/07/2019


Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 24/07/2019 Resoconto FRATOIANNI NICOLA LIBERI E UGUALI PARERE GOVERNO 25/07/2019 MOLTENI NICOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO) DICHIARAZIONE VOTO 25/07/2019 Resoconto FRATOIANNI NICOLA LIBERI E UGUALI Fasi iter: DISCUSSIONE IL 24/07/2019 RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 24/07/2019 NON ACCOLTO IL 25/07/2019 PARERE GOVERNO IL 25/07/2019 DISCUSSIONE IL 25/07/2019 RESPINTO IL 25/07/2019 CONCLUSO IL 25/07/2019 Atto Camera Ordine del Giorno 9/01913-A/056 presentato da FRATOIANNI Nicola testo presentato Mercoledì 24 luglio 2019 modificato Giovedì 25 luglio 2019, seduta n. 215   La Camera,


premesso che: il disegno di legge di conversione in legge del decretolegge 14 giugno 2019, n. 53, reca disposizioni urgenti in materia di ordine e sicurezza pubblica; le forze di polizia sono attori chiave nella protezione dei diritti e affinché questo ruolo sia riconosciuto nella sua importanza e svolto nella piena fiducia di tutti, sono essenziali il rispetto dei diritti umani, la prevenzione degli abusi, il riconoscimento delle eventuali responsabilità e una complessiva trasparenza, in linea con gli standard internazionali in materia; le forze di Polizia svolgono un ruolo delicato che contribuisce al buon funzionamento di uno Stato democratico: ricevono denunce, contribuiscono alle indagini e garantiscono il corretto svolgimento delle manifestazioni pubbliche, tutelando partecipanti e non, da violenze e minacce; da tempo si discute dell'opportunità di introdurre un codice identificativo personale sulle divise degli agenti di Polizia al fine di individuare con esattezza eventuali responsabili in caso di uso sproporzionato della forza; nel corso degli anni tanti cittadini e associazioni chiedono l'introduzione dei codici identificativi per le forze di Polizia e tra queste, Amnesty International, che già nel 2011, in occasione del 10o anniversario del G8 di Genova, aveva promosso la campagna «Operazione trasparenza. Diritti umani e polizia in Italia» e che in questi mesi ha lanciato una petizione per chiedere


misure di identificazione per gli agenti impegnati in operazioni di ordine pubblico; già nel 2012, il Parlamento Europeo, ha esortato gli stati membri «a garantire che il personale di polizia porti un numero identificativo» e da allora, diversi Paesi hanno dato seguito a questa richiesta; l'Italia non figura ancora tra questi Paesi, nonostante siano tanti gli episodi di uso sproporzionato della forza da parte di alcuni agenti di Polizia durante manifestazioni, cortei e non solo; nella maggior parte degli stati membri dell'Unione europea, identificare gli agenti di polizia che si occupano di ordine pubblico è già una regola diffusa; su 28 stati membri già 21 – Belgio, Bulgaria, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia e Spagna – hanno introdotto misure di identificazione per gli agenti impegnati in attività di ordine pubblico; la Germania le prevede in nove regioni su 16 mentre in Ungheria e in Svezia, pur non essendo previsto un obbligo, gli agenti di polizia espongono nome, carta d'identità e grado sull'uniforme e un codice quando indossano equipaggiamento speciale; anche il Relatore speciale delle Nazioni Unite per il diritto alla libertà di assemblea pacifica e di associazione e quello sulle esecuzioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie raccomandano, in merito alla


corretta gestione delle manifestazioni, che «i funzionari delle forze di polizia siano chiaramente e individualmente identificabili, ad esempio esponendo una targhetta col nome o con un numero»; diciotto anni dopo il G8 di Genova, benché siano state accertate in sede di giudizio le violenze gravi e sistematiche compiute, molti fra gli agenti coinvolti in quegli eventi sono rimasti di fatto impuniti, in parte per effetto della prescrizione e in parte proprio perché non fu possibile da parte dell'autorità giudiziaria, risalire all'identità di tutti gli agenti presenti; negli anni successivi, diversi altri casi di persone che hanno subito un uso sproporzionato della forza durante manifestazioni o assemblee pubbliche, chiamano in causa la responsabilità di alcuni appartenenti alle forze di polizia; la previsione di misure che consentano l'identificazione degli agenti impegnati in operazioni di ordine pubblico è diventata urgente proprio perché episodi di uso ingiustificato della forza possono innescare pericolose generalizzazioni, specie se si riscontrano difficoltà rispetto all'accertamento delle responsabilità e delle relative sanzioni; l'introduzione dei codici identificativi sui caschi e sulle divise degli agenti impegnati nella gestione dell'ordine pubblico è uno strumento di garanzia non solo per il cittadino, ma anche e soprattutto di maggiore tutela per tutti gli agenti che in modo corretto svolgono il proprio


lavoro; per questi motivi anche l'Italia ha il dovere di dotarsi di una normativa in linea con gli standard internazionali che preveda l'utilizzo di codici alfanumerici identificativi ben visibili sulle uniformi degli agenti impegnati in attività di ordine pubblico; il fatto che i singoli agenti e funzionari siano identificabili è un importante messaggio di trasparenza che mostrerebbe la volontà delle forze di polizia di rispondere delle proprie azioni e allo stesso tempo contribuirebbe ad accrescere la fiducia dei cittadini, impegna il Governo ad assumere iniziative di carattere legislativo volte ad introdurre, per il personale delle Forze di polizia a ordinamento civile impegnati in attività di servizio di ordine pubblico, una sigla univoca sull'uniforme e sul casco di protezione che consenta l'identificazione dell'operatore che li indossa. 9/1913-A/56. Fratoianni, Fornaro, Muroni, Palazzotto, Rostan. Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione): diritti umani ordine pubblico dispositivo di sicurezza


ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03464 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 219 del 31/07/2019 Firmatari Primo firmatario: ROSSO ROBERTO Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE Data firma: 31/07/2019 Destinatari Ministero destinatario: • MINISTERO DELL'INTERNO Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 31/07/2019 Stato iter: IN CORSO Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-03464 presentato da


ROSSO Roberto testo di Mercoledì 31 luglio 2019, seduta n. 219   ROSSO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che: secondo quanto si apprende da fonti giornalistiche il 25 luglio 2019 agenti della polizia sono stati aggrediti nel quartiere Barriera di Milano a Torino, mentre cercavano di identificare un nigeriano, di seguito arrestato per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale; in particolare, la volante della polizia sarebbe stata accerchiata da decine di persone, perlopiù nordafricani, che volevano di fatto impedire l'identificazione del loro connazionale; a seguito dell'aggressione subita, alcuni poliziotti hanno riportato contusioni e sono stati medicati presso il locale pronto soccorso; solo l'arrivo di una seconda volante ha permesso di riportare la calma e ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente; tale increscioso episodio, oltre a costituire un fatto gravissimo e inaccettabile a parere dell'interrogante, non rappresenta purtroppo una novità nel capoluogo piemontese, dove già nel settembre 2018 e nello stesso quartiere, degli agenti furono oggetto di minacce e botte per avere fermato un immigrato gabonese


durante un controllo, finalizzato ad accertare le condizioni per uno sfratto o dove lo scorso aprile due agenti di polizia sono stati aggrediti da uno straniero al grido di «Allah Akbar»; nonostante l'encomiabile lavoro della questura di Torino e degli agenti che quotidianamente operano sul territori, ormai alcuni quartieri periferici di Torino, come appunto Barriera di Milano, assomigliano sempre più alle Banlieue francesi, teatro di scontri e disordini oltre che di illegalità; il decreto comunemente denominato «sicurezza-bis» e fortemente voluto dal Ministro interrogato persegue, tra l'altro, come obiettivo cardine dell'azione di Governo, oltre alla lotta all'immigrazione clandestina, la sicurezza pubblica –: se il Ministro interrogato, alla luce di fatti sopra esposti, ritenga opportuno l'invio di nuove forze di polizia nella città di Torino e, in particolare, in quelle aree periferiche della città che sono costantemente a rischio di rivolte e aggressioni anche i danni delle forze di polizia stesse, al fine di garantire la sicurezza pubblica dai cittadini e di quanti operano al servizio degli stessi. (4-03464) Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica


provvisoria, in attesa di revisione): sicurezza pubblica pronto soccorso polizia

ATTO SENATO INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01956 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 133 del 16/07/2019 Firmatari Primo firmatario: MALAN LUCIO Gruppo: FORZA ITALIA BERLUSCONI PRESIDENTE Data firma: 16/07/2019 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo cofirmatario Gruppo Data firma VITALI LUIGI FORZA ITALIA BERLUSCONI PRESIDENTE 16/07/2019 Destinatari Ministero destinatario: • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Attuale delegato a rispondere:


MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 16/07/2019 Stato iter: IN CORSO Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-01956 presentata da LUCIO MALAN martedĂŹ 16 luglio 2019, seduta n.133 MALAN, VITALI - Al Ministro della giustizia. - Premesso che: il sindacato degli agenti di Polizia penitenziaria OSAPP (Organizzazione sindacale autonoma Polizia penitenziaria) ha annunciato che organizzerĂ il 19 luglio 2019 un sit-in davanti al Carcere di Torino "Lorusso e Cutugno" per protestare contro le condizioni di servizio, le offese e aggressioni subite, la penuria di organico, aggravata da un impiego non ottimale del personale, che riduce ulteriormente il numero degli addetti ai compiti istituzionali, carenze organizzative, il fatto che il personale sarebbe costretto ad acquistare per conto proprio gli indumenti da lavoro, la condizione delle mense di servizio, i mezzi di trasporto fatiscenti che con la calda stagione si traducono in veri e propri forni roventi; l'OSAPP segnala, inoltre, uno stato di incuria degli


alloggiamenti nelle caserme, l'inadeguatezza delle strutture e quello che definisce un crescente permissivismo nei confronti dei detenuti; il segretario generale dell'OSAPP, Leo Beneduci, ha parlato di persistente dissesto del sistema penitenziario nelle regioni Piemonte, Liguria e Valle D'Aosta, di condizioni di costante disagio subito dal personale di Polizia penitenziaria, nonchĂŠ di sostanziale indifferenza delle autoritĂ dell'Amministrazione penitenziaria regionale; il corpo della Polizia penitenziaria svolge una funzione delicata e molto importante nell'ambito della giustizia penale, si chiede di sapere: se al Ministro in indirizzo risultino le criticitĂ descritte; quale tipo di interlocuzione sia in corso con le organizzazioni sindacali del settore per chiarire le problematiche denunciate; quali provvedimenti intenda prendere a tutela degli agenti della Polizia penitenziaria di Torino. (4-01956) Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione): personale carcerario


penuria di manodopera sindacato

ATTO SENATO ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01437/026 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 142 del 05/08/2019 Firmatari Primo firmatario: DONNO DANIELA Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE Data firma: 05/08/2019 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo cofirmatario Gruppo Data firma MININNO CATALDO MOVIMENTO 5 STELLE 05/08/2019 ORTIS FABRIZIO MOVIMENTO 5 STELLE 05/08/2019 ROMANO IUNIO VALERIO MOVIMENTO 5 STELLE 05/08/2019 Stato iter: 05/08/2019 Fasi iter: DICHIARATO PRECLUSO IL 05/08/2019 CONCLUSO IL 05/08/2019


Atto Senato Ordine del Giorno 9/1437/26 presentato da DANIELA DONNO lunedì 5 agosto 2019, seduta n. 142 Il Senato, in sede di discussione dell'Atto Senato 1437 recante: «Conversione in legge, con modificazioni, del decretolegge 14 giugno 2019, n. 53, recante disposizioni urgenti in materia di ordine e sicurezza pubblica»; premesso che: il decreto legge contiene diverse misure in favore della Polizia di Stato, da quelle per l'approvvigionamento dei pasti per il personale impegnato in servizi di ordine pubblico fuori sede (articolo 10-bis) alle misure in tema di raccordo e coordinamento degli istituti, scuole e centri di formazione e addestramento della Polizia di Stato (articolo 10-ter); considerato che: al pari delle Forze armate, le Forze di Polizia svolgono un ruolo fondamentale per la tutela dell'incolumità dei cittadini; agli agenti è richiesta una costante preparazione psicofisica per fronteggiare le innumerevoli emergenze che ripetutamente si presentano nelle ore di servizio; pertanto è necessario garantire una preparazione atletica adeguata alle mansioni che sono chiamati a


svolgere, sia attraverso la predisposizione di idonee strutture di allenamento, sia attraverso la determinazione di un monte ore settimanale dedicato agli esercizi fisici. impegna il Governo a: valutare l'opportunitĂ di adottare tutti i provvedimenti necessari al fine di prevedere, anche attraverso opportune modifiche al Contratto collettivo nazionale, di concerto con le organizzazioni maggiormente rappresentative del settore, un numero minimo di ore settimanali di attivitĂ fisica o sportiva, come giĂ stabilito per le Forze Armate, per un adeguato allenamento e mantenimento fisico idoneo rispetto alle funzioni di polizia attribuite ai personale. (numerazione resoconto Senato G10-ter.2) (9/1437/26) Donno, Mininno, Ortis, Romano Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione): contratto collettivo settore economico

ATTO SENATO


ODG IN COMMISSIONE 0/01437/015/01 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 18 Seduta di annuncio: del 05/08/2019 Firmatari Primo firmatario: DONNO DANIELA Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE Data firma: 05/08/2019 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo cofirmatario Gruppo Data firma MININNO CATALDO MOVIMENTO 5 STELLE 05/08/2019 ORTIS FABRIZIO MOVIMENTO 5 STELLE 05/08/2019 ROMANO IUNIO VALERIO MOVIMENTO 5 STELLE 05/08/2019 GRASSI UGO MOVIMENTO 5 STELLE 05/08/2019 Commissione assegnataria Commissione: 1. COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, AFFARI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E DELL'INTERNO, ORDINAMENTO GENERALE DELLO STATO E DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE) Stato iter: 05/08/2019 Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 05/08/2019 MOLTENI NICOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)


Fasi iter: ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 05/08/2019 ACCOLTO IL 05/08/2019 PARERE GOVERNO IL 05/08/2019 RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 05/08/2019 CONCLUSO IL 05/08/2019 Atto Senato Ordine del Giorno 0/1437/15/01 presentato da DANIELA DONNO lunedĂŹ 5 agosto 2019, seduta n. 100 Il Senato, in sede di discussione dell'Atto Senato 1437 recante: "Conversione in legge, con modificazioni, del decretolegge 14 giugno 2019, n. 53, recante disposizioni urgenti in materia di ordine e sicurezza pubblica", premesso che: il decreto-legge contiene diverse misure in favore della Polizia di Stato, da quelle per l'approvvigionamento dei pasti per il personale impegnato in servizi di ordine pubblico fuori sede (articolo 10-bis) alle misure in tema di raccordo e coordinamento degli istituti, scuole e centri di formazione e addestramento della Polizia di Stato (articolo 10-ter),


considerato che: al pari delle Forze armate, le Forze di Polizia svolgono un ruolo fondamentale per la tutela dell'incolumità dei cittadini; agli agenti è richiesta una costante preparazione psicofisica per fronteggiare le innumerevoli emergenze che ripetutamente si presentano nelle ore di servizio; pertanto è necessario garantire una preparazione atletica adeguata alle mansioni che sono chiamati a svolgere, anche attraverso la predisposizione di idonee strutture di allenamento, impegna il Governo: a valutare l'opportunità di adottare tutti i provvedimenti necessari, anche di carattere finanziario, al fine di prevedere, nell'ambito delle iniziative per il benessere delle Forze di polizia, misure volte ad incentivare la frequenza, al di fuori dell'orario di servizio, di mirati programmi di allenamento fisico in relazione alle attività operative che devono essere compiute nello svolgimento dei compiti istituzionali. (0/1437/15/1) Donno, Mininno, Ortis, Romano, Grassi Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione): orario di lavoro ordine pubblico


sicurezza pubblica

ATTO SENATO INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01094 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 139 del 30/07/2019 Firmatari Primo firmatario: PAPATHEU URANIA GIULIA ROSINA Gruppo: FORZA ITALIA BERLUSCONI PRESIDENTE Data firma: 30/07/2019 Destinatari Ministero destinatario: • MINISTERO DELL'INTERNO Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 30/07/2019 Stato iter: IN CORSO Atto Senato


Interrogazione a risposta orale 3-01094 presentata da URANIA GIULIA ROSINA PAPATHEU martedì 30 luglio 2019, seduta n.139 PAPATHEU - Al Ministro dell'interno. - Premesso che: come noto nella notte tra il 25 e il 26 luglio 2019 un carabiniere, durante un servizio in borghese a Roma, è stato ucciso con più coltellate in modo efferato da un giovane straniero statunitense; si tratta dell'ennesimo atto di violenza che colpisce il nostro Paese, che appare ancor più grave, perché è stata tolta la vita ad un servitore dello Stato; evidenziato che a giudizio dell'interrogante con riferimento alla sicurezza nei centri abitati potrebbe essere utile allargare l'utilizzo delle pistole taser alla Polizia locale. Risulta che ad oggi siano un migliaio le pistole ad impulsi elettrici in dotazione in Italia alle forze dell'ordine. Una fase semestrale di sperimentazione è stata posta in essere dal 5 settembre 2018 fino al 5 giugno 2019, in 12 città; l'arma è stata utilizzata 60 volte: 46 dalla Polizia di Stato, 11 dai Carabinieri, 3 dalla Guardia di finanza. In 47 casi gli interventi si sono risolti con la semplice estrazione dell'arma o con l'attivazione del "warning arc", la scarica di avvertimento, mentre nei restanti 13 il soggetto è stato colpito con i dardi. Al termine di questa fase, il Ministero dell'interno risulta sia già


intervenuto con norme amministrative per legittimare poliziotti, carabinieri e finanzieri a proseguire l'utilizzo del taser, "pistola a impulsi elettrici", si chiede di sapere se, alla luce dei gravi fatti di cronaca, come l'omicidio del vicebrigadiere Rega, il Ministro in indirizzo ritenga che, al fine preventivo di elevare i livelli di sicurezza dei cittadini e di tutelare chi è posto a garantirla, possa essere ampliato l'utilizzo di pistole taser a tutti i corpi di Polizia, compresa la Polizia locale. (3-01094) Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione): sicurezza pubblica armi da fuoco e munizioni polizia locale

ATTO CAMERA ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01913-A/106 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 214 del 24/07/2019


Firmatari Primo firmatario: CIABURRO MONICA Gruppo: FRATELLI D'ITALIA Data firma: 24/07/2019 Stato iter: 25/07/2019 Partecipanti allo svolgimento/discussione DICHIARAZIONE GOVERNO 25/07/2019 Resoconto MOLTENI NICOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO) PARERE GOVERNO 25/07/2019 Resoconto MOLTENI NICOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO) Fasi iter: RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 24/07/2019 DISCUSSIONE IL 25/07/2019 ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 25/07/2019 ACCOLTO IL 25/07/2019 PARERE GOVERNO IL 25/07/2019 RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 25/07/2019 CONCLUSO IL 25/07/2019 Atto Camera


Ordine del Giorno 9/01913-A/106 presentato da CIABURRO Monica testo presentato Mercoledì 24 luglio 2019 modificato Giovedì 25 luglio 2019, seduta n. 215   La Camera, impegna il Governo a valutare l'opportunità di proseguire il rafforzamento del contingente di personale delle Forze di Polizia presso i Comuni frontalieri. 9/1913-A/106. (Testo modificato nel corso della seduta). Ciaburro.

ATTO CAMERA ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01913-A/090 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 214 del 24/07/2019 Firmatari Primo firmatario: CATTOI MAURIZIO Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE Data firma: 24/07/2019


Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo cofirmatario Gruppo Data firma GALIZIA FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2019 Stato iter: 24/07/2019 Fasi iter: DICHIARATO INAMMISSIBILE IL 24/07/2019 CONCLUSO IL 24/07/2019 Atto Camera Ordine del Giorno 9/01913-A/090 presentato da CATTOI Maurizio testo presentato Mercoledì 24 luglio 2019 modificato Giovedì 25 luglio 2019, seduta n. 215   La Camera, premesso che: il provvedimento in esame dispone una serie di misure riconducibili alla ratio unitaria di rafforzare i livelli di sicurezza pubblica e prevenire rischi per l'incolumità pubblica; in particolare, l'articolo 10-ter, dispone il «Raccordo e coordinamento degli istituti, scuole e centri di formazione e addestramento della Polizia di Stato»;


ad avviso dei firmatari del presente atto, in forza della materia «sicurezza pubblica», declinata, anche con riguardo ai recenti avvisi della Corte costituzionale, quale «tutela dell'interesse generale alla incolumità delle persone, e quindi salvaguardia di un bene che abbisogna di una regolamentazione uniforme su tutto il territorio nazionale», è da ritenersi necessaria anche l'uniformità e l'omogeneità nel campo della formazione dei diversi Corpi che vi operano, tra i quali i Corpi della polizia locale, in particolare per i comandanti ed i responsabili di servizio, impegna il Governo: a valutare l'opportunità di adottare le iniziative, anche legislative, finalizzate: a) alla formazione uniforme del personale delle polizie locali, in particolare dei comandanti e dei responsabili di servizio, da svolgersi presso la Scuola superiore di Polizia sotto l'egida del Dipartimento di Pubblica sicurezza ed il coordinamento operativo da parte del Capo della Polizia; b) all'istituzione, presso il Ministero dell'internoDipartimento di pubblica sicurezza, di un Albo nazionale dei comandanti, previa definizione dei requisiti personali e professionali nonché dei criteri e delle modalità di accesso e permanenza nell'Albo. 9/1913-A/90. Maurizio Cattoi, Galizia. Classificazione EUROVOC:


EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione): formazione professionale formazione sul posto di lavoro polizia locale

ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03301 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 207 del 12/07/2019 Firmatari Primo firmatario: IEZZI IGOR GIANCARLO Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER Data firma: 12/07/2019 Destinatari Ministero destinatario: • MINISTERO DELL'INTERNO Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 12/07/2019 Stato iter:


IN CORSO Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-03301 presentato da IEZZI Igor Giancarlo testo di Venerdì 12 luglio 2019, seduta n. 207   IEZZI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che: il procuratore capo di Milano, il 12 giugno 2019, ha diffuso una circolare in materia di «accertamenti sullo stato di alterazione da uso di bevande alcoliche o di sostanze stupefacenti/psicotrope» a tutti gli organi di polizia giudiziaria competenti nel territorio della procura nella quale sostanzialmente chiede che i test per l'accertamento della guida in stato di ebbrezza e in stato di alterazione psico-fisica per uso di droghe, di cui agli articoli 186 e 187 del codice della strada (decreto legislativo n. 285 del 1992), in particolare le analisi delle urine debbano essere richiesti solo a seguito della «prova storica», ovvero l'accertamento di persona dello stato di alterazione del soggetto interessato; tale circolare è scaturita dalla giurisprudenza consolidata della Corte di Cassazione sull'argomento, l'ultima sentenza è del 2018, relativa proprio all'aspetto


della contestazione immediata al conducente dello stato di alterazione da parte degli organi di polizia, cui possono poi seguire gli accertamenti diagnostici dell'esame delle urine e del sangue; la Cassazione, infatti, ha assolto un conducente per la guida sotto effetto di droga e lo ha condannato solo per la guida in stato di ebbrezza in quanto l'esame delle urine disposto dalle forze di polizia senza l'accertamento di persona dello stato di alterazione, aveva rilevato la presenza di droga, che però lascia traccia nelle urine fino a 10 giorni dopo l'assunzione; pertanto l'esame non è stato ritenuto una prova sufficiente dal giudice per la condanna relativa alla guida sotto effetto di sostanze stupefacenti, non avendo elementi per provare che il conducente fosse effettivamente sotto effetto di droga nel momento in cui ha provocato l'incidente; il comandante della polizia locale di Milano, conseguentemente, ha emanato una circolare di recepimento delle direttive dell'autorità giudiziaria, che ha scatenato la reazione del Sulpm, il sindacato maggioritario degli agenti della polizia locale di Milano; la circolare del procuratore capo riporta un passaggio ritenuto controverso, poiché motiva la direttiva sostanzialmente con gli aspetti finanziari derivanti dalla richiesta degli accertamenti; infatti, il procuratore scrive che l'opportunità «di


procedere a tali analisi» deve essere «attentamente valutata di caso in caso, in quanto, non potendosi configurare alcun reato in difetto di un'attestazione dello stato di alterazione del soggetto, non si ritiene che le spese relative agli accertamenti richiesti dalle forze dell'ordine debbano essere poste a carico della Procura della Repubblica»; la circolare del Ministro dell'interno n. 300 del 2005 è intervenuta proprio per ampliare i poteri della polizia locale di accertamento al fine di incrementare i controlli sui conducenti a seguito della riscrittura degli articoli 186 e 187 del codice della strada, consentendo alla stessa di effettuare nell'immediato test di screening, all'esito dei quali valutare l'opportunità di sottoporre il conducente a esami clinici; le circolari dell'autorità giudiziaria e del comandante della polizia locale, ad avviso del sindacato, finiscono per vanificare l'efficacia delle norme volte al contrasto dei fenomeni della guida in stato di ebbrezza e in alterazione psico-fisica per uso di droghe, fenomeni che purtroppo sono sempre più frequenti e in continuo aumento; nella maggior parte degli incidenti stradali che avvengono per guida in stato di alterazione per alcol o droga necessitano, infatti, dell'intervento dell'ambulanza ed è raro che la polizia, al suo arrivo, trovi i conducenti ancora sul posto –:


se sia a conoscenza di quanto illustrato in premessa e se intenda assumere le iniziative di competenza, anche tramite una nuova circolare ministeriale, per salvaguardare i poteri di accertamento spettanti alla polizia locale nell'ambito dell'attivitĂ di polizia per il contrasto alla guida in stato di ebbrezza e di alterazione psico-fisica dovuta all'uso di sostanze stupefacenti e psicotrope. (4-03301) Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione): tossicomania polizia locale stupefacente

ATTO SENATO ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01437/025 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 142 del 05/08/2019 Firmatari Primo firmatario: DONNO DANIELA Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE


Data firma: 05/08/2019 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo cofirmatario Gruppo Data firma MININNO CATALDO MOVIMENTO 5 STELLE 05/08/2019 ORTIS FABRIZIO MOVIMENTO 5 STELLE 05/08/2019 ROMANO IUNIO VALERIO MOVIMENTO 5 STELLE 05/08/2019 Stato iter: 05/08/2019 Fasi iter: DICHIARATO PRECLUSO IL 05/08/2019 CONCLUSO IL 05/08/2019 Atto Senato Ordine del Giorno 9/1437/25 presentato da DANIELA DONNO lunedì 5 agosto 2019, seduta n. 142 Il Senato, in sede di discussione dell'Atto Senato 1437 recante: «Conversione in legge, con modificazioni, del decretolegge 14 giugno 2019, n. 53, recante disposizioni urgenti in materia di ordine e sicurezza pubblica» premesso che: il decreto legge contiene diverse misure in favore della Polizia di Stato, da quelle per l'approvvigionamento dei


pasti per il personale impegnato in servizi di ordine pubblico fuori sede (articolo 10-bis) alle misure in tema di raccordo e coordinamento degli istituti, scuole e centri di formazione e addestramento della Polizia dello Stato (articolo 10-ter); considerato che: con decreto del Ministero dell'interno 24 settembre 2013 è stato indetto un concorso interno per complessivi 1.400 posti (successivamente elevati a 1.874) per l'accesso al corso di formazione per la nomina alla qualifica di vice ispettore della Polizia di Stato; coloro che hanno fatto domanda sono stati ammessi dal 12 settembre 2017 a frequentare il nono corso di formazione e al termine hanno ottenuto la nomina alla qualifica di vice ispettore con decorrenza, a tutti gli effetti, dal 12 marzo 2018, cioè alla fine del corso e dopo aver sostenuto una prova finale; il bando di concorso non indicava espressamente, nÊ lo hanno fatto le norme dedicate al ruolo degli ispettori, una precisa data da cui far decorrere gli effetti giuridici ed economici dell'ingresso nel ruolo dei vice ispettori; da ciò l'amministrazione ha dedotto che l'immissione nel ruolo a seguito del superamento del corso dovesse coincidere con la data della conclusione del corso di formazione, valutato che: il bando di concorso e i riferimenti normativi contenuti


sono chiarissimi nell'indicare che i posti messi a concorso sono relativi a vacanze organiche maturate dal 2001 al 2004 e che, pertanto, coloro che hanno superato il nono corso di formazione hanno il diritto di essere nominati vice ispettori della Polizia di Stato, a tutti gli effetti, dal 1º gennaio dell'anno successivo a quello per le cui vacanze o carenze di organico è stato indetto il concorso, quindi dal 1º gennaio 2005; il concorso è stato bandito ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo 28 febbraio 2001, n. 53, recante le disposizioni integrative in materia di riordino dellecarriere del personale non direttivo della Polizia di Stato, e in deroga alle previsioni di cui all'art. 27 del decreto del Presidente della Repubblica 24 aprile 1982, n. 335, recante «Ordinamento del personale della Polizia di Stato che espleta funzioni di polizia»; l'art. 36 della legge 1º aprile 1981, n. 121, recante «Nuovo ordinamento dell'Amministrazione della pubblica sicurezza», afferma che: «Il Governo della Repubblica è delegato ad emanare, entro dodici mesi dall'entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti aventi valore di legge ordinaria per provvedere alla determinazione dell'ordinamento del personale dell'Amministrazione» e aggiunge che «L'avanzamento dei sottufficiali dovrà avvenire in relazione alle cessazioni del servizio che si determineranno in ciascun ruolo e nei singoli gradi al 31 dicembre di ogni anno»;


la categoria dei sottufficiali comprende i marescialli e nelle tabelle di corrispondenza dei gradi delle forze armate e delle forze di polizia vengono messi allo stesso livello di ruolo i marescialli e gli ispettori; appare evidente la lesioni di diritti fondamentali dei concorrenti, sia per il ritardo con cui è stato emesso il bando nel 2013, nonostante le vacanze di organico risalissero al 2001, sia per la procedura concorsuale che si è protratta per ulteriori 4 anni, impegna il Governo: a valutare l'opportunità di adottare tutti i necessari provvedimenti al fine di risarcire il danno economico e di progressione della carriera subito dai vice ispettori di cui sopra per il ritardo relativo all'immissione in ruolo. (numerazione resoconto Senato G10-ter.1) (9/1437/25) Donno, Mininno, Ortis, Romano Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione): conseguenza economica formazione professionale indennizzo


ATTO SENATO ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01437/018 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 142 del 05/08/2019 Firmatari Primo firmatario: CIRIANI LUCA Gruppo: FRATELLI D'ITALIA Data firma: 05/08/2019 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo cofirmatario Gruppo Data firma BALBONI ALBERTO FRATELLI D'ITALIA 05/08/2019 LA PIETRA PATRIZIO GIACOMO FRATELLI D'ITALIA 05/08/2019 LA RUSSA IGNAZIO FRATELLI D'ITALIA 05/08/2019 Stato iter: 05/08/2019 Fasi iter: DICHIARATO PRECLUSO IL 05/08/2019 CONCLUSO IL 05/08/2019 Atto Senato Ordine del Giorno 9/1437/18 presentato da LUCA CIRIANI lunedì 5 agosto 2019, seduta n. 142


Il Senato, premesso che: il provvedimento in esame reca disposizioni urgenti in materia di ordine e sicurezza pubblica; negli ultimi anni sul territorio nazionale si è diffusa la cosiddetta mafia nigeriana, nota per la sua particolare violenza e ormai ramificata dal sud al nord, come anche organizzazioni della malavita cinese; nei mesi scorsi, nella zona di Castelvolturno, una delle roccaforti della mafia nigeriana, la stessa è stata al centro di un'indagine congiunta tra il Servizio centrale operativo della Polizia italiana, l'FBI statunitense e la polizia canadese; occorre garantire una maggiore celerità ed efficacia alle attività di prevenzione e contrasto delle nuove forme di criminalità organizzata, anche in relazione alle straordinarie esigenze connesse al fenomeno crescente dell'immigrazione illegale e dell'infiltrazione, nel territorio italiano, di gruppi criminali nigeriani e cinesi, impegna il Governo, a valutare l'istituzione, presso i tribunali ordinari del luogo nel quale hanno sede le Corti d'appello, di sezioni specializzate in materia di mafie e altre associazioni criminali straniere. (numerazione resoconto Senato G8.401) (9/1437/18) Ciriani, Balboni, La Pietra, La Russa


Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione): migrazione illegale mafia criminalita' organizzata

ATTO CAMERA ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01913-A/088 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 214 del 24/07/2019 Firmatari Primo firmatario: DE CARLO SABRINA Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE Data firma: 24/07/2019 Stato iter: 25/07/2019 Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 25/07/2019 MOLTENI NICOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)


Fasi iter: RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 24/07/2019 ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 25/07/2019 ACCOLTO IL 25/07/2019 PARERE GOVERNO IL 25/07/2019 RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 25/07/2019 CONCLUSO IL 25/07/2019 Atto Camera Ordine del Giorno 9/01913-A/088 presentato da DE CARLO Sabrina testo presentato Mercoledì 24 luglio 2019 modificato Giovedì 25 luglio 2019, seduta n. 215   La Camera, premesso che: il provvedimento in esame reca disposizioni urgenti in materia di ordine e sicurezza pubblica, in particolare prevedendo disposizioni urgenti in materia di contrasto all'immigrazione illegale; occorrerebbe per cui una azione per potenziare le forze di polizia delle Frontiere al fine di garantire la sicurezza


e l'ordine pubblico nei territori dove il numero di arrivi degli immigrati aumenta anche a causa di condizioni meteorologiche particolarmente favorevoli, impegna il Governo a valutare l'opportunitĂ di proseguire l'azione di potenziamento temporaneo della Polizia delle Frontiere al fine di incrementare i servizi di prevenzione e di controllo del territorio e di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, connessi, in particolare, al contrasto dell'immigrazione irregolare nelle zone dove i flussi migratori in determinati periodi dell'anno aumentano, anche grazie a condizioni meteorologiche favorevoli. 9/1913-A/88. (Testo modificato nel corso della seduta). Â Sabrina De Carlo. Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione): lotta contro la criminalita' migrazione illegale forze paramilitari

ATTO SENATO


ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01437/027 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 142 del 05/08/2019 Firmatari Primo firmatario: DE PETRIS LOREDANA Gruppo: LIBERI E UGUALI Data firma: 05/08/2019 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo cofirmatario Gruppo Data firma ERRANI VASCO LIBERI E UGUALI 05/08/2019 LAFORGIA FRANCESCO LIBERI E UGUALI 05/08/2019 DE FALCO GREGORIO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 05/08/2019 MARTELLI CARLO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 05/08/2019 NUGNES PAOLA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 05/08/2019 GRASSO PIETRO LIBERI E UGUALI 05/08/2019 Stato iter: 05/08/2019 Fasi iter: DICHIARATO PRECLUSO IL 05/08/2019 CONCLUSO IL 05/08/2019 Atto Senato Ordine del Giorno 9/1437/27 presentato da


LOREDANA DE PETRIS lunedì 5 agosto 2019, seduta n. 142 Il Senato, in sede di discussione del decreto legge A.S. 1437; premesso che: l'attuale retribuzione del Corpo della Polizia di Stato è il risultato di un blocco contrattuale che dura da 8 anni e che vede l'Italia fanalino di coda anche nella graduatoria delle retribuzioni dei dipendenti delle forze di polizia e sicurezza nell'Unione europea. Un allievo agente di Polizia, ad esempio, guadagna circa 800 euro al mese, mentre dopo 10 anni, senza che nel frattempo ci siano stati avanzamenti di carriera, può arrivare a guadagnare massimo 1.400 euro. Facendo un confronto con quanto succede negli altri Paesi europei l'Italia sembra essere molto indietro. Ad esempio, in Austria un agente parte da 1.700 euro e ogni 2 anni può beneficiare di uno scatto di anzianità, e di un conseguente aumento di stipendio. In Germania lo stipendio base è di 1.600 euro circa, mentre in Francia e in Inghilterra è rispettivamente di 1.700 euro e 1.950 euro. Lo stipendio di un allievo in Italia è più simile a quello di un ruolo analogo a Cipro, dove la retribuzione è di 880 euro; I dipendenti delle Forze di Polizia italiane fanno bene a lamentarsi, poiché la loro retribuzione è molto più bassa rispetto a quella degli altri Paesi Europei. Senza dimenticare che gli scatti di anzianità comportano


aumenti di stipendio di un terzo inferiore rispetto a quelli di altri Paesi; questo problema in parte è stato risolto con l'entrata in vigore del riordino delle carriere, ma le Forze dell'Ordine sono ancora lontane dall'essere soddisfatte della loro retribuzione; Il contratto nazionale del comparto sicurezza del triennio 2016-2018 del Corpo ad ordinamento civile dello Stato è scaduto da piÚ di otto mesi e deve essere rinnovato con l'obiettivo primario di giungere ad un adeguamento retributivo tale da consentire un allineamento degli stipendi dei dipendenti del comparto difesa e sicurezza agli analoghi trattamenti previsti negli altri Paesi dell'Unione europea, impegna il Governo: a prevedere, al momento della definizione della prossima Legge di Bilancio, un adeguato stanziamento di risorse al fine del rinnovo del contratto nazionale del comparto sicurezza, con l'obiettivo primario di giungere ad un adeguamento retributivo tale da consentire un allineamento degli stipendi dei dipendenti del comparto difesa e sicurezza agli analoghi trattamenti previsti negli altri Paesi dell'Unione europea. (numerazione resoconto Senato G10-ter.3) (9/1437/27) De Petris, Errani, Laforgia, De Falco, Martelli, Nugnes, Grasso


Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione): determinazione del salario parita' retributiva promozione professionale

ATTO SENATO ODG IN COMMISSIONEÂ 0/01437/016/01 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 18 Seduta di annuncio: del 05/08/2019 Firmatari Primo firmatario: DE PETRIS LOREDANA Gruppo: LIBERI E UGUALI Data firma: 05/08/2019 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo cofirmatario Gruppo Data firma ERRANI VASCO LIBERI E UGUALI 05/08/2019 LAFORGIA FRANCESCO LIBERI E UGUALI 05/08/2019 DE FALCO GREGORIO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 05/08/2019 MARTELLI CARLO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 05/08/2019 NUGNES PAOLA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 05/08/2019 GRASSO PIETRO LIBERI E UGUALI 05/08/2019


Commissione assegnataria Commissione: 1. COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, AFFARI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E DELL'INTERNO, ORDINAMENTO GENERALE DELLO STATO E DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE) Stato iter: 05/08/2019 Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 05/08/2019 MOLTENI NICOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO) Fasi iter: NON ACCOLTO IL 05/08/2019 PARERE GOVERNO IL 05/08/2019 RESPINTO IL 05/08/2019 CONCLUSO IL 05/08/2019 Atto Senato Ordine del Giorno 0/1437/16/01 presentato da LOREDANA DE PETRIS lunedì 5 agosto 2019, seduta n. 100 Il Senato, in sede di discussione del decreto legge A.S. 1437;


premesso che: l'attuale retribuzione del Corpo della Polizia di Stato è il risultato di un blocco contrattuale che dura da 8 anni e che vede l'Italia fanalino di coda anche nella graduatoria delle retribuzioni dei dipendenti delle forze di polizia e sicurezza nell'Unione europea. Un allievo agente di Polizia, ad esempio, guadagna circa 800 euro al mese, mentre dopo 10 anni, senza che nel frattempo ci siano stati avanzamenti di carriera, può arrivare a guadagnare massimo 1.400 euro. Facendo un confronto con quanto succede negli altri Paesi europei l'Italia sembra essere molto indietro. Ad esempio, in Austria un agente parte da 1.700 euro e ogni 2 anni può beneficiare di uno scatto di anzianità, e di un conseguente aumento di stipendio. In Germania lo stipendio base è di 1.600 euro circa, mentre in Francia e in Inghilterra è rispettivamente di 1.700 euro e 1.950 euro. Lo stipendio di un allievo in Italia è più simile a quello di un ruolo analogo a Cipro, dove la retribuzione è di 880 euro; I dipendenti delle Forze di Polizia italiane fanno bene a lamentarsi, poiché la loro retribuzione è molto più bassa rispetto a quella degli altri Paesi Europei. Senza dimenticare che gli scatti di anzianità comportano aumenti di stipendio di un terzo inferiore rispetto a quelli di altri Paesi; questo problema in parte è stato risolto con l'entrata in vigore del riordino delle carriere, ma le Forze dell'Ordine sono ancora lontane dall'essere


soddisfatte della loro retribuzione; Il contratto nazionale del comparto sicurezza del triennio 2016-2018 del Corpo ad ordinamento civile dello Stato è scaduto da piÚ di otto mesi e deve essere rinnovato con l'obiettivo primario di giungere ad un adeguamento retributivo tale da consentire un allineamento degli stipendi dei dipendenti del comparto difesa e sicurezza agli analoghi trattamenti previsti negli altri Paesi dell'Unione europea, impegna il Governo: a prevedere, al momento della definizione della prossima Legge di Bilancio, un adeguato stanziamento di risorse al fine del rinnovo del contratto nazionale del comparto sicurezza, con l'obiettivo primario di giungere ad un adeguamento retributivo tale da consentire un allineamento degli stipendi dei dipendenti del comparto difesa e sicurezza agli analoghi trattamenti previsti negli altri Paesi dell'Unione europea. (0/1437/16/1) De Petris, Errani, Laforgia, De Falco, Martelli, Nugnes, Grasso Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione): determinazione del salario parita' retributiva


promozione professionale

ATTO CAMERA ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01913-A/087 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 214 del 24/07/2019 Firmatari Primo firmatario: SAITTA EUGENIO Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE Data firma: 24/07/2019 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo cofirmatario Gruppo Data firma SARLI DORIANA MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2019 MACINA ANNA MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2019 DORI DEVIS MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2019 AIELLO PIERA MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2019 ASCARI STEFANIA MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2019 BARBUTO ELISABETTA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2019 CATALDI ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2019 DI SARNO GIANFRANCO MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2019 DI STASIO IOLANDA MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2019 D'ORSO VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2019 GIULIANO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2019 PALMISANO VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2019 PERANTONI


MARIO MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2019 SALAFIA ANGELA MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2019 SARTI GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2019 SCUTELLA' ELISA MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2019 ALAIMO ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2019 BALDINO VITTORIA MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2019 BILOTTI ANNA MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2019 BERTI FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2019 CATTOI MAURIZIO MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2019 CORNELI VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2019 DADONE FABIANA MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2019 D'AMBROSIO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2019 DIENI FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2019 FORCINITI FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2019 PARISSE MARTINA MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2019 SILVESTRI FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2019 SURIANO SIMONA MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2019 TRIPODI ELISA MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2019 Stato iter: IN CORSO Partecipanti allo svolgimento/discussione DICHIARAZIONE GOVERNO 25/07/2019 Resoconto MOLTENI NICOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO) PARERE GOVERNO 25/07/2019 Resoconto MOLTENI NICOLA SOTTOSEGRETARIO DI


STATO - (INTERNO) Fasi iter: RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 24/07/2019 DISCUSSIONE IL 25/07/2019 ACCOLTO IL 25/07/2019 PARERE GOVERNO IL 25/07/2019 Atto Camera Ordine del Giorno 9/01913-A/087 presentato da SAITTA Eugenio testo presentato Mercoledì 24 luglio 2019 modificato Giovedì 25 luglio 2019, seduta n. 215   La Camera, premesso che: il provvedimento in oggetto, all'articolo 4, in tema di potenziamento delle operazioni di polizia sotto copertura destina risorse alla copertura degli oneri conseguenti tali operazioni, effettuate da operatori di Stati esteri con i quali siano stati stipulati appositi accordi; l'articolo 4 del provvedimento in esame stabilisce gli oneri connessi all'implementazione dell'utilizzo delle operazioni sotto copertura, quale strumento


investigativo delle forze di polizia anche con riferimento al contrasto del delitto di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina; la disposizione si riferisce al concorso degli operatori di polizia di Stati esteri, con i quali siano stati stipulati appositi accordi per il loro impiego nel territorio italiano; per tali operazioni, è previsto lo stanziamento rispettivamente di 500.000 euro per il 2019; 1 milione per il 2020; 1,5 milioni per il 2021; tali finanziamenti sono disposti mediante corrispondente utilizzo di quota parte delle entrate, affluite all'entrata del bilancio dello Stato, di cui all'articolo 18 comma 1, lettera a) della legge 23 febbraio 1999, n. 44 – « Disposizioni concernenti il Fondo di solidarietà per le vittime delle richieste estorsive e dell'usura», impegna il Governo a valutare gli effetti applicativi dell'articolo 4 del provvedimento al fine di adottare le opportune iniziative normative volte a provvedere all'onere derivante dall'attuazione del citato articolo 4 del provvedimento in esame, pari a 3 milioni di euro in tre anni, con risorse diverse da quelle indicate nel testo a copertura del suddetto onere. 9/1913-A/87. Saitta, Sarli, Macina, Dori, Piera Aiello, Ascari, Barbuto, Cataldi, Di Sarno, Di Stasio, D'Orso, Carla Giuliano, Palmisano, Perantoni, Salafia, Sarti,


Scutellà, Alaimo, Baldino, Bilotti, Berti, Maurizio Cattoi, Corneli, Dadone, D'Ambrosio, Dieni, Forciniti, Parisse, Francesco Silvestri, Suriano, Elisa Tripodi. Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione): migrazione illegale vittima polizia

ATTO CAMERA ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01913-A/102 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 214 del 24/07/2019 Firmatari Primo firmatario: IEZZI IGOR GIANCARLO Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER Data firma: 24/07/2019 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo cofirmatario Gruppo Data firma TONELLI GIANNI LEGA - SALVINI PREMIER 24/07/2019 DE ANGELIS SARA LEGA - SALVINI PREMIER 24/07/2019 GIGLIO VIGNA ALESSANDRO LEGA SALVINI PREMIER 24/07/2019 INVERNIZZI


CRISTIAN LEGA - SALVINI PREMIER 24/07/2019 MATURI FILIPPO LEGA - SALVINI PREMIER 24/07/2019 STEFANI ALBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 24/07/2019 VINCI GIANLUCA LEGA SALVINI PREMIER 24/07/2019 BISA INGRID LEGA - SALVINI PREMIER 24/07/2019 BONIARDI FABIO MASSIMO LEGA - SALVINI PREMIER 24/07/2019 CANTALAMESSA GIANLUCA LEGA SALVINI PREMIER 24/07/2019 DI MURO FLAVIO LEGA - SALVINI PREMIER 24/07/2019 MARCHETTI RICCARDO AUGUSTO LEGA SALVINI PREMIER 24/07/2019 PAOLINI LUCA RODOLFO LEGA - SALVINI PREMIER 24/07/2019 POTENTI MANFREDI LEGA - SALVINI PREMIER 24/07/2019 TATEO ANNA RITA LEGA - SALVINI PREMIER 24/07/2019 Stato iter: 25/07/2019 Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 25/07/2019 Resoconto MOLTENI NICOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO) Fasi iter: RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 24/07/2019 ACCOLTO IL 25/07/2019 PARERE GOVERNO IL 25/07/2019 RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 25/07/2019


CONCLUSO IL 25/07/2019 Atto Camera Ordine del Giorno 9/01913-A/102 presentato da IEZZI Igor Giancarlo testo presentato Mercoledì 24 luglio 2019 modificato Giovedì 25 luglio 2019, seduta n. 215   La Camera, premesso che: il provvedimento reca all'articolo 4 disposizioni volte al potenziamento delle operazioni di polizia sotto copertura, mettendo a disposizione appositi stanziamenti per implementare l'utilizzo di questo strumento investigativo in relazione al concorso di operatori di polizia stranieri in attività undercover svolte in Italia, anche con riferimento al contrasto del delitto di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina; lo strumento delle operazioni sotto copertura, introdotto dall'articolo 9 della legge 16 marzo 2006, n. 146, costituisce una delle più incisive modalità di lotta contro gravi manifestazioni delittuose, tanto è vero che, nel corso degli anni, l'elenco dei reati in relazione ai quali è possibile farvi ricorso a fini di prevenzione e


contrasto del crimine e a tutela dell'ordine pubblico è andato progressivamente estendendosi; il pieno dispiegarsi delle potenzialità investigative dell'istituto è, tuttavia, limitato dalla mancata emanazione – per ragioni legate esclusivamente alla copertura finanziaria dei conseguenti oneri (invero, non superiori ai 200.000 euro annui) – del decreto interministeriale, previsto dal comma 5 del predetto articolo 9, nel rispetto del quale può essere autorizzata l'utilizzazione temporanea di beni mobili ed immobili, di documenti di copertura, l'attivazione di siti nelle reti, la realizzazione e la gestione di aree di comunicazione o scambio su reti o sistemi informatici, nonché le forme e le modalità per il coordinamento, anche in ambito internazionale, a fini informativi e operativi tra gli organismi investigativi; la formulazione della disposizione di cui all'articolo 4 del provvedimento in esame non consente di utilizzare le somme ivi previste per coprire i pur ridotti oneri relativi al predetto decreto interministeriale, impegna il Governo a valutare l'opportunità di inserire, nel primo veicolo normativo utile, disposizioni finalizzate a consentire la copertura degli oneri derivanti dall'applicazione del decreto interministeriale di cui all'articolo 9, comma 5, della legge n. 146 del 2006, consentendo così alle Forze dell'ordine di poter utilizzare appieno le potenzialità di


impiego insite nello strumento investigativo delle operazioni di polizia sotto copertura. 9/1913-A/102. Iezzi, Tonelli, De Angelis, Giglio Vigna, Invernizzi, Maturi, Alberto Stefani, Vinci, Bisa, Boniardi, Cantalamessa, Di Muro, Marchetti, Paolini, Potenti, Tateo. Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione): politica sanitaria lotta contro la criminalita' lotta contro la delinquenza

ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTAÂ 4/03506 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 220 del 01/08/2019 Firmatari Primo firmatario: CIRIELLI EDMONDO Gruppo: FRATELLI D'ITALIA Data firma: 01/08/2019


Destinatari Ministero destinatario: • MINISTERO DELL'INTERNO Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 01/08/2019 Stato iter: IN CORSO Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-03506 presentato da CIRIELLI Edmondo testo di Giovedì 1 agosto 2019, seduta n. 220   CIRIELLI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che: in qualità di parlamentare della Repubblica italiana, nelle settimana scorse l'interrogante ha ricevuto alcune segnalazioni da parte di appartenenti alle forze dell'ordine, riconosciuti vittime del dovere nella graduatoria pubblicata nel mese di marzo 2019, riguardanti un eventuale ritardo da parte degli uffici preposti per la liquidazione dei benefìci economici che la legge attribuisce alle vittime del dovere; i ritardi per quanto riguarda le forze dell'ordine (appartenenti alla


polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo forestale, polizia penitenziaria, polizie municipali), di competenza del Ministero dell'interno, sarebbero dovuti alla mancata, ovvero ritardata, sottoscrizione dei decreti attuativi da parte del capo della polizia. In relazione a tali segnalazioni l'interrogante riceveva altresì conferma dall'ufficio preposto «vittime del dovere», e cioè di essere – effettivamente – in attesa della firma del capo della polizia; per tale ragione, in data 17 luglio 2019, l'interrogante ha presentato una interrogazione parlamentare al Ministro dell'interno Matteo Salvini, per quanto di competenza, che presenta, tra l'altro, toni lievi e sicuramente non accusatori e con la quale, per di più, si dava anche conto dei ritardi dovuti al cospicuo numero delle pratiche da definire e si chiedeva, come da prassi, se i fatti risultassero confermati e, nel caso, quali urgenti iniziative di competenza il Ministro interrogato intendesse adottare. Azione non solo legittima, essendo prerogativa dei parlamentari svolgere una funzione di controllo sull'operato del Governo, ma anche giustificata dalle segnalazioni pervenute all'interrogante. È dovere dell'interrogante, come di ogni altro parlamentare, presentare interrogazioni su determinati fatti, atti o comportamenti che richiedano dei chiarimenti da parte dei Ministri competenti affinché si attivino controlli e verifiche finalizzate


all'accertamento della verità; in relazione alla suddetta interrogazione si pubblicava un comunicato stampa atteso che si è ritenuto opportuno per dare una risposta a tutti i cittadini interessati alla questione; all'interrogazione non è stata data risposta sui fatti contestati bensì una replica a giudizio dell'interrogante sgarbata, offensiva e arrogante, diffusa addirittura a mezzo stampa, da parte del Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell'interno, lesiva delle prerogative costituzionali dei parlamentari; questa la parte di essa che si ritiene oltremodo oltraggiosa: «attribuire responsabilità inesistenti, additando al pubblico ludibrio pubblici Funzionari, parandosi dietro pilateschi “pare” e senza svolgere la ben che minima verifica, è un comportamento riprovevole che qualifica, in negativo, solo chi se ne rende attore»; a parere dell'interrogante, l'espressione de qua è del tutto insussistente, oltre che diffamatoria e oltraggiosa; appare necessario ricordare che l'interrogazione parlamentare, in quanto atto di sindacato ispettivo, trae origine da segnalazioni (di privati cittadini, di organi di stampa) la cui veridicità va accertata dai Ministri competenti e che pertanto l'uso di un linguaggio dubitativo e condizionale è del tutto legittimo. Un parlamentare non può svolgere le sue funzioni con il


timore di essere ingiustamente attaccato e «sbeffeggiato» da un rappresentante di un Ministero, e, tra l'altro, se così fosse, verrebbero lesi i princìpi costituzionali posti a tutela dell'azione politica dei parlamentari di cui agli articoli 67 e 68 della Costituzione; se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti e, considerata la gravità degli stessi, quali urgenti iniziative di competenza intenda porre in essere al riguardo, anche al fine di tutelare le funzioni costituzionali dei parlamentari della Repubblica Italiana e affinché simili ingiustificati attacchi non possano compromettere gli spazi di democrazia nella nostra Nazione, nonché, per quanto di competenza, per accertare eventuali responsabilità in ordine alla replica del Dipartimento di pubblica sicurezza richiamata in premessa. (4-03506) Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione): privilegio parlamentare sicurezza pubblica


ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02640 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 218 del 30/07/2019 Firmatari Primo firmatario: PRISCO EMANUELE Gruppo: FRATELLI D'ITALIA Data firma: 30/07/2019 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo cofirmatario Gruppo Data firma MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA 30/07/2019 DONZELLI GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA 30/07/2019 FERRO WANDA FRATELLI D'ITALIA 30/07/2019 DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 30/07/2019 Commissione assegnataria Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI) Destinatari Ministero destinatario: • MINISTERO DELL'INTERNO Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in


data 30/07/2019 Stato iter: 31/07/2019 Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 31/07/2019 Resoconto PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA RISPOSTA GOVERNO 31/07/2019 Resoconto SIBILIA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO) REPLICA 31/07/2019 Resoconto PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA Fasi iter: DISCUSSIONE IL 31/07/2019 SVOLTO IL 31/07/2019 CONCLUSO IL 31/07/2019 Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in commissione 502640 presentato da PRISCO Emanuele testo di Martedì 30 luglio 2019, seduta n. 218   PRISCO, MELONI, DONZELLI, FERRO e DEIDDA. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che: i concorsi indetti in data 26 maggio 2017 per il


reclutamento di un numero complessivo di 1148 allievi agenti della polizia di Stato prevedevano, inizialmente, che i partecipanti avessero i seguenti requisiti: la cittadinanza italiana, il godimento dei diritti civili e politici, il possesso del diploma di scuola secondaria di I grado o equipollente, un'età compresa tra diciotto e trenta anni, le qualità morali e di condotta previste dal decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e l'idoneità fisica, psichica ed attitudinale all'espletamento dei compiti connessi alla qualifica; nel corso dell'esame parlamentare del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, che ha autorizzato l'assunzione di 1.851 allievi agenti della polizia di Stato, sono state, tuttavia, introdotte norme che hanno ingiustamente limitato l'accesso alle assunzioni di numerosi partecipanti ai citati concorsi; inoltre, con le modifiche apportate al decreto-legge n. 135 del 2018, è stato introdotto un limite anagrafico, estromettendo dalla graduatoria tutti quanti coloro che alla data del 1° gennaio 2019 avessero già compiuto il ventiseiesimo anno di età; le citate modifiche, apportate ex post rispetto a un bando già emesso e graduatorie già formate, hanno cambiato, ad avviso degli interroganti, in modo ingiustificato ed irregolare i requisiti indicati per le assunzioni, creando delle gravissime disparità di trattamento tra candidati e violando i loro diritti;


i partecipanti ai concorsi, pertanto, si sono rivolti alla giustizia amministrativa che ha riconosciuto il loro diritto a partecipare all'avvio «al corso di formazione degli allievi agenti di P.S.» –: quali urgenti iniziative intenda assumere con riferimento ai fatti di cui in premessa, al fine di evitare un inutile quanto dannoso contenzioso, permettendo una più celere immissione in ruolo dei giovani agenti. (5-02640) Atto Camera Risposta scritta pubblicata Mercoledì 31 luglio 2019 nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali) 5-02640 Signor Presidente, Signori Deputati, come ricordato nell'atto di sindacato ispettivo, il decreto-legge semplificazioni (n. 135 del 2018), ha autorizzato l'assunzione di 1.851 allievi agenti della Polizia di Stato. Tali assunzioni avranno luogo mediante lo scorrimento della graduatoria della prova scritta di esame del concorso pubblico, bandito con decreto dei Capo della Polizia del 18 maggio 2017, per il quale, preciso, che l'Amministrazione ha già operato lo scorrimento della graduatoria sino all'ultimo degli idonei non vincitori. Lo scorrimento ulteriore riguarda dunque i candidati non


idonei, ma che hanno superato con esito positivo la sola prova scritta. Attesa la pressante esigenza di incrementare, con la massima possibile rapidità, i servizi di prevenzione e di controllo del territorio, l'articolo 11 del citato decreto semplificazione prevede una modalità di scorrimento di precedenti graduatorie, «sostitutiva» di un nuovo concorso e, in quanto tale, assoggettata agli stessi requisiti che sarebbero previsti per un nuovo bando. In questo caso, però, gli stessi candidati, che hanno già superato la prova scritta in parola, dovranno essere in possesso dei nuovi e più rigorosi requisiti introdotti (di età e di titolo di studio) nel quadro del riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze di polizia, dai decreti legislativi n. 95 del 2017 quindi antecedente all'insediamento dell'attuale Governo e n. 126 del 2018. Al riguardo preme evidenziare come tale scelta assicuri la possibilità di assumere personale più idoneo per garantire maggiore professionalità nell'impiego operativo, in una società in continua e veloce evoluzione. I nuovi requisiti prevedono, infatti, l'abbassamento dell'età utile e titoli di studio più qualificanti, al pari delle scelte operate dalle altre Forze di polizia. Per quel che concerne il tema sollevato dagli On.li interroganti, si conferma che è in atto un ampio contenzioso, sia in sede giurisdizionale che


amministrativa. Sono stati presentati n. 143 ricorsi giurisdizionali, che riguardano 2.347 ricorrenti, e n. 22 ricorsi straordinari al Presidente della Repubblica, a nome di 396 ricorrenti. Ad oggi gli Organi giurisdizionali aditi hanno emanato 61 decreti monocratici e 96 ordinanze di accoglimento dell'istanza cautelare. In particolare il T.A.R. Lazio ha ammesso con riserva 1.372 ricorrenti, ad effettuare gli accertamenti dell'efficienza fisica e dell'idoneità psicofisica, «in ragione del già avviato svolgimento delle stesse». Lo stesso T.A.R. non si è pronunciato sulla fondatezza giuridica della domanda e, soprattutto, non ha disposto, per alcuno dei ricorrenti, l'avvio al corso di formazione. In esecuzione delle citate ordinanze 1.178 ricorrenti sono stati quindi avviati alla verifica dei requisiti di efficienza fisica, psicofisica e attitudinale. Per altro verso, lo stesso Giudice amministrativo ha anche respinto 8 richieste cautelari di sospensione, riferibili a 298 ricorrenti, che non avevano riportato il punteggio richiesto. Sulla questione, il 24 luglio scorso, si è espresso, con parere, il Consiglio di Stato. Il citato Consesso ha rilevato che il concorso originariamente indetto si è definitivamente concluso con l'approvazione della graduatoria di merito. La disposizione (articolo 11, comma 2-bis, decretolegge del 14 dicembre 2018 n. 35, già citato) che ha


autorizzato le modalità di assunzione in parola, pertanto, «non ha inciso su un concorso ancora in essere», ma ha indetto una nuova procedura in modo semplificato «per dichiarate esigenze di speditezza dell'azione amministrativa». Il Consiglio di Stato ha avuto modo anche di sottolineare che le due procedure concorsuali rimangono distinte, e che tale autonomia «non viene meno per effetto del ricorso alla graduatoria provvisoria relativa al concorso ormai esaurito». Di conseguenza, la previsione dei nuovi requisiti introdotti, «appare coerente». Al riguardo, secondo il Consiglio di Stato, «tenuto conto del vincolo normativamente imposto», l'Amministrazione «non avrebbe potuto disporre altrimenti». Il parere in questione difende anche il carattere non discriminatorio del limite di età fissato, avendo ritenuto del tutto comprensibile e condivisibile che il legislatore individui limiti massimi di età, in ragione della peculiarità dell'attività addestrativa, nelle procedure di assunzione in una forza di polizia. Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione): procedura parlamentare diritti politici


formazione professionale

ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02585 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 214 del 24/07/2019 Firmatari Primo firmatario: PEZZOPANE STEFANIA Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO Data firma: 24/07/2019 Commissione assegnataria Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA) Destinatari Ministero destinatario: • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24/07/2019 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO


DELLA GIUSTIZIA delegato in data 02/08/2019 Stato iter: IN CORSO Fasi iter: MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/07/2019 MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 02/08/2019 Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-02585 presentato da PEZZOPANE Stefania testo di Mercoledì 24 luglio 2019, seduta n. 214   PEZZOPANE. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che: si apprende da fonti sindacali Uil, la notizia rilanciata dagli organi di informazione del possibile sfratto, per moltissimi agenti di polizia penitenziaria in servizio presso il carcere de L'Aquila, dalla caserma presso la quale hanno vissuto anche per più di 20 anni; il rischio è che tale situazione possa determinare contraccolpi negativi alla funzionalità dell'istituto penitenziario delle «Costarelle»;


circa 20 agenti sono stati giĂ costretti a trasferirsi nei Map di cui al progetto C.a.s.e. e presto molti potrebbero essere costretti a fare altrettanto; va individuata una nuova soluzione operativa, poichĂŠ è ovvio che i tempi di realizzazione di una nuova caserma sono lunghi e serve quindi una soluzione per il breve periodo; vi sarebbero sul campo diverse possibili soluzioni come riadattare il vecchio complesso, ora in disuso, riservato ai detenuti semiliberi, o procedere alla sdemanalizzazione degli alloggi all'uopo destinati a famiglie degli operatori penitenziari e alla relativa trasformazione in alloggi collettivi attraverso, ovviamente, opportune ristrutturazioni, oppure implementare i Map direttamente all'interno del perimetro carcerario –: se il Governo sia a conoscenza di quanto riportato in premessa e quali iniziative intenda assumere, in tempi rapidi, per approntare una soluzione adeguata per gli agenti di polizia penitenziaria, senza che vi siano disagi e possibili disservizi per l'istituto penitenziario de L'Aquila. (5-02585) Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):


personale carcerario stabilimento penitenziario sindacato

ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03361 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 211 del 19/07/2019 Firmatari Primo firmatario: CIRIELLI EDMONDO Gruppo: FRATELLI D'ITALIA Data firma: 18/07/2019 Destinatari Ministero destinatario: • MINISTERO DELL'INTERNO Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 18/07/2019 Stato iter: IN CORSO Atto Camera


Interrogazione a risposta scritta 4-03361 presentato da CIRIELLI Edmondo testo di Venerdì 19 luglio 2019, seduta n. 211   CIRIELLI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che: la legge 23 dicembre 2005, n. 266, all'articolo 1, commi da 562 a 565, ha definito la fattispecie di «vittima del dovere» stabilendo che per tale devono intendersi i soggetti di cui all'articolo 3 della legge 13 agosto 1980, n. 466, e, in genere, gli altri dipendenti pubblici deceduti o che abbiano subito un'invalidità permanente in attività di servizio o nell'espletamento delle funzioni di istituto per effetto diretto di lesioni riportate nell'ambito delle attività indicate al comma 563 del citato articolo; ad essi sono equiparati coloro che abbiano contratto infermità permanentemente invalidanti o alle quali consegua il decesso, in occasione o a seguito di missioni dentro e fuori dai confini nazionali; la normativa richiamata e i successivi interventi finalizzati ad estendere il suo ambito di applicazione nascono dalla sentita esigenza di prevedere una tutela rafforzata in favore di coloro che hanno sacrificato la vita per la sicurezza della nostra Nazione, anche oltre confine, e dei loro familiari


superstiti; nel mese di marzo 2019 è stata pubblicata la graduatoria delle vittime del dovere e, per quanto di interesse, le pratiche riguardanti le forze dell'ordine (appartenenti alla polizia di Stato, all'Arma dei carabinieri, alla Guardia di finanza, al Corpo forestale, alla Polizia penitenziaria e alle Polizie municipali sono di competenza del Ministero dell'interno; in relazione a queste, si apprende che tutt'oggi le persone indicate in graduatoria non avrebbero ricevuto alcun beneficio economico previsto dalla legge e derivante dal riconoscimento della suddetta qualifica; la maggior parte delle persone ivi indicate a causa di invalidità permanenti gravi non hanno possibilità di svolgere attività lavorativa e, pertanto, si trovano in disagiate condizioni economiche, oltre che di salute; ciò che desta maggiore turbamento in quanti hanno diritto a ricevere le prestazioni previdenziali e assistenziali previste in materia è il fatto che eventuali ritardi, a quanto risulta all'interrogante dipenderebbero dalla mancata sottoscrizione dei decreti attuativi da parte del Capo della Polizia, necessaria per definire la procedura; simile ritardo disattende non solo le aspettative legittime dei nostri concittadini, ma disattende altresì l'intento del legislatore di apprestare una protezione aggiuntiva nei confronti dei militari, delle forze


dell'ordine è, in generale, dei dipendenti pubblici che versano in gravi condizioni di salute, economiche nonché morali, a causa di eventi lesivi conseguenti alle funzioni espletate in favore dello stato; simile circostanza, se dovesse risultare veritiera, renderebbe i nostri concittadini vittime al contempo del dovere e della burocrazia amministrativa; pur comprendendo le ragioni del ritardo che sicuramente in parte dipenderà dal cospicuo numero dei nominativi indicati nella graduatoria, l'interrogante ritiene che dovrebbe porsi maggiore attenzione per quelle persone che presentano condizioni di salute precarie e gravissime –: se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti, se essi trovino conferma e quali urgenti iniziative di competenza intenda adottare per far sì che non vengano lesi i diritti delle persone riconosciute «vittime del dovere». (4-03361) Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione): riconoscimento delle qualifiche professionali vittima impiegato dei servizi pubblici


ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03460 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 219 del 31/07/2019 Firmatari Primo firmatario: MORANI ALESSIA Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO Data firma: 31/07/2019 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo cofirmatario Gruppo Data firma MICELI CARMELO PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2019 FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2019 ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2019 VERINI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2019 BAZOLI ALFREDO PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2019 ANNIBALI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2019 FERRI COSIMO MARIA PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2019 Destinatari Ministero destinatario: • MINISTERO DELL'INTERNO • MINISTERO DELLA DIFESA • MINISTERO DELL'ECONOMIA E


DELLE FINANZE Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 31/07/2019 Stato iter: IN CORSO Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-03460 presentato da MORANI Alessia testo di Mercoledì 31 luglio 2019, seduta n. 219   MORANI, MICELI, FIANO, ROTTA, VERINI, BAZOLI, ANNIBALI e FERRI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della difesa, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che: poche ore dopo la drammatica uccisione del carabiniere Mario Cerciello Rega, avvenuta a Roma nella notte tra il 25 e il 26 luglio 2019, è stata diffusa la falsa notizia della cattura di quattro nordafricani in relazione all'omicidio; secondo quanto riportato da un articolo di wired.it – che ha ricostruito la vicenda – fin dalla mattinata di venerdì 26 luglio si inizia a parlare di «caccia a due nordafricani», per via di un titolo de Il Messaggero immediatamente rilanciato dal Ministro dell'interno


Matteo Salvini, che nel post su Facebook auspica «lavori forzati» per gli autori del delitto. In un articolo successivo, ancora Il Messaggero fornirà un identikit più preciso dei ricercati, descrivendo uno dei due come «alto 1.80 e con le mèches»; alle 12.47 la pagina Facebook Puntato, L'App degli Operatori di Polizia pubblica la falsa notizia che resta online per un lasso limitato di tempo, ma sufficiente a diventare virale – della cattura di quattro nordafricani, «tre cittadini di origini marocchine e uno di origini algerine», pubblicandone anche le foto segnaletiche con gli occhi coperti per tutelarne la privacy; la pagina di Puntato è l’account ufficiale di un'App privata, in continuo aggiornamento, «ideata da Forze di Polizia per le Forze di Polizia. Puntato non è un'App istituzionale, ma privata» per, citando il sito web ufficiale dell'azienda, «fare controlli speditivi del veicolo e redigere verbali»; l'idea sarebbe quella di «creare un'Applicazione per tutti gli smartphone che possa coadiuvare il personale operante per strada. Iniziando con il semplice allegato A, implementandolo con vostre richieste suggerimenti e aggiornandola, rendendola efficace efficiente e semplice. L'App creata da chi lavora per strada, per chi lavora per strada»; il titolare del trattamento dei dati dell'App, risulta – come si legge sul sito www.puntato.com – la società


Puntato LTD VAT 10240764, con sede a Londra, Flat 46 Peter Heathfield House 261 High Street London E15 2LR. Tale società, come risulta dalla scheda reperibile sul sito https:\\beta.companieshouse.gov.uk, è stata aperta il 20 giugno 2016 da R.G.-graphic designer, residente a Londra, ed è stata chiusa il 6 febbraio 2018; consultando il sito della Apple relativo all'App «Puntato» risulta alla voce fornitore il nome di Giovanni Gualandi; consultando altresì Linkedin risulta che Giovanni Gualandi è «manager presso Puntato», è residente in Italia e impiegato presso il Ministero dell'interno; poco dopo, su Twitter, vengono pubblicate le schede segnaletiche dei quattro presunti sospetti, documenti riservati e non oscurati che riportano nome, cognome, fotografia e persino informazioni relative a domicilio e genitori degli uomini. Uno degli utenti che per primo ha postato le immagini – per poi cancellarle – ha rivelato di averle trovate su Portale Difesa, un aggregatore di notizie sulle forze armate dotato di forum e gruppo chiuso su Facebook; la pagina Facebook «Soli non siamo nulla. UNITI Saremo TUTTO» – amministrata da V.G., da 27 anni agente della Guardia di finanza – ha ripubblicato la foto di Puntato, accompagnandola con la didascalia «Ora lasciateli a noi colleghi ed al popolo, faremo noi giustizia». Prima di essere cancellato, il post è rimasto


online per sei ore, ottenendo quasi 5 mila condivisioni; la Guardia di finanza avrebbe confermato a Wired di aver attivato «urgenti approfondimenti sulla vicenda» e che eventuali responsabilità saranno poi trasmesse all'autorità giudiziaria –: se il Governo non ritenga quanto meno inappropriato, sia per problemi di sicurezza, sia di privacy, che le forze di polizia adoperino per lo svolgimento di compiti istituzionali un'App privata facente capo ad una società aperta e poi chiusa in Gran Bretagna da parte di un cittadino italiano e considerato inoltre che l'App in questione sarebbe gestita da un impiegato del Ministero dell'interno; quali urgenti iniziative di competenza si intendano adottare per prevenire il diffondersi di informazioni riservate, manipolate o false sui social network che vengono attribuite alle forze di polizia inficiandone l'immagine. (4-03460) Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione): software carattere confidenziale forum


ATTO SENATO INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02033 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 139 del 30/07/2019 Firmatari Primo firmatario: FARAONE DAVIDE Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO Data firma: 30/07/2019 Destinatari Ministero destinatario: • MINISTERO DELL'INTERNO Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 30/07/2019 Stato iter: IN CORSO Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-02033 presentata da DAVIDE FARAONE


martedì 30 luglio 2019, seduta n.139 FARAONE - Al Ministro dell'interno. - Premesso che, a quanto risulta all'interrogante, l'immobile che ospita il commissariato di Polizia di Vittoria (Ragusa) è stato recentemente sequestrato dalla Guardia di finanza di Caltanissetta, su disposizione della Procura della Repubblica della stessa città, nell'ambito del sequestro dei beni della famiglia Luca di Gela, risultando una proprietà per una quota parte del 50 per cento in capo a Rocco Luca, figlio di Salvatore, finito in carcere assieme allo zio, perché indagati con accusa di concorso esterno in associazione mafiosa; considerato che: il canone di affitto che il Ministero dell'interno ogni anno paga ai proprietari dell'immobile sarebbe pari a 105.000 euro; la situazione determinatasi è assai grave e necessita di essere affrontata con massima urgenza, si chiede di sapere quali interventi si ritenga di promuovere, al fine di garantire, in tempi rapidi, una nuova sede per il commissariato di Vittoria, ed accertare la correttezza dell'iter amministrativo, che ha portato il Ministero dell'interno a condurre in locazione un immobile appartenente per quota parte a persone coinvolte a vario titolo in fatti di mafia. (4-02033)


Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione): locazione immobiliare

ATTO SENATO INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02027 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 138 del 25/07/2019 Firmatari Primo firmatario: MINUTO ANNA CARMELA Gruppo: FORZA ITALIA BERLUSCONI PRESIDENTE Data firma: 25/07/2019 Destinatari Ministero destinatario: • MINISTERO DELLA DIFESA • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 25/07/2019


Stato iter: IN CORSO Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-02027 presentata da ANNA CARMELA MINUTO testo presentato Giovedì 25 luglio 2019 modificato venerdì 26 luglio 2019, seduta n.138 MINUTO - Ai Ministri della difesa e delle infrastrutture e dei trasporti. - Premesso che: l'attività della Guardia costiera, negli ultimi anni ha registrato un progressivo ed evidente incremento e l'efficienza del corpo non ha subito cali, nonostante il personale non sia aumentato numericamente, ciò grazie all'impegno incondizionato di questi uomini in divisa; da circa due anni la politica dell'impiego è diventata sempre più difficile da sostenere/sopportare da parte del personale. Ad esempio, al meglio del rendimento in un ente succede che si debba traslocare per nuove aree geografiche lontane; tale situazione è particolarmente acuita al sud, in particolare in Puglia e Campania. Non solo l'efficienza dell'amministrazione può risentirne, ma soprattutto ne


soffrono le famiglie che dopo 10/15 anni vedono trasferiti i militari a loro cari a diverse centinaia di chilometri; da quanto si apprende sono avvenuti anche trasferimenti persino senza un preavviso. Ci sono militari con più di 50 anni di età che sono stati trasferiti e sono stati costretti a riorganizzare la vita familiare a pochi anni dalla pensione. Ciò comporta problemi familiari, oltre che di sostenibilità economica e di carenza logistica; il Ministro della difesa, tra i suoi annunci, ha parlato di maggiori caserme al Sud; probabilmente basterebbe dislocare nelle basi di Taranto e Napoli i grossi pattugliatori per far in modo che centinaia di pugliesi e campani possano ricongiungersi o restino con la propria famiglia. Altresì si potrebbe approfittare della grande base aerea di Grottaglie per portarvi un nucleo aereo della Guardia costiera; nell'essere militari è intrinseca la disponibilità a imbarcarsi sulle navi per partire in missioni e in teatri operativi con i propri reparti. Per ciò che riguarda la Guardia costiera l'impiego è assimilabile a quello delle forze di Polizia e quindi impegnato sul territorio 24 ore su 24. Risulterebbe che anche ad indagini disposte ed avviate dalla Procura si siano registrati dei trasferimenti;


purtroppo dalla stampa si è avuta notizia di un caso limite consistente in un tentativo di suicidio di un militare della Guardia costiera, a causa di un trasferimento a circa 300 chilometri che, a suo giudizio, gli sconvolgeva la vita famigliare, si chiede di sapere: quanti siano i posti tabellari nella Regione Puglia e Campania divisi per ruoli (ufficiali, marescialli, sergenti, graduati e truppa); quale sia il numero del personale, suddiviso anno per anno, in servizio nella Regione Puglia e Campania, che negli ultimi 5 anni è transitato all'impiego civile e quello di quanti usufruiscono del diritto della "legge 104/92", al quale forse avrebbero rinunciato per amore del proprio lavoro, se non ci fossero state minacce per la stabilità familiare; se vi sia intenzione di dislocare nelle sedi di Taranto, Napoli o Salerno almeno un pattugliatore per compartimento, al fine di aumentare i posti e dare respiro al personale, anche in considerazione della posizione strategica di tali porti; se vi sia la volontà di innalzare almeno un ufficio locale marittimo a ufficio circondariale nel compartimento, di Taranto, in considerazione che su 180 chilometri di costa non c'è neanche un "Circomare", evitando di lasciare, così come è oggi, sguarnita la zona S.A.R.;


se vi sia intenzione di aumentare il personale della Guardia costiera di tutti i ruoli, in considerazione che quello anziano spesso è costretto a reimpieghi già assolti in zone lontane dalla propria residenza per carenza di personale; se vi sia la volontà, in considerazione che l'assetto territoriale è analogo alle forze di Polizia, di lasciare stabile il personale nella destinazione in cui si trova (ancor più se ha una età anagrafica oltre 50 anni), ed ad avvicinare chi ha le legittime aspettative, in sostituzione di chi va in congedo o di chi viene trasferito su domanda. Ciò ai fini della stabilità di rendimento di cui necessitano le attività di Polizia giudiziaria e marittima e della conoscenza del territorio; se, in conclusione, non si vogliano adottare disposizioni per fare in modo che i trasferimenti in ambito militare siano regolati solo da precisi e puntuali criteri di oggettività, anche al fine di evitare o limitare contenziosi di qualsiasi tipo da parte di coloro che giudichino ingiusto un trasferimento o la permanenza nella sede assegnata. (4-02027) Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione): prevenzione dell'inquinamento


sorveglianza marittima inchiesta giudiziaria

ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02680 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 220 del 01/08/2019 Firmatari Primo firmatario: PAGANI ALBERTO Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO Data firma: 01/08/2019 Commissione assegnataria Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA) Destinatari Ministero destinatario: • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data


01/08/2019 Stato iter: IN CORSO Fasi iter: MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 01/08/2019 Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-02680 presentato da PAGANI Alberto testo di Giovedì 1 agosto 2019, seduta n. 220   PAGANI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che: si sta diffondendo tra il personale militare della Guardia costiera, soprattutto tra i volontari in ferma quadriennale che transitano in servizio permanente e tra il personale più anziano, un disagio diffuso in relazione ai piani annuali di reimpiego del personale, decisi sulla base di criteri stabiliti da circolari e dalle direttive discendenti; il personale VFP4, all'atto del passaggio nel servizio permanente, esprime le preferenze, che comunque non possono includere sedi situate nella regione di provenienza; tali preferenze sono inoltrate per via


gerarchica e, se accolte dall'Amministrazione, diventano vincolanti per un periodo non inferiore a 7 anni; le graduatorie per l'assegnazione della sede di servizio dei suddetti graduati prendono in considerazione diversi parametri, a ciascuno dei quali si attribuisce un punteggio, che sembrano tenere in scarsa considerazione la formazione acquisita durante i corsi e i titoli di studio posseduti. Tra l'altro, il valore del punteggio attribuito a ciascun parametro è stato reso noto soltanto dopo la pubblicazione delle ultime assegnazioni di sede del 21° corso; la sede di impiego per i giovani all'inizio della carriera è particolarmente importante per la crescita professionale e le future opportunità lavorative; per le altre categorie i criteri recentemente adottati stabiliscono un limite d'età di 53 anni, oltre il quale non si potrebbero eseguire i trasferimenti d'autorità, al di fuori della sede di appartenenza. Tuttavia, in deroga a tale principio, troppo spesso si decidono trasferimenti a pochi anni dal pensionamento, nonostante questi trasferimenti d'autorità siano fonte di disagi economici, familiari e sociali; da notizie di stampa è emerso anche il caso limite di un militare della Guardia costiera che ha tentato il suicidio a causa di un trasferimento presso una nuova sede di servizio distante oltre 300 chilometri, con evidenti


disagi per la sua persona e per la sua famiglia; la Guardia costiera ha condizioni d'impiego assimilabili a quelle delle forze di polizia e, nel disporre eventuali trasferimenti, sarebbe opportuno valutare attentamente l'impatto che queste decisioni possono assumere anche sulla attivitĂ di servizio, soprattutto nei casi in cui il militare è impegnato in indagini, disposte ed avviate dalla procura dove presta servizio, che possono anche prolungarsi nel tempo; mentre il Ministro della difesa si impegna sul tema dei ricongiungimenti familiari, arrivando a prevedere nuovi insediamenti al Sud, nulla di simile, ad avviso dell'interrogante viene preso in considerazione dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti che potrebbe valorizzare la grande base aerea di Grottaglie portandovi un nucleo aereo della Guardia costiera o dislocare nelle sedi di Taranto, Napoli o Salerno almeno navi/pattugliatori per potenziare i relativi compartimenti; per una convinzione molto sentita e sicuramente apprezzabile, decidono di prestare servizio nella Guardia Costiera o negli altri corpi militari dello Stato, giovani che intendono anche, con questa scelta, onorare una tradizione familiare. In questi casi, la presenza nel Corpo di persone con legami familiari non deve costituire nĂŠ condizione di privilegio nĂŠ motivo di svantaggio –:


se intenda rendere noti i numeri dei posti tabellari suddivisi per ruolo e direzione marittima; se vi sia l'intenzione di dislocare nelle sedi di Taranto e Napoli uno o piĂš pattugliatori d'altura, anche in considerazione della posizione strategica dei porti, nonchĂŠ un nucleo aereo nella sede di Grottaglie, al fine di incrementare le relative posizioni tabellari in quelle sedi; se vi sia l'intenzione, vista l'attivitĂ analoga alle forze di polizia, di lasciare stabilmente il personale nella propria destinazione ed avvicinare chi ha altrettanto legittime aspettative, esclusivamente in sostituzione dei posti resi liberi da chi va in congedo o da chi viene trasferito a domanda. (5-02680) Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione): prevenzione dell'inquinamento sorveglianza marittima conversione del posto di lavoro

ATTO CAMERA


ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01913-A/001 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 214 del 24/07/2019 Firmatari Primo firmatario: VIZZINI GLORIA Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO Data firma: 24/07/2019 Stato iter: 25/07/2019 Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 25/07/2019 Resoconto MOLTENI NICOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO) Fasi iter: RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 24/07/2019 NON ACCOLTO IL 25/07/2019 PARERE GOVERNO IL 25/07/2019 RESPINTO IL 25/07/2019 CONCLUSO IL 25/07/2019 Atto Camera Ordine del Giorno 9/01913-A/001


presentato da VIZZINI Gloria testo presentato Mercoledì 24 luglio 2019 modificato Giovedì 25 luglio 2019, seduta n. 215   La Camera, premesso che: il decreto-legge in esame prevede disposizioni relative al Corpo nazionale dei vigili del fuoco; il personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico (es. Polizia di Stato, Vigili del fuoco. Corpo forestale dello Stato e Polizia penitenziaria) ad oggi è escluso dalle coperture contro gli infortuni previste dall'INAIL (Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro). L'Istituto provvede alla copertura assicurativa di tutti i dipendenti pubblici ad esclusione solamente di quei corpi che, pervia della pericolosità del proprio lavoro, ne avrebbero più bisogno; il Decreto del Presidente della Repubblica n. 1124 del 30 giugno 1965 (Testo unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali) esclude esplicitamente il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco dalle coperture INAIL. La Corte Costituzionale ha confermato tale esclusione con la sentenza n. 157 del 1987, pervia dell'autonomia di cui gode il Corpo dei Vigili del fuoco e per la possibilità di preferire un


autonomo apprestamento di appropriate misure di tutela per una categoria pubblica il cui lavoro presenta carattere di estrema differenziazione anche sotto il profilo dei rischi d'infortunio; quindi la dicotomia tra dipendenti pubblici e Vigili del Fuoco si è forgiata anche a causa di una supposta autonomia di intervento del Corpo, nel presupposto che il sistema di welfare «interno al Corpo» sappia assicurare prestazioni equivalenti a quelle infortunistiche, Per ovviare quindi alla copertura infortunistica è stata creata l'O.N.A. (Opera Nazionale di Assistenza per il Personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco) che provvede all'assistenza materiale e culturale degli appartenenti al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco in servizio e in quiescenza, ai loro familiari, agli orfani; l'ONA però è stata considerata erroneamente negli ultimi anni come un ente finanziato dallo Stato, facendolo rientrare nella procedura della decurtazione del 50 per cento dei fondi in riassegnazione dal Ministero dell'Economia e Finanze. Questi interventi di spending review, hanno negli anni fatto venir meno le coperture a tal punto che si è registrato per un lungo periodo il mancato rinnovo da parte dell'ONA dell'assicurazione (privata) di malattia che sosteneva, seppur in parte, le cure per le lesioni o malattie riportate in servizio; venute meno le risorse, e quindi fortemente


ridimensionata l'assicurazione ONA, gli infortunati devono fare fronte alle necessità di cura a loro spese. In questa condizione, quindi, il ristoro delle spese mediche da loro anticipate dipende dal riconoscimento, lungo e incerto, della causa di servizio che interviene a distanza di molto tempo, spesso a distanza di anni; ad agosto 2018 il Ministero dell'interno, attraverso il Sottosegretario Candiani, rispondendo in Senato ad una interrogazione parlamentare presentata dal Senatore Tosato, ha sottolineato come il Viminale sia favorevole a una rivisitazione del complesso delle norme previdenziali connesse alla causalità di servizio, al fine dell'attualizzazione del danno indennizzabile e dello snellimento dell'intera procedura di riconoscimento, nonché ad una valutazione della possibilità di estendere l'esenzione del ticket, impegna il Governo a valutare l'opportunità di estendere la copertura INAIL contro gli infortuni al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e a tutto il personale del comparto sicurezza, lavoratori che mettono a rischio quotidianamente la loro vita per la sicurezza di tutti i cittadini, sanando finalmente la situazione discriminatoria di questi corpi nel confronto con tutti gli altri dipendenti pubblici. 9/1913-A/1. Vizzini. Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica


provvisoria, in attesa di revisione): infortunio sul lavoro protezione civile sicurezza pubblica

ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONEÂ 5/02676 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 220 del 01/08/2019 Firmatari Primo firmatario: FIANO EMANUELE Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO Data firma: 01/08/2019 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo cofirmatario Gruppo Data firma BOSCHI MARIA ELENA PARTITO DEMOCRATICO 01/08/2019 DI MAIO MARCO PARTITO DEMOCRATICO 01/08/2019 MORANI ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 01/08/2019 ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 01/08/2019 Commissione assegnataria Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI


COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI) Destinatari Ministero destinatario: • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 01/08/2019 Stato iter: IN CORSO Fasi iter: MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 01/08/2019 Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-02676 presentato da FIANO Emanuele testo di Giovedì 1 agosto 2019, seduta n. 220   FIANO, BOSCHI, MARCO DI MAIO, MORANI e ROTTA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che: da un video circolato sul web si è appreso che una moto d'acqua della polizia di Stato sarebbe stata


utilizzata per scopi ludici da un familiare del Ministro dell'interno, sembrerebbe su richiesta di quest'ultimo che si trovava in vacanza a Milano Marittima, anziché essere impiegata per attività volte a garantire la sicurezza nazionale e, nel caso, quella specifica del Ministro medesimo; così facendo, il Ministro, ad avviso degli interroganti, ha esposto gli uomini in divisa, che quotidianamente mettono a repentaglio la propria vita per garantire la sicurezza dei cittadini – e che tendenzialmente non possono che accettare le sue richieste – ad un accertamento per un eventuale utilizzo improprio dei mezzi dell'amministrazione che sono stati impiegati per attività di intrattenimento ludico, e con un conseguente rischio per l'incolumità degli agenti e dei familiari del Ministro; inoltre, alcune persone – che nel video non si sono identificate – sono intervenute chiedendo prima un documento al reporter che stava riprendendo la scena e, successivamente, cercando di impedirgli di riprendere le immagini, nonostante si trovasse su una spiaggia aperta al pubblico –: anche in qualità di garante dell'unità politicoamministrativa del Governo, se ritenga che i fatti riportati in premessa configurino un uso improprio dei mezzi dell'amministrazione, chi siano le persone non identificate, intervenute nel tentativo di impedire al


reporter di effettuare le riprese, e sulla base di quale normativa si sarebbe cercato impedire le riprese al giornalista, peraltro identificatosi. (5-02676) Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione): sicurezza pubblica professioni del settore delle comunicazioni acque di balneazione

ATTO SENATO INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTAÂ 4/02021 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 138 del 25/07/2019 Firmatari Primo firmatario: GASPARRI MAURIZIO Gruppo: FORZA ITALIA BERLUSCONI PRESIDENTE Data firma: 25/07/2019 Destinatari


Ministero destinatario: • MINISTERO DELL'INTERNO Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 25/07/2019 Stato iter: IN CORSO Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-02021 presentata da MAURIZIO GASPARRI testo presentato Giovedì 25 luglio 2019 modificato venerdì 26 luglio 2019, seduta n.138 GASPARRI - Al Ministro dell'interno. - Premesso che: recentemente un poliziotto appartenente ad una pattuglia della squadra volante di Roma, le cosiddette Pantere, è stato aggredito e, pur riportando delle lesioni, è riuscito a fuggire agli aggressori; la situazione delle pattuglie presenti su Roma appare ampiamente ridotta rispetto alle necessità, con 2 quadranti su 3 nei quali è suddivisa la città con soli 24 equipaggi; le pattuglie, inoltre, vengono selezionate in base alle


zone sotto attenzione per l'elevato tasso di denunce, lasciando scoperte altre, sicuramente non meno pericolose; negli anni passati le autoradio romane erano di supporto alle Pantere, oggi invece sono rilegate a itinerari ristretti con l'obiettivo di prevenire un certo tipo e numero di reati. Questa scelta rende prevedibili gli spostamenti della pattuglia stessa, creando inevitabilmente zone senza il controllo del territorio e soprattutto impedisce alle volanti di ricevere l'ausilio necessario; in questi ultimi 20 anni si è registrato un decremento di personale, mediamente di 20 uomini a nucleo, e ciò determina la perdita di una macchina per nucleo; tali scelte hanno causato l'allontanamento di tutti i poliziotti esperti, e il subentro nelle volanti romane di agenti giovanissimi di servizio, totalmente inesperti e provenienti da altre città , che non hanno la piena percezione della realtà della capitale e delle zone problematiche, si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto illustrato e quali iniziative intenda assumere per porre in essere rimedi efficaci per aumentare il numero delle volanti presenti a Roma e di conseguenza la sicurezza dei cittadini e l'incolumità degli operatori di polizia.


(4-02021) Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione): sicurezza pubblica

ATTO SENATO INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02030 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 138 del 25/07/2019 Firmatari Primo firmatario: RAUTI ISABELLA Gruppo: FRATELLI D'ITALIA Data firma: 25/07/2019 Destinatari Ministero destinatario: • MINISTERO DELLA DIFESA Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 25/07/2019 Stato iter:


IN CORSO Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-02030 presentata da ISABELLA RAUTI testo presentato Giovedì 25 luglio 2019 modificato venerdì 26 luglio 2019, seduta n.138 RAUTI - Al Ministro della difesa. - Premesso che: sulla Gazzetta Ufficiale, Serie generale, n. 213 del 12 settembre 2016, è stato pubblicato il decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177, recante "Disposizioni in materia di razionalizzazione delle funzioni di polizia e assorbimento del Corpo forestale dello Stato, ai sensi dell'articolo 8, comma 1, lettera a), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche"; l'articolo 8 del decreto legislativo n. 177 ha apportato modifiche al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, in particolare nell'istituire il comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare è stato previsto che lo stesso comando "dipende funzionalmente dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali per le materie afferenti alla sicurezza e tutela agroalimentare e forestale";


l'articolo 11, rubricato "Disposizioni concernenti altre attivitĂ del Corpo forestale dello Stato", ha previsto che il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo esercitasse le attivitĂ relative alla rappresentanza e tutela degli interessi forestali nazionali in sede europea e internazionale e raccordo con le politiche forestali regionali, alla certificazione in materia di commercio internazionale e di detenzione di esemplari di fauna e di flora minacciati di estinzione, di cui all'articolo 8-quinquies, comma 3-quinquies, della legge 7 febbraio 1992, n. 150, tramite le unitĂ specializzate dell'Arma dei Carabinieri; alla tenuta dell'elenco degli alberi monumentali e rilascio del parere di cui all'articolo 7, commi 2 e 4, della legge 14 gennaio 2013, n. 10 (comma 1); il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 17 luglio 2017, n. 143, concernente il "Regolamento recante adeguamento dell'organizzazione del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, a norma dell'articolo 11, comma 2, del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177", ha previsto all'articolo 1, punto 1, lett. g), l'istituzione della Direzione generale delle foreste; l'articolo 3 del decreto 21 luglio 2017 del Ministro delle politiche agricole, di concerto con i Ministri della difesa, dell'interno e dell'economia e delle finanze, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, Serie generale n.


257 del 3 novembre 2017, recante "Trasferimento delle risorse, ai sensi dell'articolo 13 del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177, recante la razionalizzazione delle funzioni di polizia, ai sensi della legge 7 agosto 2015, n. 124", prevede, al comma 2, che "Con protocollo d'intesa tra l'Arma dei carabinieri e il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali verranno individuati, nell'ambito degli immobili in cui subentra l'Arma dei carabinieri e nei limiti delle disponibilità, gli spazi per il contingente di personale dell'ex Corpo forestale dello Stato assegnato al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ai sensi dell'art. 12, comma 1, del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177"; il decreto legislativo 3 aprile 2018, n. 34, recante "Testo unico in materia di foreste e filiere forestali", individua una serie di finalità per la tutela del patrimonio forestale affidandone il coordinamento al Ministero delle politiche agricole; il Ministero già, all'attualità, coopera con il comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dell'Arma dei Carabinieri per diverse attività quali, ad esempio, la certificazione in ambito CITES, EUTR, FLEGT, lo scambio di dati in ambito di politica forestale, le istruttorie inerenti alle licenze dei giardini zoologici; a quanto risulta all'interrogante, proprio al fine di potenziare una sinergia e sviluppare un piano di attività


dirette al raggiungimento degli obiettivi istituzionali, nell'anno 2018 le strutture del Ministero hanno proposto al comando unitĂ forestali, ambientali e agroalimentari di sottoscrivere un protocollo di intesa e cooperazione, si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza del dialogo tra le due amministrazioni se non ritenga opportuno dare indicazioni ai vertici dell'Arma dei Carabinieri di sottoscrivere il protocollo di intesa citato per migliorare l'efficienza delle diverse attivitĂ da svolgere con il necessario coordinamento. (4-02030) Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione): protezione forestale politica forestale forze paramilitari

ATTO CAMERA ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01913-A/039 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 18


Seduta di annuncio: 214 del 24/07/2019 Firmatari Primo firmatario: SILVESTRONI MARCO Gruppo: FRATELLI D'ITALIA Data firma: 24/07/2019 Stato iter: 25/07/2019 Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 25/07/2019 MOLTENI NICOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO) INTERVENTO PARLAMENTARE 25/07/2019 Resoconto SILVESTRONI MARCO FRATELLI D'ITALIA Fasi iter: RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 24/07/2019 NON ACCOLTO IL 25/07/2019 PARERE GOVERNO IL 25/07/2019 DISCUSSIONE IL 25/07/2019 RESPINTO IL 25/07/2019 CONCLUSO IL 25/07/2019 Atto Camera Ordine del Giorno 9/01913-A/039 presentato da


SILVESTRONI Marco testo presentato MercoledÏ 24 luglio 2019 modificato GiovedÏ 25 luglio 2019, seduta n. 215   La Camera, premesso che: il provvedimento in esame prevede l'inasprimento delle pene per reati commessi durante le manifestazioni pubbliche e sportive, modificando alcune norme previste dal testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773; il provvedimento in esame non reca, invece, previsioni normative di modifica del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza in ordine ai compiti specifici delle forze dell'ordine in situazioni di pericolo ed emergenza; il decreto-legge non prevede, quindi, regole di ingaggio moderne e in grado di contrastare le nuove forme di disordini sociali, costringendo ancora oggi polizia e carabinieri ad agire sulla base di regole di oltre novanta anni fa; inoltre, nel provvedimento in esame continua a mancare la revisione del reato di tortura, fatto che, sommato a quanto sin qui esposto, determina un pregiudizio nei confronti degli agenti delle forze dell'ordine, in un contesto normativo che determina


negli stessi paura e tensione; non basta aumentare le pene per contrastare i fenomeni delittuosi come i furti e le rapine, in connessione ai quali, peraltro, spesso la fuga del reo causa ferimenti gravi, morti e danneggiamenti; le statistiche ci dicono che questo è quello che accade addirittura nel 90 per cento dei casi, un dato che rende palese il fatto la fuga non possa essere più sanzionata amministrativamente bensì quale aggravante del reato; chi fugge a seguito della commissione di un reato per assicurare la propria impunità, sviluppa un elevatissimo pericolo sociale dalle conseguenze spesso devastanti; è necessario valutare l'introduzione di norme efficaci per punire chiunque a seguito di reato si dia alla fuga, o non desista dalla fuga durante l'inseguimento da parte di un pubblico ufficiale, e che, nel caso in cui le eventuali conseguenze della fuga comportino il compimento di ulteriori reati, le relative pene siano maggiorate, impegna il Governo ad assumere iniziative, anche normative, volte a connotare la fuga del reo come aggravante del reato commesso, e affinché siano sensibilmente aumentate le pene previste per i reati commessi in conseguenza della fuga. 9/1913-A/39. Silvestroni.


Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione): reato sicurezza pubblica statistica

ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02613 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 215 del 25/07/2019 Firmatari Primo firmatario: GRIPPA CARMELA Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE Data firma: 25/07/2019 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo cofirmatario Gruppo Data firma NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 25/07/2019 Destinatari Ministero destinatario: • MINISTERO DELLE


INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 25/07/2019 Stato iter: IN CORSO Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-02613 presentato da GRIPPA Carmela testo di Giovedì 25 luglio 2019, seduta n. 215   GRIPPA e NESCI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che: la consistenza degli impianti e delle infrastrutture aeroportuali, l'entità dei consumi e della popolazione aeroportuali, la presenza degli enti statali (polizia di Stato, carabinieri, finanza, vigili del fuoco, A.s.l. e altro), una stazione ferroviaria, di una centrale di cogenerazione, di servizio sanitario, di bar, di ristoranti, di negozi, di farmacie, di uffici, suggeriscono di assimilare l'aeroporto a una «città» di circa 50.000 abitanti e, conseguentemente, la gestione e la manutenzione dell'aeroporto all'amministrazione di una città;


il compito della manutenzione è quello di far funzionare questa «città» svolgendo, oltre alle attività tipicamente manutentive, anche attività strategiche e gestionali, strettamente legate all'operatività e alla sicurezza aeroportuale; tutti gli aeroporti, con le naturali differenze legate al traffico, alle dimensioni e alle caratteristiche meteogeografiche, presentano complessità manutentive peculiari. Questa circostanza ha comportato che i gestori dei principali aeroporti italiani considerassero strategico unire le esperienze e le capacità per creare utili sinergie; nel 2009, è stato costituito «L'Osservatorio sulle attività di manutenzione degli Aeroporti» che, coinvolgendo tutti i principali aeroporti nazionali (Milano, Roma, Alghero, Ancona, Bergamo, Bologna, Cagliari, Catania, Genova, Lamezia Terme, Olbia, Palermo, Rimini, Torino, Trapani, Venezia, Verona), periodicamente organizza scambi di informazioni attraverso incontri, tavole rotonde, convegni e gruppi di lavoro su temi specifici di particolare interesse per gli operatori aeroportuali; tra le tendenze evolutive del modello organizzativo, di particolare rilievo sono stati l'individuazione e il calcolo degli indici di manutenzione aeroportuali e il raggiungimento dell'accordo formale, stipulato con Enac, per costituire un gruppo di lavoro multidisciplinare, composto da risorse dell'ente di


controllo, da tecnici degli aeroporti associati, e da docenti universitari, avente lo scopo di elaborare in comune la circolare Apt Pms (Pavement Management System); ne consegue che lo scambio di idee e informazioni all'interno dell'Osservatorio ha anche stimolato gli aeroporti associati a sviluppare nuovi modelli organizzativi per ottimizzare, in modo sistematico, ulteriori sinergie. Ci si riferisce in particolare alla possibile messa in comune di alcune attrezzature speciali di cui, al momento, ciascun aeroporto dispone, sostenendo individualmente i relativi oneri di acquisto e manutenzione; il concetto di sicurezza, nel suo significato più ampio, rappresenta, a parere dell'interrogante, l'insieme delle attività di security, safety, sicurezza operativa, sicurezza sul lavoro e gestione delle emergenze, legate all'attività aeroportuale. Ne consegue che, tra gli obiettivi prioritari degli operatori che si occupano della manutenzione e del monitoraggio delle attività negli aeroscali, la prevenzione di azioni che possano mettere in pericolo l'incolumità di persone, infrastrutture e aeromobili è quella che merita una maggiore attenzione; dal 1° gennaio 2008 è attivo in Italia, e per la prima volta anche in Europa, un sistema elettronico di segnalazione di eventi aeronautici: l'eE-MOR


(Electronic Enac Mandatory Occurence Reporting). Il sistema, che è stato progettato e realizzato dall'Enac in applicazione della direttiva europea n. 2003/42/CE, recepita nell'ordinamento nazionale con il decreto legislativo n. 213 del 2006, consente la raccolta e l'analisi di segnalazioni relativamente a ogni evento che possa compromettere la sicurezza del volo; la conoscenza degli immobili, degli impianti e delle infrastrutture all'interno degli aeroscali è una condizione necessaria per poter intervenire in modo efficace, efficiente e tempestivo –: se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e di quali elementi disponga in merito ai dati emersi dall'attivitĂ di monitoraggio dell'Osservatorio; quali iniziative siano state messe in campo per accertare il rispetto delle norme sulla sicurezza negli aeroporti e lo stato dei controlli e della manutenzione degli aeromobili delle compagnie; se non ritenga opportuno adottare iniziative per rendere obbligatoria, per le societĂ impegnate nella manutenzione degli aeroporti su tutto il territorio nazionale, l'adozione di un'anagrafe manutentiva patrimoniale finalizzata alla gestione della manutenzione programmata e non riparativa. (5-02613)


Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione): aeroporto infrastruttura dei trasporti sicurezza aerea

ATTO SENATO INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALEÂ 3/01084 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 139 del 30/07/2019 Firmatari Primo firmatario: D'ARIENZO VINCENZO Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO Data firma: 30/07/2019 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo cofirmatario Gruppo Data firma PINOTTI ROBERTA PARTITO DEMOCRATICO 30/07/2019 CUCCA GIUSEPPE LUIGI SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 30/07/2019 D'ALFONSO LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 30/07/2019 ASTORRE BRUNO PARTITO DEMOCRATICO 30/07/2019 SUDANO VALERIA PARTITO DEMOCRATICO 30/07/2019 LAUS MAURO ANTONIO DONATO PARTITO DEMOCRATICO


30/07/2019 IORI VANNA PARTITO DEMOCRATICO 30/07/2019 VALENTE VALERIA PARTITO DEMOCRATICO 30/07/2019 BOLDRINI PAOLA PARTITO DEMOCRATICO 30/07/2019 FERRAZZI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 30/07/2019 MARINO MAURO MARIA PARTITO DEMOCRATICO 30/07/2019 MARGIOTTA SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 30/07/2019 PATRIARCA EDOARDO PARTITO DEMOCRATICO 30/07/2019 GINETTI NADIA PARTITO DEMOCRATICO 30/07/2019 GIACOBBE FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 30/07/2019 PITTELLA GIANNI PARTITO DEMOCRATICO 30/07/2019 PARENTE ANNAMARIA PARTITO DEMOCRATICO 30/07/2019 STEFANO DARIO PARTITO DEMOCRATICO 30/07/2019 COMINCINI EUGENIO PARTITO DEMOCRATICO 30/07/2019 VERDUCCI FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 30/07/2019 ALFIERI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 30/07/2019 MANCA DANIELE PARTITO DEMOCRATICO 30/07/2019 FARAONE DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 30/07/2019 Commissione assegnataria Commissione: 11. COMMISSIONE (LAVORO, PREVIDENZA SOCIALE) Destinatari Ministero destinatario: • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE


POLITICHE SOCIALI Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 30/07/2019 Stato iter: IN CORSO Fasi iter: ASSEGNATO IN COMMISSIONE IL 30/07/2019 Atto Senato Interrogazione a risposta orale 3-01084 presentata da VINCENZO D'ARIENZO martedì 30 luglio 2019, seduta n.139 D'ARIENZO, PINOTTI, CUCCA, D'ALFONSO, ASTORRE, SUDANO, LAUS, IORI, VALENTE, BOLDRINI, FERRAZZI, MARINO, MARGIOTTA, PATRIARCA, GINETTI, GIACOBBE, PITTELLA, PARENTE, STEFANO, COMINCINI, VERDUCCI, ALFIERI, MANCA, FARAONE Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Premesso che: il decreto-legge n. 4 del 2019, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 26 del 2019, ha introdotto, all'art. 14, in via sperimentale e per il triennio 20192021, il diritto a conseguire la pensione anticipata in


presenza di un requisito anagrafico pari a 62 anni e di un'anzianità contributiva minima di 38 anni, la "quota 100"; la disposizione che ha introdotto la "quota 100" esclude espressamente dall'applicazione il "personale in divisa". Il comparto "sicurezza e difesa" ha da sempre garantito l'accesso alla pensione con requisiti ridotti rispetto agli altri comparti, per la peculiarità del relativo status giuridico e la gravosità dell'impiego, riconosciuto anche dall'articolo 19 della legge n. 183 del 2010. Tale specificità, tuttavia, rischia questa volta di rivelarsi un boomerang, a dispetto della richiamata specificità di comparto introdotta dalla citata legge n. 183 del 2010; infatti, la norma contenuta nel comma 10 dell'art. 14 del decreto-legge n. 4 del 2019 risulta essere superflua, ininfluente rispetto alla finalità che si prefigge, in ragione del fatto che il personale del comparto può, già da prima dell'emanazione del decreto d'urgenza, cessare dal servizio con diritto a pensione anticipata, possedendo requisiti inferiori a quelli previsti da "quota 100", ossia al maturare, dal 1° gennaio 2019, di 58 anni di età e 35 anni di anzianità contributiva, ovvero 41 anni di anzianità contributiva a prescindere del requisito anagrafico, oltre che al raggiungimento dei limiti di età ordinamentale (fino alla qualifica di primo dirigente e grado corrispondente di colonnello, 60 anni


di età); per i soggetti a cui si applica la disciplina di cui all'articolo 15 del decreto-legge n. 4 del 2019, si prevede la conferma, fino al 31 dicembre 2026, del requisito pensionistico, consistente in un'anzianità contributiva di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne, introducendo il congelamento del progressivo adeguamento dei requisiti pensionistici in base agli incrementi della speranza di vita; il "congelamento" è stato riservato alle pensioni anticipate disciplinate dal comma 10 dell'articolo 24 del decreto-legge n. 201 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 214 del 2011, "legge Fornero", e non anche a quelle di cui al successivo comma 18, in cui è ricompreso il personale delle forze di polizia e delle forze armate; tale esclusione ha avuto come conseguenza l'inapplicabilità ai militari e poliziotti di due misure pensionistiche di favore, previste dallo stesso decretolegge, che invece operano a beneficio di tutti i restanti lavoratori dipendenti pubblici e privati ovvero degli altri dipendenti pubblici, ovvero: a) al "congelamento", per gli anni dal 2019 al 2026, dell'aumento dei requisiti per il diritto alla pensione anticipata (con 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva, ai sensi dell'art. 24, comma 10, del decreto-legge n. 201 del 2011) a seguito


dell'adeguamento alla speranza di vita; b) all'anticipo del trattamento di fine servizio, nell'importo massimo di 45.000 euro, richiedibile dai dipendenti pubblici; con la circolare n. 11 del 29 gennaio 2019 l'INPS ha chiarito che "ai requisiti contributivi per l'accesso alla pensione indipendentemente dall'età anagrafica, diversi da quelli previsti dall'articolo 24, comma 10, del decreto-legge n. 201 del 2011 continuano a trovare applicazione gli adeguamenti agli incrementi della speranza di vita di cui all'articolo 12 del decreto-legge n. 78 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122", confermando l'esclusione del comparto "sicurezza e difesa"; il congelamento determinerà un sensibile "avvicinamento", quasi un'assimilazione, dei requisiti della pensione anticipata spettante al personale in divisa a quello previsto per i restanti lavoratori dipendenti, in spregio della specificità del comparto normativamente riconosciuta (art. 19 della legge n. 183 del 2010) in ragione dei peculiari compiti e funzioni che hanno, per di più, giustificato una deroga anche dalla "riforma Fornero" (art. 24, comma 18, del decreto-legge n. 201 del 2011); mentre per il personale del comparto pubblico i requisiti resteranno fermi a 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva, per il personale del comparto sicurezza e difesa aumenteranno nell'arco del suddetto


periodo, come segue: a) nel 2019-2020 il requisito anagrafico più l'anzianità contributiva sarà di 58 più 35 anni mentre il solo requisito relativo all'anzianità sarà di 41 anni; b) nel 2021-2022 il requisito anagrafico più l'anzianità contributiva sarà di 58 e 5 mesi più 35 mentre il solo requisito relativo all'anzianità sarà di 41 e 5 mesi; c) nel 2023-2024 il requisito anagrafico più l'anzianità contributiva sarà di 58 e 10 mesi più 35 mentre il solo requisito relativo all'anzianità sarà di 41 e 10 mesi; d) nel 2025-2026 il requisito anagrafico più l'anzianità contributiva sarà di 59 e 3 mesi più 35 mentre il solo requisito relativo all'anzianità sarà di 42 e 3 mesi; l'articolo 23 del decreto-legge n. 4 ha previsto per i soggetti che fruiscono dell'anticipo pensionistico "quota 100" o che accedono ai pensionamenti di vecchiaia la possibilità di richiedere una somma pari all'indennità di fine servizio maturata, mediante finanziamento bancario agevolato, escludendo anche in questo caso il comparto della "sicurezza e difesa"; la posizione espressa dalle sigle sindacali del comparto è stata molto negativa, si chiede di sapere: se il Ministro in indirizzo abbia tenuto conto del fatto che le norme speciali di settore hanno da sempre garantito al comparto "sicurezza e difesa" l'accesso alla pensione con requisiti ridotti, per la peculiarità del


relativo status giuridico e la gravositĂ dell'impiego e che oggi rischiano, con l'introduzione delle nuove norme, di penalizzare il suddetto comparto creando un'assurda disparitĂ ; se abbia intenzione di sanare quanto prima questa disparitĂ di trattamento dal punto di vista previdenziale, che coinvolge il comparto della sicurezza e difesa nei prossimi anni. (3-01084) Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione): pensionato pensionamento anticipato condizione di pensionamento



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