Raccolta di argomenti e/o agenzie riguardanti la tutela della salute: 04 aprile 2016

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Farmaci: 29 principi attivi perderanno il brevetto nel 2016

La maggior parte delle scadenze riguarda il canale ospedaliero (ANSA) - ROMA, 1 APR - Sono 29 i principi attivi che nel 2016 perderanno la protezione brevettuale, per un valore di mercato pari a circa 460 milioni di euro. La maggior parte delle scadenze riguardera' il canale ospedaliero, in particolare farmaci antitumorali, antivirali e antibiotici, per un valore di 300 milioni. E' uno dei dati che emerge dall' analisi di Ims Health e segnalata sul sito di Federfarma. I farmaci, che diventeranno generici e che interessano la farmacia, riguarderanno invece un numero ridotto di molecole, pari a poco piu' di 100 milioni di euro in termini di mercato. Dopo il picco del 2012, in cui erano stati 64, il numero dei farmaci che hanno perso il brevetto e' andato calando (30 nel 2013, 33 nel 2014, 26 nel 2015), anche se per il 2016 sono dunque tre in piu' rispetto all' anno precedente. Sul mercato


della farmacia, rileva l' analisi, l' impatto dovrebbe essere contenuto, dal momento che la quota di confezioni ancora protette da brevetto si aggira sul 6%. Dei 29 principi attivi in scadenza, il 30% circa (sempre in termini di mercato) riguarda gli inibitori della chinasi proteica, un 20% circa gli antivirali per l' Hiv e gli anticolinergici associati ai beta2-agonisti e un altro 6% il glitazone. In sintesi antineoplastici, antivirali e antibiotici, per un fatturato che complessivamente pesa sul canale ospedaliero per oltre il 60%.

Y85 01-APR-16 16: 26 NNN

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KXP 30-MAR-16 14: 01 NNN ALIMENTI: STUDIO, UN PIZZICO DI CANNELLA PER CONTROLLARE LA LINEA

Secondo una nuova ricerca del Nestle' Research Center

Roma, 30mar. (AdnKronos) - Cannella, spezia amata in cucina per dessert e piatti salati, si è rivelata anche un' alleata della salute e della linea. E' quanto emerge da uno studio condotto da un gruppo di


ricercatori del Nestlé Research Center che, insieme agli studiosi dell' Università di Tokyo, hanno osservato come l' aldeide cinnamica, sostanza principale che conferisce il particolare aroma alla cannella, faccia aumentare i livelli di dispendio energetico e di ossidazione del grasso.

Lo studio ha dimostrato che il consumo di alcune spezie come la cannella permette infatti di stimolare la termogenesi, un particolare processo metabolico che consiste nella produzione di calore da parte dell' organismo, soprattutto nel tessuto adiposo e muscolare favorendo così l' ossidazione del grasso e la conseguente diminuzione del peso. (segue)

(Rof/AdnKronos)

ISSN 2465 - 1222 30-MAR-16 13: 37 ALIMENTI: STUDIO, UN PIZZICO DI CANNELLA PER CONTROLLARE LA LINEA (2)

Benefici analoghi a quelli del peperoncino


(AdnKronos) - La ricerca è stata condotta su un campione di 15 uomini in buona salute. Ai partecipanti, di età compresa tra i 20 e i 50 anni, è stato chiesto di ridurre al minimo l' attività fisica: per prendere parte all' indagine sono stati invitati a usare la propria auto o i mezzi pubblici. Non solo. Non è stato concesso loro il consumo di caffeina né l' assunzione di cibi piccanti nei due giorni precedenti l' esperimento. I soggetti sono stati istruiti a rimanere in silenzio e in stato di riposo con la possibilità di guardare la Tv.

Le particolari proprietà benefiche della cannella sono analoghe a quelle di un' altra, famosa, spezia dal tipico colore rosso acceso: il peperoncino. In questo caso è la capsaicina che, oltre a conferirgli il tipico sapore piccante, esercita un' attività antifame: è proprio questo principio attivo che fa aumentare il calore del corpo e il consumo di ossigeno fino a 20 minuti dopo il pasto.

(Rof/AdnKronos)

ISSN 2465 - 1222 30-MAR-16 13: 37


Da saliva zecche nuove terapie malattie sangue e immunitarie

(ANSA) - SYDNEY, 30 MAR - Scienziati australiani e inglesi hanno scoperto come una proteina nella saliva delle zecche evade il sistema immunitario umano bloccandone i recettori. Una conquista che apre la strada a nuovi trattamenti di gravi malattie del sangue, di disturbi infiammatori e del sistema immunitario. Quando una zecca si attacca all' uomo, inietta una sostanza che blocca i recettori immunitari, il che le consente di restare senza essere respinta fino a 10 giorni, mentre si nutre di sangue. Le proteine che le zecche hanno sviluppato potranno essere usate per impedire al sistema immunitario di diventare distruttivo in diverse condizioni morbose, fra cui malattie del sangue e disturbi genetici, scrive il Hans Elmlund della Monash University di Melbourne, coautore dello studio con Susan Lea della Oxford University, sulla rivista Nature Structural and Molecular Biology. La scoperta offre una migliore comprensione di alcune malattie del sangue potenzialmente letali. Fra queste la Paroxysmal Nocturnal Hemoglobinuria (PNH) e la Atypical


haemolitic-uremic sydnrome (aHUS), che inducono il sistema immunitario ad attaccare e distruggere le cellule sanguigne, scrive Elmlund della Scuola di Scienza Biomediche della Monash University. La PNH é trattata con un costoso farmaco chiamato Soliris, che agisce disattivando la parte distruttiva del sistema immunitario e può costare l' equivalente di oltre 300 mila euro l' anno per paziente. Le nuove conoscenze sulle proteine iniettate dalle zecche permetteranno di formulare nuovi inibitori e di ridurre notevolmente i costi di trattamento di questa e di altre malattie legate al sistema immunitario, aggiunge lo scienziato. (ANSA)

XMC 30-MAR-16 10: 06 NNN

SALUTE: CONTRO LA CALVIZIE STAMINALI DEI FOLLICOLI

BIOSTIMOLAZIONE

DELLE

Medicina rigenerativa contro un problema che colpisce in Italia 18 mln di uomini e 4 mln di donne Milano, 30 mar. (AdnKronos Salute) - L' arma della medicina rigenerativa per una chioma nuova. In Italia sono più di 18 milioni gli uomini che soffrono di alopecia androgenetica e circa 4 mln le donne: arretramento dell' attaccatura dei capelli per lui, diradamento diffuso su tutta la testa per lei. Sotto accusa ci sono soprattutto


fattori genetici, ma pesano anche l' ambiente, l' alimentazione, gli stili di vita. Per affrontare il problema senza chirurgia c'è la biostimolazione delle cellule staminali del follicolo pilifero. Con un protocollo medico ad hoc, la ' Rigenerazione cellulare bSBS', disponibile anche in Italia. Come dimostrato da recenti studi - ricordano gli esperti - l' alopecia androgenetica è provocata dalla sofferenza del bulbo pilifero, che rende sempre più difficoltosa l' attività rigenerativa del follicolo che a sua volta diventa sempre più piccolo, fino a chiudersi. La stimolazione rigenerativa delle cellule follicolari cerca di contrastare proprio questo processo. (segue) (Red/AdnKronos Salute) ISSN 2465 - 1222 30-MAR-16 12: 27 SALUTE: CONTRO LA CALVIZIE STAMINALI DEI FOLLICOLI (2)

BIOSTIMOLAZIONE

DELLE

(AdnKronos Salute) - La parola chiave è dunque "medicina rigenerativa: un insieme di attività interdisciplinari volte a rigenerare cellule, organi e tessuti compromessi da malattie o dall' invecchiamento cellulare. L' obiettivo non è quello di sostituire il tessuto, ma di rigenerarlo biologicamente. Le terapie a base di fattori di crescita piastrinici ad alta qualità e le cellule ad alta capacità rigenerativa (autologhi del paziente stesso), associati a una cura ad personam, possono regolare l' attività di vita dei bulbi, promuovere una crescita migliore dei fusti dei capelli e una stimolazione da parte delle cellule staminali che ancora rimangono all' interno del cuoio capelluto, e quindi ottenere una significativa ricrescita di capelli e un aumento della densità globale". Il protocollo medico non chirurgico di ' Rigenerazione cellulare bSBS' viene proposto da HairClinic e sfrutta le cellule staminali e i


fibroblasti del paziente, escludendo il ricorso all' intervento chirurgico. Il protocollo bSBS interviene sulla biostimolazione delle staminali del follicolo pilifero e si popone come "una terapia che si adatta ad ogni paziente, a prescindere dall' età. Nella prima fase viene prelevato un campione di plasma delle cellule ad alta capacità rigenerativa con un metodo che, dopo aver centrifugato gli elementi contenuti nel campione, li separa in maniera automatizzata grazie a un lettore laser, in modo da poter usufruire di tutte le potenzialità di ricrescita solo delle cellule migliori estratte. Quindi si procede con micro-iniezioni localizzate nel cuoio capelluto, con i fattori di crescita estratti e con il pool cellulare selezionato". (segue) (Red/AdnKronos Salute) ISSN 2465 - 1222 30-MAR-16 12: 28 SALUTE: CONTRO LA CALVIZIE STAMINALI DEI FOLLICOLI (3)

BIOSTIMOLAZIONE

DELLE

(AdnKronos Salute) - "L' alopecia rappresenta oggi una vera e propria problematica che coinvolge più del 15% della popolazione italiana spiega Mauro Conti, direttore scientifico del gruppo biomedico HairClinic, specializzato nella cura dell' alopecia e dei problemi legati all' indebolimento dei capelli - manifestandosi con una serie di fenomeni tra i quali i più comuni sono un lento e progressivo diradamento dei capelli, un considerevole aumento della caduta dei capelli stessi e molto spesso un loro evidente assottigliamento". "Poiché non esiste una diagnosi classica a cui un paziente affetto da alopecia possa sottoporsi - precisa Conti - diventa fondamentale prestare attenzione a zone che risultano diradate o stempiate. Al di là di questo si può procedere con una ' profilazione clinica del paziente' mediante una serie di esami, e proprio nel caso di alopecia aerata o androgenetica è imprescindibile il raccolto anamnestico del paziente da cui arrivare successivamente alla valutazione di terapie


mirate", proprio perché "la perdita dei capelli ha cause tra le più diverse e variabili ampiamente da un soggetto all' altro". (Red/AdnKronos Salute) ISSN 2465 - 1222 30-MAR-16 12: 28 Fumo altera mix batteri bocca, ma smettendo torna equilibrio

(ANSA)- ROMA, 30 MAR- Il fumo altera drasticamente il microbioma orale, cioé quell' insieme di circa 600 batteri che si trovano nella bocca. Ciò può favorire l' insorgenza di malattie del cavo orale e dell' intestino, ma smettendo nel tempo l' equilibrio nel mix di batteri si ripristina. È quanto emerge da uno studio del Nyu Langone Medical Center pubblicato sull' International Society for Microbial Ecology Journal. Gli studiosi hanno esaminato 1204 campioni di colluttorio utilizzati da uomini e donne la cui salute era già monitorata nell' ambito di studi sul rischio di cancro. I volontari avevano tutti 50 anni o più: 112 erano fumatori, 571 ex fumatori e 521 non avevano mai fumato. Dai risultati e' emerso che l' insieme dei batteri della bocca nei fumatori era molto diverso: in più di 150 specie vi era un aumento significativo , mentre in altre 70 una forte riduzione. Ad esempio nei fumatori era inferiore rispetto ai non fumatori la presenza di specie di proteobatteri, coinvolti nella scomposizione delle sostanze chimiche tossiche introdotte col fumo, mentre era maggiore la presenza di specie di streptococco, noto per promuovere la carie. Dallo studio e' emerso anche che smettendo si può ripristinare l' equilibrio nel mix di batteri della bocca: negli ex fumatori da almeno dieci anni la composizione del microbioma orale era la stessa di coloro che non avevano mai fumato. "Lo studio é il primo a suggerire che il fumo ha un profondo impatto sul microbioma orale" spiega la ricercatrice senior Jiyoung Ahn, secondo cui sono necessari


comunque ulteriori approfondimenti per dimostrare che i cambiamenti inneschino malattie del cavo orale, dei polmoni, o dell' intestino. Y09 30-MAR-16 12: 17 NNN Dieta mediterranea protegge donne da frattura dell' anca

(ANSA) - ROMA, 30 MAR - Le donne che seguono la dieta mediterranea - ricca di frutta, verdura, legumi e pesce - hanno un rischio ridotto di andare incontro a frattura dell' anca. Lo rivela uno studio tedesco pubblicato su Jama Internal Medicine e condotto da Bernhard Haring, della Università di Wurzburg. I ricercatori tedeschi hanno seguito per circa 16 anni oltre 90.000 donne di 50-79 anni arruolate nell' ambito di un imponente studio americano. I ricercatori hanno osservato quanto la dieta di ciascuna sposasse i precetti della dieta mediterranea e visto che questo stile alimentare é associato ad una piccola riduzione del rischio di frattura dell' anca. Per quantificare l' effetto protettivo della dieta mediterranea sul rischio frattura si può dire che per ogni 342 donne che seguono l' alimentazione mediterranea si può evitare un caso di frattura all' anca. Il dato non é irrilevante specie considerando che la dieta mediterranea non é particolarmente ricca di latticini di solito associati alla salute delle ossa per il loro contenuto in calcio e vitamina D. (ANSA). Y27-COI 30-MAR-16 12: 14 NNN SALUTE: LA DIETA VEGETARIANA E' SCRITTA NEI GENI


Primo lavoro investigativo-evolutivo mostra come il genoma si adatta al regime alimentare Roma, 30 mar. (AdnKronos Salute) - Nel corso del tempo il genoma umano si adatta alla dieta. Così l' abitudine a un' alimentazione vegetariana ha portato, nel corso dell' evoluzione, a un cambiamento del Dna di alcune popolazioni. Un adattamento che consente di sfruttare al meglio questo tipo di regime. In pratica, la ' dieta verde' è ormai scritta nei geni di alcuni popoli, come quelli dell' India. E' quanto ha stabilito una nuova indagine condotta dalla Cornell University e pubblicata su ' Molecular Biology and Evolution', che si è avvalsa dei dati dello studio '1000 Genomes Project'. Si tratta del primo lavoro investigativo-evolutivo che ha messo a confronto alcune popolazioni: una prevalentemente vegetariana (a Pune, in India), l' altra prettamente carnivora (in Kansas, Usa). (segue) (Frm-Mal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 30-MAR-16 12: 12 SALUTE: LA DIETA VEGETARIANA E' SCRITTA NEI GENI

Primo lavoro investigativo-evolutivo mostra come il genoma si adatta al regime alimentare Roma, 30 mar. (AdnKronos Salute) - Nel corso del tempo il genoma umano si adatta alla dieta. Così l' abitudine a un' alimentazione vegetariana ha portato, nel corso dell' evoluzione, a un cambiamento del Dna di alcune popolazioni. Un adattamento che consente di sfruttare al meglio


questo tipo di regime. In pratica, la ' dieta verde' è ormai scritta nei geni di alcuni popoli, come quelli dell' India. E' quanto ha stabilito una nuova indagine condotta dalla Cornell University e pubblicata su ' Molecular Biology and Evolution', che si è avvalsa dei dati dello studio '1000 Genomes Project'. Si tratta del primo lavoro investigativo-evolutivo che ha messo a confronto alcune popolazioni: una prevalentemente vegetariana (a Pune, in India), l' altra prettamente carnivora (in Kansas, Usa). (segue) (Frm-Mal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 30-MAR-16 12: 12 SALUTE: LA DIETA VEGETARIANA E' SCRITTA NEI GENI (3)

(AdnKronos Salute) - Tra questi, in particolare, l' acido arachidonico che è un obiettivo chiave di molte terapie farmacologiche quando si tratta di persone a rischio di malattie cardiache, cancro del colon e molte altre condizioni di infiammazione. Trattare questi soggetti tenendo conto della mutazione può essere un passo importante per la medicina precisione e nutrizione, spiegano i ricercatori. Ma la ' mutazione vegetariana' - secondo gli studiosi - non è unica dell' India: si presenta con maggior frequenza in varie popolazioni del pianeta che hanno basato la loro sussistenza soprattutto sull' alimentazione vegetariana, e in quelle che hanno accesso limitato alle fonti di grassi polinsaturi, in particolare quelli che derivano dal pesce. "Si tratta di un lavoro che punta l' attenzione sul tema del genoma che si adatta alla dieta - commenta all' AdnKronos Salute Sara Farnetti, medico internista specializzato in nutrizione - Si è visto che la dieta vegetariana seleziona una mutazione nel genoma di tipo adattativo, una inserzione", cioè una variazione genetica che codifica per un enzima (Fads 1 e 2) "correlato con il metabolismo degli acidi grassi a lunga catena, quelli essenziali, Epa e Dha, perché


solitamente derivano da un dieta carnea, pescivora in particolare". (segue) (Frm-Mal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 30-MAR-16 12: 12 SALUTE: LA DIETA VEGETARIANA E' SCRITTA NEI GENI (4)

(AdnKronos Salute) - Sempre lo stesso studio mostra che nelle popolazioni che seguono una dieta marina, come gli Inuit, "è stata selezionata una mutazione di tipo adattativo, una delezione: il gene non serve più perché l' assunzione di Epa e Dha con la dieta è più abbondante", aggiunge Farnetti. "La genetica dunque ci può aiutare a scegliere o ' disegnare' una dieta su misura. Ma questo studio ci dice anche che se chi ha l' ' inserzione vegetariana' in modo ipotetico cambiasse dieta, potrebbe incappare in uno squilibrio degli acidi grassi perché ne sintetizza di più. Quindi - conclude - bisogna stare attenti al tipo di acidi grassi che si introdurrebbero con il nuovo stile alimentare". (Frm-Mal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 30-MAR-16 12: 12 SALUTE, 5% ITALIANI COLPITI DA APNEE DA SONNO (1)

(9Colonne) Roma, 30 mar - Secondo alcuni recenti studi italiani il 5% della popolazione italiana è soggetta ad apnee da sonno. MA essendo un problema non avvertibile, il dato potrebbe essere sottostimato e quindi


potenzialmente molto pericoloso, soprattutto quando il colpo di sonno avviene durante la guida su autostrada viaggiando sui tir. Lo scorso 18 marzo nel ricordare la Giornata mondiale del sonno l' Italia ha recepito una direttiva europea che obbliga i neopatentati e i cittadini chiamati al rinnovo della patente a sottoporsi al test medici per escludere di avere appunto l' Osas (obstruction sleep apnea syndrome, sindrome delle apnee ostruttive del sonno). "Troppo spesso queste dinamiche si protraggono per mesi, con una penalizzazione economica spesso ingiustificata. Quello che noi di Assotir chiediamo è che lo Stato sia efficiente e vicino a questi problemi di interesse comune" spiega il segretario generale di Assotir Claudio Donati. Il sonno REM è caratterizzato da irregolarità respiratorie, e ciò può comportare diversi brevi episodi di apnea che durano fino a 10 secondi. Questi, che si verificano nella fase REM oppure all' inizio del sonno, non vengono considerate patologiche. In alcuni individui tuttavia episodi di apnea indotti dal sonno sono particolarmente frequenti e prolungati (più di 10 secondi di durata), e questa condizione può essere responsabile di una varietà di disturbi clinici nei bambini e negli adulti. Le Osas sono una patologia ancora poco conosciuta, la diagnosi arriva spesso con grande ritardo e questo comporta, oltre ai rischi per la salute, costi sanitari aggiuntivi per 2,9 miliardi solo in Italia. Secondo un' indagine svolta da Philips, su 32mila medici di famiglia soltanto il 10% dichiara di conoscere approfonditamente questa malattia e il 90% vorrebbe saperne di più. Le sindromi con apnea da sonno possono verificarsi in persone di ogni età. Le cefalee mattutine, la mancanza di attenzione e un peggioramento del rendimento scolastico e lavorativo possono essere alcuni sintomi attribuibili all' apnea da sonno. Infine, possono svilupparsi un' ipertensione arteriosa sistemico polmonare, una policitemia e uno scompenso cardiaco: questi sintomi se combinati con l' obesità, sono frequentemente indicati con il termine di sindrome di Pickwick. (SEGUE) }301129 MAR 16 ~ SALUTE, 5% ITALIANI COLPITI DA APNEE DA SONNO (2)

(9Colonne) Roma, 30 mar - "Questa forma patologica di apnea del sonno


può essere causata da cessazione dell' impulso respiratorio centrale (la cosiddetta apnea centrale) o da un' ostruzione delle vie respiratorie superiori, oppure da una combinazione di questi due meccanismi - spiega Raffaelino Roperto, MD Dirigente Neurochirurgo, San Filippo Neri, uno dei dieci specialisti italiani presenti a San Diego per il SOLAS, Societv of Lateral Access Surgery -. La forma centrale di apnea del sonno è stata osservata in pazienti affetti da una varietà di lesioni gravi della porzione caudale del tronco cerebrale porzione dell' encefalo dove risiedono tutti centri vitali". I percorsi terapeutici più consigliati per le apnee notturne sono la CPAP (continuous positive airway pressure, ventilazione meccanica a pressione positiva continua, ovvero un ventilatore che tiene aperte le vie aeree) per l' 87% dei medici e il dimagrimento per il 78%. Una patologia che interessa in Italia un uomo adulto tra i 45 e i 55 anni ogni dieci, soprattutto se in sovrappeso, e che le nuove norme per il rinnovo della patente hanno reso da quest' anno molto più importante visto che il permesso di continuare a guidare può dipendere proprio dal fatto che la patologia, che genera sonnolenza diurna, venga risolta. Quando il russamento diventa patologico, si intensifica e si trasforma in apnea notturna dovrebbe suonare un campanello d' allarme. C'è un indice oltre il quale si corre un rischio aumentato cardio-vascolare, questo già a partire dalle 15 apnee per ora di sonno. "La diagnosi prevede un esame chiamato polisonnografia - aggiunge Roperto -. La terapia dipende dalla gravità dei sintomi e dal tipo di apnea predominante (centrale oppure ostruttiva) nell' apnea centrale, qualsiasi patologia associata, come scompenso cardiaco congestizio un' ostruzione nasale, deve ovviamente essere trattata. Nei pazienti con apnea ostruttiva sono utile inoltre la perdita di peso, l' assunzione di una posizione in decubito laterale durante il sonno, l' evitare il vino e di altre sostanze sedative". (red) }301129 MAR 16 ~ RICERCA: SCOPERTI I GENI CHE ACCORCIANO LA VITA, RUBANO FINO A 3 ANNI


Individuate 2 varianti a rischio diffuse, una e' piu' comune nelle donne e l' altra negli uomini Milano, 31 mar. (AdnKronos Salute) - Morire prima, da uno a 3 anni in anticipo, per colpa di un Dna traditore ricevuto da mamma e papà. Scienziati scozzesi hanno scoperto 2 varianti genetiche relativamente comuni, che accorciano l' aspettativa di vita. Lo studio, pubblicato su ' Nature Communications' e finanziato dal Medical Research Council britannico, porta la firma di un team dello Usher Institute of Population Health Sciences and Informatics dell' università di Edimburgo, che ha analizzato i dati di oltre 152 mila persone reclutate nell' Uk Biobank Study, un programma di monitoraggio a lungo termine delle condizioni di salute di migliaia di volontari. Le 2 mutazioni individuate risiedono in 2 distinte regioni del genoma e cambiano il destino di chi le ha, agendo in modo differente: una è più diffusa negli uomini, e aumenta il rischio di cancro al polmone e gravi malattie respiratorie nei fumatori; l' altra, associata alla probabilità di Alzheimer e colesterolo alto, è più comune nelle donne. E nella misteriosa ' lotteria' che ci giochiamo da embrioni, ereditando punti forti o deboli dai nostri genitori, i meno fortunati non sarebbero affatto pochi: oltre 2 persone su 3 ricevono una delle 2 varianti in singola copia da mamma o papà, mentre circa 3 su mille ereditano in doppia copia entrambe le mutazioni. Nel primo scenario si perde fino a un anno di vita, nel secondo gli anni rubati sono in media 3. (segue) (Opa/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 31-MAR-16 13: 41 RICERCA: SCOPERTI I GENI CHE ACCORCIANO LA VITA, RUBANO FINO A 3 ANNI (2)


(AdnKronos Salute) - "Anche se l' effetto di queste varianti genetiche sulla durata della vita è sorprendentemente grande - osserva Peter Joshi, uno degli studiosi del gruppo di ricerca - è importante ricordare che nel determinare la longevità di una persona il profilo genetico rappresenta solo una parte della storia. L' impatto maggiore ce l' hanno gli stili di vita, un elemento che dipende da noi e che quindi possiamo controllare". "Queste scoperte sono la punta di un iceberg", precisa Jim Wilson, un altro autore. "Poiché più dati saranno disponibili entro la fine dell' anno, ci aspettiamo di scoprire molte altre cose, alcune delle quali potrebbero avere un impatto benefico sulla nostra salute. E' entusiasmante". (Opa/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 31-MAR-16 13: 41 FARMACI: STUDIO CONFERMA, ANTI - DIABETE AUMENTA RISCHIO CANCRO

Piu' casi alla vescica Roma, 31 mar. (AdnKronos Salute) - E' ancora nel mirino dei ricercatori un comune farmaco anti-diabete, su cui indaga anche la Procura di Torino. Il pioglitazone, assunto per controllare i livelli di glucosio nei diabetici di tipo 2, aumenterebbe il rischio di cancro della vescica del 63%. Il dato arriva da un nuovo studio del gruppo di ricercatori che da anni indaga sugli effetti di questo principio attivo, pubblicato sul ' Bmj'. Solo in Inghilterra, nel 2014, sono state emesse 1,18 milioni di prescrizioni di pioglitazone. L' équipe canadese ha cominciato a studiare il farmaco dopo un certo numero di casi di tumore della vescica fra pazienti che lo assumevano in un trial clinico nel 2005.


Da allora, studi diversi avevano prodotto risultati contraddittori. I ricercatori hanno confrontato la molecola con altri anti-diabetici identificando, dal database britannico sulla pratica clinica, 145.806 pazienti trattati fra gennaio del 2000 e luglio 2013, con il follow-up a luglio 2014. Di questi, 622 hanno ricevuto una diagnosi di questo tumore. Rispetto agli altri farmaci per il controllo della glicemia, "i risultati di questo studio su una popolazione così larga indicano che pioglitazone è associato a un maggior rischio di cancro della vescica", conclude l' autore principale, Laurent Azoulay, del Centro di epidemiologia clinica del Jewish General Hospital a Montreal. Il rischio dipende da quanto tempo si assume il farmaco e dalla dose. I ricercatori sottolineano che i pazienti dovrebbero essere informati di tale pericolo, per decidere se continuare a prendere il medicinale. (Mad/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 31-MAR-16 13: 32 INFLUENZA: IN ITALIA COME IN GB ' BOOM' DI CASI PRIMAVERILI

Roma, 31 mar. (AdnKronos Salute) - Se in Inghilterra si stanno verificando i più violenti focolai di ' influenza primaverile' degli ultimi 5 anni, con un' incidenza quattro volte più alta della media, neanche l' Italia si sta lasciando la malattia stagionale alle spalle: gli ultimi dati Influnet (14-20 marzo) riportano un numero di casi stimati in una settimana di 288.000 (contro i 377 mila dell' ultimo picco), per un totale, dall' inizio della sorveglianza, di circa 4 milioni di italiani finiti a letto. "Non pochi rispetto all' anno scorso, quando abbiamo avuto una stagione più intensa", spiega Gianni Rezza, direttore del dipartimento Malattie infettive parassitarie e immunomediate dell' Istituto superiore di sanità (Iss). (segue)


(Bdc/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 31-MAR-16 12: 27 INFLUENZA: IN ITALIA COME IN GB ' BOOM' DI CASI PRIMAVERILI (2)

(AdnKronos Salute) - Oltremanica le autorità sanitarie, dopo aver allertato la popolazione durante il periodo pasquale del rischio contagio, hanno reso noto che più di 320 persone sono state ricoverate in ospedale nelle ultime due settimane a causa di complicanze legate all' influenza, confermando che essa sta continuando a circolare nella comunità tardi nella stagione, con diversi indicatori rimanendo elevati. Da noi "non c'è stato un picco importante - spiega Rezza all' Adnkronos Salute - anzi da questo punto di vista era andata piuttosto bene. Poi però c'è stata una coda un po' più lunga rispetto allo scorso anno. Per cui alla fine abbiamo avuto comunque a oggi oltre 4 milioni di casi. Una stagione che sembrava essere di bassa intensità, con gli ultimi dati è diventata di media intensità". (segue) (Bdc/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 31-MAR-16 12: 27 INFLUENZA: IN ITALIA COME IN GB ' BOOM' DI CASI PRIMAVERILI (3)

(AdnKronos Salute) - Le temperature miti del nostro inverno "c' entrano fino a un certo punto: sono più importanti i comportamenti, e infatti


in luoghi come Hong Kong c'è l' influenza tutto l' anno", dice Rezza. La situazione attuale è che "ci sono centinaia di casi in più di influenza ' primaverile', conseguenza della coda ' lunga' della stagione, rispetto allo scorso anno. Sono 3-4 settimane che siamo sopra alla curva dell' anno scorso, quando avevamo avuto invece un picco molto alto a febbraio". Quanto ai virus circolanti, "c'è stato un predominio dei virus B (circa il doppio dei casi), ma la copertura offerta dai vaccini è stata buona". (Bdc/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 31-MAR-16 12: 27 RICERCA: AUTISMO, BATTERI INTESTINALI DEI BIMBI SOTTO LA LENTE DELLA SCIENZA

Esposito (Waidid), si aprono nuove prospettive fra cui il possibile impiego di probiotici Milano, 31 mar. (AdnKronos Salute) - L' alterazione dei batteri che abitano nell' intestino potrebbe avere un ruolo nei disturbi comportamentali come l' autismo. Il dato, emerso da recenti studi internazionali, fa del cosiddetto microbiota un ' osservato speciale' sul quale indagare per far luce su una condizione - i disturbi dello spettro autistico - che secondo l' Oms colpisce almeno un bambino su 160. Alla vigilia della IX Giornata mondiale della consapevolezza sull' autismo (2 aprile), Susanna Esposito, direttore dell' Unità di pediatria ad alta intensità di cura della Fondazione Policlinico-università degli Studi di Milano, e presidente dell' Associazione mondiale per le malattie infettive e i disordini immunologici (Waidid), spiega una delle strade più battute dalla scienza e le prospettive aperte da queste ricerche. Fra le altre, il possibile utilizzo di sostanze probiotiche.


L' autismo, con le sue sindromi correlate, viene definito dagli esperti come una sindrome legata a un mix potenzialmente infinito tra predisposizione genetica o ereditarietà e numerose cause esterne, molte delle quali sconosciute. Il disturbo si manifesta in genere entro i primi 3 anni di vita e resta spesso difficile da diagnosticare. Per questo la ricerca sta cercando nuove ' spie' da monitorare. "I dati di ricerche nel modello animale, in bambini con disturbi dello spettro autistico e nei loro familiari - afferma Esposito - hanno dimostrato che sintomi gastrointestinali e alterazioni nel microbiota sono spesso associati a disturbi neuro-comportamentali nei pazienti affetti da autismo". "Il microbiota - ricorda infatti la specialista - riveste nell' intestino importanti funzioni fisiologiche quali la maturazione del sistema immunitario, la degradazione di macromolecole alimentari complesse, la detossicazione, la produzione e l' assorbimento di vitamine e minerali, e influenza anche il comportamento. Il sistema immunitario ha sviluppato degli strumenti per convivere con il microbiota, ma anche per tenerlo sotto controllo. Quando questo controllo viene meno avviene la disbiosi, cioè una de-regolamentazione delle comunità batteriche che non si manifesta sempre con diarrea o stipsi, ma può portare ad altri disturbi infiammatori. In alcuni casi come chiara patologia infiammatoria gastrointestinale, in altri come allergie, obesità o diabete e, non ultimo, l' autismo". (segue) (Red-Opa/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 31-MAR-16 12: 21 RICERCA: AUTISMO, BATTERI INTESTINALI DEI BIMBI SOTTO LA LENTE DELLA SCIENZA (2)

L' Onlus, nessuna prova di un legame con i vaccini (AdnKronos Salute) - La possibilità di interventi specifici per


modificare la qualità del microbiota apre quindi alla prospettiva di nuovi approcci terapeutici nel trattamento dei sintomi dell' autismo: "Nuovi studi clinici - continua Esposito - hanno dimostrato che i probiotici, vale a dire i batteri buoni come quelli che sono presenti nello yogurt, possono avere un potenziale terapeutico nel disturbo dello spettro autistico. L' idea che intervenendo sulla flora batterica si possa contribuire a migliorare i sintomi dell' autismo e dei disturbi comportamentali rappresenta un progresso davvero straordinario, e porta alla necessità di ricerche mirate". Secondo i dati dell' Istituto superiore di sanità - ricorda una nota di Waidid - oggi si stima che in Italia una prevalenza attendibile del disturbo autistico sia di circa 4 bambini su mille. Per ragioni ignote, inoltre, la condizione sembra colpire i maschi 3 o 4 volte più delle femmine. "Siamo molto felici di poter assistere a continui progressi e nuove scoperte sui disturbi dello spettro autistico - dichiara Fabiana Sonnino, presidente di Tutti giù per terra Onlus - In occasione della Giornata mondiale vogliamo ribadire l' importanza di una diagnosi precoce, per poter attivare i migliori interventi abilitativi adeguati ai bisogni di ogni persona con disturbo dello spettro autistico ed efficaci a migliorarne la qualità della vita. E' questa anche l' occasione per rassicurare mamme e papà, sottolineando ancora una volta come, sebbene le cause dell' autismo siano in gran parte sconosciute, non esista alcuna prova scientifica che dimostri un possibile legame tra il vaccino contro il morbillo, i vaccini in generale e il disturbo autistico". (Red-Opa/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 31-MAR-16 12: 21 ABORTO: USA, FDA RENDE PIU' FACILE ACCESSO A PILLOLA RU486


Roma, 31 mar. (AdnKronos Salute) - La Food and Drug Administration (Fda) americana ha reso meno stringenti le linee guida per la somministrazione della pillola abortiva. Una modifica che permette alle donne di usare il farmaco, noto come Ru486, anche in fase più avanzata di gravidanza e con un minor numero di visite dal medico. Un annuncio - riporta il ' New York Times' - che giunge inaspettatamente alla fine dell' amministrazione Obama e nel corso di una campagna elettorale in cui entrambe le parti puntano molto al voto delle donne, pur con un dibattito fervente proprio sul tema dell' aborto, con protagonista Donald Trump. (segue) (Bdc/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 31-MAR-16 12: 10 ABORTO: USA, FDA RENDE PIU' FACILE ACCESSO A PILLOLA RU486 (2)

(AdnKronos Salute) - Il cambiamento deciso dall' ente regolatorio Usa sull' assunzione del principio attivo mifepristone, in linea con quella che è diventata pratica medica standard nella maggior parte degli Stati dove è impiegato, prevede la riduzione del dosaggio a 200 mg da 600 e la diminuzione del numero di visite che una donna deve fare dal ginecologo da 3 a 2. La Fda ha anche prorogato il periodo entro il quale si può procedere con l' aborto farmacologico, da 7 a 10 settimane di gravidanza. (Bdc/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 31-MAR-16 12: 10 SALUTE, CNR: NUOVA TERAPIA CONTRO MALATTIA DI PHELAN


MCDERMID

(9Colonne) Roma, 31 mar - Disabilità intellettiva, tratti autistici, ipotonia muscolare, ritardo nello sviluppo e linguaggio assente, o estremamente ridotto, sono le caratteristiche della sindrome di Phelan McDermid. I sintomi neurologici dei pazienti affetti da tale malattia, attualmente incurabile, sono causati dalla perdita di una copia del gene Shank3, che codifica per una proteina strutturale, localizzata nelle sinapsi del sistema nervoso centrale e coinvolta nella formazione delle spine dendritiche. Uno studio coordinato da Chiara Verpelli e Carlo Sala dell' Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (In-Cnr) di Milano, pubblicato su Molecular Psychiatry, ha aperto la strada ad un nuovo orientamento terapeutico della malattia. "Utilizzando sia un modello animale privo del gene Shank3, sia neuroni differenziati da cellule staminali ottenute da pazienti affetti dalla sindrome di Phelan McDermid, abbiamo chiarito che la proteina Shank3 è essenziale nel regolare l' attività del recettore metabotropo di tipo 5 (mGlu5) e che la sua assenza causa difetti funzionali in specifiche aree cerebrali", spiega Verpelli, che prosegue: "Abbiamo inoltre dimostrato che il trattamento con una molecola, il Cdppb, in grado di aumentare l' attività del recettore mGlu5 corregge i difetti neurologici evidenziati nei topi geneticamente modificati per Shank3. Il nostro studio suggerisce che la modulazione positiva del recettore mGlu5 possa rappresentare un nuovo approccio terapeutico per migliorare i deficit cognitivi dei pazienti affetti da sindrome di Phelan McDermid e/o mutazioni del gene Shank3". Lo studio è stato realizzato anche grazie a un finanziamento di Telethon. Il laboratorio di Carlo Sala, che ha collaborato alla realizzazione del lavoro, è stato originariamente fondato dall' Istituto di neuroscienze del Cnr grazie al Career Development Award della Fondazione Armenise-Harvard. (PO / red)

}311208 MAR 16 ~ RICERCA: CNR, NUOVA TERAPIA CONTRO MALATTIA DI PHELAN MCDERMID


Roma, 31 mar. (AdnKronos Salute) - Una nuova terapia per controllare la sindrome di Phelan McDermid. Disabilità intellettiva, tratti autistici, ipotonia muscolare, ritardo nello sviluppo e linguaggio assente, o estremamente ridotto, sono le caratteristiche della patologia. I sintomi neurologici dei pazienti affetti da questa malattia, attualmente incurabile, sono causati dalla perdita di una copia del gene Shank3, che codifica per una proteina strutturale, localizzata nelle sinapsi del sistema nervoso centrale e coinvolta nella formazione delle spine dendritiche. Ma uno studio coordinato da Chiara Verpelli e Carlo Sala dell' Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (In-Cnr) di Milano, pubblicato su ' Molecular Psychiatry', ha aperto la strada a un nuovo orientamento terapeutico . "Utilizzando sia un modello animale privo del gene Shank3, sia neuroni differenziati da cellule staminali ottenute da pazienti affetti dalla sindrome di Phelan McDermid, abbiamo chiarito che la proteina Shank3 è essenziale nel regolare l' attività del recettore metabotropo di tipo 5 (mGlu5) e che la sua assenza causa difetti funzionali in specifiche aree cerebrali", spiega Verpelli. (segue) (Com-Ram/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 31-MAR-16 14: 49 RICERCA: CNR, NUOVA TERAPIA CONTRO MALATTIA DI PHELAN MCDERMID (2)

(AdnKronos Salute) - "Abbiamo inoltre dimostrato - prosegue - che il trattamento con una molecola, il Cdppb, in grado di aumentare


l' attività del recettore mGlu5, corregge i difetti neurologici evidenziati nei topi geneticamente modificati per Shank3. Il nostro studio suggerisce che la modulazione positiva del recettore mGlu5 possa rappresentare un nuovo approccio terapeutico per migliorare i deficit cognitivi dei pazienti affetti da sindrome di Phelan McDermid e/o mutazioni del gene Shank3". Lo studio è stato realizzato anche grazie a un finanziamento di Telethon. Il laboratorio di Carlo Sala, che ha collaborato alla realizzazione del lavoro, è stato originariamente fondato dall' Istituto di neuroscienze del Cnr grazie al Career Development Award della Fondazione Armenise-Harvard. (Com-Ram/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 31-MAR-16 14: 49 Una mela a giorno allunga vita donne over 70, é confermato

(ANSA) - SYDNEY, 31 MAR - Ricercatori australiani che hanno seguito un gruppo di donne anziane per 15 anni confermano che mangiare una mela al giorno veramente ' leva il medico di torno' - come dice il proverbio. Un gruppo di circa 1500 donne di età fra 70 e 85 anni ha risposto a questionari sul consumo di frutta, in una ricerca della Scuola di Medicina e Farmacologia dell' Università del Western Australia. Ed é risultato che chi mangiava una mela al giorno aveva un rischio di morire del 35% minore rispetto a chi non ne mangiava affatto. I ricercatori si sono concentrati sulle mele perché sono tra i frutti più ampiamente consumati, insieme con banane e arance.


"Le mele offrono un contributo significativo a fattori dietetici ritenuti importanti per la salute: fibra dietetica, flavonoidi, vitamine come la C, potassio e magnesio", scrive il responsabile della ricerca, Jonathan Hodgson sul Free Radical Biology and Medicine Journal. I flavonoidi sono una sostanza nutriente contenuta nella buccia delle mele, mentre la fibra é contenuta nella polpa, aggiunge. Vi può tuttavia essere un legame fra le donne che mangiano regolarmente frutta e un loro stile di vita più sano nell' insieme, un fattore di cui lo studio ha tenuto conto, spiega lo studioso. Benché lo studio si sia concentrato sulle mele, é dimostrato che la frutta di ogni genere migliora lo stato di salute. "Abbiamo osservato che altri frutti sono associati con un rischio ridotto di mortalità da malattie cardiovascolari o cancro", scrive ancora Hodgson. "Le banane in particolare hanno dimostrato di proteggere da malattie cardiovascolari. Quindi incoraggiamo il consumo non solo di mele ma anche di altra frutta". (ANSA)

XMC 31-MAR-16 09: 58 NNN

FARMACI: GSK, PRIMO OK UE A TERAPIA GENICA PER ' BIMBI IN BOLLA'


La cura per la Ada-Scid e' nata al Tiget San Raffaele di Milano

Milano, 1 apr. (AdnKronos Salute) - La prima terapia genica per la cura dell' Ada-Scid, la malattia genetica rara dei cosiddetti ' bimbi in bolla', ha ottenuto il via libera preliminare Ue. La britannica GlaxoSmithKline annuncia oggi che Comitato per i farmaci a uso umano (Chmp) dell' agenzia europea del farmaco Ema, insieme al Comitato per le terapie avanzate (Cat), ha dato opinione positiva raccomandando l' autorizzazione al commercio di Strimvelis* per il trattamento dei pazienti con immunodeficienza severa combinata legata al deficit di adenosina-deaminasi (Ada-Scid).

Una rivoluzione nata in Italia, sviluppata inizialmente dall' ospedale San Raffaele di Milano e dalla Fondazione Telethon attraverso il Tiget San Raffaele, e poi portata avanti da Gsk nell' ambito di una collaborazione strategica siglata nel 2010 tra l' azienda farmaceutica, il San Raffaele e Telethon. Il trattamento - ricorda Gsk - si basa su una terapia genica con cellule staminali realizzata per ogni singolo paziente a partire dalle sue proprie cellule, al fine di correggere alla radice la causa della patologia. Qualora venisse approvato dalla ComunitĂ europea, il farmaco, oggi denominato con la sigla GSK2696273 (cellule autologhe CD34+ trasdotte per esprimere Ada), sarĂ


commercializzato con il marchio Strimvelis e sarĂ indicato per il trattamento di pazienti con Ada-Scid per i quali non sia disponibile un donatore di cellule staminali Hla (Human leukocyte antigen) familiare compatibile. (segue)

(Red-Opa/AdnKronos)

ISSN 2465 - 1222 01-APR-16 17: 19 FARMACI: GSK, PRIMO OK UE A TERAPIA GENICA PER ' BIMBI IN BOLLA' (2)

(AdnKronos Salute) - Nell' ambito della partnership avviata nel 2010 si sottolinea nella nota - Gsk, in collaborazione con l' azienda biotecnologica MolMed Spa, nata nel 1996 come spin-off del San Raffaele, ha sfruttato le proprie competenze nello sviluppo di prodotti per "ottimizzare, standardizzare e caratterizzare con la necessaria robustezza industriale e commerciale un processo produttivo prima disponibile solo per la ricerca clinica".

"Accogliamo con soddisfazione l' opinione del Chmp - afferma Patrick


Vallance, presidente R&D di Gsk - che rappresenta un importante passo per rendere Strimvelis disponibile per i bambini che vivono con questa patologia incredibilmente rara e fatale" che secondo le stime colpisce ogni anno 15 bimbi in Europa. "Andando avanti - aggiunge - speriamo di poter applicare questa piattaforma tecnologica per la terapia genica ad altre malattie, per mettere in grado sempre più pazienti di beneficiare di questo approccio terapeutico innovativo". (segue)

(Red-Opa/AdnKronos)

ISSN 2465 - 1222 01-APR-16 17: 19 FARMACI: GSK, PRIMO OK UE A TERAPIA GENICA PER ' BIMBI IN BOLLA' (3)

(AdnKronos Salute) - Per Martin Andrews, direttore dell' Unità per le malattie rare in Gsk, "questa opinione positiva è una pietra miliare fondamentale nell' impegno di Gsk verso lo sviluppo di trattamenti innovativi e correttivi. Se verrà approvato, Strimvelis diventerà il primo trattamento curativo ex-vivo di terapia genica capace di correggere una patologia che colpisce i bambini che riceve


un' approvazione regolatoria nel mondo. Con la nostra missione condivisa e le nostre competenze complementari - conclude - crediamo che questa collaborazione proseguirà per mettere a disposizione nuovi trattamenti per i pazienti affetti da rare malattie genetiche". Fino alla decisione definitiva della Commissione europea, il trattamento rimarrà una terapia genica sperimentale non ancora approvata per l' impiego clinico in nessuna parte del mondo.

L' Ada-Scid è una malattia estremamente rara causata dalla presenza di un gene alterato ereditato da entrambi i genitori. Il difetto blocca la produzione di una proteina essenziale, l' adenosina-deaminasi (Ada), necessaria per la produzione dei linfociti, un particolare tipo di globuli bianchi, baluardi delle naturali difese dell' organismo. I bambini con Ada-Scid non sviluppano un sistema immunitario sano e quindi non possono combattere le comuni infezioni di ogni giorno. Il risultato è una malattia grave e potenzialmente mortale. Senza un trattamento rapido, la patologia risulta spesso fatale nel primo anno di vita.

(Red-Opa/AdnKronos)

ISSN 2465 - 1222 01-APR-16 17: 19

AIDS: VIRUS ELIMINATO CON EDITING DNA CELLULE INFETTE, ENTRO TRE ANNI CURA


Studio della Temple University pubblicato su ' Nature', nel team anche un italiano Roma, 1 apr. (AdnKronos Salute) - Potrebbero bastare solo tre anni per arrivare ad una cura per l' Hiv grazie ad una tecnologia di editing genetico (Crispr/Cas9) delle cellule infette in grado di eliminare il virus dall' interno. E' quanto ha dimostrato uno studio pubblicato su ' Nature' da un team di ricercatori della Lewis Katz School of Medicine della Temple University (Philadelphia), tra cui l' italiano Alessandro Napoli. Anche se per ora gli esperimenti sono stati condotti solo in un laboratorio, gli scienziati sono convinti che entro tre anni saranno in grado di iniziare trial sugli esseri umani. Crispr-Cas9 è una delle tecnologie più promettenti utilizzata oggi in molti studi con cui è possibile modificare il Dna con precisione e facilità mai raggiunte prima. (Frm/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 01-APR-16 18: 25 FARMACI: AIFA, LOCABIOTAL

RITIRO

IMMEDIATO

SPRAY

ANTI

-

RINITE

Roma, 1 apr. (AdnKronos Salute) - L' Agenzia italiana del farmaco ha disposto il ritiro del medicinale Locabiotal* (indicato nel trattamento delle patologie delle alte vie respiratorie come sinusiti, riniti, rinofaringiti) sul mercato italiano. Una decisione che arriva dopo che il Gruppo di Coordinamento per le procedure di mutuo


riconoscimento e decentrate per i medicinali ad uso umano (CMDh) ha approvato all' unanimità la revoca in tutta l' Unione europea delle autorizzazioni all' immissione in commercio degli spray a base di fusafungina. Fra le problematiche, la possibile insorgenza di gravi reazioni allergiche. La decisione, si legge in una nota, è avvenuta a seguito di una rivalutazione da parte del Comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza dell' Ema (Prac), che ha concluso che i benefici di fusafungina non ne superano i rischi, "in particolare per la possibile insorgenza di gravi reazioni allergiche". (segue) (Mal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 01-APR-16 18: 00 FARMACI: AIFA, RITIRO LOCABIOTAL (2)

IMMEDIATO

SPRAY

ANTI

-

RINITE

(AdnKronos Salute) - Inoltre, l' evidenza degli effetti benefici della fusafungina è debole e, in considerazione della natura lieve e auto-limitante delle infezioni delle vie aeree superiori, come la rinofaringite, i benefici non sono stati considerati superiori ai rischi. L' Agenzia italiana del farmaco ha pertanto avviato la procedura di revoca per il medicinale "Locabiotal 50 mg/5 ml soluzione per via orale e nasale - flacone da 15 ml", che è l' unico contenente fusafungina autorizzato in Italia. In attesa che la procedura di revoca si concluda entro il termine concordato a livello europeo, l' Aifa ha disposto il ritiro immediato delle confezioni presenti sul mercato italiano. (Mal/AdnKronos)


ISSN 2465 - 1222 01-APR-16 18: 00 ZIKA: MAPPA IN 3D DEL VIRUS, PASSO AVANTI VERSO VACCINO

Roma, 1 apr. (AdnKronos Salute) - Un team della Purdue University è riuscito a realizzare, per la prima volta, una mappa in 3D del virus Zika. Avere a disposizione la struttura del virus sarà cruciale per lo sviluppo di trattamenti antivirali e vaccini efficaci, spiegano gli autori sulla rivista ' Science'. Il team, diretto da Richard Kuhn del Purdue Institute for Inflammation, Immunology and Infectious Diseases, ha anche identificato le regioni nella struttura di Zika in cui questo patogeno è diverso da altri flavivirus (una famiglia che include Dengue, virus del Nilo occidentale ed encefalite giapponese). Ogni regione della struttura del virus può rivelarsi importante per spiegare le differenze di trasmissione del microrganismo e le sue manifestazioni patologiche. "La struttura del virus - dice Kuhn - offre una mappa che mostra potenziali regioni virali che potrebbero essere bersaglio di un trattamento terapeutico, usate per creare un vaccino efficace o per migliorare la nostra capacità di diagnosticare e distinguere l' infezione da Zika da quella dovuta ad altri virus correlati". (Mal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 01-APR-16 15: 57 TUMORI: CELLULA COME COMPUTER, RIPROGRAMMARE DNA PER BATTERE CANCRO


Metodo messo a punto dai ricercatori del Mit di Boston, lo studio su ' Science' Roma, 1 apr. (AdnKronos Salute) - Trasformarsi in pirati informatici per entrare nelle cellule e riprogrammarle per armarle contro il cancro. E' la strategia, traslata dal mondo dell' informatica, usata dai ricercatori del Mit di Boston e del National Institute of Standards and Technology per progettare rapidamente complessi circuiti di codifica del Dna in grado di dare nuove funzioni alle cellule. "E letteralmente un linguaggio di programmazione per i batteri spiega Christopher Voigt, docente di ingegneria biologica del Mit - Si utilizza un linguaggio basato su testo, proprio come quelli usati in informatica, lo si compila e si trasforma in una sequenza di Dna che poi si inserisce nella cella. Le istruzioni contenute verranno eseguite all' interno della cellula". La ricerca è stata pubblicata su ' Science'. Le future applicazioni di questo innovativo metodo di programmazione biologica vanno dalla progettazione di cellule batteriche in grado di ' produrre' un farmaco contro il cancro quando rilevano un tumore, alla creazione di cellule di lievito che possono bloccare il processo di fermentazione se si accumulano troppe sostanze tossiche. La prima sfida è quella che alletta gli scienziati e il mondo della medicina. Riprogrammare ogni cellula è un percorso complicato e possono verificarsi molti errori, ma la soluzione dei ricercatori del Mit ha un vantaggio: la semplicità. "Funziona anche se non si ha molta esperienza - osserva Voigt - può essere usata anche da uno studente di liceo. Basta premere un tasto e si realizza una sequenza di Dna. I nostri risultati sono una tappa importante nelle ricerche in materia ". (Frm/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 01-APR-16 15: 48


NNN SALUTE: BOOM DI OTITI DI PRIMAVERA FRA I BIMBI

L' esperto, non sempre colpa di infiammazione orecchio, ecco quando serve antibiotico Roma, 1 apr. (AdnKronos Salute) - Mal d' orecchio di primavera incombe sui bambini. "Soprattutto quelli in età prescolare o delle elementari rischiano di incappare nel corso dell' anno in otalgie e otiti. E i periodi di maggior diffusione sono proprio autunno e primavera, quando le temperature altalenanti, il vento e le sudate favoriscono il raffreddamento e l' accumulo di catarro". Parola di Pasquale Marsella, responsabile dell' Unità operativa di Audiologia e Otochirurgia dell' ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, che spiega all' AdnKronos Salute come riconoscere il problema. "Intanto - dice Marsella - non sempre otalgia, ovvero dolore dell' orecchio, è uguale ad otite: il dolore infatti può essere legato a problemi come delle carie, o alle tonsille. In questo caso parliamo di otalgia riflessa". (segue) (Mal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 01-APR-16 14: 05 SALUTE: BOOM DI OTITI DI PRIMAVERA FRA I BIMBI (2)

(AdnKronos Salute) - C'è poi l' otite da infiammazione catarrale sierosa con versamento di muco, che però può essere sterile e dunque non richiede antibiotico. "In pratica, ci sono segni di infiammazione


ma non di infezione. Il dolore in questo caso è causato dalla ' spinta' del catarro, ed è sufficiente un antinfiammatorio. Se invece l' otite è purulenta occorre l' antibiotico. Anche perché, se non viene presa in tempo, questa patologia può portare alla perforazione della membrana del timpano. Non si tratta di un foro, come si potrebbe pensare, ma di una crepa - precisa l' esperto - Solo se l' otite perforata viene trascurata diventa cronica, e si produce un buco". Ma se il bimbo dice di avere mal d' orecchio, cosa bisogna fare? "Il consiglio è quello di far vedere il piccolo allo specialista: solo lui può stabilire la causa del dolore, e la corretta terapia. Ma se, come sovente accade, il mal d' orecchio si manifesta nel fine settimana, il consiglio è quello di somministrare un antinfiammatorio. Se il dolore persiste - conclude - allora non resta che consultare l' otorino". (Mal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 01-APR-16 14: 05

NEWS MINORI. Roma, sportello per mangiare sano

Iniziativa Farmacap: Consulenza gratuita per genitori

(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 1 apr. - Nasce lo sportello amico dei bambini. A realizzarlo e' Farmacap, l' associazione delle Farmacie comunali di Roma, che mettono a disposizione delle famiglie la consulenza gratuita per


l' educazione alimentare. Il servizio viene offerto presso la Farmacia Forte Tiburtino, via Diego Angeli 59, ogni lunedi' e giovedi' dalle 15 alle 20. A rispondere alle domande di mamme e papa' sara' Cecilia Stellitano, farmacista biologa nutrizionista. Usufruire dello sportello e' semplicissimo, basta prenotarsi telefonando ai numeri 06-43254243 e 06-570881. Che la salute in eta' adulta si giochi a partire dall' infanzia e' un dato ormai assodato. Come assodata e' la tendenza dei bambini italiani a soffrire di sovrappeso e obesita'. Quasi uno su tre ormai ne soffre, a causa di stili di vita sedentari e di un' alimentazione non equilibrata, troppo ricca di grassi, salumi, dolci. Cosi' per dare alle famiglie quel supporto necessario per una crescita in salute dei figli, Farmacap ha deciso di puntare sullo stile alimentare, mettendosi a disposizione delle mamme e dei papa'. Gratuitamente fornisce consulenza per prevenire sovrappeso e obesita' tra i piu' piccoli. Lo sportello amico dei bambini vuole essere un primo importante passo verso la realizzazione di quella farmacia dei servizi, ruolo irrinunciabile per le farmacie comunali la cui missione non e' solo quella di erogare farmacia, ma anche di promuovere la salute nella comunita' in cui opera. Lo sportello amico dei bambini e' un primo progetto che nel tempo si arricchira' di altri servizi a favore delle famiglie, ma anche degli anziani e di tutti quei soggetti fragili che hanno bisogno di punti di riferimenti accessibili e vicini a casa.


(Wel/Dire) 08: 20 01-04-16

Fungicidi dannosi per i neuroni, la conferma da uno studio

Usati in agricoltura provocano cambiamenti simili ad autismo (ANSA) - ROMA, 01 APR - Fungicidi comunemente usati in agricoltura provocherebbero cambiamenti di espressione genica nei neuroni dei topi simili a quelli provocati dall' autismo e dal morbo di Alzheimer. Lo hanno dimostrato scienziati dell' Università del North Carolina che hanno esposto cellule cerebrali a più di 300 diversi pesticidi e fungicidi, scoprendo un gruppo di questi, le strobilurine, produce cambiamenti genetici nelle cellule cerebrali del topo. Pubblicato su Nature Communications, lo studio "non può dire che queste sostanze causino l' autismo", specifica l' autore principale, Mark Zylka, ma "prova che fanno male ai neuroni", perché "accendono e spengono i neuroni in modo simile". Spruzzati su frutta e verdura per migliorare il raccolto, le strobilurine distruggono i mitocondri, piccole strutture che assicurano il rifornimento di energia alle cellule, smorzando l' attività dei geni coinvolti nella trasmissione sinaptica.


Altri test hanno dimostrato che aumentano nei neuroni produzione di radicali liberi, particelle reattive capaci di danneggiare il funzionamento cellulare e modificano le attività dei microtubuli, ostacolando il normale movimento dei neuroni nel cervello in via di sviluppo. Ancora molta ricerca é necessaria per sapere se e in che quantità i fungicidi rappresentano un rischio per la salute umana, ma lo studio, secondo Jeannie Lee, professore di genetica alla Harvard Medical School dovrebbe servire - riporta il Guardian - come "campanello d' allarme per agenzie di regolamentazione e la comunità medica". (ANSA).

YQX 01-APR-16 13: 53 NNN

Andare dal dentista potrebbe difendere dal declino mentale

Legame tra salute della bocca e minore rischio di calo cognitivo (ANSA) - ROMA, 01 APR - Per mantenere giovane la mente bisogna andare dal dentista: uno studio pubblicato sul Journal of the American Geriatrics Society evidenzia, infatti, che una buona igiene orale e visite dentistiche regolari sono associate a minore rischio di declino cognitivo. Tuttavia, sottolinea l' autore del lavoro Bei Wu della Duke University' s School of Nursing a Durham, i dati finora disponibili sono insufficienti a decretare che vi sia un meccanismo di causa ed effetto e cioé che effettivamente curare la salute dei denti riduca il rischio di declino mentale. Si stima che oggi qualcosa come il 36% (oltre uno su tre)


degli over-70 sia affetto da una qualche forma di deficit cognitivo. In passato studi hanno evidenziato un maggior rischio di problemi del cavo orale in pazienti con Alzheimer. Altri studi hanno connesso una cattiva salute della bocca a malattie croniche (cardiovascolari, diabete etc) a loro volta associate a declino mentale. Per fare il punto su questa tematica Wu ha analizzato una vasta mole di dati pubblicati tra 1993 e 2013 sull' argomento e visto che effettivamente vi ĂŠ un nesso tra salute della bocca e rischio di declino mentale. Alcuni studi mostrano associazioni tra numero di denti, numero di carie, gengiviti (che sono parametri di misura della salute del cavo orale) e rischio di declino cognitivo e demenza. Ma al momento, conclude Wu, i dati a disposizione sono insufficienti per dire in via definitiva che problemi di salute del cavo orale siano una causa di declino cognitivo. (ANSA). Y27-VI 01-APR-16 11: 40 NNN NEWS MINORI. Dislessia, stimolazione aiuta per lettura

Studio dell' ospedale Bambino Gesu' (DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 1 apr. - Nuova frontiera per il trattamento della dislessia. Attraverso la stimolazione cerebrale non invasiva e' possibile migliorare le capacita' di lettura dei bambini in tempi molto ridotti. La tecnica e' stata sperimentata dai ricercatori di Neuropsichiatria Infantile dell' Ospedale pediatrico Bambino Gesu' in collaborazione con il Laboratorio di Stimolazione Cerebrale della Fondazione Santa Lucia. E' la prima volta che si tenta questa strada per i pazienti affetti da questo disturbo. Lo studio e' stato pubblicato sulla rivista scientifica Restorative, Neurology and Neuroscience.


- LA DISLESSIA E LE TERAPIE TRADIZIONALI La dislessia e' un disturbo di natura multifattoriale (genetica, biologica, ambientale) che porta a una difficolta' nella lettura. In Italia colpisce circa il 3% dei bambini in eta' scolare con ripercussioni sull' apprendimento, sulla sfera sociale e psicologica. Nei bambini dislessici e' stata rilevata la presenza di aree del cervello ipoattive o dal livello di attivazione alterato. Gli studi piu' recenti hanno dimostrato che il miglioramento della lettura a seguito della terapia e' collegato alla modificazione dell' attivita' cerebrale, ma sono ancora limitate le evidenze scientifiche su quale sia il metodo piu' efficace per migliorare le abilita' di lettura. - COME FUNZIONA LA STIMOLAZIONE CEREBRALE NON INVASIVA Per condurre lo studio e' stata utilizzata la tecnica di Stimolazione transcranica a corrente diretta (Tdcs), procedura non invasiva con passaggio di corrente a basso voltaggio (pari per esempio - a quello necessario ad alimentare il monitor di un pc) gia' impiegata per la terapia di alcuni disturbi come l' epilessia focale o la depressione. Per la prima volta e' stata utilizzata dai ricercatori del Bambino Gesu', sotto la supervisione della Deny Menghini, con bambini e adolescenti dislessici per documentarne l' efficacia sulle difficolta' di lettura in eta' evolutiva. I risultati hanno evidenziato che la tDCS e' un trattamento sicuro che, variando l' attivita' neurale di circuiti cerebrali alterati nelle persone dislessiche, consente un miglioramento delle abilita' di lettura. Alla ricerca hanno partecipato 19 bambini e adolescenti dislessici di eta' compresa tra i 10 e i 17 anni, attribuiti casualmente a due gruppi: uno destinato al trattamento attivo, l' altro al trattamento placebo (con il dispositivo spento). Durante la terapia di stimolazione i partecipanti di entrambi i gruppi hanno eseguito contemporaneamente attivita' volte a favorire la correttezza e la velocita' di lettura, simili a quelle che svolgono durante il trattamento logopedico. Ciascun partecipante e' stato sottoposto ad incontri di 20 minuti, tre volte alla settimana, per sei settimane, per un totale di 18 incontri. La sperimentazione e' stata condotta in


' doppio cieco': ne' i bambini ne' i ricercatori dedicati alla valutazione dei risultati erano a conoscenza di chi fosse stato sottoposto al trattamento attivo o placebo (la stimolazione attiva, infatti, non e' percepibile per chi la riceve). - I RISULTATI DELLO STUDIO: UNA NUOVA FRONTIERA PER LA CURA DELLA DISLESSIA In sei settimane di trattamento, i bambini sottoposti alla procedura attiva hanno migliorato del 60% la velocita' e l' accuratezza in alcune prove di lettura, passando da 0,5 a 0,8 sillabe lette al secondo. E' di 0,3 sillabe il miglioramento al secondo. Le competenze acquisite si sono dimostrate stabili anche dopo un mese dall' ultima seduta e ulteriori valutazioni verranno effettuate a sei mesi dalla fine trattamento per verificarne l' efficacia a lungo termine. Viceversa, i bambini e i ragazzi sottoposti al trattamento placebo non hanno mostrato un miglioramento significativo (incremento di circa 0,04 sillabe al secondo). "I risultati ottenuti dalle sperimentazioni del gruppo del prof. Vicari confermano quanto evidenziato anche dalle nostre ricerche", aggiunge Giacomo Stella, fondatore dell' Associazione italiana dislessia (Aid) e professore ordinario di Psicologia clinica all' Universita' di Modena e Reggio. "Alcuni dislessici presentano in alcune aree della corteccia una bassa connettivita' neuronale, anche a riposo, come se fosse un motore mal carburato che gira male al minimo e che non risponde quindi con la dovuta prontezza alle sollecitazioni quando c' e' bisogno di accelerare (in questo caso alla richiesta di attivita' posta dalla lettura).

- LA SICUREZZA DEI PARTECIPANTI Lo studio, finanziato dal ministero della Salute italiano, e' stato condotto secondo le norme della World Medical Association' s Declaration of Helsinki e autorizzato dal Comitato Etico Indipendente dell' Ospedale Pediatrico Bambino Gesu'. Sono stati arruolati solo bambini e adolescenti mai sottoposti ad altri trattamenti e che non avessero epilessia o familiarita' per epilessia. La sicurezza e' stata verificata attraverso la


valutazione clinica e un questionario standard sulla presenza di effetti collaterali (mal di testa, rossore sulla pelle, prurito) rivolto ai partecipanti a ogni seduta. In tutti gli incontri (324 in totale) non sono mai stati riportati effetti indesiderati significativi e nessun partecipante ha chiesto di interrompere il trattamento. E' attualmente allo studio una ulteriore sperimentazione per valutare una possibile riduzione del numero di sedute di stimolazione cerebrale. (Wel/ Dire) 08: 05 01-04-16 STAMINALI: GIAPPONE CREATA PELLE IN 3D BIOINGEGNERIZZATA CON PELI E GHIANDOLE

Roma, 2 apr. (AdnKronos Salute) - Creata in Giappone una super-pelle artificiale in laboratorio a partire da cellule staminali di topo ' ringiovanite' (Ips). Una volta trapiantata su un animale (un topo con le difese immunitarie soppresse), la super-pelle in 3D - dotata di diversi strati, follicoli piliferi e ghiandole - si è integrata bene e ha prodotto dei peli. La ricerca eccezionale, descritta su ' Science Advances' dal team di Takashi Tsuji del Riken Centre for Developmental Biology di Kobe, in collaborazione con colleghi di Tokyo, Sagamihara e Sendai, è giudicata dagli scienziati molto promettente. Secondo gli stessi studiosi occorreranno 5-10 anni per portare la ricerca dall' animale all' uomo. Il team spera che questo sistema porti finalmente a una pelle perfettamente funzionante, che possa essere coltivata in laboratorio a partire dalle cellule degli stessi pazienti vittime di ustioni o altri traumi, da trapiantare poi con lembi bioingegnerizzati su misura e a prova di rigetto. (segue) (Mal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 02-APR-16 12: 32


STAMINALI: GIAPPONE CREATA PELLE IN 3D BIOINGEGNERIZZATA CON PELI E GHIANDOLE (2)

(AdnKronos Salute) - Non solo, questo tipo di pelle - dotata di tutte le caratteristiche di quella normale - potrebbe aiutare anche contro la calvizie, oltre a costituire campioni realistici per testare prodotti cosmetici o farmaci al posto degli animali. Per Tsuji il sogno di coltivare organi personalizzati sta iniziando a materializzarsi. "Fino ad ora lo sviluppo della pelle artificiale era insidiato dal fatto che" gli esemplari riprodotti "erano privi di elementi importanti, come i follicoli piliferi e le ghiandole, che permettono alla pelle di svolgere il suo importante ruolo. Con questa nuova tecnica abbiamo coltivato con successo una pelle che replica le funzioni di un tessuto normale. Siamo piĂš vicini - conclude - al sogno di ricreare organi in laboratorio per il trapianto". (Mal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 02-APR-16 12: 32

Una app per ServirĂ (ANSA) depressione di ricerca servira' di affette da

trovare basi genetiche depressione postpartum per reclutamento pazienti ROMA, 22 MAR - Scoprire le basi genetiche della postpartum: e' questo l' obiettivo del nuovo progetto dell' universita' della North Carolina, che si una nuova app dell' iPhone per reclutare le donne questa patologia. L' obiettivo, come segnala il New


York Times, e' raccogliere 100mila campioni di Dna e metterli a confronto con quelli di donne che non hanno mai sofferto di questo tipo di depressione per scoprire dei fattori genetici che possano portare ad una previsione, diagnosi e trattamento di questa patologia. I tentativi di trovare tracce genetiche della depressione nella popolazione generale hanno dato pochi risultati finora, ma secondo i ricercatori la depressione post-partum potrebbe essere diversa e coinvolgere geni con effetti piu' evidenti perche' agisce durante o subito dopo la gravidanza. L' app che verra' utilizzata, Ppd act, e' gratuita e verra' utilizzata negli Usa, Australia e Gran Bretagna. Probabilmente verra' estesa ad altri paesi. Sara' disponibile anche una versione per iPad in alcune cliniche rurali e urbane, e alle pazienti che vorranno dare il loro Dna, verra' offerto un kit per la raccolta della saliva. Tramite la app vengono rivolte domande su tristezza, ansia e panico dopo il parto, per valutare se la donna ha avuto la depressione postpartum. Quelle con punteggi alti possono decidere se dare il loro Dna. I dati verranno criptati. Una volta raccolti, i campioni verranno genotipizzati, cercando 600mila marcatori genetici. (ANSA). Y85 22-MAR-16 15: 52 NNN CHIRURGIA: BRASILE, ' TASCA' NELLA PANCIA SALVA LA MANO DI UN OPERAIO

L' arto restera' infilato nell' addome per 6 settimane nella speranza di arrivare al trapianto di pelle Milano, 4 apr. (AdnKronos Salute) - Carlos Mariotti, 42enne di Orleans nel sud del Brasile, operaio in una fabbrica di plastica, ha perso 2 dita della mano sinistra rimasta risucchiata da un macchinario al quale stava lavorando. L' incidente gli ha portato via quasi tutta la pelle del palmo e del dorso, lasciando scoperti ossa e tendini. Ma con


ogni probabilità l' uomo riuscirà a evitare l' amputazione grazie a un raro intervento eseguito da Boris Brandao, chirurgo ortopedico e traumatologico all' ospedale di Santa Otilia. Il medico ha ricavato nell' addome del paziente una ' tasca' dentro la quale infilare la mano lesionata, così da proteggerla dal rischio di infezioni e favorire la ricrescita dei tessuti strappati. L' arto resterà inserito in questo ' alloggio naturale' per 6 settimane, con la speranza di poter arrivare a una situazione clinica che consenta il trapianto di pelle. La vicenda, raccontata dall' ' Independent', è rimbalzata sulla stampa internazionale. "Si è trattato di un infortunio molto grande e delicato - spiega Brandao - e l' unica sede in cui abbiamo potuto introdurre l' intera mano è stato l' addome. Senza questa procedura, il rischio infettivo sarebbe stato altissimo", con il pericolo di dover procedere all' amputazione. (segue) (Opa/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 04-APR-16 13: 19 CHIRURGIA: BRASILE, ' TASCA' NELLA PANCIA SALVA LA MANO DI UN OPERAIO (2)

(AdnKronos Salute) - "Quando mi sono svegliato dall' operazione non sapevo se la mia mano fosse ancora lì al suo posto - riferisce Carlos - Quando mi hanno detto che l' avevano infilata dentro di me, non potevo crederci". Per mantenere il braccio e la mano in posizione, i medici hanno stretto pesanti bende che coprono tutto il girovita del paziente. "E' una sensazione davvero strana cercare di muovere le dita dentro il mio corpo - testimonia l' uomo - ed è raccapricciante vedere la mia pancia sporgente" per via della tasca addominale, ma "sono davvero grado perché almeno potrò ancora impugnare una forchetta, tenere il volante, vestirmi senza aiuto". Ripensando al suo infortunio, Carlos dice di provare "una forte


emozione, anche se solo quando mi hanno avvertito che rischiavo di perdere la mano mi sono reso conto della gravità della situazione". Il macchinario dell' incidente era un' apparecchiatura per la produzione di bobine. "E' stato come guardare un film: ho visto la macchina tirarmi la mano e non potevo farci niente", ricorda l' uomo. I colleghi non hanno risposto immediatamente alle sue urla e così Carlos, in un gesto disperato, ha cercato di estrarre da solo la mano strappandola. Ma il dito indice e il medio non c' erano più, e restava pochissima pelle. (segue) (Opa/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 04-APR-16 13: 19 CHIRURGIA: BRASILE, ' TASCA' NELLA PANCIA SALVA LA MANO DI UN OPERAIO (3)

(AdnKronos Salute) - I compagni di lavoro accorsi in suo aiuto hanno avvolto la mano in bende strette, e all' arrivo in ospedale i medici hanno deciso di tentare una procedura d' emergenza per salvare il salvabile: "Quando è possibile cerchiamo sempre di trovare il modo di farlo", sottolinea Brandao. "Per mantenere vitale la mano ferita descrive il chirurgo - abbiamo aperto l' addome del paziente, sollevato un lembo di pelle e inserito la mano nella cavità". Ogni settimana verranno fatti dei controlli per monitorare il miglioramento, e quando la rigenerazione tissutale lo permetterà si procederà al nuovo innesto cutaneo. Carlos "non potrà recuperare del tutto il movimento della mano - precisa il medico - però conserverà il gesto della presa e sarà sempre meglio che aver subito un' amputazione". Benché raro, questo tipo di intervento ha dei precedenti. L' ultimo, ricorda il ' Telegraph', risale a luglio e ha coinvolto un uomo cinese anche lui vittima di un infortunio sul lavoro. L' incidente gli aveva reciso una mano, ma prima di riattaccarla al braccio i chirurghi l' hanno impiantata per un mese nella caviglia così da favorire la crescita di nervi e tendini.


(Opa/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 04-APR-16 13: 19 SANITA': MSF APRE A ROMA CENTRO DI RIABILITAZIONE PER SOPRAVVISSUTI A TORTURA

Roma, 4 apr. (AdnKronos Salute) - Medici senza frontiere (Msf) inaugura a Roma un centro di riabilitazione specializzato per sopravvissuti a tortura e a trattamenti inumani e degradanti. Il centro offrirà assistenza medica, psicologica e socio-legale a migranti, rifugiati, richiedenti asilo e a qualsiasi persona abbia subito questo tipo di violenza, senza alcuna distinzione di nazionalità e status legale. L' iniziativa è all' interno di progetto avviato dallo scorso ottobre in partnership con l' associazione ' Medici contro la tortura' e in collaborazione con Asgi-Associazione per gli studi giuridici sull' immigrazione. E ad oggi sono state prese in carico 50 persone, provenienti da 18 paesi diversi, vittime di violenze nei paesi di origine o durante il percorso per raggiungere le coste europee. "Nel nostro lavoro di assistenza a migranti e rifugiati, ci confrontiamo con storie drammatiche di violenze terribili e abusi che richiedono un' attenzione specifica, un contatto profondo con l' individuo e le sue emozioni più forti, nel rispetto totale della loro privacy", spiega Gianfranco De Maio, responsabile del progetto. "Il centro - aggiunge - è pensato, sin nella sua struttura, per creare un luogo in cui stabilire confidenza reciproca, per offrire uno spazio in cui queste persone possano gestire la rabbia, la paura, il sospetto e la rassegnazione, dirette conseguenze di questo tipo di esperienze". (segue) (Com-Ram/AdnKronos)


ISSN 2465 - 1222 04-APR-16 18: 10 SANITA': MSF APRE A ROMA CENTRO DI RIABILITAZIONE PER SOPRAVVISSUTI A TORTURA (2)

(AdnKronos Salute) - Al centro, che e' stato creato prestando particolare attenzione alle esigenze specifiche delle persone assistite (non ricreando quindi degli ambienti che possano essere rievocativi del loro vissuto traumatico), vengono offerti servizi riabilitativi attraverso un approccio interdisciplinare, che vede la collaborazione di un'équipe composta da un medico, uno psichiatra, uno psicologo, un medico legale, un fisioterapista, due assistenti sociale, 2 operatori legali e 12 mediatori culturali, per rispondere alla varietà dei bisogni linguistici individuali Durante l' azione di assistenza a richiedenti asilo e migranti in Sicilia nel 2014 e nel 2015, sia agli sbarchi che nei centri di prima accoglienza, oltre l' 80% delle persone visitate dalle équipe di Msf ha dichiarato di aver subito abusi e violenze durante il viaggio verso l' Europa e la permanenza in Libia, dove la maggior parte di loro è rimasta bloccata per diversi mesi. Potranno beneficiare dei servizi del centro non solo vittime di tortura in senso stretto, ma anche persone sottoposte a lunghi periodi di detenzione, maltrattamenti, violenze e altri casi sia nei loro paesi di origine che lungo il difficile percorso della loro migrazione. (segue) (Com-Ram/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 04-APR-16 18: 10 SANITA': MSF APRE A ROMA CENTRO DI RIABILITAZIONE PER SOPRAVVISSUTI A TORTURA (3)


(AdnKronos Salute) - "Il fenomeno della tortura e piÚ in generale della violenza sta assumendo dimensioni preoccupanti fra le persone che assistiamo nei nostri programmi sulla migrazione", spiega Tommaso Fabbri, capo-missione di Msf in Italia. "In mancanza di canali legali e sicuri lungo le rotte della migrazione - precisa- molti individui si trovano esposti ad abusi che rischiano di avere conseguenze mediche e psicologiche di lungo periodo. Con questo intervento Msf, che ha sviluppato delle competenze specifiche nella riabilitazione dei sopravvissuti a tortura, intende garantire una risposta adeguata al dolore di questi individui e offrire degli strumenti per la loro completa riabilitazione". Msf realizza progetti in Italia dal 2002 in contesti particolarmente delicati, come gli sbarchi sulle coste siciliane e all' interno dei centri di accoglienza per migranti e richiedenti asilo. Dal 2015, l' impegno di Msf si è concentrato principalmente nell' assistenza medica e psicologica e nella primissima accoglienza delle persone che giungono nel nostro paese dopo un lungo e rischioso viaggio, via mare o via terra, e necessitano di cure mediche e assistenza psicologica. "Nel 2016 continueremo il nostro lavoro nel campo della salute mentale di richiedenti asilo, rifugiati e migranti, a Roma come in Sicilia, attraverso progetti già in corso o di prossima apertura", conclude Msf in una nota. (Com-Ram/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 04-APR-16 18: 10 ALIMENTI: NUOVO PORTALE MICROBIOLOGICI E CHIMICI

CON

CONSIGLI

CONTRO

RISCHI


Roma, 4 mar. (AdnKronos Salute) - Gli italiani, si sa, sono buone forchette. Negli ultimi anni però alcuni casi di frodi legate al mondo degli alimenti e di patologie correlate ai pericoli e a potenziali rischi microbiologici e chimici, hanno avuto un grande eco mediatica e hanno aumentato il bisogno di informazione su queste tematiche. Per rispondere a questa esigenza è nato Alimentiesicurezza.it, un nuovo portale con tutte le informazioni sulla legislazione nazionale e comunitaria in materia di sicurezza alimentare, ma non solo. La necessità di informazioni precise su argomenti così delicati spesso si scontra con la difficoltà di distinguere, nel grande mare della Rete, le fonti serie e autorevoli da quelle inaffidabili. "Offrire un' informazione puntuale e rigorosa, sviscerando ed analizzando in alcuni casi nei minimi dettagli, problematiche legate all' agroalimentare attraverso un' informazione completa ed incisiva (sezione ' indagini'), o scoprire qual è il confine sottile tra la legalità e l' illegalità attraverso la logica del mercato e quella dei consumi (sezione ' inchieste')" è l' obiettivo degli esperti Biologi dello Studio ABR, che si impegnano nella redazione dei contenuti del sito. (Red-Mal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 04-APR-16 18: 20

FARMACI: SIENA, RICERCA NO PROFIT BREVETTA NUOVO VACCINO ANTITUMORALE

Scienziati, completata con successo la prima fase della sperimentazione clinica


Roma, 4 apr. (AdnKronos Salute) - Completata con successo alle Scotte di Siena la prima fase della sperimentazione clinica del vaccino antitumorale Tspp (Thymidylate synthase poly-epitope peptide) brevettato da ricercatori dell' Università di Siena e dall' Azienda universitaria ospedaliera senese. "La prima volta in Italia che un gruppo non profit caratterizza e brevetta un nuovo farmaco biologico e riesce a portarlo in sperimentazione clinica nonostante tutte le difficoltà, senza l' aiuto dell' industria farmaceutica", sottolinea Luigi Pirtoli, direttore di area medica del Dipartimento oncologico dell' Aou Senese. Il Tspp è stato finora testato su 50 pazienti oncologici arruolati nella sperimentazione clinica TSPP/VAC-1 iniziata a maggio 2011.

"I risultati sono stati decisamente incoraggianti, in particolare, in pazienti con carcinoma del colon che in precedenza erano già stati sottoposti a tutte le terapie convenzionali", affermano gli scienziati. Lo studio è stato pubblicato su ' Cancer Immunology Immunotherapy' e ' Oncoimmunology' e gli ultimi risultati saranno presentati al convegno internazionale ' Immunotherapy meets Lung Cancer: New treatments for non small cell lung cancer and 3rd International Cancer Vaccine Meeting' dall' 8 al 10 aprile a Borgo San Luigi (Monteriggioni-Siena). Un appuntamento a cui parteciperà anche l' oncologo Antonio Giordano del Temple Institute di Philadelphia e dell' Università di Siena. (segue)


(Com-Frm/AdnKronos)

ISSN 2465 - 1222 04-APR-16 18: 07 FARMACI: SIENA, RICERCA NO PROFIT BREVETTA NUOVO VACCINO ANTITUMORALE (2)

(AdnKronos Salute) - La prima fase della sperimentazione clinica del vaccino antitumorale è stata avviata dal Pierpaolo Correale, oncoimmunologo della Azienda ospedaliera universitaria Senese; dalla microbiologa Maria Grazia Cusi, dell' Università di Siena, coadiuvati da Luigi Pirtoli. "Si tratta di un nuovo farmaco biologico - spiega Cusi - della classe dei vaccini antitumorali, diretto verso una molecola, la timidilato sintasi, che è indispensabile per la crescita neoplastica". Questo enzima è molto noto agli oncologi per essere il bersaglio bloccato da diversi chemioterapici - ricordano i medici come il flurouracile e il pemetrexed, di uso molto comune in oncologia. Le cellule tumorali però imparano rapidamente a difendersi da questi chemioterapici, aumentando semplicemente la produzione dell' enzima e permettendo così alle cellule maligne di sopravvivere e,


alla lunga, di uccidere il paziente".

"Il vaccino Tspp somministrato una volta al mese nel paziente oncologico, con una semplice iniezione sottocute, è in grado di attivare una reazione immune in grado di distruggere cellule tumorali che esprimono alti livelli di timidilato sintasi, bloccando così la crescita neoplastica - avverte Cusi - Il Tspp, a differenza di tutti gli altri vaccini e farmaci immunologici ormai presenti nel mercato farmaceutico internazionale, è anche in grado di ripristinare la sensibilità delle cellule tumorali sopravvissute ai chemioterapici convenzionali, offrendo così ai pazienti un' ulteriore chance di cura''. (segue)

(Com-Frm/AdnKronos)

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FARMACI: SIENA, RICERCA NO PROFIT BREVETTA NUOVO VACCINO ANTITUMORALE (3)


(AdnKronos Salute) - "Quello che ci ha sorpreso di più, è stato il riscontro di una sopravvivenza media superiore ai 12 mesi in pazienti per i quali, in base ai dati della letteratura, la prognosi era nefasta a breve termine - osserva Pirtoli - Abbiamo quindi chiesto una verifica esterna della sperimentazione alla direzione Aziendale, che ha supportato la richiesta. Due revisori esperti convocati per esaminare la documentazione, hanno infine confermato i risultati ded hanno invitato i ricercatori a proseguire questi studi che hanno ormai una solida base scientifica ed una continuità professionale di almeno quindici anni".

"Questo è un buon esempio di ricerca accademica applicata; è infatti la prima volta in Italia che un gruppo non profit caratterizza e brevetta un nuovo farmaco biologico e riesce a portarlo in sperimentazione clinica nonostante tutte le difficoltà, senza l' aiuto dell' industria farmaceutica - sottolinea Pirtoli - A questo punto, io credo che sia necessario un vero e proprio salto di qualità, con la ricerca di potenziali partner nazionali e internazionali nonché di investitori che vogliano aiutarci a trasformare quella che era una semplice buona idea, in un vero e proprio farmaco antitumorale. E' doveroso ampliare questa sperimentazione del vaccino, il cui brevetto, lo ricordo, è ancora in possesso dell' ateneo senese".

(Com-Frm/AdnKronos)


ISSN 2465 - 1222 04-APR-16 18: 07

SALUTE: ESPERTA, POCHE MOSSE PER TORNARE IN FORMA DOPO IL PARTO

L' indagine, per 90% donne la pancia non e' piu' come prima e per 37% fianchi troppo larghi

Roma, 4 apr. (AdnKronos Salute) - Tornare in forma dopo il parto. Una missione per molte donne: 9 donne su 10 ritengono che dopo il parto il proprio addome non sia tornato piĂš come prima, e il 37% di queste considera i propri fianchi diventati troppo larghi. E' quanto emerge da un' indagine condotta dal Centro ricerche di Syneron Candela su 7.000 donne dopo la gravidanza: il 71% ha confessato di sentirsi meno attraente e non a suo agio con il proprio corpo. Secondo Monica Razzano, specialista in medicina e chirurgia estetica di Arlate di Calco (Lecco), esistono alcune raccomandazioni che le neomamme dovrebbero seguire dopo la gravidanza per tornare in forma.

Ecco le mosse: 1) Per qualsiasi trattamento medico estetico è buona norma attendere la fine dell' allattamento; 2) Mantenere sempre durante


la gravidanza e dopo il parto una buona idratazione ed elasticità cutanea con creme specifiche; 3) Bere almeno 2 litri di acqua al giorno per favorire l' idratazione della massa magra e preservare l' elasticità dei tessuti, consentire la sintesi proteica, migliorare la funzione intestinale e ottimizzare la funzione renale, soprattutto se si effettuano trattamenti volti a ridurre le adiposità localizzate, perché in questo modo si favoriscono il drenaggio e l' eliminazione dei grassi. (segue)

(Com-Frm/AdnKronos)

ISSN 2465 - 1222 04-APR-16 17: 45 SALUTE: ESPERTA, POCHE MOSSE PER TORNARE IN FORMA DOPO IL PARTO (2)

(AdnKronos Salute) - Ancora: 4) Dopo la gravidanza e l' allattamento è molto indicata una dieta a basso contenuto calorico normoproteica per recuperare velocemente il peso forma; 5) Anche per chi fosse in una condizione di normopeso è importantissimo, durante i trattamenti di medicina estetica, assicurare il corretto apporto di proteine. Il


trattamento, infatti, stimola i fibroblasti a produre nuovo collagene ed elastina e le proteine forniscono gli amminoacidi essenziali per sintetizzare queste molecole.

6) L' approccio più corretto per una cura definitiva, consiste nell' abbinamento di più metodiche: medicina estetica, autocura domiciliare, un programma alimentare equilibrato e completo di tutti i macro e micro nutrienti e una moderata attività fisica.

(Com-Frm/AdnKronos)

ISSN 2465 - 1222 04-APR-16 17: 45

FARMACI: EFFICACE ANTICORPO COLESTEROLO CATTIVO

MONOCLONALE

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In pazienti con un profilo di rischio cardiovascolare particolarmente rilevante Roma, 4 apr. (AdnKronos Salute) - Un' arma efficace, sicura e facilmente utilizzabile, perché non prevede una somministrazione quotidiana, contro il colesterolo cattivo. Sono stati pubblicati su ' Jama' i nuovi dati di efficacia e tollerabilità di Repatha* (Amgen) in pazienti intolleranti alle statine. I risultati dello studio di Fase III GAUSS-3 dimostrano che l' anticorpo monoclonale (evolocumab) induce una riduzione dei livelli di colesterolo Ldl "significativamente superiore rispetto a ezetimibe, dopo 24 settimane,


in pazienti con un' intolleranza alle statine legata a effetti collaterali di tipo muscolare". I dati sono stati presentati all' American College of Cardiology di Chicago. "Si tratta di uno studio di grande importanza: evolocumab è stato in grado di ridurre in maniera determinante la colesterolemia Ldl di valori che superano il 50% in una popolazione di pazienti con un profilo di rischio cardiovascolare particolarmente rilevante che non potevano essere sottoposti ai trattamenti convenzionali con statine per intolleranza a questa categoria di farmaci - ha sottolineano Furio Colivicchi, direttore Uoc di Cardiologia, ACO San Filippo Neri di Roma - Un risultato che apre uno spiraglio importante per la terapia di pazienti che, in assenza di questi trattamenti, hanno purtroppo un destino segnato di sviluppare una grave forma di malattia cardiovascolare. Finalmente abbiamo a disposizione un' arma efficace, sicura e facilmente utilizzabile poiché non prevede una somministrazione quotidiana". (segue) (Com-Frm/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 04-APR-16 15: 44 FARMACI: EFFICACE ANTICORPO COLESTEROLO CATTIVO (2)

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(AdnKronos Salute) - "I pazienti che presentano un profilo di rischio cardiovascolare alto e molto alto sono sicuramente quelli più indicati per questo tipo di trattamento - ricorda Alberico L. Catapano, presidente European Atheroscerosis Society - Vedo un grande bisogno medico non soddisfatto principalmente in tre aree: nei soggetti a elevato rischio cardiovascolare per i quali l' obiettivo terapeutico non viene raggiunto, nei pazienti con ipercolesterolemia familiare nei quali il raggiungimento di livelli di Ldl ottimali è molto complesso e infine in soggetti con intolleranza grave alle statine".


(Com-Frm/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 04-APR-16 15: 44 NNN Cuore più a rischio nelle giovani donne con endometriosi

Studio americano, importanti prevenzione e vita sana (ANSA) - MILANO, 4 APR - Le donne che soffrono di endometriosi, specialmente se hanno meno di 40 anni, potrebbero avere un rischio più alto di patologie cardiache rispetto alle donne senza questa malattia. Lo hanno scoperto i clinici del Brigham and Women' s Hospital di Boston, Usa, che hanno pubblicato uno studio sulla rivista scientifica Circulation. L' endometriosi é una patologia che consiste nella crescita di tessuti tipici dell' utero al di fuori dell' utero stesso, e che tra le altre cose può provocare dolore, sanguinamenti, infiammazioni croniche e infertilità. Lo studio, spiegano gli stessi esperti, "potrebbe essere il primo a tracciare un collegamento tra le patologie coronariche e l' endometriosi". I ricercatori hanno studiato i dati relativi a oltre 116mila donne nell' arco di 20 anni, con o senza endometriosi, scoprendo che le pazienti con questa patologia avevano "il 35% di probabilità in più di aver bisogno di un intervento chirurgico o di inserire uno stent per liberare delle arterie bloccate; il 52% di probabilità in più di avere un attacco di cuore; e il 91% di sviluppare dolore toracico e angina". Inoltre, le donne con meno di 40 anni con endometriosi "avevano una probabilità tre volte più alta di avere un attacco di cuore, dolore toracico o di aver bisogno di uno stent rispetto a donne della stessa età ma senza endometriosi". I ricercatori sottolineano nello studio che il trattamento chirurgico per questa patologia (che consiste nella rimozione di


utero o delle ovaie, e che provoca una menopausa anticipata) "potrebbe essere in parte responsabile di questo aumento di rischio cardiovascolare", dato che verrebbero a mancare gli effetti protettivi degli ormoni femminili sul cuore. E' quindi importante per le donne con endometriosi "adottare stili di vita che favoriscano la salute del cuore - concludono gli esperti fare controlli periodici ed essere consapevoli di quali siano i sintomi, dato che le patologie cardiache sono causa primaria di morte per il sesso femminile". (ANSA). KXP 04-APR-16 15: 25 NNN TUMORI: VERSO CANI ANNUSA - CANCRO CERTIFICATI, FRANCIA STUDIA USO DIAGNOSTICO

Al via raccolta fondi di 80 mila euro per l' aquisto di 2 animali che ' fiutano' le neoplasie al seno Roma, 4 apr. (AdnKronos Salute) - Cani in grado di annusare l' odore del tumore già in fase precoce. Non è una novità, ma si tratta di una metodologia al momento non scientificamente validata. Per questo, in Francia, l' Istituto Curie e la Scuola superiore di fisica e chimica industriale di Parigi (Espci) hanno avviato una grande campagna di ricerca per mettere a punto un ' bollino' scientifico. I due centri hanno avviato una raccolta fondi per l' aquisto di due cani, per 80 mila euro, uno dei quali, Thor, ha la particolarità di essere il primo a ' fiutare' il cancro del seno. Questi animali, appositamente addestrati, sono già utilizzati per individuare a livello sperimentale alcune forme tumorali, in particolare i cancro alla prostata. (segue) (Ram/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222


04-APR-16 13: 25 TUMORI: VERSO CANI ANNUSA - CANCRO CERTIFICATI, FRANCIA STUDIA USO DIAGNOSTICO (2)

(AdnKronos Salute) - Il progetto di ricerca francese - denominato Kdog - nasce dai lavori della ricercatrice Isabelle Fromantin, infermiera delle équipe di anatomopatologia e chirurgia dell' Istituto Curie. L' obiettivo è trasformare l' olfatto dei cani in un vero e proprio strumento diagnostico ' validato', in modo da rendere più rapida, semplice ed economica la diagnosi del tumore del seno: a una donna basterà portare un fazzoletto per qualche ora sul seno per poi inviarlo, per posta, al laboratorio. La tecnica apre prospettive particolarmente interessanti nei Paesi poveri, dove la difficoltà di accesso ai mammografi impedisce la diagnosi. (Ram/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 04-APR-16 13: 25 SALUTE: FILTRI UV IN CREME SOLARI METTONO A RISCHIO SPERMATOZOI E FERTILITA'

Ricerca danese ha testato 29 prodotti in commercio, 45% ha creato problemi Roma, 4 apr. (AdnKronos Salute) - Molti filtri contro i raggi Uv nelle creme solari possono interferire con la fertilità maschile mettendola a rischio. Alcuni prodotti infatti interferiscono direttamente con gli spermatozoi, altri mimano l' effetto dell' ormone femminile progesterone inducendo dei cambiamenti. E' quanto ha stabilito uno studio dell' Università di Copenhagen e del Copenhagen University Hospital


presentato al congresso di Boston della Società di Endocrinologia. I ricercatori hanno testato, dal vivo su cellule spermatiche sane, 29 dei 31 filtri Uv ammessi negli Usa e in Ue. Ebbene, 13 dei 29 filtri testati (il 45%) hanno indotto un afflusso di ioni calcio nello sperma, un processo che interferisce con la normale funzionalità degli spermatozoi. "Questi risultati preoccupano e potrebbero spiegare, in parte, il motivo per cui infertilità inspiegata è così prevalente", ha affermato Niels Skakkebaek, autore principale dello studio al ' Science Daily'. Inoltre, 9 dei 13 filtri Uv testati, simulando l' effetto del progesterone sugli spermatozoi si comportanto come dei ' distruttori' endocrini - suggerisce lo studio - colpendo la motilità degli spermatozoi. "Il nostro lavoro suggerisce che le agenzie di regolamentazione prima dell' approvazione dei filtri Uv nelle creme abbronzanti, dovrebbero approfondire - conclude Skakkebaek - gli effetti di questi scudi solari sulla fertilità". (Frm/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 04-APR-16 15: 00 Se apprezzate il nostro lavoro, potete contribuire a tenere in vita il nostro sito con una donazione (anche piccola) via paypal, con un bonifico bancario e/o postale, con postepay o bancopostaclick. Basta cliccare

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