Il venerdi di repubblica il mio 68

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CULTURA

LESSICO & NUVOLE STEFANO BARTEZZAGHI

Le parole di Eco e Joyce si trovano sul Rocambolario

SILVIO COIANTE

SCRIVETE A LESSICO & NUVOLE LA REPUBBLICA VIA NERVESA, 21 20139 MILANO OPPURE lessicoenuvole@yahoo.it GIOCHI QUOTIDIANI SU www.repubblica.it

mberto Eco, che oggi avrebbe compiuto 86 anni, certi giochi li chiamava «inneghismi», a causa della sua antichissima fedeltà a James Joyce e al Finnegans Wake, il romanzo che di giochi simili pullula. Prototipo del inneghismo era l’esempio joyciano «Meandertale», dove si incrociano il meandro, la narrazione (tale, in inglese) e l’uomo di Neanderthal. Esempio di Eco: «Arfabeto: sistema di scrittura per cani». Sarebbe un inneghismo anche una parola come «rocambolario», in cui si incrociano il vocabolario e Rocambole, il ladro gentiluomo di Pierre-Alexis Ponson du Terrail a cui lo stesso Eco dedica qualche passaggio del suo studio della letteratura popolare (Il superuomo di massa, 1978). Rocambole è ormai ricordato quasi solo perché è all’origine dell’aggettivo «rocambolesco», e questo gli assicura un posto sul vocabolario italiano. Ma un «rocambolario» sarà un altro tipo di vocabolario: quello che ricovera solo voci spericolate, un po’ come «Meandertale». Non sarà allora un caso che a inventare la parola «rocambolario» siano stati i «traduttori» italiani di Finnegans Wake, Fabio Pedone ed Enrico Terrinoni (le virgolette alla qualiica di «traduttori» non derivano da difidenza verso questi due ottimi studiosi, ma al fatto che il loro lavoro sul testo è una traduzione solo nel senso burocratico del termine: è una reinvenzione e non potrebbe essere altrimenti). I due ardimentosi hanno inaugurato su Twitter l’hashtag #rocambolario in cui hanno cominciato a pubblicare tweet di questo tenore: «a mio avviso ce la può fare: permeabile». Questo è un esempio di Annalisa Delini che, fra i moltissimi che partecipano al gioco del rocambolario, ha un certo gusto per la soluzione classica, lineare, di stampo enigmistico prima che umoristico. Un altro suo esempio: «codice postale detto a voce: caporale».Molte cose ci sarebbero da dire su questo gioco: una è che «Rocambole» è anagramma di «calemboor» e «calembour» lo è di «Rucambole».

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I A CREMONA I

IL GENOVESINO SI ALLUNGA DI UN MESE Ancora un mese di tempo per ammirare le oltre cinquanta opere del riscoperto Luigi Miradori, detto il Genovesino, esposte a Cremona. La mostra Il Genovesino. Natura e invenzione nella Pittura del Seicento a Cremona (www.mostragenovesino.it) in corso al Museo Civico Ala Ponzone, con dipinti provenienti dalle chiese lombarde e da importanti musei italiani, viene infatti prorogata ino al 4 febbraio. Nella foto, Adorazione dei Magi (1635-1640), dalla Galleria Nazionale di Parma. Il pittore genovese, ma cremonese di adozione, fu fortemente inluenzato dalla pittura di Caravaggio e i suoi dipinti con le scene scure sono considerati tra le interpretazioni più intense e originali della pittura del Seicento. La mostra prosegue fuori dal museo con un itinerario ragionato che conduce il visitatore ad ammirare opere non trasportabili, a partire dallo spettacolare ciclo con le Storie di San Rocco del duomo cremonese e dalle grandi tele con la Moltiplicazione dei pani e dei pesci e l’Ultima cena del Palazzo Comunale. (giuseppe ortolano)

I A MILANO I

DALLE MACERIE AL MUSEO DIOCESANO Arrivano dai luoghi delle Marche colpiti dal terremoto i 56 capolavori della mostra Capolavori sibillini. Le Marche e i luoghi della bellezza, curata da Daniela Tisi e Vittorio Sgarbi per il Museo Diocesano di Milano (chiostrisanteustorgio.it ). Saranno esposte ino al 30 giugno opere come il Cristo della Passione del Perugino, la Santa Caterina di Antoniazzo Romano, il Matrimonio mistico di Santa Caterina, riferibile alla bottega di Domenico Ghirlandaio, la Madonna adorante il Bambino con due angeli musicanti di Vittore Crivelli e un’Ultima Cena di Simone De Magistris, pittore allievo di Lorenzo Lotto. Tutte provenienti dalle pinacoteche di Montefortino, San Ginesio, Sarnano, Montalto delle Marche e Loro Piceno. (gius.ort.)

90 . IL VENERDÌ . 5 GENNAIO 2018

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