Consiglio di Stato 2019: “ i
trasferimenti dei militari per incompatibilità ambientale sono sindacabili dal giudice amministrativo solo in relazione ai presupposti posti a base del provvedimento” Pubblicato il 22/03/2019 N. 01533/2019 REG.PROV.CAU. N. 01780/2019 REG.RIC.
R E P U B B L I C A
I T A L I A N A
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)
ha pronunciato la presente ORDINANZA
sul ricorso numero di registro generale 1780 del 2019, proposto dal signor OMISSIS-, rappresentato e difeso dagli avvocati x contro Il Ministero della Difesa e il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri, non costituiti in giudizio; per la riforma dell'ordinanza cautelare del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Prima) n. 07355/2018. Visto l'art. 62 cod. proc. amm; Visti il ricorso in appello e i relativi allegati; Visti tutti gli atti della causa;
Vista la impugnata ordinanza cautelare del Tribunale amministrativo regionale di reiezione della domanda cautelare presentata dalla parte ricorrente in primo grado; Relatore nella camera di consiglio del giorno 21 marzo 2019 il consigliere Giuseppe Castiglia; Udito per l’appellante l’avvocato Adriano Garofalo su delega dell’avvocato Antonio Savino; Ritenuto che: per costante giurisprudenza di questo Consiglio di Stato, i trasferimenti dei militari
per incompatibilità
ambientale sono
sindacabili
dal
giudice
amministrativo solo in relazione ai presupposti posti a base del provvedimento, vale a dire l’effettiva sussistenza della situazione di incompatibilità e la proporzionalità della misura adottata dall’Amministrazione per rimuoverla (da ultimo sez. IV, 17 gennaio 2018, n. 239); nel caso di specie, il provvedimento impugnato risulta motivato per relationem con il rinvio ad altri atti emessi nel corso del procedimento, il cui contenuto non è contestato in punto di fatto; l’appello cautelare si mostra perciò infondato e va respinto; valuterà il Presidente del TAR se, in ragione della delicatezza delle questioni controverse fra le parti, si possa decidere rapidamente il ricorso di primo grado; nulla deve disporsi quanto alle spese della presente fase cautelare, nella quale non è costituita l’Amministrazione appellata. P.Q.M. Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta) respinge l'appello (Ricorso numero: 1780/2019). Nulla quanto alle spese della presente fase cautelare.
La presente ordinanza sarà eseguita dall'Amministrazione ed è depositata presso la segreteria della Sezione, che provvederà a darne comunicazione alle parti. Ritenuto che sussistano i presupposti di cui all'art. 52, comma 1, del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, a tutela dei diritti o della dignità dell’interessato, incarica la segreteria di procedere all'oscuramento delle generalità, nonché di qualsiasi altro dato idoneo ad identificare l’appellante. Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 21 marzo 2019 con l'intervento dei magistrati: Luigi Maruotti, Presidente Fabio Taormina, Consigliere Giuseppe Castiglia, Consigliere, Estensore Daniela Di Carlo, Consigliere Alessandro Verrico, Consigliere L'ESTENSORE Giuseppe Castiglia
IL PRESIDENTE Luigi Maruotti
IL SEGRETARIO In caso di diffusione omettere le generalità e gli altri dati identificativi dei soggetti interessati nei termini indicati. Gentile utente La ringraziamo per averci contattato, ma la consultazione del documento da lei richiesto è riservato ai nostri sostenitori che risultano in possesso delle credenziali di accesso al portale www.laboratoriopoliziademocratica.it in corso di validità. Cordiali saluti
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