La Storia di Altamura a fumetti, Vol. 3

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L’omicidio di G.A. Del Balzo

N

onostante la diuturna guerra tra i casati Angiò e Aragona per la padronanza della Sicilia, le invasioni di re Luigi d’Ungheria in Italia furono seguite da un periodo relativamente pacifico per il popolo del Regno di Napoli. Gli Angioni però, sempre più occupati con delle baruffe interne alla famiglia reale, continuavano a trascurare i doveri fondamentali di una casa sovrana. Nell’ombra di quel viavai di reggenti sul trono del regno, alcuni dei locali baroni divennero incredibilmente abbienti e potenti. In particolare la famiglia del Balzo riusciva ad attirarsi i diritti su numerosi feudi fruttuosi, tra i quali anche la signoria sul territorio di Altamura. E’ sicuramente degno di nota che il protagonista di questo episodio, Giovanni Antonio Orsini del Balzo, detto Giovannantonio, era il pronipote di un fratello dell’autorevole Raimondo del Balzo, una volta l’avversario principale del tanto discusso palatino Giovanni Pipino. Tuttavia, con il tempo le sorti della guerra si capovolsero a favore degli Aragonesi e la situazione si inasprì quando Alfonso V d’Aragona, il 2 giugno del 1442, conquistò la città di Napoli, capitale e centro simbolico del regno. Ormai spinti sulla difensiva e quasi dipendenti dal sostengno finanziario dei loro feudatari, gli Angiò si vedevano costretti a ritirarsi sui loro territori in Puglia ed a condurre una guerra asimmetrica e sempre più disperata. Il 18 agosto del 1462, l’ultimo esercito degli Angioini sulla penisola venne sconfitto nella famosa battaglia di Troia da una imponente armata sotto il commando del attuale re di Napoli, Ferdinando I, detto anche Ferrante I o Don Ferrando.


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