Post Suprematist. | IT

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POST SUPREMATIST. REMI ROUGH



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ART DIRECTION Kronos Gallery GRAFICA Sara Cattoni TESTO PRINCIPALE Giada Pellicari TESTO CRITICO Carlos Mare © 2020 KRONOS GALLERY

KRONOS GALLERY Via S. Marco, 21 — 38122 Trento, Italy P.I. 02581220221 | T. +39 0461 1993315 info@kronosgallery.com | www.kronosgallery.com


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REMI ROUGH. TRENTASEI ANNI DI CARRIERA Giada Pellicari


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2019 Murals in the Market (lavoro in corso) Detroit, USA


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UN ROUGH CONTEMPORANEO Durante la passata quarantena Remi e io ci siamo incontrati virtualmente su «Zoom», in modo da poterci conoscere e approfondire insieme alcuni suoi progetti. La citazione riportata sul retro del catalogo «Sono un pittore contemporaneo che proviene dall’ambito dei graffiti» mi ha colpita profondamente, come se illustrasse i diversi substrati e vari

contesti che formano la sua visione contemporanea. Per essere in grado di comprendere l’importanza di Rough, è fondamentale considerarne la pratica artistica come una sintesi tra i graffiti — o «Post-graffiti» come Remi preferisce definirli — l’arte contemporanea, e la sua istituzionalizzazione all’interno del sistema.


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© Foto Darryl T Green


8 | Un Rough contemporaneo

Dopo aver iniziato la carriera a Londra negli anni Ottanta, Remi Rough è divenuto uno degli artisti più interessanti emersi dal Post-graffitismo. Da allora ha sviluppato uno stile geometrico e astratto considerato unico, che lo ha portato a esporre sia all’interno di molte mostre collettive e personali — persino in alcuni musei — sia a realizzare alcuni importanti progetti d’arte pubblica. Viene, inoltre, riconosciuto nel mon-

do dell’arte come uno dei nomi più rilevanti provenienti «dalla strada», invece che dal più classico percorso istituzionale delle accademie di belle arti. Rough preferisce non porre alcuna distinzione tra i diversi campi che appartengono all’arte contemporanea nell’immaginario comune, una prospettiva unica che ha portato lo stile della sua firma a un successo diffuso.


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1991 Rough (lavoro in corso) Windsor, UK


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1998 Welcome to a world of genetic modernisation Hull, UK | Part2, Remi Rough & Juice 126


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12 | Un Rough contemporaneo

All’inizio degli anni Ottanta Rough faceva parte del collettivo Ikonoklast Movement fondato dal writer Juice126, considerato un pioniere britannico nell’uso della pittura astratta. Il gruppo si è ispirato ad alcuni artisti come Futura e Rammellzee, insieme al fondamentale, innovativo, Manifesto intitolato «Iconic Treatise on Gothic Futurism» scritto da quest’ultimo. Gli Ikonoklast Movement preferivano definirsi un collettivo e non una crew – classificazione utilizzata solitamente nell’ambito del

writing – in modo da poter essere riconosciuti come artisti, provando, di conseguenza, a non venir ghettizzati all’interno di un unico genere, i graffiti. Rough stesso può essere visto come una personificazione dell’attitudine determinata e creativa dell’intero gruppo, ponendosi in Inghilterra come uno dei primi writer a sviluppare lo stile 3D. Tale peculiarità è nata grazie anche agli incontri di Rough con altri nomi europei come Loomit, Lokiss e JonOne.


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1988 Art by Rough Londra, UK


14 | Un Rough contemporaneo

E’ curioso e interessante ricordare il collegamento di Rough alla scena artistica di Bristol e ad artisti come un giovane Banksy. Rough e Banksy hanno creato a quattro mani un pezzo unico nel suo genere raffigurante un gorilla mentre guarda la televisione, in un periodo storico in cui Banksy ancora dipingeva a mano libera e non con gli stencil. Hanno, inoltre, realizzato illegalmente anche un pezzo lungo la linea Central London.

Già a quel tempo era molto chiaro che Banksy avesse la capacità di creare opere basate su una certa forma di narratività, come ha affermato Remi durante un’intervista. I due artisti hanno scritto «non ci sono soldi in questa merda, vado a fare management» che, da allora, in qualche modo, è divenuta una realtà per Banksy.


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1999 Nobody ever remembers where they buried the hatchet... Londra, UK | Remi Rough & Banksy


OUTDOOR. DALL’OPERA PUBBLICA ALLA VIRALITÀ SU INSTAGRAM Quando si trattano tematiche relative al writing, è facile ricorrere a espressioni quali «opera pubblica» o a termini come «outdoor», alcuni luoghi comuni ricorrenti, poiché si tratta di una forma d’arte nata per strada. Tuttavia è importante sottolineare un fatto imprescindibile: il writing è un linguaggio codificato, un insieme pregno di regole «segrete» che possono essere comprese solamente da altri writer. Lo stesso Rough ritiene che il sistema del writing possa essere ritenuto un ossimoro a causa di queste norme non definite. Dice: «Non sono mai stato a mio agio con i vari conformismi legati ai graffiti. Ho sempre pensato che fossero una forma d’arte ribelle», una frase che sottolinea fortemente la sua capacità di guarda-

re oltre a un contesto specifico, per approdare al campo dell’arte contemporanea. Per questi motivi ho strutturato il mio testo come un excursus della sua carriera, concentrandomi principalmente sulle opere di Rough pensate per un pubblico generale e per lo spazio pubblico, generalmente come commissioni site-specific. Nel 2012 Rough ha partecipato a un ambizioso progetto per il Megaro Hotel di Londra di fronte alla stazione St. Pancras a Kings Cross, che ha coinvolto, oltre a lui, altri importanti artisti internazionali: Augustine Kofie, LX One e Steve More. L’enorme facciata, per prendere vita, ha richiesto un mese di lavoro sul luogo e nove di preparazione, ed è stata completata solo quattro settimane


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prima dell’inizio delle Olimpiadi di Londra, divenendo la più estesa opera d’arte urbana in città. Il proprietario dell’Hotel aveva intenzione di rielaborare il brand della sua azienda creando un’opera site-specific e una collezione dedicata alla street art per l’atrio e il ristorante. Attualmente vi sono ancora esposte alcune opere di Rough realizzate singolarmente e altre nate a quattro mani con gli artisti che hanno aderito al progetto, divenuto poi virale. Al giorno d’oggi è fondamentale comprendere che quando parliamo di spazio pubblico non stiamo considerando solamente quello urbano, fisico, ma anche quello più intangibile e volatile, ossia il mondo online composto dai social network.

Numerosi report di mercato sottolineano che, tra i diversi social media, Instagram venga ritenuto il più popolare nel mondo dell’arte e che molti collezionisti lo utilizzino quotidianamente per aggiornarsi sull’arte contemporanea, tenendo traccia delle opere. Il Megaro Hotel è diventato il progetto d’arte urbana più fotografato di Londra e l’account Instagram di Rough, che ora conta più di 33.000 follower, continua a lampeggiare di notifiche grazie alle numerose foto dei suoi fan. Lo stesso tipo di viralità è emerso da altri due recenti progetti di Rough, caratterizzati visivamente da un’idea di movimento e appartenenti a luoghi di grande passaggio, pregni di persone.


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2012 Megaro Hotel Londra, UK | Remi Rough, Augustine Kofie, LX One & Steve More


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20 | Outdoor. Dall’opera pubblica alla viralità su Instagram

Nel 2018, sei anni dopo il progetto della facciata del Megaro Hotel, a Rough è stato chiesto di pensare a un lavoro permanente di arte pubblica per la stazione MTR di Quarry Bay a Hong Kong, il quartiere degli affari, come programma OFF-SITE di Art Basel Hong Kong. Morning Dynamics è stato inaugurato durante la fiera ed è stato commissionato da Swire Properties insieme a MTR, in collaborazione con la rinomata firma di architettura Aedas. L’esecuzione è avvenuta in due fasi: prima Rough lo ha concepito e disegnato nella sua casa di Londra, poi ha inviato le immagini alla compagnia MTR che le ha stampate e installate sui pan-

nelli posti all’interno della stazione. Ogni pezzo, diverso dall’altro, è stato utilizzato per rivestire completamente l’uscita della metropolitana. Il pubblico così si è trovato di fronte a un’esperienza coinvolgente nel momento in cui si trovava ad attraversare quel luogo: grazie al movimento nello spazio, era come se le linee geometriche si sciogliessero illusoriamente in molti fili andando a formare una sinfonia visiva. Morning Dynamics rimane uno dei lavori più noti di Rough ed è divenuto uno dei punti di interesse maggiormente riconosciuti nella stessa Quarry Bay, continuando anche a vivere in maniera virale sui social media.


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2018 Morning Dynamics Stazione metropolitana di Quarry Bay, Hong Kong


22 | Outdoor. Dall’opera pubblica alla viralità su Instagram

L’opera di Quarry Bay è stata importante per Rough perchè lo ha portato ad avere l’opportunità di creare un progetto d’arte pubblica anche al Wembley Park di Londra nello stesso anno. Da qui ha preso vita Flight, un’opera temporanea realizzata sugli «Spanish Steps», le scale che portano all’iconico arco dello stadio di Wembley. Come nel caso della già citata metropolitana di Hong Kong,

il coinvolgimento del pubblico è nato grazie al movimento dello spettatore e alla sua capacità di vivere lo spazio. Le persone non solo salivano i gradini un passo dopo l’altro ma si fermavano anche a pranzare, respirando l’installazione e divenendone parte. È così che questo progetto di arte pubblica è divenuto effettivamente «pubblico».


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2018 Flight Wembley Park, Londra, UK


DALLE MOSTRE NEI MUSEI AL MERCATO DELL’ARTE Dalla fine degli anni Ottanta Remi è stato coinvolto in varie mostre d’arte contemporanea e ha collaborato con alcune gallerie. Il suo lavoro può essere esposto negli spazi pubblici, nei musei e nelle stesse gallerie, grazie alla natura astratta e geometrica che lo rende versatile. Inoltre, l’evoluzione del suo stile, la qualità produttiva dei progetti e la straordinaria capacità che possiede nel collegare diversi ambiti sono stati degli elementi fondamentali per lanciare la sua carriera sia nel Regno Unito sia all’estero.

Nel 2008 Rough è stato invitato a tenere una conferenza insieme a Blek Le Rat alla Tate Modern di Londra, come parte del programma dell’importante mostra Street Art, curata da Cedar Lewisohn, ottenendo così uno dei riconoscimenti più importanti della sua carriera. Si è trattato di un appuntamento in cui Remi ha analizzato l’evoluzione dei graffiti e della street art nel Regno Unito, focalizzandosi sull’importanza di artisti come Futura per lo sviluppo del movimento nel Paese.


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2018 Volume Moca Londra, UK


26 | Dalle mostre nei musei al mercato dell’arte

L’anno seguente ha partecipato a una mostra museale collettiva in Spagna al Museo De Bellas Artes a Santander insieme al collega Jason System, nel nuovo spazio MeBAS, appena inaugurato. In quell’occasione ha creato un lavoro site-specific per le sale espositive a cui sono seguiti molti altri progetti importan-

ti e istituzionali, come la Biennale d’Arte Urbana, Museo Völklingen, Völklingen DE (2013 e 2015); La MB6 Biennale di Marrakech, in Marocco (2016); Artmosphere, Biennale di Street Art a Mosca (2016) e la più recente mostra personale al MOCA di Londra (2018).


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2016 Musée Mohammed VI Rabat, Marocco


28 | Dalle mostre nei musei al mercato dell’arte

Nel 2015 alla Biennale d’Arte Urbana ha incontrato Magda Danysz, curatrice d’arte e gallerista riconosciuta a livello internazionale, divenuta una figura importante per il suo ingresso nel mercato dell’arte globale. Ha preso parte, così, a una mostra all’interno della sua galleria a Londra, e nel 2018 ha partecipato all’importante collettiva Art from the streets al Museo dell’Arte e della Scienza — ArtScience Museum — di Singapore. È stata un’esposizione che ha coinvolto cinquanta artisti presentati in ordine cronologico, all’interno della quale Rough ha prodotto un progetto site-specific. Per l’artista, anche l’architettura del museo, rassomigliante a un elegante fiore di loto

bianco, è stata una fonte di ispirazione interessante. Prima di questa quarantena Remi è stato invitato da Magda Danysz a realizzare un’opera site-specific per la galleria LAZINC a Londra, la nuova versione della rinomata galleria Lazarides, da sempre considerata uno dei principali attori per lo sviluppo della street art all’interno del mercato dell’arte: di fatto, ha posto le premesse per nomi come Banksy, JR e Vhils. Quella mostra ha coinvolto venticinque artisti provenienti da tutto il mondo e per sette mesi la galleria è stata completamente ricoperta da pannelli in legno, sui quali ognuno di loro ha creato progetti ex-novo strutturati in maniera site-specific.


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2018 Singapura Little India, Singapore


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2019 Watch this space Lazinc, Londra, UK


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2020 The Post Suprematist Grafite, acrilico e vernice spray su pannello | 60 x 90 cm |



2020 No consequence Grafite, acrilico e vernice spray su pannello | 120 x 200 cm |



2020 Big Red Grafite e vernice spray su carta fatta a mano | 30 x 42 cm |



38 | Dalle mostre nei musei al mercato dell’arte

Ripercorrendo i trentasei anni di carriera di Remi, è chiaro che i suoi siano dei contributi ad ampio raggio. Non solo viene ritenuto come uno degli autori più importanti nell’ambito del writing e della street art, ma anche dello stesso mercato dell’arte contemporanea.

Com’è noto alla maggioranza delle persone, per valutare un’opera d’arte è necessario considerare diversi aspetti: la qualità del lavoro, la carriera dell’artista, il suo riconoscimento sia dall’ambito istituzionale sia dal sistema. Sono tutti elementi che vanno analizzati insieme alle tendenze in costante aggiornamento del mercato.


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2020 The gift Londra, UK


2020 Small White Line Grafite, acrilico e vernice spray su pannello | 100 x 100 cm |



42 | Dalle mostre nei musei al mercato dell’arte

Le venticinque opere esposte nell’antica cornice del palazzo dove si trova la Kronos Gallery a Trento per la mostra Post Suprematist sono tutti lavori nuovi su carta e pannello realizzati appositamente per questa mostra, che rappresenta un ulteriore passo saliente per Rough. Si tratta di un appuntamento particolarmente caro a lui, viste le sue origini italiane da parte della nonna, senza contare il fatto che coincide con un periodo storico in cui è possibile riscontrare un crescente valore del mercato della street art.

Guardando al panorama delle case d’asta, vale a dire quei circuiti che fanno tendenza, emerge una presenza fondamentale di opere di street art sul mercato ormai da tredici anni. ArtCurial, ad esempio, è stata la prima casa d’asta a concepire un appuntamento annuale dedicato al genere Urban Art, mentre altri nomi come Phillips e Christie’s tendevano a presentare opere di questo tipo mischiandole con lavori più convenzionali dell’arte contemporanea. Fin dal 2007 anche le case d’asta meno conosciute, come Tajan, Aguttes,


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Leclere e Bonhams, hanno presentato la street art, dimostrando che la Francia abbia assunto un ruolo di leadership. Tuttavia, quest’anno anche Christie’s ha proposto una nuova asta volutamente dedicata all’arte urbana, intitolata Trespassing e curata da Ronnie K. Pirovino. L’insieme di questi elementi dà dei forti segnali sul fatto che la Urban Art si stia ponendo come il prossimo segmento di blue-chip nel mercato dell’arte. Tutto ciò è già molto chiaro analizzando i risultati di grande livello raggiunti da certi artisti che vanno

dai maggiormente figurativi come Banksy, Kaws, Os Gemeos, Shepard Fairey e JR, ad alcuni nomi come JonOne e Retna dallo stile più astratto e geometrico. Tali cambiamenti, che portano a delle tendenze positive della street art, sono stati messi in risalto nel recente Art Market Report di ArtPrice nel 2017. Considerando il percorso compiuto fino a qui da Rough e la sua carriera, insieme alle traiettorie individuate nei nuovi trend di mercato, è facile dedurre che Remi possa essere uno dei prossimi nomi su cui scommettere.


2020 There’s just too many options Grafite, acrilico e vernice spray su pannello | 100 x 100 cm |



2020 High plains drifter Grafite e vernice spray su carta fatta a mano | 30 x 42 cm |



LA COMPRESSIONE E L’ESPANSIONE DELLE STORIE DELL’ARTE Carlos Mare | Curatore del Museum of Graffiti, Miami

Remi Rough è un magnifico esempio di chiarezza artistica, precisione nell’esecuzione e costante impegno nello sviluppare la pittura e la teoria, superando la sua pratica da influente, giovane writer nella metà degli anni Ottanta a Londra. Remi ha avuto la capacità di ripensare alcune teorie e certe pratiche artistiche storicamente essenziali, appartenenti alla prima metà del Ventesimo secolo, insufflando loro nuova vita attraverso le lenti e l’energia del writing e della pittura. Ho sempre pensato che se gli studenti d’arte fossero una mosca sul muro e potessero origliare i nostri dialoghi su argomenti quali arte e cultura, non avrebbero avuto bisogno di frequentare le accademie di belle

arti. Tra tutti i compagni di pittura e di lavoro in studio con cui mi sono confrontato, devo dire che Remi ed io abbiamo condiviso gli aneddoti più personali e provocatori su cosa sia creare arte e analizzarla, sulle nostre pratiche in studio e il tipo di organizzazione necessaria per fare gli artisti. È quindi per me un onore scrivere di lui alla vigilia della sua nuova mostra Post Suprematist per la Kronos Gallery di Trento in Italia. Remi è stato attratto da quel movimento artistico americano nato sulle metropolitane alla fine degli anni Sessanta da ragazzi del centro di New York, contrari ai condizionamenti sociali e irriverenti verso le convenzioni contemporanee esistenti in ambito artistico. Erano ra-


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gazzi che avevano scoperto valori, identità e uno scopo grazie all’innovazione del writing — pratica di arricchimento visivo della propria firma — e alla sua attuazione su qualsiasi tipo di superficie, come muri, treni e autobus. Eppure tale comportamento illegale ad alto rischio ha dato un valore inaspettato a un artista come Remi, che vi ha visto un potenziale come forma artistica, al di là della sua illegalità. L’aver trovato un valore nella creatività e nel senso di comunità tipici della cultura del writing, lo avrebbe poi portato a perfezionare il suo talento rispetto ai suoi coetanei che avevano consumato avidamente i riferimenti provenienti dal bacino americano. Remi ha dipinto seguendo le forme tipiche del writing finchè non ha avuto modo di scoprire Futura, artista americano che, notoriamente, aveva abbandonato l’analisi della lettera a favore di una pittura astratta. Futura lo ha ispirato con un pensiero critico e ha influenzato sia il suo stile nel lettering sia le sue tecniche pittoriche. Remi ha continuato a distillare quello stile pittorico molto pesante che aveva elaborato durante la sua

giovinezza, iniziando a evitare il colore e a lasciare solamente le forme essenziali delle lettere, in netto contrasto al suo lavoro precedente. Questa scissione lo ha portato a concentrarsi su sagome essenziali e assenti da legami complessi, come quelli che chiunque troverebbe nel lettering, e ha iniziato a formulare una tavolozza di colori adatta allo stile della sua firma, elementi che avrebbero poi portato a quel cambiamento orientato a forme geometriche imponenti. Negli anni in cui ho osservato l’evolversi del lavoro di Remi ho imparato ad apprezzarne la lunga e paziente processualità che, consapevolmente, ha afferrato qualcosa di complicato, com’è lo stile tipico del writing, per inaridirlo, portandolo a forme essenziali, e lo ha denudato dalla sua pesantezza focalizzandosi sui macro elementi. Entrambi pensiamo che queste siano state le stesse riflessioni con cui si siano scontrate le Avanguardie del primo Novecento e che in tali aspetti risieda il futuro del Post-graffitismo. I nostri primi dialoghi ruotavano attorno all’arte e alle teorie delle Avan-


50 | La compressione e l’espansione delle storie dell’arte

guardie francesi, italiane e russe, che, per noi, erano innate nei writer ribelli della nostra generazione. Remi aveva una forte inclinazione verso Kazimir Malevich, mentre io avevo un’affinità per artisti come Vladimir Tatlin e Umberto Boccioni. I nostri lunghi dialoghi ci avrebbero aiutato a introdurre alcune nuove scoperte relative a questi particolari periodi artistici. Come ho anticipato, Remi ha scelto un percorso similare a quello di Malevich e, ancor di più, per il suo pensiero critico a Moholy Nagy. In Malevich, Remi ha colto il potere della rigidità, dell’astrazione non oggettiva come una via da seguire, mentre io l’ho vista come una strada introspettiva verso la purezza, distante dagli aspetti superflui del writing dove lo

stile pittorico risulta estremamente arricchito. Il suo lavoro può essere prontamente identificato come Post-suprematismo, dato che indica una continuità con le idee di Malevich, El Lissitsky e altri. Tuttavia, tra questi talenti, consideriamo ora le opere di Lazlo Moholy-Nagy, pittore e scultore costruttivista. Se confrontiamo attentamente da vicino i due artisti, vedremo che utilizzano efficientemente i principi relativi a spazio, trasparenza, opacità, traslucenza e riflettanza per creare illusioni di matericità e persino movimento. Le opere di Remi spesso flirtano anche con altre correnti come l’espressionismo astratto, che, tuttavia, viene spesso relegato dietro alle sagome di chiara ispirazione supre-


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Una superficie dipinta è una reale forma vivente. KAZIMIR MALEVICH

matista poste sulla superficie pittorica. A un primo sguardo sono rimasto confuso dalla più recente serie di forme «pieghevoli» nello spazio, non ero certo di questa sua deviazione dal Suprematismo, per poi rendermi conto che quest’ultima sia stata di fatto un ulteriore aggiunta, come se Remi stesse dando vita a Malevich in primo piano. Anche qui, ho riscontrato l’importanza di Moholy-Nagy, dato che tali geometrie, per essere efficaci, dovessero infondere i principi di cui l’artista era stato anticipatore, elaborati da Remi in modo da farli funzionare nelle sue opere bianche e nere su carta che, in un certo senso, suggeriscono una topografia architettonica. Sono rimasto colpito dagli ultimi dipinti in cui indica una sorta di «com-

pressione» per quanto essi risultino compiuti, il che dimostra che Remi ha colto tutto quello doveva imparare dai graffiti fino all’arte moderna e ha instillato queste idee all’interno di opere che condividono storie personali e documentate. L’aver racchiuso quelle forme piegate all’interno di geometrie imponenti mi fa pensare a qualcosa di nuovo, come se forse vi fosse una loro inclinazione anche al Brutalismo. Se si dovessero prendere in considerazione i tanti murali che Remi ha completato, si potrebbe riscontrare che le sue superfici dipinte abbiano la capacità di suggerire sia l’idea di movimento sia il loro scostamento fisico da esse. Ecco perché la citazione di Malevich diviene così rilevante nell’analisi dei dipinti di Remi Rough.


2020 De-compression Grafite, acrilico e vernice spray su pannello | 100 x 100 cm |



2020 Bridge Grafite, acrilico e vernice spray su pannello | 60 x 90 cm |



2020 Small Black Line Grafite e vernice spray su pannello | 100 x 100 cm |



MOSTRE SELEZIONATE Mostre personali selezionate

11.19 | Air miles and new mechanised high-tech graffiti wildstyles. WallWorksNY. New York US

01.14 | Flow with John ‘Crash’ Matos. Dorian Grey Gallery. New York US

11.18 | Volume. MOCA London. London UK

05.13 | Excuse my French with RCF1. Galerie Celal. Paris FR

10.18 | Interlude (With Peter Lamb & Charley Peters. House of St Barnabas. London UK

10.12 | In the presence of Angels. Soze Gallery. Los Angeles US

03.18 | Morning Dynamics. External mural project with MTRHK and Swir Properties Arts. Hong Kong

06.12 | How to use colour & manipulate people. Unit 44 Gallery. Newcastle UK

03.18 | Syncopation (With LX One). Zimmerling & Jungfleisch. Saarbrucken DE 09.17 | Sound pigments. Magda Danysz Gallery, Paris FR 04.17 | Symphony of systematic minimalism. Wunderkammen Gallery, Rome IT 11.16 | Post. Speertstra. Bursins CH 10.15 | Home. Scream Gallery. London UK 10.14 | Motivational Therapy. Whitewalls Gallery. San Francisco US 07.14 | Further Adventures In Abstraction. Soze Gallery. Los Angeles US

05.11 | Selected Moments with Stormie Mills. Unit 44 Gallery. Newcastle UK 02.11 | A (with Steve More). Blackall Studios. London UK 12.09 | ProjectRoom ProjectRoom. Berlin DE

(with

Jaybo).

06.09 | Lost colours and alibis. Urban Angel Gallery. London UK 09.08 | Coded Language. Peacock Visual Arts. Aberdeen UK 11.07 | Repetition, Rhythm & Rough. Nancy Victor Gallery. London UK


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Mostre collettive selezionate

10.19 | Watch this space. Lazinc / Danysz Gallery. London UK

06.15 | Masters of Street Art. Magda Danysz Gallery. London UK

04.19 | Happy hour. Kristin Hjellegjerde Gallery. London UK

05.15 | Ambiguity. Zimmerling & Jungfleisch. Saarbrucken DE

02.19 | Graffuturism Paris. L’Alternatif. Paris FR

03.15 | Urban Art Biennale. The Volklinger Huette Museum. Volklinger DE

01.18 | Art from the streets. Art Science Museum, Singapore.

09.13 | From lines into abstraction. Yves Laroche Gallery. Montreal CA

10.17 | Compendium. Treason Gallery, Seattle US

05.13 | Unfolding. David Bloch Gallery. Marrakech MA

03.17 | Re-Define. Dallas Contemporary, Dallas US

04.13 | Graffuturism. Openspace Gallery. Paris FR

04.16 | Jidar. Museé Mohammed VI. Rabat MA

03.13 | Urban Art Biennale. Völklingen Museum. Völklingen DE

02.16 | MB6 Marrakech Biennale. Marrakech MA

12.12 | Graffuturism. Soze Gallery. Los Angeles US

08.15 | 15 Classes. St Jean De Luz FR

09.12 | Futurism 2.0. Blackall Studios. London UK

06.15 | Street Art, Fine Art. Pace Gallery London UK 06.15 | Public Provocations. Colab Gallery. Weil am Rhein DE




Sono un pittore contemporaneo che proviene dall’ambito dei graffiti REMI ROUGH

KRONOS GALLERY Via S. Marco, 21 — 38122 Trento, Italy P.I. 02581220221 | T. +39 0461 1993315 info@kronosgallery.com | www.kronosgallery.com


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