DIRITTI di CITTADINANZA e COMPETENZE LINGUISTICHE

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Premessa Pier Luigi Meacci Dirigente del Servizio Scuola dell’Infanzia e Servizio attività educative e formative

camente conclusa, della lingua italiana e dei relativi aspetti didattici e sociali, come strumento per il pieno esercizio della cittadinanza attiva. Un’esigenza ancora più sentita in un’epoca come quella attuale, caratterizzata da difficili processi di integrazione in una società che vuole e deve tendere verso la multiculturalità e la parità delle opportunità. La nostra città, come tante altre realtà italiane e europee, è alle prese con la questione epocale di un’immigrazione diffusa, varia e problematica, che rappresenta uno degli aspetti più evidenti della globalizzazione. Rifiutarsi di riconoscere una realtà che è sotto gli occhi di tutti significa essere politicamente miopi, oltre che irresponsabili. Sostenere, invece, ogni occasione che tenda all’integrazione ed all’inclusione, anche attraverso la padronanza della lingua, significa aver compreso la complessità dei tempi che viviamo. Rivolgo, quindi, i miei saluti a tutte le personalità del mondo accademico che hanno voluto offrire il proprio contributo alla riuscita dell’iniziativa e al l.e.n.d., sempre disponibile alla collaborazione su aspetti peculiari della didattica. Un sentito ringraziamento al Servizio della Scuola dell’Infanzia del Comune, alla sapiente programmazione del Coordinamento Pedagogico e a tutti i dirigenti scolastici, docenti ed insegnanti che hanno garantito la propria attiva partecipazione.

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a scuola dell’infanzia del Comune di Firenze è una delle realtà italiane che vanta una ragguardevole tradizione storica nel panorama scolastico nazionale. Costituita da 121 sezioni, suddivise su ben 32 plessi, rappresenta una realtà quantitativamente e qualitativamente rilevante per una città come Firenze, accogliendo, infatti, tali sezioni circa il 30% dei bambini della fascia di età 3-5 anni. Essa è sicuramente un vanto per l’Amministrazione comunale e per la comunità cittadina, anche perché viene continuamente arricchita di molteplici attività extracurriculari, nell’ambito dell’ampliamento dell’offerta formativa, dimostrando con ciò una costante attenzione e volontà di miglioramenti da parte dell’Ente locale, pur in presenza di notevoli difficoltà derivanti dalla progressiva diminuzione delle risorse disponibili. Presenta, inoltre, un dato ulteriormente qualificante di 463 bambini stranieri frequentanti, appartenenti a ben 41 differenti nazionalità, che rappresentano il 16% circa di tutti i bambini di quella fascia di età, con punte del 50% in alcune particolari zone della città. Da ciò discende, secondo noi, la necessità di una gestione di sezioni multietniche e plurilingue che è ben diversa dalle modalità tradizionali; una gestione che non è assolutamente semplice, che pone problemi sempre nuovi da risolvere e per


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