CORTINA.TOP Living

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Editoriale di Stefano Illing

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Il punto di Kuno Prey intervistato da Massimo Spampani

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IMPRONTE Totem. Innovazione e tradizione Il genio di Cortina di Giuseppe Maria Jonghi Lavarini Indoor/Focus interni Sguardi contemporanei di Chiara Caliceti Il cemento e la pietra di Fede Rebecchini Il cielo in una stanza di Cristina Palmiotto Lessico famigliare | Camera con vista di Lucia Portesi Tendenze Speciale Bagno | Rivoluzione domestica di Eva Grippa Il personaggio Giancarlo Candeago: nella fucina di Vulcano di Ennio Rossignoli Oltreconfine Artigiani nel mondo: sulla scia di Marco Polo di Alessandra Segafreddo Architettura del paesaggio: un equilibrio possibile di Cesare de Seta Collezioni Oggetti più unici che rari di Claudio Zanettin CORTINA HOME COLLECTION Emozioni Officina delle Piante | Piccolo mondo antico Cesarino Fiorista | Alice in wonderland Ornamenti La Cooperativa di Cortina | Cento di questi anni Ampezzan Fiori&Casa | Decora(r)te La Bottega di Amélie | Mappa-mondo Tradizione Stufe Dimai | Ritorno al futuro Oggetti d’arte Alberto Verni | Il valore del tempo Arredare e vestirsi | L'evoluzione della specie Bartorelli Gioiellerie | Moto perpetuo Suggestioni Bottega La Suite | Arredo DiVino Top.Show Fuori Salone | Posti di vista – Green Block 2010 di Alessandro Lolli CORTINA TOP FRIENDS Dove e quando trovare la rivista A Roma per ROMA. A Verona per Abitare il Tempo. E ancora, Londra, Milano, Bologna, Venezia, Capri

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Editorial by Stefano Illing

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The point of Kuno Prey interviewed by Massimo Spampani

TRAILS Totem. Innovation and tradition The genius of Cortina by Giuseppe Maria Jonghi Lavarini Indoor/Interior focusses 22 Contemporary glances by Chiara Caliceti 30 Concrete and stone by Fede Rebecchini 38 The sky in a room by Cristina Palmiotto 42 Family language | Room with a view by Lucia Portesi 44 Bathroom Special | Domestic revolution by Eva Grippa The personality 52 Giancarlo Candeago: in Vulcan's forge by Ennio Rossignoli

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Beyond the confines

58 Artisans in the world: in the tracks of Marco Polo 64 70

CORTINA HOME COLLECTION Emotions 76 Officina delle Piante | Small antique world 77 Cesarino Fiorista | Alice in wonderland Ornaments 78 La Cooperativa di Cortina | Many happy returns 80 Ampezzan Fiori&Casa | Decorart 81 La Bottega di Amélie | Globe Tradition 82 Stufe Dimai | Back to the future Objets d’art 83 Alberto Verni | The value of time 84 Guerresco | The evolution of the species 85 Bartorelli Gioiellerie | Perpetual motion Suggestioni 86 Bottega La Suite | DiVine décor TOP.SHOW

88 At the Fuori Salone | Posti di vista – Green Block 2010 92

IL POCKET DELLE ECCELLENZE Tutti i nomi e gli indirizzi

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by Alessandra Segafreddo Outdoor Architecture of the landscape: a sustainable balance by Cesare de Seta Collections Objects that are more unique than rare by Claudio Zanettin

by Alessandro Lolli CORTINA.Top Friends In Rome at ROMA. In Verona at Abitare il Tempo. In addition, in London, Milan, Bologna, Venice and Capri IL POCKET DELLE ECCELLENZE (THE POCKET GUIDE TO EXCELLENCE) All the names and addresses


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Cortina d’Ampezzo fa parte dell’associazione europea «Best of the Alps» che riunisce le 12 località montane più famose ed esclusive di 5 nazioni Alpine.

è press-partner di Cortina Turismo.

AGENZIA MONITORAGGIO E ANALISI DEI MEDIA Cortina.Top Living è un periodico di informazione di carattere culturale e di promozione turistica di Cortina d’Ampezzo. Copyright: Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma rielaborata con l’uso dei sistemi elettronici e diffusa senza l’autorizzazione scritta dell’editore. Manoscritti e fotografie anche se pubblicati non vengono restituiti. Pubblicità inferiore al 45%. L’elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze.

Cesare de Seta Storico dell’arte e dell’architettura moderna e contemporanea, insegna all’Istituto italiano di Scienze umane di Firenze e dirige il Centro Studi sull’iconografia della città europea, Università di Napoli Federico II. Molti dei suoi volumi saggistici sono tradotti in diverse lingue, ha curato grandi mostre in Italia e all'estero. Ha pubblicato quattro romanzi: Era di maggio (1991), La dimenticanza (1994), Terremoti (2003), finalista al Premio Strega, Quattro elementi (2007) e un volume di racconti, Viaggi controcorrente sempre del 2007, Premio Estense. Collabora a la Repubblica e L’espresso.

Eva Grippa Giornalista, è a Repubblica dal 2004. Architetto mancato, si specializza in arredamento e design scrivendo per il quotidiano e i suoi supplementi, tra cui il Venerdì. Ha coordinato la redazione delle Grandi Guide e del sito Casa&Design fino al gennaio 2010, quando si è trasferita a D-la Repubblica delle Donne. Del giornalismo ha fatto anche un oggetto di studio nel suo dottorato di ricerca, condotto all'Università La Sapienza di Roma. Ha curato una mostra al primo Festival del giornalismo di Perugia e insegna presso alcuni master e corsi. Tra le pubblicazioni, il saggio La dolce vita in copertina (in Dolce vita gossip, Aurelio Magistà). Vive a Milano, e nei suoi progetti futuri c'è quello di imparare a cucinare.

Giuseppe Maria Jonghi Lavarini Architetto laureato al Politecnico di Milano, designer, progettista, ricercatore e infine, per scelta, comunicatore. Editore, inoltre, di libri e riviste, pubblicate in edicola per essere più vicine al lettore, e tutte firmate 99 Idee. Chi legge, infatti, deve trovare nella ricca testimonianza fotografica di ogni edizione il seme della sua esclusiva idea, che sarà la centesima. Ogni casa, infatti, è la casa della propria personalità, alla ricerca della bellezza che è qualità di vita da condividere con la famiglia, gli ospiti e gli amici.

Historian of art and modern and contemporary architecture, he teaches at the Istituto italiano di Scienze umane of Florence and is the director of the Centre for the Study of iconography of the European city at the Università di Napoli Federico II. Many of his volumes of essays have been translated into various languages, and he has been curator of sizeable exhibitions in Italy and abroad. He has published four novels: Era di maggio (1991), La dimenticanza (1994), Terremoti (2003), which was a finalist at the Premio Strega, and Quattro elementi, besides a volume of short stories, Viaggi controcorrente (2007), which won the Premio Estense. He contributes to La Repubblica and L’espresso.

A journalist at Repubblica since 2004. A would-be architect, she specialises in writing on furnishing and design for the daily and its supplements, including Il Venerdì. She co-ordinated the editing of the Grandi Guide and of the web site Casa&Design until January 2010, when she moved to D-la Repubblica delle Donne. She has also made journalism the object of a study in her research doctorate at the Università della Sapienza of Roma. She was the curator of an exhibition at the first Festival of Journalism in Perugia and teaches in various master's degree courses and other courses. Her publications include the essay La dolce vita in copertina (in Dolce vita gossip, Aurelio Magistà). She lives in Milan and her future plans include learning to cook.

An architect who graduated from the Polytechnic of Milan, as well as a designer, planner, researcher and, last but not least, by choice, a communicator. He is also the editor of books and magazines published in the newsagent's in order to be closer to the reader and of all the signed 99 Idee. Those who read these will surely find in the wealth of photographic testimony of each edition the seed of his exclusive idea, which will be the hundredth. Each house, in fact, is the house of one's own personality, the search for the quality of life to be shared with family, guests and friends.

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Nella foto: gli architetti Giuseppe Maria Jonghi Lavarini e Gjlla Giani.

In the photo: The architects Giuseppe Maria Jonghi Lavarini and Gjlla Giani.


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Registrazione al Tribunale di Belluno n. 04/08 del 23 maggio 2008 Direttore editoriale Stefano Illing Direttore onorario Lamberto Sechi

Alessandro Lolli Si occupa di formazione e comunicazione dal 1983. Il tema della divulgazione dei contenuti è sempre stato al centro del suo percorso professionale, focalizzatosi su organizzazione di mostre d’arte, formazione a distanza e marketing per un importante gruppo editoriale italiano. Nel 1996, coordinando un progetto industriale, entra in Editrice Compositori oggi punto di riferimento del settore design e architettura. Condivide con Aldo Colonetti la direzione della testata Ottagono, affermatasi anche a livello internazionale come magazine di punta del progetto made in Italy.

He has been in the world of training and communication since 1983. The spreading of information has always been at the centre of his professional career, focussing on the organising of art exhibitions, distance training and marketing for an important Italian editorial group. In 1996, co-ordinating an industrial project, he joined Editrice Compositori, today a reference point for the design and architecture sector. He shares with Aldo Colonetti the directing of Ottagono, which is affirmed also on an international scale as the leading magazine of the made in Italy project.

Direttore responsabile Chiara Caliceti

Claudio Zanettin Appassionato e instancabile ricercatore, è antiquario per talento e per passione. Il suo quartier generale è da 33 anni La Ruota, il suo atelier di Cortina d’Ampezzo, in Galleria Croce Bianca. Sin da piccolo, si perdeva ore intere ad osservare dalle vetrine quegli oggetti di eccellenza artigianale e di grande gusto che tanto lo colpivano. Ha avuto negozi, oltre che a Cortina, a Milano e a Porto Rotondo. Da lui ha acquistato il vero jet set mondiale. Tra le mostre e i relativi cataloghi che portano la sua firma: Storia di bracciali, braccialini, braccialetti (1989), Lo zoo fantastico (1991) e David Webb e gli americani (1993), Capolavori eburnei (2001).

Supervisione creativa Stefano Zardini Redazione centrale media.cortina@dolomiti.org Cortina Turismo Coordinamento di redazione: Eleonora Alverà Hanno collaborato: Alessandro Broccolo, Cinzia Confortola, Paola Dandrea, Imma Durazzo, Marianne Moretti-Adimari, Maria Grazia Soravia, Gabriella Talamini Omnia Relations Coordinamento di redazione: Cristina Palmiotto, Lucia Portesi Hanno collaborato a questo numero: Testi Cesare de Seta, Eva Grippa, Giuseppe Maria Jonghi Lavarini, Alessandro Lolli, Fede Rebecchini, Ennio Rossignoli, Alessandra Segafreddo, Massimo Spampani Foto Diego Gaspari Bandion, Andrea Martiradonna, Giacomo Pompanin, Johnny Dell'Orto, Stefano Zardini Archivio Ambra Piccin, Archivio Ottagono Illustrazioni Diego Gabriele Progetto grafico Kidstudio Communications - Firenze www.kidstudio.it – info@kidstudio.it Art director Marco Innocenti, Luca Parenti

An impassioned and indefatigable researcher, he is also an expert in antiques by virtue of talent and passion. His headquarters has been for the last 33 years La Ruota, his atelier at Cortina d’Ampezzo, in Galleria Croce Bianca. As a child, he would spend hours observing through shop windows those objects of artisanal excellence and great taste that so struck him. He has had shops, besides at Cortina, also in Milan and at Porto Rotondo. The world's jet set has purchased at his shops. Among the exhibitions and the catalogues for them that bear his name are: Storia di bracciali, braccialini, braccialetti (1989), Lo zoo fantastico (1991) and David Webb e gli americani (1993), Capolavori eburnei (2001).

Traduzioni Kate Page, Ilaria Zagni Proprietario ed editore Cortina Turismo Sede sociale Via Marconi 15/b – 32043 Cortina d'Ampezzo tel. +39 0436 866252 – fax +39 0436 867448 cortina@dolomiti.org Stampa Grafica Veneta Spa Via Malcanton, 2 – 35010 Trebaseleghe (Padova) tel. +39 049 9319911 – fax +39 049 9385760 Pubblicità locale Laura Gaspari l.gaspari@dolomiti.org nazionale Cristiana Melis c.melis@dolomiti.org Valentina Ferri comunicazione@dolomiti.org Gestione distribuzione circuito nazionale Maria Vittoria Cesari comunicazione@dolomiti.org

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EDITORIALE di Stefano Illing

INDOOR

INTERPRETAZIONI CONTEMPORANEE DELL’ABITARE IN�MONTAGNA

GENIUS�LOCI L’ECCELLENZA DELL’ARTIGIANATO ALLA�CONQUISTA DEL�MONDO

IL�PERSONAGGIO NELLA�BOTTEGA �DEL�VULCANICO GIANCARLO�CANDEAGO

COLLEZIONI

TRA�SACRO�E�PROFANO MA�RIGOROSAMENTE �BIEDERMEIER

HANNO�SCRITTO�PER�NOI CESARE�DE�SETA EVA�GRIPPA GIUSEPPE�MARIA�JONGHI�LAVARINI ALESSANDRO�LOLLI CLAUDIO�ZANETTIN

La casa è lo spazio dell’equilibrio e della serenità,

The house is the space of equilibrium and seren-

del calore e della quiete. A maggior ragione lo è la

ity, of warmth and tranquillity. Even more so is the

casa di montagna, che protegge e accoglie ancora

house in the mountains, which protects and welcomes

di più, data la natura che la circonda. Legno, pietra

even more, given the nature which surrounds it. Wood,

e metallo assumono qui significati profondi, di forza,

stone and metal here take on a profound meaning, of

stabilità, equilibrio e tradizione, in continuo rappor-

strength, stability, equilibrium and tradition, in continu-

to con valori antichi ma sempre attuali. La casa non

ous relationship with ancient but ever present values.

è solo accoglienza: è anche richiamo a un’armonia

The house is not only welcoming: it also provides a

che ci acquieta, a una continuità e a una solidità

harmony which is soothing, a continuity and a solidity

che ci rassicurano. Credo sia questo il motivo del

which are reassuring. I believe that this is the reason for

fascino dell’architettura di montagna, dove temi e

the fascination of mountain architecture, where themes

stilemi riemergono dal passato con una forza antica

and stylistic elements re-emerge from the past with an

che sorprende e fa riflettere. Top Living li raccoglie

ancient strength which is surprising and makes us think.

nella particolare interpretazione data a Cortina e da

Top Living gathers them in the particular interpretation

Cortina. In questo numero parliamo di tradizione e

given in Cortina and by Cortina. In this edition we are

d’innovazione, di architettura di interni, di bagni, di

speaking about tradition and innovation, interior archi-

arredo, di collezioni e tecnologia, portando questo

tecture, bathrooms, decorating, collections and tech-

sapere nel mondo, in un circuito di eventi — The

nology, carrying this knowledge around the world, in a

Road to Contemporary Art, Abitare il Tempo a Ve-

circuit of events — The Road to Contemporary Art, Ab-

rona — e location sempre più esteso e raffinato che

itare il Tempo in Verona — and ever wider and refined

condivide con noi la ricerca dell’eccellenza.

locations which share with us the quest for excellence.

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Tesoro di una valle Treasure of a valley Un noto designer e studioso, Kuno Prey, fondatore della Facoltà di Design e arti della Libera Università di Bolzano, e un esperto giornalista, Massimo Spampani, a colloquio. Per raccontare l’eccellenza artigianale della tradizione ampezzana: un patrimonio culturale scolpito in legno, pietra e metallo, di cui l’artigiano, col tocco delle sue mani, si fa esperto interprete e traduttore.

I falegnami, i fabbri, gli orafi e i piccoli imprenditori di Cortina sono da sempre molto apprezzati per la qualità dei prodotti e dei servizi che sanno offrire.

The carpenters, blacksmiths, goldsmiths and small businessmen of Cortina have always been much appreciated for the quality of the products and services that they offer.

È questo un valore aggiunto della conca ampez-

This is an additional value of the Ampezzo val-

zana di cui abbiamo voluto parlare con Kuno Prey,

ley about which we wanted to speak to Kuno Prey,

fondatore e preside della Facoltà di design e arti

founder and head of the Faculty of Design and Arts

della Libera Università di Bolzano, figura nota in

of the Libera Università di Bolzano (Free University

campo internazionale, allievo, negli anni Settanta,

of Bolzano), a well known figure in the international

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Il PUNTO DI

dell’Istituto d’Arte di Cortina e, successivamente,

field, a pupil in the 1970s of the Cortina Art Institute

anche di Ettore Sottsass e Gianfranco Ferré. «L’ar-

and, subsequently, also of Ettore Sottsass and Gian-

tigiano è il traduttore, il trasportatore dei valori

franco Ferré. «The artisan is the translator and trans-

del passato. Conosce i trucchi del mestiere che

porter of the values of the past. He knows certain

ha assimilato dalla cultura locale, e questo ha un

tricks of the trade which he has assimilated from the

grande valore rispetto alla produzione in serie». E

local culture, and this has a great value over mass

Prey fa rilevare come Cortina abbia una chance in

production». And Prey points out how Cortina has

più in questo settore: «A Cortina c’è una clientela

an extra chance in this sector: «in Cortina there is

che ha un certo gusto, una certa cultura e anche

a clientèle with certain tastes, a certain culture and

una notevole capacità economica. La committenza

also considerable spending power. The patrons ap-

apprezza l’eccellenza di questa località di monta-

preciate the excellence of this mountain resort and look for objects, furniture and furnishings which

gna e cerca oggetti, mobili e arredamenti che

bear witness to this cultural reality. It is up to

testimonino questa realtà culturale. Sta agli

the artisans to use their skills and to take

artigiani, con la loro abilità e prenden-

the necessary time in order to devel-

dosi il tempo necessario, sviluppare questa indicazione. Il tempo

op this trend. Time is an important

è un fattore importante, perché

factor, because the artisan must

l’artigiano non deve porsi in com-

not put himself in competition with the industrialist, who has chests, ta-

petizione con l’industriale, che in

bles and chairs in the warehouse ready

magazzino ha cassepanche, tavoli e se-

for shipment. The relationship which develops

die pronti da spedire. Il rapporto che nasce

with the artisan is much more personal and his

con l’artigiano è molto più personale e il suo lavoro ha una forte impronta data della sua stessa

work makes a strong impression owing to his manual

manualità: non sono mani che si muovono come

skills: his hands do not move like a robot, but they

un robot, ma sono mani che vengono azionate dal

are guided by the past, by his culture, and they are

passato, dalla cultura e che cercano un confronto

searching for a collation with the present ». Accord-

con il contemporaneo». Secondo il noto designer è

ing to the well known designer, the fact that the pa-

un aspetto molto positivo il fatto che i committenti

trons recognise these values in the artisans of Cor-

riconoscano all’artigiano di Cortina queste quali-

tina, even when they call them to do works outside

tà anche quando lo chiamano per interventi al di

the Ampezzo Valley, is a highly positive aspect. «If

fuori del contesto ampezzano. «Se il lavoro viene

the work is automated using machinery, there is a

automatizzato attraverso le macchine, si rischia di

risk of losing the traditions and values of the terri-

perdere la tradizione, i valori del territorio, che non

tory, which does not mean, for example, making old

vuol dire, ad esempio, fare vecchi mobili ma avere

furniture but having a personal, live relationship with

un rapporto personalizzato, vivo, con i materiali e

the materials and with the way in which these are

con il modo in cui questi vengono trasformati».

transformed».

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L’esperienza vissuta da Kuno Prey a Cortina è stata determinante nella sua formazione professionale.

The experience of Kuno Prey in Cortina was determinate in his professional formation.

«Sono stato studente all’Istituto d’Arte dal 1974

«I was a student at the Institute of Art from 1974

al 1978. Cortina, lo dico sempre, è stata per me

to 1978. Cortina, I always say, was for me a truly

un’occasione veramente unica, per crescere come

unique opportunity to grow as a designer, to attain

progettista, per acquisire una mia identità, un mio

my identity and my language, being able to work to-

linguaggio, potendo lavorare insieme a personag-

gether with people and teachers like Dino Gaspari,

gi e docenti come Dino Gaspari, Renato Balsamo,

Renato Balsamo, Bepi Olivieri and Emilio Bassanin.

Bepi Olivieri, Emilio Bassanin. Mi hanno insegnato,

Among other things they taught me not to be afraid

fra l’altro, a non avere paura di allargare i propri

of expanding my horizons and of coming into con-

orizzonti, a essere in contatto con nuove realtà». E

tact with new realities». And if we ask the South

se chiediamo al designer altoatesino quali siano i

Tyrolean designer to tell us the sectors that the ar-

settori in cui l’artigianato am-

tisans of the Ampezzo Valley

pezzano può avere il suo mag-

can develop most, he replies:

giore sviluppo, così risponde:

«all of them, because in an ex-

«In tutti, perché in un mondo

tremely flat and banal world

estremamente piatto e bana-

like the one in which we live,

le come quello che viviamo,

we need more and more to be

abbiamo sempre più bisogno

able to find our identity, to es-

di riuscire a identificarci. Di

tablish intimate and personal

instaurare rapporti intimi e

relationships with things: from

personali con le cose: dal ma-

hand made woollen pullovers

glione di lana fatto a mano, al

to furniture, from metal ob-

mobile, dall’oggetto in metallo

jects to textiles. I think arti-

ai tessuti. Penso che gli arti-

sans will always have better

giani avranno carte sempre

cards to play if they make the

migliori da giocare se faranno

most of their strong links with

tesoro del loro forte legame

the territory».

con il territorio».

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TOP.IMPRONTE territorio raccontato da Giuseppe Maria Jonghi Lavarini foto di Stefano Zardini

IL GENIO DI CORTINA L’artigiano è la radice, il progettista la linfa vitale: le mani e l’ingegno che danno forma allo spirito di un luogo. Una sinergia creativa celebrata da Totem. Innovazione e tradizione: un concorso di idee, una mostra, un convegno; per raccontare, come sottolinea l’architetto Lavarini — direttore della Di Baio Editore ed esperto di cultura della montagna — una storia tutta d’Ampezzo.

L'eredità del tempo

U

n grande valore simbolico, capace di raffigurare al meglio l’innesto di tradizione e innovazione. Questo il merito dell’Arfa — l'antico essiccatoio per le fave — come totem, vincitore del Primo Premio al concorso di idee. Non solo un semplice espositore dal design creativo, quanto il segno di un’agricoltura scomparsa, oggetto della memoria collettiva della popolazione ampezzana, bene etnografico di un’intera comunità.

The inheritance of time

A Primo classificato. L’Arfa come totem, dell'architetto Matteo Apollonio. Realizzato da Falegnameria Idea Legno di Constantini Andrea e I Fabbri Zardini.

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Winner: L’Arfa come totem, (The Arfa as a totem) by the architect Matteo Apollonio. Carried out by Falegnameria Idea Legno of Constantini Andrea and I Fabbri Zardini.

symbol of great value, capable of representing in the best way possible the unity of tradition and innovation: this is the merit of the Arfa — the ancient drier for broad beans — as a totem, and the winner of the first prize at the competition for ideas titled Totem. Innovazione e Tradizione . The signs of a long-vanished way of agricultural life, and an object of the collective memory of the people of the Ampezzo Valley, part of the ethnographic heritage of the entire community.


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Accanto: un momento della consegna del Premio Speciale AD, l’attestato firmato dal direttore della rivista Ettore Mocchetti e assegnato da Massimo Spampani.

Totem. Innovazione e tradizione.

U

n progetto promosso dall’Associazione professionisti edili (Luca Menardi Ruggeri e Ambra Piccin) e dall’associazione Artigiani di Cortina (Renzo Siorpaes "Zino" e Loris Zanol), in collaborazione con l’Istituto Statale d’Arte. Un concorso di idee, una colorata mostra lungo Corso Italia e un convegno dedicato, durante il quale sono stati premiati i totem vincitori — all’interno di ognuno, uno scatto fotografico di Stefano Zardini — sullo sfondo di un dibattito che ha visto Gjlla Giani (Di Baio Editore), Massimo Spampani (AD), Kuno Prey (preside della Facoltà di design e arti della Libera Università di Bolzano) e Francesco Ponzellini (Editrice Compositori) confrontarsi sul progetto di creazione di un marchio territoriale di qualità, tra architettura e artigianato.

Totem. Innovation and tradition

A In alto a destra: gli organizzatori e i protagonisti di Totem. Innovazione e tradizione durante la serata-evento del 20 agosto 2009.

Premio Speciale AD. Stesse radici diverse storie, Istituto Statale d’Arte. Studenti: Ilenia De Villa, Giulia Ghedina e Agata Tua (tutor: architetti Ambra Piccin e Luca Menardi Ruggeri). Realizzato da Mauro Lampo.

AD Special Award. Same roots different stories, State Institute of Art. Students: Ilenia De Villa, Giulia Ghedina and Agata Tua (tutor: architects Ambra Piccin and Luca Menardi Ruggeri). Carried out by Mauro Lampo.

project promoted by the Professional Building Association (Luca Menardi Ruggeri and Ambra Piccin) and by the Cortina Association of Artisans (Renzo Siorpaes "Zino" and Loris Zanol), in collaboration with the State Institute of Art. A competition of ideas, a colourful exhibition along Corso Italia and convention dedicated to it, during which the totem winners were given prizes — in each one, a photograph taken by Stefano Zardini — against a background of debate in which took part Gjlla Giani (Di Baio Editore), Massimo Spampani (AD), Kuno Prey, head of the Design and Arts faculty of the Libera Università di Bolzano, and Francesco Ponzellini (Editrice Compositori) who debated the project of creation of a territorial trademark of quality, between architecture and craftsmanship.

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Premio Studenti. I guardiani del colore, Istituto Statale d’Arte. Studenti: Luisana Carotenuto, Francesca Gnech e Chiara Pagan (tutor: architetti Ambra Piccin e Luca Menardi Ruggeri). Realizzato da Bottega Artistica, de Bernardo Carlo Costruzione Stufe Ceramica, Fabbro Zino e L’Arte di Arredare di Silvano Pagan.

Students Awards. The guardians of colour, State Institute of Art. Students: Luisana Carotenuto, Francesca Gnech and Chiara Pagan (tutor: architects Ambra Piccin and Luca Menardi Ruggeri). Carried out by Bottega Artistica, de Bernardo Carlo Construction of Ceramic Stoves, Fabbro Zino and L’Arte di Arredare by Silvano Pagan.

C

ortina rappresenta la casa di montagna per antonomasia. La cultura dell’abitazione ampezzana e il rispetto della sua tradizione sono stati una grande scuola per tutti i progettisti dell'area alpina. In agosto il concorso Totem. Innovazione e tradizione è riuscito a sottolineare come un artigianato creativo ma rispettoso delle tradizioni possa valorizzare in modo moderno il genius loci della Regina delle Dolomiti, senza creare dissonanze. Riporto volentieri alcuni appunti dell'architetto Gjlla Giani che illustrano i valori fondamentali dell’architettura di montagna. «L’architetto e il progettista devono saper valorizzare il territorio, che è un insieme di paesaggio naturale e culturale, riconoscerne le specificità e i costumi, per poi tradurli in forme adeguate. Anche oggi, infatti, dobbiamo fare i conti con quella personalità collettiva che si chiama genius loci. L’artigiano è il singolo che, cosciente della sua manualità, riesce a dare materia al flusso della sua immaginazione, producendo nella sua bottega un manufatto che rimane nel tempo, un contributo alla poesia del territorio. Vive la sua terra, i prati, i boschi, la chiesa; ricorda la casa e la stalla dei suoi avi, apprezza i frutti del loro lavoro, le pietre che

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i suoi nonni spaccavano per farne rifugi, scegliendo sapientemente i materiali del luogo. Sa piegare il ferro, intagliare il legno e sentirne la superficie con la mano. Valori di cui l’architetto deve essere tutore e responsabile. Lo dice la parola: “archè”, coordinatore, e “tekton”, costruire. L’architetto che non obbedisce alla storia del territorio cade nella sciagura del solipsismo e dell'arido compiacimento di sé, estraneo alla sensibilità del luogo. Il rispetto etico dei luoghi e la collaborazione con gli altri professionisti sono il solo percorso possibile per una realizzazione armonicamente inserita nel genius loci. Le idee in questo modo si fortificano, diventando opere riconoscibili e condivise. Una casa, oggi, deve essere un contenitore di percorsi, di sensazioni tattili e percezioni positive che permettono di vivere con felicità il proprio ambiente. Felicità che, se è in armonia con i luoghi, diventa contagiosa. All’architetto questa responsabilità, e all’artigiano questo impegno». È importante dunque preservare la nostra cultura che troppo facilmente tende a scivolar via da quei valori. E, parlando di Cortina, non può mancare un accenno alla bellezza perché, come disse Fëdor Dostoevskij: «Solo la bellezza salverà il mondo».


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1• Alta montagna, Istituto Statale d’Arte, Pietro Albertini, Falegnameria Artigiana Chi De Mano, Falegnameria Romano Zardini. 2• I am a monument, arch. Pierpaolo Tabacchi, Cromax di Massimiliano Fontana, Falegnameria Bariza di Roger Alberti, Lavori Boschivi Francesco Zangrando, Vetreria Vierre. 3• Il bosco del Cristallo, arch. Jacopo Bernardi e Valentina Bernardi, Light Hunter Publications, Fabbro Marco Pompanin, Falegnameria Dipol e Gaspari, Vetreria Cortinese. 4• Il cesto dei tesori, arch. Jr Francesca Moreni, Falegnameria Faloppa, Falegnameria Lorenzi di Massimo Lorenzi, I Fabbri Zardini.

5• Pelle e ossa, arch. Fabrizio Luchetti, Fabbro Zino, Falegnameria Scapinello, Vetreria Cortinese. 6• Piccola e rara, Istituto Statale d’Arte, Maria de Boni, Sara Menardi, El Fouro, Pio Alverà.

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The Genius of Cortina

T

he culture and tradition of the habitations of the Ampezzo Valley have constituted a great school for all designers of the Alpine area. In August the competition Totem. Innovazione e tradizione emphasised the fact that an artisanship that is creative yet respectful of traditions can exalt in a modern way the genius loci of Cortina, without creating dissonance. I am happy to report on some notes by the architect Gjlla Giani on the fundamental values of mountain architecture. «The architect and designer must know how to make the most of the territory, which is a collection of natural and cultural landscapes, to recognise its particular characteristics and customs, in order to then put them into suitable forms: even today we have to reckon with that collective personality called genius loci. The artisan is the individual who, conscious of his manual skills,manages to fuel the flow of his imagination. He identifies with his land, the meadows and the woods; he remembers the house of his ancestors, appreciates the fruits of their labours, the stones split by his grand-

parents to make a refuge, choosing wisely the materials of the place. He knows how to bend iron, carve wood and feel the surface with his hand. These are values which the architect must respect and protect. The word says it: “archè”, coordinator, and “tecton”, build. The ethical respect for places and collaboration with other professionals represent the only way possible for a creation harmoniously inserted into the genius loci. In this way the ideas are strengthened, becoming recognisable and shared works. Today, a house must be a container of tactile sensations and positive perceptions allowing people to live happily in their own environment — a happiness which, if it is in harmony with the place, becomes contagious. This is the responsibility of the architect, and the task of the craftsman».

7• Porta Secuia, A.P.S Cortina Artist, Alberto Belfi. 8• Portatore di idee, geom. Alessandro Zandonella, Electra, Vetreria Cortinese. 9• Seven, Adriano Menardi, Fabbro Zino, Falegnameria Dadiè e Zardini, Vetreria Vierre. 10• Tubature metalliche in cuore di legno e pietra, interior design Luca Sogne, Cortina Vetera Pavimenti d’arredo, Falegnameria Dimai. 11• Ultime notizie, arch. Silvio Bernardi, Fabbro Marco Pompanin, Falegnameria El Marangon, Vetreria Cortinese. 12• Una finestra nel bosco, arch. Luca Caproni, El Fouro, Electra.

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Il senso di ampiezza degli ambienti è dettato anche dalle scelte di arredo. Pochi pezzi, ma assolutamente

speciali.

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TOP.INDOOR raccontato da CHIARA CALICETI ALLESTITO DA valentina bernardi e sandra tiezza foto di Andrea Martiradonna


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sguardi contemporanei The sense of spaciousness of the rooms is also dependent upon the choice of furnishings: a few pieces but absolutely special.

Due angolazioni della stessa stanza: la camera singola con un comodo divano letto e con il soffitto trattato a calce, secondo un'antica usanza.

Two angles of the same room: the single bedroom with a comfortable divan bed and with the ceiling treated with whitewash, as was the custom in days of old.

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alore, con un bel tratto di pulizia e modernità. Questa abitazione firmata da Silvio, Valentina e Jacopo Bernardi rappresenta un bell’esempio di cosa significhi innovazione nelle abitazioni di montagna. Difficile crederci scorrendo le immagini: è di appena 60 metri quadri questa dimora con angolo cottura e sala da pranzo, salotto, una stanza matrimoniale e una stanza singola trasformabile in un prolungamento del salotto, grazie a una porta scorrevole che divide e unisce armoniosamente gli ambienti. Il legno è un elemento imprescindibile per una casa di montagna? Bene: qui c’è, e in tante declinazioni. Il soffitto trattato a calce, come si faceva una volta. Tavole di diverse misure e larghezze per il pavimento. Una cucina fatta di accostamenti di legni e colori diversi, cromaticamente equilibrati tra il bianco, il grigio e il sabbia. «È un progetto che ci ha molto divertito — raccontano gli architetti — anche per la spiccata propensione a giocare, sperimentare e, perché no, pure osare, della nostra committente. Ha accettato con entusiasmo la proposta della vasca da bagno in camera e la trasparenza che abbiamo costruito tra questa e il bagno». Risultato? Un effetto duplicatore delle superfici, proprio dettato dal concetto innovativo di distribuzione degli spazi. D’altro canto, è questa la forza di Silvio Bernardi. La sua abilità si esprime al meglio proprio quando può cimentarsi su piccole superfici. Silvio chiacchiera e disegna. «Il regalo più bello che io abbia mai ricevuto? Un album da disegno che mi regalò Angelo Menardi». L’inizio di una passione che si è trasformata in talento anche grazie alla gavetta che Silvio Bernardi ha fatto negli studi di De Bonetti e dell’ingegner Luigi Menardi Milar. Il suo archivio ha da poco superato i 600 rac-

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Accanto, effetto doppio: open/closed. Nel primo caso, dal salotto si ha la vista sulla camera singola che diventa, così, secondo living. Adjacent, double effect: open/closed. In the first case, from the living room there is a view of the single bedroom, which thus becomes a second living room.

coglitori: oltre 600 progetti che a Cortina, e fuori, portano la firma dell'architetto, noto come l’erede di Luigi Vietti. Ma guai a dirglielo: arrossisce di fronte ai complimenti. Sulle riviste più titolate è di casa, ma se non ci fossero i suoi figli a conservarle, chissà dove finirebbero… Un bel trio, gli architetti Bernardi: stesso stile, stessa passione. Assieme hanno firmato progetti di rilievo, come la Club House del golf di Cortina e un lavoro importante per un concorso, vinto, a San Candido. Per arrivare all’ultimo: quello della nuova galleria d’arte Farsetti che sorgerà di fronte al Posta, nell’area che ospitava la funivia che portava a Pocol. Qual è il tratto che contraddistingue Silvio Bernardi? A rispondere, senza esitazioni, sono Valentina e Jacopo: «I disegni a mano libera che lui fa davanti ai clienti mentre insieme immaginano gli spazi. Disegni che lui traccia al contrario e che, dunque, si materializzano dritti sotto gli occhi di chi gli siede di fronte». Netta suddivisione dei ruoli all’interno dello studio Bernardi. Silvio segue la distribuzione e il taglio. Jacopo l’architettura delle grandi strutture. E Valentina la parte arredo, con tanta ricerca sui materiali che ama miscelare con creatività. C’è un progetto che rende Silvio Bernardi particolarmente orgoglioso? «Il centro Congressi Alexander Girardi Hall. Per essere una sala polifunzionale, ha un’acustica veramente eccezionale». Basti dire che Zimermann, dopo averla “testata” lo scorso anno per il Festival e Accademia Dino Ciani, è tornato, entusiasta, a Cortina per un’intera giornata di prove. Detto da uno che di teatri ne ha girati parecchi nel mondo, è un bel riconoscimento. E non certo solo in termini di estetica.

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Lineare ed armonica, la zona cottura che sfocia nella sala da pranzo. Con un tocco di modernità: l’accostamento al legno dell’acciaio, in un riuscito richiamo tra gli elettrodomestici e la cornice della porta. Linear and harmonic, the kitchen area flows into the dining room. A touch of modernity: the juxtaposition of wood and steel, a successful link between the household appliances and the door frame.

Contemporary glances

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armth, with a good dosage of clarity and modernity. This habitation designed by Silvio, Valentina and Jacopo Bernardi represents a good example of what innovation means with regard to mountain dwellings. It is difficult to believe when we leaf through the pictures that it is hardly 60 metres square. This living space has a kitchen area and dining room, living room, one double bedroom and one single bedroom transformable into a prolongation of the living room by means of a sliding door that divides and unites the spaces harmoniously. There is wood, an indispensable element for a mountain house, in many declinations. The ceiling

is treated with whitewash, as in the old days. The floorboards are of differing sizes and widths. The kitchen is composed of a juxtaposition of wood and various colours, chromatically balanced between white, grey and sandy. «It was a project that we found extremely enjoyable», say the architects, «partly because of the marked propensity for play of our client, who enthusiastically accepted the proposal for the bath in the bedroom and the transparency that we created between the two rooms». The result? A duplicating effect of the surfaces. This is the strength of Silvio Bernardi: his ability is expressed to the full exactly in small contexts. His archives contain over 600 projects. Although he is at home in the worthier magazines, if it were not for his children's efforts at preserving

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Pochi pezzi, tante suggestioni. Ogni particolare fa la differenza.

Few pieces, many suggestions. Each detail makes the difference.

them, who knows where they would end up… An excellent trio: the same style, the same passion. Together they have achieved prestigious projects such as the Golf Club House in Cortina. Last but not least of these is the new Farsetti art gallery that will go up opposite the Hotel Posta, in the area where the cable car stood that went up to Pocol. What is the trait that distinguishes Silvio Bernardi? An answer to this question is provided by Valentina and Jacopo: «the freehand designs that he does in front of the client while they imagine the spaces together». There is a clear subdivision of the roles within the Bernardi studio. Silvio takes care of the distribution and styling, Jacopo takes charge of the architecture of large structures, and Valentina deals with the décor, engaging in much searching for the materials that she loves to mix with creativity. Is there a project of which Silvio Bernardi is particularly proud? «The Alexander Girardi Hall Congress Centre: it has really exceptional acoustics». Suffice it to say that Zimermann, after having tried it out last year at the Festival e Accademia Dino Ciani, came back enthusiastically to Cortina for a whole day of rehearsals. That is a good recognition, coming from one who has been in many theatres around the world.

Da notare il lavello, una vecchia vasca da giardino, adagiata su una superficie moderna: un piano di faggio schiarito, e cassettoni fatti con legname da esterno ossidato dal tempo.

Worthy of note is the sink, an old garden tub arranged on a modern surface: a plane of lightened beech and chests of drawers made of wood that has been oxidised with time from the outside.

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Giochi di vetri e trasparenze producono un evidente effetto di duplicazione delle superfici.

Plays between glass panes and transparencies produce an obvious effect of duplication of the surfaces. Anche il disegno della stufa, realizzata da Maurizio Dimai, porta la firma di Silvio Bernardi.

Un risultato di grande effetto l'accostamento tra lo stile di questa dimora moderna di montagna e la gigantesca poltrona africana. To considerable effect is the juxtaposition of the style of this modern mountain dwelling and the gigantic African armchair.

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The design of the stove, made by Maurizio Dimai, is also the work of Silvio Bernardi.


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Maestri d'opera Il progetto: Architetti Bernardi Pavimento e arte del legno: Falegnameria El Marangon Architectural Lighting Design: Studioillumina Arch. Adriano Caputo Impianto elettrico: Electra Realizzazione stufa: Maurizio Dimai Arte del ferro: Fabbro Marco Pompanin

Bagno e camera da letto con vista. Uno sull’altro. Con tanto di vasca a idromassaggio nella stanza matrimoniale. Bathroom and bedroom with a view. One over the other. With bathtub and hydromassage in the double bedroom.

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TOP.INDOOR raccontato da Fede Rebecchini progettato da Federica De Gaetani e Fabio Ortolani foto di Stefano Zardini

Il cemento e la pietra


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La roccia entra in casa. Una scelta coraggiosa ma con un senso preciso: impossessarsi dell’ambiente esterno. The rock comes into the home. A courageous choice but one with a precise aim: to take possession of the outside environment.

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The pale coloured wall of Dolomite stone takes on an ideal function of supporting block for the entire structure, besides constituting the focal point of the house.

Troppo banale un tappeto in lana. Il tappeto eseguito da Fabbro Candeago riprende il concetto antico della stuoia, ma con elementi inediti: l’acciaio e il rame antico del vecchio campanile uniti da piccoli passanti.

A wool carpet would have been too banal. The carpet made by the metal worker Candeago takes up the ancient concept of matting, but with novel elements: the steel and copper of the old campanile joined with small loops.

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Il muro in pietra dai colori pallidi della Dolomia assume un’ideale funzione di blocco portante dell’intera struttura, oltre che costituire il fulcro della casa.


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l primo, materiale costruttivo simbolo di un’architettura tipica degli anni Cinquanta, e la seconda, una pietra proveniente dalla cava delle 5 Torri, si integrano nel Palazzo delle Poste, costruito per le Olimpiadi del 1956 su progetto dell’architetto Edoardo Gellner. L’intento, nella ristrutturazione di questo appartamento, è stato quello di rispettare la struttura di un edificio polifunzionale, esaltandone i componenti principali: costruito in cemento armato a faccia vista, presenta il piano terra rivestito in blocchi di pietra di varie dimensioni e spessori. È nata così l’idea di riprendere il disegno del rivestimento presente all’angolo di Via Bepin per realizzare, nell’appartamento, un muro in pietra dai colori pallidi della Dolomia che, al suo interno, racchiude il bagno turco e la palestra. Il disegno esecutivo è servito anche per la realizzazione del tappeto in acciaio e in rame di recupero del campanile della chiesa della Madonna della Difesa. I due materiali, la pietra e il rame, si uniscono nella realizzazione del camino. Al lato del tappeto, il tavolo da pranzo è stato creato accoppiando le vecchie travature di larice di un fienile desueto, le stesse utilizzate per la panca

in cavallino addossata sulla parete opposta al camino. Tutti gli elementi in calcestruzzo interni alla casa — scale, pilastri, travature — sono stati attentamente restaurati ed evidenziati, inserendoli come elementi portanti delle nuove finiture. Così, anche per le maniglie delle porte, disegnate dagli architetti, sono stati utilizzati i ferri di armatura delle strutture in cemento armato. Altro elemento caratterizzante l’appartamento è la scala: ripulito l’originale corrimano in ferro, sono stati inseriti i pannelli in vetro, mettendo in evidenza i meravigliosi gradini in cemento armato faccia vista a coda di rondine. Pavimenti e rivestimenti in legno sono stati realizzati utilizzando delle vecchie assi di quercia. Le pareti rivestite in legno sono state trattate come prosecuzione del tavolato in quercia massello posto a pavimento, la cui tonalità scura contrasta con il colore naturale dell’abete utilizzato per le armadiature.

Il grande salotto poggia sui colori del cemento e della roccia. Sulla destra, le aperture che consentono un’ampia vista sul Faloria e sul Cristallo. Sullo sfondo, un’opera di Antony Caro. The large living room is centred around the colours of concrete and rock. At the right, the apertures that afford a wide view of the Faloria and the Cristallo. In the background, a work by Antony Caro.

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Top.LIVING

I progettisti hanno

modellato gli spazi

per l’inserimento delle opere d’arte contemporanea nelle zone più vissute della casa dai proprietari: la palestra e la tavola.

Anche i dettagli riprendono in modo discreto i colori dominanti della casa. Un insieme riposante e minimalista adatto a una dimora di vacanza e relax.

The details, too, discreetly take up the dominant colours of the house. A relaxing and minimalist ensemble suitable for a place for holidays and relaxation.

Concrete and stone

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Dietro il massiccio tavolo da pranzo, un olio di Luca Pignatelli con i corpi illuminanti a soffitto come fiocchi di neve in caduta libera. Behind the solid dining table, an oil painting by Luca Pignatelli with the the illuminating bodies on the ceiling like snow flakes in free fall.

The planners have modelled the spaces for the insertion of contemporary works of art in the areas of the house most lived in by the owners: the gym and the table.

he first, a building material that is symbolic of a type of architecture typical of the 1950s, and the second, a stone coming from the quarry of the 5 Torri, come together in the Palazzo delle Poste (the Post Office building), constructed for the 1956 Olympics to a design by the architect Edoardo Gellner. The intention in restructuring this apartment was to conserve the structure of this multi-functional building, highlighting its main components: it is built of rough reinforced concrete, and the ground floor is lined with blocks of stone of various sizes and thicknesses. Thus arose the idea of taking up the design of the panelling at the corner of Via Bepin to create in the apartment a wall of the pale colours of the Dolomite stone that in its interior encloses the Turkish bath and the gym. The executive design of this is also furthered by the carpet made of steel and copper reclaimed from the campanile of the chiesa della Madonna della Difesa. The two materials, stone and copper, are joined in the making of the fireplace. To the side of the carpet, the dinner table, made by coupling the old larch beams of an oldfashioned hayloft, the same as those used for the trestle bench leaning against the wall opposite the fireplace. All the elements in concrete inside the house — stairways, pillars, beams — have been carefully restored and highlighted, inserting them as supporting elements of the new finishings. Thus, for the door handles too, designed by the architects, the reinforcing rods of the structures in reinforced concrete have been utilised. Another characterising element of the apart-

ment is the staircase: the original iron handrail has been cleaned up, and glass panels have been inserted, showing off the marvellous dovetailed steps in rough reinforced concrete. The wood floors and panels have been made out of old oak planks. The wood-panelled walls have been treated as a continuation of the solid oak planking of the floor, the dark hue of which contrasts with the natural colour of the deal used for the wainscoting.

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La palestra e il bagno turco sono separati dal salotto da ante scorrevoli in vetro. Sulla parete di sinistra, un’opera fotografica di Stefano Zardini dedicata alla neve. A soffitto, le travi in cemento di Gellner. The gym and the Turkish bath are separated from the living room by glass sliding doors. On the left hand wall, a photographic study of snow by Stefano Zardini. In the ceiling, the concrete beams by Gellner.

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La scala e i corrimano voluti da Edoardo Gellner negli anni Cinquanta. Unica aggiunta attuale i pannelli di vetro, inseriti da Fabbro Poloto, per la sicurezza dei bambini. The staircase and handrail by Edoardo Gellner in the 1950s. The only modern additions are the glass panels inserted by the metal worker Poloto, for child safety.

le Maestranze Il progetto: Architetti Federica De Gaetani e Fabio Ortolani Arte del ferro: Fabbro Candeago Fabbro Poloto Arte del legno: La Falegnameria di Mario Ghedina

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TOP.INDOOR Progetto di Divisione Architettura di Alberto del Biondi Industria del Design raccontato da Cristina Palmiotto 38

IL CIELO IN UNA STANZA

«C’

era una volta...». Merita un incipit da favola l'attico di una palazzina anni Sessanta a Cianderies, ristrutturato attraverso soluzioni che tenessero conto della splendida posizione panoramica. Leitmotiv delle scelte progettuali di Divisione Architettura Alberto del Biondi è stata la partecipazione allo spazio circostante — siamo a due passi dal centro di Cortina — resa possibile da una ben precisa volontà di portare la natura “dentro” l'abitazione. Gli spazi sono stati ampliati con vetrate e pareti composte, da una parte, in legno e, dalla parte superiore, in vetro, per consentire il prolungamento della visuale oltre la stanza. Anche gli arredi, dalle linee pulite ed eleganti, sono stati pensati per coinvolgere l’immagine degli spazi esterni. Una particolarità dell’attico è la visione ampia del tetto: le pareti in vetro permettono, infatti, una visuale totale del sottotetto e donano un gradevole senso di continuità, dato anche da una particolare partizione della soffittatura. Ogni canale ligneo è internamente illuminato con luci nel soffitto, conferendo a tutti gli ambienti una luminosità indiretta, calda e non invadente. Un attico da sogno, che ben riflette la filosofia di Alberto del Biondi Industria del Design che

consiste nell’ideazione di progetti unici, in grado di comunicare valori attraverso la corretta interpretazione e valorizzazione delle specificità presenti in loco. Essenzialità, unicità, autenticità sono, dunque, le caratteristiche fondamentali di questa abitazione che dialoga idealmente con la natura e che reinterpreta in chiave contemporanea gli elementi propri della tradizione di montagna.


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Le immagini dell'attico sono rendering fotorealistici di altissima qualità che ben mettono in evidenza la continuità tra l'appartamento e gli spazi esterni.

The sky in a room

«O

nce upon a time there was...». The fairy tale beginning is justified when referring to the attic of a 1960s building at Cianderies, restructured taking into account its splendid panoramic position. The leitmotiv of the planning choices of Divisione Architettura Alberto del Biondi was the blending in with the surrounding space (it is situated a stone's throw away from the centre of Cortina), made possible by the precise desire to bring nature “inside” the habitation. The spaces have been enlarged with glass panes and with walls composed partly of wood and, in the upper part, of glass, to permit the visual to extend beyond the room. The furnishings, too, with their clear and elegant lines, were designed to involve the image of the external spaces. A special feature of the attic is the wide view of the roof: the glass walls allow for a total view of the eaves and create a pleasant sense of continuity, also conveyed by a special partition of the

The images of the attic are very high quality photorealistic renderings, that emphasize the sense of continuity between inside and outside.

ceiling. Each wooden channel is lit internally with lights in the ceiling, conferring to all the rooms an indirect luminosity that is warm and subtle. An attic of your dreams, which well reflects the philosophy of Alberto del Biondi Industria del Design, consisting of ideas for unique projects able to communicate values through the right interpretation and exploitation of the specific features present in loco. Essentialness, uniqueness, and authenticity are thus the fundamental characteristics of this habitation ideally in harmony with nature that reinterprets in a contemporary key the elements of mountain tradition.

Maestri d'opera Il progetto: Alberto del Biondi Industria del Design Impianto idro-termo-sanitario: Calor Service Impianto elettrico: Elettrica Gaspari

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L'emozione del ciclismo su strada ora è indoor Biò fireplace scalda il cuore della Regina

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urante l'inverno il centro di Cortina si è trasformato, letteralmente, in una “camera con vista”. Dal 20 dicembre al 28 febbraio 2010, Piazza Roma ha ospitato infatti lo Chalet Biò, una casetta disegnata dal noto architetto e designer Matteo Ragni: una struttura in legno, calda e aperta sul paesaggio circostante, grazie a grandi vetrate da cui ammirare lo scintillio del fuoco riflesso nei vetri. Gli ospiti di Cortina hanno così potuto trovare un elegante rifugio in pieno centro all'interno del quale riscaldarsi, ammirare alcuni modelli di biocamini, degustare le migliori riserve di rum e brandy e sfogliare CORTINA.TOPic e CORTINA. Top Living.

Biò fireplace warms the heart of the Queen

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uring the winter, the centre of Cortina was literally transformed into a “room with a view”. From 20th December to 28th February 2010, Piazza Roma hosted the Chalet Biò, a little house designed by the well known architect and designer Matteo Ragni: a cosy wooden structure with a view of the landscape afforded by its large windows, from where you could admire the flickering flames reflected in the glass panes. So, visitors to Cortina had an elegant refuge to go to right in the town centre where they could get warm, admire several models of bio fireplaces, taste the best reserves of rum and brandy and leaf through copies of CORTINA.TOPic and CORTINA.Top Living.

www.biofireplace.it

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e 100 edizioni del Giro d’Italia, la leggendaria Bianchi, le emozionanti sfide fra Coppi e Bartali: tutti splendidi racconti italiani che hanno fatto la storia del ciclismo su strada. Questa è la gloriosa tradizione cui Technogym si è ispirata per rinnovare l’indoor cycling. Il risultato? Group Cycle, una bike unica ed elegante che unisce il design e la qualità Technogym all’eredità del ciclismo italiano su strada. Per lo stretto legame che Cortina intrattiene con il mondo del bike, da un lato, e con la tecnologia, dall'altro, Group Cycle sarà uno dei premi della CortinaDobbiaco MTB, la storica gara che quest'anno si terrà il 25 luglio durante l'evento Cortina Bike Days 2010.

The excitement of cycling on the road has moved indoors

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he 100 editions of the Giro d’Italia cycle race, the legendary Bianchi, the exciting duels between Coppi and Bartali: all these are splendid tales of Italy that have made cycling history on the road. This is the glorious tradition that has inspired Technogym in its revival of indoor cycling. The result? Group Cycle, a unique and elegant bike that unites the design and quality of Technogym with the heritage of Italian cycling on the road. Given the close link that Cortina enjoys with the world of cycling on the one hand and with technology on the other, Group Cycle will be one of the prizes of the Cortina-Dobbiaco MTB, the historical race that this year will be held on 25th July during the Cortina Bike Days 2010 event.

www.technogym.com


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TOP.INDOOR raccontato da LUcia portesi foto di DIego gaspari bandion e giacomo pompanin

Lessico famigliare

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l concetto di fondo è quello della "hotel experience", nuova tendenza dell’hotellerie in Italia. Ma anche di "affordable luxury", ossia lusso disponibile, che i consumatori identificano in campo alberghiero con la progettazione, la costruzione o la ristrutturazione dell'hotel secondo canoni estetici mutuati dal design e dalla moda. Non più, dunque, il lusso sfrenato ed esibito, ma un’intima raffinatezza fatta di attenzione all'ambiente e di servizio da dieci e lode. Ecco la filosofia che è alla base della recente ristrutturazione dell’Hotel Panda, da poco trasformato in un delizioso meublé con due appartamenti, Balcony ed Easy, arredati secondo i suggerimenti della tradizione, perseguendo un obiettivo di semplicità e naturalezza. Pensati per le esigenze delle famiglie e dei giovani sportivi, con un’accoglienza e un servizio da quattro stelle, seppur a prezzi contenuti. Un tipico stile di montagna riscaldato dalla generosa presenza del legno, si accompagna quindi al confort degli spazi, senza dimenticare l’importanza dei complementi d’arredo — freschi e floreali — e l’attenta ricerca alla raffinatezza dei dettagli.

Maestri d'opera Arte della decorazione: Officina delle Piante Arte del tessuto e dell'arredo: Sottosopra Cortina La Cooperativa di Cortina Arte del legno: Silvano Pagan Complementi d'arredo: La Bottega di Amélie

Family language

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he basic concept is that of the “hotel experience”, a new trend in the Italian hotel business, but at the same time of "affordable luxury". An intimate refinement based on attention to surroundings and to top class service. This is the philosophy underlying the recent restructuring of the Hotel Panda, which has been transformed into a delightful accommodation with two apartments, Balcony and Easy, furnished in accordance with tradition, striving for simplicity and naturalness. Designed with the needs of families and young sports people in mind, with a warm welcome and a four-star service at reasonable prices. And so a typical mountain style goes hand in hand with the comfort of the spaces, without forgetting the importance of furnishing accessories and details.

www.hotelpandacortina.com

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Camera con vista

R Maestri d'opera Complementi d'arredo: Sottosopra Cortina Pavimento e arte del legno: Luca Dimai

Nella pagina accanto: due dettagli degli originali complementi d’arredo che testimoniano la raffinata cura di ogni particolare. In the other page:Two details of the original pieces of furniture, that show the fine care of every particular.

icerca di materiali raffinati ma naturali, rigorosamente ricavati dal contesto in cui sorge l'hotel. Insomma, una grande attenzione al rapporto, ormai recepito come inscindibile, fra albergo e territorio. L’Hotel Ambra si rinnova pensando anche a questo. Cinque stanze, le Luxury roof rooms, della piccola bomboniera ampezzana sono in fase di ristrutturazione, disponibili a partire dall’estate 2010. Preziosi arredi con boiserie, pezzi di design tradizionale e materiali ricercati per far cogliere subito all'ospite il sapore della montagna (roccia e pietra nei bagni), del bosco (legno pregiato nei pavimenti) e, perché no, pure del glamour di Cortina (intarsi e ferro battuto per i complementi d'arredo). Ogni stanza è costruita con un concept particolare: Afrodite, la stanza più romantica, con un bagno voyeuristico dalla parete in vetro; quella che rimanda all’architettura cortinese dei “tabià”, una volta fienili, oggi prestigiose dimore; e poi ancora la camera sportiva con soppalco dedicata all’hockey, per finire con le due stanze comunicanti dedicate alle Tofane e alla celeberrima pista Olympia.

La sala caminetto, uno spazio finemente arredato pensato per vivere un memonto di relax in compagnia. Alle pareti quadri d'inizio Novecento, sul pavimento sono posti tappeti persiani, statue d'autore adornano la stanza e drappeggi blu incorniciano le finestre. The fireplace room, a space finely furnished and created to have relax with friends. On the walls there are pictures of the beginning of 1900, on the floor Persian carpets, genuine statues decorate the room and blue draperies frame the windows.

Room with a view

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earch for refined but natural materials, rigorously obtained from the setting of the hotel, and great attention to the relationship between the hotel and the territory. Hotel Ambra has taken it into account for its renovation. Five rooms, the Luxury roof rooms, are to be restructured. Sumptuous furnishings with boiserie, pieces of traditional design and precious materials will remind the guests of the savour of the mountains, the woods, the glamour and the luxury that is Cortina. Every room will revolve around a particular concept: there will be the room of Aphrodite, the most romantic, with a bathroom that will be visible through the glass wall; another will recall the architecture typical of Cortina, the “tabià”; then there will be the sports room with a part dedicated to hockey, and finally the two communicating rooms dedicated to the famous Tofane. www.hotelambracortina.it

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TOP.TENDENZE FOCUS BAGNO raccontato da Eva Grippa foto ARCHIVIO CORTINA

RIVOLUZIONE DOMESTICA Era del bathroom design. Sono anni di trasformazione concettuale per lo spazio più intimo della casa. un rinnovamento deciso, in parte sotto il vessillo del wellness, a volte condotto da funzioni hi-tech. Che non di rado prende forma attorno a sanitari dalle fogge scultoree che esigono maggiori spazi.

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ome spiegare questo recente “riscoperta” del bagno? Con la complicità di un sentimento di insicurezza del tempo che viviamo, un desiderio di ripiegare sul privato di una stanza-guscio, di raccolta, riflessione e cura di sé. I romani si incontravano lì, nelle vasche delle terme prima ancora che nel Foro, per discutere di affari. E in alcuni paesi si coltiva ancora questa tradizione dell'abluzione che depura il corpo e rasserena la mente, momento privato e sociale assieme, in cui i due sessi si separano per confidarsi in un'intimità che solo una sala da bagno può garantire. Anche se pubblica. Ma nei secoli il bagno è stato spesso nascosto, costretto in spazi minimi e soffocato in ambienti bui e privi di aerazione o luce naturale, ridotto a mero luogo di servizio. In fondo, anche nel linguaggio delle compravendite le case sono descritte in termini di «stanze + servizi», come se questi ambienti non fossero che accessori, corollari di un teorema di vita che si svolge altrove. Negli ultimi anni, invece, la stanza da bagno ha recuperato tutta la sua centralità. Un divertente libro (La scomparsa della cucina, John B. Dancer, Fermoeditore, 2008) collega questo fenomeno al fatto che la cucina oggi abbia abdicato alla propria funzione di focolare domestico attorno a cui la fa-

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miglia si riunisce per condividere pasti ed emozioni. Perfino l'elemento vivo, il fuoco, scompare, nascosto sotto piastre a induzione o sostituito dal microonde, mentre viene restituita centralità all'elemento acqua e al bagno che, archiviata la moda della miniaturizzazione (mini-lavabi, docce a scomparsa, vaso-bidet due in uno) esce dalle retrovie domestiche per riconquistare un ruolo primario in casa. Come se, nel tempo, cucina e bagno avessero avuto un'evoluzione inversamente proporzionale: all'aumentare dello spazio riservato a uno diminuiva quello per l'altro. Si pensi al Medioevo, quando le cucine occupavano interi piani dei castelli mentre i bagni erano ridotti all'essenziale, complici teorie mediche che ritenevano le abluzioni pericolose nel favorire l'ingresso di miasmi velenosi nel corpo. Se tutto torna nella teoria descritta, siamo decisamente nella fase in cui a prevalere è il bagno. Complice un sentimento di insicurezza del tempo che viviamo, un desiderio di ripiegare sul privato di una stanza-guscio, di raccolta, riflessione e cura di sé. Oggi, il centro si sposta. O meglio, è il bagno stesso a spostarsi invadendo spazi altri, sconfinando nelle camere da letto o addirittura nel living, con docce, mini-spa e vasche scenografiche che invitano a godere momenti di relax privati o condivisi con altri, perfino con gli amici. La rivoluzione sotto il vessillo del wellness — benessere olisticamente inteso come corporale e mentale assieme — viene condotta da funzioni hi-tech, come quelle che al solito idromassaggio uniscono l'effetto cromoterapico di getti illuminati a Led. Attorno, i sanitari assumono forme scultoree, esigendo il centro stanza, e monolitiche, integrando in un unico blocco lavabo, specchio e ac-


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Progetto Architetto Ambra Piccin Non un bagno, ma una vera e propria sala da bagno, intesa come spazio da vivere anche con gli amici, in completo relax o dedicandosi al fitness. Cambia il modo di vivere la propria abitazione. Una nuova concezione che non può prescindere dal coinvolgimento di quei locali un tempo destinati ai servizi, ma che nella consuetudine odierna sono diventati vani importanti e tutti da valorizzare: i bagni. Nell’immagine, un bagno molto originale progettato dall’architetto Ambra Piccin che si estende fino a comprendere uno spazio aperto nel quale è stata costruita anche una piscina dotata di impianto per il nuoto controcorrente ed un bellissimo box con funzione di doccia, sauna e bagno turco. (Foto Archivio Ambra Piccin)

Not so much a bathroom, as a true room with a bath, meant as a space to be shared with friends, in complete relaxation or engaging in fitness activities. It changes the way in which we live in our own homes: a new concept that emphasises the involvement of those rooms that were at one time meant merely to be functional but which in today's daily habits have become important and indispensable rooms: our bathrooms. In the photo, an extremely original bathroom designed by the architect Ambra Piccin that extends to include an open space in which there has also been installed a pool equipped with the machinery for counter-current swimming, and a very beautiful cabin combining a shower, sauna and home Turkish bath.

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Progetto Architetto Valentina Bernardi E guai a chiamarlo solo mobile. È una vera e propria opera d’arte, o artigianato artistico che dir si voglia, questo armadio sotto lavabo, che rende davvero speciale l’intero ambiente. Legno accatastato che diventa design puro, unico e ricercatissimo. Il particolare che fa la differenza, che esce con creatività dalla standardizzazione, grazie alla progettazione meticolosa e all’uso di materiali sempre diversi. Materiali di riciclo, ma anche di uso comune, che Valentina Bernardi si diverte a ripensare per dare loro nuova vita e nuovi consumi. Concepiti per contesti e ambienti che esigono un'originale personalità. Be careful not to call it merely a piece of furniture. This cupboard beneath the washbasin is a true work of art, or rather of artisanship if you prefer, which makes the whole room really special. Stacked wood that becomes pure design, unique and inimitable. The detail that makes all the difference, which departs with creativity from the usual standardisation, thanks to meticulous planning, is the use of materials that are always different: recycled materials but that are in common use, which Valentina Bernardi enjoys reshaping to give them new life and a new use. Designed for contexts and ambients that need personality and originality.

cessori. Oppure prendono forme morbide, quasi organiche, che nelle smussature richiamano le rotondità delle rocce scolpite dall'acqua che scorre. Il bagno è anche il luogo in cui si ricava spazio (sempre se la metratura lo permette) per la “palestra domestica”, in cui si sperimentano sistemi sostenibili come i rubinetti che controllano l'erogazione per ridurre sprechi d'acqua; e in cui trovano applicazione i “solid surface”, nuovi materiali compositi duttili e iper-resistenti. Come il Corian (materiale naturale misto a resina acrilica) o il Cristalplant (misto a polimeri poliesteri e acrilici), che contendono il primato alla ceramica e al tradizionale legno. Alte prestazioni valutate con altrettanto alti prezzi, indizio utile a capire quanto si sia disposti a fare per restituire a questo ambiente la centralità che gli spetta. Salvo però saper porre un limite, perché il bathroom design — come lo defini-

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sce anche il primo e unico corso di alta formazione in Europa, nato al Politecnico di Milano — non diventi esercizio di stile, tralasciando la funzionalità in nome dell'emozione, con forme e funzioni più adatte a stupire che non a soddisfare chi quel bagno — perché è pur sempre di un bagno che si parla — deve viverlo e utilizzarlo ogni giorno.


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Progetto Andrea Bernardi Tutto il calore del legno è protagonista dei pavimenti in pattina, della ricercata boiserie e di questo magic box con una controsoffittatura in dogato. Porcellane Philippe Starck dalla forma sobria e armonica che lega con l’ampio lavabo in marmo, rubinetterie ed elementi radianti a vista, volutamente di impronta minimalista. La cornice dello specchio, ricavata da una specchiera d’epoca in legno scolpito con doratura a foglia, conferisce tono e importanza all’ambiente, inserendosi tra due applique dalla luce soffusa e calda, sapientemente assistite da due candele in cera. Gli elementi tessili che arricchiscono l’arredo hanno tonalità rosso scuro e verde bosco a richiamare un fascino retrò. Il risultato di un progetto pensato per andare incontro al futuro, senza perdere d’occhio le radici più profonde delle cose, fonte pura di energia e ispirazione.

Domestic revolution

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he Romans met there, in the baths of the thermal spas, rather than the Forum, to discuss business. And some countries still uphold this tradition of ablution that purifies the body and settles the mind, a moment that is both private and social, in which the two sexes separate, making for an intimacy that only a bathroom can give, albeit a public one. Yet over the centuries the bath has often been hidden away, confined to small spaces and suffocated in a dark ambient with no air circulation or natural light, reduced to a mere place with a function. In fact, even in the language of estate agents, houses are described in terms of «rooms + bathroom», as if these

All the warmth of wood: the protagonist of the felt floors, the refined boiserie and even the closure of this magic box with a staved false ceiling. Philippe Starck porcelain in harmonic and minimalist shapes that are in harmony with the ample marble wash basin, the taps and the heating elements on view, with an intentionally minimalist stamp. The mirror frame, taken from a period mirror and made of sculpted wood with gold leaf, confers tone and importance to the room, placed between the two appliqués with their suffused and warm light, tastefully accompanied by two wax candles. The fabrics that enrich the décor have dark red and forest green tonalities conveying a retro fascination. The result of a project that was designed to reach out to the future without losing sight of the deeper roots of things, a pure source of energy and inspiration.

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Progetto Architetto Luca Caproni Linearità ed essenzialità delle forme i tratti preminenti di questo bagno dai rivestimenti lignei realizzati con tavole orizzontali e mobili costituiti di travi lineari. Il marmo utilizzato per i rivestimenti è il verde imperiale semplicemente lucidato. I lavelli da appoggio sono di cristalli di forma squadrata. Il bagno in foto è quello della camera degli ospiti, parte di un progetto più strutturato che ne prevede tre, tutti di stessa concezione. Ha una vasca con doccia, un lungo mobile armadio e un semplice mobile lavello. L’essenza utilizzata è larice antico in secondo taglio. Linearity and essentiality of form are the pre-eminent traits of this bathroom with its wood panelling consisting of horizontal boards and furniture consisting of linear beams. The marble used for the panelling is of simply polished imperial green. The support wash basins are of square-shaped crystals. This bathroom is part of a more structured project that involves three, all of the same conception. The one in the photo is that of the guest room. It has a tub with a shower, a long cupboard and a simple wash basin. The type of wood utilised is recut antique larch.

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latter rooms were nothing but accessories, a corollary to a life that is carried on elsewhere. However, in recent years the bathroom has regained all of its central status. An enjoyable and amusing book (The Disappearance of the kitchen by John B. Dancer, Fermoeditore, 2008) links this phenomenon to a contemporary “disappearance of the kitchen”, which for a long time has foregone its proper function as a domestic hearth around which the family gathers to share meals and emotions. Even the living element, the fire, disappears, hidden beneath induction grids or replaced by the microwave, while the element of water and the bathroom are regaining their central importance with the rejection of miniaturisation (miniwashbasins, hideaway showers and two-in-one bowlbidets), emerging from the domestic backstage to be reinstated in their primary role in the home. It is as if, with time, kitchen and bathroom had undergone an inversely proportional evolution: as the space reserved for the one increased, the space for the other diminished. Just think of the Middle Ages, when kitchens occupied entire floors of castles while the bathrooms were reduced to a bare minimum, thanks in part to medical theories that pronounced ablutions as being dangerous in that they favoured the entry of poison-



Progetto Architetto Luca Menardi Ruggeri Rivestimenti in pietra naturale verde alpi e pavimento in travertino chiaro per un’ampia doccia costruita su misura con anta in cristallo. Linee essenziali a richiamare la semplicità e l’eleganza dei materiali in un ricercato dialogo con l’ambiente esterno, le Dolomiti. Il legno dell’armadio è di abete con piano d’appoggio del lavello — una ciotola metallica smaltata e rubinetto monoforo — in larice. Panelling in natural alpine green stone and the floor in light travertine making for an ample made-to-measure shower with a crystal glass door. Essential lines redolent of the simplicity and elegance of the materials in elegant harmony with the external environment of the Dolomites. The wood of the cupboard is deal, with the support surface of the wash basin — an enamelled metal bowl and single-head tap — in larch.

ous miasmas into the body. If the theory described is working, we are in the phase in which the bathroom prevails, thanks in part to a feeling of insecurity of the times in which we live, a desire to retract into the intimacy of a shell, a time of recollection, reflection and personal care. Nowadays, the gravitational centre has shifted. Or rather, it is the bathroom itself that has begun to invade other spaces, spilling out into the bedroom or even the living room, with showers, mini-spas and showy tubs that invite us to enjoy a moment of relaxation, private or shared with others, even friends. The wellness revolution — well-being holistically intended as of body and mind together — is being waged by hi-tech functions such as the usual hydromassage together with the chromotherapeutic effect of LED illuminated jets. The surrounding bathroom fittings take on sculpted shapes, demanding a place at the centre of the stage, and monolithic, integrating in a single block sink, mirror and accessories. Or else they form soft, almost organic shapes whose bevelling recalls the roundness

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of the rocks sculpted by flowing water. The bathroom is also the place in which space is found (providing the bathroom is big enough) for the “home gym”, in which sustainable systems are tried out such as taps that control the water flow to reduce water wastage, and in which an application is found for the new “solid surface” composite materials that are ductile and hyper-resistant, such as “corian” (a natural material mixed with acrylic resin) or “crystalplant” (mixed with polymers, polyesters and acrylics), which compete with ceramics and the traditional wood. High performances evaluated with equally high prices: a useful index to understand how far we are willing to go to restore to this room the central role it deserves. We must, however, know when to impose a limit, since “bathroom design” — as it is defined at the first and only highly specialised training course in Europe, held at the Polytechnic of Milan — must not become an exercise in style, forsaking functionality for the sake of emotion, with shapes and functions designed to astonish rather than to satisfy the needs of those who have to live with and utilise that bathroom: it is after all a bathroom we are speaking about.


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TOP.PEOPLE IL PERSONAGGIO raccontato da ENNIO ROSSIGNOLI foto di STEFANO ZARDINI

NELLA FUCINA DI VULCANO


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Tra i fragori delle macchine e l'agitarsi delle mani artigiane, la bottega di Giancarlo Candeago è un laboratorio di sperimentazione dove il ferro si piega alla bellezza di un'idea, in una maniacale ricerca della perfezione.

Maybe he is the last descendent of Tubalkain, who in the Bible is said to be «the father of all those who work in copper and iron».

C’ Ogni sua opera è frutto di un’intelligenza ideativa e creativa, costantemente alimentata da una curiosità aperta al mondo. All his works are the fruit of an imaginative and creative intelligence that is constantly fed by a curiosity that is open to the world.

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è un uomo a Cortina che “non sente le doppie” (significherà qualcosa?) ma, in cambio, imprime nella materia più ardua il marchio della genialità: un fabbro. Cioè uno della specie uscita dai cupi bagliori della fucina di Vulcano o dalle mitiche simbologie della magia satanica, e arrivato là dove il metallo, qualunque metallo, si piega alla bellezza di un'idea e all'opera di chi la trasforma; dove anche il ferro, emblema della forza dura, oscura, diabolica, trova un'anima nell'arte. Forse Giancarlo Candeago è l'ultimo discendente di quel Tubalkain che nella Bibbia è detto «padre di quanti lavorano il rame e il ferro», colui che forgia il mondo del non-essere nella realtà di ciò che è. Naturalmente lui è pur sempre un discendente nato e cresciuto nella civiltà della tecnologia e, tuttavia, a chi si aggira nel labirinto della sua officina sembra ancora di avvertire un soffio vagamente luciferino che circola, tra i fragori delle macchine e l'agitarsi delle mani artigiane, in una maniacale ricerca della perfezione. Tradizione e modernità, una formula tradotta in

etica del lavoro. Dietro a tutto c'è lui, questo ruvido bellunese arrivato bambino in Ampezzo che, verso la metà dei Settanta, scopre una vocazione e la traduce in una bottega del ferro battuto: sarà l'affermazione di un'attitudine naturale che, dell'antico simbolo dell'ombra e della notte, farà il frutto di un'intelligenza ideativa e creatrice, costantemente alimentata da una curiosità aperta al mondo. Presto la bottega diventa un laboratorio di sperimentazioni e applicazioni, si moltiplicano i committenti e i collaboratori, nasce una sorta di Werkstatt weimariana (ricordate Gropius?), una nuova piccola Bauhaus in cui saldare la frattura tra qualità e riproduzione, tra il libero esercizio dell'attività creativa e le necessità della replica. Ciò sempre all'insegna di quell'imparare-facendo dal quale viene a crearsi il ricco repertorio dei prodotti conformati al gusto contemporaneo: lampade, cancelli, ringhiere, cucine, scale, tutto concepito, studiato, ambientato, collocato secondo una complessa combinazione di gusti, materiali, tecniche e psicologie. La regola è la stessa: pretendere un'eccellenza che nulla lascia


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Forse è l’ultimo discendente di quel Tubalkain che nella Bibbia è detto «padre di quanti lavorano il rame e il ferro».

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Le sue creazioni sono concepite, ambientate e studiate secondo una complessa combinazione di gusti, materiali, tecniche e psicologie. His creations are conceived, set and studied on the basis of a complex combination of tastes, materials, techniques and psychologies.

Cocteau once wrote: «genius is the extreme point of the practical sense».

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all'improvvisazione, ma si propone come un assoluto anche nel minimo dettaglio decorativo. Un genio? Ha scritto una volta Cocteau che «il genio è la punta estrema del senso pratico» e, in verità, la storia di Candeago sembra dargli ragione. Lui crede nelle capacità dell'uomo — e non potrebbe essere altrimenti — anche se poi aggiunge che è l'uomo stesso a dover disperare di sé in un tempo in cui si perdono di vista i valori morali, sacrificati sugli altari del consumo e della utilità. Una filosofia, la sua, che non fa sconti a chi rinuncia alla ricerca e cioè — come vuole l'etimologia — alla storia, personale e professionale. Lui non l'ha fatto, ma con un ammirevole processo di oggettivazione del pensiero ha trovato nel lavoro la sua stessa ragione di vita: letture — la biblioteca è imponente — viaggi, progetti misurati sulle categorie di un'estetica intransigente. E incontri con i maestri dell'architettura (ultimo Joao Ferreira Nunes), soprattutto per capirne il rapporto con il paesaggio. Parlate con lui, troverete un interlocutore che ha saputo affinare una naturale sensibilità con gli strumenti dell'esperienza e della riflessione sull'esperienza. Qualcuno ha detto (era Shakespeare) che nessun pensiero è contento di sé: un colloquio con Giancarlo Candeago può farci pensare che è vero, ma anche che è appunto per questo che la ricerca, cioè la storia, continua.

In Vulcan's forge

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here is a man in Cortina who, as they say in Italian, “does not hear double letters” but who, in exchange, impresses the mark of his genius onto the most arduous of materials: he is a blacksmith, a worker in iron, a species emerging out of the gloomy glow of Vulcan's forge, to a point where metal bends to the beauty of an idea and to the work of this man who transforms it; where iron also finds a soul in art. Perhaps Giancarlo Candeago is the last descendent of Tubalkain, who in the Bible is said to be « the father of copper and iron workers», the one who forges the world of the non-being into the reality of what it is. Naturally he is a descendent born and brought up in a technological civilisation; nonetheless, those who wander about the labyrinth of his workshop still seem to sense a vaguely satanic breath circulating among the clang of the machines and the movements of the craftsmen's hands, in a manic search for perfection. Tradition and modernity, a formula translated into a work ethic. Behind everything is this rough Belluno man who came as a child to Cortina and who, in the mid 1970s, discovered a vocation and translated it into a wrought iron workshop: it was to be the affirmation of a natural


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Ha scritto una volta

Cocteau: «il genio è la punta estrema del senso pratico».

aptitude which would turn the ancient symbol of shade and night into the fruit of an imaginative and creative intelligence, fed by a curiosity open to the world. Soon the workshop was to become an experimental laboratory, the customers and and collaborators began to multiply, and a kind of Weimar Werkstatt was born (remember Gropius?), a new little Bauhaus in which to weld the rift between quality and reproduction, between the free exercise of creative activity and the need for a replica — always true to the idea of learning as he worked, creating a rich range of products in conformity with contemporary tastes — lamps, gates, railings, kitchens and stairs — conceived in accordance with a complex combination of tastes, materials, techniques and psychology. The rule is always the same: to demand an excellence which leaves nothing to improvisation, but which proves to be an absolute even in the tiniest decorative detail. A genius? Cocteau once wrote that « genius is the extreme point of practical sense» and Candeago's story actually seems to bear this out.

He believes in man's capabilities, although he then adds that it is man himself who must despair at a time when moral values are being lost, sacrificed on the altar of consumption — a philosophy which does not spare those who give up the search and hence — according to etymology — their history, both personal and professional. He himself has not done this; with an admirable process of objectification of thought, he has found in his work his very reason for living. Reading — his library is impressive — travels, projects measured on a scale of intransigent aesthetics, and meetings with great architects (the last one was Joao Ferreira Nunes), above all to understand the relationship with the landscape. If you speak to him, you will find an interlocutor who has learnt how to refine a natural sensitivity with the instruments of experience and reflection on experience. Shakespeare said that no thought is content with itself: talking to Giancarlo Candeago we can believe this to be true, but it is also because of this that research, which is history, continues.

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TOP.WORLD arredamento raccontato da alessandra segafreddo foto archivio cortina

Oltre confine sulla scia di Marco Polo Cortina-il resto del mondo: andata e ritorno. L’eccellenza dell'artigianato ampezzano si racconta anche geograficamente, grazie alla vastissima rete di committenze che dall’Italia, passando per l’Europa, giunge fino a Russia, Giappone e Australia: un valore aggiunto a quello, sempre più richiesto, del made in Italy.

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tufe in ceramica, arredamenti in legno, lavorazioni in vetro e metalli, ma anche tessuti, tendaggi e passamanerie, sono solo alcuni dei prodotti — realizzati a mano con cura e totalmente differenti dalle produzioni industriali create in serie — che Cortina esporta in tutto il mondo, grazie all’allestimento di fiere, appartamenti, alberghi, negozi, ville e castelli. Un tocco di classe capace di rendere ogni arredo unico ed esclusivo. Fiore all’occhiello delle lavorazioni artigianali locali è la tradizionale stufa. La ditta Zardini Stufe, grazie al lavoro della bottega artigiana Arti e Mestieri Zardini, da Cortina si è fatta conoscere e apprezzare nel nord Italia, in Lazio e in Puglia ma anche in Svizzera, Austria, Germania, Francia, Croazia, Romania, Lichtenstein, Giappone, Russia, Stati Uniti, fino ai lontani territori dell'Australia. Negli Stati Uniti, nel centro Italia e al nord sono approdati anche gli arredamenti di Lacedelli che, tra gli altri progetti, ha creato anche i mobili, i tendaggi, i divani e i cuscini di una casa nel Vermont, per un ingegnere newyorkese assiduo frequentatore della conca ampezzana. L’Europa è, invece, meta privilegiata delle stufe di de

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Foto-ricordo di Index Dubai e Abitare il Tempo 2009, le fiere cui ha partecipato il fabbro Marco Siorpaes. Ad Abitare il Tempo era con Sebastiano Scandiuzzi e Umberto Zardini: il loro spazio è stato particolarmente apprezzato.

Souvenir photo of Index Dubai and Abitare il Tempo 2009, the trade fairs in which the artist in metalwork Marco Siorpaes has participated with Sebastiano Scandiuzzi and Umberto Zardini: their products have been particularly appreciated.

In alto a destra, parapetto su misura in ferro battuto artistico forgiato e dipinto a mano realizzato da Fabbro Zino a Roma. Top right, the artistic madeto-measure wrought iron parapet forged and hand painted by the artist in metalwork Zino in Rome.

Bernardo, diffuse in abitazioni francesi, tedesche e austriache. Gli arredamenti in legno tipici delle case di montagna sono ormai esportati anche nelle ville venete, nella case di campagna e in importanti centri cittadini. È lungo, quindi, l’elenco dei falegnami ampezzani che arredano nel più totale rispetto della tradizione ogni tipologia di abitazione. Claudio Faloppa, ad esempio, dalla zona del trevigiano si è spinto fino a Forte dei Marmi e Gstaadt, mentre i lavori di Fabrizio Menardi, dell'omonima falegnameria, hanno toccato la Capitale, Lugano, Kransmontana e Ovindoli in Abruzzo. Anche la ditta Legno d’Epoca — caratteristica principale della quale è l’esibizione e l’impiego di legni antichi da far rivivere — ha valicato le Alpi per arredare case e chalet di montagna. Da oltre quarant’anni l’azienda opera su piazze come Taormina, Roma, Firenze, Bologna, Venezia, Milano, Torino e, all'estero, Albertville, Chamonix, Saint Moritz, Mosca e Kitzbühel. Emilia-Romagna, Abruzzo, Lazio e Marche, fino alle isole della Sicilia e della Sardegna, sono invece le destinazioni delle opere dei falegnami Silvano Pagan dell’Arte di Arredare, Enrico Valle della Falegnameria Valle e

Stefano Ghezze. Non solo legno. Cortina è anche un'importante fucina di fabbri. Marco Siorpaes e Renzo Siorpaes, noto come Fabbro Zino, portano con orgoglio in Italia e all’estero la tradizione locale dell’artigianato del ferro. Marco Siorpaes, oltre a lavorare con i mercati olandesi, svizzeri, austriaci, francesi e dell’est Europa, ha partecipato a importanti fiere tra cui Abitare il Tempo e Index Dubai, da quasi un ventennio l'evento di riferimento per il settore in tutto il medio Oriente. Le opere artistiche di Zino le troviamo a Roma dove è stato realizzato un parapetto su misura in ferro battuto artistico, interamente forgiato e dipinto a mano con elementi in foglia d’oro, e in Francia, nel nord Italia e in varie località estere. Molto famose oltre confine sono anche le lavorazioni del vetro di Pio Alverà, specializzatosi nel corso degli anni in diverse tecniche come il vetro piombato, la vetro-fusione e la pittura. La composizione delle varie metodologie consente ad Alverà di ottenere effetti molto particolari e adattabili a qualsiasi tipo di ambiente e arredamento, da quello rustico fino al più moderno. E parlando di modernità, non si possono dimenticare le competenze di Osvaldo Majoni, titolare dell’azienda Elettrotecnica Majoni che, oltre ad essere trasduttore di tecnologia per una zona di ben 60 chilometri attorno Cortina, ha portato la propria esperienza alla Fiera campionaria di Bolzano, alle fiere Optimak e Arredamont di Longarone. Insomma, la presenza di Cortina nel mondo è cresciuta, affermandosi negli anni, non solo grazie alla tradizione sportiva che indissolubilmente la lega alle Olimpiadi del 1956, ma anche, e forse soprattutto, grazie al lavoro e all’impegno delle eccellenze dell’artigianato locale.

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Da anni Zardini Stufe installa i suoi gioielli ceramici nel mondo. For years Zardini Stufe has been installing ceramic treasures all over the world.

Beyond the confines, in the tracks of Marco Polo

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toves in ceramic, furnishings in wood, workings in glass and metals, but also fabrics and curtains are only some of the products, hand made and totally different from mass-produced ones, that Cortina exports all over the world. A touch of class capable of making any décor unique and exclusive. The feather in the cap of the local artisanal production is the traditional stove. Thanks to the work of the artisanal boutique Arti e Mestieri Zardini, the Zardini Stufe company has become renowned and appreciated all over Italy and in half of Europe, as well as in Japan, Russia, the United States and Australia. In America, in central Italy and in the north can also be seen the furnishings of Lacedelli, whose projects include the creation of the furnishings of a house in Vermont for an engineer from New York who is an assiduous visitor to the Ampezzo Valley. Europe is the favoured destination for the stoves of de Bernardo. The list is also long of the cabinet makers from the Ampezzo Valley who furnish all types of habitation in the utmost respect for tradition. Claudio Faloppa, for example, from the Treviso area, has travelled as far as Forte dei Marmi and Gstaadt, whereas the works of Fabrizio Menardi, of the cabinet maker's shop of the same name, have found their way to the Capital, Lugano, Kransmontana and Ovindoli in Abruzzo. The firm Legno d’Epoca too — the main

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characteristic of which is exhibition and the use of antique woods to be revived — has crossed the Alps to furnish mountain houses and chalets. For over forty years the firm has operated in places such as Taormina, Rome, Florence, Bologna, Venice, Milan, Turin and, abroad, Albertville, Chamonix, Saint Moritz, Moscow and Kitzbühel. Central Italy, Sicily and Sardinia are the destinations of the works by the cabinet makers Silvano Pagan of Arte di Arredare, Enrico Valle of Falegnameria Valle and Stefano Ghezze. But in addition to wood workers, Cortina is also a breeding ground for metal workers. Marco Siorpaes and Renzo Siorpaes, known as Fabbro Zino, carry on with pride the local tradition of artisanal iron-working in Italy and abroad. Marco Siorpaes, besides working in important European markets, has participated in important


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In un volume tutto il fascino e la suggestione degli «Uffizi del legno», un altro volto svelato dell’eccellenza ampezzana

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ilano, Courmayeur e, fuori Italia, Chamonix e Gstaad. Queste le città dove sarà presentato il prossimo autunno Il legno che rivive, il volume che raccoglie l'attività quarantennale di Tarcisio Scandiuzzi che, parallelamente allo sviluppo della professione di esecutore di arredamenti di interni, ha percorso numerose aree ricche di tradizione e cultura nell’impiego del legno, selezionando e recuperando, in case e castelli d’Europa, un'incalcolabile ricchezza di manufatti lignei. Un'eredità raccolta dal figlio Sebastiano, che continua l'attività del padre, impiegando negli arredamenti esclusivamente legni recuperati, riportati allo stato originale oppure trattati secondo stilemi e modelli di un’epoca specifica, e che, tramite il libro, racconta la collezione contenuta nel Museo del Legno, definito da Panu Kaila, esperto mondiale del settore, «gli Uffizi del legno».

trade fairs such as Abitare il Tempo and Index Dubai, for almost twenty years the trade fair of reference for the sector all over the Middle East. The artistic works of Zino are to be found in Rome and in France, in northern Italy and in various overseas localities. Also very well known are the glass workings of Pio Alverà, who has over the years specialised in various techniques that allow him to obtain effects that are particular and adaptable to any type of environment, from rustic to the very modern. And speaking of modernity, we must not forget the competences of Osvaldo Majoni, the owner of the firm Elettotecnica Majoni, who in addition to being a transmitter of technology over an area of a good 60 kilometres around Cortina, has taken his experience to important trade fairs of the sector. In short, the presence of Cortina in the world has grown, affirmed over the years, not only thanks to the sporting tradition that links it to the 1956 Olympics but also, and perhaps above all, thanks to the work and efforts of the excellent local artisanship.

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In a book all the fascination of «Uffizi of wood», another revealed side of the Ampezzo excellence

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ilan, Courmayeur, Chamonix and Gstaad, the cities where next Autumn will be presented Il legno che rivive, the volume which contains the forty year long activities Tarcisio Scandiuzzi who, at the same time as the development of the profession of internal decorating, he has selected and recuperated, in houses and castles of Europe, an incalculable wealth of wooden artifacts. A heritage collected by his son Sebastiano who, in decorating, uses only recuperated wood, brought back to the original state or treated according to stylistic elements and models of a specific period, and which, through the book, tells of the collection contained in the Wood Museum, defined by Panu Kaila, world expert in the sector, «the Uffizi of wood».


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Una nuova collana di gioielli ceramici Le Bio-Stufe della Bottega Arti e Mestieri Zardini

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anno aperto una nuova frontiera anche nel settore del riscaldamento i carburanti biologici, energia rinnovabile pulita, in armonia con la natura. Frontiera che Umberto Zardini ha approfonditamente studiato per proporre soluzioni innovative capaci di offrire una risposta alla riduzione dell'uso di carburanti fossili nel settore del riscaldamento. Ed ecco che proprio il bioetanolo è la novità delle nuovissime Bio-Stufe ceramiche radianti ad accumulo termico Zardini, frutto di anni di ricerche e analisi. I plus sono tangibili: le stufe non emanano fumi, ceneri, polveri sottili e odori sgradevoli. Non necessitano di costose canne fumarie, non fanno rumore, non muovono l'aria e funzionano senza usare il gas o l'energia elettrica. Basta accenderle per far subito scaldare l’ambiente anche grazie alla benefica radiazione termica della ceramica. Costruite con camere di combustione e circuiti ad aria calda in uno speciale refrattario ceramico smaltato, le Bio-Stufe Zardini sono rivestite esternamente con mattonelle refrattarie dalla radiazione termica infrarossa. Particolarmente adatte, quindi, alle moderne case-clima dalle basse dispersioni energetiche e, in più, contraddistinte da un funzionamento semplice e sicuro. Insomma belle, ma non solo.

A new collection of ceramic jewels The Bio-Stoves of the Bottega Arti e Mestieri Zardini

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io-ethanol is the novelty of the Zardini brand new heat accumulating radiant ceramic Bio-Stoves, fruit of years of research. The plus points are tangible: the stoves do not emit fumes, ash or fine dust and work without using gas or electricity. Just light them to heat the environment immediately also thanks to the salutary thermal radiation of the ceramic. Made from a special refractory enamel ceramic, the Zardini Bio-Stoves are coated with refractory tiles with infrared heat radiation. Particularly suited to modern clima-houses with low dispersion of energy and, in addition, simple and safe to operate. In other words both beautiful and functional.

www.zardini.com

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TOP.TRACCE oltre il paesaggio raccontato da Cesare De Seta foto di diego gaspari bandion

Un equilibrio possibile


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Le Dolomiti sono il tratto più affascinante e suggestivo delle Alpi. Quel rosa pallido di roccia che

s’incendia al tramonto

è lo scenario impareggiabile di un luogo privilegiato.

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Quando la storia di una importante località s’intreccia a quella di un grande personaggio. Cesare de Seta, storico dell’arte e dell’architettura moderna e contemporanea, ricorda l’inizio della sua carriera all’ombra delle Tofane tinte di rosa. Ad alta quota, là dove l’architettura, impronta dell'uomo, incontra la natura, patrimonio dell'umanità.

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The Dolomites are the most fascinating and evocative stretch of the Alps. That pale pink tint of the rock that flames up at sunset is the unequalled scenario of a privileged place.

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a montagna è vissuta e abitata da millenni, ma le Dolomiti sono il tratto più affascinante e suggestivo delle Alpi. Quel rosa pallido di roccia che s’incendia al tramonto è lo scenario impareggiabile di un luogo privilegiato. Ho trascorso molte estati a Cortina, ma una m’è rimasta nel cuore ed è parte dei miei ricordi più belli. Dovevo terminare il mio primo libro perché uscisse come strenna di Natale. Per me era, e tale si rivelò, un’occasione eccezionale: un editore aveva accettato la mia idea folle di raccogliere tutte le vedute di Napoli dal Quattrocento al Settecento. Avevo lavorato per anni, quando l’editore mi disse che Francesco Compagna, insigne meridionalista e geografo, che ben conoscevo collaborando alla sua rivista Nord e Sud, aveva accettato di scrivere la prefazione. E aggiunse: «Chinchino va a Cortina, se non gli stai dietro non te la scriverà mai l’introduzione». Dunque, ai primi di agosto con una montagna di libri e l’ultimo capitolo da terminare, presi in affitto una stanza a Cortina. Avevo tutto. Una veduta spettacolare che mi distraeva, i miei libri e un’amica che aveva deciso di fare vacanza ospite in un collegio di monache. Così si usava a quel tempo. Trascorrevo ore a lavorare, poi facevo lunghe passeggiate, di tanto in tanto andavo a trovare i Compagna, chiassosi e numerosi: un vero clan. Conobbi in quell’estate del 1969 tutti i loro amici: Montanelli e Gorresio, Soldati e Bocca, Cingano e molti altri intellettuali. Giocavamo a pallone nei prati e io ero una schiappa. Amando l’architettura ed essendo un giovane architetto, conobbi Edoardo Gellner e il suo lavoro: mi disse che aveva studiato a Vienna, poi a Venezia e che, nel primo dopoguerra, era diventato assistente di Giuseppe Samonà, affascinato da Carlo Scarpa. Dal 1947 apre lo studio a Cortina e di lì praticamente non si muoverà più. Con un’intelligenza del genius loci di non comune talento, sentirà sempre come sua questa terra adottiva. A cominciare dalla Ca’ del Cembro, che si apre sullo scenario delle Dolomiti, dove ogni legno è scelto con la competenza del montanaro che è cresciuto tra i boschi del Friuli: ogni parte, ogni

dettaglio ha questo profumo. Qualcuno ha scritto saggiamente che «conviene costruire nelle Alpi secondo Gellner». In piena guerra mette le mani sui volumi dell’opera di Wrigh: è un incontro che l’accosta subito al magistero di Scarpa e alla sua bottega. Gellner eredita quanto di “organico” c’è nel genio americano e impara dal veneziano il modo di trattare la pietra, il legno, i metalli e il vetro. Mastro d’ascia, come si diceva una volta, progetta gli arredamenti per l’impresa artigiana del padre. I primi progetti sono ad Abbazia, partecipa all’Apao, il gruppo che promuove l’architettura organica, e vive con entusiasmo questo momento volto alla ricostruzione. Non è un caso se Bruno Zevi fu tra i suoi primi estimatori. Il Bar Genzianella (1947-48) ci dice che Gellner ha digerito anche la lezione di un maestro del legno come Alvar Aalto. La sua ora scocca nel 1954, quando conosce Enrico Mattei, il patron dell’Eni. Il Villaggio Eni di Corte di Cadore è tra i primi esempi di progettazione integrale di un complesso aziendale di tale ampiezza e rilievo, per altro affidato a un unico progettista. Ideato nel tempo fino al 1963, è la prova migliore di come si possa costruire in montagna, rispettandola e esaltandone le qualità geomorfologiche. È difficile qui distinguere tra architettura e arredamento: si vedano i percorsi a rampa con finestrelle aperte sul paesaggio o il grande refettorio con struttura in cemento armato e la grande vetrata sulle Alpi. Con Carlo Scarpa progetta la chiesa con una struttura ardita in cemento e ferro. Ogni oggetto di queste architetture nasce dal sodalizio con gli artigiani. Le Olimpiadi del 1956 sono il coronamento di un’attività prestigiosa. Debbo dire che per me Gellner fu un'emozionante scoperta: scoprii la valle d’Ampezzo anche attraverso le sue opere. Sia Compagna che Gellner sono morti da decenni, ma Cortina è ancora lì: troppo affollata in agosto per me, che vorrei poterla continuare ad amare così come la vissi in quel lontano 1969. Purtroppo sono pochi a costruire come Gellner e anche Cortina ha subito gravi offese, ma io continuo ad amare quella distesa di montagne rosa.


Top.LIVING

Ho trascorso molte estati a Cortina, ma una

mi è rimasta nel cuore

ed è parte dei miei ricordi più belli.

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A possible equilibrium

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he Dolomites are the most fascinating and suggestive part of the Alps. That pale pink rock which flares up at sunset is an incomparable scene of a very special place. I have spent many summers in Cortina, but one of these has remained in my heart and is part of my most beautiful memories. I had to finish my first book so that it would come out as a Christmas present. A publisher had accepted my crazy idea of collecting all the views of Naples from the 1400s to the 1700s and told me that Francesco Compagna, renowned expert on Southern Italy and geographer, who I knew well having collaborated on his magazine Nord e

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Sud (North and South) had accepted to write the preface. And he added: ÂŤChinchino is going to Cortina, if you don't follow him you'll never even write the introductionÂť. So, in early August, with a mountain of books and the last chapter to finish, I rented a room in Cortina. I had everything. A spectacular view to distract me, my books and a a friend who had decided to spend her holidays as a guest in a convent. That's what people did in those times. I spent hours working, then I went for long walks, occasionally visiting the Compagna family, rowdy and numerous: a true clan. In that summer of 1969 I got to know all their friends: Montanelli


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Cortina è ancora lì e io

continuo ad amare

Cortina is still there and I continue to love that expanse of pink mountain.

quella distesa di montagne rosa.

I have spent many summers at Cortina, but one of them has stayed in my heart and is part of my most beautiful memories.

and Gorresio, Soldati and Bocca, Cingano and many other intellectuals. Being keen on architecture and being a young architect, I got to know Edoardo Gellner and his work: he told me he had studied in Vienna, then in Venice and, soon after the War, he had become Giuseppe Samonà's assistant, fascinated by Carlo Scarpa. In 1947 he opened a studio in Cortina and since then practically never left the place. With an intelligence of the genius loci and with an uncommon talent, he always felt at home in his adopted land. Beginning with the Ca’ del Cembro, which opens onto the Dolomite scenery and where every piece of wood

is chosen with the competence of a mountain man who grew up in the Friuli woods. During the war he came across the volumes of the works of Wright: it is a meeting which will immediately draw him closer to the skills of Scarpa and his workshop. Gellner inherits the “organic” qualities of the American genius and learns from the Venetian the way to handle stone, wood, metals and glass. Master of the axe, as they used to say, he designed the furnishings for his father's artisanal business. His first projects are in an Abbey, he participated in the Apao, the group which promotes organic architecture, and lives this moment with enthusiasm devoted to reconstruction. The Bar Genzianella (1947-48) tells us that Gellner also absorbed the lessons of a wood expert like Alvar Aalto. His time comes in 1954, when he met Enrico Mattei, the patron of Eni. The Eni Village in Corte di Cadore is one of the first examples of integral planning of a business complex of such size and importance, entrusted to a single designer. Planned over time up to 1963, it is the best evidence of how to go about building in the mountains, while respecting them and exalting the geomorphological qualities. With Carlo Scarpa he designed the church with a bold structure in cement and iron. Every object of these architectural projects comes from his association with the artisans. The 1956 Olympics are the crowning achievement of a prestigious activity. I must say that for me Gellner was an exciting discovery: I discovered the Ampezzo Valley also through his works. Both Compagna and Gellner died decades ago, but Cortina is still there: too crowded in August for me to be able to continue to love it just as it was far back in 1969. Unfortunately there are few who can build like Gellner and Cortina has also suffered grave offence, but I will continue to love that expanse of pink mountains.

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TOP.COLLEZIONI non solo oggetti raccontato da Claudio Zanettin foto di diego gaspari bandion

PIÙ UNICI CHE RARI UNA NUOVA RUBRICA PER CORTINA.TOP LIVING CHE, NUMERO DOPO NUMERO, CI PORTERà ALLA SCOPERTA DI COMPLEMENTI D'ARREDO DAVVERO SPECIALI.

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ono particolarmente entusiasta che mi sia stata affidata questa rubrica legata alle collezioni, perché queste fanno parte della mia vita e cercarne di uniche è stato, ed è ancora oggi, un piacere indescrivibile. Insieme ai miei tanti amici-clienti abbiamo condiviso la passione e la gioia per la ricerca di oggetti unici. Da qui la scelta di cominciare questa collaborazione con manufatti a me particolarmente cari, che cerco sempre di avere nel mio negozio e nella mia casa.

Tra sacro e profano, ma rigorosamente Biedermeier Le preziose cere con raffigurazioni sacre venivano prodotte a mano nei monasteri e portate in dono dai luoghi di pellegrinaggio. Sotto queste eleganti campane di vetro, le figure rappresentate sono in cera policroma con piccoli elementi in carta lavorata e colorata; venivano inoltre indicati i nomi di Gesù, della Madonna o dei Santi. Dal 1860 fino al 1920 in ogni casa si potevano am-

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«È un piacere condividere la passione e la gioia per la ricerca».

A sinistra uno degli 11 diavoli che Claudio Zanettin ha scovato in un castello nei pressi di Vienna. At left, one of the 11 devils that Claudio Zanettin discovered in a castle near Vienna. Sopra, preziose cere con raffigurazioni sacre in eleganti campane in vetro. Oggetti di culto per le vetrinette tirolesi. Above, precious wax figures with holy images in elegant glass bells. Objects of worship for placing inside Tyrolean showcases.

mirare le cere o intere collezioni di esse che venivano tenute tutte insieme in una vetrinetta tirolese. Io ho sempre amato molto il periodo Biedermeier, e negli anni ho collezionato undici diavoli acquistati in un castello nei pressi di Vienna. Due di questi rappresentano una coppia (diavolo e diavolessa) con straordinari occhi in madreperla che danno sempre la sensazione di essere osservati. Un altro di questi è alato e sdraiato, e veniva usato come lampada. Dello stesso periodo i bicchieri in vetro finemente lavorati e colorati di varie fogge e misure, di cui possiedo una bella collezione che continuo ad arricchire. Guai a chiamarli vezzi In argento per le giovani ragazze, d'oro per signore sposate, blu notte o nero per le occasioni luttuose e riccamente decorati per i vestiti della festa: i copri chignon erano una gioia per i capelli e venivano fissati con spille in filigrana d'argento. La prima produzione risale all'Ottocento a Monaco e, passando attraverso la Baviera e la zona della Foresta Nera, è arrivata fino in Italia.

Le scatolette in paglia non solo sono rare e preziose, sono pure utili e resistenti. La paglia di grano, segale o avena, è da sempre un materiale facilmente reperibile che si presta per molteplici impieghi. Tutte le antiche civiltà l'hanno sempre utilizzata: ne abbiamo notizia dagli affreschi di Pompei e sui dipinti nelle tombe egizie. La tecnica dell'intarsio della paglia ha origine in Italia e si era sviluppata soprattutto grazie ai Cappuccini e alle Clarisse, in particolar modo a Mantova dal 1840 al 1900. La paglia veniva incisa e dipinta con motivi geometrici a trama contrapposta.

It's a pleasure to share the passion and the joy for research.

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Bicchieri Biedermeier in vetro finemente lavorati, colorati e dotati di una spiccata personalitĂ in tutte le loro fogge. Biedermeier glasses in finely worked coloured glass, each with its own striking character and shape.

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Accanto, scatolette in paglia incisa e dipinta con motivi geometrici a trama contrapposta. Adjacent, little straw boxes inlaid and painted with geometric motifs in opposing weave.

More unique than rare

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tarting from this edition, CORTINA.Top Living dedicates a section of the magazine to the precious objects from the collection that the antiques expert Claudio Zanettin, with his years of invaluable experience in the furnishing of mountain houses, proposes to those who love antique furniture and objects. The collections are part and parcel of the life of Claudio Zanettin, who shares with his many friends cum clients the passion and the pleasure of the search for unique objects.

A destra, i copri chignon. In argento per le giovani ragazze, in oro per le signore sposate. At right, some examples of chignon covers, in silver for young girls and in gold for married ladies.

Between the sacred and the profane, but rigorously Biedermeier The precious wax figures with holy depictions were hand made in the monasteries and taken as gifts from the places of pilgrimage. Under these elegant glass bells, the figures represented are of polychrome wax with small elements in worked and coloured paper; the names of Jesus, the Madonna or the Saints were also added. From 1860 until 1920 every house had wax figures to be admired, or even entire collections of them that were kept together in a Tyrolean glass cabinet. I have always been extremely fond of the Biedermeier period, and over the years I have collected eleven devils acquired in a castle near Vienna. Two of these are a pair (a male and a female devil) with extraordinary mother-of-pearl eyes that always give you the feeling that they are watching you. Another of them has wings and is lying down, and was used as a lamp. Eleven pieces are already enough to be called a collection. Also belonging to this period are the glasses of finely wrought coloured glass of various shapes and sizes of which I possess a sizeable collection to which I continue to add.

Not only charms In silver for young girls, in gold for married ladies, navy blue or black for mourning and sumptuously decorated for party clothes: the chignon covers were a joy to wear in the hair and were fixed in place with silver filigree pins. The first ones were produced in the 1800s in Munich and, going down through Bavaria and the Black Forest area, they finally came to Italy. The little straw boxes are not only rare and precious; they are also useful and strong. The straw of grain, rye and oats has always been an easily obtainable material that lends itself to a multitude of uses. All the ancient civilisations used them: we have news of them from the frescoes of Pompei and on the paintings of the Egyptian tombs. The technique of straw inlay has its origins in Italy and developed largely thanks to the Capuchin monks and the Clarisse nuns, in particular in Mantua from 1840 to 1900. The straw was inlaid and painted with geometric motifs of opposing weave.

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Top.LIVING

Futuro remoto. Tempi e modi dell'arredo ampezzano, tra botteghe che custodiscono preziosi segreti artigianali e luoghi simbolo del nuovo che avanza.

Sulle ali della fantasia. Abbiamo abbinato a ogni lettura la giusta colonna sonora per afferrare al meglio l’atmosfera dei luoghi raccontati. 75

Tradizione

Come bio comanda

Ornamenti

Dalle Dolomiti alla Ande

Figli dei fiori

Emozioni

Lussi esclusivi

Oggetti d’arte

Arredare di gusto

Suggestioni

A cura di Cristina Palmiotto e Lucia Portesi Foto Giacomo Pompanin


CORTINA HOME COLLECTION emozioni

piccolo mondo antico

C’

è chi lo descrive come un piccolo Eden, un colorato paradiso immerso nel bianco della neve o nel verde dei prati d’estate, quel che è certo è che l’Officina delle Piante ha tutto il sapore di un luogo speciale, dove apprezzare la natura con tutti e cinque i sensi, perché, come racconta la maestra fioraia Annette Gottmann «il miracolo della pianta deve essere ammirato con gli occhi, compreso con le mani, sentito con il corpo e custodito nel cuore». Oltre ad organizzare corsi di studio delle piante e medicina verde, Annette è specializzata in arte floreale. Molti dei materiali delle sue decorazioni per la casa, ma anche per feste e matrimoni, provengono dal giardino che lei stessa coltiva con grande dedizione. Fiori, fil di ferro, gusci d’uovo, legno e piante vengono assemblati per creare addobbi e complementi che, alla raffinata artigianalità, uniscono un forte richiamo ai doni della terra. www.officinadellepiante.com

Composizione con muscari, papavero, campanula e uova di pasqua. Composition of grape hyacinths, poppies, bell flowers and easter eggs.

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Nido pasquale di larice. Larch easter nest.

Small antique world

A

colourful paradise immersed in the whiteness of snow or the green of the summer meadows, the Officina delle Piante has all the fragrance of a special place where you can savour nature with all five senses. Many of the materials of the decorations by the expert florist Annette Gottmann, designed for the home but also for parties and weddings, come from the garden that she cultivates with great dedication. Flowers, wire, egg shells, wood and plants are assembled to create decorations and complements that unite refined artisanship with the strong appeal of the gifts of the earth.

Felt Mountain Goldfrapp


CORTINA HOME COLLECTION emozioni

Top.LIVING

Alice in wonderland

S

entirsi delle piccole Alice e stupirsi come in ogni Paese delle meraviglie che si rispetti. A Cortina si può, grazie a Cesarino Fiorista, attività fondata nel 1948 e oggi portata avanti da Alessandro, Marco e Roberto Zisa. La fioreria, un angolo di artigianalità volutamente retrò, è specializzata in realizzazione di giardini di montagna, creati con la massima attenzione al contesto naturale e al paesaggio circostante. La particolare cura di ogni dettaglio caratterizza gli allestimenti per feste e matrimoni così come le decorazioni di interni ed esterni: i tipici balconi di montagna, colorati da mille sfumature in estate, dal verde del pino e dal rosso dell'erica in autunno, ne sono solo un esempio. E se negli spazi del negozio si possono ammirare particolari composizioni di fiori secchi, una visita ad una delle quattro serre sarà un’esperienza tutta da gustare. E non solo con gli occhi.

White Rabbit

Jefferson Airplane

www.cesarino.wordpress.com

La serra The greenhouse

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Uno scorcio del negozio dove si possono osservare le particolari composizioni con fiori secchi. A corner of the shop where you can look at particular compositions of dried flowers.

ow would you like to feel like Alice in Wonderland? At Cortina you can, thanks to Cesarino Fiorista, the florist's that was founded in 1948 and specialises in mountain gardens created with the greatest attention to the natural context and the surrounding landscape. The particular care taken with every detail is a feature of the decorations for parties and weddings as well as those for interiors and exteriors. And while within the confines of the shop you can admire particular compositions of dried flowers, a visit to one of the greenhouses will be an experience to be savoured. And not only with your eyes.

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CORTINA HOME COLLECTION ornamenti

cento di questi anni

Sotto: tessuto damascato di seta viennese. Below: Damask fabric of Viennese silk.

A sinistra: un angolo del settore tessile della Cooperativa con i tipici tessuti dolomitici. To the left: a corner of the fabrics department of the Cooperativa with typical fabrics of the Dolomites.

La casa degli angeli Caterina Caselli

U

n’antica foto ritrae alcuni commessi della Cooperativa Cortina davanti a una vetrina colma di stoffe e tessuti colorati. Siamo agli inizi del Novecento, e questo è solo un indizio dell'importanza del settore tessile all’interno della storica società ampezzana. Che, infatti, ancora oggi, grazie al vastissimo assortimento di stoffe per l’arredo dell’intera casa, in stili e fantasie diverse, è in grado di soddisfare le esigenze di ogni cliente. Un solido attaccamento alla tradizione fa sì che la Cooperativa, oltre a collaborare con antiche tessiture dolomitiche, produca anche i costumi di numerosi gruppi folcloristici. Un’attenzione in più è il servizio di tappezzeria e confezionamento specializzato, capace, grazie all’esperienza dei maestri artigiani, di progettare soluzioni ad hoc per dare corpo a nuove idee. Marchi di fabbrica, oltre al secolo di esperienza, la passione e l'eleganza, sapientemente sviluppate tra tradizione e contemporaneità.

www.coopcortina.com

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Many happy returns

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vast assortment of fabrics and materials, available in differing styles and patterns, a solid attachment to tradition, a specialised soft furnishing and personalising service capable, thanks to the experience of expert artisans, of designing ad hoc solutions, hence constantly giving rise to new ideas. These are the characteristics of the Cooperativa Cortina, adding up to an ability to satisfy the demands of every customer. In short, the features that distinguish this historical company are long experience together with the image, the dedication and the elegance that have been sagely developed by balancing tradition and modernity.


Top.LIVING

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CORTINA HOME COLLECTION ornamenti

Decorar(t)e Decorart

Rami di potatura trasformati in uno scenografico decoro naturale.

Pruned branches transformed into a natural scenographic décor.

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uando arredare è un’arte e l’eleganza un decoro naturale. Da Ampezzan Fiori&Casa, attività avviata nel 1991 e trasferitasi nel 2009 in pieno centro, si possono trovare particolarissimi oggetti per la casa, fiori, tessuti e quadri. Prodotti personalizzabili scovati in giro per il mondo — come le pelli scandinave e bretoni, il feltro tibetano e le affascinanti radici indonesiane — o realizzati in bottega utilizzando solo sostanze naturali, scelte in armonia con le diverse stagioni dell’anno. Ogni materiale viene esaltato nella sua semplicità per esprimere al meglio la propria anima naturale e distintiva. Secondo lo stesso principio, Ampezzan Fiori realizza anche arredo di interni e allestimenti per negozi e feste. Imperdibile, infine, per chi ama l’accoppiata mare-monti, la linea di prodotti dedicata al mondo marino. Piccoli pesci in legno, asciugamani e molto altro ancora per sentirsi «nel blu dipinto di blu», anche tra le bianche nevi di Cortina d’Ampezzo.

www.fiori.it

Summertime Billie Holiday

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lowers, fabrics, paintings and really special ornaments. Personalisable products that have been discovered in various parts of the world or created in the workshop using only natural materials chosen in harmony with the various seasons of the year. For the interior furnishings and the decorations for shops, parties and weddings that are the speciality of Ampezzan Fiori&Casa, the simplicity of each material is exalted so as to express to the full its own natural and distinctive soul.

Il piano d'appoggio è una radice indonesiana, sopra alcuni complementi: protagonista il cuore, declinato su piatti e oggetti per l’arredo.

The table is an Indonesian root, with some accessories on it: the heart is the protagonist, designed on plates and ornaments.


Mappamondo

www.dgbandion.com

CORTINA HOME COLLECTION ornamenti

Top.LIVING

Servizio da tavola in ceramica francese. Table service in French ceramic.

P

erché pensare ancora al “giro del mondo in 80 giorni”, quando si può farlo in pochi metri e senza contrattempi? Come? Con una visita alla Bottega di Amélie, ad esempio, dove, tra bicchieri molati a mano made in Usa, pregiate ceramiche stampate in tessuto, lampade ecologiche francesi e molti altri complementi che arrivano da terre vicine e lontane, c’è tutto un mondo a portata di mano. Ogni pezzo, accuratamente scelto da Leda, è frutto della sua curiosità e di una passione che fortunatamente ha saputo trasformarsi in mestiere. Oltre all’oggettistica d’arredo, estremamente ricercata e declinata su ogni stanza della casa — dal bagno alla sala da pranzo — enorme attenzione è dedicata a tessuti, stoffe e tendaggi. In collaborazione con tappezzieri artigiani ed esperte ricamatrici, si potranno creare le proprie stanze su misura, impreziosire finestre e pareti, fino a realizzare il proprio divano dei sogni.

Un dettaglio delle pregiate lavorazioni su tessuti e tendaggi (foto Archivio Ambra Piccin). A detail of the intricate working on fabrics and curtains (archive photo Ambra Piccin).

World map

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hy keep on thinking about going “around the world in 80 days” when you can do it in a few metres and without hitches? At the Bottega di Amélie, for example, with glasses made in the USA, precious ceramics printed in fabric, ecological lamps from France and many other ornaments discovered in places both far away and nearby, there is an entire world right at your feet. Enormous attention is dedicated to the fabrics and curtains, all personalisable thanks to collaboration with expert artisans.

C’è tutto un mondo intorno Matia Bazar

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CORTINA HOME COLLECTION tradizione

ritorno al futuro

Light my Fire The Doors

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toria e natura racchiuse in un unico oggetto. Simbolo della cultura architettonica locale, antico nucleo della tipica “ra ciàsa” d’Ampezzo, la stufa è un piccolo patrimonio culturale costruito in pietra o ceramica, un modello di riscaldamento antichissimo e, allo stesso tempo, innovativo. Il suo funzionamento, come ci spiega Maurizio Dimai, esperto progettista, artigiano e costruttore, è in tutto simile a quello del sole: il calore si propaga per irraggiamento, mantenendo costante la temperatura dell'ambiente e asciugandone l’umidità. Un prodotto al passo coi tempi, date le sue caratteristiche di rispetto ambientale e risparmio energetico, un oggetto di design capace di adattarsi ad arredi moderni e spazi più tradizionali, grazie alla costante personalizzazione che Maurizio compie in stretta sinergia con ogni cliente. Un prezioso suggerimento, quindi, per i nostri tempi: imparare a far tesoro del proprio passato, guardando al futuro. www.stufedimai.it

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Back to the future

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ge-old nucleus of the typical “ra ciàsa” of Ampezzo, the stube is a little cultural heritage built of stone or ceramic. As Maurizio Dimai, the expert designer and artisan, explains, it works in essentially the same way as the sun: the heat radiates, heating the entire house. A product that keeps pace with time, given its environmentally free characteristics and its capacity to adapt to both modern and traditional furnishings, thanks to the personalisation that Maurizio creates in close synergy with each individual client.

Tipica stufa ampezzana, circondata da struttura lignea, con base in materiale refrattario ed esterno rifinito in muratura.

Typical stove of the Ampezzo Valley, surrounded by a wooden structure, with a base in refractory material and finished externally in brick.


CORTINA HOME COLLECTION oggetti d'arte

Top.LIVING

IL VALORE DEL TEMPO E ti vengo a cercare Franco Battiato

The value of time Ai monti: coppia di sciatrici in legno dell'artista Abele Jacopi (fabbrica Lenci) degli anni Trenta. Ai monti: two ladies skiing, made of wood by the artist Abele Jacopi (fabbrica Lenci) in the 30s.

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erni has been a synonymous of first class antiques in Cortina for more than thirty years. Today as then, Alberto Verni Antiquariato e Gioielli has never limited itself in terms of the origin and the period when looking for furniture, objects or jewellery. The only selection criteria are the quality and the uniqueness of each item; in this way the search becomes a veritable bold and intellectual effort, in which the antique dealer also uses his sensitivity and taste. It’s not the monetary value of the material that makes each item precious but how it’s been manufactured. For this reason, each piece tells a story, of which most of the times it’s been essential part of. Therefore it’s not hard to imagine that the most exciting part of an antique dealer’s job is the search.

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a oltre trent'anni a Cortina, Verni è sinonimo di antiquariato di classe. Un'attività di famiglia cominciata in realtà ben prima, nel 1950, dalla madre a Riccione. Oggi come allora, Alberto Verni Antiquariato e Gioielli non si è mai posto alcun limite di epoca o provenienza nella ricerca di mobili, oggetti o monili. La qualità e l'unicità sono i soli criteri di selezione, che diventa così un vero e proprio atto di coraggio, intellettuale, di sensibilità e di gusto. E, molto spesso, come ricorda lo stesso Alberto, non è il valore economico del materiale a rendere prezioso un oggetto, quanto piuttosto la sua lavorazione. Così, ogni pezzo racconta una vicenda, una storia di cui è spesso parte integrante. Non è quindi difficile immaginare che, per l'antiquario, sia la ricerca la parte più emozionante del suo lavoro, e che il distacco da ogni singolo oggetto verrà reso più dolce sapendo che, nella casa che lo accoglierà, sarà riempito dello stesso amore.

www.albertoverni.it Specchio austriaco dell'Ottocento in legno intarsiato e dorato, considerato portafortuna.

Austrian mirror of the nineteenth century in wood, inlaid and gilt, believed to be a lucky charm.

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CORTINA HOME COLLECTION oggetti d'arte

L'evoluzione della specie Anarchy in the Uk Sex Pistols

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era una volta l’emporio, un guazzabuglio di merci, cibi e stoffe, versione nostrana dei più orientali bazar. Arrivarono poi le piccole botteghe specializzate, in seguito soppiantate dal boom dei grandi magazzini e, più di recente, dai monomarca, che però dimostrano già qualche ruga. Sì, perché l’ultima frontiera della vendita — accreditata dalle vetrine più luccicanti di mezzo mondo — è il negozio multitasking. Se nelle grandi capitali europee si può mangiare al ristorante e portar via il tavolo su cui si è pranzato, a Cortina, da Arredare e Vestirsi, si può, non solo acquistare un nuovo capo, ma anche rifarsi letteralmente il guardaroba: comprando direttamente un armadio, un divano o un comò. Oggetti particolarissimi, frutto di acquisti in giro per il mondo o di idee brillanti, introvabili pezzi di modernariato (chiedete a Mauro Guerresco di mostrarvi lo splendido divano di Carlo Scarpa), a conferma di come Cortina sia Regina di tendenze e nuove mode.

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The evolution of the species

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he last frontier in shopping, accredited by the most glittering shop windows of half the world, seemingly a truly multitasking shop. Just as in the great capitals of Europe, at Cortina too, at Arredare e Vestirsi, you can not only acquire new clothes but also literally renew your entire wardrobe, by buying a wardrobe or new dresser here as well. Really special objects, the fruit of acquisitions around the world or of brilliant ideas, and modern collectables not to be found elsewhere, confirming Cortina as the Queen of trends and new fashion.

Divano Chesterfield in pelle, con stampa a colori della bandiera inglese, Inghilterra, metà Novecento. Leather Chesterfield sofa, with colour print of the British flag, England, midtwentieth century.

Bancone in legno decapato, Francia, primi del Novecento.

www.guerresco.it

Pickled wood bar counter, France, early twentieth century.


CORTINA HOME COLLECTION oggetti d'arte

Top.LIVING

MOTO PERPETUO Senza pile, senza corrente, senza carica, la pendola Atmos vive del mutare del tempo, dell'energia dell'aria. Without the use of batteries, electricity or winding, the grandfather clock Atmos lives off the changes of time, of the energy of the air.

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imanere sul solco dell'eleganza, dell'unicità e del lusso assoluto: questa la scelta di Bartorelli Gioiellerie al momento dell'inaugurazione del suo punto vendita nel cuore di Cortina. Promesse mantenute fino in fondo, non soltanto per le preziose collezioni di alta gioielleria e i prestigiosi marchi di orologeria proposti al cliente con stile e professionalità, ma anche nel settore dell'orologeria da parete. Basti pensare alla riedizione in chiave moderna della pendola Atmos di Jager-LeCoultre, realizzata dal designer di fama internazionale Marc Newson. Il modello 561 è un elaborato meccanismo intrappolato in una sfera di cristallo Baccarat, che unisce la complessità del movimento meccanico alla semplicità delle linee. Un’opera d’arte e, allo stesso tempo, un capolavoro di tecnologia: il cuore è formato da una capsula con gas e cloruro di etile, che, man mano che sale la temperatura, si espande comprimendo una molla, facendo muovere l’orologio. www.bartorelli.it

L'orologio

Perpetual motion

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he jeweller’s shops Bartorelli Gioiellerie offers not only precious jewellery collections and prestigious watchmakers brands, but also exclusives wall clocks, for example the re-release, with a modern twist, of the grandfather clock Atmos by Jager-LeCoultre, made by the famous international designer Marc Newson. The 561 model is a work of art and a technology masterpiece at the same time: the heart of the clock is made of a gas and ethyl chloride capsule that, the more the temperature rises slowly, it expands compressing the spring and making the clock move.

Sergio Endrigo

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CORTINA HOME COLLECTION suggestioni

Arredo diVino Whisky facile Fred Buscaglione Una bottiglia del pregiato Champagne Krug. A bottle of fine Champagne Krug.

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orsi da sommelier, master, percorsi di studi specializzati e chi più ne ha più ne metta. Negli ultimi tempi la passione per il vino è decisamente dilagante. Come assaporare al meglio, con piacere e consapevolezza, il prezioso nettare di Bacco? Armandosi del giusto kit fatto di calici, boule, decanter e bottiglie rigorosamente di qualità. E siccome anche l’occhio vuole la sua parte, è bene che questi siano veri e propri oggetti di design. Ecco allora come un wine bar diventa anche wine shop. Nella Bottega La Suite, inaugurata lo scorso novembre in centro a Cortina, l’amore per il vino si mescola a complementi d’arredo estremamente ricercati in un’atmosfera calda e accogliente: un luogo davvero imperdibile per gli appassionati di tendenze e design enogastronomici.

Innovativo set da cocktail in policarbonato viola.

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Innovative cocktail set in purple polycarbonate.

DiVine décor

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ourses for sommeliers, master degrees and specialised studies: in recent times the enthusiasm for wine is beginning to spread. How to savour to the full the precious nectar of Bacchus? By arming yourself with the right kit made up of chalices, boules and decanters of the best quality. And since visual appearance is also important, it is just as well if these objects are designed tastefully. That is how a wine bar also becomes a wine shop. At the Bottega La Suite, the passion for wine merges with elegant ornaments in a warm and welcoming atmosphere: a place that is a must for lovers of trends and design in wine and gastronomy.


Top.LIVING

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TOP.show marketing territoriale raccontato da alessandro lolli foto archivio ottagono

Posti di Vista Green Block 2010 FdVLab, Ottagono e Comune di Milano promuovono il fuori salone dedicato alla sostenibilità, all’efficienza energetica e al verde urbano.

Top Living a Milano in occasione del Fuori Salone Media partner del progetto La fabbrica della sostenibilità, promosso dalla rivista Ottagono all’interno della Fabbrica del Vapore. CORTINA.Top Living sarà presente dal 14 al 19 aprile all’interno del bookshop di Ottagono, allestito all’ingresso della Fabbrica del Vapore (Via Procaccini 4; orari di apertura: 10-22). Un container riciclato e adattato dall'architetto Pierluigi Molteni sarà l'originale spazio espositivo che ospiterà le due testate proponendo, al suo interno, anche una biblioteca dei titoli di design più rappresentativi di Compositori, la casa editrice che ha fatto dell’architettura e del design i principali temi delle proprie pubblicazioni. Media partner of the project La fabbrica della sostenibilità (The sustainability factory), promoted by the magazine Ottagono inside the Fabbrica del Vapore. CORTINA.Top Living will be present from 14th to 19th April at the Ottagono bookshop set up at the entrance to the Fabbrica del Vapore (Via Procaccini 4; opening times: 10-22). A container recycled and adapted by the architect Pierluigi Molteni will be the original exhibition space that will host the two publications, with a library of the design titles that are most representative of Compositori, the publishing house that has made architecture and design the main themes of its publications.

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a cornice è quella del Fuori Salone di Milano che affianca, con iniziative e progetti, il Salone del Mobile, vetrina per eccellenza delle nuove collezioni d'arredamento per l'abitare. Il target è la cosiddetta "community del progetto": architetti, designer, art director e creativi della comunicazione. Decine e decine di appuntamenti culturali, showroom e spazi industriali dismessi che ospitano opere di artisti e designer provenienti da ogni parte del mondo, mostre e installazioni che presentano in modo creativo il meglio della produzione a livello internazionale. Milano si trasforma così in un magico “teatro del design”, dove i diversi percorsi creativi dialogano con il mercato e centinaia di migliaia di visitatori si incontrano per aggiornarsi sulle ultime tendenze dell'arredo. Nell’ampia offerta di eventi del Fuori Salone e della proposta culturale milanese, la Fabbrica del Vapore, in questi ultimi anni, ha rappresentato una voce coerente e dalla forte identità. Dal monitoraggio condotto da Ottagono nel corso del 2009 si è rilevata una presenza di circa 13.000 visitatori: un pubblico meno propenso ai facili richiami della semplice comunicazione e certamente più incline a indagare contenuti prossimi alle tematiche del green life. Questi aspetti hanno indotto FdVLab (Associazione Laboratori Fabbrica del Vapore) a individuare un partner di comunicazione per supportare lo sviluppo e l’approfondimento della cultura contemporanea: dalle arti visive alle arti performative, dal design all’architettura, dalla fotografia alla moda e, non ultimo, all’interazione tra queste discipline, nuove tecnologie e altre culture.


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Da questi presupposti nasce l’edizione 2010 di Posti di Vista — Green Block, organizzata da FdVLab in collaborazione con Ottagono e con il Comune di Milano, con l’obiettivo di dare vita a un progetto nuovo che, oltre a promuovere un sistema di eventi proposti dai singoli laboratori all’interno dello spazio, vede coinvolte iniziative culturali nelle immediate aree circostanti per favorire sinergie comunicative e conferire alla Fabbrica del Vapore il ruolo di polo di attrazione della città di Milano durante il Salone del Mobile. Il filone tematico intrapreso darà particolare spazio alla sostenibilità nel design e nell’arredamento, ampliandosi in termini applicativi verso l’architettura su scala abitativa e urbana, l’efficienza energetica e l’accessibilità, allargandosi, infine, ai contenuti della multifunzionalità in agricoltura e sul progetto-verde. Con un concept ben preciso che affronterà temi in linea con Milano Expo 2015 Nutrire il pianeta, energia per la vita.

Un'immagine del progetto Green Street realizzato in occasione di Expogreen e Cersaie lo scorso settembre presso Fiera Bologna. L'idea di integrare verde urbano e architettura sostenibile si è concretizzata attraverso la costruzione della Plug in House progettata dall'architetto Pierluigi Molteni (nella foto) e altri edifici mobili, immersi in 4.500 metri quadri di verde.

The Green Street project, created on the occasion of Expogreen and Cersaie last September. The integration of urban green area and sustainable architecture was achieved in the construction of the Plug in House designed by the architect Pierluigi Molteni (in the photo) and in other mobile buildings immersed in the green spaces.

Posti di Vista - Green Block 2010 Milano 14-19 aprile 2010 Fabbrica del Vapore – Via Procaccini, 4 - Milano

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1. Feedaway è un seggiolone made in Australia in cartone: personalizzabile e riciclabile, può essere piegato e trasportato facilmente. Design: Betul Madakbas e Anthony Dann. Azienda: Belkiz, www.belkiz.com.au.

1. Feedaway is a high chair made in Australia of cardboard: personalisable and recyclable, it can be folded and easily transported. Design: Betul Madakbas and Anthony Dann. Firm: Belkiz, www.belkiz.com.au.

2. Le Log Bowls, lavorate a mano dal Loyal Loot Collective e da artigiani locali, arrivano dal Canada e combinano la naturale bellezza degli alberi con una finitura colorata e brillante. Design: Doha Lindskoog. Azienda: Loyal Loot, www.loyalloot.com.

2. The Log Bowls, hand made by the Loyal Loot Collective and by local artisans, come from Canada and combine the natural beauty of trees with a colourful and shiny finish. Design: Doha Lindskoog. firm: Loyal Loot, www.loyalloot.com.

3. Din-ink trasforma delle normali penne in un set completo di posate. Non tossico, igienico e riciclabile al 100%. Design: ZO-loft, www.zo-loft.com.

3. Din-ink transforms normal pens into a complete set of cutlery. Non-toxic, hygienic and 100% recyclable. Design: ZO-loft, www.zo-loft.com.

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Top.LIVING

Posti di Vista

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dVLab, Ottagono and the City Council of Milan are the promoters of the side exhibition dedicated to sustainability, energy saving and urban green space. The framework is the Fuori Salone of Milan, which is a side exhibition, with initiatives and projects, of the Salone del Mobile furniture exhibition, the showcase par excellence of the new house furnishing collections. The target is the so-called "community of the project": architects, designers, art directors and creative communicators. There will be dozens and dozens of cultural appointments, showrooms and disused industrial areas hosting works by artists and designers coming from all parts of the world, exhibitions and installations presenting in a creative way the best of the production on an international scale. Milan will thus be transformed into a magical “theatre of design”, where the various creative tendencies will interact with the market and the hundreds and thousands of visitors will converge to find out the latest trends in furnishing. Given the wide range of events offered by the Fuori Salone and the cultural possibilities offered by Milan, the Fabbrica del Vapore has in recent years been a coherent voice with a strong identity. The monitoring conducted by Ottagono in the course of 2009 revealed a turnout of around 13,000 visitors: a public less inclined to seek the easy appeal of simple communication and certainly more inclined to examine topics closely linked to the themes of green life. These considerations have prompted FdVLab (the Workshop Association of the Fabbrica del Vapore) to identify a partner in communication to support the development and broadening of contemporary culture: from the visual to the performing arts, from design to architecture, from photography to fashion and, last

but not least, the interaction between these disciplines, new technologies and other cultures. From these premises arose the 2010 edition of Posti di Vista – Green Block, organised by FdVLab in collaboration with Ottagono and with the City Council of Milan, with the aim of giving life to a new project that, besides promoting a series of events proposed by the individual workshops within the space, involves cultural initiatives in the immediately surrounding areas to nurture communicative synergies and to confer to the Fabbrica del Vapore the role of pole of attraction for the city of Milan during the Salone del Mobile. The thematic Leitmotif adopted will lay particular emphasis on sustainability in design and furnishing, broadening its application to include architecture on a home and urban scale, energy saving and accessibility, as well as the themes of multi-functionality in agriculture and the green project, with a clear and precise concept tackling topics consistent with Milano Expo 2015 Nutrire il pianeta, energia per la vita, (Feeding the planet, energy for life). Posti di Vista — Green Block 2010 Milano 14-19 aprile 2010 Fabbrica del Vapore – Via Procaccini, 4 - Milano

In alto a sinistra: Faustina è una molletta per bucato dal design spiritoso, ricavata da fustini di detersivo appiattiti e fustellati. Design: Giorgio Biscaro, www.giorgiobiscaro.com. Qui sopra: Masterlite è uno scarpone da sci alpinismo. Un prodotto monomaterico e riciclabile. Concetto e design: MM Design. Produttore: Garmont.

Top left: Faustina is a clothes peg of a humorous design, obtained from detergent boxes flattened and punched. Design: Giorgio Biscaro, www. giorgiobiscaro.com. Above: Masterlite is an alpine ski boot. A product made of a single material and recyclable. Concept and design: MM Design. Producer: Garmont.

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Il viaggio di CORTINA. Top Living oltre i confini geografici di Cortina d'Ampezzo continua. Grazie a un circuito in costante sviluppo, fatto di location ed eventi che condividono con il magazine i valori dell'eccellenza e del bien vivre (l'elenco aggiornato, corredato dalle singole descrizioni, è onsultabile su www.cortina.dolomiti.org).

LONDRA Baglioni Hotel***** Baglioni Hotels 60 Hyde Park Gate – Kensington tel. +44 (0) 2073685700 www.baglionihotels.com

CERNOBBIO Villa d’Este*****Lusso Via Regina, 40 tel. +39 031 3481 www.villadeste.it

BELLAGIO Grand Hotel Villa Serbelloni*****Lusso Via Roma, 1 tel. +39 031 950216 www.villaserbelloni.com

COMO Circolo Golf Villa d’Este Via Cantù, 13 - Montorfano tel. +39 031 200200 www.golfvilladeste.com

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STRESA Villa e Palazzo Aminta*****Lusso Via Sempione Nord, 123 tel. +39 0323 933818 www.villa-aminta.it

Ristorante Antica Osteria del Ponte**Michelin Via Piazza G. Negri, 9 Cassinetta di Lugagnano tel. +39 02 9420034 www.anticaosteriadelponte.it

MILANO

VENEZIA

Palazzo Sant'angelo****Lusso San Marco, 3878/b - 3488 tel. +39 041 2411452 www.palazzosantangelo.com San Clemente Palace*****Lusso Isola di San Clemente 1, San Marco tel. +39 041 2445001 www.sanclementepalacevenice.com

Four Seasons Hotel*****Lusso Via Gesù, 6/8 tel. + 39 02 77088 www.fourseasons.com

Golf Club Ca’ Della Nave Piazza della Vittoria, 14 - Martellago tel. +39 041 5401555 www.cadellanave.com

Hotel Principe di Savoia*****Lusso Piazza della Repubblica, 17 tel. +39 02 62301 www.hotelprincipedisavoia.com

Bauer Hotel***** San Marco, 1459 tel. +39 041 5207022 www.bauervenezia.com

Carlton Hotel Baglioni***** Baglioni Hotels Via Senato, 5 tel. +39 02 77077 www.baglionihotels.com

Bauer Casa Nova***** San Marco, 1459 tel. +39 041 5207022 www.bauervenezia.com

Due Torri Hotel Baglioni***** Baglioni Hotels Piazza S. Anastasia, 4 tel. +39 045 595044 www.baglionihotels.com

Bauer Il Palazzo*****Lusso San Marco, 1459 tel. +39 041 5207022 www.bauervenezia.com

Ristorante Il Desco**Michelin Via Dietro San Sebastiano, 7 tel. +39 045 595358 www.ildesco.com

Bauer Palladio Hotel & Spa***** San Marco, 1459 tel. +39 041 5207022 www.bauervenezia.com

Villa Del Quar***** & Ristorante Arquade**Michelin Via Quar, 12 - Pedemonte tel. +39 045 6800681 www.hotelvilladelquar.it

Hotel The Gray*****Lusso Sina Hotels Via San Raffaele, 6 tel. +39 02 7208951 www.hotelthegray.com Hotel De La Ville****S Sina Hotels Via Hoepli, 6 tel. +39 02 8791311 www.delavillemilano.com Ristorante Trussardi alla Scala**Michelin Piazza della Scala, 5 tel. +39 02 0688201 www.trussardi.it

Ristorante Gourmet De Pisis Bauer San Marco, 1459 tel. + 39 041 5207022 www.bauervenezia.com Luna Hotel Baglioni*****Lusso Baglioni Hotels San Marco, 1243 tel. +39 041 5289840 www.baglionihotels.com

Centurion Palace*****Lusso Sina Hotels Dorsoduro, 173 tel. +39 041 34281 www.centurionpalacevenezia.com

VERONA

Ristorante Perbellini**Michelin Via Muselle, 130 – Isola Rizza tel. +39 045 7135352 www.perbellini.com

NOVARA Hotel Ristorante Villa Crespi****Lusso Via G. Fava, 18/1 – Orta San Giulio tel. +39 0322 911902 www.hotelvillacrespi.it


Top.LIVING

i grandi eventi di cui sarà protagonista cortina.top living

Polo Gold Cup 2010 1-9 maggio, Villa Sesta 29 maggio-5 giugno, Costa Smeralda 14-19 giugno, Roma

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ORTINA.Top Living prosegue il suo viaggio all’insegna dell’eleganza e della raffinatezza. Media partner di Audi Polo Gold Cup Circuit, che ogni anno a Cortina nel mese di febbraio ha un suo importante appuntamento, a seguito del torneo, la rivista approderà anche in Toscana, in Sardegna e a Roma.

www.pologoldcup.org Ristorante Al Sorriso***Michelin Via Roma, 18 – Soriso tel. +39 0322 983228 www.alsorriso.com

VICENZA Ristorante La Peca**Michelin Via Giovanelli, 2 - Lonigo tel. +39 0444 830214 www.lapeca.it

MANTOVA Ristorante dal Pescatore***Michelin Località Runate, 15 Canneto sull’Oglio tel.+39 0376 723001 www.dalpescatore.com

TORINO Relais Villa Matilde****Lusso Via Marconi, 29 - Romano Canavese tel. +39 0125 639290 www.relaisvillamatilde.com

PARMA Hotel Palace Maria Luigia****Lusso Sina Hotels Viale Mentana, 140 tel. +39 0521 281032 www.palacemarialuigia.com

BOLOGNA

Ristorante La Lumiera Via di Sabbiuno, 4 tel. +39 051 589404 www.lumiera.it Frassinago Diciotto Insideout Via Frassinago, 18/2 tel. +39 051 330888 www.frassinagodiciotto.com Hotel Corona d’Oro****Lusso Art Hotels Via Oberdan, 12 tel. +39 051 7457611 www.bolognarthotels.it Hotel Commercianti**** Art Hotels Via de’ Pignattari, 11 tel. +39 051 7457511 www.bolognarthotels.it Hotel Novecento**** Art Hotels P.zza Galileo, 4/3 tel. +39 051 7457311 www.bolognarthotels.it Hotel Orologio***S Art Hotels Via IV Novembre, 10 tel. +39 051 7457411 www.bolognarthotels.it

IMOLA Ristorante San Domenico**Michelin Via G. Sacchi, 1 tel. +39 0542 29000 www.sandomenico.it

The Road to Contemporary Art 27-30 maggio 2010, Roma

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alcoscenico d’eccezione, allestita per la prima volta nell’ex Mattatoio del quartiere Testaccio, la fiera aprirà la primavera romana dell’arte contemporanea con ben 70 gallerie internazionali per 8.000 metri quadrati di superficie espositiva. Per l’occasione, i musei d’arte contemporanea MACRO e MAXXI, assieme al ricco calendario di attività, mostreranno i nuovi spazi, facendo di Roma la capitale indiscussa dell’arte internazionale che ospiterà anche l’eccellenza della valle ampezzana.

www.romacontemporary.it

Grand Hotel Baglioni*****Lusso Baglioni Hotels Via Indipendenza, 8 tel. +39 051 225445 www.baglionihotels.com

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The travels of CORTINA. Top Living beyond the geographical confines of Cortina d'Ampezzo continue, thanks to a circuit that is constantly growing, the fact of its location and events that share with the magazine the values of excellence and bien vivre (the updated list can be consulted at www.cortina.dolomiti.org).

Riccione

FIRENZE

PISA

Concept Store Block 60 Via Milano, 60 tel. +39 0541 1871400 www.block60.com

Villa La Massa***** Via della Massa, 24 - Candeli tel. +39 055 62611 www.villalamassa.it

Bagni di Pisa Natural Spa Resort STB Largo Shelley, 18 San Giuliano Terme tel. +39 050 88501 www.bagnidipisa.com

SAVONA La Meridiana*****Lusso Via ai Castelli, 11 – Garlenda tel. +39 0182 580271 www.lameridianaresort.com

PISTOIA Grotta Giusti Natural Spa Resort STB Via Grottagiusti, 1411 Monsummano Terme tel. +39 0572 90771 www.grottagiustispa.com

FORTE DEI MARMI Hotel Augustus***** Viale Morin, 169 tel. +39 0584 787200 www.augustus-hotel.it

VIAREGGIO Hotel Astor****Lusso Sina Hotels Lungomare Carducci, 54 tel. +39 0584 50301 www.astorviareggio.com

Hotel Savoy***** Rocco Forte Collection Piazza della Repubblica, 7 tel. +39 055 2735831 www.roccofortecollection.com Hotel Bernini Palace****S Baglioni Hotels Piazza San Firenze, 29 tel. +39 055 288621 www.baglionihotels.com Relais Santa Croce*****Lusso Baglioni Hotels Via Ghibellina, 87 tel. +39 055 2342230 www.baglionihotels.com J.K.Place Firenze**** Piazza S. Maria Novella, 7 tel. +39 055 2645181 www.jkplace.com Grand Hotel Villa Medici*****Lusso Sina Hotels Via Il Prato, 42 tel. +39 055 277171 www.villamedicihotel.com Palazzo Vecchietti Dimore d’Epoca Via degli Stozzi, 4 tel. +39 055 2302802 www.palazzovecchietti.it Ristorante La Tenda Rossa Piazza del Monumento, 9/14 Cerbaia in Val di Pesa tel. +39 055 826132 www.latendarossa.it

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SIENA Fonteverde Natural Spa Resort STB Località Terme, 1 San Casciano dei Bagni tel. + 39 0578 57241 www.fonteverdespa.com

PERUGIA Hotel Brufani Palace*****Lusso Sina Hotels Piazza Italia, 12 tel. +39 075 5732541 www.brufanipalace.com Golf Club Lamborghini Località Soderi, 1 - Panicale tel. +39 075 837582 www.lamborghinionline.it

PORTO ERCOLE Hotel Il Pellicano***** Località Sbarcatello tel. +39 0564 858111 www.pellicanohotel.com

LADISPOLI Hotel La Posta Vecchia***** Palo Laziale tel. +39 06 9949501 www.lapostavecchia.com


Top.LIVING

Nelle Vip Lounge degli aeroporti di Venezia e di Treviso

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irtuoso modello d’integrazione, il sistema aeroportuale Venezia-Treviso, gestito dal gruppo Save, rappresenta un punto di forza imprescindibile per tutto il Nordest. Negli anni ha lavorato per assecondare le forti esigenze di mobilità di un territorio particolarmente vivace, sempre attento a cogliere le opportunità offerte dai nuovi mercati e interessato, al contempo, a far conoscere al mondo le sue ricchezze culturali e ambientali.

ROMA Regina Hotel Baglioni*****Lusso Baglioni Hotels Via Veneto, 72 tel. +39 06 421111 ww.baglionihotels.com Hotel De Russie***** Rocco Forte Collection Via del Babuino, 9 tel. +39 06 32888830 www.roccofortecollection.com Hotel Gladiatori Palazzo Manfredi***** Via Labicana, 125 tel. +39 06 77591380 www.hotelgladiatori.it Hotel Bernini Bristol*****Lusso Sina Hotels Piazza Barberini, 23 tel. +39 06 488931 www.berninibristol.com Hotel Eden***** Starwood Hotels Via Ludovisi, 49 tel. +39 06 478121 www.edenroma.com Hotel St George*****Lusso Via Giulia, 62 tel. +39 06 686611 www.stgeorgehotel.it Park Hotel Villa Grazioli**** Via Umberto Pavoni, 19 Grottaferrata tel. +39 06 945400 www.villagrazioli.com

Hotel Art**** Via Margutta, 56 tel. +39 06 328711 www.hotelart.it

www.veniceairport.it www.trevisoairport.it

Concept Store Tad Via del Babuino, 155 tel. +39 06 96842086 www.wetad.it

RAVELLO Hotel Villa Cimbrone***** Via Santa Chiara, 26 tel. +39 089 857459 www.villacimbrone.com

POSITANO Hotel Il San Pietro*****Lusso Via Laurito, 2 tel. +39 089 875455 www.ilsanpietro.it

CAPRI Hotel Punta Tragara*****Lusso Via Tragara, 57 tel. +39 081 8370844 www.hoteltragara.com J.K.Place Capri***** Via di Marina Grande, 225 tel. +39 081 8384001 www.jkcapri.com

COSTA SMERALDA

Abitare il Tempo 16-20 settembre 2010, Verona

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na miscela esclusiva di tradizione e innovazione, design e decorazione, artigianato e industria, cultura e mercato, capace di offrire opportunità, stimoli e suggestioni utili a orientarsi nel presente e a proiettarsi nel futuro: questo è Abitare il Tempo. A Verona, CORTINA.Top Living avrà quindi un’altra fondamentale occasione di visibilità internazionale, grazie alla sua distribuzione all’interno di una vetrina assolutamente esclusiva per l’arredamento di interni.

www.abitareiltempo.com

Yacht Club Costa Smeralda Via della Marina - Porto Cervo tel. +39 0789 902200 www.yccs.it

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IL POCKET Top Living Agenzie immobiliari Dalla A alla Z, tutti i nomi delle eccellenze dell'architettura, dell'artigianato e dell'arredamento della conca ampezzana.

Agenzia Andreotta Piazza Silvestro Franceschi, 3 tel. 0436 866261 Agenzia Ariston Via Guglielmo Marconi, 12/b tel. 0436 2302 Agenzia Castello Via del Castello, 45 tel. 0436 3079 Agenzia Cortina Real Estate Via del Castello, 45 tel. 0436 3079 Agenzia Cortinese Piazzetta San Francesco,15 tel. 0436 863886 Agenzia Paggiaro El Toulà Corso Italia, 164 tel. 0436 3579 Agenzia Menardi e Kugler Via Stazione, 3 tel. 0436 2502 Dolomia Agenzia d'Affari Via Roma, 57 tel. 0436 861760-868499

Arredo e decorazioni artistiche Alberto Verni. Antiquariato e Gioielli Corso Italia, 57 tel. 0436 868040 Ampezzan Fiori&Casa Via Stazione, 25 tel. 0436 862358 Arte del Legno Mayer Corso Italia, 196 tel. 0436 3637 Bartorelli Gioiellerie Piazza Silvestro Franceschi, 13 tel. 0436 860909 Bottega La Suite Via Stazione, 10 tel. 0436 861797 Centro Casa Cooperativa Pian da Lago, 47 tel. 0436 866541 Cesarino Fiorista Via Guide Alpine, 1-3 tel. 0436 862115-863781 Elettricità Cortina Pian da Lago, 77 tel. 0436 866641 La Cooperativa di Cortina Corso Italia, 40 tel. 0436 861245 Guerresco Arredare e Vestirsi Corso Italia, 4 tel. 0436 878148 La Bottega di Amélie Via XXIX maggio, 18 tel. 0436 860288 Lacedelli Cortina Fiames, 1/b tel. 0436 866607 Corso Italia, 24 tel. 0436 870081 L'Officina delle Piante Alverà, 195 tel. 348 5929153 Sottosopra Casa Via XXIX maggio, 14 tel. 0436 863892

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Elettricisti Electra Galleria Nuovo Centro, 11 tel. 0436 868111 Elettrica Gaspari Pian da Lago, 46/d tel. 0436 868176 Elettricità Cortina Pian da Lago, 77 tel. 0436 866641 Elettrotecnica F.D.A. Via Cà Zanna, 20 tel. 0436 866883 Majoni Elettrotecnica Majon, 8 tel. 0436 860696 Silvio Pianezze Impianti Elettrici Mortisa, 38 tel. 0436 867035

Elettrodomestici Centro Tecnico Via del Castello, 37 tel. 0436 866615 Majoni Elettrotecnica Majon, 8 tel. 0436 860696

Fabbri Fabbri Lacedelli Melo Val di Sopra, 65 tel. 0436 866792 Fabbro Fabio Bernardi Alverà, 195 tel. 0436 860412 Fabbro Poloto di Lacedelli Leopoldo La Vera, 28 tel. 0436 863754 Fabbro Pompanin Pian da Lago, 13/c tel. 0436 878142 Fabbro Zino L.T.A. Pian da Lago, 34/36 tel. 0436 867757 I Fabbri Zardini Marco e Renzo Brite de Val tel. 0436 867735 Siorpaes Pian da Lago, 43 tel. 0436 867941 Giancarlo Candeago Pian da Lago, 74 tel . 0436 866577


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Imbianchini e verniciatori

Stufe

El Marangon Pian da Lago tel. 0436 866798 Falegnameria Alverà Silvio Pezié, 1/b tel. 0436 3168 Falegnameria Bariza di Alberti Roger Cadelverzo di Sopra, 43 tel. 0436 866070 Falegnameria Chi De Mano Via del Castello, 98 tel. 0436 4408 Falegnameria Dadiè&Zardini Salieto, 12/a tel. 0436 860842 Falegnameria Dimai Pian da Lago, 81 tel. 0436 878000 Falegnameria Faloppa Zuel di Sopra, 59 tel. 0436 860865 Falegnameria Fratelli Bianchi Via Guide Alpine, 2 tel. 0436 870007 Falegnameria Ghezze S. Pian da Lago, 29 tel. 0436 867922 Falegnameria Idea Legno di Constantini Andrea Pian da Lago, 29 tel. 0436 862298 Falegnameria Il Truciolo Alverà, 141 tel. 0436 868152 Falegnameria Lorenzi di Massimo Lorenzi Zuel di Sopra, 21/a tel. 0436 866966 Falegnameria Menardi Fabrizio Pian da Lago, 40 tel. 0436 866724 Falegnameria Nichelo Pian da Lago, 13/a tel. 0436 870175 Falegnameria Rossi Giorgio Pian da Lago, 70 tel. 0436 861289 Falegnameria Valle Gilardon, 4 tel. 0436 861720 L'Arte di Arredare Pian da Lago, 1 tel. 0436 878182 La Falegnameria di Mario Ghedina Via Annibale De Lotto, 46 San Vito di Cadore tel. 0436 9648 Legno d'Epoca-Bottega del Soffitto Via Marangoi, 12 tel. 0436 866925 Lacedelli Cortina Fiames, 1/b tel. 0436 866607

Brunotti Aldo pittore verniciatore Via del Castello, 21 tel. 0436 866715 Dibona A. di Dibona Stefano Cademai, 57 tel. 0436 867502 Di Gallo Sergio eredi di Di Gallo Giancarlo Ria de Zeto, 25 tel. 0436 4719

de Bernardo stufe Pian da Lago, 46 tel. 0436 861548 Dimai Maurizio Via del Castello, 179 tel. 0436 862443 Zardini Stufe Brite de Val, 2 tel. 0436 4650

Gallerie d’arte Galleria Mucciaccia Piazzetta Pittori Fratelli Ghedina, 118 tel. 0436 5546

Idraulici Impianti termoidraulici Balbo Mauro Pian da Lago, 11 tel. 0436 876171 Calor Service Pian da Lago, 1 tel. 0436 5548

Imprese edili

Tappezzieri

C&G Cartongesso Pian da Lago, 16/d tel. 0436 861873 De Zanna Basilio lavori edili Cadelverzo di Sopra, 38 tel. 0436 866863 Dimai Maurizio lavori edili Via del Castello, 179 tel. 0436 862443

Lacedelli Cortina Fiames, 1/b tel. 0436 866607 Corso Italia, 244 tel. 0436 870081 La Bottega di Amélie Via XXIX maggio, 18 tel. 0436 860288 La Cooperativa di Cortina Corso Italia, 40 tel. 0436 861245

Materiali edili

Vetrerie

S.C.I.A. Società Cooperativa Pian da Lago, 91/93 tel. 0436 2846

Pio Alverà lavorazione artigianale artistica del vetro piombato Alverà, 126 tel. 0436 5147

Studi tecnici Ingegneri Architetti Geometri Architetti Bernardi Silvio, Valentina, Jacopo Via Stazione, 26 tel. 0436 2390 Architetto Luca Caproni Pian da Lago, 45/a tel. 0436 878175 Architetto Christian Ghedina Verocai, 36/b tel. 0436 878022 Architetto Luca Menardi Ruggeri Pian da Lago, 45/a tel. 0436 878175 Bernardi Roland Ingegnere Via dello Stadio, 7/a tel. 331 6229400 De Biasi Marco Geometra Via Cesare Battisti, 58 tel. 0436 860242 Lancedelli Alberto Ingegnere Ronco, 77 tel. 0436 3312 Pompanin Geometra Enrico Studio Tecnico Pian da Lago, 71 tel. 0436 862260 Studio di architettura Enrico Ghezze Via Roma, 98/a tel. 0436 867664 Studio di architettura Da Riz Giacomo Pian da Lago, 79 tel. 0436 2599 Studio di architettura Ambra Piccin Via Faloria, 25 tel. 0436 870052 Studio tecnico Alverà e Associati Fiames, 1 tel. 0436 867466 Studio tecnico Bernardi Andrea Alverà, 53 tel. 0436 868226

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SALVA CON NOME

PRIMAVERA

Dall'arte allo sport, dall'attualitĂ Capital OneÂŽ World Men's Curling Championship 3-11 aprile 2010 www.curlingcortina.dolomiti.org Cortina-Dobbiaco Run 30 maggio 2010 www.cortina-dobbiacorun.it

ESTATE

all'enogastronomia, dalla musica Cortina Bike Days 23-25 luglio 2010 www.cortinabike.dolomiti.org Cortina InCroda luglio-dicembre 2010 www.cortinaincroda.org Cortina InCanta 2-4 luglio 2010 www.cortinaincanta.it Sagra d'Ampezzo 4-6 luglio 2010 Festival Accademia Dino Ciani 24 luglio-8 agosto 2010 www.festivaldinociani.com

Festa delle Bande 22-29 agosto 2010 www.corpomusicalecortina.it Cortina InConTra agosto-settembre 2010 www.cortinaincontra.it Coppa d'Oro delle Dolomiti settembre 2010 www.coppadorodelledolomiti.org

AUTUNNO

all'architettura. Tutto il bello di Cortina, Mercatino di Natale dicembre 2010-gennaio 2011

Granfondo Dobbiaco-Cortina 5-6 febbraio 2011 www.dobbiacocortina.org

Festival Internazionale Sculturein Neve gennaio 2011 Carnevale di Cortina febbraio 2011 Coppa del Mondo di Sci Femminile 21-23 gennaio 2011 Cortina Winter Polo www.cortinaclassic.com febbraio 2011 www.cortinawinterpolo.org

INVERNO

stagione per stagione.

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Cortina Snowkite Contest marzo 2011 www.cortinasnowkitecontest.com


Top.LIVING

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