Gazzetta dello sport - 5 luglio 2011

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DA OGGI 8 PAGINE! TUTTO QUELLO CHE SUCCEDE NEL MONDO, OROSCOPO, TV E UN RACCONTO DI CAMILLERI

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Altri Mondi: estate con Montalbano ALL’INTERNO DEL GIORNALE DA PAG. 19 A PAG. 25

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3 Nelle immagini due pagine dell’inserto Altri Mondi Estate

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ITALIA

anno 115 ­ Numero 156 Anno

CALCIOPOLISHOCK

PALAZZI AFFONDA L INTER Il pm: «Ci fu illecito sportivo». Moratti: «Inaccettabile» l Editoriale

Mercato

DI ANDREA MONTI

JUVE

SCUDETTO BRUCIATO

Aguero: Marotta andrà a Madrid solo per il «sì»

U no scudetto da bruciare. Anzi, già bruciato. Poco importa, in fondo, se qualche organo federale alla fine lo scucirà dalla maglia dell’Inter o uno stuolo di legali riuscirà a tenercelo attaccato con la debole imbastitura della prescrizione. Dopo la durissima relazione del procuratore Palazzi, il titolo del 2006 è di fatto revocato dalla storia.

Ma la società bianconera tiene in caldo anche le piste che portano Giuseppe Rossi e a Vucinic

L’ARTICOLO A PAGINA 2

LAUDISA A PAGINA 13

l Analisi

DAL BRASILE

DI RUGGIERO PALOMBO

LA PALLA AL CONSIGLIO Q uello dell’Inter fu illecito

sportivo. Lo scrive Stefano Palazzi. Non fossero passati cinque anni e non fosse intervenuta la prescrizione, la società nerazzurra sarebbe andata a processo. Come Juventus, Milan, Fiorentina, Lazio e poi Reggina. Settantadue pagine di motivazioni, ventiquattro dedicate alle intercettazioni telefoniche di Giacinto Facchetti e Massimo Moratti.

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L’ARTICOLO ALLE PAGINE 2 E 3

Relazione durissima: con le nuove intercettazioni l’Inter sarebbe stata deferita e il titolo 2006 non assegnato. Il presidente reagisce: «L’attacco a Facchetti è grave, offensivo e stupido» ELEFANTE, IARIA, PICCIONI, VELLUZZI DA PAGINA 2 A PAGINA 8

TRATTATIVA OK AL VELEZ VANNO 12 MILIONI. E ORA BANEGA

COLPO DEI NERAZZURRI PRESO L ARGENTINO ALVAREZ DALLA VITE E ELEFANTE A PAGINA 12

3 Ricardo Alvarez, 23 anni, trequartista del Velez Sarsfield AFP

Thiago Silva «Milan, prendi Hamsik e Danilo» Possibile scambio Gilardino Acquafresca tra Fiorentina e Genoa. Su Lavezzi c’è il City CALAMAI E PASOTTO A PAGINA 10

w IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI

Dopo aver tolto la fascia a Casillas, Mou ha scelto il nuovo capitano del Real: è lui.


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I’Editoriale

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di ANDREA MONTI

SCUDETTO BRUCIATO Uno scudetto da bruciare. Anzi, già bruciato. Poco importa, in fondo, se qualche organo federale alla fine lo scucirà dalla maglia dell'Inter o uno stuolo di legali riuscirà a tenerlo attaccato con la debole imbastitura della prescrizione. Dopo la durissima relazione del procuratore Palazzi, il titolo del 2006 è di fatto revocato dalla storia. Certo, l'inchiesta - analizzata a fondo da Ruggiero Palombo nell'articolo che segue - ha il valore di una requisitoria postuma, non di una sentenza. Ma le chiacchiere stanno a zero: il pm sportivo dice che la società nerazzurra e soprattutto l'allora presidente Giacinto Facchetti commisero un illecito sportivo per avvantaggiarsi in classifica. Se le intercettazioni emerse grazie ai legali di Moggi dalla farraginosa istruttoria di Napoli fossero state in suo possesso nel 2006, l'Inter sarebbe stata sicuramente deferita e probabilmente condannata alle stesse pene del Milan. Non a quelle della Juve, al centro «di un vero e proprio sistema organizzato». Ma, in ogni caso, addio scudetto degli onesti. Moratti parla di attacco inaccettabile. Dice che Palazzi si sbaglia di grosso. Difende Facchetti da accuse che fanno male anche a noi. Lui le giudica «gravi, offensive, stupide». E a chi gli chiede se abbia voglia di mollare risponde: «Io lavoro per i miei tifosi, non per quella gente lì». Ma proprio ai suoi tifosi, ai tanti lettori nerazzurri, la Gazzetta deve raccontare i fatti di oggi con la stessa forza e la stessa severità di giudizio che riservò ai comportamenti della Juve e del Milan cinque anni fa. «Quella gente lì» è in realtà un magistrato militare competente e credibile: nel giudicare sulla fondatezza dell'esposto juventino compie un'operazione coraggiosa che coinvolge pure noi giornalisti. Non riscrive, ma doverosamente completa con il capitolo finale una vicenda che ha sconvolto il calcio, mosso odi insanabili, diviso le tifoserie. E soprattutto ha segnato profondamente la società italiana e la credibilità del suo sport più amato. Sulla scia di Cannavò, ho sempre sostenuto, e da tempi non sospetti, che quel maledetto scudetto non andasse assegnato. Meglio sarebbe stato affiggerlo, con quello del 2005, all'entrata della Lega a perenne memento di un periodo da dimenticare. Per tutti. La decisione improvvida dell'allora commissario Guido Rossi trasformò lo scudo tricolore nel simbolo conteso di un'ordalìa. Ieri, qualsiasi sia l'esito della controffensiva morattiana, la guerra si è altrettanto simbolicamente conclusa come ogni guerra. Lasciando sul campo vittime, memorie spezzate e tante macerie. Da domani, per quanto ci riguarda, si comincia a ricostruire.

PAROLE CHIAVE

S PRESCRIZIONE È l’estinzione di un reato a seguito del trascorrere di un determinato periodo di tempo. Nella giustizia sportiva scatta dopo due anni per i club e dopo quattro per i tesserati

S ARCHIVIAZIONE Nella maggior parte dei casi è intervenuta la prescrizione, ragion per cui il procuratore Palazzi ha chiesto l’archiviazione (salvo sfidare l’Inter a rinunciare alla prescrizione). In casi limitati non si sono riscontrati fatti di rilievo disciplinare

S ESPOSTO L’ha presentato la Juventus nel maggio 2010 chiedendo la revoca dello scudetto 2006 assegnato a tavolino all’Inter

S CONSIGLIO FEDERALE Adesso la palla passa al consiglio federale, che si riunirà lunedì 18 luglio. Il Consiglio federale, fatte salve le funzioni attribuite all’Assemblea, è l’organo normativo, di indirizzo generale e di amministrazione della federazione italiana gioco calcio

Inter spalle Scudetto 2006 Palazzi durissimo «Illecito anche da Facchetti» La relazione in 72 pagine del procuratore Figc: «Aveva una rete di rapporti non regolamentare» RUGGIERO PALOMBO

Quello dell’Inter fu illecito sportivo. Lo scrive Stefano Palazzi. Non fossero passati cinque anni e non fosse intervenuta la prescrizione, la società nerazzurra sarebbe andata a processo. Come Juventus, Milan, Fiorentina, Lazio e poi Reggina. Settantadue pagine di motivazioni, ventiquattro dedicate alle intercettazioni telefoniche di Giacinto Facchetti e Massimo Moratti. Una requisitoria durissima ma anche un documento lucido in cui niente, ma proprio niente, viene lasciato al caso e alla libera interpretazione: il passato viene riattraversato per metterlo a confronto con il presente, tra affinità e distinguo. E l’esposto della Juventus, la richiesta di revoca dello scudetto all’Inter, trova risposte certe: ci sono strade precluse, strade aperte e strade ancora inesplorate. Facchetti Il j’accuse di Palazzi è impietoso. Solo per l’ex presidente dell’Inter, per Meani già giudicato cinque anni fa e

per il presidente del Livorno Spinelli, il procuratore federale configura l’illecito sportivo. Per tutti gli altri, incluso Moratti, e cioè Cellino (Cagliari), Campedelli (Chievo) Corsi (Empoli), Foti (Reggina), Foschi (Palermo) Spalletti (Udinese) Gasparin (Vicenza) Governato (Brescia) si configura la violazione dell’articolo 1 (sulla lealtà e probità sportiva). Su Facchetti, scrive Palazzi, «è emersa l’esistenza di una rete consolidata di rapporti, di natura non regolamentare» ed «essi costituiscono un gravissimo attentato ai valori di terzietà, imparzialità e indipendenza del settore arbitrale» instaurati con gli allora designatori Bergamo, Pairetto e Mazzei. Azioni «certamente dirette ad assicurare un vantaggio in classifica all’Inter» da cui l’illecito. Moratti La posizione di Moratti è più sfumata, «appare presentare profili di rilievo disciplinare, anche se di gravità decisamente inferiore» rispetto a Facchetti. Palazzi esplora anche il «caso Nucini», l’arbitro col quale l’Inter ebbe a che fa-

re fin dall’estate 2002, sorta di presunto «cavallo di troia» per smascherare gli altrui illeciti. Attraverso l’audizione di Moratti, Palazzi fa un parallelo tra l’Inter e la Fiorentina, entrambe convinte di essere discriminate (dal sistema Moggi), ricordando come nel caso dei viola condannati nel 2006 a 15 punti di penalizzazione «i giudicanti valutarono il predetto elemento solo come parametro di graduazione della gravità del fatto e delle conseguenti sanzioni». Comunque un’attenuante. Deferimento E’ la motivazione di un deferimento (sterilizzato dalla prescrizione), non una condanna e Palazzi lo ricorda, sottolineando il suo ruolo di pm nell’estate del 2006, quando non tutto il suo impianto accusatorio venne sposato dagli organi giudicanti. Il caso di Meani viene portato ad esempio: allora Palazzi configurò per lui l’illecito, che gli organi giudicanti derubricarono a meno grave violazione dell’articolo uno, con conseguente vantaggio per il Milan, che da una possibile serie

clic BANDIERA DELLA GRANDE INTER DI HERRERA, PILASTRO AZZURRO

Giacinto Facchetti (nella foto con Moratti) è stato presidente dell’Inter dal 19 gennaio 2004 fino al giorno della morte, il 4 settembre 2006, all’età di 64 anni per un tumore al pancreas. Facchetti, oltre che dirigente, dell’Inter è stato una bandiera: terzino sinistro, vestì la maglia nerazzurra dal 1960 al 1978, vincendo due Coppe dei Campioni, 4 scudetti, due Intercontinentali e una Coppa Italia. Con La Nazionale è stato campione d’Europa nel 1968. Nelle intercettazioni di Calciopoli viene spregiativamente chiamato «Brindellone» da Luciano Moggi, ex d.g. della Juve, poi radiato.

IL PROCURATORE FEDERALE ECCO PERCHE’ SI E’ ANDATI A RILENTO

Piano piano, per rispettare le regole Palazzi lumaca? Le intercettazioni devono essere acquisite come dice la legge VALERIO PICCIONI

Non sono una lumaca. Devo rispettare le regole. Stefano Palazzi ha cominciato la sua sventagliata di pagine più o meno così. A pagina 2 e 3, il procuratore federale risponde didascalicamente a chi lo accusa di aver proceduto al rallentatore. Punto primo: «l’acquisizione

del materiale si concludeva il 20 giugno», data di arrivo delle ultime trascrizioni bis del perito Roberto Porto da Napoli. Punto secondo: gli atti vanno acquisiti come dice la legge. Quindi «possono essere legittimamente utilizzati soltanto se acquisiti secondo le norme statuali». Cioè: le intercettazioni non le posso prendere dai giornali, devono arrivare da una procura. Insomma, se Abete aveva detto che in certi casi «si dorme meno la notte», il procuratore è convinto di aver risposto alla sollecitazione. Passando da una primavera caldissima a un’estate bollente. Prima le requisitorie per chiedere (e ottenere) la radiazione di Mog-

.it Sul sito tutte le 72 pagine della relazione di Palazzi e le reazioni di Moratti e Cobolli Gigli Su gazzetta.it i lettori possono trovare le 72 pagine in cui il procuratore federale Stefano Palazzi motiva il provvedimento su "Calciopoli bis" che ha portato all'archiviazione per prescrizione di tutti gli imputati. E ancora le reazioni di Massimo Moratti e Cobolli Gigli alle parole di Palazzi che ha riscontrato un illecito sportivo dell’Inter

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gi, Mazzini e Giraudo. Poi l’esplosione dell’ultimo calcio scommesse, il viaggio a Cremona, gli interrogatori di ieri. Panini sì, interviste no Palazzi, procuratore militare a Napoli, è l’uomo meno intervistabile d’Italia. In un mondo che viviseziona pure i respiri, si sa poco o nulla di lui. Solo che è di Napoli, che anche la moglie è in magistratura, che si può incontrare a volte al chioschetto all’incrocio di Villa Borghese per un panino con i suoi collaboratori. Ai tempi di Calciopoli 1 gli diedero dell’interista. Un titolo messo decisamente in discussione ieri. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Il 18 luglio il consiglio federale deciderà sulla revoca dello scudetto 2006

al muro

B si ritrovò alla fine a fare i conti con un meno 8 in serie A più la perdita del secondo posto in classifica (ma non dei preliminari Champions) dietro la Juve poi retrocessa. Un’analogia che per Facchetti suona come una piccola apertura di credito, subito bilanciata dal fatto che lui all’Inter era presidente, mentre Meani nel Milan era solo addetto agli arbitri. Ergo: fosse stato per Palazzi, in un immaginario 2006 con gli atti relativi all’Inter in proprio possesso, la richiesta da pm sarebbe stata di serie B con penalizzazione (per la Juve Palazzi chiese la serie C). Probabilmente, sarebbe stato accontentato in parte, con una penalizzazione in serie A leggermente superiore a quella del Milan. Moggi e Juve Le comparazioni cui il procuratore federale indulge hanno una precisa funzione che è quella di ricordare anche cosa è stata Calciopoli 1: sono pagine che non faranno piacere alla Juventus, «il vero e proprio sistema organizzato», «gli elementi probatori certi dell’avvenuta crea-

zione ad opera del signor Moggi Luciano di un sistema di comunicazioni riservate intrattenute con associati Aia mediante la fornitura a questi, direttamente o per interposta persona, delle schede telefoniche...», fino alla società che «propose istanza di patteggiamento, sulla quale questo Ufficio prestò il consenso». E lo scudetto? A pagina 57 Palazzi piazza il colpo del ko: in questo procedimento «l’Inter risulta essere l’unica società nei cui confronti possano, in ipotesi, derivare concrete conseguenze sul piano sportivo, anche se in via indiretta rispetto agli esiti del procedimento disciplinare...» che come si è già visto prevede la prescrizione per tutti i tesserati e le società. Palazzi allude allo scudetto e all’esposto Juve, sul quale nelle prime pagine del documento ha già preso posizione. «Ad avviso della Procura la richiesta formulata dalla società torinese non potrà conseguire ad una pronuncia degli organi giudicanti disciplinari». Traduzione: se il percorso è quello di procedere attra-

verso la giustizia sportiva, non ci sarà revoca, perché c’è il passaggio della prescrizione che blocca tutto. Ma attenzione, dice subito dopo Palazzi, «ferma rimanendo la ovvia e piena autonomia di giudizio dell’Organo federale eventualmente competente a decidere su tale istanza». Traduzione:

Tutti i reati sono prescritti. «Alla prescrizione però si può rinunciare», dice Palazzi

Bari, 14 maggio 2006: Gigi Buffon e Fabio Capello festeggiano lo scudetto che poi la Juve perderà in tribunale LIVERANI

c’è un’altra strada. Che Palazzi, dopo avere dato conto dell’autorevole parere pro Inter del presidente Emerito del Consiglio di Stato Mario Egidio Schinaia, indica alla fine del documento: sull’esposto Juve può «pronunciarsi esclusivamente la Federazione... in conformità a quanto affermato nel parere consultivo reso il 24 luglio 2006» dai tre saggi (Aigner, Coccia, Pardolesi). Che scrissero: «La Figc ha il potere discrezionale di deliberare la non assegnazione del titolo...» nel caso in cui «anche squadre non sanzionate hanno tenuto comportamenti poco limpidi». La palla, insomma, passa al Consiglio federale. Che il 18 luglio dovrà decidere se spedirla in tribuna o nella porta dell’Inter. La terza via Palazzi dixit. Ma se qualcuno non è d’accordo, spiega con sottile perfidia il Procuratore federale, ecco la soluzione: «appare utile sottolineare come, in ipotesi, i diretti interessati potranno formulare le più opportune istanze, previa rinuncia ai termini della prescrizione». Se non vi riconoscete nel mio j’accuse, dice Palazzi, rinunciate alla prescrizione e andiamo al processo per vedere chi ha ragione. Chi decidesse di farlo, però, non metterebbe solo in discussione un vecchio scudetto, ma anche il presente. Perché in caso di condanna scatterebbe di sicuro una qualche penalizzazione. Terza via suggestiva ma impraticabile. Scommettiamo? © RIPRODUZIONE RISERVATA

la guida DAL 2006 A OGGI

Juve in B a meno 9 Milan in A a meno 8

In alto gli juventini festeggiano lo scudetto 29, poi tolto. Sopra Guido Rossi, ex commissario della Figc Quello di ieri è l’ultimo episodio di una vicenda nata nel 2006. Queste le tappe principali. 14 LUGLIO 2006 Sentenza di primo grado della Caf per Calciopoli: Juventus condannata alla serie B con 30 punti di penalizzazione, lo scudetto 2004-2005 è revocato, quello del 2005-06 non assegnato. 25 LUGLIO 2006 Sentenza di appello della Corte federale: Juventus in serie B con 17 punti di penalizzazione, lo scudetto 2004-05 resta revocato, quello del 2005-06 non assegnato. 26 LUGLIO 2006 La Federcalcio assegna lo scudetto 2005-06 all’Inter, recependo il parere di una commissione di tre saggi: Gerhard Aigner, ex segretario generale Uefa, Massimo Coccia, avvocato ed esperto di diritto sportivo, Roberto Pardolesi, ordinario di diritto privato comparato. Commissione creata dal commissario straordinario della Figc Guido Rossi. 27 OTTOBRE 2006 Sentenze sportive definitive su Calciopoli dopo l’arbitrato del Coni. Juve in B con 9 punti di penalizzazione. Fiorentina in A con 15 punti di penalizzazione. Lazio in A con 3 punti di penalizzazione. Milan in A con 8 punti di penalizzazione. 13 aprile 2010 Alla luce di nuove intercettazioni, la difesa di Moggi al processo penale di Napoli sostiene che «tutti parlavano con tutti». Il riferimento è a una cena di Facchetti, presidente dell’Inter, a casa del designatore Bergamo e a telefonate dello stesso Facchetti e del patron nerazzurro Moratti con i designatori. 10 MAGGIO 2010 Il Cda della Juve chiede la revoca del titolo del 2006 assegnato all’Inter presentando un esposto. Massimo Moratti: «Capisco la Juventus, lo deve fare per i tifosi. L’importante è che non sia un gesto di riconoscimento per chi c’era prima». 31 MARZO 2011 Moratti incontra il procuratore federale Palazzi e ribadisce di non voler restituire lo scudetto ottenuto a tavolino nel 2006. 1 LUGLIO 2011 Il procuratore federale Stefano Palazzi archivia per intervenuta prescrizione le posizioni di Moratti, Facchetti e di altri dirigenti calcistici in ordine a Calciopoli 2006. Per altri «non esistono fatti di rilievo disciplinare». 4 LUGLIO 2011 Palazzi inoltra le motivazioni del suo procedimento e si «scopre» che se fossimo nel 2006, l’Inter sarebbe deferita per illecito (ma l’intervenuta prescrizione blocca tutto).

Il Meglio di un Uomo

TM


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ECCO CHI POTREBBE DECIDERE SUL CASO DELLO SCUDETTO DEL 2006

GDS

La relazione scuote il Consiglio Revoca, «contraddittorio» per l’Inter, condanna morale: tre ipotesi, oggi si legge, il 18 si decide VALERIO PICCIONI

Il piatto è servito. Il problema è come mangiarlo. Alla tavola del consiglio federale di oggi arriva la relazione firmata dal procuratore Stefano Palazzi. Sì, è vero, il capolinea della decisione è fissato per la riunione del 18 luglio, oggi l’ordine del giorno prevede che si debba duellare a colpi di secondo extracomunitario e di riforma dei campionati giovanili. Fra l’altro ci sarà solo mezza Lega di A perché il presidente Beretta non potrà presenziare all’intero consiglio, Cellino non verrà e quindi solo Lotito rappresenterà i club. Ma quelle 72 pagine sono un mezzo terremoto, inutile far finta di niente. Si può pure lasciarle fuori dalla porta, però il rumore è bello forte. I 27 consiglieri federali (Baggio e Rivera, settore tecnico e settore giovanile-scolastico, non hanno diritto di voto) avevano fino a ieri il freno a mano tirato. Sul piano dei contenuti, Palazzi ha aperto un’autostrada, ma in un certo senso proprio la pesantezza della relazione rischia di moltiplicare le prudenze. Ipotesi Nel censimento delle ipotesi si arriva a tre, forse a

quattro. La prima è imboccare la strada colpevolista senza derivate: il procuratore ci ha detto che anche l’Inter meritava un giudizio, e con capi d’accusa pesanti, pesantissimi. In pratica, tanto per dare l’idea, a livello di come fu trattato il Milan. Ma le parole di Palazzi sono comunque frutto di un’istruttoria. Madre di un paradosso: i contenuti del rinvio a giudizio sarebbero pesantissimi, ma il processo non si può fare. Il rischio è dunque che un’eventuale decisione del consiglio federale finisca contro il muro dell’appello all’Alta Corte di Giustizia del Coni. Il contraddittorio Il problema è assicurare un diritto di difesa. Più che di difesa, di «partecipazione». Nel parere che l’Inter ha chiesto a due giuristi, il presidente emerito del Consiglio di Stato, Mario Egidio Schinaia e la professoressa Luisa Torchia, la conclusione numero tre dice questo: «Un eventuale provvedimento della FIGC di revoca del titolo di campione d’Italia, essendo sussumibile tra le attività a valenza pubblicistica delle Federazioni sportive nazionali, dovrebbe garantire la partecipazione al procedimento del destinatario del prov-

destinatario del provvedimento sfavorevole, cioè dell’Inter. Un’audizione presso il Consiglio federale. La revoca sarebbe un atto amministrativo, non una sentenza. L’ipotesi impossibile C’è poi l’invito, quasi la sfida di Palazzi. La rinuncia alla prescrizione. E’ uno dei passaggi più suggestivi del documento: l’Inter può farlo, mettersi in gioco, andare fino in fondo. Ma ascoltate le parole di Moratti, e in generale l’atteggiamento tenuto dalla società nerazzurra sull’argomento dal primo momento, l’ipotesi è altamente improbabile. Per non dire inesistente. Anche perché, a quel punto, l’Inter non rischierebbe solo lo scudetto del 2006, ma pure una penalizzazione.

Il capo della procura federale Stefano Palazzi, 50 anni LIVERANI

Il problema è assicurare un diritto di «partecipazione» a Moratti

vedimento sfavorevole». Parole che vengono citate dallo stesso Palazzi senza commento. Il procuratore dice che sull’oggetto dell’esposto Juve, può «pronunciarsi esclusivamente la Federazione» visto che è tutto prescritto per la giustizia sportiva. Ma non chiude la porta sull’ipotesi di una «partecipazione» del

La quarta soluzione Poi c’è un’altra ipotesi. Che nel vespaio delle possibilità, si decida per una sorta di condanna morale pronunciata dal consiglio federale senza slalom fra le norme. Coerente con le parole di qualche mese fa dello stesso Abete: «L’etica non va in prescrizione». Come dire: quello scudetto ormai non vale più niente, è come se non ci fosse, facciamola finita e giriamo pagina.

PROCESSO DI NAPOLI

Niente ricusazione per la Casoria Oggi altra udienza Un’altra puntata del processo penale di calciopoli questa mattina a Napoli, presso l’aula 216 del Tribunale. E a presiedere l’udienza ci sarà ancora Teresa Casoria come presidente del collegio giudicante. E’ stata infatti respinta dalla Corte d’Appello l’istanza di ricusazione presentata dai pm e la Casoria porterà fino alla fine il processo. Quella di oggi sarà ancora un’udienza dedicata alle difese, dovrebbero prendere la parola i legali dell’addetto agli arbitri del Milan della stagione di calciopoli, Leonardo Meani, e quello dell’arbitro Salvatore Racalbuto. Potrebbe essere una giornata importante anche per conoscere i tempi del processo. Proprio la Casoria nell’udienza del 21 giugno parlò del 20 settembre come ultimo appuntamento per le arringhe dei difensori.

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Ira Moratti

Massimo Moratti, 66 anni, è il numero uno dell’Inter dal ’95

LA JUVE TACE

LAPRESSE

«Palazzi ha tirato in ballo Facchetti E’ inaccettabile»

Parla Cobolli «Se le cose stanno così va revocato»

«E’ una cosa grave, offensiva, di cattivo gusto Un attacco del pm, ma si sbaglia proprio»

home page con una foto grande come il giorno della sua scomparsa, e una scritta a caratteri cubitali: la bandiera dell’Inter.

La Juventus non reagisce, non replica. Ascolta e osserva in silenzio. Da parte del club di Corso Galileo Ferraris, quindi, nessun comunicato ufficiale sulla relazione del procuratore Stefano Palazzi e sulle possibili conseguenze riguardo all’assegnazione dello scudetto 2006. A parlare ci ha pensato Giovanni Cobolli Gigli, presidente di allora che oggi, da privato cittadino e da spettatore interessato, si diverte a esternare, spesso anche con occhio critico. «Alla luce delle motivazioni dovrebbe esserci la possibilità che Abete e il consiglio federale prendano una decisione. Ma questa è solo l’opinione personale di un privato cittadino e tifoso della Juve (proprio alla festa di matrimonio di Gigi Buffon Cobolli ha ribadito che non entrerà più allo stadio, ma seguirà sempre in tv le partite della squadra del cuore ndr) che si basa sempre su dati di fatto. Se le cose stanno come ha scritto Palazzi mi sembra che ci sia una motivazione oggettiva affinché il consiglio federale prenda in seria considerazione questo fatto, con grande senso di responsabilità. Poi l’ex dirigente bianconero fa anche delle riflessioni amare: «Il fatto che queste intercettazioni siano uscite molto tempo dopo la fine del processo sportivo lascia grande amarezza: non so quali sarebbero state le decisioni dei giudici sportivi, ma anche questo è un dato di fatto». Ora non resta che aspettare i verdetti che verranno emessi entro il 18. La Juve sarà già al lavoro con l’idea fissa di rivincere sul campo.

La difesa della bandiera Gianfeli-

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ANDREA ELEFANTE MILANO

Più che quello scudetto, non toccategli Giacinto Facchetti. Quelle riguardanti «una persona che non c’è più» sono state le pagine della relazione del procuratore federale Palazzi che lo hanno fatto infuriare di più e la reazione di Massimo Moratti è stata durissima: nelle parole, certo, ma ancor più negli sguardi, le smorfie del viso a tratti quasi sofferte, addirittura il fiato che di tanto in tanto si è fatto un po’ corto. Perché ieri certe cose il presidente dell’Inter, dopo un primo sorriso tirato, le ha dette tutto d’un fiato. Soprattutto quando ha commentato, anzi ha voluto commentare, con profondo sdegno il coinvolgimento di Giacinto Facchetti, che il sito nerazzurro in serata ha ricordato nella

«Mi sembra di tornare al brutto clima che vivevo quando c’era Calciopoli» «Ci muoveremo tranquillamente. Non mollo: lavoro per i tifosi, non per quella gente lì»

vo quando c'era Calciopoli, quando nessuno lo sapeva o faceva finta di non saperlo». Non ho nessuna stima Ma tanto

più inaccettabile, per Moratti, è che sia stato tirato in ballo Giacinto Facchetti: «Voglio escludere la mia persona, che è di conseguenza, ma che Facchetti anche solo minimamente venga considerato così come è stato considerato è una cosa grave, offensiva, stupida. I tifosi dell'Inter lo conoscono perfettamente. I signori che saranno seduti attorno a quel tavolo per decidere non so che cosa lo conoscono perfettamente. Ecco, ciò che fa di tutto questo una cosa di cattivissimo gusto è il fatto che sia coinvolto Facchetti, una persona che non c'è più che io ammiro e stimo per la sua onestà. Siccome in questo momento Facchetti viene visto diversamente, io non stimo

per niente chi ha fatto questa cosa». La riunione con i legali E cosa farà l’Inter adesso? «Si muoverà molto tranquillamente, non vi preoccupate». Per questo, già prima di riunirsi con i dirigenti più vicini e i legali nerazzurri per scegliere la linea di una tranquilla attesa degli eventi, senza reazioni scomposte, Moratti aveva liquidato con distacco il possibile pronunciamento del Consiglio federale: «Considero l’esposto della Juve come una cosa finita, dunque non credo che la relazione di Palazzi possa avere conseguenze. Comunque adesso si incontreranno quelli della Federazione e decideranno ciò che vogliono». Lui ha già deciso cosa fare, e non sarà certo mollare tutto: «Lavoro per i miei tifosi, non per quella gente lì». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Dopo la relazione di Palazzi e le reazioni di Moratti il sito internet dell’Inter ha deciso di dedicare la sua home page a Giacinto Facchetti.

Francesco Velluzzi

ce Facchetti, il figlio di Giacinto, ieri alla Gazzetta ha detto solo: «Per il momento preferisco il silenzio». Moratti no: per difendere quella bandiera ha preferito far parlare anzitutto la pancia, anche se tutte le sue parole sono state studiate, mirate e poi scandite, e avevano destinatari precisi. «Quella gente lì», ha detto ad un certo punto e più che distacco, quello di Moratti è sembrato disgusto. «Inaccettabile» è stata giudicata la relazione di Palazzi: «Nessun elemento nuovo, cose che altri avevano già giudicato poco consistenti. Un attacco molto grave, pesante, nei confronti della società: totalmente inaccettabile e per questo dico chiaramente che Palazzi si sbaglia proprio. Questo è un attacco del pm e vabbè, senza un processo su questa cosa ognuno può dire ciò che vuole». E’ tutto brutto E a Moratti viene da dire più che altro la parola brutto. Brutte «queste accuse», brutto «il peso che do io alle considerazioni di Palazzi», brutto «il clima nel quale mi sembra essere tornato: anzi bruttissimo, lo stesso che vive-

L’EX DG RADIATO

Moggi: «L’illecito dell’Inter non mi ha sorpreso» Per Luciano Moggi è stato un assist incredibile. E, ovviamente, la reazione dell’ex dg bianconero non si è fatta attendere: «A noi vogliono radiarci per la violazione dell’articolo 1, l’Inter ha oltrepassato i limiti con l’articolo 6, che è anche più grave. Non credo proprio che la cosiddetta "banda degli onesti", possa ancora chiamarsi così…». Sullo scudetto, secondo il dirigente radiato, «dovrà decidere la Federazione». Mentre sull’illecito dell’Inter è esplicito: «Non mi sorprende, e sono contento che dal processo di Napoli sia almeno emersa qualche verità. Non ho alcuna sensazione di rivincita, ho solo la voglia e il desiderio di difendermi»,


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PRIMO PIANO

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Le intercettazioni «Di’ a Bertini che è decisiva» Facchetti parlava spesso di arbitri con Bergamo. Al telefono col designatore pure Moratti MARCO IARIA

Un malloppo con 187 telefonate bis, tirate fuori dalle oltre 140 mila intercettazioni del processo penale di Calciopoli e trascritte dal perito del Tribunale di Napoli. È su questo nuovo materiale che si basa la relazione di Palazzi. Tutte conversazioni relative alla stagione 2004-05.

« «

Collina e gli altri arbitri internazionali

Il 26 novembre 2004 Giacinto Facchetti chiama il designatore della A, Paolo Bergamo: si parla di Inter-Juventus di due giorni dopo e degli arbitri che potrebbero dirigerla. La telefonata segue quella del presidente dell’Inter al designatore dei guardalinee Gennaro Mazzei, in cui Facchetti invoca la designazione del «numero uno degli arbitri», cioè Collina, senza «fare sorteggi». Facchetti: «Senti, per domenica allora...». Bergamo: «Ma senti, per domenica noi facciamo un gruppo di internazionali perché non vogliamo rischiare niente... quindi, sono quattro, tutti

Paolo Bergamo, 68 anni INFOPHOTO

Il n˚1 dei fischietti informa il patron dell’Inter sulla designazione di Gabriele in Coppa e quattro possono fare la partita. C’è...». Facchetti: «Ma metti dentro qualche...». Bergamo: «Collina... Ma tutti internazionali, Giacinto... Così perlomeno non c’è discussione perché c’è dentro Collina, c’è dentro Paparesta, c’è dentro Bertini, c’è dentro Rodomonti. Quindi sono tutti internazionali, abbiamo evitato che ci fossero anche troppi giovani per esempio». Facchetti: «Con Bertini abbiamo avuto qualche problemino». Bergamo: «Con chi?». Facchetti: «Con Bertini abbiamo avuto qualche problemino, anche l’anno scorso là a Torino e anche in un paio di altre partite... abbiamo avuto qualche problema con Bertini». Bergamo: «Mah, se mai sfortunatamente fosse così, ci parlo. Perché... anzi, semmai... è meglio, ti devo dire, capito?». Facchetti: «Non so... Volevo dirtelo». Bergamo: «Hai fatto bene, hai fatto bene, hai fatto bene». Facchetti: «Qualche problema l’abbiamo avuto, proprio Juve-Inter...». Bergamo: «Ma io mi ricordavo a Perugia». Facchetti: «A Perugia clamoroso e a Torino con la Juve l’anno scorso. Anche là è stata...».

«

Guarda, ho guardato lo score di Bertini che con noi ha 4 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte. Diglielo che è determinante, domani Eh no, lo devo sentire, mi ha chiamato stamani ma non potevo rispondere... Una la smuove, ma deve smuovere quella che comincia per V... Ma viene ben disposto perché è un ragazzo intelligente, ha capito ora come si cammina. C’è voluto un po’, meglio tardi che mai TELEFONATA TRA FACCHETTI E BERGAMO PRIMA DELLA PARTITA CAGLIARI-INTER

Massimo Moratti assieme a Giacinto Facchetti DFP

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Bergamo: «Cosa c’è stata là?». Facchetti: «C’e stato il gol loro che era fuorigioco perché il portiere era fuori e non ha visto che c’era solo un giocatore dietro». Bergamo: «Ma quello è l’assistente, Giacinto». Inter-Juve finisce 2-2 con la direzione di Rodomonti, uno dei quattro annunciati da Bergamo a Facchetti.

GLI ALTRI COINVOLTI

S

Moratti si complimenta per gli assistenti

Il 10 gennaio 2005, dopo la vittoria dell’Inter per 3-2 sulla Sampdoria, l’azionista di riferimento dell’Inter, Massimo Moratti, si complimenta con Bergamo per le performance dei guardalinee. Bergamo: «Hanno lavorato bene anche gli assistenti». Moratti: «Bravi, sì, gliel’ho detto alla fine». Bergamo: «Uhm».

Il gol del pareggio di Oba Martins in Cagliari-Inter 1-1 di Coppa Italia del 12 maggio 2005. I sardi erano andati in vantaggio un minuto prima con una punizione di Gianfranco Zola ELIAS

Moratti: «Gliel’ho detto a loro alla fine, gli ho detto... a parte che sono due persone simpatiche». Bergamo: «Sì». Moratti: «Ma poi gli ho detto alla fine: guardate, proprio bravi. Perché era... due volte è capitato a loro, una volta... insomma bravi a beccarli (i fuorigioco, ndr). Ho detto: guardate, ma come "cazzo" fate voi a beccare... Dice: ma guardi, insomma noi ci abbiamo fatto l’occhio». Bergamo: «Però, vede, se c’è un po’, diciamo, di lavoro naturalmente da parte nostra». Moratti: «Sì». Bergamo: «E cerchiamo sempre di farlo, però anche da parte dell’"allena..."». Moratti: «È chiaro». Quindi il discorso scivola sulla gara di Coppa Italia tra Bologna e Inter di tre giorni dopo. Bergamo: «Mi sono sentito con Facchetti, presidente, per confermare questo clima di cordialità che naturalmente è una cosa che sappiamo io e lei, però il gruppo ha molto apprezzato il lavoro che noi abbiamo fatto nei confronti di Gabriele e Palanca e quindi ho pensato di farli rientrare in Coppa Italia, uno viene a fare l’Inter e uno fa il Milan...». Moratti: «Va bene». Bergamo: «Volevamo dargli un immagine buona...». Moratti: «Sì sì». Bergamo: «Mi ha detto Facchetti, sì sì sono d’accordo...». Moratti: «Va bene, mercoledì lo andrò a trovare prima della partita». Bergamo: «Questo gli farà piacere». Moratti: «Vado a salutarlo». Bergamo: «Visto che lì non c’è sorteggio ma c’è designazione a voi ho mandato Gabriele, l’ho fatto accompagnare bene da due assistenti molto bravi». Moratti: «No no Gabriele è sempre stato un buon arbitro, molto regolare, non ho mai avuto contestazioni...». Bergamo: «Un saluto vedrà lo riempirà di gioia». Moratti: «La ringrazio, mercoledì sono giù se ce n’è bisogno, lo vado a trovare prima della partita». Lo score di Bertini con i nerazzurri

L’11 maggio 2005, alla vigilia della semifinale di Coppa Italia con il Cagliari, Facchetti chiede a Bergamo di parlare con l’arbitro della partita, Paolo Bertini,

ricordandogli il suo score con l’Inter. Facchetti: «Guarda, ho guardato lo score di Bertini che con noi ha 4 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte...». Bergamo: «Porca miseria, allora facciamo 5-4-4. Ma vittorie, però». Facchetti: «Eh, diglielo che è determinante, domani». Bergamo: «Eh no, lo devo sentire, mi ha chiamato stamani ma non potevo rispondere e lo devo...». Facchetti: «È determinante! Ha fatto 12 partite, 4-4-4». Bergamo: «Beh, dici te, una la smuove, ma deve smuovere quella che comincia per V, eh...». Facchetti: «Quella giusta, quella giusta, quella giusta». Bergamo: «Sì, no, no, ma viene ben disposto perché è un ragazzo intelligente, ha capito

Paolo Bertini, 46 anni RICHIARDI

Oltre a Facchetti, per Palazzi anche Meani e Spinelli hanno commesso illeciti sportivi ora come si cammina. C’è voluto un po’ a capire, ma, insomma, meglio tardi che mai». Dopo la gara Bertini, al telefono con Bergamo, si lamenta per la presenza di Facchetti negli spogliatoi. Gli altri protagonisti di illecito sportivo

Oltre a Facchetti — secondo Palazzi — anche Meani (Milan) e Spinelli (Livorno) sono caduti nelle maglie dell’illecito sportivo. Meani, già condannato per Calciopoli, studia le griglie con Bergamo che, prima di Fiorentina-Milan, gli dice: «Ho in mente di mettere tre, due... la partita vostra, quella della Juve e una gara di B... e gli arbitri sono Messina, Farina e Rodomonti». In vista della sfida col Siena, Bergamo rassicura Spinelli sul fatto che «la stanno preparando bene».

Leonardo Meani ex addetto agli arbitri del Milan. E’ stato già condannato per i fatti di Calciopoli, nel 2006, a una squalifica di due anni e tre mesi

S Aldo Spinelli 71 anni, è presidente del Livorno dal 1999 dopo essere stato alla guida del Genoa dal 1985 al 1997 arrivando in semifinale di Coppa Uefa


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CALCIOSCOMMESSE

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Pirani: «Pellissier? Mai parlato con lui» Il dentista smentisce Erodiani, che aveva tirato in ballo l’attaccante. Ma cita altre partite taroccate Ovviamente, con le stesse modalità di tutte quelle già finite nell’inchiesta: «Mi hanno detto che...». Quindi, anche per questi match sospetti bisognerà trovare riscontri, che non potranno arrivare in tempo per il processo sportivo, al massimo dopo l’estate. Così come tutti gli accertamenti tecnici su telefonini e computer sequestrati. A oggi non si conosce neppure la farmacia nella quale il portiere Marco Paoloni avrebbe acquistato il sonnifero Minias da mettere nell’acqua dei compagni in occasione di Cremonese-Paganese.

DAL NOSTRO INVIATO

ROBERTO PELUCCHI CREMONA

«Non ho mai conosciuto né parlato con l’attaccante del Chievo Sergio Pellissier». L’ha detto Marco Pirani durante l’interrogatorio di ieri di fronte al procuratore capo Roberto Di Martino. Parole secche, precise, che smentiscono le dichiarazioni fatte allo stesso pm da Massimo Erodiani, il titolare di un’agenzia di scommesse di Pescara. «Ho saputo che Chievo e Livorno sono squadre raggiungibili per alterare i risultati — aveva affermato Erodiani a verbale —. Pirani mi ha parlato di due giocatori-referenti». Pellissier, appunto, e Galante. Il dentista contesta adesso questa ricostruzione, e non è l’unica smentita arrivata durante le cinque ore trascorse da Di Martino. Se Erodiani aveva riferito di aver saputo da Pirani che alcune partite erano state combinate, facendo un elenco, Pirani per gli stessi incontri sostiene invece che le dritte sono arrivate da Erodiani. Uno scaricabarile, agevolato dal fatto di conoscere in anticipo le dichiarazioni degli altri indagati, perché finite subito sui giornali. La Procura, su questo punto, è parecchio infastidita. Gli inda-

Marco Pirani, il dentista di Ancona arrestato a inizio inchiesta, è ai domiciliari ANSA

gati, infatti, arrivano con la «lezioncina» imparata a memoria. Altre partite La novità è che Pi-

rani, oltre ad aver consegnato la documentazione relativa ad alcune scommesse da lui effettuate, ha snocciolato un elenco di nuove partite, anche di A, che sarebbero state taroccate.

Presto in libertà Pirani, stuzzicato dai giornalisti all’uscita dalla Procura, ha detto di non poter dire nulla, «ma vorrei tanto». Per gli avvocati Mario e Alessandro Scaloni «il nostro assistito ha definitivamente chiarito la propria posizione, quindi confidiamo in una veloce revoca delle misure cautelari. Erodiani? Non polemizziamo con gli altri indagati». Sia per Pirani sia per tutti gli altri agli arresti domiciliari (per esempio Paoloni) Di Martino darà parere favorevole al ritorno in libertà, toccherà al gip Salvini decidere. Oggi alle 12 il commercialista Manlio Bruni sarà di nuovo dal pm. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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VENERDÌ C’È DONI Dopo Campedelli (sotto, foto LAPRESSE), oggi Palazzi sentirà, tra gli altri, Sandro Turotti, il dirigente della Cremonese dalla cui denuncia partì l’inchiesta. Mercoledì Buffone (ex d.s. Ravenna), Parlato e Erodiani. Giovedì ecco Beppe Signori e Stefano Bettarini, Venerdì sarà il turno di Cristiano Doni.

A ROMA IERI PRIME AUDIZIONI DA PALAZZI

Campedelli sentito su Napoli-Chievo Il presidente dei veneti interrogato per un’ora e mezza Ravenna nei guai

Erodiani, parlando di Antonio Bellavista: «Ma io ti dico... io l’anno scorso con lui abbiamo fatto quella grossa. Ok due anni fa l’ho fatta con lui... quella del Chievo... quand’è stato... Napoli... lui è sempre stato l’aggancio mio... perché conosceva qualche giocatore».

LUIGI PERNA ROMA

Fabbri Tutti elementi (compre-

Prima ha dribblato i cronisti arrivando dall’entrata secondaria, poi ha ripetuto la stessa mossa uscendo da quella principale. In tutto è durato un’ora e mezzo l’interrogatorio di Luca Campedelli alla Procura federale, nel primo giorno di audizioni sullo scandalo scommesse legato all’inchiesta di Cremona. Il presidente del Chievo è arrivato ed è ripartito a bordo di un fuoristrada con i vetri oscurati. Praticamente invisibile. Di sicuro è stato chiamato a parlare della famosa partita Napoli-Chievo 3-0 del maggio 2009, sulla quale il dentista Marco Pirani ha detto ai magistrati: «Parlato mi assicurò che avrei potuto scommettere sull’l del primo tempo ed l risultato finale in quanto il Chievo "sarebbe andato a perdere". Parlato mi disse che erano stati i giocatori del Chievo che avevano scommesso sulla loro sconfitta». Un’affermazione poi smentita al pm dallo stesso Gianfranco Parlato. Anche se nelle intercettazioni l’ex giocatore ne fa cenno con Massimo

si i «sospetti» lanciati da Erodiani su Inter-Chievo 4-3 del maggio 2010) sulla cui attendibilità sarà chiamato a giudicare il procuratore Stefano Palazzi. Sembrano molto pesanti invece le fonti di prova contro il Ravenna, che rischia una sanzione severissima. Ieri sono stati interrogati l’ex presidente dimissionario Gianni Fabbri, il suo vice Antonio Ciriello e l’allenatore Leonardo Rossi. «Questa è un’indagine su Buffone. Noi crediamo di essere estranei», ha detto Fabbri. Ma ci sono varie telefonate di Buffone con lui, Rossi e Ciriello (tutti indagati a Cremona) per tentare di combinare Alessandria-Ravenna, attraverso un incontro col presidente Giorgio Veltroni. Ascoltato ieri anche Mauro Gibellini, dirigente del Verona, che Buffone nei verbali dice di avere incontrato per tentare di vendergli Verona-Ravenna e fare cassa, «d’accordo con Fabbri». «Una circostanza totalmente millantata. Siamo pronti ad agire nelle sedi opportune», ha detto Stefano Fanini, avvocato del Verona. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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MERCATO

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ha pensato soltanto a difendersi. E quando non ci sono spazi neppure per respirare il primo che soffre è proprio chi, come Ganso, deve costruire gioco».

Thiago Silva «Coraggio, Milan Prendi Hamsik, occhio a Danilo» «Anche Ganso sogna di giocare in rossonero e la partita col Venezuela non può far testo» Thiago Silva lotta con il venezuelano Rondon nella prima sfida della Seleçao in Coppa America. Il milanista ha ricevuto un’ammonizione REUTERS

DAL NOSTRO INVIATO

Il Milan vuole un altro brasiliano: Danilo.

LUCA CALAMAI BUENOS AIRES

la scheda

«Devo fare i complimenti a Galliani. Il Milan si sta muovendo molto bene sul mercato». Per qualche minuto possono andare all’inferno i «vino-tinto» e questo triste debutto in Coppa America. Thiago Silva si appoggia in un angolo della zona mista del moderno stadio di La Plata. Con uno sguardo fulminante allontana un giornalista venezuelano. «Si può giocare al calcio contro una squadra che piazza dieci uomini sulla linea di porta?». Beh, non è stato proprio così. Ma andiamo oltre. Il campione rossonero sa quasi tutto sugli sviluppi della campagna acquisti. «Hamsik è uscito allo scoperto, vero? Ha detto che sogna di giocare nel Milan».

THIAGO SILVA 26 ANNI DIFENSORE

Proprio così.

2005 A gennaio viene ceduto

«Beh, ha avuto coraggio. Nel calcio, di solito, certe cose si pensano ma non si dicono».

in prestito alla Dinamo Mosca, ma si ammala di tubercolosi e resta fermo per circa un anno.

Non sarà una trattativa facile.

2006 Torna in Brasile nel

«Il Milan deve avere lo stesso coraggio di Hamsik. Se arriva lo slovacco la campagna acquisti rossonera sarà da 10 in pagella. Lui ha classe, personalità. E’ il numero 10 che Galliani ha indicato come obiettivo primario. Hamsik è perfetto per il gioco di Allegri e sarebbe fondamentale per andare molto avanti nella prossima Champions».

Fluminense.

«E’ stato una delle rivelazioni del Santos». Chi le ricorda?

Thiago Silva (foto INSIDE) è nato a Rio de Janeiro il 22 settembre 1984. Ha iniziato a giocare nelle giovanili del Fluminense, come centrocampista. Nel 2001-02 la prima stagione da professionista, in Brasile, con l’RS Futebol.

2003 Resta in Brasile e approda alla Juventude, con cui esordisce nel Brasileirao.

2004 E’ l’anno dell’arrivo in Europa. Lo ingaggia il Porto, ma a causa di problemi fisici gioca soltanto con la squadra B, nella terza serie nazionale.

2009 A gennaio sbarca a Milanello, dall’estate diventa milanista a tutti gli effetti.

«E’ come Maicon. E’ un terzino destro che ha potenza e piedi buoni. Ricordatevi il gol che ha segnato nella finale della Libertadores. Ha piazzato la palla con la freddezza di un centravanti dopo aver macinato cinquanta metri di campo. Sarebbe un grande acquisto». Ha chiesto informazioni ai suoi amici Neymar e Ganso?

«Certo. Mi hanno detto che Danilo oltre ad avere grandi qualità ha la testa giusta per sfondare in Europa». L’entusiasmo con cui parla del futuro del Milan fa pensare che l’effetto-Barcellona sia passato.

«Non mi sono mai sentito lontano dalla maglia rossonera. Come dimostra, del resto, il lungo contratto che ho firmato da poco». Anche Pato vuole restare per molti anni nel Milan.

«E come me vuole vincere tutto. Nella prossima stagione il primo obiettivo sarà la Champions». Il pullman della Seleçao ha acceso il motore. E’ l’ora di dimenticare il calcio mercato e il Milan, e di tornare a pensare alla nazionale e alla Coppa America. Un giornalista brasiliano arriva di corsa e gli lancia quasi il microfono in faccia: «Seleçao da dimenticare?». Thiago allarga le braccia. Con uno sguardo che vale più di cento «sì». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il suo arrivo potrebbe chiudere la porta a Ganso?

« «

«No. Sono due giocatori diversi. Hamsik è quasi un attaccante, Ganso è un organizzatore di gioco».

Marek ha classe e personalità. E’ l’uomo perfetto per il gioco di Allegri

«

Il Santos non vuole cederlo prima del Mondiale per club.

«In Brasile ora sono arrivati tanti soldi. I club non hanno più bisogno di vendere per vivere e Santos-Barcellona sarà un evento mondiale. Però Ganso vuole venire al Milan. Me lo ha ribadito anche in questi ultimi giorni».

Danilo mi ricorda Maicon. E’ stato una rivelazione, sarebbe un grande acquisto

«

Il Barcellona? Non mi sono mai sentito lontano dalla maglia rossonera Pato è come me, vuole vincere tutto. Il primo obiettivo sarà la Champions

Contro il Venezuela ha deluso.

«Cancellate dalla mente questa partita. Non si poteva giocare contro una squadra che

NEL MIRINO DEL CLUB ROSSONERO

CENTRALE 18ENNE

Ma l’esterno del Santos diventa complicato

Dal Porto arriva il difensore Ricardo Ferreira

Clausola da 20 milioni e status di extracomunitario: la strada per Danilo è sempre più dura

Un baby portoghese per il Milan. Dal Porto è in arrivo Ricardo Ferreira, difensore centrale classe ’92 (compirà 19 anni il 25 novembre). Il ragazzo, nel giro delle nazionali giovanili del suo Paese, inizialmente si aggregherà in ritiro alla prima squadra (anche perché il Milan sino a fine mese dovrà fare a meno dei giocatori impegnati in Coppa America, due dei quali sono difensori), quindi Allegri deciderà se tenerlo con i «grandi» o lasciarlo a disposizione della società, che potrebbe inserirlo in Primavera o piazzarlo in prestito.

MARCO PASOTTO MILANO

Da un lato ci sono le sponsorizzazioni dei connazionali. L’ultimo, l’ennesimo, è stato Thiago Silva: «Danilo? Una rivelazione. E’ come Maicon: potenza e piedi buoni. Sarebbe un grande acquisto». Dall’altro emergono difficoltà concrete

per arrivare al 19enne talento del Santos: la strada è sempre più impervia. Probabilmente perché il club di San Paolo sta vivendo una sorta di sindrome da accerchiamento: in Europa vogliono Ganso, Danilo e soprattutto Neymar. Tutte le stelle, tutti i pezzi pregiati che invece il Santos vorrebbe trattenere almeno sino al Mondiale per club. Giusto per provare a vincerlo. Dopo di che, a gennaio, si potrebbe pensare a fare cassa. Vetrina Nel caso di Danilo, che

resta comunque un obiettivo rossonero, il primo grosso problema è la clausola di rescissione, che è di 20 milioni e quindi

Danilo Luiz da Silva, 19 anni IPP

lo colloca fuori mercato. Così come successe per Ganso, il Santos sta sfidando a braccio di ferro il fondo brasiliano Sonda, che detiene una percentuale del suo cartellino — intorno al 40% (comunque il giocatore non ha altri agenti) — e chiaramente spinge per portarlo in Europa. La situazione si è complicata soprattutto dopo l’esplosione del ragazzo in Coppa Libertadores, vetrina in cui l’esterno destro (può giocare sia terzino che in mediana) si è messo in mostra, contribuendo al trionfo del Santos con un gol nella finale di ritorno contro il Peñarol. In tempi non sospetti, infatti, il suo fondo aveva concordato col club di San Paolo

una clausola a carattere privato di 6 milioni, che il Santos aveva poi provato addirittura a rilevare. Ora siamo a più di tre volte tanto, e va anche sottolineato che l’unica offerta ufficiale pervenuta è quella del Benfica (6 milioni, incrementabili). In attesa della Figc Dunque, mo-

mento di stallo sul futuro del ragazzo. Per quanto riguarda il Milan si aggiunge un ulteriore scoglio, forse il più grosso: lo status di extracomunitario. Il prossimo passaggio è quindi attendere il verdetto del Consiglio federale, che si riunirà oggi. Ma è un argomento su cui pare tutto in alto mare. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Lavezzi, il City va all’assalto

to, il centrocampo ha una nuova fisionomia, ma per essere completato ha bisogno di un terzo titolare che potrebbe essere, appunto, Inler o l’interista.

Tevez: «Via da Manchester». Inler: se il Napoli gli offre 2 milioni è fatta. L’alternativa è Mariga

Cavani, voglia di Napoli Dall’Argentina, dove è impegnato nella Coppa America con l’Uruguay, Cavani lancia messaggi d’amore per i napoletani: «La passione dei tifosi è incredibile, poetica. Certe volte può essere difficile gestire tutto questo amore perché ti fanno sentire diverso, oltre la normalità. Ecco perché noi giocatori dobbiamo mantenere l’umiltà giusta e non cambiare il nostro modo di essere. Sono molto felice di stare a Napoli e non vedo l’ora di tornare per cominciare la nuova stagione», ha detto il Matador, confermando che almeno per quest’anno non ha intenzione di spostarsi, nonostante il Manchester City sia pronto a qualsiasi sacrificio se De Laurentiis dovesse aprire alla trattativa. L’ipotesi è praticamente nulla.

MIMMO MALFITANO NAPOLI

Alejandro Mazzoni, l’agente di Ezequiel Lavezzi, ci aveva provato, a tranquillizzare i tifosi del Napoli: «Il Pocho non si muove, a meno che non arrivi in società qualche offerta importante che al momento, comunque, non c’è». Ecco: non c’è, ma potrebbe esserci a breve. Se nei giorni scorsi si era parlato di Barcellona, adesso c’è il contatto (forte) con il Manchester City, che si è mosso con decisione per l’argentino. La clausola di rescissione è alta, 31 milioni, ma tutto è relativo, soprattutto per lo sceicco Mansour. «Il Pocho mi piace, molto», aveva confessato Ro-

berto Mancini. Il tecnico potrebbe dover sostituire Carlos Tevez, che ha ribadito la sua volontà di lasciare il City («L’ho comunicato al club. Voglio stare più vicino alle mie due figlie che vivono in Argentina»). Conto alla rovescia Sei giorni, è

questo il tempo che avrà a disposizione Gokhan Inler per trovare l’intesa col Napoli. È opinione generale che entro sabato il centrocampista dell’Udinese firmerà il contratto che lo legherà al club napoletano per i prossimi 4 anni. Ma il regista svizzero non ha intenzione di rinunciare agli introiti che gli derivano da ben quattro contratti di sponsorizzazione. Per convincerlo, Aurelio De Laurentiis dovrà rilanciare la pro-

posta iniziale: da 1,8 a 2 milioni a stagione. A queste cifre, la questione dovrebbe essere risolta. L’ultima parola spetterà a Inler, che se non dovesse accordarsi col Napoli dovrà per forza raggiungere i compagni dell’Udinese che hanno già iniziato il ritiro. L’alternativa è Mariga Intanto,

Riccardo Bigon sta provando ad assicurarsi un’alternativa a Inler. All’Inter, il d.s. napoletano ha chiesto informazioni su MacDonald Mariga. Il nazionale del Kenya s’è detto disponibile a raggiungere la nuova destinazione. Ma la trattativa vera e propria verrebbe avviata soltanto se dovesse saltare Inler. D’altra parte, con Donadel e Dzemaili che hanno già firma-

Ezequiel Lavezzi, 26 anni, è arrivato al Napoli nel 2007 dal San Lorenzo AFP

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E l’Udinese ha già il nuovo Inler E’ Doubai MASSIMO MEROI UDINE

L’Udinese che si è radunata ieri cala il poker. Se sarà d’assi lo sapremo in futuro. Intanto i «primi quattro acquisti», come li definiscono il presidente Soldati e il d.s. Larini si presentano con i propositi di sempre: tanta voglia di far bene con la consapevolezza di essere arrivati nella piazza ideale per un giovane. Il brasiliano e il fratellino

Non è di primo pelo Larangeira Danilo, classe ’84, chiamato a dirigere la difesa. «Ho sempre giocato a tre — spiega —, ma non avrei problemi a giocare a 4». Era compagno del laziale Dias al Palmeiras e di Armero che ritroverà a Udine. Il Friuli gli fa evocare nomi importanti: «Zico, Edinho, Amoroso hanno fatto grandi cose qui, io spero di fare altrettanto». Abdoul Sissoko di anni ne ha appena 21. Si ispira a Essien e Abu Diaby dell’Arsenal, lo manda il fratello, lo juventino Momo. «Lui è entusiasta, dice che l’Udinese è una delle migliori squadre italiane». Come Benatia arriva dalla B francese. L’Udinese conta di aver pescato un altro jolly.

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Doubai con il presidente Soldati ANSA

Il buttafuori e l’azzurrino

Ha lo sguardo da duro Thierry Doubai, classe ’88, ivoriano pescato nello Young Boys. È lui il sostituto di Inler. «Ma non fate paragoni, ognuno ha le sue caratteristiche. Mi piace difendere e attaccare». Italianissimo è Diego Fabbrini, uno dei talenti azzurri di maggiore prospettiva. Arriva dall’Empoli come Di Natale. «Spero sia di buon auspicio, mi accontenterei di fare la metà di quanto è riuscito a lui. Sono un trequartista, ma mi adatto anche sull’esterno. Udine trampolino di lancio? Sì, ma anche punto d’arrivo: è una delle migliori società italiane». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Oggi è il primo giorno di Gasperini Comincia oggi la Grande Avventura di Gian Piero Gasperini con la divisa dell’Inter: l’inizio della presentazione alla stampa è

previsto per le 13,30 ad Appiano Gentile, presente il direttore dell’area tecnica Marco Branca e, forse, il presidente Massimo Moratti. Gasperini troverà la squadra (eccetto i nazionali presenti alla Copa America) il 10 luglio, giorno del raduno ad Appiano.

IN CORSA ANCHE IL GENOA

Schalke 04-Viviano un passo avanti Lo Schalke 04 ha aperto uno spiraglio: pare disposto a considerare l’ipotesi di una modifica della sua posizione, per

acquistare Emiliano Viviano non più solo in prestito, come da prima proposta: una soluzione che potrebbe interessare all’Inter. Per il portiere resta comunque in piena corsa il Genoa (soprattutto nell’ambito di un’eventuale trattativa per Palacio) e anche l’Arsenal.

Alvarez è dell’Inter

Sempre più Argentina. E ora Banega Firma nella notte: al Velez 12 milioni, al giocatore 5 anni. Intanto l’Arsenal vuole Thiago Motta la scheda

LA PAGELLA DELLA GAZZETTA

RICARDO GABRIEL ALVAREZ 23 ANNI TREQUARTISTA

SINISTRO

9

Nato a Buenos Aires il 12 aprile 1988, è entrato nelle giovanili del Velez Sarsfield quando aveva appena 7 anni, dopo essere stato scartato dal Boca Juniors per problemi di sviluppo. Ha vinto due campionati argentini.

DESTRO

7,5 TESTA

7

2008 L’8 giugno debutta in

CARATTERE

Primera, Velez Independiente 0 0. La settimana successiva, però, in allenamento si rompe il crociato del ginocchio sinistro: sta fermo quasi un anno.

7

TATTICA

2010 Alvarez comincia a giocare con continuità: 26 presenze in campionato, ma solo 6 da titolare. Ma nel Clausura segna il suo primo gol, all’ultima giornata al Monumental, in casa del River.

VELOCITA’

9 8,5 GDS

ESPERIENZA

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2011 Diventa titolare e il suo talento esplode. E il Velez vince il campionato. Ricardo Alvarez, 23 anni, nell’ultimo campionato argentino vinto con il Velez ha segnato 3 gol in 14 partite AFP

Visita con annuncio Su Ricky Al-

varez l’Inter si è mossa prima di tutti: nelle ultime ore anche la Roma aveva tentato un ultimo assalto, vano. Così come l’Arsenal, che aveva sì la preferenza del presidente del Velez Raffaini (e molto fascino sul ragazzo) ma che alla fine si è dovuta piegare al volere del giocatore, attratto proprio dall’Argent-Inter. Nella notte di domenica scorsa, il club nerazzurro aveva raggiunto il pieno accordo con il Velez e il procuratore del giocatore Simonian; ieri notte, poi, ecco la chiusura della trattativa dopo

COSI’ NELLA GASPINTER

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maggio 2009. Il Velez vince il campionato battendo all’ultima giornata l’Huracan di Pastore.

Ricky «Maravilla» è praticamente un giocatore dell’Inter. La notte argentina ha portato la firma di Ricardo Gabriel Alvarez, classe ’88 inseguito da mezzo mondo e preso dal club nerazzurro con un blitz durato 4 giorni e che durerà ancora due perché l’Argent-Inter sta sempre più prendendo forma. Ricky Alvarez (trequartista, attaccante esterno ma anche mezzala classica: insomma, un jolly) arriverà a Milano nei prossimi giorni: avrebbe firmato un contratto di 5 anni a circa 1,8 milioni di euro a salire. Porta con sé talento, un mancino gentile, versatilità, calcio verticale e un passaporto comunitario.

Sa fare un po’ tutto E se accelera è irresistibile

FISICO

2009 Torna in campo il 31

MATTEO DALLA VITE MILANO

L’identikit

IL DAILY STAR

Da Ferguson 35 milioni per Sneijder

aver constatato che il ragazzo era ben felice di poter scegliere una squadra molto... albiceleste Un elemento in più va dunque ad aggiungersi a Zanetti, Cambiasso, Samuel e Milito, i giocatori che gli inviati dell’Inter sono andati a salutare ieri nel ritiro della nazionale. Ovvio che si sia parlato di Alvarez, e magari è scattato un saluto con un altro argentino nel... mirino, Banega. 12 milioni di buoni motivi Ricky

In Inghilterra sono sicuri: Sir Alex Ferguson, guru del Manchester United, ha chiesto al proprio club lo sforzo massimale per rispondere al Manchester City che gli avrebbe scippato Samir Nasri: vuole prendere a tutti i costi Wesley Sneijder, anche per 35 milioni di euro. E’ quello che scrive il sito internet del quotidiano Daily Star, secondo il quale per rinforzare la propria squadra il manager dei Red Devils vorrebbe assolutamente l’olandese dell’Inter. Sneijder, però, è stato definito intoccabile pochi giorni fa e in un’intervista alla BBC dal direttore dell’area tecnica Marco Branca, oltre ad avere un contratto allungato nell’ottobre scorso fino al giugno del 2015.

«Maravilla» Alvarez arriverà all’Inter grazie a un pagamento molto dettagliato: ad un fisso di 5,7 milioni di euro, l’Inter ha promesso al Velez Sarsfield 1 milione per le prime 5 partite giocate dal talento argentino in maglia nerazzurra, poi un altro milione al traguardo della decima gara, quindi un ulteriore milione e mezzo alla partita numero 15. Il totale arriva a 9,2 milioni, cifra alla quale va aggiunta un’amichevole del valore di 300 mila euro e aggiunti 2 milioni e 250 mila euro perché l’Inter si è fatta carico del 25% suddiviso fra giocatore (10%) e tasse (15%). Totale: per 12 milioni, che l’Inter si augura di buoni motivi, ecco che Ricky Alvarez - Ricardito, come lo chiamano in Argentina - vestirà il nerazzurro. Banega e il sostituto Ovvio, però, che non finisca qui: perché si sa che il manager di Alvarez è lo stesso di Ever Banega, in-

terno qualitativo e quantitativo che l’Inter sta seguendo da molto tempo. L’offerta al Valencia c’è da tempo (9 milioni), Valencia che fra l’altro ha già acquistato da tempo il suo sostituto, ovvero Parejo, per 6 milioni dal Getafe. Banega potrebbe anche andare a coprire l’unica casella disponibile per il giocatore extracomunitario. Frenata-Palacio Il resto è la solita attesa. Per chi? Ovvio, per Rodrigo Palacio. Ieri, solo contatti telefonici, e non stupitevi se oggi e anche domani ci sarà il nulla di fatto. L’Inter continua sulla strada del convincimento di Goran Pandev, ma man mano che le ore passano si fa sempre più dura: se non subentrerà maggior morbidezza da parte del macedone, ecco l’alternativa, ovvero un’altra contropartita tecnica. La svolta potrebbe arrivare prima del week-end, in un senso o nell’altro.

ANDREA ELEFANTE MILANO

Giovane e bravo, ma non solo: Alvarez in Argentina ha dimostrato di poter essere anche un giocatore «universale», nel senso di duttile, tatticamente poliedrico. Il che non guasta mai in assoluto: tanto più per una squadra che ha appena cambiato allenatore; e per un allenatore che deve potersi sentire libero di modulare la sua filosofia calcistica, adattandola alla rosa che troverà. Sulla fascia senza calamita Che Gasperini scelga

di restare sostanzialmente fedele al suo 3-4-3, oppure di replicare — magari in partenza — un sistema di gioco che preveda l’uso del trequartista, beh Alvarez potrà fare al suo caso. Perché nel Velez ha fatto un po’ tutto (quello che può servire all’Inter): il trequartista, come da indole e impostazione naturale, ma anche l’esterno offensivo. Con un’interpretazione del ruolo che lo porta a non sentirsi calamitato dalla fascia, ma anzi a convergere verso il centro tutte le volte che può, diventando anche una classica mezzala. Un po’ come Kakà Volendo cercare a tutti i costi

Motta-Arsenal Per chiudere, occhio alle sirene inglesi. Perché se Sir Alex Ferguson non ha certo perso le speranze di poter portare nei Red Devils l’olandese Wes Sneijder, ecco l’Arsenal che avrebbe chiesto con insistenza Thiago Motta: l’Inter ascolta e valuta con attenzione, volontà di Gasperini comprese. Al Napoli piace Mariga e viceversa. Tutto in divenire, compresa la tanta... argentinità in arrivo.

un termine di paragone, si potrebbe dire un Kakà: più dell’ex milanista portato a fare anche l’esterno, senza grandi preferenze di fascia, perché è un mancino non «integralista», nel senso che sa usare bene anche il piede destro; come l’ex milanista bravo tecnicamente, temibile in progressione più che nello spunto sul breve grazie ad accelerazioni non comuni, forte di un gran tiro. L’incognita carattere Il fisico (1.88 per 84 chili) non gli consente di essere rapidissimo, ma può aiutarlo a replicare anche in un campionato diverso rispetto a quello argentino quanto fatto con il Velez. Anche se la prima vera incognita che Alvarez dovrà sciogliere sarà la sua adattabilità a livello caratteriale: il calcio italiano ha bisogno di continuità, di «cattiveria», dell’attitudine a far vincere le partite, fermo restando il fatto che l’acquisto di Alvarez, per l’Inter, è anzitutto un investimento, un’operazione fatta per puntare anche in prospettiva su un talento da cui ci si aspetta molto, ma a cui non verrà chiesto tutto e subito. Anche se è quanto, nel Velez, Alvarez ha dimostrato di saper fare in campo. Soprattutto negli ultimi mesi.

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Il gol al volo dell’argentino Sergio Aguero, 23 anni, alla Bolivia nel debutto in Coppa America AP

SERGIO AGUERO 23 ANNI ATTACCANTE

DESTRO

9 SINISTRO

8 TESTA

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LA NOVITÀ

Lecce in vendita La presidentessa nel nuovo cda Semeraro incarica Unicredit di trovare acquirenti: al vertice del club c’è la Liguori

VELOCITÀ

8 TECNICA

9 SENSO GOL

9 CARATTERE

7,5

Aguero Strategia Juve: blitz a Madrid solo per chiudere I bianconeri vogliono che l’ombra del Real sia lontana. Il Kun: «So che i contatti ci sono» CARLO LAUDISA MILANO

Manovra a tenaglia per non farsi sfuggire Sergio Aguero. Un’altra giornata frenetica ieri per il d.g. bianconero Beppe Marotta e il suo braccio destro Fabio Paratici. Telefonate a 360 gradi e incontri strategici per indurre l’entourage del giocatore a fare il grande passo, inducendo l’Atletico Madrid a venire incontro alle proposte juventine. Il problema è quella montagna di 45 milioni previsti dalla clausola pattuita dai rappresentanti del Kun un anno fa esatto. La Juventus in queste settimane ha gradualmente alzato la sua proposta da 30 a 35 milioni di euro. Ma il club dei colchoneros non vuole fare sconti. E sino a quando questo sco-

glio non verrà superato il management juventino non intende fare viaggi a vuoto. Per esempio va chiarito il peso delle contropartite tecniche. Da Tiago a Motta, per intendersi. La missione Per questo motivo proprio ieri mattina Marotta ha concordato com Miguel Angel Gil di fissare l’appuntamento madrileno solo quando la differenza sarà davvero minima. Perciò occorreranno almeno un paio di giorni di riflessione prima di fissare l’appuntamento vero e proprio. Nella migliore delle ipotesi la dirigenza bianconera potrebbe tornare a Madrid a fine settimana. Ma non ci si sorprenda se la data dovesse slittare ancora. Intanto ieri in Argentina Aguero ha aperto: «So che ci sono contatti aperti, ma non parlo di cifre. Il

VERSO IL RITIRO ESTIVO

Domani nel nuovo stadio vernissage con le maglie Da giovedì tutti a Bardonecchia TORINO Dalla settimana scorsa, a Vinovo, sono al lavoro i reduci da gravi infortuni, quei giocatori che di fatto chiusero la scorsa stagione in infermeria. Quindi, i vari Quagliarella, De Ceglie, Sissoko e Martinez. Tutti apparsi in buone condizioni, soprattutto Quagliarella, che a dire il vero avrebbe potuto giocare anche uno spezzone di gara nell’ultima giornata di campionato, ma che giustamente

non fu rischiato. L’attaccante napoletano non vede l’ora di rientrare a pieno regime, non si è praticamente mai fermato e quindi a inizio ritiro sarà uno dei più in forma. In ritiro Domani il nuovo stadio bianco nero ospiterà la presentazione ufficia le delle maglie della Juve per il 2011 2012. Ventiquattro ore dopo par tenza per il ritiro di Bardonecchia. La banda Conte resterà in altura fino al

Frenetica giornata per Marotta che tiene in caldo anche Rossi e Vucinic Addio a Salihamidzic: ha firmato per una stagione con il Wolfsburg

17 luglio. Poi, un giorno di riposo e il 19 via alla tournée americana con base a Philadelphia. Tre le amichevoli in pro gramma, già fissate quelle contro i messicani del Club America e i porto ghesi dello Sporting Lisbona (questa a Toronto). Rientro in Italia il 1O ago sto, quindi due giorni di riposo e dal 4 al 7 agosto mini ritiro a Chiusa Pesio (il 5 amichevole contro il Cuneo). L’11 agosto tutti alla tradizionale festa di Villar Perosa, il 14 amichevole da defi nire, il 18 Trofeo Tim a Bari, infine Tro feo Berlusconi a Milano il 21 agosto. Già fissata l’inaugurazione del nuovo stadio: grande festa l’8 settembre, molto probabilmente contro il Manchester United. © RIPRODUZIONE RISERVATA

giorno dopo la fine della Coppa America il mio futuro sarà chiaro». L’ombra Real In questa prospettiva bisogna fare chiarezza anche sui concorrenti. Il Real Madrid sinora ha giocato un ruolo centrale. Dopo i primi contatti di marzo il club madridista s’è gradualmente defilato, appena l’Atletico ha posto la questione dei rapporti diplomatici. Dopodiché il Real ha sterzato su Neymar che il Santos non vuol mollare. Il rischio concreto è che la partita giocata dai cugini madrileni in Sudamerica possa tenere incatenato Aguero. Perciò in queste ore la Juve vuole fugare questo dubbio. La presenza occulta del Real, infatti, potrebbe creare alla lunga non pochi problemi. E Marotta non vuole perdere tempo per questo obiettivo così importante. L’alternativa Per questa ragione i dirigenti juventini tengono in caldo almeno un paio di piste di assoluto livello. La principale porta a Giuseppe Rossi, deluso dall’abbandono del Barça. Sull’attaccante del Villarreal e della Nazionale è significativo anche l’interesse del City. ma è chiaro che la Juve darebbe all’attaccante gestito da Federico Pastorello un ruolo centrale nei suoi progetti. Perciò la Juve sta puntando molto sull’aspetto psicologico (oltre che quello economico) per indurre Rossi a non farsi sedurre da altre sirene. In questa prospettiva attenzione anche a Vucinic, per il quale la Juve ha già avviato il dialogo con la Roma. Neanche questo fronte è agevole. Ma in corso Galileo Ferraris non demordono. Ciao Salihamidzic Ie-

ri il Wolfsburg ha comunicato ufficialmente d’aver ingaggiato per la prossima stagione l’esterno Salihamidzic, sinora legato ai bianconeri. Ma è chiaro che il lavoro della Juve sul piano delle cessioni prevede ben altre mosse. E per questo si prevodono tempi ben più lunghi. Il grande colpo, in definitiva, dipende molto dal successo di queste operazioni in fase di dismissione. © RIPRODUZIONE RISERVATA

La presidente Liguori

L’a.d. Renato Cipollini

TOTI GENTILE LECCE

Dopo 17 anni la famiglia Semeraro lascia la guida del Lecce. Dopo l’annuncio di un mese fa («Il Lecce è in vendita»), ieri il patron Giovanni ha comunicato di aver dato incarico all’Unicredit per trovare un valido acquirente. In mattinata il cda ha presentato le dimissioni (escono di scena, oltre ai Semeraro, anche Mario Moroni e Claudio Fenucci). Il nuovo cda, che agirà in «autogestione» per garantire la partecipazione al prossimo campionato, è composto da Isabella Liguori (presidente), Renato Cipollini (amministratore delegato) e Paolo Fedele (vicepresidente). «Autogestione — ha puntualizzato Cipollini — non vuol dire disimpegno, bensì muoversi con rigore e con l’occhio i bilanci. La società ha una buona organizzazione e cercheremo di allestire una squadra con giocatori esperti e qualche giovane, che riesca a ottenere buoni risultati. Sono già in contatto con il ds Osti e dalla prossima settimana, sentito anche l’allenatore Di Francesco, opereremo sul mercato per allestire un Lecce che faccia la sua parte con dignità». © RIPRODUZIONE RISERVATA

la guida RADUNI E RITIRI

Giovedì riprendono pure Lazio e Catania Sono due le squadre già al lavoro: il Palermo si è radunato domenica scorsa, ieri è toccato all’Udinese. Giovedì ripresa a tutti gli effetti per Catania, Juventus e Lazio. PALERMO Ritiro: da domenica al 20 luglio a Malles-Venosta (Bz). UDINESE Raduno: ieri a Udine. Ritiro: dal 10 al 31 luglio ad Arta Terme (Ud). CATANIA Raduno: giovedì a Catania. Ritiro: dall’11 a Torre del Grifo (Ct). JUVENTUS Raduno: giovedì a Vinovo. Ritiro: dal 7 al 17 luglio a Bardonecchia (To), dal 19 luglio al 1o agosto tournee negli Stati Uniti, dal 4 al 7 agosto a Chiusa Pesio (Cn). LAZIO Raduno: giovedì a Venezia. Ritiro: dal 7 al 23 luglio ad Auronzo (Bl); dal 26 al 31 luglio a Fiuggi. SIENA Raduno: venerdì a Siena. Ritiro: dall’11 al 26 luglio a Ridanna (Bz), dal 29 luglio al 10 agosto ad Abbadia San Salvatore (Si). CESENA Raduno: sabato a Cesena. Ritiro: dall’11 luglio al 7 agosto ad Acquapartita (Fc), dal 9 al 14 agosto a Castrocaro (Fc). INTER Raduno: il 10 luglio ad Appiano Gentile (Co). Ritiro: dal 10 al 21 luglio a Pinzolo (Tn). CAGLIARI Raduno: dall’11 al 14 luglio ad Assemini (Ca). Ritiro: dal 18 luglio ad Assemini. CHIEVO Raduno: a Verona l’11 luglio. Ritiro: dal 14 al 30 luglio a San Zeno di Montagna (Vr). FIORENTINA Raduno: dall’11 al 14 luglio a Firenze. Ritiro: dal 14 al 29 luglio a Cortina d’Ampezzo (Bl); dall’1 al 4 e dall’8 al 15 agosto a San Piero in Sieve (Fi); dal 4 al 7 agosto tournée in Inghilterra. PARMA Raduno: il 11 luglio a Parma. Ritiro: dall’11 al 29 luglio a Levico Terme (Tn). MILAN Raduno: il 12 luglio a Milanello (Va). Ritiro: dal 12 luglio a Milanello (Va). NAPOLI Raduno: il 12 luglio a Castelvolturno (Ce). Ritiro: dal 16 al 31 luglio a Dimaro (Tn). ROMA Raduno: il 13 luglio a Trigoria. Ritiro: dal 15 al 26 luglio a Riscone di Brunico (Bz). LECCE Raduno: il 14 luglio a Camporosso di Tarvisio (Ud). Ritiro: dal 15 a data da destinarsi a Camporosso di Tarvisio (Ud). ATALANTA Raduno: il 16 luglio a Rovetta (Bg). Ritiro: dal 17 luglio al 7 agosto a Rovetta (Bg). GENOA Raduno: il 17 luglio a Neustift (Austria). Ritiro: dal 17 al 30 luglio a Neustift (Austria). NOVARA Raduno: il 17 luglio raduno ad Acqui Terme (Al). Ritiro: dal 18 al 31 luglio ad Acqui Terme; dal 3 al 7 agosto a Chatillon (Ao). BOLOGNA Raduno: 18 luglio a Bologna (16 e 17 luglio visite mediche). Ritiro: dal 18 al 31 luglio ad Andalo (Tn); dall’1 al 13 agosto a Sestola (Mo).


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Gilardino-Acquafresca Lo scambio è possibile Il viola sul suo nuovo sito: «Voglio restare in una Fiorentina competitiva e con Cassano». Ma da Genova sondano l’ipotesi

non succederà, anzi: dico ai tifosi di stare tranquilli, io credo nella Fiorentina e vorrei che la Fiorentina facesse altrettanto con me. Poi è chiaro, non illudo nessuno: da qui al 31 agosto tutto può succedere». Non esclude neppure un’esperienza all’estero?

«Adesso si, in futuro mi piacerebbe. Mi intrigano Inghilterra e Spagna, ma ora punto a imitare Totti, e a superare i 200 gol in A, mi auguro in maglia viola. E poi è l’anno degli Europei: voglio una stagione da protagonista e da punto di riferimento in Nazionale». Non avrà più il sostegno di Mutu? Lo ha già salutato?

Alberto Gilardino, 29 anni oggi, si rilassa a Marina di Pietrasanta. Sopra la homepage del suo sito. Sotto, Robert Acquafresca PIERANUNZI

ALESSANDRA GOZZINI FIRENZE

C’è un primo aggiornamento da fare, si tratta di mettere on-line l’ultimo messaggio dell’attaccante: «Vorrei restare alla Fiorentina, ho gli stimoli che chiedono i Della Valle: ma il futuro non dipende solo da me, e nel caso lasciassi Firenze non avrei problemi a rimettermi in gioco in una big, non è vero che soffro la pressione delle grandi squadre». Semmai, ci si può chiedere che effetto farebbe Genova su Alberto Gilardino: i dirigenti rosso-

blù ci pensano davvero, dopo che la Fiorentina si è fatta avanti per avere informazioni su Kharja e Acquafresca, o magari sollecitati da qualche procuratore. Da qui l’idea di provare a chiedere in cambio Gila (e magari anche Frey): se ne parlerà in un incontro tra le due società nei prossimi giorni. C’è poi un altro messaggio, che il centravanti viola mette in rete (oggi, nel giorno del suo compleanno, inaugurerà il sito internet www.albertogilardino.it, curato da Barabino&Partners): «La Fiorentina mi ha dato un prezzo: 18 milioni. Un prezzo giusto visto, ma anche una cifra che in

questo momento nessuno può offrire. Quindi spero di poter incontrare presto e nella massima serenità sia Corvino che Andrea Della Valle, con il quale ho un ottimo rapporto: se costo così tanto, vorrei un contratto adeguato al mio valore». Per capirsi: Gilardino ha un accordo fino al 2013, vorrebbe un allungamento (magari di tre anni, con ritocco dell’ingaggio), anche per evitare, tra un anno, un nuovo caso-Montolivo. In un’estate in cui molti suoi compagni sembrano perplessi sul futuro a Firenze, lei vuole restare e chiede che le prolun-

«Gli ho scritto un sms "mi hai lasciato", mi ha risposto che era molto dispiaciuto. Mi piacerebbe se al suo posto arrivasse Cassano: giocare con Antonio sarebbe un sogno, per me e i tifosi. Ma capisco che andar via dal Milan ora è dura. E già che ci sono, spero resti Montolivo: ma la scelta è solo sua». Mihajlovic, è rimasto nonostante la proposta dell’Inter. Contento?

«Assolutamente si, può diventare un allenatore importantissimo. Lo aiuteremo noi, con grandi vittorie: così potrà far ricredere chi, ora, non è convinto di lui». Anche le altre squadre sono in costruzione, sta seguendo il calciomercato? ghino il contratto.

«Adoro Firenze e so che Corvino costruirà una squadra competitiva, per tornare in Europa. Sono partiti giocatori importanti, chi arriverà dovrà essere altrettanto forte. Altrimenti, esagerando, il rischio è che si lotti per la salvezza. Ma

«Si, ma alla fine quelle da battere resteranno sempre Inter e Milan. Sono curioso di vedere la nuova Juve, così come la Roma. E per il Napoli ripetersi sarà dura». Su Gila seguiranno sviluppi: per essere sempre aggiornati basta un attimo, o un clic. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Pillole ATALANTA Talamonti ha rescisso il contratto Leonardo Talamonti e l'Atalanta hanno rescisso consensualmente il contratto. Lo ha comunicato ufficialmente in serata il club bergamasco. Il trentenne difensore lascerà Bergamo dopo cinque stagioni: potrebbe tornare in Argentina. La Società bergamasca sul suo sito ha ringraziato il calciatore argentino «per la professionalità dimostrata in questi anni e gli augura i migliori successi personali e sportivi».

DIRITTI TV Il Tas respinge le istanze delle Leghe Il Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport, in riferimento alla controversia Lega Italiana Calcio Professionistico (LegaPRO)/Lega Nazionale Professionisti in liquidazione, Lega Nazionale Professionisti Serie A e Lega Nazionale Professionisti Serie B, sulle somme derivanti dalla ripartizione della mutualità transitoria di cui all'art. 27 del D.Lgs. 9/2008, ha respinto le istanze proposte, salve le decisioni del costituendo Collegio arbitrale. Lo ha reso noto il Coni con una nota.


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PROSSIME TAPPE

S 13-14 LUGLIO Arrivo di DiBenedetto In questi giorni è previsto l’arrivo del futuro presidente della Roma con la chiusura delle trattative. Sempre in quelle date ci sarà la presentazione del nuovo allenatore Luis Enrique, delle maglie per la prossima stagione e della campagna abbonamenti.

Il nuovo Cda nomina Cappelli presidente e Fenucci ad. C’è l’accordo per l’esterno del Gijon

I NUOVI VERTICI DELLA SOCIETÁ GIALLOROSSA

ROBERTO CAPPELLI

Legale Unicredit È il nuovo presidente. «Da romanista per me è un onore essere presidente. Conta avere una squadra vincente»

CLAUDIO FENUCCI

Ex a.d. Lecce Sarà il nuovo a.d. e farà parte di un comitato esecutivo ristretto con Cappelli, Fiorentino e Baldissoni

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La Roma ha un nuovo vertice e Josè Angel Vetrina

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MASSIMO CECCHINI ROMA

S Eppure Franco Baldini li aveva avvertiti. Nell’unico incontro plenario tra vecchia e nuova dirigenza della Roma andato in scena una ventina di giorni fa, il futuro direttore generale del club, per spiegare i comportamenti che desiderava fossero tenuti, aveva raccontato l’apologo di Menenio Agrippa sullo stomaco e le braccia, che devono collaborare per il bene dell’intero corpo. Una lezione di cooperazione risalente a circa il 500 a.C. ma che servì a porre fine alla lotta tra patrizi e plebei. Il messaggio di Baldini era stato chiaro però, superato lo sconcerto di alcuni sull’argomento storico («Menenio chi?»), al di là dei sorrisi di circostanza, i sussurri giunti dal primo Cda del nuovo corso — che ha incoronato l’avvocato Roberto Cappelli (espressione di UniCredit) presidente pro tempore della società in attesa di Thomas DiBenedetto, nominato Claudio Fenucci amministratore delegato e benedetto l’arrivo di Josè Angel — ha confermato come le ruggini tra vecchi e nuovi impastino la vita di una Roma bicefala. Al netto delle cupezze rancorose dei consiglieri legati alla gestione Sensi (straordinarie le rivendicazioni di «fastidio» da parte del consigliere Baldi nei confronti di Camiglieri, consulente per la comu-

Josè Angel, 21 anni, terzino spagnolo, una vita allo Sporting Gijon INSIDE

nicazione di DiBenedetto, che ha replicato: «Impari l’educazione») e al sussiego ansiogeno dei «nuovi» alla scoperta del quarto d’ora di celebrità che, secondo Andy Warhol, prima o poi tocca a tutti, i ritardi e i rimpalli di responsabilità sono le stimmate della quotidianità. Ecco Josè Angel E il mercato ne

soffre, tant’è che ieri sul fronte Josè Angel, il presidente dello Sporting Gijon, Vega-Arangoha intimato: «Da una settimana aspettiamo risposte: i giocatori hanno un prezzo, altrimenti restano». Con queste premesse, nessuna meraviglia che Sabatini — convocato da Fiorentino — si sia precipitato dai nuovi vertici per avere cognizioni del budget. Buone notizie, visto che l’affare con lo Sporting ieri è stato virtualmente chiuso e per oggi si attende l’annuncio. Lamela & Portieri Domani poi (o giovedì), potrebbe essere il giorno dei portieri, con Stekelenburg in arrivo (dopo qualche ostacolo) e Doni in partenza per Liverpool. Occhio, però. Ora

che il portafoglio si è aperto Sabatini, rassicurati tutti su Bojan («fatto») va all’assalto di Lamela, col cui manager ha avuto nuovi contatti. Questo, perciò, porterà il Napoli ad orientarsi su Vazquez (Belgrano). Alla Roma, poi, piace sempre Kjaer. Mail per DiBenedetto Da ieri, perciò, la Roma dovrebbe essere più operativa, anche perché è stato nominato anche un comitato esecutivo di cui faranno parte, oltre a Cappelli e Fenucci, anche il vice a.d. di UniCredit, Paolo Fiorentino, e il legale Mauro Baldissoni. Ieri, poi, è partita una mail per DiBenedetto per chiedere indirizzi. «Da romanista per me è un onore essere presidente — dice Cappelli —ma durerà solo un mese. Quello che conta è avere una squadra vincente. Non c’è nessun rischio che si vada oltre luglio per la chiusura. La firma di Fenucci può sveltire il mercato, visto che lo scopo è dare efficienza alla società». A pensarci bene, proprio come diceva Menenio Agrippa oltre 2500 anni fa.

15 LUGLIO Partenza per il ritiro La squadra partirà alla volta di Riscone di Brunico, ancora una volta sede del ritiro giallorosso

S 1 AGOSTO Assemblea dei soci L’assemblea sociale consegnerà ufficialmente a DiBenedetto la carica di presidente della Roma.

LAZIO CAMBIA IL SIMBOLO DEL CLUB

Colpo Lotito: il Colosseo!

Lorik Cana, 27 anni, al suo arrivo a Fiumicino GMT STEFANO CIERI ROMA

L’aquila non sarà più sola. Volerà sullo sfondo del Colosseo. Cambia il simbolo della Lazio e ad annunciarlo è il presidente Claudio Lotito: «Vogliamo avere un emblema della nostra città. Lo ha fatto la Roma trasformando il lupachiotto originario nella Lupa di Romolo e Remo. A maggior ragione possiamo farlo noi che siamo la prima squadra della capitale essendo nati 27 anni prima». E così Lotito ha pensato al Colosseo. Non si sa ancora se comparirà anche sulle divise da gioco o solo sulle tute, ma intanto è certo che sulle maglie (in particolare sul colletto) ci sarà la scritta «Lazio, prima squadra della capitale». Orgoglio laziale L’occasione per lanciare la cam-

pagna di orgoglio laziale è stata la presentazione del nuovo progetto che riguarda l’intera Polisportiva biancoceleste che, oltre alla Lazio calcio, comprende altre 47 discipline sportive. Da settembre avranno vite parallele grazie alla nascita di un portale internet che ne racconterà le gesta. «Ma l’obiettivo finale — annuncia Lotito — è riunire tutta la famiglia in un’unica casa. Il nuovo stadio che vogliamo costruire è in realtà una cittadella dello sport in cui troveranno posto anche le strutture per le altre discipline della Polisportiva». Cana e Marchetti Oggi intanto saranno presenta-

ti gli ultimi due acquisti: il portiere Federico Marchetti e il centrocampista Lorik Cana. Quest’ultimo è sbarcato ieri a Fiumicino. «Forza Lazio» è stata l’unica frase concessa. In serata ha firmato il contratto che lo legherà alla Lazio per cinque anni con un ingaggio di 1,7 milioni a stagione. Stamattina sosterrà le visite mediche insieme a Marchetti. Per quest’ultimo la firma al contratto (sempre quinquennale, ma a 1,1 milioni l’anno) è prevista in giornata.

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IL PRESIDENTE DEL PALERMO «TANTI CLUB VOGLIONO L’ARGENTINO, MA OCCHIO AI SOLDI DEGLI SCEICCHI DEL MALAGA»

Zamparini: «Pastore andrà via solo per 50 milioni» DAL NOSTRO INVIATO

QUI MALLES

FRANCESCO CARUSO MALLES (Bolzano)

L’ultimo tormentone dell’estate? Javier Pastore, naturalmente. Che ricorda molto, giusto per rimanere in rosanero, la vicenda di Luca Toni che nell’estate del 2005, dopo 50 gol in 2 stagioni fra B e A e dopo lungo tira e molla fu venduto alla Fiorentina proprio a chiusura del mercato. Ma proprio per non commettere lo stesso errore, cioè quello di lasciarlo partire per pochi «spiccioli» (si fa per dire), il presidente Zamparini stavolta tiene molto alta la quotazione dell’argentino. «Per meno di 50 milioni non va da nessuna parte» è diventato il suo slogan preferito. E pochi giorni addietro, al raduno del Palermo a Verona si rammaricava del fatto che il Flaco non avesse giocato la prima partita di Coppa America, quella pareggiata contro la Bolivia: «Fosse entrato e avesse segnato lui, a quest’ora il suo cartellino var-

Nella partitella, in evidenza i nuovi arrivati Zahavi, Pisano e Milanovic

riti? Real Madrid o Malaga che coi soldi degli sceicchi farà una grande squadra stile City che è pure interessata a Pastore, come Chelsea e Manchester United». Perplesso sulla Roma Parlando

MALLES (Bolzano) Nella partitella di ieri pomeriggio (prima giornata di ritiro con doppia seduta) a chiusura di allenamento si sono messi in evidenza i nuovi arrivati. A cominciare dall’israeliano Zahavi che ha mostrato visione di gioco e buon controllo di palla. Altrettanto hanno sorpreso Eros Pisano e Milan Milanovic sul piano della resistenza atletica e della condizione fisica nonostante la fase ancora iniziale della preparazione.

Javier Pastore, 22 anni, talento del Palermo, è arrivato in Italia nel 2009 IMAGE PHOTO

rebbe anche 10 milioni in più. Invece ora è la Juve nei guai per quella rete realizzata da Aguero che sicuramente ne farà lievitare la valutazione» e aveva visto bene. La telenovela Ancora ieri Zamparini, intervenuto a «La Politica nel pallone» su Gr Parlamento, si è soffermato sulla vicenda Pastore facendo segnare un al-

«Lui vuole un grande club. Ma solo se si chiude entro 15 giorni, o resta a Palermo»

tro significativo capitolo dell’ultima soap in salsa argentina: «Se il trasferimento non avverrà nel giro di 15 giorni, ovvero se l’operazione non si concretizza entro la fine della Coppa America, lo toglierò dal mercato e rimarrà con noi». Una minaccia e un ultimatum a chi lo corteggia già da diverso tempo, ma il presidente siciliano sa bene che comunque sarà difficile

trattenerlo, infatti ha subito corretto il tiro: «Ma al 90 per cento andrà via perché un suo desiderio e perché quando si cominciano a sentire le sirene dei grandi Club è poi difficile resistere al fascino di lauti guadagni. Ed io non potrò certo oppormi, ma lo lascerò andar via a malincuore perché nella mia lunga carriera di presidente non ho mai avuto un talento puro come lui. I favo-

giorni addietro della pista romana, Zamparini aveva espresso perplessità («Il club giallorosso non può permetterselo, anche se sarei felice che Javier rimanesse in Italia») e ieri ha allargato il discorso a tutta la A: «In Italia non ci sono i soldi per pagare le scartine, figuriamoci i campioni». E poi, sempre a Bussolengo, sabato scorso ci aveva detto che «fra le 3 grandi, l’unica ad avere mostrato interesse per Pastore era stata la Juve, ma prima dell’arrivo di Conte, il cui modulo non prevede il trequartista». Infine ha ribadito la sua stima nei confronti di Pioli: «É una persona capace ed umile, non pensa di essere maestro di calcio ed è un ottimo tecnico. Sono convinto che rimarrà molti anni a Palermo». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 5 LUGLIO 2011

TUTTE LE TRATTATIVE COSÌ IN CAMPO LE 20 DI A italia: 514954585150

ATALANTA

BOLOGNA

Bellini

Peluso

Carmona

Della Rocca

Mudingayi

GABBIADINI Raimondi

Perez

LAPRESSE

COSA MANCA L’inchiesta scommesse rallenta il mercato, se sarà confermata la Serie A si prospetta una mezza rivoluzione: cambieranno almeno 5 titolari, tenendo un occhio al bilancio e uno al resto della rosa: con 35 elementi la priorità è sfoltire.

INTER

OBIETTIVI Caracciolo (a, Brescia). Gregus (c, Banik), Sorensen (d, Juve), D’Agostino (c) e Cuadrado (d, Udinese), Giorgi (c, Ascoli), Amauri (a, Parma), Floro Flores (a, Genoa), Heinze (d, Marsiglia), Paparatto (d, Tigre).

Jean Francois Gillet, 32 anni EIDON

4-2-4

343

ZIEGLER

Zanetti Samuel

Eto’o

Melo Chiellini

Cambiasso Julio Cesar

Quagliarella

Lucio

Pazzini

Matri

Buffon Del Piero

Bonucci

T. Motta Ranocchia

PIRLO

ALVAREZ

Krasic

LICHTSTEINER

Maicon

S Ricardo Alvarez, 23 anni REUTERS

ACQUISTI Castaignos (a, Feyenoord), Muntari (c, Sunderland fp), Santon (d, Cesena fp), Viviano (p, Bologna), Jonathan (d, Santos), Caldirola (d, Vitesse fp), Alvarez (c, Velez).

ACQUISTI Pirlo (c, Milan), Ziegler (d, Sampdoria), Pazienza (c, Napoli), Amauri (a, Parma fp), Marrone (c, Siena fp), Lichtsteiner (d, Lazio), Pasquato (a, Modena fp), Almiron (c, Bari), Ekdal (c, Bologna).

CESSIONI Suazo (a, fine contratto).

CESSIONI Salihamidzic (d, Wolfsburg), Rinaudo (d, Napoli, fp), Aquilani (c, Liverpool, fp), Traorè (d, Arsenal, fp).

COSA MANCA Dovesse partire Lucio, bisognerà cercare un difensore centrale all’altezza del brasiliano. Servono due centrocampisti in grado di far tirare il fiato ai titolari e un attaccante di fascia.

MILAN

S Stephan Lichtsteiner, 27 anni LAPRESSE

OBIETTIVI Aguero (a, Atletico Madrid), Inler (c) e Sanchez (a, Udinese), Beck (d, Hoffenheim), L. Diarra (c, Real Madrid), Vucinic (a, Roma). COSA MANCA Due attaccanti di livello internazionale, poi caccia a un altro centrocampista, soprattutto se verranno ceduti Felipe Melo e Sissoko.

NAPOLI 4312

Daniele Conti, 32 anni LAPRESSE

De Sanctis

S Alejandro Gomez, 23 anni ANSA

OBIETTIVI Cacia (a, Lecce), Galeano (d, Independiente), Martinuccio (a), G. Rodriguez (d) e S. Rodriguez (c, Penarol), Tissone (c, Samp), Marchesin (p Lanus), Iezzo (p, Napoli). COSA MANCA Mercato legato alle cessioni. Con Andujar in partenza, un portiere. Se salutano Silvestre e Maxi Lopez, i rispettivi sostituti. A prescindere, invece, una punta.

Siena: arriva Bertani Cesena, colpo Eder Novara: Meggiorini I toscani oggi possono avere anche Grossi, Brkic e Angella Genoa: ecco Viola e Rizzo. Lores: pole Lazio. Cagliari: Ibarbo BIANCHIN-CALVI-DI FEO

Il Siena oggi può fare poker prendendo 4 giocatori in poche ore. Intanto ecco Bertani per l’attacco: superata la concorrenza della Samp, oggi incontro col Novara per chiudere. In giornata arriverà anche Grossi a titolo definitivo dal Varese (firma un quadriennale, e nell’incontro si parlerà anche di Pesoli), poi il ds Perinetti vedrà l’Udinese per definire i prestiti di Brkic e Angella e per di-

scutere di Domizzi e D’Agostino, che piace anche al Bologna. Un altro lunedì attivissimo invece per il Cesena, che ha chiuso il colpo Eder: mattinata con gli agenti, cena con i dirigenti dell’Empoli. Il brasiliano arriva per circa 2,8 milioni per la metà ai toscani, ingaggio sui 700mila euro. Intanto è stallo per Guana (Palermo), Candreva avrebbe dato l’ok all’ipotesi Cesena ma bisogna trattare con l’Udinese, sondato Ricchiuti (Catania), oggi incontro per Cutolo (ma c’è pure il Pado-

Cannavaro

All. Allegri

PALERMO 4312

Ujkani

S

OBIETTIVI Ganso (c) e Danilo (c, Santos), Hamsik (c, Napoli), Kucka (c, Genoa).

Blerim Dzemaili, 25 anni

AP

COSA MANCA L’ormai famosa mezz’ala sinistra invocata da Allegri. Malgrado i tanti indizi ancora non si hanno ancora certezze sul nome di mister X.

LAPRESSE

MANTOVANI

Motta

Hamsik

KASAMI

Sirigu

Bovo

Hernandez Migliaccio

Marianini

Bertani

MILANOVIC

OBIETTIVI Inler (c, Udinese), Pastore (c, Palermo), Santana (c, Fiorentina), Vidal (c, Bayer L.), Palacios (c, Tottenham), Lamela (c, River P.), Britos (d, Bologna), G. Rodriguez (d, Penarol).

All. Tesser

COSA MANCA Serve un innesto per reparto. Bigon cerca un difensore, un mediano e un vice Cavani.

All. PIOLI

ACQUISTI Paci (d) e Galassi (c, Parma), Kasami (c, p) e Garcia (d, Palermo p), Meggiorini (a, Bologna).

ACQUISTI Gonzalez (a, Novara fp), Zahavi (c, Hapoel TA), Labrin (d, Huachipato), Milanovic (d, Lokomotiv), Simon (c, Haladas), Pisano (d, Varese), Cetto (d, Tolosa), Munari (c, Lecce), Lanzafame (a, Brescia), Di Matteo (c, Vicenza), Di Chiara (c, Reggiana), Mantovani (d, Chievo).

CESSIONI Gonzalez (a, Palermo fp), Parola (c), Strukelj (p), Drascek (c, fine contratto).

S Pajtim Kasami, 19 anni REUTERS

Pastore Cassani

Morganella

CESSIONI Pazienza (c, Juve), Blasi (c) e Santacroce (d, Parma). Yebda (c, Benfica fp), Iezzo (p), Cribari (d) e Gianello (p, fine contratto).

Ilicic Nocerino

Porcari

ACQUISTI Fernandez (d, Estudiantes), Donadel (c, Fiorentina), Dzemaili (c, Parma), Bogliacino (c, Chievo, fp), Mannini (c, Sampdoria), Rosati (p, Lecce), Cigarini (c, Siviglia, fp), Rinaudo (d, Juve, fp).

Taye Taiwo, 26 anni

3421 Balzaretti

Rigoni

All. Mazzarri

ACQUISTI Mexes (d, Roma), Taiwo (d, Marsiglia), Zigoni (a) e Paloschi (a, Genoa), El Shaarawy (a, Padova), Comi (a, Torino).

Punto Lecce Oggi il d.s. Osti proverà a stringere con il Milan per Strasser, su cui sono pure Torino e Novara. Il Lecce poi spera di chiudere col Palermo due operazioni: il ritorno di Munari, su cui è spuntato anche il Bologna, e il

PACI

Maggio

Abate

va). Parolo andrà in ritiro, in attesa di offerte. Vicini invece due colpi giovani per il Genoa: dalla Reggina in arrivo Nicolas Viola, che resterebbe a Reggio, e Rizzo.

Lisuzzo Cavani

Campagnaro

Pato

CESSIONI Pirlo (c, Juve), Jankulovski (d, Banik), Sokratis (d, Genoa fp), Beretta (a) e Merkel (c, Genoa), Didac (d, Espanyol p), Albertazzi (d, Getafe), Verdi (a) e Oduamadi (a, Torino), Legrottaglie (d, fine contratto).

CESSIONI Schelotto (c, Atalanta fp), Pesce (c, Ascoli), Bergessio (a, St. Etienne fp), Terlizzi (d) e Carboni (c, fine contratto).

GARCIA

Gargano Gattuso

ACQUISTI Moretti (c, Ascoli), Delvecchio (c, Atalanta fp), Barrientos (c, Estudiantes fp), Terracciano (p, Nocerina).

COSA MANCA Un secondo portiere, un jolly difensivo e almeno un attaccante: l’agenda del Cagliari ha queste priorità, il resto è legato a eventuali cessioni.

Lavezzi

Ruiz

Nesta

S

S

OBIETTIVI Greco (c, Roma), Marrone (c, Siena), Parolo (c, Cesena), Floro Flores (a, Genoa), Barreto (a, Bari), Frison (p, Frosinone), Poli (c, Sampdoria), Avramov (p, Fiorentina), Pasquato (c, Modena), Suazo (a, Inter), Berardi (d, Brescia).

3421

Ibrahimovic

Boateng

Gomez All. MONTELLA

CESSIONI Acquafresca (a, Genoa fp), Missiroli (a, Reggina fp), Pelizzoli (p, fine contratto), Marchetti (p, Lazio).

DZEMAILI Van Bommel

Ledesma Alvarez

ACQUISTI El Kabir (a, Mjallby), Sivakov (c, Wisla Cracovia fp), Ibarbo (c, Atletico Nacional).

Dossena

Thiago Silva Abbiati

EL KABIR

NOVARA

TAIWO Seedorf

Maxi Lopez

All. CONTE

All. GASPERINI

OBIETTIVI Hazard (a, Lilla), Sanchez (a, Udinese), Tevez (a, M. City), Pastore (c, Palermo), Ramirez (a, Bologna), Casemiro (c, San Paolo), Palacio (a, Genoa).

Biagianti

All. Donadoni

COSA MANCA Una prima punta di peso, un centrocampista e un mancino per la fascia. Tra questi, un nome che faccia sognare.

JUVENTUS

Llama

Spolli Nainggolan

CESSIONI Lupatelli (p) e A. Esposito (d, Lecce), Meggiorini (a, Novara), Viviano (p, Inter), Ekdal (c, Juve), Mutarelli (c), Buscé (c) e Moras (d, f.c.).

S

Andujar

Pisano

ACQUISTI Rodriguez (a, Genoa), Gillet (p) e Pulzetti (c, Bari), Rickler (d, Piacenza), Vantaggiato (a) e Crespo (d, Padova), Antonsson (d, Copenhagen).

CESSIONI Delvecchio (c, Catania, fp), Dalla Bona (c), Ferri (d), Amoruso (a, fine contratto), Talamonti (d, Rosario Central).

Matteo Ardemagni, 24 anni

Cossu

All. BISOLI

ACQUISTI Schelotto (c, Catania fp), Gabbiadini (a, Cittadella), Ardemagni (a, Padova fp), Caserta (c, Cesena, fp).

OBIETTIVI Cigarini (c, Siviglia), R. Bianchi (a, Torino), Lucchini (d, Sampdoria), Denis (a, Udinese), Acosta (a, Boca Juniors).

Conti

Gimenez

Lodi Silvestre

Canini

All. Colantuono

S

Agazzi

Ramirez

CRESPO

Padoin

Nenè

Astori

Portanova

Barreto

Marchese Lazzari

Di Vaio

Britos GILLET

Capelli

433

4312 Agostini

Morleo

Marilungo (ARDEMAGNI)

Consigli

CATANIA

4312

442

Bonaventura

CAGLIARI

OBIETTIVI Strasser (c, Milan), Lanzafame (a, Brescia), Cutolo (a, Crotone), Osuji (c, Varese), Garcia (d), Morimoto (a, Catania), Knezevic (d, Livorno), Cribari (d, Napoli), Piriz (c, Nacional). COSA MANCA Un uomo di esperienza per reparto: difesa sistemata con Paci (ma potrebbe arrivarne un altro), poi un altro centrocampista oltre a Kasami e almeno un attaccante (due, se parte Bertani).

S Andrea Mantovani, 27 anni ANSA

CESSIONI Liverani (c, f.c.), Paolucci (a, Siena fp), Kasami (c) e Garcia (d, Novara). OBIETTIVI Beric (a, Maribor), Parolo (c, Cesena), Carrasco (c, Audax Italiano), Lores (c, Defensor). COSA MANCA Due centrocampisti, in particolare un playmaker. Ma prima bisogna sfoltire: oltre 50 i calciatori in rosa.


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MARTEDÌ 5 LUGLIO 2011

17

italia: 514954585150

CESENA

CHIEVO

FIORENTINA

433 Parolo

HETEMAJ

Vargas

Pellissier

M. ROSSI Antonioli

Sorrentino

MUTU

Cesar

BENTIVOGLIO

Colucci

Malonga

Luciano

All. GIAMPAOLO

Kucka

All. DI CARLO

OBIETTIVI Coutinho (c, Inter), Kurtic (c, Palermo), Gonzalez (a, Novara), Munari (c, Palermo), Meggiorini (a, Bologna), Bertolo (c, Saragozza), Greco (c, Roma), Martinez (a, Jaguares), Valdes (a, Hercules), Munoz (a, Santiago W.).

OBIETTIVI Mulumbu (c, WBA), Gazzi (c, Bari), Matuidi (c, St.Etienne), Witesl (c, Standard Liegi), Barreto (a, Udinese), Silva (a, Velez), Acquafresca (a, Cagliari), Kharja (c, Inter).

S

LAPRESSE

LAPRESSE

Altre trattative Colpo del Cagliari: preso il centrocampista colombiano Ibarbo, 21 anni, dall’Atletico Nacional, nazionale U20. Il Bologna accelera per Floro Flores (l’alternativa è Caracciolo): oggi l’incontro con l’Udine-

se. Intanto piacciono sempre Sorensen (Juve) e Heinze, pronta l’offerta per Gregus (Banik, 1,5 milioni) ed è tornato di moda Koke, centrocampista del ’92 dell’Atletico Madrid. In uscita, Britos vicino al Lione, con i rossoblu pronti a monetizzare cedendo Mudingayi e Gimenez. L’Atalanta invece nelle prossime 24 ore farà un summit con la Samp per Lucchini: col giocatore c’è accordo di massima, ora si tratta sul cartellino. Più attesa per l’affare-Denis, che l’Udinese potrebbe tenere fino al preliminare di Champions. Il Catania in difesa punta sempre Galeano (Independiente), ma spunta anche Guillermo Rodriguez (Penarol, già obiettivo di Napoli e Psg). A Bergamo invece non giocherà Talamonti: ufficiale la risoluzione del contratto, andrà al Rosario Central. Il Novara, infine, prende Meggiorini (Genoa, ieri la firma), è in arrivo pure Lanzafame e c’è anche Galassi, centrocampista del ’91 che si è lasciato (male) col Parma. Udinese: Ramirez piace ma per ora il Bologna spara alto, Piatti in pole per il dopo Sanchez, viva la pista Giovani Dos Santos.

442

Paletta

BLASI

De Rossi

Pizarro

Giovinco

Perrotta

Totti

Mauri

MARCHETTI

ACQUISTI Crescenzi (d, Crotone), Okaka (a, Bari), Cicinho (d, Villarreal), Curci (p) e Guberti (c, Sampdoria), Bertolacci (c) e Sini (d, Lecce fp), Bojan (a, Barcellona), Nego (d, Nantes).

CESSIONI Angelo (d, Siena), Amauri (a, Juventus fp), Dzemaili (c, Napoli), Paci (d) e Galassi (c, Novara), Bojinov (a, Sporting Lisbona).

CESSIONI Mexes (d, Milan), Castellini (d, Sampdoria), Loria (d, fine contratto).

COSA MANCA L’obiettivo principale è un centravanti di peso, poi forse un’alternativa ai terzini. Interessa meno il centrocampista di qualità.

Ledesma

Benassi

Hernanes

REUTERS

Vives

Corvia

ESPOSITO

Biava CANA

Giacomazzi

KLOSE

All. DI FRANCESCO

All. Reja ACQUISTI Klose (a, Bayern), Lulic (d, Young B.), Mendicino (a, Ascoli, fp), Cavanda (d, Torino fp), Konko (d, Genoa), Cana (c, Galatasaray), Marchetti (p. Cagliari), Carrizo (p, River Plate, fp).

S

ANSA

Piatti

Tomovic

KONKO

Abdoulay Konko, 27 anni

Di Michele

Ferrario

CESSIONI Meghni (c, fine contr.), Lichtsteiner (d, Juventus), Muslera (p, Galatasaray), Berni (p, Braga). OBIETTIVI Cissé (a, Panathinaikos), Bovo (d, Palermo), Parolo (c, Cesena), Tamas (d, Wba), Silvestre (d, Catania), Koné (c, Brescia), Lores (c, Defensor), Gastaldello (d, Samp), Gamberini (d, Fiorentina).

ACQUISTI A. Esposito (d, Bologna), Cacia (a, Piacenza). CESSIONI Coppola (c, Parma fp), Munari (c, Palermo), Bertolacci (c, fp) e Sini (d, Roma fp), Rosati (p, Napoli), Rispoli (d, Samp), Giuliatto (d), Fabiano (d) e Chevanton (a, fine contratto).

S

OBIETTIVI Legrottaglie (d) e Strasser (c, Milan), Loria (d, Roma), Puggioni (p, Reggina), Manninger (p, Juve), Greco (c, Roma), Padalino (c, Samp), Munari (c), Goian (d, Palermo), Mazzarani (c, Modena)

Andrea Esposito, 25 anni ANSA

COSA MANCA Oltre al portiere, servono due centrali e poi un esterno destro e uno sinistro in difesa, due centrocampisti e due attaccanti.

COSA MANCA Dopo Marchetti e Cana, mancano un centrale, forse un altro centrocampista, e un attaccante (Cissé), appena piazzato Floccari.

UDINESE

Del Grosso

OBIETTIVI Lamela (c, River), Verratti (c, Pescara), Angel (d, Sporting Gijon), Stekelenburg (p, Ajax), Kameni (p, Espanyol). COSA MANCA Due difensori centrali, un paio di terzini, un esterno d’attacco.

442

Sestu

Armero

Terzi

Bolzoni

Rossettini

Vergassola

Asamoah Handanovic

Farelli

Zapata

Brienza

Isla

ACQUISTI Tziolis (c, Racing fp), Angelo (c, Parma), Codrea (c, fp), Belmonte (d, Bari), Paolucci (a, Palermo fp), Sansone (c, Frosinone), Destro (a, Genoa, p).

ANSA

COSA MANCA Un uomo per reparto: portiere e regista le priorità, mentre con Grossi e Bertani (arrivi imminenti) l’attacco è ok

All. Guidolin

ACQUISTI Danilo (d, Palmeiras), Fabbrini (c, Empoli), Brkic (p, Vojvodina), Barreto (a, Bari), D’Agostino (c, Fiorentina), Floro Flores (a, Genoa fp), Mazzarani (c, Modena fp), Piriz (c, Nacional), Doubai (c, Young B.), A. Sissoko (c, Troyes).

CESSIONI Coppola (p, Torino), Marrone (c, Juve fp), Brandao (d, Parma p), Cacciatore (d, Samp fp), Bolzoni (c, Genoa fp). OBIETTIVI Valdifiori (c, Empoli), Almiron (c, Bari), Brkic (p, Vojvodina), Manninger (p, Juve), Grossi (a, AlbinoLeffe), Bertani (a, Novara), Angella (d) e Domizzi (d, Udinese), D’Agostino (c, Fiorentina), Caracciolo (a, Brescia).

Sanchez

Benatia

All. SANNINO

S

Di Natale

Inler Pinzi

Calaiò

Nicola Belmonte, 24 anni

352

Domizzi

DESTRO

BELMONTE

ACQUISTI Pellè (a, Az Alkmaar), Borini (a, Chelsea), Sansone (a, Bayern), Coppola (c, Lecce fp), Danilo (c, Aris fp), Brandao (d, Siena p), Blasi (c) e Santacroce (d, Napoli), Biabiany (a, Sampdoria p).

S

Mesbah

Zarate

Dias

All. LUIS ENRIQUE

Bojan Krkic, 20 anni

4321 Brivio

Radu

BOJAN

Cassetti All. Colomba

OBIETTIVI Floro Flores (a, Genoa), Floccari (a, Lazio), Mesbah (c, Lecce), Aguirregaray (d, Penarol), D’Agostino (c, Fiorentina), Fideleff (d, Newell’s), Valdes (a, Sporting Lisbona).

OBIETTIVI El Arabi (a. Caen), Gilardino (a), Frey (p. Fiorentina), Pandev (a. Inter), Silvestre (d. Catania), Gargano (c, Napoli), Floccari (a, Lazio), Amauri (a, Parma), N. Viola (c) e Rizzo (c, Reggina).

AP

LECCE

Vucinic

Burdisso

BIABIANY

S

4312

433

Riise

Doni

Zaccardo

LAZIO

Juan

Mirante

CESSIONI Criscito (d. Zenit), Destro (a. Siena), Rodriguez (a. Bologna), Boakye (a. Sassuolo), Paloschi (a. Milan), Rafinha (c. Bayern), Floro Flores (a. Udinese), Cofie (c. Sassuolo), Konko (c. Lazio).

Felipe Seymour, 23 anni

COSA MANCA Due centrocampisti in alternativa agli attuali titolari. L’idea di Mihajlovic è una linea con tre giocatori di quantità che sappiano però inserirsi al tiro.

SIENA

Crespo Galloppa

ANSA

ACQUISTI Ze Eduardo (a. Santos), Birsa (c. Auxerre), Pratto (a. Univ. Catolica), Seymour (c. Univ. Chile), Krajnc (d. Maribor), Ribas (a. Digione), Sokratis (d. fp), Beretta (a) e Merkel (c. Milan), Granqvist (d. Groningen), Vinetot (d. Crotone), Constant (c. Chievo), Escobar (a. Deportivo Calì).

© RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA

A. Lucarelli

All. MALESANI

COSA MANCA Un portiere di alto livello e un centravanti.

malizzerà l’offerta per il centrocampista offensivo uruguaiano Ignacio Lores: il Defensor lo valuta quasi 3,5 milioni, il Palermo è arrivato a 2,3 ma Lotito tenta il sorpasso (in alternativa, Koné del Brescia). Intanto in difesa, oltre a Gastaldello, spunta anche Gamberini, mentre per Makinwa c’è la pista Toronto (Mls).

Modesto

S Riccardo Montolivo, 26 anni

COSA MANCA Altri due a centrocampo. Poi serve un’alternativa a Jokic a sinistra, e un attaccante che affianchi Pellissier.

Mosse Lazio Oggi la Lazio for-

PARMA

Palacio

All. Mihajlovic

CESSIONI Donadel (c, Napoli), Mutu (a, Cesena), Comotto (d), Avramov (p) e Santana (c, fine contratto), D’Agostino (c, Udinese).

Perparim Hetemaj, 24 anni

BIRSA

Rossi

CESSIONI Constant (c, Genoa), Bogliacino (c, Napoli fp), Marcolini (c, Padova), Mantovani (d, Palermo).

OBIETTIVI Yebda (c, Napoli), Guana (c, Chievo), Ekdal (c) e Rubin (d, Bologna), Candreva (c, Parma), Santana (c, Fiorentina), Cutolo (a) e Vinetot (d, Crotone), Foggia (a, Lazio), Ricchiuti (c, Catania).

SEYMOUR

Cerci

CESSIONI Appiah (c, f.c.), Caserta (c, fp) e Pellegrino (d, Atalanta fp), Dellafiore (d, Palermo fp), Santon (d, Inter fp), Gorobsov (c, Torino, fp), Felipe (d, Fiorentina fp), Jimenez (c, Al Ahli).

centrale Goian. Si aspetta una risposta dalla Roma per il centrocampista Greco, mentre l’Udinese è pronta a prestare ai salentini il centrocampista Mazzarani.

ANSA

Behrami De Silvestri

ACQUISTI Nastasic (d, Partizan), Felipe (d, Cesena), Papa Waigo (a, Grosseto), Romulo (d, Atletico Paranaense).

Gobbi

Eduardo Dainelli

ACQUISTI Acerbi (d, Reggina), A. Bassoli (d, Foligno), Hetemaj (c, Brescia), Bentivoglio (c, Bari, fp), Iunco (a, Torino).

Cristian Bertani, 30 anni, attaccante

S

Gilardino

ACQUISTI Mutu (a, Fiorentina), Rennella (a, Grasshopper), M. Rossi (d, Bari), De Feudis (c, Torino, fp), Eder (a, Brescia).

COSA MANCA Si cercano due terzini da alternare a Ceccarelli e Lauro, un altro centrale mancino, quattro centrocampisti, uno o due punte.

Jonathan Biabiany, 23 anni

Moscardelli

ACERBI

Ceccarelli

LAPRESSE

Montolivo Gamberini

Rigoni

PRATTO

Kaladze

Frey

Von Bergen

S

CONSTANT

Jovetic

Natali DE FEUDIS

Adrian Mutu, 32 anni

Antonelli

Pasqual

Andreolli

Giaccherini

4-3-1-2

433

3-5-2

Jokic

Lauro

GENOA

S Thierry Doubai, 23 anni AP

CESSIONI Beleck (a, Aek Atene), Corradi (a, fine contratto). OBIETTIVI Parolo (c, Cesena), Piatti (a, Almeria), Lazzari (c, Cagliari), Carrasco (c, Audax Italiano), G. Dos Santos (a, Racing). COSA MANCA Al momento la squadra è al completo con Inler, Sanchez e Zapata: dovessero partire loro, si interverrà per rimpiazzarli.


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AltriMondiESTATE 2

3

5

GLI INCIDENTI PER LA TAV MARONI: «TERRORISTI»

KATE E WILLIAM IN TOUR TRA I FISCHI E LE STAR

LEGGETE MONTALBANO C’È IL PRIMO «ARANCINO»

Il ministro Maroni attacca i No Tav dopo gli incidenti di domenica: «Volevano uccidere gli agenti» (a pagina 2 dell’inserto)

Primo viaggio di William e Kate: fischiati in Canada, a Los Angeles vedranno le celebrità inglesi (a pagina 3 dell’inserto)

Il commissario Montalbano arriva a puntate sulla Gazzetta: il primo racconto è «La prova generale» (a pagina 5 dell’inserto)

Il fatto del giorno

_i conti dell’Italia

A CURA DI GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it

Ma la benzina finirà di salire? Arriva l’estate e la verde torna a battere record: ieri costava 1,6 euro al litro. Dietro ci sono gli appetiti dei petrolieri, ma anche nuove tasse. Il problema è che tutto aumenta: aerei, traghetti, tariffe... E non sempre è chiaro il perché

3 Sa qual è il vero punto? È che

Ultime dai distributori di benzina: alle pompe Esso siamo arrivati al prezzo record di 1,613 euro per un litro di verde (rilevazioni di «Staffetta quotidiana»). «Quotidianoenergia» fa sapere che nel fine settimana Q8 ha aumentato di mezzo centesimo sia la benzina che il diesel, TotalErg di 1,1 centesimi la verde e di 0,6 il gasolio. La media è a questo punto di 1,581 euro/litro (impianti Eni) con le no logo a 1,499. Diesel: impianti Eni a 1,459, impianti Shell 1,476 (no logo 1,374). Gpl: 0,738 Eni, 0,757 IP.

A proposito, nella manovra del governo relativa ai tagli, che ieri è finalmente arrivata sul tavolo di Napolitano, c’è anche la regola che ogni distributore di benzina deve avere il suo self service. I gestori potranno vendere altri generi di consumo, ma non le sigarette. Sono anche stati stanziati dei soldi per chiudere impianti inefficienti o non redditizi, che dovranno essere individuati dai comuni. Questo migliorerà la rete? Ah, saperlo... Sul fatto che siamo inermi davanti alle compagnie petrolifere e che comunque ce la «contino» siamo costretti a bercela, ci vorrebbe forse un’Authority dedicata al sistema dei trasporti. Mi immagino che la lobby del petrolio sarebbe contrarissima. In ogni caso: Tremonti ha tagliato anche gli stipendi delle Authority...

1Insomma, botte da orbi. Bisogna anche tenere conto del fatto che il governo, lo scorso 28 giugno, ha caricato 2 centesimi per finanziare l’emergenza legata all’arrivo in massa degli immigrati dall’Africa, e dal primo luglio altri 4 centesimi, previsti nel decreto Omnibus, per finanziare la cultura. Le accise da sole valgono 61,3 centesimi sul prezzo finale, cioè siamo intorno al 40%. Adusbef e Federconsumatori hanno calcolato che lo Stato incasserà un +864 milioni sulla benzina e un +1.800 milioni sul gasolio, per un importo complessivo di due miliardi e 664 milioni.

non abbiamo la minima idea se, a parte la crescita della domanda, questi aumenti siano giustificati o no. Quando parlano i petrolieri si sentono le solite cose: la rete distributiva fatta male, il prezzo del petrolio che sale, eccetera.

2 Potremmo naturalmente rinunciare alla macchina...

E sarebbe un’ottima idea. Solo che è in aumento un po’ tutto, traghetti, collegamenti con le isole e in genere l’intero sistema dei trasporti. Si potrebbe dire: se ne approfittano perché comincia la stagione delle vacanze, cioè aumentano i prezzi quando un po’ tutti si apprestano a partire. Se lei me lo chiedesse, le risponderei: è proprio così, e accade tutte le estati. Benché sia odioso, è persino regolare: quando cresce la domanda, crescono i prezzi, e non s’è mai verificato il contrario da che mondo è mondo. Ci metta che il governo ha fatto sapere in che consiste la stangata sulle auto di grossa cilindrata (10 euro per ogni chilowatt di potenza superiore ai 255) e che ha tagliato del 30% gli incentivi alle energie rinnovabili, cercando così di far scendere la bolletta energetica ma deprimendo, si suppone, gli investimenti nell’eolico e nel solare. Il quadro è insomma in gran movimento. Secondo le associazioni dei consumatori, l’insieme degli aumenti produrrà un maggior carico di 488 euro annui sul bilancio familiare.

I RINCARI IN UN MESE

4 Ma il prezzo del petrolio è salito o no?

FONTE: ALTROCONSUMO-GDS

Sul prezzo del petrolio c’è tensione. In Asia è costantemente in rialzo, il Brent del Mare del Nord sta quasi a 112 dollari... Sa qual è il problema? Che la Grecia non è andata in default e probabilmente per un po’ di tempo tirerà avanti. Questo significa che la recessione è più

lontana. E se non arriva la recessione, il prezzo del petrolio non può scendere.

5 Cioè, l’aumento del prezzo del petrolio sarebbe un indice di buona salute?

Quando un Paese sta bene consuma, e se consuma vuole energia, e se vuole energia chiede petrolio, e se chiede petrolio il prezzo del petrolio aumenta. Quindi, effettivamente, potrei dirle: il prezzo del petrolio aumenta? Evviva, vuol dire che siamo in buona salute. Pensi che scontiamo la buona salute degli stessi Paesi petroliferi, cioè dei produttori: le cose gli vanno bene, quindi consumano, quindi si tengono il petrolio per usi interni e lo esportano di meno... Il punto è che non si raggiunge mai un prezzo di fronte al quale i consumi calino di colpo. E fino a che non ci si arriva...

ipseDIXIT

«

Nella manovra finanziaria ci aspettavamo qualcosa di più per la crescita Emma Marcegaglia Presidente di Confindustria

Traduzione: E questa è una manovra? I soldi per noi «poveri» industriali? Se continuate così, scioperiamo pure noi.


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Maroni accusa: «I No Tav erano pronti a uccidere» Linea dura del governo dopo gli scontri in Val Susa: «Sono terroristi». La replica: «Non ci fermeranno» MAURO CASADIO

Poca quiete dopo la tempesta. L’eco della battaglia di domenica in Val Susa tra i No Tav e le forze dell’ordine è ancora molto forte. Il cantiere per la ferrovia in Piemonte è stato riaperto, i manifestanti si sono ritirati, e si contano i feriti. Sono 204 tra le forze dell’ordine (139 poliziotti, 47 carabinieri, 17 finanzieri e un agente della Forestale) e 223 tra gli antagonisti; in particolare c’è preoccupazione per le condizioni di uno studente veneziano di 19 anni, in ospedale con gravi traumi.

Un momento dei gravi scontri di domenica scorsa in Val Susa ANSA

Accuse Ieri è stato anche il giorno delle pesanti accuse del ministro dell’Interno Roberto Maroni nei confronti dei No Tav: «Devono essere incriminati per tentato omicidio. Sono come terroristi, cercavano il morto. Devo ringraziare le forze dell’ordine». Poi

conferma: «L’opera si farà». Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, pur condannando la violenza, invita a lasciare il giudizio alla magistratura: «Aggredire poliziotti che stanno difendendo un legittimo cantiere non è accettabile. Penso anche io che sia un reato,

ma spetta ai magistrati e non a Maroni dire quale». I No Tav hanno replicato immediatamente: «Non ci fermeranno». Giallo camper Attacchi e con-

troattacchi verbali si sono scatenati anche dopo che è stato bruciato un camper del movimento No Tav parcheggiato nella zona della Maddalena, a Chiomonte. «L’hanno incendiato gli operai dell’Italcoge (la ditta incaricata dei lavori preliminari, ndr), protetti dalla polizia», è l’accusa lanciata dal No Tav Francesco Richetto. Ferdinando Lazzaro, uno dei titolari della Italcoge, nega con fermezza: «Quando i lavoratori escono dal cantiere sono scortati e controllati a vista dalle forze di polizia. Figuriamoci se avrebbero potuto allontanarsi e andare a incendiare un camper. Inoltre, né loro né la nostra azienda avrebbero alcun interesse a compiere un atto del genere». Clima infuocato La tensione si

Il bilancio degli incidenti di due giorni fa: feriti 204 agenti e 223 manifestanti

taglia con un coltello anche alla conferenza stampa dei No Tav. L’inviato del quotidiano Il Secolo XIX, Paolo Crecchi, ha denunciato di essere stato strattonato e minacciato dai manifestanti dopo una domanda: «Hanno cercato di mettermi le mani addosso. Ma io avevo solo chiesto chi aveva autorizzato i ragazzi che hanno divelto la rete metallica alla centrale idroelettrica». Intanto Beppe Grillo corregge il tiro dopo essersi schierato dalla parte dei manifestanti definendoli «eroi». «Ho chiamato eroi i valsusini che manifestavano pacificamente, ma sono il primo a condannare i black bloc. Li trovino, li arrestino». © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA POLEMICA BERLUSCONI DEVE A PAGARE 750 MILIONI DI EURO A DE BENEDETTI

RIENTRATA LA SALMA

Finanziaria, spunta norma pro-Fininvest

Afghanistan: oggi i funerali di Tuccillo

Sospenderebbe la condanna sul Lodo Mondadori È l’ultimo comma dell’articolo 37. Stava disperso nelle pieghe della Finanziaria, trasmessa ieri al Quirinale: nella nuova manovra è stato introdotto lo stop in appello all’esecuzione delle condanne civili che superano i 10 milioni di euro e lo stop in Cassazione per quelle oltre i 20 milioni, sempre in cambio di una idonea cauzione. Dietro alle due modifiche del codice di procedura civile, in tanti hanno visto una

legge ad personam per favorire Silvio Berlusconi: il provvedimento potrebbe influire, infatti sulla sentenza d’appello del tribunale civile sul Lodo Mondadori, prevista per il fine settimana. Fininvest in primo grado era stata condannata a risarcire con 750 milioni la Cir di Carlo De Benedetti. Inevitabile la bufera politica: «È un insulto al Parlamento», ha detto il segretario del Pd Pierluigi Bersani. «Una disposizione immorale e incostituzionale», ha aggiunto Antonio Di Pietro. Oltre alla discussa norma pro-Fininvest, dentro ai 39 articoli della manovra trasmessi a Napolitano, è spuntata di nuovo la riduzione

Silvio Berlusconi, 74 anni ANSA

del 30% delle agevolazioni energetiche in bolletta (ieri i ministri Prestigiacomo e Romani avevano invece escluso questi tagli). Confermati il blocco delle rivalutazioni delle pensioni, lo stop agli aumenti nel pubblico impiego, la sforbiciata del 10% ai costi della politica, il superbollo per le superauto.

È arrivata ieri mattina a Ciampino la salma del capo ral maggiore Gaetano Tuccillo, 29 anni, ucciso sabato in Afghanistan nell’esplosione del suo autocarro su un ordigno. Accanto alla moglie Evelyn e ai familiari, c’erano il sottosegretario alla presiden za del Consiglio, Letta, e il ministro della Difesa La Russa. I funerali si terranno stamattina a Santa Maria degli Angeli, a Roma; nel pomeriggio quelli in forma privata nella cattedrale di Nola (Napoli). Nel frattempo, la procura di Roma ha aperto un’inchiesta contro ignoti per attentato con finalità di terrorismo.

A notizie

SCULTORE A N.Y. EVASORE IN ITALIA

tascabili IL PROCESSO SULL’AMIANTO

Il pm di Torino: «20 anni per 2 dirigenti Eternit» S È suo il famoso toro di Wall Street L’autore del celebre toro di bronzo collocato a Wall Street, lo scultore siciliano Arturo Di Modica, è nei guai. Non avrebbe dichiarato redditi al fisco per 5 milioni di euro e non avrebbe pagato l’Iva per oltre 600 mila euro. Lo sostiene la Guardia di Finanza di Vittoria dopo un’indagine nata da un controllo richiesto dalla Procura di Ragusa. Oggetto del contendere è la residenza di Di Modica, ufficialmente negli Usa, ma per i finanzieri in Italia

Il pm di Torino Guariniello ha chiesto 20 anni di carcere per due ex dirigenti della Eternit Spa, nel processo per i danni alla salute causati agli operai durante la lavorazione dell’amianto. I manager sono accusati di omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro e disastro doloso. I familiari delle vittime: «Abbiamo la speranza di avere giustizia».

lL CAPO DEI CAPI IN FUGA DAL ’93

Mafia, Messina Denaro ha un nuovo identikit Nuovo identikit di Matteo Messina Denaro, boss in fuga dal ’93, ritenuto a capo di Cosa Nostra. Il ritratto (nella foto Ansa, in basso) è stato diffuso dalla polizia scientifica, che ha usato una tecnica che calcola il trascorrere del tempo grazie a vecchie immagini del ricercato e a quelle dei parenti. Con la simulazione grafica, si è arrivati a un Messina Denaro, oggi 49enne, invecchiato e stempiato. «La diffusione dell’identikit può servire in modo rilevante alla cattura», dice la questura di Palermo.

TENTATO STUPRO

Strauss-Kahn nei guai: c’è un’altra denuncia Dominique Strauss-Kahn è di nuovo nei guai. Appena rilasciato dai domiciliari, l’ex direttore del Fmi verrà denunciato da Tristane Banon, scrittrice e giornalista francese, per tentato stupro. La donna, oggi 32enne, sostiene che nel 2003 lui le saltò addos so «come uno scimpanzè in calore». Gli avvocati di Strauss Kahn la denunceranno per calunnia.

L’EX GENERALE SERBO ALL’AJA

Mladic contro i giudici: subito cacciato dall’aula L’ex generale serbo Ratko Mladic è stato cacciato dall’aula del Tribunale dell’Aja per i crimini di guerra dopo essersi rifiutato di dichiararsi colpevole o innocente. Mladic, accusato di crimini contro l’umanità, ha anche interrotto più volte il giudice e ha insultato un gruppo di familiari delle vittime di Srebrenica che gli urlavano «criminale».


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a Crac Cirio: 9 anni

LO SCANDALO 13MILA TRUFFATI NEL 2002

dalweb

la foto IL DISASTRO NEGLI USA

Petrolio nel fiume Yellowstone: ritorna l’incubo della marea nera

Condannati in primo grado: pene anche per il genero e i figli dell’ex patron della Lazio

Un anno dopo torna l’incubo marea nera negli Usa. Un migliaio di barili di petrolio di un oleodotto della Exxon Mobil si sono riversati nel fiume Yellowstone, in Montana: la perdita è stata scoperta sabato e il greggio ha sporcato per almeno 25 miglia il fiume che dà il nome al famoso parco (nella foto Ap). La fuga è stata fermata, mentre la Exxon ha subito avviato dei test per quantificare i danni. Il disastro è comunque di dimensioni minori rispetto a quello del Golfo del Messico nel 2010

Obama ucciso «Tutto falso»

Abusi nell’asilo: 2 processo azzerato Cambia un giudice, tutto da rifare per Rignano I genitori dei bimbi: «Faremo un sit-in al Csm» STEFANIA ANGELINI

I genitori dei bambini vittime degli abusi all’asilo «Olga Rovere» di Rignano Flaminio (Roma) hanno ricevuto la notizia che temevano: il processo per le presunte violenze che si sarebbero consumate tra il 2005 e il 2006 è tutto da rifare. Si allontana quindi la parola fine per il dolore e la rabbia delle famiglie dei 19 bimbi coinvolti. Ieri il Tribunale di Tivoli ha ufficializzato lo stop al processo (iniziato il 27 maggio 2010) nel quale sono imputate cinque persone: le maestre Marisa Pucci, Silvana Magalotti e Patrizia Del Meglio, l’autore tv Gianfranco Scancarello e la bidella Cristina Lunerti. Nei giorni scorsi, infatti, Marzia Minutillo Turtur, uno dei componenti del collegio del Tribunale di fronte al quale si è finora svolto il processo, era stato messo fuori ruolo per consentirle di adempiere all’incarico di membro esaminatore al concorso in magistratura. In più, oltre all’esigenza di riformare un nuovo collegio giudicante, si è aggiunto un altro intoppo.

Il viaggio

a Cragnotti Quattro a Geronzi

domande a... GIANCARLO DOTTO GIORNALISTA

«Il caso resterà irrisolto: colpa dei cavilli della giustizia»

Il processo di Rignano riparte da zero: l’istruttoria svolta finora potrebbe non essere servita a nulla. Come si è arrivati a questo? Lo abbiamo chiesto a Giancarlo Dotto, scrittore e giornalista che si è occupato del caso.

1 Che significato ha lo stop del processo? «L’azzeramento del processo di Rignano conferma che questo caso potrebbe non vedere mai la luce: i tempi si allungheranno all’infinito e quindi si rischia che i responsabili delle presunte violenze non vengano mai puniti».

2 Quali sono le cause? L’asilo Olga Rovere di Rignano Flaminio (Roma), dove tra il 2005 e il 2006 si sarebbero consumate violenze su 19 bambini ANSA La rabbia dei familiari Si prean-

Nell’udienza di ieri, convocata per fare il punto sulla situazione, tutti gli avvocati delle parti in causa si sono detti disposti a utilizzare quanto fatto finora in udienza. Tutti tranne i difensori della maestra Patrizia Del Meglio e del marito Gianfranco Scancarello, che si sono opposti alla lettura delle testimonianze già raccolte.

nunciano dunque tempi lunghissimi. Per questo le famiglie dei bambini si sono messe sul piede di guerra. Se le udienze non riprenderanno a breve, i genitori organizzeranno un sit-in ad oltranza sotto palazzo dei Marescialli, a Roma, dove ha sede il Csm. © RIPRODUZIONE RISERVATA

«Prima di tutto è colpa dell’esasperazione degli effetti formali della giustizia: il processo deve ripartire da zero solo perché si cambia un giudice. Poi ci sono altri due elementi che contribuiscono a rendere tutto più difficile. Il caso, infatti, è particolarmente delicato. Sono coinvolti dei bambini e il riscontro dei loro racconti è molto complicato: in tenera età i confini tra fantasia e realtà sono molto labili. Questo processo è nato male e finirà ancora peggio». s.an.

Gli hacker hanno attaccato il profilo Twitter del canale televisivo americano Fox News (foxnewspolitics) per postare sei falsi tweet in cui si annunciava l’assassinio del presidente Barack Obama. Che i messaggi fossero falsi, lo si è intuito anche dal tono non proprio giornalistico utilizzato dagli hacker. Alcune indicazioni erano sbagliate e l’ultimo dei messaggi è quantomeno surreale: «I nostri migliori auguri a Joe Biden il nuovo presidente degli Stati Uniti. In questi tempi di follia, c’è una luce in fondo al tunnel»

Sergio Cragnotti, 71 anni, con Cesare Geronzi, 76

Pene pesanti in primo grado per il crac da 1.125 milioni di euro del gruppo agroalimentare Cirio. Sergio Cragnotti è stato condannato a 9 anni; quattro anni invece per l’ex presidente delle Generali, Cesare Geronzi. La sentenza è stata emessa ieri, dopo una lunghissima camera di Consiglio, dai giudici della prima sezione penale del tribunale di Roma. Le richieste dell’accusa erano addirittura più alte: 15 anni per Cragnotti e 8 per Geronzi. In più, è stata riconosciuta la colpevolezza del genero dell’ex presidente della Lazio, Filippo Fucile, per il quale è stata decisa una pena di 4 anni e 6 mesi. Per i figli di Sergio Cragnotti, altre condanne: 4 anni per Andrea, 3 per Elisabetta e Massimo. La moglie, Flora Pizzichemi, e l’ex a.d. della Banca Popolare di Lodi, Giampiero Fiorani, sono stati invece assolti per non aver commesso il fatto. Unicredit, come responsabile civile, dovrà pagare assieme agli altri imputati 200 milioni di euro all’amministrazione straordinaria Cirio. Finisce così il primo atto processuale nella causa per il dissesto della celebre società agroalimentare, nella quale erano coinvolte complessivamente 35 persone (a seconda delle posizioni, accusate di bancarotta fraudolenta, preferenziale, distrattiva e truffa). L’inchiesta sul crac Cirio del 2002, che ha danneggiato circa 13 mila risparmiatori, era cominciata nel 2003 e si era conclusa a metà del maggio 2005.

TwitTwit

IL CINGUETTIO DEL GIORNO

Eccomi qui, dunque, a casa e molto felice! Buongiorno, mio amato Venezuela! Ciao cari! Grazie a Dio! È l’inizio del ritorno!

HUGO CHAVEZ @chavezcandanga Followers 1700484

Will&Kate: contestazioni, Hollywood e... l’erede 1

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1 Kate e William all’arrivo a Charlottetown, una delle tappe del viaggio in Canada AP 2 Il principe saluta un gruppo di bambini vestiti come i soldati britannici AP 3 Kate sfoggia un insolito cappello AP

DAVIDE ROMANI

La luna di miele è finita. William e Kate lo hanno scoperto nella prima visita ufficiale. Come capitato al Principe Carlo nel 2009 e alla regina Elisabetta nel 1990, i due neo sposi hanno avuto un’accoglienza dal tutto particolare nel viaggio in Canada, e sono stati contestati in due circostanze. Prima qualche decina di manifestanti ha accolto l’arrivo dei duchi di Cambridge, in Quebec, con slogan come «un popolo unito non sarà mai sconfitto». Dopo, a pochi isolati dal municipio di Quebec City, nuova protesta del gruppo separatista francese Rete di resistenza del Quebec. Ma

come titola il Times, «La coppia reale volta le orecchie ai protestanti» concentrandosi sulla fitta agenda d’impegni: prima un saluto ai pazienti malati di cancro, poi in cucina per un’improvvisata sfida Canada-Gran Bretagna ai fornelli. Campo di gioco un istituto alberghiero di Montreal. La vittoria è andata ai reali inglesi, che ai punti hanno superato il premier del Quebec Jean Charest. Se la prova del cuoco ha sorriso ai neo sposi non si può dire lo stesso per le lingue straniere. Il loro accento francese non è risultato all’altezza. A mettere tutti daccordo ci ha pensato, però, Kate: elegantissima e affascinante in ogni occasione.

Erede Dopo il Canada, per Wil-

liam e Kate si apriranno anche le porte di Hollywood. I due sono attesi venerdì a Los Angeles, dove incontreranno alcune celebrità britanniche che in California hanno raggiunto la fama. E chissà che nel ricordo della prima visita ufficiale si aggiunga anche una lieta notizia per tutto il popolo inglese. William e Kate, infatti, pensano già al futuro erede. Queste le indiscrezioni trapelate dalla casa reale. Sembra che i due novelli sposi abbiano detto di desiderare un figlio entro il primo anno di matrimonio, e per favorire il concepimento, secondo quanto rivela People, Kate sta seguendo una dieta particolare. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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OGGI IL VIA ALLE SELEZIONI italia: 514954585150

Cattelan conduttore del nuovo X Factor Alessandro Cattelan (nella foto) sarà il conduttore della 5a edizione di «X Factor». Dopo le esperienze in radio e tv (era nel

Spielberg

cast di «Quelli che... il calcio»), sostituisce Francesco Facchinetti alla guida del talent show, appro dato su Sky Uno. Tra i giudici, confermati i ritorni della Ventura e di Morgan. Da oggi a venerdì, a Milano, ci saranno le prime selezioni: gli aspiranti concorrenti hanno già raggiunto quota 10 mila.

LE INVENTÒ PER IL DESERTO

Morto mister Clarks: scarpe da leggenda È morto negli Stati Uniti, a 94 anni, Nathan Clark, erede dell’azienda delle calzature Clarks ma soprattutto ideatore nel 1949

I LAVORI DEL PREMIO OSCAR 1

Il mito instancabile Tra assalti alieni, dinosauri e cavalli Da stasera su Fox la serie Falling Skies prodotta dal regista. In attesa di Terra Nova e Super 8 ELISABETTA ESPOSITO

Dai un’occhiata ai progetti più o meno imminenti di Steven Spielberg e mica capisci granché. Ma come diamine li sceglie? Quali criteri usa? Perché si sa che siamo di fronte a un genio assoluto, eclettico e sempre originale, che diriga o produca. Ma qui c’è davvero di tutto. I soggetti vanno dall’invasione aliena (Falling Skies) alla storia di un cavallo (War Horse). I costi dai 6 milioni di dollari a puntata di una serie tv tra i dinosauri (Terra Nova, tra le produzioni televisive più care di sempre) ai 50 totali per il nuovo film diretto da J.J. Abrams (Super 8). Di sicuro, alla base di tutto, c’è il desiderio viscerale di raccontare storie che meritino di essere ascoltate. O meglio guardate. Forse addirittura vissute, visto che stiamo parlando di un maestro da quattro premi Oscar. Uno che ci ha portato a volare in bici con E.T., a caccia di tesori con Indiana Jones e in trincea cercando di salvare il soldato Ryan. Arrivano gli alieni Da questa sera combatteremo accanto al dottor Carter di E.R., l’attore Noah Wyle, contro un esercito di extraterrestri. Direttamente dal divano di casa. Su Fox (canale

111 di Sky, ore 21) parte infatti Falling Skies, serie tv prodotta da Spielberg e stravista in America. Trama: la Terra subisce un attacco alieno e ne esce malissimo; Wyle è un professore che guida la resistenza armata di un gruppo di superstiti. Un po’ Guerra dei Mondi, anche quello firmato Spielberg, ma più attento ai personaggi e alla drammaticità delle perdite. Dal 30 settembre, ma al cinema, vedremo Super 8. Qui il regista è quell’altro genio di Abrams, il signor Lost per intenderci: c’è an-

RIPRESE A FINE AGOSTO

E Malkovich farà un film con Salvatores John Malkovich sarà tra i protagonisti di «Educazione siberiana», il nuovo film di Gabriele Salvatores tratto dal romanzo di Nicolai Lilin che racconta la storia di una comunità di «Criminali Onesti» siberiani. Il film, che il regista premio Oscar ama definire un «eastern» perché ha i ritmi di un western, si inizierà a girare a fine agosto quasi interamente in Lituania.

«

Nell’ultimo weekend «Transformers 3: Dark of The Moon» ha vinto la sfida nei cinema: il terzo episodio della saga sui robot alieni scalza il cartoon Disney «Cars 2»

Steven è il più grande narratore per immagini della nostra generazione NOAH WYLE ATTORE «FALLING SKIES»

che stavolta un alieno di mezzo ma c’è soprattutto tanto thriller. Negli Stati Uniti ha strapazzato al botteghino film attesi come X Men - L’inizio, costato il triplo. Sempre a fine settembre Spielberg torna alla produzione televisiva (ancora su Fox) con Terra Nova. Ambientazione da Jurassic Park, ma stavolta è un vero viaggio nel tempo per salvare la Terra, ennesimo messaggio d’allarme di Spielberg per il nostro pianeta dopo quelli lanciati con guerre e alieni. Non solo produzione: a fine anno in America e a giugno 2012 da noi uscirà il nuovo film di Spielberg regista, War Horse. Il protagonista è un cavallo, per un opera — dice lui — «raccontata dalla parte degli animali». L’ultimo progetto è Lincoln, sulla vita del sedicesimo presidente americano, ancora in lavorazione. Nel frattempo da stasera ci godiamo gli alieni. © RIPRODUZIONE RISERVATA

1 Transformers 3 Con S. LaBeouf (2.405.921 euro)

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1 Noah Wyle, noto per essere stato il dottor Carter di «E.R.», è il protagonista di «Falling Skies»: interpreta un professore di Boston che lotta contro gli alieni 2 Steven Spielberg e J.J. Abrams, produttori di «Super 8» 3 Una scena della serie «Terra Nova», in arrivo a settembre

Maximulta a Ryanair «Tariffe scorrette»

«Sei più bravo di un ragazzino di 5a» è un libro (Mondadori) che nasce da uno show tv in onda su Cielo (nei giorni feriali alle 15.30).

Risultati

L’a.d. di Ryanair, l’irlandese Michael O’Leary ANSA

L’Antitrust: «Informazioni ingannevoli soprattutto sui costi aggiuntivi». Gli irlandesi faranno subito appello: «Una decisione fuorviante»

2 Cars 2 Con T. Shalhoub (1.393.579 euro) 3 L’ultimo dei templari Con N. Cage (246.230 euro)

IL CASO BIGLIETTI ALLA COMPAGNIA AEREA LOW COST SANZIONI PER OLTRE 500 MILA EURO

Ne sai davvero più di un bambino? Allora rispondi... 1 «Adoro il mio orsacchiotto di pelouche!». Che errore contiene questa frase? 2 Francia, Belgio, Svezia, Russia. Quale tra questi Stati europei è una monarchia parlamentare? 3 Quale provincia pugliese è stata istituita nel 2004?

5 topfivecinema LA CLASSIFICA

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Maximulta per Ryanair. E le motivazioni sono pesanti. Oltre 500 mila euro di sanzioni sono stati inflitti alla compagnia aerea low cost per pratiche commerciali scorrette nei confronti dei consumatori italiani. La decisione è arrivata ieri dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, con un provvedimento che si aggiunge alla serie di istruttorie avviate nei confronti di grandi e piccole compagnie europee (tra cui Alitalia, Blu Panorama, Air Italy e Easy Jet) e che ha portato a multe per quasi un milione. Le motivazioni Ma che cosa ha fatto di male Ryanair? Nel mirino dell’Autorità c’è «l’ingannevolezza, la scarsa trasparenza, l’inadeguatezza e, in alcuni casi, addirittura la carenza di informazioni relative ai

prezzi dei biglietti, che vengono presentati al mercato senza indicare alcuni costi che vengono successivamente aggiunti al momento del pagamento con carta di credito pur essendo prevedibili ed inevitabili». Le istruttorie sono state infatti avviate in seguito alle numerose segnalazioni ricevute dai consumatori. Immediata la reazione della compagnia aerea che ha dato mandato ai suoi legali di intervenire contro la decisione dell’Antitrust italiana. «Ryanair adesso ricorrerà in appello contro questa decisione scorretta, illogica e fuorviante — afferma il responsabile delle comunicazioni della compagnia Stephen McNamara —, una decisione che manca di buon senso visto che i passeggeri possono evitare i costi amministrativi pagando con la carta prepagata Mastercard consigliata da Ryanair, largamente diffusa e utilizzata da molti passeggeri italiani per prenotare le tariffe più basse pubblicizzate di Ryanair. Questa decisione, se confermata, ci obbligherà a pubblicizzare tariffe false e fuorvianti».

4 I guardiani del destino Con M. Damon (203.861 euro) 5 This is beat Con T. Brown (106.355 euro)

della «scarpa del deserto», un mito intramontabile. Da allora 12 milioni di «desert boots» sono stati venduti a clienti di ogni età, ma soprattutto giovani, per non parlare delle imitazioni. Radicale nell’animo, andò al settimo cielo vedendo i manifestanti del ’68 con le sue scarpe.

Diversa mente affabile DIARIO DI UN’INVALIDA LEGGERMENTE ARRABBIATA di FIAMMA SATTA

La lezione di Don Gallo: l’indifferenza scomparirà Sono molto orgogliosa degli «Indignati Speciali» del mio blog. Dal primo, Fiorello, all’ultimo, Don Andrea Gallo, il sacerdote «angelicamente anarchico», come si autodefinisce, fondatore della comunità San Benedetto del Porto di Genova, che ama il sigaro e Fabrizio De Andrè. Da bravo marinaio genovese usa due bussole: il Vangelo e la Costituzione, e a questa ha dedicato recentemente un piccolo libro potente («Don Andrea Gallo, Di sana e robusta Costituzione», Aliberti). Questo 83enne indomito che porta i suoi anni come una bandiera è indignato «innanzitutto con la mia Chiesa che ha frenato lo spirito di rinnovamento del Concilio Vaticano II». Don Gallo, che nella comunità accoglie persone emarginate, vorrebbe che «la nuova famiglia umana fosse riformata «nel rispetto di tutte le culture e religioni». Ma non è solo indignato questo «prete del marciapiede», infatti è strafelice perché «finalmente l’indifferenza, così aspramente criticata da Antonio Gramsci, sta cedendo il posto a una nuova coscienza civile». Ho chiesto a Don Gallo se l’indifferenza sia parente stretta dell’inciviltà. Indovinate cosa mi ha risposto? seguite Fiamma Satta sul blog http//diversamente aff abile.it

Ma dai

!

JOVANOTTI INEDITO «POTEVO FARE... IL SEGRETARIO ONU» Jovanotti come il segretario generale dell’Onu. Il cantautore, intervistato dal settimanale «Grazia», ha svelato un suo lato ancora sconosciuto: «Tendo a non litigare — ha detto — perché sono una Bilancia. Evito lo scontro perché non so gestire la rabbia. Però lo considero un difetto. Un "vaffa" a volte è utile per risolvere le situazioni. Invece io trascino le cose finché non cadono da sole e allora è peggio. Sono talmente bravo a mediare che, se avessi studiato di più, avrei potuto fare anche il segretario generale delle Nazioni Unite». Ma il tempo c’è: Ban-Ki-Moon, appena rieletto, rimarrà in sella per almeno altri cinque anni...

1 PELUCHE e non PELOUCHE! 2 IL BELGIO 3 BARLETTA ANDRIA TRANI (BAT)


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GLI ARANCINI DI MONTALBANO

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LA PROVA GENERALE «Gli arancini di Montalbano» diventano da oggi il giallo dell’estate de La Gazzetta dello Sport. Una puntata al giorno, sino a fine agosto: i racconti di Andrea Camilleri ci accompagneranno e ci coinvolgeranno nelle avventure del commissario più famoso d’Italia. Lo scrittore vive a Roma ma non ha mai lasciato col cuore la sua Sicilia, dove ha ambientato le decine di bestseller. Il suo Salvo Montalbano si troverà a risolvere i casi più intricati nell’immaginaria Vigata. Al suo fianco, gli amici di sempre: Augello, Fazio, Catarella... l’eterna fidanzata Livia, la cammarera Adelina La nottata era proprio tinta, botte di vento arraggiate si alternavano a rapide passate d’acqua tanto malintenzionate che parevano volessero infilzare i tetti. Montalbano era tornato a casa da poco, stanco perché il travaglio della jornata era stato duro e soprattutto faticante per la testa. Raprì la porta-finestra che dava sulla verandina: il mare si era mangiato la spiaggia e quasi toccava la casa. No, non era proprio cosa, l’unica era farsi una doccia e andarsi a corcare con un libro. Sì, ma quale? A eleggere il libro col quale avrebbe passato la notte condividendo il letto e gli ultimi pinsèri era macari capace di perderci un’orata. Per prima cosa, c’era la scelta del genere, il più adatto all’umore della serata. Un saggio storico sui fatti del secolo? Andiamoci piano: con tutti i revisionismi di moda, capitava che t’imbattevi in uno che ti veniva a contare che Hitler era stato in realtà uno pagato dagli ebrei per farli diventare delle vittime compatite in tutto il mondo. Allora ti pigliava il nirbùso e non chiudevi occhio. Un giallo? Sì, ma di che tipo? Forse era indicato per l’occasione uno di quelli inglesi, preferibilmente scritti da una fìmmina, tutto fatto di intrecciati stati d’animo che però dopo tre pagine ti fanno stuffare. Allungò la mano per pigliarne uno che non aveva ancora letto e in quel momento il telefono sonò. Cristo! Si era scordato di telefonare a Livia, certamente era lei che chiamava, preoccupata. Sollevò il ricevitore.

«Pronto? È la casa del commissario Montalbano?». «Sì, chi parla?». «Genco Orazio sono». E che voleva Orazio Genco, quasi settantenne ladro di case? A Montalbano quel ladro che in vita sua non aveva mai fatto un gesto violento stava simpatico e l’altro questa simpatia la sentiva. «Che c’è, Orà?». «Ci devo parlari, dottore». «È cosa seria?». «Dottore, non ce lo saccio spiegare. È una cosa stramma, che non mi persuade. Ma vossia è meglio se la sa». «Vuoi venire a casa mia?». «Sissi». «E come vieni?». «Con la bicicletta». «Con la bicicletta? A parte che ti pigli una purmonìa, tu arrivi qua che è già matino». «E allora come facciamo?». «Da dove mi stai chiamando?». «Dalla gabina che c’è vicino al monumento ai caduti». «Aspettami lì, almeno ti ripari. Piglio la macchina e tra un quarto d’ora arrivo. Aspettami». Arrivò con tanticchia di ritardo sul previsto perché prima di nèsciri aveva avuto una bella

«RAPRÌ LA PORTAFINESTRA CHE DAVA SULLA VERANDINA: IL MARE SI ERA MANGIATO LA SPIAGGIA E QUASI TOCCAVA LA CASA. NO, NON ERA PROPRIO COSA, L’UNICA ERA FARSI UNA DOCCIA E ANDARSI A CORCARE CON UN LIBRO. SÌ, MA QUALE?»

pensata: riempire un thermos di caffè bollente. Assittato allato al commissario dintra la macchina, Orazio Genco se ne scolò un intero bicchiere di plastica. «Di freddo mi ero pigliato». Fece schioccare la lingua, beato. «E ora ci vorrebbe una bella sigaretta». Montalbano gli pruì il pacchetto, gliela accese. «Serve altro? Orà, m’hai fatto correre fino a qua perché avevi gana di un cafè e di una sigaretta?». «Commissà, stanotte ero andato ad arrubbare». «E io t’arresto». «Commissà, dico meglio: stanotte avevo intinzioni di andare ad arrubbare». «Hai cangiato idea?». «Sissi». «E perché?». «Ora ce lo conto. Fino a qualche anno passato io travagliavo nelle villette a ripa di mare, quando i proprietari se ne andavano perché veniva il malottempo. Ora le cose sono cangiate». «In che senso?» «Nel senso che le villette non sono più disabitate. Ora la gente ci sta macari d’inverno, tanto con l’automobile vanno dove vogliono. E accussì pi mia è diventato lo stesso arrubbare in paìsi o nelle villette». «Stanotte dove sei andato?».

LE ILLUSTRAZIONI SONO DI BONACCORSO-RIZZO

CHI SONO I nostri disegnatori Lelio Bonaccorso e Marco Rizzo, siciliani, formano una coppia artistica che, tra l’altro, ha già raccontato a fumetti le vite di Peppino Impastato, Marco Pantani e prossimamente quella di Che Guevara. Almeno, questo è quel che si può scrivere ufficialmente. In realtà, tutto il loro lavoro viene svolto da scimmie ammaestrate in uno scantinato di Gallarate...

«In paìsi, qua. Vossia conosce l’officina meccanica che arripara macchine di Giugiù Loreto?». «Quella sulla strata per Villaseta? Sì». «Propio sopra all’officina ci stanno due appartamenti». «Ma quelle sono case di povirazzi! Che ci arrobbi? Un televisore scassato in bianco e nero?». «Commissà, mi perdonasse. Ma lo sa chi ci abita in uno dei due appartamenti? Tanino Bracceri, ci abita. Che vossia certamente conosce».

Altro se lo conosceva, a Tanino Bracceri! Un cinquantino fatto solo di cento chili di merda e di lardo ràncido che a suo confronto un maiale ingrassato per essere scannato pareva un figurino, un indossatore di moda. Un usuraio osceno che si diceva si facesse pagare qualche volta in natura, picciliddri o picciliddre, il sesso non aveva importanza, disgraziati figli delle sue vittime. Montalbano non era mai arrinisciuto a metterci sopra la mano, cosa che avrebbe fatto con soddisfazione, ma non c’erano mai state precise denunzie. L’idea ch’era venuta a Orazio Genco di andare ad arrubbare in casa di Tanino Bracceri ebbe l’incondizionata approvazione del tutore dell’ordine e della legge commissario Montalbano dottor Salvo. «E perché non l’hai fatto? Se lo facevi, capace che non t’arrestavo». «Io sapevo che Tanino va a dormìri ogni sera alle dieci spaccate. Nell’altro appartamento, sullo stesso pianerottolo, ci abita una coppia di vecchi che non si vedono mai strata strata. Fanno vita ritirata. Due pensionati, marito e mogliere. Di Giovanni, si chiamano. Io perciò andavo sicuro, macari perché sapevo che Tanino s’intolla di sonniferi per pigliare sonno. Arrivai davanti all’officina meccanica, aspettai tanticchia, con questo tempo non passava anima criata, raprii il portone allato all’officina e in un attimo trasii. La scala era allo scuro. Addrumai la pila e acchianai a lèggio a lèggio. Sul pianerottolo tirai fora gli attrezzi. E m’addunai che la porta dei Di Giovanni era solo accostata. Pinsai che i due vecchi si fossero scordati di chiuderla. La facenna mi preoccupava, con la porta aperta capace che quelli potevano sentire qualche rumorata. Allora m’accostai alla porta, avevo pinsato di chiuderla adascio. Sulla porta c’era appizzato un foglio di carta, mi parse un pizzino come quelli che c’è scritto "torno subito" o cose accussì».

«E invece su quello che c’era scritto?». «Ora non mi ricordo. Mi viene in testa una sola parola: generale». «Lui, quello che abita lì, Di Giovanni, è un generale?». «Non lo saccio, è possibile». «Vai avanti». «Feci per chiuderla adascio adascio, ma la tentazione di una porta mezza aperta era troppo forte. L’anticammara era allo scuro, come puro la càmmara di mangiare e di stare. Invece nella càmmara di dormìri c’era luce. M’avvicinai alla porta e mi pigliò un colpo. Sopra il letto matrimoniale, vestita di tutto punto, c’era una fìmmina morta, un’anziana».

Gli arancini di Montalbano Andrea Camilleri copyright © 1999 Arnoldo Mondadori Editore


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 5 LUGLIO 2011

ALTRI MONDI ESTATE

x

italia: 514954585150

21/3 - 20/4

21/4 - 20/5

Ariete 5,5

Toro 8

Obiettività auspicasi. Autocontrollo pure. Perché essere testoni come i muli andini non vi farà cuccare. Giungono suinità pulitine, quasi asettiche…

Single Grinta, intuito e una pompatina di posteriore vi fanno conseguire ogni successo, non solo amoroso. La forma fisica splende, voi fornicate!

In coppia Luna amichevole e muy arrapevole. Tutto è frenesia: in merito a un progetto di viaggio, in fatto d’investimenti in comune e di slancio ormonale. Si può allargare la famiglia.

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

23/7 - 23/8

24/8 - 22/9

Gemelli 5,5

Cancro 7+

Leone 7

Vergine 7-

Lavoro e famiglia? Molto piacevoli, come un attacco di febbre gialla. E il cuccaggio non ricompensa granché. State su, non va poi così male…

La forma fisica è buona, l’ormone fa bungee jumping e voi fornicate briosamente: grazie Luna! Che è pure favorevole a vacanze, viaggi, lavoro!

Le prede accorrono a voi come le massaie agli sconti del supermercati. Ma attenzione: da una fornicata potrebbe scaturir la storiona.

La Luna solleva inquietudini, ma può far partire col piede giusto qualsiasi iniziativa. Il sex è suino, con un retrogusto di pannacotta.

23/9 - 22/10

23/10 - 22/11

23/11 - 21/12

22/12 - 20/1

21/1 - 19/2

20/2 - 20/3

Bilancia 5,5

Scorpione 7+

Sagittario 5,5

Capricorno 7+

Acquario 5,5

Pesci 5,5

Non è che non rimorchiate, è che siete una palla mortale e la gente scappa. State su. E se volete, cuocete un po’ nel vostro brodo. Un po’ di sex c’è, però…

Cooperazione sul lavoro, gli amici vi sostengono, i clienti aumentano. Potete avere più tempo libero. E fare i suini alla grandissima. Ottimo.

Gli zebedei e il morale precipitano, le tecniche di rimorchio suscitano rigurgiti e conati in chi vorreste conquistare, il lavoro non soddisfa. Presto migliora.

Ringalluzziti da complimenti affrontate la giornata alla grande, nel lavoro e in fatto di svaghi sudombelicali. L’amor aleggia, come una cicogna…

Non date spago a cupezze, gestite bene i vostri soldi, occhio ai saldi fatti per colmare eventuali carenze affettive. Arrivano diversivi suini, però…

Il tiro alla fune con la gente stanca. Ve ne accorgerete con la Luna opposta. Che minaccia umore e sgarbi da chi vorreste cuccarvi. State su.

21/3 - 20/4

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

23/7 - 23/8

24/8 - 22/9

Ariete 5,5

Gemelli 5,5

Cancro 7+

Leone 7

Vergine 7-

Lentezze e sfighezze potrebbero toccare un progetto di coppia. E, per somatizzazione, la pancia esplode. Tranquillizzatevi. Tanto non si fornica…

Che stress. E che fatica dialogare con chi amate o trovare un compromesso. Anche suino. Passerà. Ma non cadete in cupezze, che v’invecchiano…

Strategia e dialettica mefistofelica possono farvela spuntare con la persona amata in merito a una decisione comune. Per voi premi in arrivo, anche suini.

Il bilancio di coppia è un po’ a rischio, ma il lavoro fila via liscio e le casse si salvano. La persona amata v’offre golosità suine, in senso letterale.

Occhio a non prendere abbagli, con la Luna nel segno. E non fatevi assalire dalla zitellogelosia, deleteria. Intuito "fino", relax ovinosuino…

23/11 - 21/12

22/12 - 20/1

21/1 - 19/2

20/2 - 20/3

Sagittario 5,5

Capricorno 7+

Acquario 5,5

Pesci 5,5

Sale il fumo dagli zebedei. Perché forse la persona amata rompe. O perché voi la stressate. State calmi. E siate obiettivi. Sudombelico respinto…

Ogni questione della vita di coppia si giova della Luna di oggi. E nel lavoro brillate. Elogi (anche suini) dal(la) partner accrescono l’autostima.

Meglio pensarci prima di spendere per cose che non servono né a voi né a chi amate. Il lavoro insfighisce lo stato d’animo e con esso la fornicazione.

La Luna si oppone. E mostra cose e risvolti ignorati, non solo di chi amate, ma anche di un progetto comune. Reagite, proponete un happy hour suino…

23/9 - 22/10

23/10 - 22/11

Bilancia 5,5

Scorpione 7+

Cose che sembravano definite, potrebbero essere ridiscusse. Considerate il punto di vista della vostra metà. Fornicazione q.b., come il sale.

Amici e protettori danno a voi e alla persona amata dritte giuste. I progetti vanno in porto, le fusioni amorose suine sono belle e profonde.

CESC FABREGAS

Lo spagnolo è nato a Arenys de Mar il 4 maggio 1987. Con la nazionale ha vinto il Campionato del Mondo (2010) e d’Europa (2008)


LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 5 LUGLIO 2011

ALTRI MONDI ESTATE

EUROSPORT E RAI 3 ALLE 15 italia: 514954585150

Tour de France

SKY CINEMA MAX ALLE 21

RAI MOVIE ALLE 21

PREMIUM CINEMA ALLE 21.15

PREMIUM CIN. EN. ALLE 21.15

Resident Evil

The Deal - Sexy backstage

Sul mare

Nemico pubblico

Quarta tappa (LorientMur de Bretagne, 172,5 km) Sull’impegnativo strappo finale di 2,2 chilometri, il norvegese Thor Hushovd (nella foto), 33 anni, della Garmin Cervelo, proverà a tenere la maglia gialla di leader: non sarà facile

.it Le ultimissime di mercato e i calciatori in vacanza: Borriello è con la Morais

Di M. Mann, con J. Depp (Drammatico, Usa, 2009) John Dillinger è un fuorilegge col vizio del cinema e delle macchine. A capo di una gang armata, rapina banche ed estingue i debiti degli americani impoveriti dalla Depressione

Di P. Anderson, con M. Jovovich (Horror, Gbr, 2002) A Raccoon City la multinazionale Umbrella Corporation aveva un laboratorio ad alta tecnologia chiamato «Alveare»: lì si facevano esperimenti illegali prima che un incidente uccidesse tutti all’interno

Su Gazzetta.it trovate le ultime di mercato, tutto sui calciatori in vacanza (c’è un video su Borriello in vacanza con Camila Morais) e tanti audio dal Tour

Di S. Schachter, con M. Ryan (Commedia, Usa, 2008) Charlie è un produttore di Hollywood, disilluso su carriera e vita. Solo quando suo nipote, sceneggiatore idealista, gli propone uno strampalato progetto, ritrova gli stimoli

Di A. D’Alatri, con M. Codecasa (Commedia, Ita, 2010) Salvatore ha vent’anni e due lavori stagionali. Barcaiolo d’estate e muratore d’inverno, vive a Ventotene con i genitori, pochi amici e una barca da curare e da cui farsi cullare

alla Radio

TeleVisioni in chiaro RAITRE

CANALE 5

RAI 150 ANNI UN COLPO... COMINCIAMO BENE TG3 - RAI SPORT COMINCIAMO BENE LA STRADA PER... TG REGIONE - TG3 FIGU TOUR DE FRANCE GEOMAGAZINE 2011 TG3 - TG REGIONE BLOB - TELEFILM UN POSTO AL SOLE ESTATE AL CIRCO Varietà 23.10 TG REGIONE 23.15 TG3 LINEA 23.50 IL DOCUMENTARIO 0.40 APPUNTAMENTO AL CINEMA

8.00 8.35

ITALIA 1

RETE 4

8.20 CARTONI ANIMATI 11.25 UNA MAMMA PER AMICA 12.25 STUDIO APERTO 13.40 DETECTIVE CONAN 14.10 I SIMPSON 15.00 TELEFOILM 17.10 HANNAH MONTANA 18.05 LOVE BUGS 18.30 STUDIO APERTO 19.00 STUDIO SPORT 19.25 C.S.I. MIAMI 20.20 THE MENTALIST 21.10 TABLOID Attualità 0.15 CONFESSIONE REPORTER 1.15 POKER1MANIA 2.10 V.I.P. 3.50 THE WARRIOR

7.50 10.50 11.20 11.30 12.00 13.00 13.50 15.10

RAIDUE

7.00 TG 1 10.45 UN CICLONE IN CONVENTO 11.25 FUNERALI SOLENNI GAETANO TUCCILLO 12.30 UNOMATTINA ESTATE 13.30 TELEGIORNALE 14.10 VERDETTO FINALE 15.00 LA NAVE DEI SOGNI 17.00 TG 1 - TELEFILM 18.50 REAZIONE A CATENA 20.00 TELEGIORNALE 20.30 DA DA DA 21.10 REX - OCCHI DI GATTO Telefilm 23.00 PASSAGGIO A NORD-OVEST 0.05 TG 1 - NOTTE 0.35 CHE TEMPO FA 0.40 APP. AL CINEMA

8.45 9.05 9.15 9.40 9.55 10.35 13.00 17.50 18.15 19.35 20.25

Film sul Digitale Terrestre

Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre

PREMIUM

IN DIRETTA

16.55 WANTED-SCEGLI IL TUO DESTINO JOI 17.20 TATA MATILDA E IL GRANDE BOTTO PREMIUM CINEMA 17.35 SINGLE BY CONTRACT MYA 19.20 UNA CANZONE PER TE PREMIUM CINEMA 21.15 UNA PAZZA GIORNATA A NEW YORK MYA 21.15 SUL MARE PREMIUM CINEMA 23.05 CALENDAR GIRLS PREMIUM CINEMA 1.00 TINA: WHAT'S LOVE GOT TO DO WITH IT PREMIUM CINEMA

CALCIO

20.30 21.05 23.25 23.40 1.15 1.25 2.05

8.00 9.10 10.50 11.10 12.15 13.10 14.00 14.45 15.00 18.05 19.00 20.00 20.35 21.05

4.00

Mondiale femminile. Dalla Germania Eurosport

18.15 NUOVA ZELANDA MESSICO

20.45 FRANCIA GERMANIA Mondiale femminile. Dalla Germania Eurosport

2.40

15.30 CALCIO: FAN CLUB ROMA 16.00 CALCIO: FAN CLUB NAPOLI 16.30 CALCIO: FAN CLUB FIORENTINA 17.00 CALCIO: FAN CLUB JUVENTUS 17.30 CALCIO: FAN CLUB MILAN 18.00 CALCIO: FAN CLUB INTER 19.00 CALCIO: BRASILE VENEZUELA

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15.00 TOUR DE FRANCE 4ª tappa. Lorient Mur de Bretagne. Rai 3

SKY SPORT 1

Mondiale femminile. Dalla Germania Eurosport 2

11.00 BEACH SOCCER: COPPA ITALIA

BASEBALL ST. LOUIS CARDINALS CINCINNATI REDS

14.00 AUTOMOBILISMO: FERRARI CHALLENGE 15.00 BEACH VOLLEY: CAMPIONATO ITALIANO Finale femminile. Da Cagliari

18.00 AUTOMOBILISMO: INDYCAR MILWAUKEE

SKY SPORT 3

10.30 RUGBY: STORMERS CRUSADERS

12.00 CALCIO: CHELSEA MARSIGLIA

Super 15

Champions League

min max 31

ANCONA

17

28

AOSTA

13

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BARI

20

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BOLOGNA

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CIELO

VENTI

CAGLIARI

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Sole

Deboli

CAMPOBASSO

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CATANIA

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FIRENZE

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BEACH VOLLEY: CAMPIONATO ITALIANO

9.00

Finale femminile. Da Cagliari

Oggi

14 29

14 26

Torino 18 28

Venezia

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Perugia

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MILANO

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Campobasso

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PERUGIA

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REGGIO CALABRIA

20

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ROMA

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30

TORINO

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Palermo 22 30

TRIESTE

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5.42

21.14

5.42

20.48

VENEZIA

18

27

17.30 CALCIO: GERMANIA INGHILTERRA Mondiale Under 17. Dal Messico

Virgin Radio 10.30 The Rocket

23.05 CICLISMO: TOUR DE FRANCE 4ª tappa. Lorient - Mur de Bretagne

Champions League

20.30 TENNIS: WIMBLEDON Finale femminile

RAI SPORT 1 EUROSPORT 10.00 CALCIO: GERMANIA INGHILTERRA Mondiale Under 17. Dal Messico

11.15

TIRO A SEGNO: COPPA DEL MONDO Carabina a terra uomini

11.45 TRIATHLON: OLIMPICO ELITE

Il disco ad alta rotazione è «In My Blood» dei Black Stone Cherry (nella foto il leader Chris Robertson)

Dopodomani

15 25

Temporali

29

FA Cup

16.30 GOLF: ALSTOM OPEN DE FRANCE

3ª tappa. Olonne sur Mer - Redon

L’Aquila

MARI

18

2ª semifinale. Da Viareggio

14.00 CALCIO: SHEFFIELD ASTON VILLA

18 24

Pioggia

16

12.45 CICLISMO: TOUR DE FRANCE

Ancona Firenze

13

TRENTO

La rassegna stampa di giornali e tg raccontata da Massimo Valli (nella foto) e Diego Bianchi

Under 17. Dal Messico

13.00 BEACH SOCCER: COPPA ITALIA

19 28

20 25

22

Tramonta

CALCIO: FRANCIA MESSICO Mondiale

Bologna Genova

L'AQUILA

Sorge

PGA European Tour

18.00 Anteprima News

20 26

GENOVA

Tramonta

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Radio Monte Carlo

18 25

Molto forti

Sorge

23.50 0.50 1.00 1.05 2.10

Tre ore di divertimento: giochi e news da tutto il mondo con Alvin e Dj Giuseppe (nella foto)

Trieste

Milano

Coperto

ROMA

10.00 GOLF: ALSTOM OPEN DE FRANCE

18.25 19.35 20.30 21.10

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TG LA7 COFFEE BREAK (AH)IPIROSO CHICAGO HOPE DUE SOUTH TG LA7 SOLO QUANDO RIDO ATLANTIDE CHIAMATA D’EMERGENZA CUOCHI E FIAMME G DAY - TG LA7 IN ONDA CROSSING JORDAN Telefilm IN PLAIN SIGHT TG LA7 MOVIE FLASH N.Y.P.D BLUE IN ONDA (R)

Trento Aosta

Forti

MILANO

1.35

7.30 9.45 10.30 11.25 12.30 13.30 13.55 16.05 17.50

Domani

Rovesci

Il sole oggi

23.20

18.30 CALCIO: ARSENAL BARCELLONA

Super 15

SKY SPORT 2

16.15 17.10 18.55 20.30 21.10

TELEFILM RICETTE DI FAMIGLIA BENESSERE TG4 - TELEGIORNALE PIÙ FORTE RAGAZZI DISTRETTO DI POLIZIA FORUM FINALMENTE ARRIVA KALLE SENTIERI DESOLATION CANYON TG4 - SOAP RENEGADE TERMINATOR Film TRAVOLTI DA UN INSOLITO DESTINO NELL'AZZURRO MARE... TG4 NIGHT NEWS

PGA European Tour

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Coppa America

2ª semifinale. Da Viareggio

17

ALGHERO

Playoff Serie A maschile. Semifinale. Gara 4

Coppa America

MLB. ESPN America

Ieri

11.30 BASKET: ARMANI JEANS MILANO BENNET CANTÙ

21.15 CALCIO: URUGUAY PERÙ Coppa America

20.45 CANADA - NIGERIA

Legenda

23.30 1.30 2.00

SAN FRANCISCO GIANTS - SAN DIEGO PADRES

10.30 CALCIO: CILE - MESSICO

A CURA DEL CENTRO EPSON METEO WWW.METEO.IT

21.20

CICLISMO

Mondiale femminile. Dalla Germania Eurosport 2

GazzaMeteo

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MLB. ESPN America

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1.00

8.40 9.45 13.40 14.45 16.35 18.50

TG5 - MATTINA MIRACOLI DEGLI ANIMALI UN AMICO DA SALVARE TG5 - FORUM SOAP INGA LINDSTROM POMERIGGIO CINQUE CHI VUOL ESSERE MILIONARIO TG5 PAPERISSIMA SPRINT PARENTHOOD Telefilm THE TUDORS TG5 - NOTTE PAPERISSIMA SPRINT HUFF

Radio 105

LA 7

RAIUNO

BATTLE SPIRITS BRACCIO DI FERRO THE ELEPHANT... CHIAMATEMI GIÒ AMERICAN DREAMS TG 2 - TELEFILM TG 2 - TELEFILM RAI TG SPORT TG 2 - COLD CASE SENZA TRACCIA ESTRAZIONI DEL LOTTO TG2 LA SPADA DELLA VERITÀ Telefilm TG 2 LA PANTERA ROSA TG PARLAMENTO 3 LIBBRE METEO 2

25

Bari

17 23

20 27

Napoli

Potenza

19 27

18 25

Cagliari

Catanzaro

19 29

21 28

Reggio Calabria 22 30

Catania 18 34

Il sole domani MILANO

La luna ROMA

Sorge

Tramonta

Sorge

Tramonta

5.42

21.13

5.43

20.47

Ultimo quarto

Nuova Primo quarto

23 lug. 30 lug. 8 lug.

Piena

15 lug. DARCO


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 5 LUGLIO 2011


MARTEDÌ 5 LUGLIO 2011

COPPA AMERICA

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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Argentina e Brasile a processo Le favorite in crisi dopo la partenza senza reti. Lavezzi, Cambiasso e Robinho rischiano no il biglietto e hanno il diritto di fischiare quando il gol non arriva». Dopo la gara l’attaccante del Milan ha avuto parole di scuse e ha accettato i fischi che una parte del pubblico gli ha indirizzato domenica sera al momento della sostituzione (era il 19’ del secondo tempo) durante la partita contro il Venezuela.

DAL NOSTRO INVIATO

LUCA CALAMAI BUENOS AIRES

«Un debutto da cani» è il titolo del sito di O’Globo, che gioca sull’ingresso in campo di un cane durante Brasile-Venezuela. Uno «schiaffo» doloroso come il «E questi sono campioni?» sparato dai giornali argentini dopo il deludente pareggio nella gara inaugurale. Selecao e Seleccion sono già sotto processo. E i primi imputati sono i rispettivi tecnici. Batista è riuscito a far riemergere dal dimenticatoio il discusso ma amato Maradona e Mano Menezes rischia di non arrivare al Mondiale del 2014. Il partito di Scolari sta diventando ogni giorno più forte. Per carità, siamo appena all’inizio e Argentina e Brasile sono ancora le squadre da battere. Ma i due allenatori sono già chiamati a inventarsi qualcosa di nuovo. L’idea, di entrambi, di copiare il modello-Barcellona è clamorosamente fallita.

Alternative offensive La Sele-

cao, invece, ha bisogno di gol e di alternative offensive a Neymar che, come si è visto nella partita contro il Venezuela, sarà oggetto di marcature speciali. Le verticalizzazioni brucianti di Lucas possono essere preziose anche ad aprire spazi per Pato promosso dal cittì Menezes.

Messi può diventare attaccante esterno, Zanetti in difesa a sinistra linea. L’obiettivo è quello di ricucire uno spazio ad Aguero. La Seleccion potrebbe restare con il 4-3-3 con Messi non più centravanti ma attaccante esterno. Vittima di questa rivoluzione potrebbe essere il «nostro» Lavezzi, promosso a sorpresa proprio per valorizzare le qualità di un Messi punta centrale. L’altra novità, questa già annunciata dal tecnico, riguarda la difesa. Il cittì ha deciso di inserire Zabaleta nel ruolo di terzino destro spostando l’intoccabile Zanetti sulla fascia sinistra. Batista vuole due difensori in grado di tenere alta la squadra e di sostenere l’attacco.

Leo Messi, 24 anni, stella dell’Argentina in crisi AFP

tecnico e dell’opinione pubblica) nei confronti di Pastore. Sono in tanti che lo vorrebbero titolare magari al posto di Cambiasso. Ma la sensazione è che, per il momento, Pastore dovrà accontentarsi del ruolo di «dodicesimo»: avrà sicuramente spazio ma a partita in corso. Brasile Anche nella Selecao chi

Robinho, 27 anni, attaccante del Brasile REUTERS

rischia il posto è una delle stelle del nostro campionato: Robinho. La stampa brasiliana chiede, anzi pretende la promozione di Lucas, la stella del San Paolo. Una battaglia tecnicamente corretta. Robinho, dopo un anno di cura-Allegri, ha cambiato la sua anima calcistica. Ora è meno attaccante e più esterno di sacrificio. «I fischi sono normali. I tifosi paga-

novità potrebbero essere in mezzo al campo: Sandro è un’alternativa forte al mediocre Lucas Leiva. La stella del Tottenham ha più qualità e quindi può garantire tempi di gioco più corretti per Ganso. Deludente ma anche mal servito dai due centrocampisti centrali. Rispunta Maicon Resta sospesa

Debutto da cani, scrive la stampa brasiliana. E Robinho dice: «Fischi giusti»

per aria, infine, l’idea realizzata a suo tempo da Dunga e cioé di spostare Dani Alves a sinistra (al posto del deludente Andre Santos) per fare spazio a Maicon sulla destra. Ma non è un progetto legato alla prossima partita. Magari in futuro se la Selecao dovesse continuare a balbettare. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LE MODIFICHE IN VISTA

montando l’attenzione (del

GDS

GRUPPO B L’ALTRA GARA

MONDIALE DONNE ULTIMA GIORNATA

Santa Cruz si scusa «Troppi errori»

Inghilterra e Francia Serve un pareggio

L’attaccante del Paraguay spiega così il pareggio senza reti contro l’Ecuador

Le inglesi contro il Giappone già qualificato

«In una sola partita abbiamo fatto sia il meglio che il peggio di quello potevamo fare». Lo ha detto il commissario tecnico del Paraguay Gerardo Martino dopo la gara dell’altra notte contro l’Ecuador (0-0). L’attaccante paraguaiano Lu-

IL PROGRAMMA DEL TORNEO SU SKY DIRETTE E REPLICHE La prima fase della Coppa America 2011. Diretta tv su Sky Sport 1 e Copa America 1 (orario italiano). GIOCATE NELLA NOTTE

Uruguay-Perù (00.15, replica oggi 21.15) Cile-Messico (2.45, replica oggi 11 e alle 21.15)

cas Barrios si è detto molto dispiaciuto per le molte occasioni sprecate dal Paraguay. Con lui anche Santa Cruz. «Abbiamo creato molte occasioni ma purtroppo non siamo riusciti a fare gol». Tutti pari dunque nel gruppo B dopo la prima giornata. Allo 0-0 tra Brasile e Venezuela è seguito quello tra Paraguay ed Ecuador. Ma i 90 minuti non sono stati avari di emozioni e occasioni gol. Inizio paraguaiano. Opportunità per l’atalantino Barreto e il bomber del Borussia Dortmund, Barrios: fermati dal portiere Elizaga, 39 anni. Finale con accento ecuadoregno grazie ai vivacissimi Caicedo, Benitez e Castillo. Ripresa: l’Ecuador sfiora il gol con Caicedo.

Argentina-Colombia (2.45, replica alle 18.45 e alle 21.15) 8 LUGLIO

Bolivia-Costarica (00.15, replica alle 16.45, alle 19 e alle 21.15) 9 LUGLIO

Uruguay-Cile (00.15, replica alle 11) Messico-Perù (2.45, replica alle 16.45) Brasile-Paraguay (21.00) Venezuela-Ecuador (23.30) 10 LUGLIO

Colombia-Bolivia (21) 12 LUGLIO

Argentina-Costarica (2.45) 13 LUGLIO

Cile-Perù (00.15) Uruguay-Messico (2.45) 14 LUGLIO

Paraguay-Venezuela (0.15) Brasile-Ecuador (2.45)

Prima fase LA SITUAZIONE

Soltanto la Colombia ha vinto una partita

Tutti con Pastore Infine sta

ADRIANO SEU SANTA FE’ (Argentina)

APPUNTAMENTI TV

7 LUGLIO

Novità a centrocampo Le altre

Argentina Il commissario tecni-

co Sergio Batista sta pensando di cambiare qualcosa in prima

Dove

FRANCESCA SALSANO

del girone; l'Inghilterra però, a 4 punti, ha bisogno almeno di un pari: una sconfitta abbinata ad una larga vittoria del Messico (un punto) potrebbe costare alle inglesi l’eliminazione per differenza reti. Gruppo A Alle 20.45, per il

Roque Santa Cruz, 29 anni REUTERS PARAGUAY-ECUADOR 0-0 PARAGUAY (4-4-2): Villar; Piris, Da Silva, Veron, Torres; Barreto (Vera dal 37’ p.t.), Riveros, Ortigoza, Estigarribia; Santa Cruz (Zebellos dal 37’ s.t.), Barrios (Valdez dal 28’ s.t.). All.: Martino. ECUADOR (4-4-2) Elizaga; Reasco, Araujo, Erazo, Ayovì; Castillo, Noboa, Valencia (Mina dal 45’ p.t.), Mendez; Benitez, Caicedo. All.: Rueda. ARBITRO: Pezzotta (Arg) © RIPRODUZIONE RISERVATA

Le nazionali impegnate in Germania nel Mondiale femminile giocano tra oggi e domani le ultime partite della fase a gironi. Le prime squadre a scendere in campo questa sera sono quelle del gruppo B: alle 18.15, ad Augusta e Sinsheim, si giocano rispettivamente Inghilterra-Giappone e Nuova Zelanda-Messico. Al Giappone, due vittorie alle spalle e già qualificato ai quarti, basta un punto per il primo posto

gruppo A, Francia-Germania e Canada-Nigeria. Con la nazionale africana e il Canada allenato da Carolina Morace già out, Francia e Germania giocano per il primato e, teoricamente, per trovare un’avversaria più abbordabile ai quarti: sono entrambe a punteggio pieno, ma alle francesi basta un pareggio in quanto sono favorite dalla migliore differenza reti. © RIPRODUZIONE RISERVATA

GIRONE A Argentina-Bolivia 1-1 Colombia-Costarica 1-0 Classifica: Colombia 3 Argentina 1 Bolivia 1 Costarica 1 GIRONE B Brasile- Venezuela 0-0 Paraguay-Ecuador 0-0 Classifica: Brasile 1 Venezuela 1 Paraguay 1 Ecuador 1 GIRONE C Ieri notte Uruguay-Perù Cile-Messico. ELIMINAZIONE DIRETTA 16 Luglio: Quarti (21). 17 Luglio: Quarti (00.15), Quarti (21). 18 Luglio: Quarti (00.15) 20 Luglio: Semifinale (2.45) 21 Luglio: Semifinale (2.45) 23 Luglio: Finale per il terzo posto (21) 24 Luglio: Finale (21)

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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MONDO

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Fabregas, il Barça stringe Aquilani, c’è il Tottenham Incontro tra Rosell e l’Arsenal: con Cesc, Guardiola pronto al 3-4-3 City: Clichy c’è, ora Nasri. Chelsea beffato: Coentrao va ai blancos STEFANO BOLDRINI FILIPPO MARIA RICCI

Cesc Fabregas ha vissuto ieri a Londra uno dei suoi ultimi giorni all’Arsenal: la conclusione della trattativa che dovrebbe riportarlo a Barcellona dopo 8 anni è vicina. Il presidente dei catalani, Sandro Rosell, torna oggi in Europa dopo aver seguito le prime gare di Coppa America e ha in agenda un colloquio con l’ad dell’Arsenal Ivan Gazidis. Le due società hanno fretta di chiudere, ma ci sono alcuni nodi da risolvere e non si tratta di cose di poco conto. Il primo ostacolo è il prezzo. L'Arsenal valuta Fabregas 40 milioni di sterline e l'offerta iniziale di 27 da parte del Barça non è stata neppure presa in considerazione. La seconda proposta di 34 si avvicina alle richieste inglesi e non dovrebbe essere impresa ardua trovare l’intesa a metà strada. Ma qui subentra il secondo problema. Il Barcellona vuole rateizzare in 4 anni il pagamento e intende inserire nell'affare i due giovanissimi «scippati» di recente dall'Arsenal, Jon Toral e Hector Bellerin. L'Arsenal offre 600mila sterline, il Barcellona pretende 6 milioni. Una situazione delicata, e anche per questo Fabregas ha deciso di non inasprire la situazione, presentandosi al raduno di ieri. Il centrocampista non vuole chiudere male i rapporti con Wenger e i tifosi dell'Arsenal, ma in un colloquio ha ribadito all'allenatore il desiderio di tornare a casa. A Barcellona si dà per scontato l'esito positivo dell’affare e l'arrivo di Fabregas

suggerisce un'ipotesi suggestiva: il varo del 3-4-3, per consentire a Guardiola, sponsor numero uno di Cesc, di schierarlo a centrocampo con Xavi, Iniesta, Busquets. Intanto sempre viva la trattiva Sanchez (tempi più lunghi, ma si può fare), Jeffren si è accordato per restare, Fontas passa in prima squadra e a sinistra piace il brasiliano André Santos. Coentrao Clichy è ufficialmente del Manchester City. L'ex Arsenal ha firmato un quadriennale, il cartellino del mancino francese è costato 7 milioni di sterline: «Sono orgoglioso di giocare in un grande club», le prime parole. Dovrebbe seguirlo Nasri, anche se ieri Wenger ha fatto un ultimo tentativo per convincerlo a restare. L'Arsenal potrebbe consolarsi con il centravanti irlandese Doyle (Wolves). Il Liverpool vuole Lennon (Tottenham) e potrebbe offrire Aquilani, che ha ripreso ieri ad allenarsi coi Reds. In Spagna, Mourinho ha vinto una prima battaglia con il suo ex pupillo Villas Boas: il Real ha preso Coentrao dal Benfica. Il terzino sinistro, 23 anni, ha respinto la tardiva offerta del Chelsea ed è corso da Mou, accompagnato da Jorge Mendes, procuratore di entrambi. In attesa di Neymar (o Aguero), il Madrid chiude il suo quinto acquisto dopo Sahin, Altintop, Callejon e Varane. I primi 4 sono costati 25 milioni di euro, Coentrao, da solo, poco meno. In Olanda, l’Ajax ha ingaggiato l’attaccante islandese Sigthorsson, 21 anni, 15 gol la stagione scorsa con l’Az Alkmaar.

L’affare

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Milioni di sterline, in euro quasi 38 milioni. E’ la seconda offerta del Barcellona per Cesc Fabregas (in foto, con Wenger REUTERS), quella che l’Arsenal potrebbe accettare. Ma ci sono ancora delle intese da trovare, ecco perché è in agenda un incontro tra i vertici dei due club per discuterne.

Dario Conca, 28 anni AFP

Conca in Cina maxi-ingaggio con il giallo Conca d’oro? Forse meno di quanto si pensa. Perché l’acquisto del fantasista del Fluminense, mvp del Brasileirao 2010, da parte del Guangzhou è un colpaccio per il calcio cinese, però sulla cifra dell’ingaggio il dubbio c’è. Quella astronomica che gira (26 milioni di euro per 2 anni e mezzo, sarebbe uno dei 6 calciatori più pagati al mondo) l’hanno pubblicata in Brasile, ma dalla Cina nessuno conferma. Né i media, scettici, né il club, che non ha comunicato cifre in maniera ufficiale. E lo stesso Conca, ieri, nella conferenza stampa di addio al Fluminense, ha glissato: non è il momento di parlarne, dice. Il mega-ingaggio suona strano specie se si pensa alla sproporzione: in Super League lo stipendio di un calciatore di buon livello è sui 350 mila dollari, e il budget federale per la gestione di campionato, vivai e nazionale si aggira sui 10 milioni. Vero è che il patron Liu Yongzhuo, finanziere che opera nell’edilizia, sta portando il Guangzhou in cima alle gerarchie calcistiche del paese (in squadra c’è Cleo, ex bomber del Partizan, avevano pensato pure a Diego), ma un esborso così pare decisamente fuori target. E il Fluminense? Si consola con Martinuccio. L’attaccante del Peñarol, già nel mirino di Catania e Roma, è in arrivo per 5 milioni. gdf

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José vuole dare la fascia a un uomo «di campo»: in lizza Xabi Alonso, Ramos e Ronaldo

Il prestito Mou non toglierebbe

né i gradi né l'autorità a Iker, ma solo l'oggetto che ne ratifica la posizione sul prato. Casillas resterebbe il capitano, «prestando» però la fascia a un compagno nei 90 minuti di partita. L’idea del portoghese è quella di agilizzare il processo di comunicazione tra i suoi giocatori e l’arbitro, al momento reso meno fluido dalla distanza di Casillas dall’azione, soprattutto quando il Madrid è in fase di attacco.

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GLI ALTRI BIG

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domande a... DINO ZOFF ex portiere e capitano dell’Italia di MAURIZIO NICITA

Soltanto tre portieri hanno vinto un campionato del mondo da capitani della propria nazionale

A proposito dell’intento di Mourinho di togliere la fascia di capitano del Real Madrid a Iker Casillas, abbiamo sentito il parere di un grande del passato: Dino Zoff, capitano nella Juve e soprattutto nella Nazionale campione del mondo nell’82, che per 59 volte ha portato la fascia in azzurro.

COMBI Italia 1934

1Super Dino, lei toglierebbe la fascia al collega Casillas?

Tutti per Xabi Ieri il portiere è FILIPPO MARIA RICCI MADRID

depositare «il brazalete» sul braccio di un giocatore «di campo», con il pacifico Xabi Alonso, l'irrequieto Sergio Ramos e il vanitoso Cristiano Ronaldo citati come possibili candidati. Mourinho non ha mai

S Aquilani Tornato dal prestito alla Juve, il centrocampista si allena con i Reds ma è sul mercato: offerto al Tottenham per avere Lennon

S

Real, cercasi capitano Mou toglie i gradi a Iker

Capitani storici Mou vorrebbe

IL CASO

SI TRATTA

Coentrao Il Real lo voleva da tempo, poi si è inserito il Chelsea. Ma il derby portoghese tra Mou e Villas Boas per l’esterno del Benfica lo hanno vinto i blancos

SPAGNA LA SVOLTA

Poco più di un anno fa Iker Casillas, capitano della Spagna, alzava al cielo la prima Coppa del Mondo del suo Paese celebrando la cosa con un bacio alla fidanzata-giornalista in diretta mondiale. Ora «San Iker» potrebbe perdere la fascia del Real Madrid. Questa sarebbe l'intenzione di José Mourinho, rivelata ieri con enfasi da Marca.

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Iker Casillas, 30 anni, chiacchiera in campo con Mourinho, 48 REUTERS

avuto un capitano tra i pali, i suoi leader storici sono stati Jorge Costa al Porto, John Terry al Chelsea e Javier Zanetti all’Inter, tre difensori, ed è disposto ad avviare trattative che si presumono complesse tanto con l'interessato, Casillas, che con il resto del club: dirigenti e giocatori.

La scelta del portoghese per favorire la comunicazione con gli arbitri

partito per la Cina per motivi benefici (è già stato in Messico e Cile) mentre sul web si accendeva il dibattito (in Liga oltre a Iker c’è solo un altro portiere capitano, Palop del Siviglia), divampava la polemica e andava in onda un primo massiccio sondaggio, ad opera di Marca: dei circa 45.000 votanti, oltre il 70% ha scelto Xabi Alonso, Sergio Ramos era sul 15%, Ronaldo sul 10%. Casillas non ha detto nulla, ma è difficile vederlo mollare per ragioni di stato dialettiche una fascia che ha ereditato, tanto in nazionale quanto al Real Madrid, dal quel faticoso e inamovibile totem che era Raul. Da parte di Mou se vorrà proseguire col suo piano ci vorrà grande diplomazia e capacità di convinzione. Doti che allo Speciale non mancano. © RIPRODUZIONE RISERVATA

ZOFF Italia 1982 CASILLAS Spagna 2010

«Non voglio entrare nel merito delle scelte di Mourinho e di un club. Se credono di avere in mezzo al campo un giocatore con maggiore personalità, magari può essere meglio».

2 Iker secondo lei ha la personalità per ricoprire quel ruolo?

«Direi proprio di sì. Al Real Madrid è una bandiera e anche con la Spagna ha vinto tutto. Il valore del portiere e anche della persona non credo proprio siano in discussione».

3 Magari c’è qualche problema a farsi sentire, a distanza, con l’arbitro: lei urlava?

«No. Non ce n’era bisogno. É un discorso che riguarda il carisma. Io non urlavo e gli arbitri si sentivano rispettati. Una decisione si può discutere ma c’è modo e modo. E non è un caso che in 59 partite con la Nazionale da capitano io non sia stato mai ammonito».


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SERIE BWIN IL MERCATO

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Il Padova si scatena Assalto a Paulinho Preso Marcolini, oggi cerca Lazarevic oppure Cutolo Il Torino insiste per avere Gazzi, Guberti e Strasser BINDA-D’ANGELO MILANO

Da come si sta muovendo, il Padova si candida per essere protagonista anche nel prossimo campionato. Ufficiale l’arrivo di Marcolini dal Chievo, oggi prova con Lazarevic (Genoa, ex Toro) che è anche tentato dalla Germania: l’alternativa è Cutolo (Crotone). Per l’attacco è pronta un’offerta al Livorno per avere Paulinho, reduce da uno strepitoso campionato a Sorrento. Per la difesa si cercano: un centrale e un esterno destro. Affari fatti Il Varese, nell’ambito della cessione di Egabua al Torino, ha ufficializzato il difensore Carrieri, mentre dall’AlbinoLeffe potrebbe tornare Momentè. Lo stesso AlbinoLeffe ha ripreso in prestito Cocco, che era rientrato al Cagliari. Un attaccante al Cittadella: è il francese Maah (Como); in arrivo ci sono Baselli (Atalanta) e Federici (Grosseto). Il Gubbio ha definito l’arrivo di Mancino dal Siracusa e incontra il Catania per Kosicky. Le big Il Torino insiste con la Roma per Guberti ma non c’è accordo per l’ingaggio del giocatore, mentre si fa dura per Meggiorini (Bari), tentato dalla A; c’è l’accordo con il Milan per Strasser (anche lui preferirebbe la A a Lecce o Novara) e Gazzi (Bari). La Samp deve definire qualche cessione (oggi incontro per Lucchini con l’Atalanta, che ha proposto diversi nomi in cambio, ma poco graditi), poi penserà ai rinforzi: quelli della Reggina (Costa, Rizzato e Missiroli), quelli per l’at-

A

GLI ALTRI AFFARI

tacco (Cacia, Piovaccari, Gonzalez, non Bertani, destinato al Siena).

La svolta Scompare la Erg

Samp, le nuove maglie GENOVA (a.d.r.) Niente più Erg. Dopo 16 anni di sponsor in famiglia, la Samp passa a Gamenet, la novità sulle maglie presentate dal vicepresidente Edoardo Garrone (Pegaso). L’azienda (scommesse), debutta nelle sponsorizzazioni. Meno rilevanti le modifiche cromatiche: tolti i bordini bianchi alla prima divisa, la terza maglia da blu torna nera.

Trattative Oggi il Bari formalizza i tesseramenti del portiere Zlamal (Udinese) e di Forestieri (Genoa, ex Empoli); in difesa si punta a Vinetot (Genoa, ex Crotone), piace Ciofani (Ascoli). Il Grosseto pensa a Bianco della Samp (era a Frosinone). Su Sansone (Siena, ex Frosinone) è favorito il Sassuolo. Il Modena è in pressing sull’Udinese per Fabinho e Jefferson, ex Salernitana. Taormina (Viareggio) e Cesarini (Spezia) sono le richieste di Scienza per il Brescia, mentre il d.s. Iaconi rivuole Luisi (Modena).

Il Livorno si ritrova e ora aspetta Iori FRANCESCO FORESI LIVORNO

S Nicola Mancino, 27 anni, ex centrocampista del Siracusa, andrà al Gubbio. Ha giocato in B col Napoli nella stagione 2002-03

S

L’attaccante brasiliano Paulinho, 25 anni, 24 gol nell’ultima stagione a Sorrento SCOLPINI

IL PRIMO RADUNO

L’attaccante francese Robert Maah, 26 anni, ex Como, è passato al Cittadella. In Italia dal 2004 (Faenza), ha debuttato in B con il Bari l’anno successivo

Vacanze terminate per il Livorno di Walter Novellino che, dopo il raduno di ieri, inizia oggi la preparazione al centro Coni di Tirrenia: alle 9 il primo allenamento, il bis alle 17. Il programma andrà avanti fino a domenica quando la squadra partirà alla volta del ritiro di Bra, in provincia di Cuneo. La prima uscita del Livorno dovrebbe essere in programma il 13 contro una formazione locale, mentre dal 24 la squadra tornerà a lavorare al centro di Tirrenia. I nuovi Ventinove sono i convocati e tra questi i volti nuovi l’attaccante Dell’Agnello, proveniente dall’Inter, e il difensore Ragno, acquistato dal Bologna. Non c’è Paulinho, rimasto in Brasile per problemi di visto: arriverà domani e poi aspetterà notizie dal mercato. Nella prima fase della preparazione mancheranno Belingheri e Pieri che sono stati autorizzati a rimanere all’estero tro-

vandosi entrambi in viaggio di nozze e che raggiungeranno il gruppo a Bra. Oggi invece si aggregheranno, provenienti dall’Argentina, Miglionico e Cellerino. In attesa di sfoltire la rosa, il Livorno dovrebbe chiudere con il Milan la trattativa per ottenere il difensore ungherese Attila Filkor e nei prossimi giorni ci sarà un incontro con la Roma per cercare di riportare in amaranto sia l’esterno D’Alessandro che il mediano Barusso. Ma l’obiettivo primario del d.s. Signorelli, è quello di riprendere Manuel Iori che è rientrato al Chievo. Gli altri raduni Giovedì: Nocerina. Domenica 10: Sassuolo. Lunedì 11 Brescia ed Empoli. Martedì 12: Crotone, Pescara, Reggina e Varese. Mercoledì 13: AlbinoLeffe e Sampdoria. Giovedì 14: Ascoli, Bari e Grosseto. Venerdì 15: Torino. Domenica 17: Gubbio e Padova. Lunedì 18: Cittadella, Modena e Vicenza. Giovedì 21: Juve Stabia. Il Verona non ha ufficializzato date e luogo di raduno e ritiro. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL PRESIDENTE DI LEGA

S Michele Marcolini, 35 anni, centrocampista, svincolato dal Chievo dove ha giocato 5 stagioni, resta in Veneto per passare al Padova

Caos Pescara Il d.g. Lucchesi ha rifiutato la proposta di rinnovo del contratto: divorzio molto probabile. In arrivo diversi giocatori dalla Prima divisione, vedi Togni (Sorrento) e Balzano (Atletico Roma).

Abodi verso la B a 20 squadre Il campionato inizia il 27 agosto ROMA «È stato un anno positivo; l'anno dei tre milioni di spettatori negli stadi, delle 100 mila tessere del tifoso, della convocazione in Nazionale di un nostro giocatore come Ogbonna. L'anno in cui si è espresso un talento come El Shaarawy, l’anno concluso con il nostro designatore Rosetti scelto come capo degli arbitri in una nazione come la Russia». Così il presidente della Lega di serie B Andrea Abodi, intervenuto a «La politica nel

pallone» su Gr Parlamento, ha commentato il campionato di B, che riprenderà sabato 27 agosto. «Playoff e playout aiutano lo spettacolo fino all'ultimo, è la formula giusta, con stadi pieni, con comportamenti in campo corretti, con arbitri di buon livello. L’obiettivo è scendere a 20 squadre nei prossimi tre anni, recuperare quattro giornate renderà meno pesante la stagione. Sarà un altro passaggio importante».

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LEGA PRO Il mercato

Piacenza, vicino Piovani Pergolizzi verso il Porto

si, potrebbe arrivare un giovane come Bosi o Guidoni. La Sambonifacese ha abbandonato l’idea di promuovere Carnovelli e ha bloccato Cunico del Venezia. Giocatori Si scatena il Beneven-

BINDA-BREGA MILANO

Ci sono ancora molte panchine da sistemare e questa settimana sono attese novità. Dal Piacenza, per esempio, dove il favorito numero uno è Gianpietro Piovani, ex attaccante biancorosso che nell’ultima stagione ha allenato il Rodengo in Seconda: Piovani è in netto vantaggio su Stroppa e Rastelli (anche loro ex giocatori del Piacenza) e il suo arrivo sarebbe legato a quello di nuovi soci per il club. Altre di Prima A Viareggio il

grande favorito è Enrico Chiesa, che ha superato Rossitto. Il Portogruaro punta dritto su Pergolizzi, favorito su Parlato e Gaburro. Oggi il Sorrento dovrebbe firmare con Sarri, che lascia l’Alessandria dove la nuova proprietà sta facendo la corte a Camolese, che ha chiesto garanzie sulla squadra: le alternative sono Trombetta e Bortolazzi. A Lanciano dovrebbe tornare Monaco, redu-

Gianpietro Piovani, 43 anni, con la maglia biancorossa: a Piacenza l’ex centrocampista ha giocato per 11 stagioni, dal 1990 al 2001 CUOMO

ce dalla promozione con la Carrarese, che ieri con Gigi Buffon ha presentato Sottili (il quale, da Carpi, tenta di portarsi Laurini e Di Gaudio). All’Atletico Roma si cerca di sapere dove andrà a giocare la squadra: la proprietà vorrebbe confermare Chiappara, ma tutto dipende dalla cessione del titolo. In Seconda Il neopromosso

Aprilia ha scelto Vivarini, che ha lasciato Chieti dove circolano molti nomi (Gaburro, Tentoni, De Angelis). Alla Valenzana, se non resta Roberto Ros-

to, che prepara una folle proposta per avere Porcari, Motta e Juliano dal Novara: intanto sono arrivati i giovani Frascatore e Montini dalla Roma. La Reggiana ha ufficializzato l’arrivo in prestito dal Chievo del giovane portiere Silvestri. Quasi fatta alla Carrarese per Belcastro, trequartista della Juve, e Bagnai (Fiorentina). Un altro giovane per la Spal: dopo Ghiringhelli (Milan), è in arrivo Taraschi (Torino, via Parma). Idem al Bassano: arriva Scaglia del Torino. All’Andria va Comini dell’Avellino. Il Trapani ha preso Provenzano dal Matera. Infine il Pisa, dove è in atto uno scontro tra i proprietari Camilli (che vorrebbe mollare) e Battini (che dovrebbe proseguire da solo): tutto fermo sul mercato, anche se un contatto con lo svincolato Fabbro (ex Juve Stabia) c’è stato. Seconda divisione: l’esperto Capparella (Casertana) ha firmato per L’Aquila, mentre il giovane Zampano è passato dalla Samp all’Entella. © RIPRODUZIONE RISERVATA

ISCRIZIONI

Posizione critica per otto società Il Rimini è un caso Corsa contro il tempo per le 16 squadre di Lega Pro che non hanno presentato domanda d’iscrizione completa. Le situazioni più gravi sembrano 8: Lucchese, Ravenna e Salernitana in Prima, poi Brindisi, Catanzaro, Matera, Montichiari e Sanremese in Seconda. Già 4 squadre hanno rinunciato alla Seconda. La Covisoc darà i suoi pareri venerdì (anche sulle 70 domande ricevute, apparentemente complete), poi fino al 12 ci sarà tempo per i ricorsi. L’obiettivo era quello di avere 14 esclusioni per dare il via alla riforma dei campionati, ma in teoria ce ne potrebbero essere di meno quindi l’idea di fare una Seconda divisione con due gironi da 20 potrebbe essere rivista. Tutta da valutare poi la situazione del Rimini, che ha vinto i playoff di serie D: per il Comitato Interregionale è promosso di diritto, per la Lega Pro no. Come ne verrà fuori la Figc da questo caos?

La novità Centro modello a Cremona

Batte il Cuore grigiorosso CREMONA (g.b.) «Quando una società di Lega Pro realizza una struttura come questa, il presidente di Lega Pro non può che essere contento». Così Mario Macalli (nella foto Bielli a destra accanto al presidente della Cremonese, Arvedi) si è espresso dopo aver visitato il centro Cuore grigiorosso. Un’area di 65 mila metri quadrati vicino all’autostrada, con 5 campi (tre in erba e due in sintetico), undici spogliatoi, palestra e sala medica per la prima squadra e i circa 300 ragazzi del vivaio. Poi uffici, sala stampa, foresteria.


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MOTOMONDIALE DOPO IL SECONDO POSTO AL GP ITALIA italia: 514954585150

Dovizioso «Riparto da qui posso battere Stoner e Lorenzo» «Quegli 83mila tifosi mi hanno dato la forza È stata una corsa tutta grinta e velocità» DAL NOSTRO INVIATO

FILIPPO FALSAPERLA SCARPERIA (Firenze)

Ventiquattro ore dopo l’adrenalina è ancora in circolo. Andrea Dovizioso al Mugello non ha vinto, 2˚ dietro Jorge Lorenzo, ma le emozioni provate non sono paragonabili a niente. «In quei momenti ti senti grande, alto, bello!». Aveva detto che l’emozione del 2010 era stata super: doveva essere preparato...

«Invece è stato qualcosa di incredibile. Sentire 83 mila persone che sono tutte per te è incomparabile. Mi era capitato di pensarci, magari a un concerto di Vasco, e non riuscivo a immaginare la sensazione. L’ho provata, fantastica».

E ora come farà senza?

«Sarà un casino... Guidare una MotoGP è difficile, ma non impossibile. Invece una gara, soprattutto come domenica, ti distrugge. Giro dopo giro devi fare scelte, cercare la soluzione migliore, pensare. Terribile. Qui c’è il piccolo allungo prima del Correntaio, ti puoi rilassare. Gli ultimi giri guardavo la gente, la vedevo ondeggiare, fare il tifo. Mi ha dato la forza di non mollare Jorge e spingere finché Stoner ha ceduto».

de gara, vinta di strategia. Ma io credo di saper gestire bene la corsa, ero consapevole di saperlo fare. Qui è stata questione di grinta e velocità».

Fisico o mente?

«Tutte e due. In palestra ho spinto moltissimo, il livello MotoGP è mostruoso. Ma anche con la testa. Il cervello è un campo sterminato, devi selezionare quel che ti serve. Io sto cercando di crescere anche come per-

DEBUTTO IL PILOTA DELLA MOTO2 CON LA DUCATI PRAMAC

Iannone prova la MotoGP «È proprio una libidine» Andrea ha fatto 29 giri con la Desmo di Capirossi: «Apri il gas e la ruota si alza. Molto bello» SCARPERIA

La Ducati fa paura, le gomme Bridgestone che faticano ad andare in temperatura («Valentino mi aveva detto di stare attento») sono un pensiero. Così Andrea Iannone, schivando le nuvole nere, va in pista verso le 16 e alla prima curva paga lo scotto. Arriva un po’ lungo, ma quello sarà l’unico momento di titubanza. In 29 giri (guarda i casi, proprio il suo numero), non poteva fare di più del suo penultimo tempo, «Ma con una gomma usata e senza esperienza sono andato forte quanto Guintoli (è stato solo 11 millesimi più lento; n.d.r.). Ovvero di un pilota che la MotoGP la conosce e sulla mia stessa moto ha messo pure la gomma nuova». A lui per prudenza hanno cambiato solo l’anteriore, dopo un minimo d’esperienza, «ma alla fine non mi ha dato troppi problemi». Gioia Il ragazzo di Vasto non si esalta troppo, ma è eccitato dalla novità. «Non avevo aspettative, mi volevo solo divertire e sfruttare l’opportunità che la Pramac mi ha concesso. Vedi le MotoGP correre e ti chiedi come vadano. Una curiosità le-

Andrea Iannone, 21 anni, in sella alla Ducati Pramac di Capirossi MILAGRO

AL MUGELLO

Daspo a 20 per tre anni niente gare Gran lavoro delle forze dell’ordine nel weekend del GP d’Italia. Il bilancio parla di 44 denunce per aver cercato di entrare all’autodromo del Mugello scavalcando, e 20 sono stati puniti col Daspo (divieto di frequentare i circuiti per 3 anni). Due arresti e altre 25 denunce per droga. Sequestrati 405 grammi tra cocaina, hashish, marijuana e droghe sintetiche. Ancora 4 denunce per possesso di oggetti pericolosi, un arresto per furto nello stand di Pedrosa e uno per tentata estorsione.

«È piccolina. Era nel motorhome e dormiva mentre mio papà guardava il GP in tv. Incredibilmente ha spalancato gli occhi all’ultimo giro. Poi l’hanno portata sotto il podio. Come tutti i bambini è esibizionista, vuole attenzione. Ma lì ce n’era troppa. Appena l’ho presa in braccio ha cominciato a chiamare la mamma. No, non s’è resa conto di nulla».

«In qualche modo sì. Piloti come Casey riescono a fare 1-2 giri velocissimi, anche se poi magari fanno errori. Fare un giro veloce dà una bellissima sensazione e a me un po’ questo manca. Ci sto lavorando».

«E in un punto dove si passa solo di forza. Devi essere preciso e veloce. Una grande cosa».

«Sì. Quella era stata una gran-

In questo diventare papà sarà stato importante: Sara, 18 mesi, ha capito cos’è successo?

Lei parla spesso di questo, lo sente come un limite?

Bel sorpasso, senza repliche.

Una soddisfazione più grande della vittoria di Donington?

sona, la vera vita è quella fuori dalle corse. Molti piloti non lo hanno capito».

gittima. E fin dal primo metro ti accorgi della grandissima potenza che hanno. Poi su questa pista così veloce sono una vera libidine. Apri il gas e la ruota si alza, molto bello». Futuro Ci si chiede se questa può essere interpretata come una prova generale per la prossima stagione o, addirittura, per questa, visto che il campionato sembra andato. «Qualcuno pensa che il mio Mondiale sia finito, ma non lo credo. Questa possibilità di staccare, di prendermi un sorta di vacanza, credo mi aiuterà quando risalirò in sella alla mia Moto2 (qui domani e dopo; n.d.r.). Poi dal Sachsenring proveremo ad attaccare per recuperare. L’anno prossimo? Vedremo». Intanto sa di cosa si tratta quando parla di MotoGP. f.f. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ma dopo c’è stata la festa.

Andrea Dovizioso sulla Honda mentre precede il compagno di squadra Casey Stoner (sopra) e in posa con la squadra (in alto) insieme alla figlia Sara, la moglie Denisa e il papà Antonio (ultimo a destra) MILAGRO PLP

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SIC HA IL 2o TEMPO I tempi dei test ieri al Mugello

1. Stoner Aus-Honda 1’47"326 (47 giri) 2. Simoncelli Ita-Honda 1’47"422 (83) 3. Dovizioso Ita-Honda 1’48"061 (66) 4. Barbera Spa-Ducati 1’48"837 (67) 5. Abraham R.Cec-Ducati 1’48"950 (46) 6. Pedrosa Spa-Honda 1’49"015 (26) 7. Bautista Spa-Suzuki 1’49"199 (87) 8. De Puniet Fra-Ducati 1’49"384 (89) 9. Aoyama Gia-Honda 1’49"423 (76) 10. Guintoli Fra-Ducati 1’52"398 (58) 11. Iannone Ita-Ducati 1’52"409 (29) 12. Kallio Fin-Suter 1’53"668 (63)

«Grandissima gioia, ti rendi conto quanta gente c’è dietro di te, che lavora e gioisce con te».

LITIGIO TEST AD ALTA TENSIONE

Abraham e Casey rissa sfiorata ai box Il ceco si arrabbia con l’australiano per una frenata a sorpresa. Finisce a sportellate SCARPERIA

(f.f.) E pensare che doveva essere una tranquilla giornata di test... La scintilla scoppia a metà mattina quando Karel Abraham torna furioso al box, si toglie di slancio il casco e punta alla Hrc, inseguito dai meccanici. Il bersaglio è Casey Stoner. Il tono si alza, il dito indica e accusa. Complicato decifrare cosa sia accaduto: ognuno ha la sua verità. Affondo In sintesi, dopo aver sentito anche qualche commissario, pare che il ceco fosse lento a centro pista e all’arrivo di Casey si sia accodato. Ma in mezzo alla Bucine, l’ultima curva, l’australiano avrebbe dato una pinzata al freno, come per spaventare chi segue. Karel ha frenato forte per evitare il contatto poi è sfilato via. Ma dopo la San Donato (la prima curva) Stoner avrebbe affiancato e sportellato Abraham che ha replicato «nessuno, anche se ti chiami Stoner, mi può fare una cosa così». Unico danno la carena rotta dell’australiano. Per chiude-

Il litigio ai box tra Karel Abraham (di spalle) e Casey Stoner, dopo gli screzi in pista. Sotto, Marco Simoncelli, 2˚ di giornata dietro Stoner IPP, ANSA

re con i due, Casey era scivolato a inizio di mattinata, Karel dopo la rissa mancata, il nervosismo e un ottimo tempo (5o), forse complice la rabbia. Prove Poche le novità tecniche. Una gomma anteriore Bridgestone 2012, e sulle quattro Honda ufficiali un nuovo forcellone dotato di un sensore per controllare le torsioni (montato solo sulle 3 Hrc). I tempi? Velocissimi, con Stoner oltre 1" più rapido che in gara e Marco Simoncelli a 96 millesimi. Le nuove 1000 derivate dalla serie, invece, faticano: Kallio con la Suter solo alla fine è riuscito a migliorare il suo tempo (19o) in Moto2... Oggi ci sono la Ducati, con il collaudatore Franco Battaini e la Bmw Superbike. © RIPRODUZIONE RISERVATA


MARTEDÌ 5 LUGLIO 2011

L’opinione

Ora Andrea deve trovare la cattiveria che rende vincenti

«Siamo andati tutti a cena, ma eravamo stremati, volevamo solo mangiare e riposare». E come si fa al mattino dopo a risalire in sella e fare i test?

«Appena entri in pista passa tutto. Riprovi le sensazioni incredibili e vai forte. È successo questo ed è strano, io nei test non vado mai forte. Invece l’ho fatto subito, di slancio». È il nuovo approccio?

«Dobbiamo fare sempre un weekend come questo, subito veloci e consistenti. Stoner e Lorenzo, quando sono in palla, sono fenomenali, ma non sempre lo sono e si possono battere. Io mi sento pronto».

Il lato negativo di Andrea Dovizioso è che gli manca qualcosina. Il lato positivo di Andrea Dovizioso è che il primo ad averne coscienza è proprio lui. Un passettino, piccolo piccolo, per decollare. Terzo in classifica, con 4 podi nelle ultime 5 gare (3 secondi posti), il forlivese è la nostra punta tricolore. Però è sempre a inseguire quel che gli manca: non è istintivo e coinvolgente come Valentino Rossi, o travolgente e guascone come Marco Simoncelli. Un ragazzo normale, ma che va forte perché è un pilota vero. Un po’ ci soffre, un po’ se ne compiace. Impazzirebbe a vivere sotto i riflettori e mai riuscirebbe a trasformarsi in giocoliere di situazioni e parole. I fatti prima di tutto. Così è Andrea, che ha sempre fatto meno figura di quello che avrebbe potuto. Gli spiace, perché si sente meno considerato e se la prende con i media che lo sottovalutano. Forse, come sempre, la verità sta nel mezzo. Ma ora guardiamo avanti, a una situazione che può fargli fare il salto definitivo. Perché se è vero che particolarmente carismatici ci si nasce, è anche vero che i risultati come quello di domenica danno sicurezza e morale. Che Andrea sia veloce l’ha fatto vedere spesso, ora deve dimostrare di essere anche aggressivo, di «martellare», come predica Jorge Lorenzo. Lo stile è diverso ma in un campionato stellare come questo non ci si può permettere di perdere le occasioni. Lo stile formichina sta pagando ma ora occorre qualche colpo da predatore. L’Italia che corre a due ruote ha bisogno di nuova energia. Filippo Falsaperla © RIPRODUZIONE RISERVATA

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FORMULA 1

Williams 2012 con la Renault La scuderia correrà con i V8 francesi: torna il grande binomio degli anni Novanta Accordo Virgin-McLaren Hispania cambia proprietà Rinasce una storica alleanza che ha conquistato quattro titoli iridati negli anni Novanta con Nigel Mansell (1992), che tra l’altro sarà commissario a Silverstone questo fine settimana, Alain Prost (1993), Damon Hill (1996) e Jacques Villeneuve (1997): ieri infatti la Williams ha annunciato che nel 2012 e nel 2013 tornerà a usare i motori Renault, gli stessi che spingono la Red Bull campione del mondo. L’obiettivo è quello di proseguire la partnership anche nel 2014 con l’avvento dei motori V6 da 1600 cmc turbo. Salgono così a quattro i team che correranno con i V8 francesi: Red Bull, Lotus, Williams e Renault. Montezemolo Sui motori del futuro è tornato nuovamente da Tokyo il presidente della Ferrari. «La decisione di adottare i sei cilindri turbo è una cosa buona per il futuro, non solo per noi ma pure per la Mercedes». Montezemolo ha pure sottolineato come a Maranello si stia già pensando al 2012 «fermo restando che voglio vincere delle gare anche quest’anno». Intanto ieri oltre 200 collezionisti e clienti hanno partecipato all’asta che si è tenuta all’ambasciata italiana per raccogliere fondi a favore di Ishinomaki, città colpita dal terremoto. Raccolti 500 mila euro. la FF in palio è stata acquistata da un architetto di Tokyo, Masaharu Seno. Piccole Intanto c’è movimento anche tra le due piccole scuderie della F.1: la Marussia Virgin ha siglato un accordo con la McLaren che le consentirà di utilizzare la galleria del vento. Mentre il pacchetto azionario di maggioranza della Hispania passa da José Carabante a un fondo di investimento spagnolo: Thesan Capital. Per ora la dirigenza del team resta intatta. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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PALLAVOLO WORLD LEAGUE, LE FINALI

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La sera ha fatto qualcosa di speciale?

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Taccuino

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giorni azzurri da c.t. Anastasi ha guidato l’Italia per oltre 5 anni: 1999-2002 e 2007-2010

S Polacco Non ho dimestichezza con il polacco: ma vista la popolarità del volley qui è forse meglio. Non capisco quello che scrivono i giornali...

S Inventiva Ho dovuto cercare soluzioni per rimpiazzare i giocatori che non ci sono: in diagonale con il palleggiatore, come opposto, ho utilizzato Bartman

Francia 1o a Pergusa Quarta vittoria su cinque gare di Fabio Francia (Osella PA 21) nel 50o Premio Pergusa, che si è disputa to domenica sul circuito in provincia di Enna. Sul podio anche Davide Ubol di (Norma) e Marco Visconti (Wolf).

FORMULA 2

Bortolotti in fuga Mirko Bortolotti ha vinto do menica al Nürburgring (Germania) la seconda gara di F.2: il trentino con questo successo ha consolida to la leadership nella classifica ge nerale dove guida con 159 punti.

RALLY

Sora ok al Casentino (g.r.) Vittoria in volata di Clau dio Sora (Ford Focus Wrc) al Rally del Casentino, primo appuntamen to italiano della Mitropa Cup disputa to sull’asfalto aretino. Alle sue spal le, Ambrosoli (Citroën Xsara) e Por ro (Ford Focus). Nella sfida per il Ci troen DS3 Racing Trophy, succes so del veterano Roberto Vescovi da vanti al giovane Giuseppe Botta.

«Che emozione sfidare l’Italia ma il volley è qui» Anastasi, c.t. della Polonia, chiede strada alla Nazionale che ha allenato fino ai Mondiali

S Entusiasmo Quando finiamo gli allenamenti spesso c’è la fila di tifosi per fare firmare gli autografi ai giocatori. L’entusiasmo è davvero contagioso

Vincono Huff e Menu

PROTOTIPI

Andrea Anastasi (51), ha vinto due Europei: nel 1999 con l’Italia e nel 2007 con la Spagna ITALYPHOTOPRESS

MONDIALE TURISMO

I due piloti della Chevrolet Alain Menu e Rob Huff si sono sparti ti le vittorie della 12ª tappa del Mon diale Turismo sulla pista portoghe se di Boavista. Gabriele Tarquini ha chiuso le due gare 5o e 7o.. Nella clas sifica generale Huff comanda con 227 punti contro i 198 di Yvan Mul ler, due volte secondo in Portogallo, Tarquini è sesto con 99 punti.

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LE SUE FRASI

S Ritorni Non penso che tornerà qualcuno dei senatori sulla strada che porta all’Europeo di settembre. Qui hanno tempi diversi...

GIAN LUCA PASINI

Il trillo del telefono arriva da lontano. Una parola polacca poi un più familiare «Pronto». Andrea Anastasi è già in clima da finali di World League, il torneo che mette di fronte, ogni anno, le 16 migliori Nazionali del mondo. Ultime ore prima degli esami: il «ripasso» per un allenatore vuole dire «studiare» gli avversari, guardare e riguardare statistiche o video. Come va?

«Benissimo. Questa è una grande esperienza, umana e professionale. Tornerò indietro comunque arricchito, per quello che stiamo facendo e per quello che speriamo di fare nei prossimi giorni». Inutile girarci attorno. Dopo pochi mesi sulla strada che porta alle semifinali, c’è l’Italia, la squadra che lei e Gardini — suo secondo anche in Polonia — avete allenato fino al Mondiale. Sensazioni?

«(risatina) Per rispondere esattamente a questa domanda avrei bisogno di un paio di giorni. Perché se devo essere onesto non so come mi sentirò. La mia — con la Nazionale — è stata una storia molto lunga. Di certo ci sarà una grande emozione prima e forse anche durante, poi ovviamente, ma questo è scontato, cercherò di vincere». Qualcuno ha detto che la Polonia di questo periodo è simile all’Italia primi Anni ’90: quando l’arrivo dei grandi gruppi economici (da Berlusconi a Benetton) e le vittorie della Nazionale di Velasco (dove Anastasi giocava), scatenarono la volleymania?

«Perfettamente d’accordo. La pallavolo è qui. Anche in questa World League abbiamo provato cosa è il coinvolgimento popolare: ovunque si giochi troviamo il tutto esaurito, anche nell’impianto di Katowice, che è molto grande. Migliaia di tifosi, i giocatori fermati per

strada, direi che quasi tutti qui sono veramente "personaggi", anche oltre le vittorie che hanno ottenuto. Molto più che da noi in Italia, dove solo con il Mondiale si è visto qualcosa in questo senso. Ecco perché sento che questa è un’esperienza eccezionale per me». Quindi è stato accolto con tutti gli onori?

«Onestamente hanno fatto di tutto per farmi sentire bene: dalla casa che mi hanno trovato a Varsavia, la mia base operativa quando sono qui, alle varie richieste tecniche. L’organizzazione è buona». Fra viaggi e partite è riuscito a guardare un po’ l’Italia?

«Poco, siamo stati sempre in giro, ma da quello che ho visto negli ultimi giorni, posso dire che ha giocato molto bene. Anche se poi, come sempre, i risultati che una squadra ottiene e il rendimento dei singoli giocatori che troviamo nelle statistiche è determinato anche dagli avversari che si incontrano». Come dire che anche l’Italia come le altre 7 finaliste, quello di Danzica sarà il primo vero esame importante della stagione.

«Parlo per noi, dico che siamo qui per fare esperienza, per crescere, per costruire qualcosa». La Polonia è campione d’Europa in carica (ha vinto il titolo nel 2009 a Smirne, in Turchia), ma oggi la squadra è molto cambiata.

«Diciamo rifondata, o rivoluzionata, siamo un gruppo giovane, che non ha troppa esperienza, ma tanta voglia di fare e di lavorare. Penso di avere incontrato le difficoltà che hanno molte altre Nazionali quando devono affrontare un rinnovamento, come la Serbia, l’Italia. Solo Brasile e Russia hanno un serbatoio illimitato di giocatori, per gli altri è più dura». © RIPRODUZIONE RISERVATA

la guida Domani gli azzurri contro l’Argentina (a.a.) Gli azzurri hanno testato ieri sera l’immensa Ergo Arena, che ha una capienza annunciata di 18.000 persone, per il primo allenamento polacco. Domani via alle finali. Gruppo E: 17.15 Argentina-Italia (diretta Rai Sport1) e 20 Polonia-Bulgaria. Giovedì 17.15 Bulgaria-Argentina e 20 Italia-Polonia. Venerdì 17.15 Italia-Bulgaria e 20 Polonia-Argentina. Gruppo F: domani 11 Russia-Usa e 13.30 Brasile-Cuba. Giovedì 11 Cuba-Russia e 13.30 Usa-Brasile. Venerdì 11 Usa-Cuba e 13.30 Brasile-Russia. Alle semifinali incrociate (sabato) accedono le prime 2 di ogni girone. Domenica finali. In queste finali verranno distribuiti 2 milioni e 300 mila $ di montepremi: un milione, 500.000, 300.000, 150.000 ai primi 4, 75.000 ai terzi dei gironi e 50.000 ai quarti, 100 mila nei premi individuali. BULGARIA 2012 (a.a.) La federazione bulgara ha annunciato che l’anno prossimo organizzerà le finali della World League 2012, ha avuto la conferma dalla Fivb. Ha battuto la concorrenza degli Stati Uniti. CORIGLIANO IN A-2 (f.c.) La Commissione di Ammissione ai Campionati della Lega maschile ha consegnato alla Federazione l'elenco delle società aventi diritto a partecipare ai tornei 2011/2012. La Commissione ha espresso favorevole a 14 club per l’A-1 (Cuneo, Latina, Macerata, Modena, Monza, Padova, Piacenza, Ravenna, Roma, San Giustino, Trento, Treviso, Verona, Vibo Valentia) ed a 16 per la A-2 (Atripalda, Cantù, Castellana, Reggio Emilia, Città di Castello, Genova, Isernia, Loreto, Milano, Perugia, Santa Croce, Segrate, Sora, Molfetta, Corigliano e Club Italia). Corigliano e Club Italia in A-2. IL PALAS DI MACERATA (m.g.) La capienza del Fontescodella verrà ampliata ai 3500 posti richiesti dalla Lega in base all’accordo sottoscritto a maggio con il Comune di Macerata e non ci sono rischi che la Lube debba disputare in campo neutro alcune gare di campionato e Champions della prossima stagione. Tecnici del comune, in accordo con la società, stanno studiando un progetto che, senza stravolgimenti dell’impianto e costi troppo elevati, consenta di aggiungere agli attuali 2200 posti i mancanti 1300. Le opere di sistemazione consentiranno comunque alla Lube di poter continuare a giocare nel suo impianto tutte le gare della prossima stagione.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 5 LUGLIO 2011

È TANTA ROBA.


MARTEDÌ 5 LUGLIO 2011

L’INIZIATIVA

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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italia: 514954585150

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LE 10 USCITE

I NUMERI Marciapiedi e muretti sono lo scenario del TT. Qui Michael Dunlop (Yamaha) alla celebre curva di Castletown nella gara 600 che ha vinto WWW.IOMTT.COM

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Le vittorie al TT di John McGuinness L’inglese è secondo di ogni epoca dietro all’inarrivabile Joey Dunlop (26). Primo italiano Giacomo Agostini con 10 successi dal 1966 al 1972

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Le gare stradali Tornano i brividi del Tourist Trophy Dalla maratona dell’Isola di Man all’Ulster Grand Prix Corse mito da scoprire nella nuova collana Gazzetta GIOVANNI CORTINOVIS

«Tu credi che la gente vada alle corse per vedere se arriva prima la Guzzi o la Gilera? Va alle corse per veder andare forte» sosteneva negli anni Trenta Omobono Tenni, primo italiano a imporsi al Tourist Trophy. E al TT e alle altre gare stradali si vede andare forte sul serio come dimostra la collana di 10 dvd «Tourist Trophy 2011 e le migliori gare stradali», in edicola da oggi in abbinamento con il quotidiano. Democrazia competitiva

All’Isola di Man si gareggia come agli albori del motociclismo, in un contesto limitato da case, pali della luce, alberi e campi che trasmette una sensazione di velocità, dal vivo o in tv, senza paragoni. Specie se confrontata con i circuiti permanenti odierni che, per l’immensità delle vie di fuga, paiono asettici. Nelle gare stradali

invece la cornice, con il pubblico a un metro di distanza, costituisce un tutt’uno con la tela e permette di valutare appieno le pennellate dei piloti. Che non sono solo 16 come in MotoGP, ma costituiscono un circolo aperto a cui può iscriversi chiunque, anche per le gare più titolate. Perché per correre al TT, alla North West 200 o all’Ulster Grand Prix non serve un budget milionario: basta un discreto curriculum sportivo. Capita così che ad ogni gara si schierino una sessantina di concorrenti (al TT 2011 erano 66 in Superbike, 64 in Superstock e 50 in Supersport), un numero impensabile nel Mondiale e in Sbk dove gli organizzatori considerano ideale un numero di 20-25 partenti, per garantire visibilità a tutti i marchi. L’importanza dell’uomo

Se a ciò aggiungiamo che il Mountain, che proprio quest’anno festeggia il centenario, è un tracciato da 60,7 km da

IN EDICOLA

Ogni dvd costa 10,99e In palio un viaggio al TT Qui a fianco la copertina del primo dvd che da oggi è in edicola a 10,99 euro più il prezzo del quotidiano. Bisogna sottolineare che nessuno dei dieci dvd è apparso nella collana omonima uscita nel 2010 e otto sono inediti per il mercato italiano. Ogni dvd resterà in edicola da martedì al lunedì successivo. Questi dvd consentono di vincere anche dei premi. In ogni uscita c’è infatti un codice che permette di partecipare all’estrazione di un viaggio vip per due persone per assistere al TT 2012: il premio include volo andata e ritorno da Milano o Roma, sette notti in hotel tre stelle, posti riservati in tribuna e nella hospitality, incontro con i piloti, pranzo a buffet. In palio ci sono anche 10 t shirt, 10 portacasco, 10 tazze e 10 cappellini, tutti con il logo del TT.

percorrere 6 volte (364 km), con 2 soste ai box per fare rifornimento e sostituire la gomma posteriore, le uscite di strada e i guasti sono sempre dietro l’angolo. Specie quando si gira a 208 km/h di media, battagliando sul filo dei secondi per la vittoria o per un posto sul podio. Insomma, una maratona al ritmo di uno sprint, dove i sorpassi, i salti, e le impennate non costituiscono un corollario post-gara ma rappresentano il cuore della sfida. Il cui risultato non dipende dalle scelte dei tecnici ma rivaluta l’importanza del pilota. Perché al TT, a prescindere dalla gara, tutte le attenzioni sono rivolte agli uomini senza polemiche sulle moto. Niente fazioni

L’edizione del mese scorso è stata la più avvincente degli ultimi anni, con 6 diversi vincitori in 7 gare, incluse le 2 dei sidecar. Tra questi campioni quarantenni come il neozelandese Bruce Anstey e giovani virgulti come Michael Dunlop, erede della dinastia più celebre delle gare stradali. A dimostrazione che per primeggiare al TT e nelle Road Races l’esperienza gioca un ruolo altrettanto importante della capacità di osare. Per questo gli appassionati applaudono tutti. Perché al TT l’importante è esserci. E con il concorso legato ai dvd il sogno potrebbe diventare realtà. © RIPRODUZIONE RISERVATA

La durata del TT nella classe Sbk Al Mugello la gara della MotoGP è durata meno di 42 minuti. Due manche della Superbike durano tra i 75 e gli 80 minuti.

211,7

La media del record sul giro È stato stabilito da McGuinness nel 2009. Al Mugello Jorge Lorenzo ha girato a 174 km/h, a Monza in prova Biaggi a 204,4 km/h

Hailwood contro Ago quante magie da scoprire Il TT 2011, l’Ulster GP 2010, le più belle gare stradali di tutti i tempi. Da oggi è in vendita con La Gazzetta dello Sport, a 10,99 e, il primo dvd della collana «TT 2011 e le migliori gare stradali», realizzata in collaborazione con Mondocorse (gruppo Cinehollywood).

1. Tourist Trophy 2011 I vecchi leoni tornano a ruggire: le immagini più belle di Superbike, Supersport e Sidecar. 2. Tourist Trophy 2011 La leggenda e i suoi eredi: il meglio di Senior, Superstock, Supersport 2 e Sidecar 2. 3. Ulster GP 2010 La corsa più veloce del mondo: 6 gare con partenza in griglia e 215 km/h di media in Superbike.

4. John McGuinness L’uomo dei record: la storia dell’erede di Joey Dunlop, delle sue vittorie e del record a 130 miglia orarie. 5. Joey Dunlop Le imprese al TT: le immagini più belle dei suoi 26 successi.

6. Le più belle Road Races Il meglio di 11 gare stradali dal 1994 al 2009, da Macao alla Tandragee, all’Ulster GP.

7. TT Tribute Mike Hailwood: due video ripropongono la sfida del 1967 con Agostini e il successo conclusivo del 1979.

8. La storia del Road Racing Dalle origini a oggi, piloti e circuiti nel mito delle gare stradali.

9. David Jefferies L’eroe del TT: la carriera dell’unico pilota ad aver vinto 3 TT in una settimana per 3 edizioni. 10. Tourist Trophy Il centenario: il resoconto delle 6 gare della storica edizione 2007. g.cor.


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98˚ TOUR DE FRANCE LA 3ª TAPPA italia: 514954585150

Rinato il 4 luglio Farrar trionfa «Ciao Wouter questa è tua» Sprint nel giorno della festa Usa: dedica per Weylandt, morto al Giro

DAL NOSTRO INVIATO

MARCO PASTONESI REDON (Francia)

Rinato il 4 luglio. Rinato in una volata, perché lui era un velocista. Rinato sotto il sole, perché il 9 maggio era sbocciato come una giornata così, luminosa di cielo, di vento e di bici. Rinato sull’asfalto, perché la strada era la sua vita, la sua casa, la sua patria. Rinato a 60 all’ora, perché la velocità era il suo respiro e la sua adrenalina. Wouter Weylandt è rinato ieri, a metà strada fra Gand, in Belgio, la culla, e il Passo del Bocco, in Liguria, la tomba. E’ rinato in pieno Tour de France. E a farlo rinascere — e a rinascere con lui — non poteva che essere il suo migliore amico, Tyler Farrar, un ragazzone americano che non ha la faccia sofferta del corridore, ma quella piena di un telefilm. Tagliato il traguardo, Farrar ha mostrato al mondo indice e pollice della mano sinistra uniti a indice e pollice della mano destra, componendo una W che sta per Wouter, che sta per Weylandt, e che magari sta anche per «will», che è la volontà, che è il futuro. Dubbio Farrar ha vinto una volata annunciata, ma imprevista. Ai 4 chilometri dall’arrivo il treno di Mark Cavendish era già lì, davanti, pronto, fin troppo. Un dubbio, un’esitazione, un’incertezza, e quella che per Cavendish, e soprattutto per Alessandro Petacchi che aveva conquistato la sua ruota, poteva essere una volata lineare si è complicata, confusa, ribaltata. Finché fra scatti più (Marco Marcato) o meno (Danilo Hondo) voluti, è sopraggiunto il pendolino della Garmin-Cervélo, con Millar, e poi Dean, e poi Hushovd, e infine Farrar. Che è uscito ai 150 metri. Facile.

La «W» di Wouter Weylandt mimata da Farrar LUCA BETTINI

Indiani È nato il 2 giugno, Tyler, di 27 anni fa. A Wenatchee, stato di Washington, terra degli indiani d’America. Wenatchee significa «il fiume che nasce dai canyon». Wenatchee sta agli Stati Uniti come la Val di Non sta all’Italia: il regno delle mele. Adesso per Wenatchee non è più soltanto il tempo delle mele, ma anche quello di Farrar, e se lo gode: «La morte di Wouter è stata devastante. Al Giro non mi sentivo più di correre. Ho avuto anche mo-

IL VARESINO

LA GUIDA

Basso dietro? «Siamo stati disattenti»

TV: DIRETTA RAISPORT 2 E EUROSPORT DALLE 14

(c. ghis.) Pont de Saint Nazaire: 143 km percorsi, 55 all’arrivo. Tecnicamente un gpm di 4ª categoria; praticamente niente, 1500 metri di salita al 4 5%. Un ponte (sulla Loira) appunto. Vento, davanti tirano. Poi le telecamere inquadrano Ivan Basso, staccato. Ma che succede? Lotta per vincere il Tour e non tiene le ruote su un cavalcavia? «Ma no tranquilli — risponde Ivan col sorriso a fine tappa —. C’è stata una caduta nella rotonda prima di imboccare il ponte (quella in cui è rimasto coinvolto Karpets, ndr) perché alcuni corridori hanno tagliato un’aiuola. Ho dovuto mettere piede a terra, mi sono un po’ sfilato e in quel momento c’è stata bagarre. Però con i miei compagni in due chilometri abbiamo chiuso. Peccato, perché abbiamo corso davanti tutta la giornata. E’ stata una disattenzione».

menti in cui avrei voluto smettere. Poi alti e bassi. Finché mi è tornata la voglia, la voglia di correre e la voglia di dedicargli una vittoria, la mia prima vittoria al Tour de France. E ho ricominciato ad allenarmi, con più convinzione di prima, e qualche settimana fa ho sentito che mi tornavano forza e leggerezza, le sensazioni giuste». Qui al Tour, Farrar indossa il dorsale 54, che è la metà del 108 di Weylandt al Giro: come se quel 108 ora fosse condiviso e indossato da loro due. Istinto Farrar aveva già conquistato una tappa alla Vuelta nel 2009, due al Giro e due alla Vuelta nel 2010, mai al Tour: «Solo piazzamenti. C’era chi pensava che non ce l’avrei mai fatta, che non ho l’istinto assassino tipico del velocista. Questa non era una volata semplice: la prima con il gruppo compatto, con tensione, confusione, pericoli. Ma sono contati l’esperienza e lo stato d’animo di chi il giorno prima aveva ottenuto una vittoria di squadra, nella crono, tutti insieme sulla strada e sul podio. E per un compagno come Hushovd, campione del mondo e maglia gialla che mi fa da gregario, non troverò mai abbastanza parole per poter dire grazie». Farrar è il decimo tra i corridori in attività a vincere una tappa nei tre grandi giri. E il primo americano a vincere una tappa al Tour il 4 luglio, che è festa nazionale a stelle e strisce: «La candelina sulla torta». La torta per l’amico del cuore Weylandt, per la sua festa di compleanno. Rinato, con lui, il 4 luglio. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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IL CINGUETTIO DEL GIORNO

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L’AMICO BELGA

LO SPUNTO

Cavendish e la Htc: due errori

S Fatale la discesa del Bocco Wouter Weylandt era un ragazzo belga di 26 anni e correva per il Team Leopard. E’ morto il 9 maggio, al Giro d’Italia. Fatale al belga, che nel 2010 al Giro aveva vinto la tappa di Middelburg, una caduta nella discesa del Passo del Bocco nel corso della terza tappa, che terminava a Rapallo L’abbraccio a Livorno La tappa Genova-Livorno, neutralizzata, si è così trasformata in un toccante e lunghissimo abbraccio della gente d’Italia alla carovana rosa in lacrime. Struggente l’arrivo dei corridori della Leopard, abbracciati: e tra loro c’era anche Tyler Farrar

LANCE ARMSTRONG «Hey America, happy birthday. Congrats to Tyler on his first TdF win. Surely a special win for him» Followers 2.934.000

Mark Cavendish, 26 anni AP

(c.ghis) Tyler Farrar in questo momento è il velocista più in forma del Tour, lo si era capito già nello sprint intermedio di sabato. In più, ieri ha goduto del grande lavoro di Millar, Dean e Hushovd allo sprint. Ma ieri Mark Cavendish e la sua Htc hanno commesso due errori. Il primo, della squadra. Ai 4,5 km dal traguardo Eisel lascia Tony Martin in testa al gruppo. Troppo lunghi, visto che dietro Martin ci sono solo Goss, Renshaw e Cav. Ai 1500 metri poi Mark rallenta di colpo (manovra che farà infuriare Petacchi alla sua ruota), fa il buco e viene inghiottito. Forse aveva paura di essere troppo distante, ma a quel punto conviene tirare dritto, magari non «a tutta». E aspettare che qualcuno lanci lo sprint. All’ultima curva, a sinistra, Oss allarga molto, Dumoulin frena, ma cade. E questo complica ulteriormente la volata. Ultima nota sull’estone Taaramae. Fora la ruota anteriore a 12 km dal traguardo e si ferma a sinistra per cambiare la ruota. Manovra pericolosa e vietata. Il cambio è sempre sulla destra. © RIPRODUZIONE RISERVATA

OGGI LA 4ª TAPPA

Mur de Bretagne per Gilbert Ma occhio a Contador Il finale di oggi sul Mur de Bretagne promette spettacolo: 2,2 km al 6,9%. Philippe Gilbert, che oggi compie 29 anni, è il logico favorito, dopo il successo della prima tappa. L’Italia spera in Damiano Cunego. Ma attenzione ad Alberto Contador, che deve recuperare: ricordate l’attacco a sorpresa di Tropea al Giro? ARRIVO: 1. Tyler FARRAR (Usa, Garmin Cervelo) 198 km in 4.40’21", media 42,430; 2. Roman Feillu (Fra, Vacansoleil); 3. Josè Joaquin Rojas (Spa, Movistar); 4. Hinault (Fra); 5. Cavendish (Gb); 6. Hushovd (Nor); 7. Dean (N. Zel.); 8. Bozic (Slo); 9. Greipel (Ger); 10. Engoulvent (Fra); 11. Galimzyanov (Rus); 20. Gilbert (Bel); 34. Contador (Spa); 35. Evans (Aus); 42. A. Schleck (Lus); 44. Wiggins (Gb); 49. Cunego; 58. Bertagnolli; 70. Longo Borghini; 75. Basso; 161. Petacchi. CLASSIFICA: 1. Thor HUSHOVD (Nor, Garmin Cervelo) 9.46’46"; 2. David Millar (Gb, Garmin Cervelo); 3. Cadel Evans (Aus, Bmc) a 1"; 4. Thomas (Gb) a 4"; 5. Gerdemann (Ger); 6. Boasson Hagen (Nor); 7. F. Schleck (Lus); 8. A. Schleck (Lus); 9. Fuglsang (Dan); 10. Wiggins (Gb); 11. Quinziato; 12. Cancellara (Svi); 13. Hincapie (Usa); 14. Martin (Ger) a 5"; 15. P. Velits

(Slk); 19. Klöden (Ger) a 10"; 20. Horner (Usa); 21. Brajkovic (Slo); 22. Leipheimer (Usa); 24. Gesink (Ola) a 12"; 27. Vinokourov (Kaz) a 32"; 29. Gilbert (Bel) a 33"; 30. Van den Broeck (Bel) a 39"; 46. Basso a 57"; 50. Cunego a 1’04"; 59. Bertagnolli a 1’17"; 69. Contador (Spa) a 1’42"; 70. Oss a 1’47"; 87. Santaromita a 2’23"; 129. Sabatini a 3’31"; 130. Malori a 3’31"; 131. Petacchi; 132. Tosatto a 3’33"; 144. Marcato a 4’07"; 146. Longo Borghini a 4’21"; 151. Vanotti a 4’31"; 167. Tiralongo a 6’13"; 185. Bono a 8’23". LE ALTRE MAGLIE Pois (montagna): 1. Gilbert (Bel). Verde (punti): 1. Rojas (Spa) Bianca (giovani): 1. Thomas (Gb).

Lo sprint vincente di Tyler Farrar, 27, su Feillu (sin) e Rojas BETTINI

clic

GAZZETTA.IT Tappa-live, audio e servizi Diretta Tv su RaiSport 2 e Eurosport dalle 14, Rai3 dalle 15. Su RaiSport 2 alle 10 la replica della tappa del giorno prima e alle 22.30 «Tour di sera». Su Gazzetta.it. diretta della tappa, audio dei protagonisti e altri servizi sul Tour. AUSTRIA, SANTAMBROGIO 2˚ Colpo di Frederik Kessiakoff al Giro d’Austria: lo svedese dell’Astana si è imposto nella 2ª tappa, con arrivo in salita a Kitzbuheler Horn, ed è leader. Mauro Santambrogio (Bmc) 2˚ a 1’14".

CRESCIUTO IN NEPAL ORA TYLER È A GAND Tyler Farrar ha 2 tatuaggi: «pace e saggezza interiore» e «possa ognuno essere felice». A 14 anni ha abitato in Nepal, col padre chirurgo. Oggi vive a Gand.

Thor Hushovd resta in giallo AP

GDS


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98˚ TOUR DE FRANCE LA CURIOSITÀ italia: 514954585150

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La cucina fai-da-te Si vince anche così

CASO LAMPRE

La Saxo di Contador ha una struttura viaggiante: «Andremo pure nelle case dei corridori, mangiare bene fa la differenza» 1

DAL NOSTRO INVIATO

CLAUDIO GHISALBERTI REDON (Francia)

Magari non tutti ci credono, ma il caso Contador fa scuola. «E se capita a noi?» cominciano a chiedersi in molti. Il fuoriclasse spagnolo, come tesi difensiva per la sua positività al clenbuterolo al Tour 2010, afferma di avere mangiato a sua insaputa della carne contaminata col clenbuterolo. Una sostanza vietata negli allevamenti di bestiame, anche se qualcuno la usa ancora, anche in Europa, come hanno dimostrato nei mesi scorsi alcune operazioni di polizia. Così le squadre più importanti stanno cominciando a tutelarsi. Come? Portando alle corse non solo il cuoco, come tradizione, ma una vera e propria cucina. E il cibo. La svolta Il pioniere di questa svolta è stato il danese Bjar-

La Liquigas porta anche il pane di kamut. E la Rabobank conserva tutto... ne Riis, che già dallo scorso anno (quando Contador era all’Astana, non alla Saxo Bank) ha un camion-cucina attrezzatissimo e due cuochi: si dice che, pur di pagare il loro ingaggio, lasciò libero persino Kolobnev. «Ho sempre pensato che l’alimentazione sia fondamentale per un corridore — spiega Riis —. Gli aspetti non riguardano solo la prestazione in gara, ma anche il recupero, la salute e la sicurezza. Li vogliamo far mangiare bene, perché se lo meritano. Teniamo conto di eventuali intolleranze, ma anche dei gusti personali: un danese mangia in modo diverso rispetto a uno spagnolo». A seguire il progetto è la moglie di Riis, Anne Dorthe Tanderup, già campionessa di pallamano, che ha studiato Scienza dell’alimentazione. «I corridori — aggiunge Riis — tendono a mangiare troppa pasta, cioè troppi zuccheri, a volte troppo in bianco o senza

grassi. Ma ci sono grassi che fanno bene. Noi, per esempio, prepariamo tutto, anche il pane e il dessert. Che è dolce, ma sano. Per evitare rischi, tutti gli alimenti sono certificati». Il passo successivo è portare questo progetto nelle case dei corridori. «Magari un ragazzo a casa si allena bene, ma si alimenta male. C’è chi vive solo, chi con la mamma o la moglie che non hanno conoscenze specifiche. Vorremmo insegnare loro come si cucina. Perché anche questo fa la differenza». Casa Basso Dal via del Tour, sulla stessa lunghezza d’onda sono anche Liquigas e Leopard. Il team diretto da Roberto Amadio è in Francia con due cuochi, un aiuto, un bus-cucina e un camion-frigorifero sponsorizzati dalla Delverde. «Da casa ci portiamo carne, pasta, olio, formaggi, prosciutto crudo, pane di kamut, succhi di frutta e marmellate: tutti prodotti garantiti e certificati». «Per noi è un grande passo avanti — conferma Ivan Basso —. Questo servizio ci garantisce una qualità eccellente, una migliore gestione dei tempi e una sicurezza sanitaria totale». Casa Schleck Anche i lussemburghesi della Leopard — non solo perché il loro capo è Flavio Becca, un imprenditore di origini italiane con interessi nel campo della ristorazione — hanno un camion-cucina con un cuoco. «Oltre a cucinare — spiega Becca — abbiamo anche la possibilità di preparare sul nostro mezzo due tavoli da nove persone. Per ora gran parte della spesa la facciamo sul posto, ma stiamo pensando di dotarci di un camion con tre differenti temperature di conservazione. Però la vera differenza credo si potrebbe fare con automezzi dotati anche di letti, in modo da essere totalmente indipendenti dagli alberghi e avere tutto sotto la nostra gestione diretta». Nemmeno la Rabobank sta alla finestra. Tutta la carne, certificata, arriva dall’Olanda e di tutto quello che mangiano i corridori, viene conservato un pezzetto, così da potere essere analizzato in caso di problemi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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DOPING L’INCHIESTA DI MANTOVA

Ballan 2 ore in Procura

L’iridato 2008 torchiato S da Torri sulle presunte APRILE 2010 manipolazioni del sangue La Gazzetta dello Sport rivela che la Procura di Mantova sta svolgendo un’inchiesta-doping che ruota attorno a un farmacista di Mariana Mantovana, Guido Nigrelli DOPING DI SQUADRA Per gli investigatori, coordinati dal pm Antonino Condorelli, nel 2008-2009 Nigrelli era il regista del doping di squadra alla Lampre, il team di Alessandro Ballan (nella foto BETTINI in alto), che dal 2010 è alla Bmc. Per Ballan anche l’accusa di essersi sottoposto a trasfusioni del sangue a Montichiari seguito da un medico, Fiorenzo Bonazzi, che collaborava con Nigrelli

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VALERIO PICCIONI MARCO BONARRIGO ROMA

Due ore di confronto duro e serrato. Ieri, negli uffici della Procura Antidoping del Coni, da un lato del tavolo c’era il procuratore Ettore Torri e dall’altro Alessandro Ballan, 31 anni, l’ultimo italiano ad aver vinto — nel 2008 a Varese — il campionato mondiale di ciclismo. In uno stadio Olimpico reduce dal doppio pienone per il concerto di Vasco Rossi, il corridore veneto del team svizzero Bmc è arrivato puntuale all’appuntamento. La giornata per lui è stata complicata, l’interrogatorio stringente. Ma il verdetto non sarà immediato: Ballan, con i suoi avvocati, ha chiesto e ottenuto un tempo (sino a fine luglio) per presentare una memoria difensiva. Le intercettazioni Nelle due ore, la parte più importante l’hanno fatta le intercettazioni ambientali uscite dalle carte dell’inchiesta penale della Procura di Mantova, condotta dal procuratore Antonino Condorelli, relativa al caso Lampre e risalente al 2008/2009, in cui si potrebbe configurare, da parte di Ballan, la violazione della normativa antidoping per essersi sottoposto a manipolazioni del sangue (trasfusioni o infusioni) in un ambulatorio privato del Bresciano. Quando Torri ha chiesto conto al corridore dell’accaduto, la tensione si è naturalmente impennata. Senza serenità Durante le indagini, Ballan è stato due volte sospeso (prima della Roubaix 2010 e alla vigilia dell’ultimo Giro d’Italia) e due volte riammesso alle corse da parte della sua squadra. «Il mio team manager — ha detto ieri il corridore — ha ricevuto le stesse carte giudiziarie che ho ricevuto io e sulla base di quelle ha deciso che posso correre. Certo che fino a quando l’inchiesta non si chiuderà io faccio davvero fatica ad allenarmi e a correre serenamente». La memoria Poche parole da parte del collegio difensivo di Ballan, composto dagli avvocati Fabio Pavone e Federico Cecconi: «La memoria difensiva – ha detto Cecconi – la produrremo entro una quindicina di giorni». Vista la natura piuttosto inequivocabile delle intercettazioni ambientali, la strategia della difesa potrebbe essere quella di dimostrare che i trattamenti a cui si è sottoposto Ballan miravano non al doping ma a curare uno stato patologico. In questo senso ci sarebbe una perizia pronta a dimostrare la stabilità dei valori ematici dell’atleta nel periodo delle presunte trasfusioni. Una strategia difensiva che sembra avvalorata dalle parole del corridore. Quando gli è stato chiesto se ritenesse di avere la coscienza a posto, Ballan ha risposto così: «Posso solo dire di aver superato tutti i controlli antidoping cui sono stato sottoposto».

FOTO 1: l’interno del camion cucina della Saxo Bank DE WAELE FOTO 2: la cuoca Hannah serve Contador e Tosatto DE WAELE FOTO 3: Tiziano Magliaro, Emanuele Vittorini e Massimo Carolo, i cuochi della Liquigas di Ivan Basso LUCA BETTINI

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LE STORIE DELL’OLANDESE E DELL’AMERICANO

GIRODONNE VOS SEMPRE LEADER

Tjallingi è vegetariano E Zabriskie vegano

Teutenberg ok Bronzini battuta

(past.) Maarten Tjallingi, 33 anni, olandese, è vegetariano: «Il problema non sono io che sono vegetariano, ma gli altri che non lo sono. Da sempre non mangio carne né pesce. In 3 settimane di Tour ci vuole energia, così mangio tantissimo. A colazione: pasta, pane, dolci, yogurt, caffè. Durante la tappa: barrette e gel di maltodestrine e aminoacidi, banane e borracce. Subito dopo la tappa: una bibita ricca di proteine e carboidrati. E la sera pasta o riso, verdure, una fetta di torta. E frutta tra la fine della tappa e la cena. Oltre a

questo, tavolette di ferro perché non sempre quello che si assume con lenticchie o spinaci o altri vegetali è sufficiente. Anche mia moglie e mio figlio sono vegetariani». David Zabriskie, 32 anni, statunitense, è vegano: «Tutto è cominciato un anno fa, quando si è scoperta la mia intolleranza ai latticini e alla carne. Da quel momento ho eliminato anche pesce e uova. Mangio pasta, riso, verdure e frutta, semi di canapa e lino. Unica concessione: salmone, due volte la settimana, per assorbire meglio il ferro».

David Zabriskie, 32 anni, della Garmin REUTERS

(p. arg.) La campionessa nazionale tedesca Ina Yoko Teutenberg, 4 successi nel 2010, non si è lasciata sfuggire la prima tappa per velociste del 22˚ Giro Donne, battendo a Forlì l’iridata Bronzini (attesa domani nella sua Piacenza) e l’ex tricolore Baccaille. In classifica, l’olandese Vos è sempre in rosa. Oggi 5ª tappa, ancora per velociste, da Alte do (Bo) a Verona: 129 km, arrivo in Piazza Bra (Rai3 durante la diretta del Tour, RaiSport 2 dalle 19). Arrivo: 1. Ina Yoko Teutenberg (Ger) 74 km in 1.51’, media 39,756; 2. Bronzini; 3. Baccaille; 4. Johansson (Sve); 5. Van Vleuten (Ola). Classifica: 1. Marianne VOS (Ola); 2. Kapusta (Pol) a 8”; 3. Pooley (Gb) a 36”; 4. Gillow (Aus) a 1’15”; 11. Guderzo a 3’18”; 15. Luperini a 4’01”. AUGURI ORTELLI (p. arg.) Festeggia oggi 90 anni il

faentino Vito Ortelli, il «Binda dei dilettanti». Tricolore nel ’48, 3˚ al Giro ’46, è anche la maglia rosa (indossata nella Chieti Napoli ’46) più longeva.


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BASKET PRESENTATO IL NUOVO TECNICO italia: 514954585150

A Treviso

la scheda ALEKSANDAR DJORDJEVIC 43 ANNI ALLENATORE

Djordjevic «Noi, giovani e ambiziosi»

Aleksandar Djordjevic nasce a Belgrado il 26 agosto 1967. Playmaker, con il Partizan vince Coppa Korac, 3 titoli nazionali e un’Eurolega nel 1992. Con la Jugoslavia un oro mondiale, due europei e l’argento olimpico nel 1996.

1992 Approda all’Olimpia Milano (una Korac) poi nel 1994 alla Fortitudo Bologna fino al 1996. Tornerà a Milano nel 2005

1996 In Spagna, prima al Barcellona (2 campionati e una Korac), poi al Real Madrid (scudetto 2000). 2006/07

In panchina dopo quattro anni: «Gentile sarà il faro». Andrea Benetton: «C’è un progetto»

2006/07 Allena Milano.

ALBERTO MARIUTTO TREVISO

Sorride, Sasha Djordjevic, in mezzo agli amici di un tempo. Claudio Coldebella, con cui giocò a fine carriera, a Milano, e con cui iniziò la carriera di allenatore. Enzo Lefebre, colui il quale lo portò in Italia, una ventina d’anni fa, e che si è trovato ad ammettere: «Prima Claudio, ora Sasha: evidentemente mi sto circondando dei miei ex playmaker». Sorride, Djordjevic, perché gli mancava da troppo il contatto con il parquet: l’agonismo, l’adrenalina, l’elettricità. Allenare non è come giocare, ma sei sempre lì, in campo con i tuoi giocatori: a sbracciarti, urlare, penare. «Mi hanno convinto con tre sole parole: vieni da noi. Dopo quattro anni senza allenare, non ci ho neppure pensato. Ho sofferto tanto andando in giro a guardare allenamenti, partite, presenziare a camp, commentare in tv. Senza pallacanestro non potevo vivere». Annuale Djordjevic è arrivato a Treviso nell’anno più delicato nella storia del club. Con l’addio dei Benetton, e in assenza

Aleksandar Djordjevic, 43 anni, con il presidente Andrea Benetton, 40

di compratori, al 30 giugno 2012 si sbaracca. Non a caso, il contratto del nuovo coach scade esattamente tra dodici mesi. Ma non si respira aria di chiusura attività, in Ghirada. Le dichiarazioni ufficiali sono così centellinate che vanno prese sul serio, e quella del presidente Andrea Benetton è chiara: «Con Sasha iniziamo un nuovo progetto. Ha un anno di contrat-

to, ma potrà dimostrare di essere l’uomo giusto per il futuro. Vogliamo allestire un team che mantenga qualità e alto profilo: un progetto ambizioso, che possa essere sposato da altre realtà imprenditoriali. Vogliamo lavorare per presentare ad eventuali interessati un team e una società in linea con la storia trentennale del grande basket a Treviso».

MERCATO

Cantù su Mordente Ramagli resta a Teramo Gigli-Bologna: stand-by Comica Thomas: problemi anche col passaporto Usa CANFORA-NIGRO

Riscosso prima un sì e poi un no da Alessandro Ramagli all’ipotesi di andare a fare il vice-Trinchieri (il tecnico resterà a Teramo), Cantù è in cerca di un altro esterno italiano dopo Cinciarini e sembra davvero molto vicina a Marco Mordente, in scadenza all’Armani Jeans. A Treviso arriva con contratto annuale il play israeliano Gal Mekel, 23 anni, dal Galil Gilboa. Milano guarda a Barcellona, dove ieri i blaugrana sono usciti dal contratto con Boniface Ndong, passaporto tedesco, a cui però hanno esteso un’offerta per restare. Anche Bilbao ha presentato un’offerta biennale ma per l’Armani Jeans (che comunque pensa anche a un identikit diverso di centro) la notizia migliore è che l’Anadolu Efes, la ve-

Marco Mordente, 32 anni LAPRESSE

ra big che lo inseguiva, sta chiudendo per Stanko Barac per Vitoria: proprio i baschi, in una sorta di scambio, sono per ora i più attivi per il ritorno di Igor Rakocevic. Thomas «distratto» L’Armani Jeans, che cerca anche un secondo assistente di qualità da affiancare a Frates dopo che De Raffaele ha scelto di andare a fare il vice a Mazzon a Venezia, attende anche di capire se Zoran Erceg può trovare un accordo per uscire dal contratto di altri due anni con l’Olympiacos, dove oggi attendono una risposta di Ivkovic dopo avergli prospet-

tato i propositi di ridimensionamento. A Roma qualcosina sembra muoversi: Riva dovrebbe entrare nell’organigramma societario accanto a Bottai, mentre per il tecnico il pensiero verso Bechi resta immutato. In queste ore deve decidere cosa fare con Vitali, con cui tra due giorni è fissata una possibilità d’uscita per entrambe le parti. Gigli piace sempre a Bologna, ma la trattativa è in stand-by, mentre sempre a Bologna Sanikidze sta valutando l’offerta triennale che il club di Sabatini gli ha proposto. La neopromossa Casale è data sulle tracce dell’ala di origini italiane Joe Trapani, rookie in uscita da Boston College. Ancora problemi per l’mvp del campionato Thomas, coinvolto nello scandalo del passaporto sloveno falso e contraffatto. L’ex avellinese era atteso per domani in Procura federale, ma non si vedrà: ora ha problemi col passaporto americano, scaduto, e non può quindi venire in Italia... LegaDue La Comtec ha comunicato che Trapani non ha i requisiti per essere iscritta: ha tempo fino a lunedì per regolarizzare la posizione, ma le servono circa 200 mila euro. Se non dovesse farcela, è pronta a subentrare Sant’Antimo, che chiederebbe di giocare a Napoli. Intanto, a Ostuni il candidato numero uno alla panchina è Caja. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Sasha Djordjevic con la maglia della Jugoslavia ai Mondiali vinti nel 1998 AP

Ambizioni Insomma, qualcosa è cambiato rispetto a un paio di settimane fa, quando la squadra perdeva i pezzi pregiati, e si ipotizzava una soluzione «casalinga», con pochi soldi, tanti giovani e Pasquali in panchina. Evidentemente un acquirente c’è, e di conseguenza denaro da investire e progettualità nel medio periodo: di qui l’idea di puntare su un coach giovane dalle

Non potevo stare senza panchina, sono bastate tre sole parole: vieni con noi SASHA DJORDJEVIC COACH TREVISO

potenzialità ancora ignote, e la caccia a talenti di livello continentale come Linos Chrysikopoulos e Gal Mekel. «Saremo un gruppo giovane e ambizioso — il disegno di Djordjevic — con qualche veterano importante. Gentile è già maturo e può caricarsi la squadra sulle spalle. Motiejunas anche: vedremo come andrà con il lockout della Nba, certamente sarà con noi a inizio stagione. Bulleri deve essere il capitano, lo merita, e deve finire la carriera in una squadra che gli appartiene, come la Benetton. Ci sono poi altri giovani da valutare: mi piacerebbe far maturare uno come De Nicolao, ma anche Cuccarolo, Sandri e Wojchiechowski. Sono cresciuti nella Benetton e sarebbe bello potessero diventarne protagonisti. Voglio iniziare un lavoro stimolante e teso al futuro». E gli obiettivi? «Non voglio fare promesse, sono pericolose. Però vedrete una squadra che farà di tutto per lottare fino all’ultimo secondo di ogni partita. Un gruppo di ragazzi che daranno sempre tutto, in casa e fuori. E poi… spero già nei prossimi giorni di rallegrare i tifosi con la firma di alcuni giocatori importanti». © RIPRODUZIONE RISERVATA

EUROLEGA: SORTEGGI

A BOLOGNA PREZZO BASE 3000 EURO

Siena è in 2a Milano e Cantù in 5a fascia

Fallimento Fortitudo Giovedì vanno all’asta i canestri del PalaDozza

L’Eurolega ha ieri comunicato le sei fasce di merito per i gironi della prima fase che saranno sorteggiati giovedì a Barcellona. Siena (a maggio nella Final four) è ancora una volta la migliore delle tre italiane, in seconda fascia, mentre le due lombarde Milano (al posto di Roma che ha perso la sua licenza permanente avendo fallito l'approdo nei playoff) e Cantù sono in quinta e dovranno quindi affrontare dei gironi molto duri. PRIMA FASCIA: Barcellona, Olympiacos, Panathinaikos e Real Madrid. SECONDA FASCIA: Siena, Caja Laboral, Maccabi Tel Aviv e Cska Mosca. TERZA FASCIA: Partizan Belgrado, Unics Kazan, Unicaja Malaga e Fenerbahce Ulker Istanbul. QUARTA FASCIA: Prokom, Bilbao, Efes Istanbul e Zalgiris Kaunas. QUINTA FASCIA: Milano, Olimpia Lubiana, Bamberg e Cantù. SESTA FASCIA: Nancy, KK Zagabria e le due che usciranno dalle qualificazioni.

Il PalaDozza di Bologna stracolmo quando la Fortitudo vinceva in serie A BOLOGNA (a.to.) I canestri del PalaDozza, il mitico impianto dedicato al basket di Piazza Azzarita dove un tempo tiravano campioni come Myers, Djordjevic, Danilovic e tanti altri grandi giocatori delle due squadre bolognesi, verranno messi all’asta giovedì prossimo. Si tratta dell’incanto che segue il pignoramento eseguito per conto di alcuni creditori di Gil Sacrati, il presidente della Fortitudo Pallacanestro esclusa da tutti i campionati e che ora tenta di tornare in B dilettanti con l’acquisto dei diritti del Gira e con la denominazione di Fortitudo 103. Quei sa-

cri ferri verranno battuti a partire dal prezzo di 3mila euro l’uno. Claudio Sabatini, patron della Virtus, ha già preannunciato che parteciperà alla gara per portarsi a casa il canestro nel quale Vukcevic ha infilato la tripla vincente per la V nera che si aggiudicò col punteggio di 75-74 l’ultimo derby bolognese della storia, quello datato 29 marzo 2009. Peraltro l’asta è collegata all’udienza fallimentare in programma questa mattina nei confronti della Fortitudo Pallacanestro che ha come creditore principale Equitalia per 800mila euro di utenze non pagate.


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TENNIS DOPO IL TRIONFO A WIMBLEDON italia: 514954585150

TALENTO POLIEDRICO

TIFOSO DEL MILAN

La passione per le nevi nell’incontro con Tomba

Quella promessa di successo in spiaggia con Ibrahimovic

Novak Djokovic è un talento a tutto tondo: se non avesse giocato a tennis, probabilmente sarebbe stato sciatore, una tradizione di famiglia. Qui a fianco posa accanto ad un grande dello sci come Alberto Tomba e a un altro idolo della Serbia come il cestista Predrag Danilovic

All’inizio del 2011 Novak Djokovic impegnato in un torneo a Dubai approfitta della presenza del Milan, di cui è grandissimo tifoso, per fare visita ai rossoneri. Incontra Ibrahimovic e si scambiano promesse poi mantenute: scudetto al Milan e Wimbledon a Nole

Il nuovo re «Ora sono la preda Ma correrò sempre» Djokovic: «Senza i 2 o 3 campetti in montagna sarei diventato sciatore: adesso voglio mangiare l’erba ogni anno» DAL NOSTRO INVIATO

VINCENZO MARTUCCI LONDRA

Il giorno dopo, Novak Djokovic è più orgoglioso che sorpreso di essere il nuovo re di Wimbledon e della classifica mondiale. «Che sensazione fantastica, ancora non ho avuto tanto tempo per pensare e per capire. Sono particolarmente felice per il mio paese e la mia gente perché posso dividere subito, in patria, questa grande gioia». Come ha festeggiato?

«Ero talmente stanco, dopo la finale, i media, le foto e la "Cena dei campioni", che ho dormito tutta la notte, senza più energie. Sento davvero il bisogno di ricaricare le pile. Festeggerò a Belgrado, ma subito dopo c’è la Coppa Davis, in Svezia: siamo i campioni. Poi devo proprio dedicare un po’ di tempo a me stesso, 7 giorni di vacanza».

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Il numero

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I tornei dello Slam vinti da Novak Djokovic: gli Australian Open del 2008 battendo in finale Tsonga; gli Australian Open del 2011 battendo in finale Murray e Wimbledon 2011 battendo in finale Rafael Nadal

«Intanto devi stare sempre con lui, scambio dopo scambio, essere sempre aggressivo, non lasciargli troppo l’iniziativa, e qualche volta invece cedergliela, per variare ancora di più la situazione. E poi, devi servire bene, la prima di battuta è stata fondamentale, soprattutto nel quarto set della finale». Wimbledon 2010, semifinali e infelicità, Wimbledon 2011, trionfo ed estasi: che miracolo, in un anno.

«Dodici mesi fa venivo da un periodo negativo, pieno di problemi fisici e mentali, ma è dalle difficoltà che si costruiscono i successi. Certo, non avrei mai creduto che un anno dopo avrei vinto Wimbledon. E’ soprattutto questione di esperienze, di conoscenze, che ha rovesciato

Come si diventa campioni di Wimbledon?

«E’ dura, mi sono allenato e ho lavorato tutta la vita per questo, ma 3 settimane di torneo — perché bisogna arrivarci prima per prepararsi — sette partite al meglio di 5 set, tanti sforzi fisici e mentali, sono davvero un’altra cosa rispetto a un torneo normale, hanno un’altra aspettativa, sono l’ultima sfida dello sport. E capisco Murray che ha tutte le possibilità per vincere uno Slam, ma non riesce a superare proprio l’ultimo gradino. Io ho sempre creduto in me, ma ho avuto anche i miei problemi e pure fortuna, se vogliamo chiamarla così, perché c’erano quei 2-3 campetti da tennis, in montagna, dove vivevo e ho cominciato a giocarci. Altrimenti, sarei diventato uno sciatore come da tradizione di famiglia o uno studente qualsiasi. Nei miei contratti, comunque, non ci sono limitazioni sullo sci: compatibilmente con gli impegni e sempre senza strafare, la mia sciata la devo fare». Magari diventava calciatore.

«Un’altra mia grande passione, lo vedo sempre in tv, quando posso faccio partitelle con gli altri tennisti, magari vado a San Siro a vedere il Milan. Anzi, dobbiamo rivedere questa promessa con Ibrahimovic: a Dubai, pensavamo allo scudetto loro e a Wimbledon mio, ed è successo, ora dobbiamo pensare alla Champions». Come si batte Nadal in 5 finali consecutive, quest’anno?

Il serbo Novak Djokovic, 24, nuovo numero uno Atp AP

la situazione psicologica fra me, che perdevo sempre nelle fasi avanzate degli Slam, e Federer e Nadal, che mi battevano». E adesso che sogni ha ancora il numero 1 di Wimbledon e del mondo?

«Ho appena 24 anni, vorrei mantenere il più a lungo possibile il primato, e continuare a vincere i tornei più grandi. A cominciare dagli Us Open». E poi, l’anno prossimo, ci saranno addirittura due Wimbledon, uno classico, l’altro olimpico. Djokovic che farà?

«Diventerà tradizione di mangiare l’erba di Wimbledon, anno dopo anno. E anche se non sono più il cacciatore, ma la preda, dovrò continuare a correre. E migliorare, sempre». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Così le classifiche

Le nuove classifiche Uomini: 1. (2) Djokovic (Ser) 13.285; 2. (1) Nadal (Spa) 11.270; 3. Federer (Svi) 9.230; 4. Murray (Gb) 6.855; 5. Soderling (Sve) 4325; 6. Ferrer (Spa) 4150; 7. (8) Monfils (Fra) 2780; 8. (9) Fish (Usa) 2650; 9. (7) Berdych (Cec) 2470; 10. Roddick (Usa) 2110. Gli italiani: 36. (38) Seppi 1165; 38. (32) Fognini 1140; 52. (49) Starace 940; 87. (81) Volandri 608 (-6) 105. (112) Cipolla 511; 121. (116) Bolelli 466. Donne: 1. Wozniacki (Dan) 9.915; 2. Clijsters (Bel) 7.625; 3. Zvonareva (Rus) 6695; 4. (5) Azarenka (Bie) 6.465; 5. (6) Sharapova (Rus) 6.141; 6. (4) Na Li (Cina) 5.855; 7. (8) Kvitova (Cec) 5.437; 8.(7) SCHIAVONE 4860; 9. Bartoli (Fra) 4230; 10. Stosur (Aus) 3405. Altre italiane: 21. Pennetta 2220; 25. (29) Vinci 1985; 35. (36) Errani 1420; 67 (56) Brianti 971; 109. (67) Oprandi 659

UNA CITTA’ E UNA NAZIONE IN FESTA

Show a Belgrado Tutti in strada per il fenomeno

Che festa per Djokovic: il centro di Belgrado invaso da almeno centomila persone urlanti; tifose del tennista mostrano orgogliose e la bandiera serba; Nole solleva il trofeo di Wimbledon e lo dedica al suo paese AP AFP STEFANO BOLDRINI LONDRA

Un bagno di folla impressionante. Più centomila persone hanno festeggiato Novak Djokovic, sbarcato ieri sera alle 19 all’aeroporto di Belgrado. Novak è entrato in un pullman scoperto, dipinto con i colori della bandiera serba. In pullman, con lui, i genitori, i nonni, i due fratelli, la fidanzata Jelena e gli zii per una passerella trionfale. Alle 18, le strade del centro erano chiuse, mentre la gente si era radunata davanti al Parlamento dove si trovava il grande palcoscenico con i cantati preferiti da Novak. Quando ha mostrato il trofeo di Wimbledon, applausi, urla e saluti hanno commosso il tennista. Nole ha gridato: «Questo è il vostro trofeo». Anche il nuoto Djokovic, gli altri tennisti Viktor Troicki (16˚ nel ranking mondiale), Janko Tipsarevic (29˚), Nervad Zimonjic (3˚ nel doppio maschile), Jelena Jankovic (15˚) e Ana Ivanovic (18˚), i nuotatori Milorad Cavic (argento a Pechino 2008 nei 100 farfalla e oro ai Mondiali di Roma 2009 nei 50 farfalla) e Nadja Higl (oro ai mondiali di Roma nel 200 rana) sono figli della nuova Serbia, uscita a pezzi dopo la disgregazione della ex-Jugoslavia e i bombardamenti Nato nel 1999. In quegli anni, la legge della sopravvivenza era la strada maestra. L’individualismo s’impose sul-

lo spirito di squadra. Con un’eccezione, aggregante: il nazionalismo. Milovan Radic si è giocato l’oro agli Europei di nuoto del 2008 per aver esibito sul podio una maglia con la scritta: «Il Kosovo è Serbia». Nazionalismo Gli aspetti più deteriori del nazionalismo nello sport hanno mostrato la loro faccia peggiore a Genova il 12 ottobre 2010 in Italia-Serbia, con le bravate di Ivan Bogdanov, processato, condannato e tornato a casa lo scorso maggio. E di nazionalismo c’è molto nei festeggiamenti per

La nuova Serbia che vuole l’Europa si fa trainare dallo sport e dai talenti individuali celebrare a Belgrado il successo di Djokovic a Wimbledon: giro trionfale per la città, i complimenti di sindaco e ministri. Ma c’è un vento nuovo, rappresentato dal presidente Boris Tadic. Figlio di un filosofo, moderato, vaga rassomiglianza con Clooney, Tadic sta pilotando la Serbia verso l’Europa. L’arresto di Ratko Mladic, il 26 maggio 2011, è stato un altro punto a suo favore. L’economia è in crescita. La nuova Serbia guarda al futuro cercando di allontanarsi dal passato. Lo sport si adegua. E il tennis, tra la Davis 2010 e il successo di Djokovic a Wimbledon, è la nuova frontiera.


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ISLE OF MAN

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ATLETICA LA TENDENZA

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L’UNIVERSO AZZURRO

A REIMS C’È GATLIN

REIMS (Fra) — Oggi (dalle 19.15) meeting grandi firme a Reims, con Justin Gatlin e Veronica Campbell sui 100 e Dayron Robles nei 110 hs. Negli 800, insieme a Caster Semenya e Caballero Santiusti, Elisa Cusma, a caccia del minimo per i Mondiali (1’59"80 l’A, 2’01"30 il B)

GDS

Per uscire dalla crisi serve la Nuova Italia Da Bencosme alla Derkach: un esercito di vecchi e giovani atleti nati lontano dai confini tricolori pronto a risollevare il movimento azzurro AZZURRI ACQUISITI E IN ATTESA DI DIVENTARLO

Questa settimana (da domani a domenica), a Lilla, in Francia, i Mondiali allievi. La prossima, a Ostrava, in Repubblica Ceca, gli Europei under 23. Tra due, a Tallinn, in Estonia, quelli juniores. Tre prestigiose rassegne giovanili una in fila all’altra. Tre occasioni per ammirare l’atletica che sarà. Anche all’interno del movimento italiano. Il quale, stante l’attuale situazione al vertice, deve ardentemente sperare che dalle nuove generazioni emergano talenti e campioni. Ashi apripista Talenti e campioni che — al pari di quanto avviene nella società civile — sempre più spesso potranno avere cognomi che non ne nasconderanno le origini. Anche nello sport ci sono i «nuovi italiani». E, in pista come in molti altri campi, come ben sa chi frequenta gli impianti, cittadini e di provincia, disseminati lungo tutta la Penisola — spesso sono un valore aggiunto. Il fenomeno non è nuovo. La Nazionale azzurra, da Ashraf Saber in poi — il romano campione del mondo junior dei 400 ostacoli a Seul 1992 ha sangue da parte di padre egiziano — accoglie figli acquisiti. Persino il personaggio da qualche anno più in vista, Andrew Howe, fa parte del gruppo. Il ragazzo nato a Los Angeles, sbarcato in Italia a cinque anni, come ben si sa è italiano perché mamma Renée, in seconde nozze, sposò un reatino. Le leggi Non per tutti il processo di naturalizzazione è così semplice. Anzi: le leggi in materia sono tra le più rigide tra quelle in vigore in Europa. In sintesi: si è italiani se si è figli d’italiani (jus sanguinis). Diversamente occorre presentare una domanda allo Stato (impossibile farlo prima del compi-

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OLIMPIADI

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ANDREA BUONGIOVANNI

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UOMINI 100: Gatlin (Usa); Bailey (Ant); Thompson, Bledman (Tri); Lee (Giam); Lewis-Francis (Gb); Mbandjock. 200: Patton (Usa); Edward (Pan). 800: Yego (Ken); Manzano (Usa); Lathouwers (Ola). 110 hs: Robles (Cuba). 2000: Higuero (Spa); Mekhissi. Marcia 5 km: Diniz DONNE 100: Campbell (Giam); Baptiste (Tri). 400: N. Williams (Giam); Yefremova (Ucr). 800: Semenya (Saf); Santiusti (Cuba); CUSMA; Dehiba. Asta: Silva (Cuba); Strutz (Ger). Disco: Barrios (Cuba); Pishchalnikova (Rus). Martello: Moreno (Cuba); Klaas (Ger)

ANTICIPAZIONE

Durban si candida per il 2020 Indiscrezione ai margini della Sessione del Cio GIANNI MERLO DURBAN (Sudafrica)

La vigilia della Sessione del Cio si sta rivelando frizzante, perché domani verrà scelta la città che ospiterà l’Olimpiade invernale 2018, ma già si spettegola sulle possibili candidature per la corsa ai Giochi estivi 2020, che vede impegnata Roma. Le candidate invernali sono Annecy (Fra), Monaco (Ger) e PyeongChang (S.Cor) con le ultime considerate le possibili finaliste. Olimpiadi 2020

Sul fronte 2020, invece, finora solo Roma aveva scoperto le carte e ha detto di essere interessata all’organizzazione dei Giochi, 60 anni dopo la prima esaltante esperienza. Qui, invece, stanno venendo a galla due altre proposte che potrebbero complicare la vita alla candidatura romana: Tokyo e Durban. Sì, proprio la città sudafricana che sta ospitando questa Sessione e che fino alla fine di questo avvenimento non può ufficializzare le proprie ambizioni, perché il codice etico del Cio proibisce ai membri la visita delle sedi candidate. Ma ieri mattina il segnale di questa intenzione è

stato spedito durante un conferenza organizzata all’aeroporto all'arrivo di Jacques Rogge, presidente del Cio. Il messaggio

1 Hassane Fofana, 19enne primatista italiano dei 110 hs jr, bresciano ivoriano 2 Judy Ekeh, 18enne velocista nigeriana 3 Jean Jacques Nkouloukidi, 29enne marciatore romano di padre congolese e madre haitiana: sarà ai Mondiali di Daegu 4 Darya Derkach, 18enne saltatrice ucraina 5 Libania Grenot, 28enne cubana di Roma, primatista italiana dei 400 COLOMBO

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I NUMERI

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Rassegne giovanili Da domani, a Lilla, i Mondiali allievi; la prossima settimana a Ostrava gli Europei under 23; tra due a Tallinn gli Europei juniores

mento del 18˚ anno di età), che per essere accolta — in tempi spesso molto, troppi lunghi — non può prescindere dal fatto che il richiedente abbia alle spalle almeno dieci anni continuativi di residenza a partire dal primo giorno di ottenimento del permesso di soggiorno. In alternativa si può diventare italiani per matrimonio. E’ il caso, giusto per citare i nomi di due atlete (entrambe cubane) che hanno dato lustro all’atletica tricolore, Libania Grenot e Magdelin Martinez, ora in dolce attesa. Attesa logorante Si arriva a si-

tuazioni assurde visto che si parla di giovani formatisi in tut-

ti i sensi nel Bel Paese. Ai tricolori juniores e promesse di metà giugno a Bressanone sono saliti sul gradino più alto del podio ragazzi e ragazze che non possono gareggiare in Nazionale proprio perché il loro processo di naturalizzazione non s’è concluso. Il nome più in auge in questo senso è quello della 18enne Darya Derkach: nata in ucraina, è in Italia dal 2002, vive a Pagani e parla con accento salernitano. Ha appena portato il personale del lungo a 6.58 (e vale 13.56 nel triplo): solo una tedesca, nel mondo junior, quest’anno ha fatto meglio. Eppure, per diventare italiana, dovrà aspettare la prossima stagione. Come l’ostacolista Euse-

bio Haliti, barese albanese e il mezzofondista Marouan Razine, torinese marocchino, il cui iter è stato rallentato dalla morte del padre. Meglio è andata a Mohad Abdikadar, fresco di cittadinanza «grazie» allo status di rifugiata politica della mamma (somala). Quella dei «nuovi italiani» è comunque una realtà: tra le sei donne che in marzo hanno corso ai Mondiali di cross di Punta Umbria, in Spagna, tre sono nate in Marocco, Jose Bencosme, cuneese di sangue domenicano, è il futuro dei 400 hs e JJ Nkouloukidi, papà congolese e madre haitiana, marcerà in azzurro ai Mondiali di Daegu. © RIPRODUZIONE RISERVATA

A ricevere il n. 1 olimpico c’era una delegazione di livello guidata dal ministro dello sport Fikele Mbalula, accompagnato dal presidente della provincia Kwa Zulu-Natal Zweli Mkmze, dal sindaco di Durban James Nxumalo e dal presidente del Comitato olimpico sudafricano Gideon Sam. Il regista della conferenza, senza domande e risposte, è stato Sam Ramsamy, membro Cio, che ha dato la parola ai vip intervenuti. Il sindaco ha lanciato il primo sasso nello stagno olimpico, seguito dal presidente della provincia, che ha lasciato al ministro il compito di chiarire che vogliono avere l’opportunità di ospitare un grande evento sportivo dopo questo antipasto politico. Nessuno ha citato i Giochi del Commonwealth, che sarebbero comunque un appuntamento di rilievo. L’obiettivo è chiaro, basta aspettare qualche settimana. Potrebbe anche succedere che qualcuno li convinca a cambiare progetto, ma i sudafricani sembrano determinati. NUOVI SPORT Ieri il Cio ha approvato l’inserimento nel programma olimpico anche delle prove di slopestyle (maschile e femminile) nello snowboard e nel freestyle a partire da Sochi 2014.


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TUTTENOTIZIE & RISULTATI

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VELA NEL 2013

Ecco la nuova Coppa America (r.ra.) A due anni esatti è stato annunciato il formato della Louis Vuitton Cup, regate di selezione che si svolgeranno a San Francisco dal 4 luglio al 1˚ settembre 2013 con i catamarani Ac72. Le selezioni saranno divise in 5 fasi: nella prima si disputeranno 4 regate di flotta. Poi due round robin a match race, che determineranno i 4 semifinalisti. Quindi semifinali e finali. Il sindacato che vincerà la Vuitton conquisterà trofeo e la possibilità di contendere l’America’s Cup agli americani di Oracle, nel settembre 2013. EXTREME 40 (r.ra.) Artemis dello skipper Hutchinson resta il protagonista dell’Extreme Sailing Series di Boston (Usa). Ad una giornata dalla conclusione, il team svedese è in testa, sale al secondo New Zealand, terzo Muscat. Recupero di Luna Rossa (skipper Sirena) ora 4ª, 9˚ Niceforyou di Barovier.

NUOTO/1 A MONTREAL

Riecco Phelps 100 farfalla da n. 1: 51"32 (al.f.) Dopo il successo poco confortante nei 200 stile libero di sabato (vinti in 1’47"46), Michael Phelps ritrova lo smalto nei 100 farfalla. Nella Canada Cup di Montreal (Can), lo statunitense 14 volte oro olimpico si impone in 51"32, passaggio a metà gara 24"61, facendo segnare il miglior crono mondiale stagionale. «Sono davvero felice di questo risultato anche se so di aver bisogno di allenarmi ancora» ha detto il fuoriclasse Usa dopo l’ultima fa-

tica canadese. Phelps, che da gennaio è stato sconfitto tre volte nei suoi 200 farfalla, ha accuratamente evitato la distanza per non incappare in ulteriori passi falsi: questo appuntamento infatti, ultimo test agonistico prima della partenza per i Mondiali di Shanghai (24-31 luglio), serviva all’allievo di Bob Bowman a ritrovare fiducia in vista dei mondiali e un ulteriore scivolone nella prova che lo ha reso celebre al mondo non sarebbe stato facilmente digeribile.

ATLETICA «Gare come questa mi aiutano mentalmente più di ogni altra cosa — ha commentato il fenomeno di Baltimora che dopo i 100 farfalla si è intrattenuto con il pubblico per oltre un’ora a firmare autografi e scattare fotografie — vedere che sono ancora in grado di ottenere buone prestazioni mi dà un po’ di fiducia in vista dei mondiali». E se queste sono le premesse, a Shanghai vedremo di nuovo il vero Phelps. RISULTATI. Uomini: 50 sl Hayden 22”59; 100 sl Savulich 49"68, Hayden 49"69; 400-1500 sl Cochrane 3’49"65-15’11"13; 50 do Swanston 26"64; 200 do Oriwol 1’59"59; 50-200 ra Dickens 28"14-2’15"70; 100 fa Phelps (Usa) 51"32 (24"61), Brady (Usa) 52"77, Wu Peng (Cin) 52"77; 200 fa Wu Peng (Cin) 1’56"71. Donne: 50 sl Fittin 25"61, Poon 25"65; 100 sl Poon 54"81; 400 sl Komarnycky 4’08"27; 50 do Soucisse 29"77; 200 do Cantin 2’11"60; 50 ra Van Beilen 31"61; 200 ra McGregor 2’31"29; 100-200 fa Savard 58"68-2’08"64. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IPPICA 1

Abate a Celle Ligure CELLE LIGURE (Sv) — (d.m.) Oggi (ore 19) a Celle Ligure (Sv) il 23o meeting Arcobaleno; nei 110 hs Emanuele Abate sfida l’inglese Chris Baillie (13"44) e il portoricano Cotto (13"57). Uomini. 200: Perry (Usa). 400: Offereins (Aus). 400 hs: Brown (Usa). Donne. 200: Williams (N.Zel). 100 hs: Pedersen (Nor). WEEKEND ITALIA (si.g.) A Nembro (Bg). Uomini. Alto: Meraviglia (’95) 2.05. A Mereto di Tomba (Ud). Uomini. Alto. Talotti 2.17. Martello: Povegliano 72.04. A Recanati (Mc). Uomini. Asta: M. Palazzo 5.00. Lungo: Guarini 7.60 (-0.1). A Donnas (completamento). 100 (+1.4): 2. Arajs (Let) 10"18 (r.n.); 6. Bertolone 10"55 (b. 10"39/+3.4). 200. I (+2.5): Mpuang 20"40; Wissman (Sve) 20"63; Marani 21"17; Manenti 21"27. II (+1.4): Bertolone 21"13; Squillace 21"35. Lungo: Fivaz (Svi) 7.93 (+2.9); 3. Chiusano 7.52 (+2.9). Peso: 3. Dodoni 17.80. Disco: Martinez (Cuba) 65.03; 4. Fortuna 58.71. 100 (+1.5): 4. Gervasi 11"78 (b. 11"68/+3.4); 5. Attard 11"82. Batt. V (+5.6): Salvagno 11"56. 200. II (+1.4): Attard 24”18. III (+0.7): Gervasi 24"35. Lungo: 2. Vicenzino 6.48 (+2.7, r. 6.42/+2.0); 3. Derkach (Ucr/Ita, j) 6.34 (+1.34). WEEKEND EUROPA (si.g.) A Brno (R.Cec). Donne. Giavellotto: Spotakova 64.65. A Sliven (Bul). Uomini. Triplo: Ka- railiev 16.93 (+3.3). A Tesserete (Svi). Uomini. 10.000 marcia: Toth (Slk) 39’57"4. A Pihtipudas (Fin). Uomini. Giavellotto: Koski Vahala 81.53. A Rottach Egern (Ger). Uomini. Asta: Filippidis (Gre) 5.60.

BEACH VOLLEY

Worthadd e Blu verso la Francia

A GSTAAD (c.f.) Gioria-Momoli, oggi nelle qualifiche femminile, aprono il Grande Slam di Gstaad (Svi), tappa dello Swatch World Tour. Da domani Cicolari-Menegatti e gli uomini: LupoTomatis, Ingrosso-Ingrosso, CavaliereZauli e Nicolai-Martino, questi ultimi nel main draw grazie a una wild card.

BOXE NEL MONDO (r.g.) A Nienberg (Ger) il superpiuma Domenico Urbano (24-3-1) ha vinto ko 1 contro Ibrahim Mehrer (Ger, 0-3). A Rivergaro (Pc) il debuttante welter albanese Dedey batte Petrica (Rom, 0-26) 6 t.

Michael Phelps, 26 anni, con il 51"32 di Montreal vola in testa al ranking stagionale dei 100 farfalla AP Worthadd e Mirco Demuro DE NARDIN

MILANO Worthadd e Blu Constellation sono i migliori cavalli italiani (scuderia Incolix, allenatore Vittorio Caruso) e daranno a Mirco Demuro la possibilità di rendere ancora più brillante la stagione già illuminata da Duabi Cup e Gp Milano. I due cavalli sabato verranno trasferiti a Chantilly, nelle scuderie di Alessandro Botti e Vittorio Caruso ne spiega i programmi: «Worthadd è alla caccia di un grande successo dopo il 2˚ nelle Lockinge di Newbury. Punta direttamente al Prix Jacques le Marois (gr. 1, m 1600) del 16 agosto a Deauville. Blu Constellation rientrerà in gruppo 3 (Prix Ris Orangis) a Maisons Laffitte il 16 luglio, in vista del Prix De Gheest (gr. 1 m 1300) del 7 agosto a Deauville». A Maisons Laffitte, Blue e Demuro hanno già vinto il Criterium di gr. 2 lo scorso anno.

IPPICA 2

Ufficiale: l’Unire diventa Assi Ora c’è anche l’ufficialità. Come già anticipato dal Mipaaf nei giorni scorsi, l’Unire cambia nome e si trasforma in Assi, che sta per Agenzia per lo sviluppo del settore ippico. Il «nuovo» ente sostituisce in tutto e per tutto l’Unire e avrà il compito di promuovere l’incremento e il miglioramento qualitativo e quantitativo delle razze equine. Il potere di indirizzo e vigilanza resta del Mipaaf, l’incarico di direttore generale ha la durata di tre anni. FANTINI DA DERBY I fantini italiani stanno facendo razzia dei Derby stranieri. Dopo il successo di Demuro in Spagna, domenica sono arrivati quelli di Nino Murru in Ungheria con Ostinato e di Mattia Manca a Belgrado in quello serbo con Noor Alshams: il premio per il vincitore era l’equivalente di 4000 e.

ARCO MONDIALE

SPORT INVERNALI ELEZIONE DI MORZENTI

Valeeva & C. Record italiano

Alta Corte: sul caso Fisi nuove verifiche In aula domani e venerdì

Natalia Valeeva, 41 anni REUTERS

La prima giornata alla 46ª edizione dei Campionati Mondiali alla Palazzina di Caccia di Stupinigi di Torino ha visto grandi protagoniste le arciere azzurre: Natalia Valeeva, Jessica Tomasi e Guendalina Sartori, che nelle qualifiche hanno stabilito il nuovo record italiano con 4012 punti (il precedente, detenuto da Valeeva, Lionetti e Tonetta era di 3982). Un risultato che piazza l’Italia al terzo posto delle qualificazioni, dietro alla solita Sud Corea, prima con 4088 e alla Cina, seconda con 4027. Domani, negli ottavi di finale, le azzurre trovano la Georgia (Diasamidze, Esebua, Narimanidze), piazzatasi al 14˚ posto (3931). Natalia Valeeva è stata la migliore delle azzurre: grazie al 6˚ posto (1353), negli scontri diretti individuali salterà due turni ed entrerà in gara direttamente dai sedicesimi di finale. Sia Jessica Tommasi (che ieri festeggiava il compleanno) 21ª con 1331 che Guendalina Sartori, 24ª con 1328 punti, hanno stabilito il loro record personale. OGGI Qualifiche arco olimpico maschile (144 frecce in totale su 4 distanze: 90, 70, 50 e 30 metri).

ROMA Altri quattro giorni di respiro per il presidente della Fisi, Giovanni Morzenti. L’Alta Corte di Giustizia del Coni decide di fare ulteriori approfondimenti sul ricorso della Sai Roma (Associazione Sci Accademico Italiano) che denuncia irregolarità nell’assemblea elettiva del 24 aprile 2010, in cui Morzenti fu rieletto alla presidenza con il 50,60% dei voti. Il collegio giudicante, presieduto da Riccardo Chieppa, ascolta le parti in causa, rappresentate dagli avvocati Medugno (Fisi) e Strano (Sai), e poi fissa due nuovi appuntamenti: domani pomeriggio, apertura delle buste sigillate che contengono le deleghe e i mandati di rappresentanza all’assemblea elettiva; venerdì, alle 16, discussione delle due parti e poi l’Alta Corte si ritirerà per decidere. C’è bisogno, quindi, di altre verifiche, che comprendono anche il database della Fisi, visto che, come si è fatto notare, ci sono alcune incongruenze. I documenti che saranno esaminati domani sono già stati visionati in fase istruttoria, ma qualcosa potrebbe essere sfuggito e c’è comunque l’esigenza di rivedere. Inoltre, l’Alta Corte, sulla base soprattutto delle indicazioni fornite dalla Sai sulle irregolarità di alcune deleghe, ha bisogno di riscontri diretti. In particolare, si fa riferimento alla delega dello Sci Club Frosinone, contesa dallo Sci Club Subiaco (con firma poi riconosciuta

falsa) e dal Sai (che invece ha dalla sua la testimonianza favorevole del responsabile del club di Frosinone), a quella dello Sci Club Murata di Cittadella, il cui presidente nega di averla rilasciata. Nei due precedenti gradi di giudizio (alla Procura Federale), il ricorso del Sai è stato respinto, di qui la decisione di rivolgersi all’Alta Corte. Che ha a disposizione, come le parti in causa, anche la relazione dell’avv. Alessandro Camilli, responsabile dell’ufficio legale e contenzioso del Coni. Bisognerà perciò aspettare venerdì per la sentenza

EUROPEI JUNIORES (i.m.) Così gli Europei junior (under 16) a Keszthely (Ung). I vincitori: 46 Piramidov (Rus), 48 Petrov (Ucr), 50 McCormack (Ing), 52 Samszutgyinov (Rus), 54 Herczeg (Ung), 57 Aszkerov (Rus), 60 Batdijev (Rus), 63 McLeod (Ing), 66 Tarpajev (Rus), 70 Magomedov (Rus), 75 Hàmori (Ung), 80 Sabanov (Rus), +80 Sztockij (Ung).

DOPING Accordo Wada-Glaxo L'Agenzia Mondiale Antidoping ha raggiunto un accordo con la multinazionale farmaceutica GlaxoSmithKline per accelerare le ricerche e la messa a punto di metodi condivisi al fine di accertare eventuali caratteristiche dopanti dei nuovi farmaci immessi sul mercato.

HOCKEY PISTA Prato ripescato in A-1 L’Amatori Vercelli che si era conquistata il diritto alla A-1 non ha i requisiti (5 atleti under 23 per la 2a squadra obbligatoria in B), quindi resta in A-2. La prima ad avere diritto al ripescaggio era Pordenone, che ha declinato: ripescato il Prato 1954.

IPPICA OGGI QUINTÉ A VARESE Alle Bettole (20.30) serata di Gala trofeo delle Province Lombarde e quinté: scegliamo Star’s Smile (2), Punta d’Aurona (5), Sweet Rogue (7), Royalesce (3), Purple Cherry (1) e Mrs Nervi (8). SI CORRE ANCHE Cesena (21), Napoli (g. 20.05), Follonica (20.40), Albenga (20.25) e Civitanova (16.25).

NUOTO

Giovanni Morzenti, 60 anni definitiva, anche se l’Alta Corte, ipotesi non improbabile, potrebbe aver bisogno di più tempo. In caso di accoglimento del ricorso, l’assemblea sarebbe dichiarata nulla, Morzenti e il Consiglio decadrebbero, arriverebbe un commissario per la Fisi e si dovrebbe rivotare. GENNARO BOZZA © RIPRODUZIONE RISERVATA

SCOZZOLI (al.f.) Dopo un test a Imola nei 200 misti, Fabio Scozzoli ha partecipato a un incontro sulla raccolta differenziata a Forlì. A Imola (Bo). Uomini: 50 sl Bocchia 23"16-51"46; 50 ra Cassol 29"83; 50 fa Facchinelli 24"55; 100 fa Ferroni 56"25; 200 mx Scozzoli 2’10"84. Donne: 800 sl Polieri 8’53"35; 50-100-200 do Barbieri 29"69-1’03"34-2’17"92 (Polieri 2’18"02); 100 ra Celli 1’11"92; 50-100 fa Bianchi 27"97-1’02"60. A Milano. Uomini: 100 sl/100 do Leonardi 50"54/58"86; 100 ra/100 fa Broglia 1’03"56/54"85. NEL MONDO (al.f.) A Halmstad (Sve). Uomini: 50 sl Stymne 22"90; 50-100 sl Frolander 24"16-50"60. Donne: 200 sl Sjostrom 1’58"84, Marko-Varga 1’59"74; 100 ra J. Johansson 1’08"18; 50-100 fa Sjostrom 25"82 (Alshammar 25"89)58"16. A Zagabria (Cro). Uomini: 50 sl/50-100 fa Todorovic 22"76/24"0953"08; 100-200 sl/200 do Bar-Or (Isr) 49"90-1’48"48/1’59"99; 200 fa/200 mx Jukic (Aut) 1’57"08/2’02"07. A Espoo (Fin). Donne: 200 sl Seppala 2’01"54. A Tenero (Svi). Donne: 200 fa Van Berken 2’12"41. A Ruza (Rus). Uomini: 200 fa Skvortsov 1’59"16. Donne: 50 do Moskvina 28"87.

NUOTO/2 DOPING

Barbosa e Santos fuori dai Mondiali (m.can) Barbosa e Santos, due ori brasiliani trova ti positivi insieme a Cesar Cielo, non andranno ai Mondiali. Ave vano ottenuto il tempo di qualifi cazione nel Trofeo Maria Lenk, in cui sono stati controllati. Al loro posto convocati Macedo (per la 4x100) e Cerdeira nei 200 rana). La Fina intanto atten de i documenti per capire se la punizione della Federazione brasiliana (avvertimento) è suf ficiente. L’obiettivo è chiudere tutto (compreso il Tas) prima dei Mondiali.

PALLAMANO NO ALL’EUROPA (an.gal.) Dopo il Conversano, che non si è iscritto alla Champions, anche Fasano non si è iscritta alla Challenge Cup. MONDIALE 2013 (an.gal.) Sorteggiati a Brno (R.Cec) i gironi di qualificazione ai Mondiali di Spagna 2013. Italia con Svizzera e Lituania.

PALLANUOTO PORZIO VA? (c.f.) Con la partecipazione alla Lega Adriatica (assieme a squadre di Croazia, Montenegro e Slovenia), oltre che alla Champions, Pino Porzio potrebbe lasciare a un altro tecnico il compito di guidare la Pro Recco in campionato. La Mediterranea Imperia ha ufficializzato la Casanova, 38enne dalla Fiorentina.

PALLAVOLO Gioli e Del Core vanno in Russia (m.l. - f.c.) Confermata a metà l’indiscrezione di qualche giorno fa: la Del Core e la vanno a Nuova Urengoy (Rus). L’Acqua Paradiso Busnago ingaggia il libero Valeria Alberti (da Verona). La Vasileva prolunga con Bergamo. Segrate ufficializza il martello ceco Baranek (28). Molfetta cerca Popelka (34, da Latina).

PARALIMPICI EURONUOTO (c.a.) Agli i Europei di nuoto paralimpico di Berlino. La 19enne Cecilia Camellini, cieca dalla nascita, conquista l’oro nei 50 sl (32"90). E’ la seconda medaglia per la Camellini, dopo l'argento nei 50 dorso.

RUGBY Ranking: Italia 11a (i.m.) L’Italia guadagna un posto nel ranking mondiale Irb grazie alla vittoria esterna di Tonga sulle Figi (45-21) nella 1a giornata della Pacific Cup (Giappone -Samoa 15-34 l’altro risultato). Ora è 11a con 73,54 punti, dietro a Samoa (75,58) e davanti a Tonga (71,63), Figi (71,33), Georgia (70,30) e Giappone (69,89). CAVINATO Ufficiale: Andrea Cavinato allenerà Calvisano (come nel ’04-06).

SCHERMA Per gli Europei Ufficializzate le convocazioni per gli Europei di Sheffield (14-19 luglio). Matteo Tagliariol non farà la prova a squadre, in cui saranno impegnati Rota, Garozzo, Trager e Ferraris. Fioretto uomini: Baldini, Cassarà, Aspromonte, Avola; donne: Vezzali, Di Francisca, Errigo, Salvatori. Spada uomini: Rota, Carozzo (ind.), Pizzo (ind.), Tagliariol (ind.), Garozzo (squadre), Trager (squadre), Ferraris (squadre); donne: Del Carretto, Moellhausen, Navarria, Fiamingo (ind.), Cascioli (squadre). Sciabola uomini: Montano, Occhiuzzi, Tarantino, Pastore; donne: Vecchi, Marzocca, Bianco, Guarneri.

TENNIS IN SVEZIA Primo turno a Baastad (Sve, 220mila $, terra): Dolonts (Rus) b. Safarova (Cec) 6-3 6-4; Larsson (Sve) b. Kudryavtseva (Rus) 6-3 6-1; Rezai (Fra) b. Amanmuradova (Uzb) 6-2 4-6 6-3. IN UNGHERIA Primo turno a Budapest (Ung, 220mila $, terra): Zakopalova (Cec) b. Xinyun (Cina) 6-0 6-2; Medina (Spa) b. Pivovarova (Rus) 6-3 6-1; A. Bondarenko (Ucr) b. Zahlavova (Cec) 6-0 6-1.

VELA RC44 (r.ra.) Si è conclusa in Sardegna la terza tappa del circuito di Rc44. Vittoria degli inglesi di Team Aqua che conquistano il Trofeo Città di Cagliari.


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MARTEDÌ 5 LUGLIO 2011

a _Ciro Ferrara

GazzaFocus

«Carcerato per tre ore vi racconto la galera» Il tecnico dell’Under 21 a Secondigliano con le telecamere di Italia 1

Le cronache e gli highlights di Coppa America con i racconti di Cile-Messico e Uruguay-Perù e gli approfondimenti video con Aguero (foto) e gli altri protagonisti del torneo. Nello speciale del sito, tutto quello che serve per seguire l’evento

«

Varcare quella soglia, impone il rispetto di chi spera di rifarsi una vita fuori CIRO FERRARA TECNICO DELL’UNDER 21

gnarmi in un percorso complicato, perché con le telecamere non ho poi tanta dimestichezza. La ringrazio per avermi fatto vivere questa esperienza tosta». I complimenti di Stella E la Pende, esperta inviata, ricambia subito: «Ciro mi ha sorpreso per la meticolosa preparazione a questo incontro. Non ha mai fatto domande banali ed è stato il mio reporter perfetto. Si è districato bene nel nostro modo di fare tv "live", dove diventano protagoni-

CALCIO MERCATO

Ciro Ferrara a colloquio col giovane condannato per furto: per convincerlo a rifarsi una vita a Napoli MEDIASET

sti anche quei tecnici che di solito lavorano dietro la macchina da presa. Credo che il risultato, televisivamente, sia accattivante per lo spettatore». Rifiuti e riciclo Scherza Ciro: «Il direttore del carcere con quel nome è un inno alla speranza». Guerriero di cognome, ma soprattutto battezzato Liberato. «E per chi sta là dentro la libertà ha un valore incommensurabile. Dopo tre ore fra le sbarre mi sentivo carcerato anch’io. Capisci tante cose. E al di là di tutto, il grande centro creato da un anno per il riciclo dei rifiuti è una iniziativa d’eccellenza. Su un problema che affligge una città intera dal penitenziario arrivano risposte concrete e all’avanguardia. E in più chi è detenuto ha la possibilità di veder retribuito il proprio lavoro. Di cominciare a sperare in una vita diversa una volta usciti». Che incontri Ciro nel suo lungo giro ha ricevuto l’affetto di tanti tifosi («Sia del Napoli, sia della Juve. Uno mi ha mostrato pure la maglia di Del Piero»), ma ha avuto anche incontri ravvicinati con boss camorristi e mafiosi, come Antonio Gallea, tra i mandanti dell’uccisione nel 1990 del «Giudice ragazzino», Rosario Livatino. «Non ho voluto nemmeno sapere chi fossero e quali reati avessero commesso. Proprio per rispetto alle loro storie e per evitare pregiudizi. Non tocca a me giudicare». E in questo percorso nell’anima di chi ha sbagliato, per scoprire qualcosa in più

S.p.A. DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it SEGRETARIO DI REDAZIONE Daniele Redaelli dredaelli@gazzetta.it Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2011

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE Piergaetano Marchetti CONSIGLIERI Giovanni Bazoli, Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle, Antonello Perricone, Giampiero Pesenti e Marco Tronchetti Provera DIRETTORE GENERALE SETTORE QUOTIDIANI ITALIA Giulio Lattanzi

della vita, Ciro è rimasto colpito da due personaggi. Un ragazzo di 25 anni, dentro per furto. «Smagrito, sull’orlo della depressione. Nei suoi occhi ho letto la voglia di uscire al più presto, un sentimento di reale pentimento. Vorrebbe lasciare Napoli. L’ho invitato invece a rimanere nella nostra

IN TV E IN LIBRERIA

Confessione reporter oggi su Italia 1 Stasera alle 0.15 su Italia 1, seconda puntata di «Confessione Reporter», il programma realizzato dalla giornalista e scrittrice Stella Pende, che nel «Reportage d’autore» ha coinvolto Ciro Ferrara. La Pende ha scritto su queste tematiche il libro «Confessione reporter: quello che non ho mai scritto», Ponte alle Grazie, 2011.

città. Anche per quel figlio di 4 anni che lo aspetta. L’importante è evitare di ripetere certe stronzate». E poi il detenuto artista: «Realizza velieri bellissimi. Poi mi ha confidato "fra poco esco, 6 anni". Un’eternità per me. Però quel suo guardare avanti è un insegnamento». Il pedofilo no C’è stato solo un momento di tensione. Quando Ferrara avrebbe dovuto porre delle domande a un condannato per pedofilia: una sequenza ripresa dalle telecamere, quasi drammatica per intensità. Ciro si è bloccato: «Non ce l’ho fatta. Sono stato

«

Non ho voluto sapere chi fossero e i reati commessi. Non sta a me giudicare CIRO FERRARA TECNICO DELL’UNDER 21

male. Sono un padre di famiglia e certe cose non le concepisco». E ai suoi figli cosa racconterà? «A loro ho sempre spiegato che siamo fortunati. Attraverso l’attività della fondazione Cannavaro-Ferrara hanno imparato a conoscere e aiutare chi soffre. E col direttore Guerriero abbiamo pensato a nuove iniziative. Perché la fondazione vuole realizzare qualcosa di concreto per i figli dei reclusi. Perché anche lì dentro possa esserci speranza nella mia Napoli».

tempi Supplementari a cura di

ALBERTO CERRUTI

I tifosi della Juve tra consensi e perplessità Aguero costoso? Gli assi servono per vincere e i successi aiutano i bilanci...

COPPA AMERICA

MAURIZIO NICITA

«L’uomo del delitto non è l’uomo della pena». Questa frase pronunciata da un agente penitenziario di Secondigliano è rimasta impressa a Ciro Ferrara, giornalista per una volta nella trasmissione di Stella Pende, in onda in seconda serata stanotte su Italia 1: Confessione Reporter. «Perché varcare quella soglia, impone anche il rispetto per quegli uomini che sperano di rifarsi una vita fuori», racconta il c.t. della Nazionale Under 21, che a Napoli è nato e cresciuto «apprezzandone tutte le meravigliose bellezze, ma senza dimenticare anche l’amara quotidianità». Era dubbioso, Ciro, se accettare o meno questo invito: «Ma Stella è stata molto brava a coinvolgermi e ad accompa-

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LETTERE

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Minuto per minuto con tutte le trattative: indiscrezioni e novità dalle sedi delle società e dagli hotel a cura della squadra rosa di esperti. I tabelloni con gli affari formazione per formazione in serie A TOUR DE FRANCE

Le emozioni del Tour in tempo reale: la tappa minuto per minuto con gli audio in diretta. E a sera il racconto della corsa attraverso i messaggi postati sui social network dal componenti la carovana

Finalmente la Juventus ha preso Conte, anche se con due anni di ritardo perché con lui al posto di Ferrara e Delneri non avremmo fatto certe figuracce. Conte è stato un grande centrocampista e troverà la posizione giusta per esaltare le qualità di Pirlo. E se poi arriverà Aguero avremo uno squadrone da scudetto. Dario Bomè, San Miguel (Ibiza, Spagna)

Ho letto sulla Gazzetta che la Juventus per Aguero, tra ingaggio lordo per cinque anni e cartellino, spenderebbe almeno 100 milioni. Lasciamo perdere il fair play finanziario invocato da Platini, ma finché ci saranno certe spese folli è inutile parlare di stadi di proprietà per essere competitivi. Quanti anni di introiti del nuovo stadio serviranno per pagare un giocatore e tutto il resto del «circo»? Antonio Colautti, Monfalcone (GO)

I tifosi juventini sono ovunque e tutti in fibrillazione, perché stanchi di assistere agli scudetti degli altri. Ma a chi applaude gli arrivi di Conte e Pirlo si aggiunge chi critica il prezzo dell’operazione che dovrebbe portare Aguero a Torino. E’ sbagliato, però, pensare che basti uno stadio di proprietà per autofinanziare una campagna acquisti. I bilanci si fanno tenendo conto di tanti fattori, tra i quali anche i risultati positivi che generano nuovi introiti. In questo senso va inquadrato l’acquisto di Aguero, anche se il vero rischio è quello di pensare che basti lui per tornare a vincere. Ecco perché bisognerebbe preoccuparsi anche di rinforzare il centrocampo, altrimenti Pirlo rischia di rimanere troppo solo.

Gasperini come Delneri? Spero di sbagliarmi, perché sono interista da 49 anni. Ma se Moratti è in attesa di Guardiola, doveva prendere un vero interista per fare il traghettatore, tipo Zenga che veniva a piedi e forse gratis. L’esperimento di Gasperini, mi spiace dirlo perché è serio, mi ricorda quello di Delneri alla Juve, con l’aggravante che troverà una squadra in fase calante. Tiziano Garbagna, Bagnoli di Sopra (PD)

Non si placa il pessimismo dei tifosi interisti, ai quali ricordo però che Gasperini ha un contratto biennale per cui non arriva come traghettatore. Il paragone con Delneri è fuori luogo, perché l’Inter ha un organico migliore di quello che aveva la Juventus un anno fa.

Uno scambio per Hamsik Secondo lei Hamsik arriverà al Milan? Io immagino uno scambio che potrebbe portare El Shaarawi e Cassano al Napoli. Enzo Capano, Napoli

Penso che Hamsik arriverà al Milan a fine agosto e non escludo che finisca come immagina lei.

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