LA MAPPA DEL CIRCO - vol. 2023

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un’iniziativa di

con il sostegno di

CIRC-


Associazione Giocolieri & Dintorni

LA MAPPA DEL CIRCO

viale della Vittoria, 25

vol. 2023

00053 Civitavecchia (RM)

un Progetto Speciale di

osservatoriocirco.it

ASD Giocolieri & Dintorni

giocolieriedintorni@hotmail.com t 0766 673952

In redazione

Partner e antenne di progetto

Supporto alla promozione

m 340 6748826

Coordinamento generale

Idea Agorà/Festival Mirabilia - Cuneo

Flic Scuola di Circo

Adolfo Rossomando

Jaqulè - Orbassano (TO)

Fondazione Cirko Vertigo

Juggling Magazine

Consulenza scientifica

sYnergiKa - Genova

Pagliacce Network

Bollettino informativo

Raffaele De Ritis

Circo all’Incirca - Udine

TG Juggling

dell’Ass. Giocolieri e Dintorni.

Supporto alla Raccolta Dati

Arterego - Casalecchio sul Reno (BO)

Circus Fans

Pubblicazione trimestrale

Annalisa Bonvicini

Visionaria - Ancona

Circus News

supplemento al n. 101

Dario Duranti

Aria Network Culturale - Firenze

Circo e Dintorni

Anno XXV, dicembre 2023.

Giorgio Enea Sironi

Circo Libera Tutti - Montelupo Fiorentino (FI)

FNAS

Registrazione Tribunale di Civitavecchia

Accademia Materiaviva - Roma

ACCI

n. 9 del 21 novembre 2002

Progetto grafico e impaginazione

Circo Corsaro - Napoli

Forum Nuovi Circhi

issn 1591-0164

Studio Ruggieri Poggi

Un Clown per Amico - Bari

DOC Servizi

studio@ruggieripoggi.it

Circonauta - Nardò (LE)

CITA

Direttore Responsabile Luigi Marinoni

Circopificio - Palermo con il sostegno di

Maccus - Cagliari

Direttore Editoriale Adolfo Rossomando

Un ringraziamento particolare

Stampa

a tutte le organizzazioni

Pixartprinting

e i professionisti del circo

finito di stampare il 28 dicembre 2023

che hanno contribuito a questa iniziativa partecipando alla raccolta dati online


INDICE

IL PROGETTO

AL CENTRO DELLA PISTA

OLTRE LO SPETTACOLO

LA RACCOLTA DATI

2-3

8-11

26-31

36-37

32-34

38-39

INTRODUZIONE

4-5

LA GALASSIA CIRCO

ANDARE AL CIRCO I LUOGHI E IL PUBBLICO

12-15

IL CIRCO PRATICA ARTISTICA E CREAZIONE

16-19

VITA DA ARTISTA FORMAZIONE E PROFESSIONE

20-21

IL CIRCO E LE SUE RETI

22-24

SALTIMBANCHI A CORTE IL SOSTEGNO PUBBLICO AL CIRCO

PRATICHE LUDICHE E SOCIALI

SCOPRIRE IL CIRCO CULTURA CIRCENSE E IMMAGINARIO DELLA PISTA

OVERVIEW DEL SETTORE

METODOLOGIA, FONTI, CAMPIONE

40

PER NON CONCLUDERE


INTRODUZIONE “La Mappa del Circo – vol. 2023” è un’iniziativa finalizzata alla mappatura del settore circense italiano e di coloro che contribuiscono al suo sviluppo su molteplici fronti. L’originale iniziativa, unica nel suo genere nel panorama nazionale, è promossa da ASD Giocolieri e Dintorni e realizzata con il sostegno del Ministero Italiano della Cultura nell'ambito dei Progetti Speciali 2023, con la collaborazione di un pool di “antenne” presenti su tutto il territorio nazionale, costituite da realtà attive nel settore circo. “La Mappa del Circo > Vol. 2023” nasce dalla necessità di fornire ai professionisti, al pubblico e alle istituzioni strumenti e dati per una più precisa comprensione del settore circo in Italia, la sua diversità, gli attori e la sua portata. Un settore in crescita, che si configura come una comunità, con il potenziale di una filiera altamente inclusiva e stratificata, che comprende appassionati, praticanti, insegnanti, artisti, pubblico, programmatori, registi, tecnici della scena, studiosi. Partendo dalla raccolta dati, l’iniziativa ha previsto distinti risultati declinati nei seguenti output:

• una pubblicazione, nella forma di un handbook cartaceo e online, che ne illustra caratteristiche e contenuti. • una mappa interattiva online che geolocalizza i soggetti che promuovono il circo in Italia oggi. • la disseminazione dei risultati e la loro integrazione in altre raccolte dati lanciate da altri organismi e network europei.

LA MAPPA DEL CIRCO VOL 2023

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COME LEGGERE QUESTA PUBBLICAZIONE IMPIANTO GENERALE

DETTAGLIO DEI CONTENUTI

Questa pubblicazione intende fornire una sintetica chiave di lettura e comprensione del sistema circo in Italia, così come si è evoluto nella sua forma attuale, prendendo in considerazione la sua evoluzione, i suoi esiti e le sue applicazioni.

L’enorme mole di dati e contenuti raccolti nel corso del progetto, ricercando un vasto numero di fonti, vengono presentati nelle diverse sezioni attraverso un testo principale, la cui lettura possa risultare più agile possibile, corredato da una serie di box di approfondimento e diagrammi che forniscono ulteriori dettagli su alcuni argomenti specifici.

Le due macro aree di indagine (il circo come pratica artistica e il circo come pratica ludica-educativa-sociale-sportiva) vengono declinate in più sezioni, legate da un filo rosso narrativo presente all’interno della pubblicazione, e dettagliano i seguenti processi:

Cosa non troverete in questa pubblicazione Per ragioni di sintesi non troverete in questa pubblicazione riferimenti diretti alle centinaia di realtà che costituiscono il mondo del circo in Italia e non troverete i nomi delle migliaia di professionisti di circo che lo animano. I loro riferimenti e le loro specificità saranno invece valorizzati, pubblicati e dettagliati nella mappa geolocalizzata online e in altre sezioni presenti su osservatoriocirco.it. Fanno eccezione alcune realtà citate per ragioni storiche e/o di rilevanza specifica, le reti/network, i giusti crediti per realtà partner di progetto e/o promotrici dell’iniziativa.

processi di creazione e produzione processi di programmazione processi di rete altre declinazioni del circo nella società

All’interno di osservatoriocirco.it troveranno gradualmente posto anche tutte le schede di approfondimento che abbiamo realizzato - e che realizzeremo in futuro - per fornire una visione ancora più completa del fenomeno circo in Italia.

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LA MAPPA DEL CIRCO VOL 2023


LA GALASSIA CIRCO

Il fenomeno circo in Italia, negli ultimi decenni, ha raggiunto un peso notevole all’interno del panorama artistico e nella società civile. Si è aperto a un’evoluzione continua dei suoi codici artistici, delle sue applicazioni, dei luoghi che lo accolgono, di chi lo pratica e di chi lo segue come pubblico. La raccolta dati e le indagini sul campo realizzate nel corso di “La Mappa del Circo > Vol. 2023”, ci restituiscono la fotografia di una comunità in crescita, una filiera inclusiva e stratificata, che ci piace metaforicamente rappresentare come una galassia. Sebbene la maggior parte del pubblico incontri il Circo nei luoghi deputati dello spettacolo, il mondo del Circo è un insieme organico e al tempo stesso diversificato, che possiamo immaginare come una galassia in continua espansione ed evoluzione. Proveremo in questo viaggio tra le stelle a farvene immaginare tutte le sue forme, da quelle più popolari a quelle meno note ma altrettanto importanti.

Il centro gravitazionale della Galassia Circo pulsa e ruota intorno alla creazione artistica, al fuoco della passione per il circo che ispira da secoli generazioni di artisti in tutto il mondo. Il magma creativo degli artisti viene alimentato e supportato nei luoghi di creazione da un complesso ecosistema di professionisti e organizzazioni. Registi, coreografi, tecnici, costumisti, scenografi, musicisiti, inventori… ma anche produttori, programmatori, distributori, amministrativi, comunicatori, supportati da stakeholder primari, come le istituzioni pubbliche e private, sponsor e mecenati. L’interazione continua e diversificata tra tutti questi soggetti permette di forgiare la materia prima degli spettacoli di circo. LA MAPPA DEL CIRCO VOL 2023

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Dal continuo rimescolare delle energie e degli elementi di creazione nasce un composto speciale che, risalendo verso la superficie perfora la crosta, creando spazi e occasioni di incontro con il pubblico in quelli che diventeranno i luoghi dello spettacolo. Questi luoghi sono molteplici e dalle molteplici forme. Dal classico tendone ai palcoscenici teatrali, dalle arene ai borghi medioevali, dei centri cittadini alle periferie. È il magico momento dello spettacolo, dove il fascino del circo rapisce le folle.

Ma una reazione ancora più sorprendente si innesca nel pubblico che viene a contatto con il fuoco del circo. È dall’iniziativa di pedagoghi, insegnanti, sociologhi, dottori, mediatori culturali, studenti, che gli elementi comunitari ed artistici del circo vengono presi, rielaborati e riproposti alla società civile in nuovi agglomerati. Fino a creare costellazioni celesti che si diramano dal centro della galassia permeando ambiti sociali, educativi, terapeutici, sportivi, di costume. Nascono così il circo ludico-educativo, il circo sociale, i clown dottori, le convention e altre sorprendenti declinazioni.

L’intero sistema ruota su se stesso e si muove nell’universo della società umana, inglobando via via nella Galassia Circo nuovi mondi con la propria forza di gravità, tenendo tutto unito grazie ad un fitto sistema di reti relazionali, reti associative e progetti mediatici che caratterizzano gli sviluppi più recenti di questo mondo.

Nel frattempo la polvere di stelle del circo viaggia oltre i confini della sua galassia e trasporta i suoi elementi in altre galassie, dove regnano sovrane altre forme di vita: lo sport, la danza, l’arte figurativa, e altro ancora. Qui i composti pregiati del circo vengono raccolti e trasformati per arricchire questi mondi di nuove pratiche e nuove suggestioni. Seguiteci su osservatoriocirco.it per continuare il viaggio, approfondire la conoscenza e osservare più da vicino la Galassia Circo.

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LA MAPPA DEL CIRCO VOL 2023


OSSERVATORIOCIRCO.IT

Osservatorio Circo è un programma di ASD Giocolieri & Dintorni dedicato all’indagine e allo studio del fenomeno circo in Italia. Affiancando iniziative editoriali ad attività di carattere partecipativo (laboratori, confronti, incontri di rete, raccolte dati) intende stimolare una riflessione sui punti di forza e di debolezza dell’intero settore. Tra i suoi obiettivi principali:

• studi aggiornati sulle dimensioni del circo contemporaneo • aggiornamento di una mappa online che geolocalizzi l’intero settore • elaborare strumenti di indagine conoscitiva del circo contemporaneo in Italia • fornire opportunità di incontro e riflessione sul patrimonio del circo • condividere studi e strumenti nei maggiori eventi del settore su scala nazionale e internazionale


AL CENTRO DELLA PISTA

CIRC-


ANDARE AL CIRCO I LUOGHI E IL PUBBLICO

Con quasi un milione di spettatori all’anno e 16 mila rappresentazioni, il Circo è il secondo genere oggi in Italia, dopo il teatro di prosa, nell’ambito delle attività teatrali1. Prima dell’avvento dei media, il circo era lo spettacolo di massa per eccellenza. Dalla rivoluzione industriale (1870 circa) fino a quella tecnologica, per oltre un secolo esso non ha avuto rivali sia per la portata popolare e innovativa, che per la capacità itinerante di raggiungere qualunque luogo. Messo in difficoltà nel corso del tempo dall’avvento del cinema e poi della televisione, dall’aumento dei costi e dalla diminuzione di aree adeguate, e infine da nuove sensibilità sociali, il circo ha però dimostrato capacità di resistenza e universalità. “Andare al circo” per decenni ha significato attendere l’arrivo stagionale dei manifesti e del tendone (nelle metropoli come nei piccoli borghi), almeno due/tre volte l’anno, ed essere sicuri di uno spettacolo trasversale, adatto a tutti. Nei primi decenni del dopoguerra, l’unica offerta circense era un centinaio di tendoni di circo tradizionale, con una proposta fruibile sia dal pubblico più sofisticato come dall’infanzia. I più grandi tendoni arrivavano a cinquemila posti. Ma se un tempo il circo era “generalista” per eccellenza, oggi la sua fruizione sembra essere mutata in “nicchie” come negli altri generi dello spettacolo: per fasce di età, gusti e accessibilità. LA MAPPA DEL CIRCO VOL 2023

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Dove un tempo il circo era “per tutti”, oggi sembra esserci un circo per ciascuno.

I FESTIVAL E LE ALTRE FORME

Oggi, se le compagnie circensi in Italia superano certamente il centinaio, gli spettacoli rispondono a tipologie molto diverse tra loro per forme di fruizione e tipologia di pubblico, declinate nell’arco di varianti e nuove categorie spesso sfuggevoli. Dove si vede oggi il circo? Principalmente in televisione. Lo spettacolo dal vivo resta però un’esperienza umana costante e necessaria. Nel 2022 si sono svolte in Italia 16 mila rappresentazioni circensi dal vivo viste da quasi un milione di persone: il circo è il secondo genere per numero di spettacoli nell’ambito delle Attività Teatrali (dopo il teatro di Prosa).

Con l’avvento del terzo millennio, nascono i primi festival italiani longevi con un focus più marcato sul circo: Circumnavigando (Genova) nel 2001, Sul Filo del Circo (Grugliasco) nel 2002, Mirabilia (Fossano) e Funambolika (Pescara) entrambi creati nel 2007, inaugurando in Italia una proiezione più solida al nuovo circo internazionale. Oggi in Italia i festival di circo sono circa 70, diffusi nei dodici mesi e su tutta la penisola in maggioranza attivi da oltre 10 anni. Se il modello del festival di strada era più efficace nei borghi e centri minori, il festival di circo si è rivelato efficace (anche) nei grandi capoluoghi, diventando un punto forte della vita culturale. Da segnalare l’emergere di diversità dei luoghi dello spettacolo oggi presente: non solo festival, tendoni e palcoscenici, ma anche rassegne/eventi/spettacoli sulle montagne alpine, nei parchi cittadini, nelle periferie, site specific, e una serie di raduni/convention che offrono sempre anche spettacoli di qualità. A volte anche i nuovi circhi sotto tendone si propongono in un formato di “festival”, con programmazione mista di loro creazioni unite ad artisti ospiti, o nell’ampia forma aggregativa di più tendoni di Città di Circo.

Negli anni ’80 e ’90 la sola alternativa alla forma di circo sotto il tendone era il “teatro di strada”. Già negli anni ’90 un florido circuito dei festival di teatro di strada programmava in Italia spettacoli di circo contemporaneo, come a Ibla Buskers (Ragusa) o Mercantia (Certaldo). A partire dal 2000, il focus sul circo della Biennale di Venezia e i progetti pioneristici della Festa del Circo di Brescia e di Metamorfosi a Roma hanno introdotto in Italia l’interesse mediatico del mondo culturale e creato l’introduzione del circo di creazione. Nel 2004, la prima tournée italiana del Cirque du Soleil ha definitivamente consolidato un’idea mediatizzata di circo d’innovazione. Se in seguito a queste esperienze si sono iniziate a vedere occasionali proposte circense nel circuito teatrale italiano, per anni si è trattato di proposte esclusivamente straniere: come il Cirque Eloize, o qualche compagnia francese nei cartelloni di danza. È nei primi anni del Duemila che in Ita-

PROGRAMMATORI DI CIRCO: I MODELLI ORGANIZZATIVI

lia si afferma nel pubblico la dicitura “circo contemporaneo” e, per distinzione conseguente, quella di “circo tradizionale”.

La maggior parte delle realtà che programmano circo contemporaneo sono per il 98% associazioni culturali ed enti del terzo settore, raramente società, imprese o fondazioni. Con le dovute eccezioni, la maggior parte ha un basso numero di dipendenti a tempo indeterminato, e un organico manageriale ridotto (in media 3/5 persone), che si amplia in occasione degli eventi. Per quanto riguarda il circo tradizionale, il modello dell’itineranza riunisce in sé programmazione/gestione/produzione in un unico antico sistema. Questi circhi sono generalmente SRL, o forme societarie simili, e la loro organizzazione interna è tra le più vaste del sistema spettacolo in Italia: il loro organico tocca le decine di unità, fino a superare anche il centinaio, e il personale organizzativo coincide in buona parte con quello artistico e tecnico.

Dopo il 2010, il nuovo modo di “andare al circo” si è esteso, con una maggiore diffusione dei festival specifici e delle stagioni teatrali multidisciplinari. A differenza dei tendoni (in particolare quelli tradizionali) gli spettacoli di circo in palcoscenico non affrontano rischio d’impresa, ma sono scritturati nei cartelloni in abbonamento, o nei grandi festival multidisciplinari. Fanno eccezione alcuni show di grande portata, che ricalcano il sistema del musical o dei concerti: come i tour di Le Cirque Top Performer, o quelli colossali del Cirque du Soleil, regolarmente in Italia in palazzetti o con lo chapiteau di 2600 posti. Stagioni e festival hanno anche incoraggiato il fenomeno dei nuovi circhi sotto tendone, oggi circa 15.

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LA MAPPA DEL CIRCO VOL 2023

AL CENTRO DELLA PISTA


IL PUBBLICO ANNUALE DEL CIRCO CONTEMPORANEO Campione 117 realtà di programmazione Fonte: Raccolta Dati La Mappa del Circo – vol. 2023 SPETTACOLI A PAGAMENTO campione: 60 realtà • il 50% dichiara sotto i 1.000 spettatori • il 41% dichiara tra i 1.000 e i 10.000 spettatori • il 9% dichiara oltre i 10.000 spettatori, con punte di 20.000 spettatori

SPETTACOLI GRATUITI campione: 91 realtà • il 30% dichiara sotto i 1.000 spettatori • il 52% dichiara tra i 1.000 e i 10.000 spettatori • il 18% dichiara oltre 10.000 spettatori, con punte di 25.000/30.000 spettatori

Le realtà a prevalenza circo totalizzano oltre 3.000 repliche con circa 180.000 spettatori paganti e 450.000 spettatori a spettacoli gratuiti. Il campione multidisciplinare che fa programmazione realizza 376 repliche per circa 50mila spettatori paganti e 86mila spettatori a spettacoli gratuiti

PRODUTTORI DI ATTREZZATURE DI CIRCO Il Circo Italiano è sempre stato leader a livello europeo non solo per quanto riguarda gli spettacoli e il livello artistico, ma anche per l’indotto che genera a livello produttivo. Nel Nord Italia (per ragioni storiche in parte legate alla presenza sul territorio dei quartieri invernali dei maggiori complessi italiani) si trovano almeno una decina di ditte specializzate nella produzione di chapiteau, tensostrutture, gradinate, carpenteria metallica per il circo che producono materiale per tutti i complessi italiani, esportando le proprie creazioni in tutto il mondo (compresi Oriente, Stati Uniti e America Latina). È grazie invece ad una rete di produttori e rivenditori di attrezzi di circo, nati negli ultimi 20 anni, che professionisti e appassionati hanno accesso in Italia ad una enorme varietà di articoli di ottima fattura per praticare tutte le discipline del circo.

Tra circhi tradizionali, nuovi tendoni, festival, spettacoli in teatro, sul territorio italiano si contano circa 200 programmatori di circo2. Sono distribuiti equamente sul territorio, per un migliaio di luoghi di spettacolo, con record in Puglia ed Emila-Romagna: tale primato sembra quasi corrispondere alla densità di circhi tradizionali al Sud e alla ricchezza di stagioni teatrali con titoli di circo contemporaneo al Nord. Il pubblico del circo, pur diviso in generi, è molto specifico: 13,3 spettatori ogni mille abitanti. Si concentra ancora in grande misura nel periodo natalizio: pur con l’ascesa di circhi contemporanei in questo periodo, è la conferma che la tradizione circense resta indissolubile da quella festiva. Pur nelle diverse forme di circo popolare e circo culturale, il costo del biglietto si assesta oggi intorno ad una spesa individuale media di 11,10 euro. Questo dato, seppur sia nei circhi tradizionali che nei teatri esistano prezzi anche più alti, conferma due aspetti: un’importante accessibilità ma anche la possibilità di biglietti contenuti grazie ad un importante sostegno pubblico. Il risultato del circo al botteghino è per i programmatori o imprese di circo di un incasso medio di 400 euro per rappresentazione (ma in dicembre supera i 1000), con una

spesa totale degli italiani per il circo di quasi nove milioni di euro3.

È infine importante considerare che il circo, in tutte le sue diverse forme, rappresenta il settore più in crescita di tutto lo spettacolo dal vivo, avendo oggi ampiamente superato anche le cifre pre-Covid. Che siano dunque gli spettacoli della tradizione attorno alla antica pista e tra i velluti dorati, le suggestioni della ricerca su un palcoscenico, la platea di un festival estivo, la scoperta intimista di nuovi tendoni, o i grandi show all’americana, sembra che il fascino ancestrale di acrobati, equilibristi, giocolieri, clown sia proprio immortale.

1

Dati Annuario Siae 2022. Gli spettatori del

2

219 nel 2022, dato Siae.

circo in Italia nel 2022 sono stati 785.170 per

3

Dati Siae 2022. La spesa del pubblico per il

15.942 spettacoli programmati.

LA MAPPA DEL CIRCO VOL 2023

10

circo è di 8.713.617,90 di euro.


PROPOSTA COMMERCIALE DEGLI SPETTACOLI CIRCO CONTEMPORANEO

MULTIDISCIPLINARITÀ: ALCUNE CIFRE Campione 15 realtà multidisciplinari – raccolta dati La Mappa del Circo – vol 2023

11%

6%

8%

Spettacoli venduti a cachet o coperti da fondi (progetti speciali etc.)

75%

Il termine multidisciplinare indica realtà che curano produzione e/o programmazione/circuitazione in cui sono presenti più arti dello spettacolo dal vivo (teatro, danza, musica, circo, arte di strada). Il campione che ha compilato il sondaggio è attivo in media da 19 anni, in un range che va da 6 a 47 anni. I luoghi di spettacolo prevalente utilizzati sono la scena e site specific. Le entrate prevalenti sono per Il 90% i contributi pubblici (affiancati da fondi provenienti da enti privati e in alcuni casi sponsorizzazioni), per il 5% le entrate da botteghino, per il 5% le entrate a rischio d’impresa. Il 50% del campione fa programmazione e realizza 376 repliche per un pubblico di circa 50.000 spettatori paganti e 86.000 spettatori a spettacoli gratuiti. I circuiti multidisciplinari regionali (11 in Italia) servono ciascuno un numero consi¬derevole di teatri (tra i 20 e 100). Un numero sempre crescente di questi circuiti programma anche circo, in una percentuale rispetto alle altre arti performative che varia da circuito a circuito. Il 70% del campione prevede protocolli per la parità di genere al suo interno.

Spettacoli proposti a botteghino con rischio d'impresa autonomo Spettacoli di strada “a cappello”: Spettacoli realizzati in co-partecipazione percentuale di rischio

PROPOSTA DEI LUOGHI DI SPETTACOLI CIRCO CONTEMPORANEO Strada

12%

Scena

NUOVO CIRCO E CIRCUITI TEATRALI

Tendone

41%

20%

Altro

Oggi in Italia una decina di circuiti teatrali regionali programma regolarmente circo in palcoscenico, con proposte sia italiane che straniere. Gli 11 Circuiti Regionali Multidisciplinari, istituiti nel 2015 dall’allora MIBACT, e confluiti in ARTI (Associazione delle Reti Teatrali Italiane), sono presenti in 11 regioni e servono oltre 700 teatri sul territorio nazionale. Destinati alla circuitazione di prosa, danza, musica e circo contemporaneo, si sono nella maggior parte gradualmente aperti al circo, seguendo l’esempio del circuito CLAPs (Lombardia), che per primo ha inserito il circo nelle arti performative. Anche le agenzie di distribuzione spettacoli hanno esteso i loro cataloghi al panorama circense internazionale, a prova dell’interesse mostrato da un pubblico quasi totalmente adulto, abituato alla vita culturale.

27%

11

LA MAPPA DEL CIRCO VOL 2023

AL CENTRO DELLA PISTA


IL CIRCO PRATICA ARTISTICA E CREAZIONE

L’idea di “compagnia” di spettacolo è antica… Sin dalla Commedia dell’Arte, a metà del XVI secolo, i gruppi di commedianti e saltimbanchi iniziano a unirsi professionalmente: con contratti, tournée e creazione di testi e repertori. I luoghi erano ancora occasionali: la nascita delle compagnie anticipa quella di circhi e teatri! Se oggi l’idea di compagnia circense é legata al “contemporaneo”, in realtà precede di secoli il circo stesso. Prima dell’avvento dei circhi stabili e poi dei tendoni, per secoli le compagnie di acrobati già creavano spettacoli a tema e si esibivano nei teatri, spesso con date pre-acquistate come accade oggi. Nel corso del Novecento, con la diffusione dei tendoni, i circhi sono diventati contemporaneamente luoghi di esibizione (seppur itineranti) e compagnie di produzione artistica. In Italia sono oggi attive oltre cinquanta compagnie di circo di tradizione, che celebrano con il miglior virtuosismo tutte le discipline classiche, e vincendo i più ambìti concorsi mondiali. Nate dalla trasmissione di generazioni, sono formazioni ancora molto ampie, con spettacoli che vedono da venti a cinquanta artisti in scena e un organico anche di oltre cento persone. Preceduta dall’esperienza pioneristica di Ombra di Luna1, nata nel 2001 su impulso della Biennale di Venezia, è solo dopo il 2005 che in Italia iniziano a moltiplicarsi le compagnie d’innovazione, seppur nel mondo il fenomeno era diffuso da decenni. Questo è forse dovuto al tempo di sviluppo di una popolazione arLA MAPPA DEL CIRCO VOL 2023

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tistica, con la precedente affermazione delle scuole. Le compagnie di innovazione in Italia sono oggi un centinaio. Nascono da due nuclei principali: il mondo dell’arte di strada, e gli allievi delle scuole di circo, formatisi spesso anche all’estero. In molti casi il nucleo fondante è proprio un collettivo di excompagni di corso. Sono in buona parte formate da una o due persone, e arrivano a un massimo di dieci elementi. Se le compagnie classiche viaggiano tutto l’anno senza pausa, quelle innovative hanno introdotto un nuovo elemento, proveniente dal teatro: i tempi e i luoghi di creazione. La preparazione dello spettacolo ha personale e budget specifici, e il risultato è finalizzato a circuiti artistici, spesso multidisciplinari. Questo ha portato a due ulteriori processi recenti: le forme di coproduzione (con teatri, festival o altre compagnie), le residenze artistiche o i centri di produzione: luoghi che uniscono creazione e programmazione. Ciò favorisce anche la sostenibilità: la produzione circense è fragile, esposta al rischio continuo dell’artista, una delle più lunghe e onerose forme di creazione tra i generi artistici. Il nuovo circo ha maturato anche figure creative simili al mondo teatrale: specificità di drammaturghi, coreografi, “acrobatic designer” e compositori: così come gli acrobati e i clown nei secoli sono spesso stati musicisti, anche il circo di creazione resta quasi sempre imprescindibile dalla musica dal vivo. Se la gran parte delle compagnie d’innovazione genera format dedicati alla scena del teatro o alla modularità open-air dei festival, nell’ultimo decennio c’è stata una rapida espansione dei creatori di circo con un proprio tendone: in questo caso il progetto creativo e scenografico si identifica con il luogo stesso, generando un carattere speciale di spettacolo immersivo ed esperienziale. Il tendone, come nel circo tradizionale, genera una pratica globale di produzione/distribuzione/gestione. Come si sostiene la circuitazione degli spettacoli? I circhi di tradizione, in tournée tutto l’anno, seguono un sistema di autoproduzione a rischio proprio, compresi i viaggi e la promozione. Chiedono direttamente l’autorizzazione delle aree, e con il biglietto si basano sulle risorse dirette del pubblico (e, in misura meno influente, di sovvenzioni ministeriali).

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I NUOVI TENDONI Nell’ultimo decennio si sono moltiplicati i circhi “contemporanei sotto tendone”: oggi sono circa 15 e la quasi totalità ha dato vita al Forum Nuovi Circhi. Hanno scelto il fascino antico dell’itineranza sotto tendone, pur proponendo creazioni artistiche mirate ad un pubblico più specifico e formato, abituato alla frequentazione di eventi culturali. Le loro dimensioni sono contenute (una media di duecento posti e una dimensione in genere sotto i 20 mt di diametro), così come il rischio d’impresa. Lavorano maggiormente con la garanzia della scrittura nei circuiti artistici o dei festival, e godono più marcatamente del sostegno pubblico rispetto alle imprese tradizionali. Ciononostante hanno sviluppato forme diversificate di sostenibilità che vanno dall’autoproduzione, allo sbigliettamento, all’offerta consapevole, al crowdfunding.

NUOVI LUOGHI DI CREAZIONE: LE RESIDENZE ARTISTICHE Un’inedita ed innovativa collaborazione tra MIC e Regioni ha dato vita negli ultimi anni ad un circuito di residenze artistiche, punto di forza del rinnovamento del teatro italiano, e ora anche del circo. Il dispositivo prevede due tipologie di residenza: 1) i Centri di Residenza, massimo uno per regione, e al momento 10 in Italia, costituiti da un raggruppamento di soggetti che svolge prevalentemente e con continuità attività progettuale di residenza, spesso collocati in grandi città; 2) le Residenze per Artisti nei Territori (AnT), oltre 70, presenti in quasi tutte le regioni d’Italia, che sviluppano attività di residenza in una determinata comunità territoriale, spesso dislocati in luoghi periferici del territorio. Le residenze oltre a fornire spazi, ospitalità, professionalità sono dotate anche di un capitale relazionale, sociale e politico, che possono mettere a disposizione delle compagnie.

LA MAPPA DEL CIRCO VOL 2023

AL CENTRO DELLA PISTA


IL CIRCO DELLA TRADIZIONE I circhi “tradizionali” sono oggi una cinquantina. Nel novembre 2023 ne risultano in attività 61, di cui 8 in tournée all’estero. Di questi, oltre la metà ha spettacoli con animali e 15 portano il nome Orfei (Fonte Circusfans Italia). I loro spettacoli sono generalmente mirati al pubblico familiare, sempre con artisti di pregio nella grande tradizione di storiche dinastie. Se alcuni di questi circhi stanno passando con successo a spettacoli di qualità senza animali, il fascino del rapporto tra l’uomo e le altre creature sembra ancora tra gli elementi di maggior fascino della tradizione, enfatizzato in pubblicità e spettacoli. In capo a famiglie circensi da tre-cinque generazioni (e anche oltre), essi lavorano in autonomia di rischio d’impresa. Oggi dispongono di chapiteau del diametro di circa 38-40 metri e circa ottocento-mille posti a sedere, in grado di proporre fino a 10-12 spettacoli alla settimana e sostare in una città da una settimana a due mesi. Il numero dei complessi circensi può subire una oscillazione del 20% a seconda dei periodi dell’anno, con una contrazione nella stagione estiva. Questo modello “a fisarmonica” esemplifica la flessibilità degli impresari circensi che a seconda dei momenti dell’anno si adattano alle esigenze del mercato, dedicandosi nei periodi estivi ad altre forme, aventi caratteristiche simili a quelle del circo: spettacoli di auto acrobatiche, teatri viaggianti di burattini, mostre didattiche sui dinosauri.

Le compagnie d’innovazione sono invece quasi sempre inserite nei circuiti culturali (festival, cartelloni): essi garantiscono loro un cachet fisso e servizi aggiuntivi (logistica, tecnica, promozione), e l’organizzatore esterno può essere confortato da incasso o sovvenzioni. Rispetto ai circhi di tradizione, più specializzati nella confezione rigorosa di numeri autonomi, le compagnie d’innovazione hanno reintrodotto la nozione di repertorio: un titolo, con un preciso tema e concept, è proposto per una o due stagioni, ma può essere ripreso negli anni successivi a rotazione. Le nuove compagnie hanno sviluppato un’estrema flessibilità: uno stesso spettacolo può adattarsi al palcoscenico, alla strada, o anche al tendone di una compagnia ospitante. L’organizzazione delle compagnie resta complessa e fragile. La circuitazione di una compagnia deve garantire centinaia di repliche all’anno e relative buste paga. Per i circhi tradizionali il problema è la ricerca di piazze ospitali e fertili; per le compagnie d’innovazione quella dell’acquisto di date. Se i circhi tradizionali contano su strutture autonome in ogni area a 360 gradi, le compagnie di innovazione sono ancora deboli: solo negli ultimi anni iniziano a differenziarsi specializzazioni professionali oltre l’artista “tuttofare”: dunque ruoli tecnici, amministrativi, promozionali.

LE PROFESSIONI CREATIVE DEL CONTEMPORANEO Sono oltre 100 i professionisti in ambito creativo all’interno del campione da noi analizzato, con figure che spaziano dal consulente artistico/direttore artistico, regia, drammaturgia, coreografo, costumista, scenografo, light designer, compositore, fotografi, videomaker. In crescita anche la presenza di figure di sostegno alla vita delle compagnie e ai processi creativi come diffusori, amministrativi, rigger, responsabili della comunicazione, webmaster, social media manager. 1

LA MAPPA DEL CIRCO VOL 2023

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https://drammaturgia.fupress.net/recensioni/recensione1.php?id=408


COMPAGNIE DI TRADIZIONE

COMPAGNIE CONTEMPORANEE

Itineranza continua di cultura nomadica

Itineranza periodica con cultura stanziale

Gestori e titolari di un proprio tendone/luogo di Solo in alcuni casi dotate di un proprio tendone. spettacolo (o esibizioni occasionali in palazzetti etc.) Esibizioni in teatro o in strada Attività in autoproduzione a rischio commerciale

Attività in prevalenza a cachet predefinito

Influenza secondaria dei contributi pubblici

Ruolo importante dei contributi pubblici

Programmazione e promozione in tournées autonome

Programmazioni in calendari esterni preesistenti (festival, stagioni artistiche)

Proprio investimento di affissioni e promozione

Promozione quasi sempre a cura dei programmatori

Tournée ininterrotte nel corso dell’anno

Tournée periodiche

Tra 50 e 100 membri in media

Raramente oltre una media di 8 membri

Autonomia di personale tecnico e organizzativo

Ricorso a personale occasionale integrativo

Autonomia totale di strutture, materiali tecnici, servizi e abitazioni nomadi

Prevalente ricorso a ospitalità in tournée e servizi/strutture integrative

Nucleo artistico modulare (base fissa+esterni)

Nucleo fisso con artisti esterni occasionali

Formazione di base all’interno della compagnia

Formazione di base in scuole o da autodidatta

Creazione continua, assenza di periodi dedicati o di ruoli e budget specifici

Tempi, luoghi, staff e budget di creazione specifici

Drammaturgia compositiva a moduli artistici Drammaturgia compositiva con logica o unità visiva autonomi (“numeri”), in alcuni casi anche “a tema”. tematica. Base multidisciplinare fluida, con spazio Artisti anche multidisciplinari anche a numeri autonomi Composizione variabile degli spettacoli. Rotazione stagionale o occasionale del repertorio di numeri

Composizione blindata degli spettacoli. Rotazione occasionale degli interi spettacoli in repertorio

Target familiare generalista

Target culturale, anche familiare

Tendoni con numero medio di 1000 posti

Tendoni con numero medio di 200 posti, teatri con numero medio di 500 posti

Permanenza media in città da una a quattro settimane

Permanenza media in città da uno a cinque giorni

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LE TOURNÉE ALL’ESTERO Una grande specialità del circo italiano è sempre stata quella di partire alla conquista del mondo. I grandi circhi e gruppi di artisti del nostro Paese sono arrivati in ogni angolo della terra, e continuano ancora oggi a portare i loro tendoni nei cinque continenti. Nessun Paese al mondo raggiunge il primato storico dell’Italia per esportazione di circo classico. Allo stato attuale, una decina di ditte italiane ha creato mercati alternativi semi-permanenti in Spagna, Romania, Russia e Bielorussia, Grecia, Tunisia e Algeria, trasferendo in questi paesi le loro attività per tournée che possono superare la durata di una stagione arrivando fino a un anno. Attivi in diversi paesi europei anche alcune delle compagnie di circo contemporaneo sotto tendone, grazie ad un tessuto di organizzazioni e festival internazionali con i quali intessono relazioni e condivisione del progetto artistico.

LA MAPPA DEL CIRCO VOL 2023

AL CENTRO DELLA PISTA


VITA DA ARTISTA FORMAZIONE E PROFESSIONE

La vita dell’artista circense è un incrocio tra quelle dell’artista e dello sportivo. La formazione inizia molto spesso dall’infanzia, e la carriera è limitata in quanto l’avanzamento dell’età può influire sulle prestazioni fisiche. La radice formativa dell’artista circense, e di gran parte delle discipline acrobatiche, è quella delle palestre: la nascita delle dinastie attuali di acrobati viene dall’incontro tra ginnasti e saltimbanchi alla fine dell’800. Già dai secoli precedenti, la struttura dell’artista circense si era consolidata su un antico codice polivalente, composto da danza, pantomima, acrobazia e volteggio equestre. Danza e teatro nel circo ci sono da sempre! Questo bagaglio multiforme veniva e viene ancora trasmesso attraverso le generazioni. La scuola era la pista nelle prove mattutine; il lavoro era quello nel circuito internazionale di circhi e varietà. Il panorama si è poi arricchito di un ulteriore strato: dopo il 1980, la nascita delle scuole ha generato quella di nuove compagnie. In Italia, se molti artisti continuano a formarsi in seno alle famiglie o a maestri in tournée, i centri professionali sono nati da soggetti di almeno tre diverse matrici: la tradizione circense, la cultura ginnastica, il background del teatro di strada. La prima scuola professionale di circo in Italia nasce nel 1987, grazie allo stimolo dato alle istituzioni dalle grandi dinastie circensi: l’Accademia del Circo di Verona in cui, sul modello del Circo Sovietico o della scuola Fratellini di Parigi, ex-artisti circensi e insegnati atletici hanno formato nuove generazioni di artisti italiani. LA MAPPA DEL CIRCO VOL 2023

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Sarà la Scuola di Teatro di Bologna ad inaugurare in Italia nel 1989 un primo “Corso di Formazione per Attore di prosa e Nouveau Cirque”. Nel 2002 nascono in Piemonte, dalla scissione di un unico progetto, le prime due realtà formative fuori dalla tradizione circense: la FLIC Scuola di Circo e l’Accademia Cirko Vertigo. Quest’ultima ha ottenuto nel 2023 l’equipollenza a laurea triennale in DAMS. Nel 2006 nasce la Scuola Romana di Circo, con un corso professionale, e successivamente anche la Piccola Scuola di Circo (Milano) e Accademia Materiaviva (Roma) inseriscono corsi professionalizzanti al loro interno. Sono inoltre molte le scuole e i centri di circo diffusi sul territorio che assicurano una ricchezza formativa spesso in grado di soddisfare esigenze di formazione continua per professionisti.

QUANTE VOLTE VANNO IN SCENA IN UN ANNO GLI ARTISTI DI CIRCO CONTEMPORANEO IN ITALIA

3% 15%

Gli allievi delle scuole italiane hanno diversi sbocchi. Chi si indirizza al circo contemporaneo tende a specializzarsi all’estero (Francia, Belgio, Canada, Regno Unito, Spagna…), quando non a formare collettivi o compagnie dall’incontro di ex-allievi. Chi ha una formazione più classica trova visibilità nei numerosissimi festival/concorsi mondiali, o ingaggi nel circuito tradizionale. Per la carriera di artista esiste però una zona intermedia, ricca di opportunità sia per gli artisti di formazione tradizionale che per quelli formati nelle scuole: è l’immenso circuito lavorativo internazionale composto da teatri di varietà, eventistica, crociere, parchi, show permanenti o grandi tournées. Emblematica è la capacità di incubazione del Cirque du Soleil, che da solo assorbe 1200 artisti di 80 nazioni. In Italia, resta molto diffuso nei mesi estivi la collocazione di progetti personali nel circuito del teatro di strada. Ma come è gestita la carriera di un artista? Se per quasi due secoli è stata dominata dalla figura dell’”agente artistico”, oggi i social ed il web facilitano molto il circuito professionale. Inoltre, una polivalenza non solo acrobatica ma anche di interprete, ha generato nuove declinazioni, così come una logica di “formazione continua”. Se la vita di acrobata termina relativamente presto, gli artisti tendono a rimanere all’interno della professione: come formatori, gestori di troupe o scuole, direttori artistici.

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tra le 10 e le 50 recite tra le 50 e 100 recite

51%

22%

LE CARRIERE PROFESSIONALI

sotto le 10 recite

9%

tra le 100 e le 200 oltre le 200 Nota il campione di 233 artisti che hanno compilato il sondaggio dichiara oltre 15.000 repliche in Italia e 5.000 all'estero

ALL'ESTERO

4% 2% 9%

sotto le 10 recite

30%

tra l1 10 e le 50 recite tra le 50 e 100 recite tra le 100 e le 200 oltre le 200

55%

LA MAPPA DEL CIRCO VOL 2023

Nota I 15 artisti italiani residenti all'estero che hanno compilato il sondaggio totalizzano 940 recite per una media di 60 recite l'anno all'estero e 30 in Italia ciascuno

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ARTISTI DI CIRCO CONTEMPORANEO Campione 240 artisti - Fonte: Raccolta Dati La Mappa del Circo – vol. 2023

PERCORSO FORMATIVO

DISCIPLINE ARTISTICHE

DOVE SI ESIBISCONO

(risposta multipla)

(risposta multipla)

(risposta multipla)

95% è in formazione continua

40% clown

51% scena

(workshop, stage, etc.)

51% è autodidatta

37% giocoliere

49% ha frequentato

28% acrobata

30% è in possesso di una laurea

22% acrobata

18% ha frequentato un master

18% equilibrista al suolo 5% equilibrista

aereo

una scuola professionale di circo

al suolo

sul filo

MODALITÀ LAVORATIVA (risposta multipla)

40% spettacoli di strada

Il 42% degli artisti è specializzato in una sola disciplina

28% strada

Il 49% del campione si è specializzato in 2/3 discipline

20% tendone

Un 9% del campione è specializzato in 4 o più discipline

20% altro

DATI OCCUPAZIONALI

VALORI PREVALENTI DELL’ARTISTA

(risposta multipla)

(risposta multipla)

40% intermittente dello spettacolo

82% espressione di contenuti e messaggi

36% membro di compagnia in ruoli scenici

35% attrazione circense

specialistica a contratto

33% esibizioni in eventistica privata 8%

a contratto ruolo scenico a contratto in compagnie altrui

21% altro

25% collaboratore occasionale 25% altre forme di inquadramento 15% ha partita iva 10% è dipendente a tempo determinato o indeterminato

LA MAPPA DEL CIRCO VOL 2023

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51% eccellenza

tecnica acrobatica

12% tradizione e patrimonio 22% altro


ARTISTI MA NON SOLO

GLI ARTISTI ITALIANI ALL’ESTERO

(risposta multipla)

In quanto ai singoli artisti, sono migliaia gli acrobati italiani ad esibirsi nei cinque continenti, come avviene da secoli. Questa capacità sembra essere ereditata anche dalle compagnie d’innovazione. Molte compagnie e artisti italiani di nuovo circo riescono ad avere successo all’estero (il record è della compagnia Circo e Dintorni, con una circuitazione in tutti e cinque i continenti); e molti artisti del nostro Paese si sono stabiliti all’estero, spesso formando compagnie contemporanee o entrando in compagnie già attive, dove hanno trovato circostanze più confortevoli per costruire la propria carriera artistica e incontrare un folto pubblico. Anche nel circo italiano esiste la “fuga di cervelli”…

52% sono anche insegnanti di circo con specializzazione in 1 o più discipline di circo

35% ingaggiati anche in ruoli creativi 22% ingaggiati anche in ruoli tecnico/amministrativo

8%

si occupano anche di comunicazione

RESIDENZA GEOGRAFICA DEI PROFESSIONISTI DEL CIRCO CONTEMPORANEO

9%

6%

PROFESSIONISTI SEMPREVERDI L’età media dei professionisti attivi nel settore del circo contemporaneo, siano essi artisti o altro, è di 39 anni, con un’età minima di “ingresso” intorno ai 22 anni e le prime generazioni di pionieri che cominciano a varcare la soglia dei 60 anni. Il 48% dei professionisti è over 40. In media l’ingresso nella professione, intesa come fonte di reddito, avviene a 26 anni, e la media degli anni in cui si è attivi nel settore è di 14 anni (con soggetti al loro primo anno di ingresso e all’altro estremo del range veterani che hanno superato i 40 anni di attività).

nord ovest nord est

38% 24%

centro sud isole

23% 19

LA MAPPA DEL CIRCO VOL 2023

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IL CIRCO E LE SUE RETI Il circo, per sua natura itinerante, crea aggregazione tra le proprie parti. Dai collettivi informali, alle compagnie, alle organizzazioni, l’intero mondo del circo esprime slancio al fare insieme. La necessità di aggregazione dello spettacolo dal vivo spinge a creare reti ampie. In Italia il primo esempio è l’AGIS (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo, nata nel 1945), che è a sua volta un modello federativo di associazioni specifiche di imprenditori dello spettacolo. Di queste, una delle più antiche è il circo: l’Ente Nazionale Circhi nasce nel 1948. Grazie a questo “fare rete”, in un’epoca precedente la tecnologia, i circensi riuscirono nel 1968 ad ottenere dallo Stato italiano la prima legge al mondo di tutela del circo. Oggi il circo ha generato organismi di rappresentanza anche per le forme più attuali, tutte impegnate a vario titolo nel sostegno alla promozione, programmazione, formazione, creazione e produzione. Tutte queste reti hanno rilievo verso le istituzioni, perché a loro è demandato il lavoro di lobbying per il riconoscimento e il supporto. Ci piace immaginare le reti come un sistema nervoso capace di fare circolare idee e informazioni nelle tante ramificazioni. Acceleratori che facilitano il viaggio nello spazio e nel tempo. Dai nomi più disparati (richiamando i concetti di federazione, network, rete), il loro status giuridico è generalmente quello di associazioni di secondo livello; quando non rivestono un carattere informale o convergono in altre ragioni sociali. Possiamo poi considerare le reti di circo come una gigantesca filiera internazionale all’interno del quale crescere insieme. Grazie alle reti, un giovane praticante presso una scuola di circo locale ha la possibilità di entrare in contatto, conoscere a allenarsi insieme con suoi coetanei residenti in altre città della sua regione, ma anche con giovani che fanno parte di altre scuole nel resto d’Italia. LA MAPPA DEL CIRCO VOL 2023

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E grazie alle reti internazionali avrà la possibilità di viaggiare all’estero e incontrare altri praticanti di altri Paesi. Il discorso vale per tutte le altre figure che fanno circo in Italia: dagli artisti, ai programmatori, agli insegnanti, esistono ormai reti di circo capaci di offrire a tutte le professionalità la possibilità di confrontarsi con i propri colleghi, nazionali e internazionali. Le reti aiutano a realizzare spettacoli, eventi, progetti che non sarebbero altrimenti possibili, né sostenibili. Fare rete nel circo è un processo partito da lontano, ricevendo un grande impulso con l’avvento del web e dei social. Il desiderio di creare comunità fondate sulla cooperazione e sulla condivisione di saperi è alla base della loro diffusione. Ci sono poi organizzazioni che mettono in rete servizi utili agli artisti dello spettacolo dal vivo. Ne beneficiano in Italia moltissimi artisti e professionisti del circo (CITA, DOC Servizi, Smart, per citare solo le maggiori. Ai servizi delle prime due si rivolgono oltre 400 artisti di circo italiani).

ORGANISMI DI RAPPRESENTANZA Nuovi organismi federativi di tutela sul modello dell’AGIS, e al suo interno, sono nati di recente, come Federvivo (Federazione dello Spettacolo dal Vivo), nata nel 2016. Essa include anche realtà di circo contemporaneo, tra cui ACCI (Associazione Circo Contemporaneo Italia), fondata nel 2017 per favorire la rappresentanza istituzionale delle compagnie d’innovazione; è invece il Forum Nuovi Circhi (nato nel 2016) a riunire le compagnie d’innovazione sotto tendone e sostenere traettorie comuni. Afferenti al settore circo sono poi una serie di organismi come la FNAS (Federazione Nazionale Arte in Strada, fondata nel 1999), C.Re.S.Co (Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea, costituito nel 2010) e ANAP (Associazione Nazionale Arti Performative, fondata nel 2016), che accolgono al loro interno anche molte realtà di circo. Infine l’ampio progetto FISP (Federazione Italiana Spettacolo Popolare) costituitasi nel 2021, che include anche organismi della tradizione circense.

NUOVE FORME AGGREGATIVE

LE RETI E L’EUROPA

Oltre alle associazioni per la tutela istituzionale, esistono poi forme aggregative di natura diversa: aggregati di compagnie, come Cordata For, che sviluppa percorsi artistici e creativi; quelle che coordinano settori particolari, come i clown dottori attraverso la Federazione Nazionale Clown Dottori oppure la Federazione VIP - Viviamo in Positivo, o come la magia con il Club Magico Italiano. L’aggregazione identitaria di temi e generi, come il clown al femminile, ha invece dato vita di recente al Pagliacce Network. Infine le reti informali che uniscono operatori in aree specifiche: tra queste CircoSfera – per lo sviluppo del circo ludico-educativo, delle giovani generazioni (Youth Forum) e delle reti regionali di circo; AltroCirco – per lo sviluppo del circo sociale; TanaSicura – tavolo nazionale per la sicurezza nel Circo e nello Spettacolo in Strada.

Il circo, per sua natura itinerante e internazionale, non si ferma davanti ai confini naturali del Paese, oltre i quali crea reti e progetti per realizzare obiettivi comuni. Un fitto tessuto di reti è ormai presente in molti dei Paesi europei e di tutto il Globo. (Circostrada - European Network for Contemporaray Circus and Outdoor Arts; Federation Mondial du Cirque; ECA - European Circus Association, FEDEC - Federation Européenne des Ecoles de Cirque, EYCO - European Youth Circus Organization; Caravan Network, INCAm - International Network Circus Arts media projects; EJA - European Juggling Association; IBM International Brotherhood of Magicians; FISM - Fédération Internationale des Sociétés Magiques, solo per nominarne alcune). Al loro interno si stringono legami che col tempo originano interconnessioni e opportunità ancora più ampie. Sono molte le reti e le organizzazioni di circo italiane attive come membri all’interno dei maggiori network europei.

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LA MAPPA DEL CIRCO VOL 2023

AL CENTRO DELLA PISTA


SALTIMBANCHI A CORTE IL SOSTEGNO PUBBLICO AL CIRCO

Il sostegno dei poteri pubblici allo spettacolo ha una storia secolare. È però dal secondo dopoguerra che nelle democrazie europee esso diventa strutturato e legiferato dai governi. Per il circo, considerato “spettacolo minore”, l’azione è stata ancora più tardiva. Se si eccettuano l’Unione Sovietica e i Paesi del blocco comunista (in cui il circo era statalizzato), l’Italia è stata la prima nazione al mondo nel 1968 a promulgare una legge sul circo per merito del prestigio e delle forme di sensibilizzazione istituzionale delle famiglie circensi. Essa, pur riconoscendo la “funzione sociale del circo”, non prevedeva ancora contributi economici ma decisive agevolazioni all’attività itinerante, tali da evitare il tracollo del settore. E dagli anni ’80, grazie all’azione continua dell’Ente Nazionale Circhi, che il circo percepisce contributi statali. Anche in questo caso, precedendo altre nazioni. Nel 1985 lo Stato italiano istituisce il FUS-Fondo Unico dello Spettacolo, normando i contributi in cinque aree definite: lirica, musica, teatro, danza, circo/spettacolo viaggiante (ove per spettacoli viaggianti si intende il mondo dei luna-park). Negli ultimi anni, la media annuale dello stanziamento FUS è stata di circa 400 milioni di euro. Di questi, generalmente la cifra spettante al circo è in media circa il 2% (quasi 8 milioni), per un centinaio di beneficiari. È forse possibile stimare che circa la metà dei soggetti che praticano oggi circo a livello nazionale percepisce ormai contributi statali. LA MAPPA DEL CIRCO VOL 2023

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Il FUS non è una erogazione benefica: ha lo scopo di coprire il deficit su budget coperti da altre entrate (incassi, etc.), anche se in molti casi si rivela determinante. Se nel campo dello spettacolo il FUS assiste produzione e programmazione, il caso del circo è particolare: l’itineranza del luogo stesso di esibizione ha sempre unificato i due aspetti. Il segmento più rilevante è quello delle imprese circensi: oggi 32 grandi tendoni di tradizione percepiscono contributi, con un range che varia da oltre 20mila a 200mila euro circa per soggetto. Negli ultimi anni (dal 2015) è stata introdotta la definizione ministeriale di “circo d’innovazione e contemporaneo”: non è un concetto su basi estetiche o di contenuto, ma tecnicamente l’apertura a compagnie che svolgono solo produzione, distribuite da circuiti esterni, “senza l'utilizzo di tendoni, presso spazi teatrali”. Sono in 18 a percepire il FUS, con cifre tra le 20mila e oltre 40mila euro per soggetto (di esse, quattro sono provviste anche di tendone).

SOSTENIBILITÀ Il 40% circa delle realtà di circo analizzate indica come rilevante il sostegno ministeriale e quello delle istituzioni territoriali (regione, comune). Per il 30% sono invece rilevanti i contributi provenienti da istituzioni private (fondazioni), mentre solo il 12% raccoglie attraverso i contributi europei un sostegno di rilievo per le proprie attività. Altri ricavi caratteristici, come la vendita di biglietti e le sponsorizzazioni, risultano un contributo rilevante per 1/3 delle organizzazioni, mentre le quote di iscrizione ai corsi risultano un ricavo prioritario per la quasi totalità delle scuole di circo amatoriali.

CONTRIBUTI STATALI PER IL CIRCO 2022

Tra imprese e compagnie, 7 ricevono aiuti per le tournée all’estero (due di esse sono tendoni di innovazione).

Imprese di tradizione 32

Dal 2022, con la categoria centri di produzione, si è ulteriormente consolidata la fusione tra programmazione e produzione: ma, cosa innovativa in campo circense, unendo alle tourné una stanzialità territoriale. Oggi i centri sono 4, tutti emanazione di compagnie.

Centri di produzione

4

Festival competitivi

3

Esiste poi il settore dei festival: un’importante fetta è destinata alle tre manifestazioni competitive (International Circus Festival of Italy, Salieri Circus Awards e Italian Circus Talent Festival); sono invece in grande crescita i festival di circo d’innovazione disseminati sulla penisola, oggi in 18 ad essere sovvenzionati. Importante è poi il campo dei progetti di promozione, divisi nei campi di inclusione sociale, formazione del pubblico, ricambio generazionale e formazione (quest’ultimo campo riconosce quattro scuole d’interesse nazionale), per un totale di 20 soggetti beneficiari.

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2700

Circhi d'innovazione 18

604 1000 766 526

Festival 18

1500

Promozione e formazione 20 Tournées all'estero

7

Progetti speciali

4

132 150 1200

Rinnovi attrezzature (circhi e luna park) 0

500

1.000

1.500

migliaia di euro 2.000

2.500

I numeri in verde a fianco dei campi indicano i soggetti beneficiari Elaborazione basata sui dati ufficiali del Ministero della Cultura – Dipartimento Spettacolo

LA MAPPA DEL CIRCO VOL 2023

AL CENTRO DELLA PISTA

3.000


L’itineranza causa deperimento: un fondo speciale riguarda infine il rinnovo attrezzature, che riguarda maggiormente il mondo delle giostre.

PROGETTI EUROPEI Negli ultimi due decenni, un motore decisivo dell’impulso alle arti circensi è stato dato dalle politiche di supporto alla cultura e alle reti internazionali della Comunità Europea, attraverso i programmi di Creative Europe, Erasmus+, Perform Europe, Culture Moves Europe. Questi programmo hanno generato legami e reti promotori di numerosi progetti (formazione, festival, inclusione, ricerca artistica, sostenibilità, circuitazione, incontri) ma soprattutto stimolato la mobilità artistica e degli operatori. Ad oggi il circo, considerato l’altissimo numero di progetti finanziati, rappresenta per l’Europa uno dei settori di punta nelle strategie culturali. È invece il programma Boarding Pass del MIC a sostenere progetti di internazionalizzazione delle carriere di compagnie e operatori italiani, di cui beneficiano in media almeno 5 progetti di circo ogni anno.

LA MAPPA DEL CIRCO VOL 2023

Vanno infine considerati altri aiuti afferenti indirettamente al settore circense: si tratta dei progetti multidisciplinari: circuiti di distribuzione e festival, a componente circense variabile. Dei circuiti regionali multidisciplinari 11 su 13 includono il circo, con una percentuale che varia da circuito a circuito. Da non dimenticare l’arte di strada, che però è finanziata nel settore teatro. Di un certo rilievo è anche il sostegno istituzionale ad attività di circo fornito da Regioni e Comuni, nel quadro delle politiche territoriali di sostegno al mondo dello spettacolo dal vivo, e quello fornito da alcuni istituti privati, in genere fondazioni bancarie, notoriamente impegnati nel sostegno alle politiche culturali e di inclusione.

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OLTRE LO SPETTACOLO

CIRC-


PRATICHE LUDICHE E SOCIALI

La materia stellare di cui è fatto il circo alimenta passione anche oltre l’ambito artistico professionale. Il circo sa plasmare nuovi mondi nei quali lo spettacolo e la pratica del circo si mettono al servizio di finalità diverse all’interno della società e del tempo libero. In questi mondi paralleli, nuove comunità di professionisti hanno sviluppato negli ultimi 40 anni sistemi di valori, pratiche di successo, strutture organizzative, nuove professionalità, modelli sostenibili, inserendo il circo nella vita quotidiana, rendendolo accessibili e dagli effetti benefici ed emozionanti. Al centro di questi ecosistemi il comune denominatore è la consapevolezza che, con un sapiente composto di valori e buone pratiche, “fare circo” fa bene al corpo e allo spirito, anche per chi non ha scelto di farne una professione artistica. La diversità qui regna sovrana, e una veloce panoramica interstellare ci restituisce tanti mondi.

NEL TEMPO LIBERO Sono migliaia gli appassionati che in Italia hanno scelto di praticare il circo come hobby, per puro piacere, spesso eleggendo un unico attrezzo/disciplina. Qui il circo si pratica nel tempo libero, da autodidatti, oppure allenandosi liberamente con amici, spesso frequentando stage e partecipando ad appuntamenti periodici di incontro e di festa, dove è una specifica disciplina di circo LA MAPPA DEL CIRCO VOL 2023

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a caratterizzare lo stesso evento (convention, meeting, retreat, e altre modalità simili), incontrando in queste occasioni anche professionisti del settore. La prima convention italiana dei giocolieri è datata 1998, seguita poi da un pullulare di eventi che ancora oggi attraversa l’intera penisola.

CIRCO LUDICO-EDUCATIVO Sono decine di migliaia i bambini, adolescenti, giovani, adulti che si rivolgono alle scuole di circo per una pratica ludica ed educativa. La nascita del circo ludico-educativo, insieme a quella del circo sociale, è legata ad almeno due importanti trasformazioni sociali. Da un lato, nuove forme di circo nascono sull’onda dei movimenti degli anni ’60 e ’70, in cui arti ritenute popolari, marginali, come le arti circensi e di strada - emergono come strumento “radicale” di comunicazione ed espressione sociale e politica. Parallelamente, si sviluppa a tutte le latitudini, anche la pratica amatoriale del circo, nel campo dello sport e del tempo libero, diventando accessibili anche ai ceti medi e popolari. Negli anni '80 nascevano in Europa le prime scuole di circo amatoriali: SorinCirkus (Finlandia), Le Plus Petit Curque du Monde (Francia), Cabuwazi (Germania) hanno superato i 30 anni di attività. Un proliferare di organizzazioni, piccole, medie e grandi che ha originato ben presto federazioni nazionali in molti paesi (la FFEC in Francia celebra i suoi 30 anni di vita, con gli altri paesi che hanno seguito a ruota il processo). Una esperienza arrivata in Italia nei primi anni ’90, grazie a scuole pioniere come Animativa (Merano, BZ), Circomix (Vandoies, TN), Piccola Scuola di Circo (Milano) e Teatrazione (TO). Sulla loro scia è gradatamente cresciuto un intero settore, grazie anche al lavoro di rete e di formazione del programma CircoSfera dell’Ass. Giocolieri & Dintorni. Negli anni si è consolidato e strutturato un vero settore, forte oggi di oltre 100 scuole su tutto il territorio italiano, diventato anche uno dei maggiori vivai per i futuri artisti di circo e per la crescita di un pubblico di esperti e appassionati di circo.

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DAI GIOCOLIERI PER I GIOCOLIERI Nel 1947 a Pittsburgh, Pennsylvania (USA), durante una convention dell’International Brotherhood of Magicians, 8 giocolieri fondarono la IJA (International Jugglers’ Association), con l’intento di organizzare incontri a cadenza regolare riservati ai giocolieri in un clima di reciproca amicizia. Nasceva così un movimento dal basso che, approdato in Europa nel 1987 con la EJA (European Juggling Association), avrebbe a catena generato in tutto il mondo associazioni e convention “dai giocolieri per i giocolieri”. In Italia la prima Convention Italiana di Giocoleria sarà organizzata nel 1998 dalla AIG (Ass. Giocolieri Italiani), lasciando poi il testimone alla Convention di Giocoleria della Brianza, nata nel 2007 per opera di PLAY Jugging, per arrivare alla più recente ACDC a Celleno nel 2022, organizzata da Il Circo Verde. Nel mezzo una lunga serie di convention regionali da nord a sud. Tutte insieme hanno permesso alla numerosa comunità di giocolieri italiani, con migliaia di appassionati, di crescere insieme e condividere “the joy of juggling”.

CONVENTION, MEETING, RETREAT, GATHERING… Sulla scia delle convention di giocoleria, e mutuandone la struttura, sono sorte nel mondo, a cavallo del millennio, una ricca serie di incontri per appassionati e professionisti, dedicati a singole discipline come acrobatica aerea, verticalismo, hula hoop, monociclo, fuoco, equilibrismo, etc. Sono tante le comunità di praticanti che hanno deciso di incontrarsi periodicamente, in una modalità residente e intensiva, ad alto tasso di condivisione, in un luogo ben attrezzato per il soggiorno, l’allenamento, i workshop, gli spettacoli. Gli incontri si sostengono attraverso le quote di partecipazione e possono durare da un week end a 4/5 giorni. Un core team di poche persone progetta e coordina l’intero evento, coadiuvato da formatori e/o artisti, e un cospicuo numero di volontari, che spesso sono anche partecipanti all’incontro.

LA MAPPA DEL CIRCO VOL 2023

OLTRE LO SPETTACOLO


I PRECURSORI DEL CIRCO SOCIALE Circus Elleboog, fondato ad Amsterdam nell’immediato dopo guerra, è una delle primissime esperienze che anticipa un approccio del circo sociale e del circo educativo che si svilupperà, in quei decenni, simultaneamente in diverse aree del mondo: nella Spagna ancora fascista con il Circo de los Muchachos di Jesus Silva; in Scozia dove Reg Bolton istituì una scuola di circo estiva nel 1977; in Irlanda del Nord, dove il Belfast Community Circus nacque nel 1985 per unire giovani appartenenti a comunità in conflitto; in Canada con il lancio del Cirque du Monde - programma sociale del Cirque du Soleil - nei primi anni ‘90; in Francia con la Carta della Creazione delle Nazioni Unite del Circo Sociale nel 2002; in Brasile e altri paesi dell’America Latina dove grazie all’influenza di Augusto Boal si diffonde, a partire dai primi anni ’90, l’approccio dell’arte-educazione, che lega le attività creative e artistiche e il campo dell’educazione informale. Sarà invece dall'iniziativa del clown Miloud per i ragazzi di strada di Bucarest che nel 1996 nascerà Fundatia Parada, ancora oggi impegnata nel supporto alle giovanissime generazioni rumene. fonte: Nuove pratiche di un circo che crea comunità, di Ilaria Bessone e Adolfo Rossomando, pubblicato in “Conoscere, creare e organizzare circo”, a cura di Valeria Campo e Alessandro Serena - Franco Angeli Editore, 2019

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CIRCO SOCIALE Una specifica attività di circo è arrivata nelle periferie del mondo, a partire dagli anni ’90, spinta da un impegno di trasformazione nel sociale, nella forma specifica e strutturata di progetti votati all’inclusione e all’accoglienza. Una declinazione del circo, nobile per intento ed estremamente efficace nei risultati, che coinvolge oggi migliaia di bambini, giovani ed adulti in situazioni di disagio psico-fisico, economico, culturale, inclusi migranti ed extracomunitari. Entriamo qui nell’orbita del circo sociale, dei clown dottori, della giocoleria funzionale. Storie di vita reale che sono entrate nell’immaginario collettivo grazie allo slancio e all’intuizione di visionari come il clown Miloud, Patch Adams e all’impegno di un folto numero di artisti e operatori attivi presso fasce disagiate. Lo stesso Cirque du Soleil per molti anni ha dedicato importanti risorse al suo programma Cirque du Monde, formando operatori e sostenendo progetti di circo sociale ai quattro angoli del mondo. La “funzione sociale” del circo viene sancita dalle leggi italiane già dal 1968 (Lg 337, 18/03/1968). Qui in Italia, oltre ad iniziative come Il Circo della Pace (2008-2012) curata da Accademia Perduta, sarà la Fondazione Uniti per Crescere, fondata nel 2009, ad incentivare per prima progetti di circo sociale su base continuativa. La seguiranno a ruota molte realtà di circo, la maggior parte delle quali confluiranno nel 2014 in AltroCirco, programma di sviluppo del circo sociale in Italia dell’Ass. Giocolieri & Dintorni, sostenuto nei suoi anni di avvio anche da Cirque du Monde.

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IL CIRCO COME SPORT

CLOWN DOTTORI

I virtuosismi e le acrobazie del circo sono state già nell’800 coltivate all’interno delle palestre ginniche e hanno da sempre suscitato ammirazione e interesse negli sportivi, notoriamente attenti alla qualità del gesto atletico. È presso la comunità internazionale dei giocolieri che, a cavallo tra i due millenni, si è largamente diffusa la pratica della giocoleria come sport. Proverbiali le discipline del joggling, la World Juggling Federation oppure i tornei di Fight Night Combat. Parallelamente nascevano campionati e federazioni anche di monociclo, mentre il diabolo già nel 1983 era diventato sport nazionale a Taiwan. Per altri versi, in tempi più recenti, al pari dello skate, del parkour e di altre attività outdoor ad alto tasso atletico, alcune discipline circensi hanno generato entusiasmo anche nelle palestre, vestendo i panni di attività sportive.

La nascita del Clown Dottore come figura tecnica sociosanitaria con metodi ed obiettivi definiti, avvenne 30 anni fa a New York. Era il 1986 quando il clown Michael Christensen del Big Apple Circus di New York partecipò ad un evento nel Babies & Children’s Hospital del Columbia-Presbyterian Medical Center di New York, in seguito al quale venne creata la prima Clown Care Unit. La Clownterapia era nata e negli anni successivi iniziò a diffondersi rapidamente a livello internazionale. In Italia sono oggi diverse migliaia i clown dottori che hanno seguito un percorso di formazione e sono attivi nelle strutture ospedaliere, sia come volontari, sia come professionisti. Un vasto numero di associazioni/federazioni sono di riferimento in questo settore, tra queste (in ordine di fondazione): Fondazione Theodora (1995), Soccorso Clown (1997), Clown One Italia (2000), Federazione ViviamoInPositivo (2003), Federazione Associazioni “Ridere per Vivere” (2004), Federazione Nazionale Clown Dottori (2005).

Sono decine di migliaia le persone che oggi praticano in Italia discipline di circo nella forma di attività di fitness e/o sportiva. È il caso ad esempio delle discipline aeree, con una diffusione incredibile in buona parte delle associazioni sportive, accolte anche nell’alveo della Federazione Ginnastica d’Italia, oltre che da tutti gli Enti di Promozione Sportiva. Oppure la danza acrobatica: Federazione Italiana Pole Dance, Federazione Italiana Danza Sportiva, sono solo alcune delle organizzazioni nate per rispondere a questo fenomeno. In questi contesti sportivi la presenza delle discipline acrobatiche non prevede quasi mai un incontro ravvicinato con il mondo del circo inteso come fenomeno culturale, sociale ed artistico, culminando per lo più in competizioni sportive, contest e tornei, con tanto di classifiche, medaglie e record, invece che sul palcoscenico.

GIOCOLERIA FUNZIONALE Strutturata grazie al lavoro di Craig Michael Quat, uno dei pedagogisti circensi più innovativi di questi anni, la Giocoleria Funzionale viene applicata fin dal 2011 con successo nel lavoro con soggetti diversamente abili. Grazie all’utilizzo di attrezzi come i “Quat Props” – tra quelli più versatili citiamo la “juggleboard” - che possono rallentare, destrutturare i movimenti della giocoleria, si riesce a fornire al sistema nervoso di soggetti svantaggiati il tempo di analizzare, registrare ed in seguito riprodurre movimenti specifici. Grazie ad una sua rapida diffusione in Italia, nel 2022 viene organizzata la prima Convention di Giocoleria Funzionale, alla quale hanno partecipato oltre 60 operatori da tutta Italia. fonte: “Studio degli effetti del lavoro di Giocoleria con juggleboard su soggetti con disabilità intellettiva”, 2019, di Lapo Botteri

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LA MAPPA DEL CIRCO VOL 2023

OLTRE LO SPETTACOLO


A SCUOLA DI CIRCO 20.868 persone hanno partecipato a laboratori/stage/open day/progetti/ convention e qualsiasi altra modalità di pratica circense, di frequenza inferiore a quella annuale. 13.545 persone hanno frequentato corsi annuali amatoriali di arti circensi. 11.086 persone hanno partecipato a laboratori/stage/open day/progetti/ convention gratutiti e qualsiasi altra modalità di pratica circense, di frequenza inferiore o superiore a quella annuale. oltre 200 gli allievi hanno frequentato corsi professionali, o professionalizzanti, di arti circensi di durata almeno annuale.

INSEGNANTI NELLE SCUOLE/PROGETTI DI CIRCO Sono oggi circa 900 gli insegnanti di circo che conducono corsi/progetti di circo all’interno del campione di 77 scuole di circo e progetti di circo sociale che ha compilato il sondaggio online. Il fiorire fin dagli anni ’90 in Europe a poi in Italia delle scuole di circo ludicoeducative e di progetti di circo sociale ha visto il crescente sviluppo e interesse per una pedagogia del circo improntata su valori di inclusività, solidarietà e libera espressione. Il curriculum formativo tecnico e pedagogico degli insegnanti di circo si è conseguentemente arricchito di competenze, grazie ad un intenso confronto e condivisione all’interno dei singoli Paesi, alimentato da organizzazioni ombrello. Un processo rinforzato a partire dal 2009 dalla nascita di organizzazioni internazionali (EYCO in Europa e AYCO in USA), dove le competenze acquisite dai più esperti formatori per formatori sono state messe a disposizione per l’elaborazione di curriculum formativi sempre più puntuali, adottati poi nei diversi Paesi membri. La maggior parte delle scuole di circo ludico-educative italiane è affiliata ad enti di promozione sportiva, e di conseguenza gli insegnanti di circo sono inquadrati come istruttori sportivi, con un crescente tendenza all’acquisizione di partita IVA.

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MAGIA E ILLUSIONISMO Il settore della magia italiana è vivace e in continuo mutamento tra associazioni, riviste, negozi, case editrici specializzate. Fondato nel 1952, il Club Magico Italiano (CMI), conta 500 soci circa in tutta Italia e 42 delegazioni sul territorio nazionale. La sua rivista ufficiale è Magia Moderna. Ogni anno organizza il Congresso annuale Internazionale del Club Magico Italiano ad Abano Terme (Padova). Al suo interno opera il CMI College, un organismo formativo. Altra associazione presente sul territorio nazionale con sedi regionali dette anche Ring, l’International Brotherhood of Magicians (IBM), la più grande organizzazione mondiale di maghi, con membri in 88 paesi. Masters of Magic (MOM) è una organizzazione nata nel 2008 con sede a Torino che promuove la magia, a livello nazionale e internazionale. In preparazione il Campionato Mondiale di Magia FISM che l’Italia ospiterà a Torino nel 2025. Oltre a queste grandi associazioni esistono realtà localizzate altrettanto importanti come a Milano il Club Arte Magica (CLAM) o il Circolo della Magia di Torino (CADM), la Corte dei Miracoli di Livorno che organizza il Convegno Annuale di Storia della Magia.

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INSEGNANTI DI CIRCO Campione 149 insegnanti di circo - Fonte: Raccolta Dati La Mappa del Circo – vol. 2023

COMPETENZE DEGLI INSEGNANTI

DISCIPLINE INSEGNATE

PERCORSO FORMATIVO

(risposta multipla)

(risposta multipla)

(risposta multipla)

64% formatore in corsi amatoriali 45% formatore per l'infanzia

47% giocoleria

92% formazione continua

32% clown

44% autodidatta

30% discipline aeree

40% ha frequentato

36% formatore in corsi professionali

27% equilibrismo a terra/sul filo

31% formatore circo sociale

25% acrobatica al suolo

23% formatore di formatori

INSEGNANTI DI CIRCO MULTITASK (risposta multipla)

98% 30%

sicurezza fisica ed emotiva di allievi e allieve

36% in possesso di una laurea 26% ha frequentato

un corso professionale per insegnanti di circo

34% altre discipline

(risposta multipla)

come individuo

una scuola professionale di circo

18% mimo / teatro gestuale

LE PRIORITÀ PER UN INSEGNANTE DI CIRCO

100% crescita dell’allievo/a

(workshop, stage, etc.)

9%

85% sono anche artisti

con specializzazione in 1 o più discipline di circo

40% ingaggiati anchei in ruoli creativi 32% ingaggiati anche in ruoli

eccellenza tecnico/acrobatica

tecnico/amministrativo

11% si occupano anche di comunicazione

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LA MAPPA DEL CIRCO VOL 2023

OLTRE LO SPETTACOLO

ha frequentato un master


SCOPRIRE IL CIRCO CULTURA CIRCENSE E IMMAGINARIO DELLA PISTA

Oltre alla pratica di artista e a quella di dilettante, esiste anche quella di spettatore. A unire protagonisti e fruitori del circo si è sviluppato un universo culturale in cui i supporti di riflessione e di formazione del pubblico arricchiscono sia gli addetti ai lavori che la società attorno ad essi. La stampa si è da sempre occupata del circo, sebbene più sotto l’aspetto della cronaca di colore (quasi sempre legata agli animali) che della riflessione critico-artistica di contenuto. Nel 1967, i pochi “critici di circo” dei quotidiani italiani si riunirono nel Club Amici del Circo (oggi ancora attiva come associazione di appassionati) e fondando la rivista mensile Circo (che oggi continua a riflettere sul circo classico italiano, anche tramite la versione web circo.it). Nel 1998 nasce Juggling Magazine, il cui prezioso sguardo spazia su ogni forma di circo attuale, arrivando a fondare e coordinare dal 2011 il network INCAm (International Circus Arts media projects). In Italia è attorno al 2000 che la stampa culturale si estende al circo contemporaneo: grazie sia alla nascita del primo evento di settore (la Festa del Circo di Brescia) che al clamore delle tournée italiane del Cirque du Soleil. Oggi l’arrivo in città di uno spettacolo o festival circense (classico o contemporaneo) trova spazio sulla stampa scritta e televisiva (sebbene più come notizia redazionale e meno in termini di recensione), contribuendo a formare un rinnovato immaginario nel pubblico.

LA MAPPA DEL CIRCO VOL 2023

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Oggi in Italia si è consolidata una forma di cultura circense diffusa in diverse declinazioni: editoria, accademia, conservazione del patrimonio, convegnistica, cronaca. Esse riguardano equamente tutte le forme di circo. Nelle università italiane si moltiplicano le tesi di laurea su ogni aspetto dell’universo circense; e nel 2004 viene istituita all’Università Statale di Milano una cattedra di Storia dello Spettacolo Circense, da cui scaturisce l’appuntamento annuale delle Giornate di Studio sull’Arte Circense. Anche le principali scuole professionali di circo italiane istituiscono corsi di storia del circo o incontri teorici con esperti internazionali. Negli ultimi anni iniziative di formazione e coinvolgimento del pubblico, come Progetto Quinta Parete (Ass. Giocolieri & Dintorni) o Open Circus (Ass. Circo e Dintorni), diffondono sul territorio nazionale attività di sensibilizzazione alla cultura circense, anche all’interno delle comunità di circo, sia amatoriali sia professionali in meeting, festival, raduni. L’Ass. Quattrox4 a Milano, impegnata nella ricerca sul circo contemporaneo, organizza e partecipazione a convegni, conferenze, incontri, dibattiti, tavole rotonde. Il team di AltroCirco fornisce invece, attraverso il convegno annuale internazionale Altra Risorsa, un confronto e documentazione sul circo come strumento di trasformazione nel sociale. Vi è poi una riscoperta del patrimonio: sull’esempio di quanto in atto già in Francia, il passato secolare del circo viene riscoperto per le nuove generazioni, non in un esempio nostalgico di tradizione, ma come radice universale per la costruzione del contemporaneo.

TELEVISIONE E WEB: LA PIÙ GRANDE PLATEA DI CIRCO Se tutto lo spettacolo dal vivo è oggi secondario rispetto all’intrattenimento domestico (vedi la crisi del cinema in sala), il circo incontra un coinvolgimento significativo anche nel mondo virtuale. Sul piccolo schermo, ogni settimana almeno quattro milioni di italiani apprezzano acrobati e trapezisti nei “talent show” (e almeno due milioni con le trasmissioni natalizie di circo); i numeri circensi dei talent producono inoltre otto milioni di interazioni social con oltre 100 milioni di video visualizzati1. Su circa 15 numeri di arte varia proposti in ciascuna puntata, almeno la metà sono di pura provenienza circense. Molti altri al confine dell’acrobazia con sport, danza, performance. Da non dimenticare l’impatto formativo che ha avuto su generazioni di spettatori il Festival di Monte-Carlo: appuntamento fisso, coinvolge da oltre trent’anni una media di due milioni di telespettatori italiani. La puntata del 3 novembre 2023 del programma “Tu Si qué Vales” su canale 5 ha totalizzato 3 milioni 856mila telespettatori pari al 27.85% di share (fonte Auditel). La prima edizione in Italia è del 2014. Le serate finali raggiungono circa 5 milioni di telespettatori. 1

Il programma “Italia Got Talent” (su Disney+) ha avuto 8,5 milioni di interazioni social e 133 milioni di video visualizzati nel corso di settembre 2023(fonte Sensemakers). In Italia va in onda dal 2009. Il Festival del Circo di Monte-Carlo del 25 dicembre 2022 (Raitre) è stato visto da Un milione 269.000 spettatori pari ad uno share del 9.3%. È trasmesso in Italia consecutivamente dal 1990.

La conservazione era stata affidata per decenni alla passione di collezionisti privati, il cui prezioso lavoro resta oggi vivacissimo; nel 2003 viene istituito a Verona il CEDAC (Centro di Documentazione sulle Arti Circense). Con decine di migliaia di libri e documenti, diventa uno dei più completi archivi del pianeta sulla storia del circo, attivo anche con mostre e pubblicazioni.

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LA MAPPA DEL CIRCO VOL 2023

OLTRE LO SPETTACOLO


MUSEI DEL CIRCO Accanto a esposizioni temporanee, affidate per lo più a iniziative private di collezionisti, o a istituzioni quali il CEDAC, trovano spazio alcuni Musei permanenti aventi l’obiettivo di conservare e trasmettere la storia del Circo. A Imperia, presso la fiabesca Villa Grock, esiste il Museo del Clown dedicato al celebre Adrian Wettach, in arte “Grock”. All’interno del parco divertimenti Fiabilandia (Rivazzurra, Rimini), la famiglia Casartelli ha realizzato il 1° Museo Didattico Circense Italiano. A Gello (PI) la Cooperativa Chez Nous le Cirque ha realizzato un piccolo museo attingendo a cimeli di varie famiglie circensi. A Cherasco, nelle Langhe, dal 2013, c’è Il Museo della Magia, un percorso a tappe attraverso la storia della magia con tanto di biblioteca specializzata consultabile dal pubblico.

LA MAPPA DEL CIRCO VOL 2023

Sono molte le scuole e centri di circo che hanno oggi le loro biblioteche di circo, più o meno vaste, fruibili dal pubblico e oggetto di iniziative, anche innovative, per la promozione della lettura, come quella recente della Scuola Romana di Circo. Sono invece circa 30 i corner di Juggling Magazine disponibili su tutto il territorio nazionale, spesso affiancati a queste biblioteche. Il web resta il più potente elemento aggregativo e formativo. Compagnie e festival sono presenti con siti e pagine social. Il pionieristico sito circusfans.it, presente dal 1999, è un prezioso strumento di aggiornamento internazionale, precursore di altre testate online, come circusnews.it, PassioneCirco.net. In tempi recenti è la videozine TG Juggling che ha attirato l’attenzione di un vasto pubblico di appassionati della giocoleria. Se si è sviluppata in modo considerevole in Italia una letteratura di supporto (critica, storica, manualistica), l’immaginario circense viene nutrito anche dalle altre arti. La narrativa italiana recente trae spesso le proprie storie dal mondo del circo; così come sono frequenti i film ispirati al mondo eterno della pista, quanto video musicali o spot pubblicitari.

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LA RACCOLTA DATI

CIRC-


OVERVIEW DEL SETTORE CIRCO CONTEMPORANEO Campione 176 realtà di circo - Fonte: Raccolta Dati La Mappa del Circo – vol. 2023

TIPOLOGIA RISORSE UMANE

QUALI ATTIVITÀ PER LE REALTÀ DI CIRCO CONTEMPORANEO (risposta multipla)

68 organismi di programmazione

6% 8%

Il 50% delle organizzazioni di circo contemporaneo sono attive su più fronti,

78 organismi di produzione

svolgendo attività di produzione,

77 scuole di circo

Una forte propensione alla condivisione

42 progetti di circo sociale 19 residenze artistiche 10 agenzie di diffusione 6 reti e network

di relazione e collaborazione con il territorio,

circuitazione, programmazione e formazione.

4

1

9

3 ’91 ’92 ’93 ’94 ’95 ’96 ’97 ’98 ’99

1990

53%

8% 3

creativi (registi, coreografi, scenografi, costumisti, etc) grafica e Comunicazione amministrativi

RESIDENZA GEOGRAFICA DELLE ORGANIZZAZIONI

16

9

0 ’89

tecnici (audio, video, rigger. etc.)

18%

di un “centro” di circo.

15 7

insegnanti

9%

fino ad assumere le caratteristiche

16

8

artisti

le rende inoltre molto attive in termini

IL CIRCO CONTEMPORANEO COSTRUISCE LA SUA STORIA

12

6%

7%

nord est

37%

3

’01 ’02 ’03 ’04 ’05 ’06 ’07 ’08 ’09 ’11 ’12 ’13 ’14 ’15 ’16 ’17 ’18 ’19 ’21 ’22 2000 2010 2020

Le prime organizzazioni di circo contemporaneo

Il 62% delle organizzazioni di circo

sono nate a cavallo tra gli anni ’80 e ’90.

contemporaneo è attivo da oltre 10 anni,

Da allora il ritmo di crescita è stato continuo,

e negli ultimi 10 anni sono nate 65 nuove

con un’accelerazione a partire da fine anni’90,

organizzazioni a prevalenza circo.

26%

36

centro sud isole

22%

che solo la pandemia ha parzialmente ridotto.

LA MAPPA DEL CIRCO VOL 2023

nord ovest


PRIORITÀ PER LE ORGANIZZAZIONI DI CIRCO

72%

Espressione di contenuti e messaggi

59%

Formazione e coinvolgimento del pubblico

INQUADRAMENTO PROFESSIONALE

5%

dipendenti con contratto full-time a tempo indeterminato

26%

69%

Parità di genere

52%

Trasmissione del patrimonio culturale

51% 49%

Eccellenza tecnico/acrobatica

dipendenti con contratto part-time

45%

Ricerca ed Innovazione

collaboratori occasionali/esterni con partita iva, Co.co.co, intermittenza (anche attraverso cooperative)

41%

Crescita sostenibile

38%

Ricambio Generazionale

35%

Internazionalizzazione 0

20

30

40

% 50

PRESENZA SU WEB E SOCIAL

EQUILIBRIO DI GENERE

1%

10

(risposta multipla) Alla domanda “Definite l'identità di genere nella quale

5%

vi riconoscete” le risposte rivelano una quasi parità dei generi maschile e femminile all’interno del circo contemporaneo. Il 37% delle organizzazioni di circo dichiara di adottare specifici

98% delle organizzazioni ha

un sito web e pagine social

protocolli/regolamenti per garantire una rappresentanza equa

48%

46%

tra generi all'interno del Consiglio Direttivo o dell'organismo che prende decisioni ai massimi livelli, oppure per garantire

94% degli artisti ha almeno un account social

una rappresentanza equa tra generi nel cast artistico artistica/corpo insegnanti/amministrazione e staff in generale.

40% degli artisti ha un sito web

femminile maschile non binaria preferisce non rispondere

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LA MAPPA DEL CIRCO VOL 2023

LA RACCOLTA DATI

60

70

80


METODOLOGIA, FONTI, CAMPIONE

LE FONTI “La Mappa del Circo – vol. 2023” si è avvalso di differenti fonti per la compilazione del report finale e della mappa online geolocalizzata. L’azione cardine del progetto è stata la raccolta dati (RD), condotta con metodologia mista, affiancando a strumenti di logica puramente “estrattiva”, come il questionario online, ulteriori strumenti legati a momenti “partecipativi” di incontro e dialogo con i soggetti interessati. Nelle analisi dei dati e nella compilazione della mappa geolocalizzata sono state tenute in considerazione anche le realtà che, pur non avendo compilato il questionario online, risultassero ai conduttori della RD attive sul territorio italiano, e limitatamente ai dati di cui si era in possesso. Ulteriori dati sono stati raccolti facendo riferimento ad altre fonti disponibili che vengono puntualmente segnalate nel report. L’approccio al settore da diverse angolature era teso a fornire uno spaccato che facesse emergere con maggiore dettaglio le caratteristiche, la ricchezza e le potenzialità del settore.

LA MAPPA DEL CIRCO VOL 2023

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CAMPIONE E PERIODO DI OSSERVAZIONE La compilazione del sondaggio online è stata liberamente aperta indistintamente a tutti i soggetti che promuovono il circo e che riconoscono le proprie attività come attività di circo. Il questionario online forniva una serie di tipologie di attività nelle quali riconoscersi, dando la possibilità a ciascun soggetto di selezionare più tipologie di appartenenza, oltre ad indicarne altre non presenti in elenco. Un’analisi delle compilazioni pervenute rivela che hanno partecipato all’iniziativa soltanto realtà che si identificano nel settore del circo contemporaneo. Caratteristiche del campione che ha partecipato al questionario online: organizzazioni a prevalenza circo (176) liberi professionisti del settore circo (310) organismi multidisciplinari (15) organizzazioni di clown dottori (8)

• • • •

Ciascun questionario contemplava un range di domande, variabile da 25 a 50 alcune delle quali condizionate al valore di una risposta precedente. I dati raccolti, nel rispetto della privacy, sono stati aggregati e pubblicati esclusivamente sotto forma di statistiche di settore. La RD è stata aperta il 1 settembre 2023 e chiusa il 15 novembre 2023. Lo script dei questionari ha seguito per alcune linee quello adottato per la mappatura del settore realizzata nel biennio 2017/2018 da Ass. Giocolieri & Dintorni nell’ambito del Progetto Quinta Parete, in collaborazione con Censimento Circo Italia dell’Ass. Quattrox4, così da permettere un confronto su alcuni dei dati già rilevati. Precisiamo, tuttavia, che il confronto fra le statistiche di questo monitoraggio e quelle del precedente ha valore puramente indicativo e limitato solo ad alcuni parametri.

INDICATORI

I dati raccolti hanno riguardato, dove non altrimenti indicato, il periodo di osservazione 31/08/2022 – 31/08/2023, prediligendo come lasso di tempo con dati coerenti il fattore “stagionale/scolastico” all’annualità “solare/fiscale”.

LA RACCOLTA DATI ONLINE La RD online è stata realizzata tramite metodologia CAWI (Computer Assisted Web Interviewing), utilizzando la piattaforma online TypoForm. Per coprire al meglio le differenti tipologie di campione interessate dall’iniziativa sono stati approntati questionari online distinti, ciascuno rivolto ad un target specifico. Un primo questionario era dedicato a realtà a prevalenza circo costituiti come organismi di produzione, programmazione, formazione e promozione attivi nel settore. In questo campione rientrano una grande varietà di realtà e di esiti (compagnie, festival, scuole, organizzazioni di settore, media, etc.). Un secondo questionario era dedicato a tutti i professionisti attivi nel settore, siano essi artisti, creativi, manager, insegnanti, tecnici, esperti della comunicazione, etc. ed esplorava la dimensione individuale del fenomeno circo. Questionari aggiuntivi sono stati invece dedicati a realtà multidisciplinari che fossero attive anche nel settore circo e a segmenti specifici, come il mondo dei clown dottori.

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La raccolta dati, nella ricerca di un equilibrio tra tempo e risorse, tenendo conto degli aspetti più strettamente e facilmente misurabili, comprendeva quesiti quantitativi e qualitativi che toccano l’anagrafica, le risorse umane, la programmazione di spettacoli, la partecipazione del pubblico, l’offerta formativa, dati occupazionali.

ATTENDIBILITÀ E VERIFICA DEI DATI I dati raccolti attraverso il questionario online sono autocertificati dai compilatori. Una verifica sull’attendibilità e coerenza dei dati inseriti è stata però eseguita nei casi in cui: a i dati mostrassero che il compilatore non ha compreso bene la domanda; b si discostassero notevolmente dai valori medi espressi dal campione; c non venissero riscontrati elementi di veridicità nei dati inseriti. Dove necessario tutti i record che mostravano “sviste”, qualora non rettificati dai compilatori, sono stati esclusi completamente dall’analisi di quella specifica area tematica.

LA MAPPA DEL CIRCO VOL 2023

LA RACCOLTA DATI


PER NON CONCLUDERE

“La Mappa del Circo > Vol. 2023” non ha previsto solo la raccolta dati e la mappatura del settore, ma anche iniziative di raccordo per stimolare il settore e le istituzioni a sostenere, perfezionare ed adottare strumenti di indagine strutturati per generare sviluppo e innovazione delle tante declinazioni del circo in Italia oggi. La Raccolta Dati (RD) realizzata nel corso del progetto ha alimentato anche un confronto e un dibattito sulla natura e coerenza dei dati raccolti, sulle indicazioni fornite per la comprensione e compilazione dei singoli quesiti, sulla capacità e le modalità di mappare un settore in uno stato di forte crescita e trasformazione. Le informazioni raccolte su alcuni indicatori di base rappresentano un settore le cui dimensioni e caratteristiche non sono ancora interamente sondate, né orizzontalmente (come diffusione sul territorio), né verticalmente (come dettaglio di approfondimento dei dati raccolti). La RD realizzata fornisce dati quantitativi e macro indicatori, ma dietro ogni singolo numero ed “etichetta” ci sono infinite storie da raccontare ed un patrimonio di incredibile valore e diversità, che da 25 anni promuoviamo attraverso il progetto Juggling Magazine. Un “dato” che consideriamo il più significativo e che vorremmo poter con più attenzione indagare in studi e ricerche future. Per valorizzarne al massimo caratteristiche e impatto del circo in Italia sono necessarie maggiori risorse e un lavoro su base continuativa per poter raccogliere/analizzare dati e testimonianze ancora più dettagliate su organizzazioni, attività, protagonisti, esiti artistici, proposte formative, utenze coinvolte, impatti sociali, culturali, economici e occupazionali. Per assicurare continuità al lavoro svolto finora ASD Giocolieri & Dintorni implementerà nei prossimi anni il suo programma Osservatorio Circo, impegnandosi a: mantenere aggiornata una mappa online del settore, per la valorizzazione di tutte le realtà realizzare una piattaforma interattiva per la raccolta dati su base continuativa realizzazione focus e pubblicazioni su topic di interesse generale o specifico realizzare strumenti di supporto alle realtà di circo per le loro attività interne di raccolta dati

• • • •

LA MAPPA DEL CIRCO VOL 2023

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I D & I R E I L O C O I G

S I E I NTORN

I T T E G O UOI PR

re, i promuove d o it s o p ro con il p ce nel 2002 a alle arti circensi. s a n D & G , in Itali agazine Juggling M ionati che si dedicano ta t is i v . i ri n a r ll ppass ione de riedinto zazioni e a arti circensi. n la fondaz iz o n c a giocolie 8 rg 9 o 19 i l d e e delle galassia vviato n applicazion culturale a a vivace e crescente i d o i tt it e b g m ro a p , un un entari Ereditando cordare e sviluppare a complem m i, rs e c iv d ra , roject in informare ce 4 main p s ti s e g D & Oggi G a lt r o c i r c rete.it quintapa o t t e g o r p o.it oriocirc osservat nce ma di audie m ra g ro p , te e per lo uinta Pare à specifich it o Progetto Q iv tt a e d e del pubblic prev to t, n n e e m im e lg p o v lo deve ivi e il coin rno sono att formazione te la , in o o p u p s u l il A v . s circo irco ssionisti di Comunicac # , e c la e dei profe P s ’ y e vo. o Circo, Astl partecipati re Osservatori e tt ra a c i iative d ed altre iniz

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nel nnovazione l'i e o p p u il v li s azione deg getto per lo rm ro fo p , in ra to fe a S n Circo , è impeg nale rking nazio tivo in Italia o a c tw u e d n e , o a c ic ir c idatt lenti. novazione d ei giovani ta d e n io z operatori, in a z z ri , dedicato ionale, valo Youth Forum lo ed internaz e h c n a a irco. support egionali di C R ti e R Coordina e le e ization). enerazioni, ircus Organ C th u o Y n alle nuove g a rope di EYCO (Eu È membro

sviluppo getto per lo ro Italia. p , o c ir C o Sociale in Altro c ir C l e d to confronto cimen facilitare il : e e il riconos in rd a c i orire oi obiettiv ricerca, fav la re a Cinque i su p p u il azione italiane, sv logie, form o d tra le realtà to e m e ll nali ento de realtà nazio n o c i n il riconoscim io z ra twork. tori, collabo Caravan Ne i d degli opera ro b m e nali. È m e internazio

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ozione ale di prom ri o it d e o tt roge ensi agazine, p lle arti circ e d o Juggling M p p u il v acea ione sullo s rivista cart a e informaz c s, ri to s a ll instant new nee. A io ra iz o p rv m e s te n n co web, u ui social. o il portale presenza s la r, e tt si affiancan le s ew Magazine N e INCAm la Juggling CircoStrada rk o tw e n i de È membro

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rts media of Circus A rk o tw e N l t di circo rnationa edia projec m i d le a INCAm (Inte form agazine, una rete in Juggling M a d projects) è ta a in rd dei media neo, coo dare il ruolo li o s n contempora o c e promuovere rocessi dedicata a ttraverso p a re e. o tt e s l e condivision e e n io all'interno d z ra o ali di collab internazion

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