La nostra storia

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LE ORIGINI

DELL’ASSOCIAZIONISMO TECNICO

AMI Associazione Meccanica Italiana Sezione di Bologna Erano gli anni della ricostruzione industriale del nostro paese, appena uscito dal disastro della seconda guerra mondiale, quando, un gruppo di tecnici milanesi fondò l'AMI, costituendo sezioni nelle città italiane con maggiori tradizioni industriali. L’Ing. Ernesto Vandone fondatore della, Associazione Meccanica Italiana, chiese all'editore Alonge di far diventare "Macchine", la sua rivista, organo ufficiale dell'AMI desiderando anche di assumerne la direzione. L’accordo non fu possibile e allora Ernesto Vandone, senza perdersi d'animo, pensò che fosse giunto il momento di fondare una nuova rivista: così nacque “Rivista di Meccanica”. I primi redattori di Rivista di Meccanica furono i generi, le figlie, tra l'altro tutti ingegneri, e lo stesso ing. Vandone, che iniziò a lavorare ai primi numeri (il numero 1 è datato settembre 1950) sfruttando anche parte del materiale che aveva raccolto negli Stati Uniti. In questo modo l'AMI aveva dunque il suo organo ufficiale. Rivista di Meccanica svolse questa funzione fino al febbraio del 1962, periodo in cui per l'AMI si decise di dedicare un'apposita pubblicazione, parente stretta, di Rivista di Meccanica. Inizialmente la rivista era considerata come una sorta d' officina didattica, e in parte era anche vero: non si esitava infatti a pubblicare,'in coda agli articoli tecnologici che dopo i primi numeri cominciavano ad essere scritti dai più autorevoli esperti nei vari settori delle pagine elementari di meccanica, matematica e geometria, in modo tale da insegnare ai tanto modesti quanto volenterosi autodidatti meccanici

nozioni che da soli n o n sarebbero mai riusciti ad imparare. L 'ingegner Carlo Prono subentrò nella direzione della rivista all'ingegner Vandone nel 1969 e mantenne la carica fino al 1991. AMI ASSOCIAZIONE MECCANICA ITALIANA SEZIONE DI BOLOGNA Anche la sezione di Bologna si formò nel 1950 e cominciò a operare grazie al lavoro svolto da un gruppo d’appassionati che credevano in una forma associativa che permettesse scambio di conoscenze, partecipazione a corsi propedeutici e d’aggiornamento, conferenze tecniche, visite a stabilimenti, ecc. CONGRESSO NAZIONALE Dopo otto anni proprio nella nostra città si svolse il VI congresso dell’AMI dal 12 al 17 ottobre 1958. I temi del Congresso furono: 1. Problemi tecnico economici nell’industria delle macchine agricole. 2. La piccola e media industria meccanica italiana di fronte al Mercato Comune Europeo. 3. Lavorazione dei metalli con spostamento di materiale: stampaggio, fucinatura, trafilatura, estrusione, imbutitura. 4. Utensili ceramici. La cerimonia inaugurale si tenne alla sala Farnese del Palazzo Comunale con prolusione ufficiale del Prof. Paolo Dore, allora Preside della Facoltà d’Ingegneria dell’Università di Bologna, dove si svolsero i lavori del Congresso. Le memorie presentate furono 24 e i partecipanti 450.


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