Funboard 133

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PERIODICO MENSILE ITALIA 6,00€

BELGIUM 9,00€ • DEUTSCHELAND 11,00€ • ESPAÑA 14,50€ • FRANCE 13,00€ • ÖSTERREICH 8,50€ • PORTUGAL (CONT) 8,50€ • CANTON TICINO 24,00 chf • SVIZZERA 14,50 chf

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Ph: Darrell r l Wong

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Using strictly Maui Fin Company Original Fins


“4 Wheel Drive Sailing”

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Using strictly Maui Fin Company Original Fins

www.robertoriccidesigns.com - info@ robertoriccidesigns.com

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ANNO XVI - NUMERO 133 AGOSTO/SETTEMBRE 2010

Andre Paskowski è conosciuto da tutti, è uno di quei rider talentuosi, Campione Europeo di Freestyle 2006 e 2007, che si è sempre mosso bene in questo mondo, facendo della sua passione il proprio lavoro e producendo da alcuni anni video professionali di alta qualità. Ora Andre sta lottando su un altro campo gara, lontano dall’acqua e dal vento, ma siamo sicuri che tornerà presto più carico che mai! This is for you my friend… BE STRONG! RIDER Andre Paskowski | PLACE Maui, Hawaii FOTO DI John Carter

DIRETTORE RESPONSABILE Cristiano Zanni • cristiano@jmag.it REDATTORE CAPO Fabio Calò • fabio@hipow.com ART DIRECTOR Gianpaolo Ragno

ragno@hipow.com

GRAFICA E DTP Carlo Alfieri • carloa@hipow.com IN REDAZIONE Marco Melloni

marcom@hipow.com

FOTOGRAFO SENIOR Raffaello Bastiani

raffaellob@hipow.com

INOLTRE HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO

testi: Marco Begalli, Manu Bouvet, Fabio Calò, Silvia Calò, Cesare Cantagalli, John Carter, Valentina Crugnola, Florian Jung, Raimondo Gasperini, Giuseppe Lizzari, Mattia Pedrani, Simone Pierini, Francesco Prati, Matt Pritchard, Kevin Pritchard, Emiliano Ridolfini, Andrea Rosati. immagini: Cataldo Albano, Franck Berthuot, John Carter, FotoFiore, Thorsten Indra, Gianluca Gambardella, Peter Garzke, Bjorn Gottschall, Jimmie Hepp, Giordano Masala, Valerio Pedrani, Kevin Pritchard, Emiliano Ridolfini, Daniele Stanisci, Benjamin Thouard, Darrell Wong, Felice Zompanti.

EDITORE E PUBBLICITÀ Johnsons Media srl via Valparaiso 4 - 20144 Milano - tel +39.02.43990087 fax +39.02.48022901 - info@hipow.com - www.johnsonsmedia.it AMMINISTRATORE DELEGATO Cristiano Zanni • cristianoz@hipow.com SERVIZI GENERALI Luisa Pagano • luisap@hipow.com DISTRIBUTORE ESCLUSIVO PER L’ITALIA A&G Marco - Via De Amicis 53 - 20123 Milano. DISTRIBUTORE ESCLUSIVO PER L’ESTERO Johnsons International News Italia - via Valparaiso 4 - Milano SERVIZIO ABBONAMENTI E ARRETRATI ITALIA & ESTERO Johnsons Media - Via Valparaiso, 4 - 20144 Milano tel +39.02.43990087 - fax +39.02.48022901 - adv@jmag.it www.johnsonsmedia.com Servizio attivo dal Lunedì al Venerdì dalle 14:00 alle 18:00.

Esattamente un anno fa esponevo in questo spazio i miei pensieri circa la scelta tra i vari set up di pinne, ovvero fra Single, Twinzer, Thruster o Quad. Mi chiedevo nel 2011 a che punto saremmo arrivati, quante pinne o scasse avremmo avuto sotto le nostre tavole da wave. Ebbene, a distanza di un anno posso dire che la soluzione adottata da molti brand è il multi-fin convertibile con tavole Quad che diventano Twinzer e con Thruster che si trasformano in Single. Prevedo quindi che nelle nostre sacche degli accessori avremo per il prossimo anno un gran numero di pinne da gestire; pensate solo ad un “semplice” board quiver di due tavole wave Quad convertibili in Twinzer che come leggerete nell’articolo dedicato alle nuove tavole 2011 saranno la moda… Facciamo due calcoli, se questo tipo di multi-fin ci venisse consegnato dal nostro negoziante di fiducia con il suo equipaggiamento di serie, avremmo 4 pinne per il Quad più altre due pinne per il Twinzer, per un totale di 6 pinne. Quindi con un paio di tavolette wave per il nostro viaggio tanto sognato o un week-end alla ricerca di onde ecco che improvvisamente dovremmo gestire 12 pinne! E se ne rompessimo una?!? Dovremmo ricomprarci tutto il set? Spero proprio di no. Altra domanda lecita: con il dollaro che sta riprendendo quote sull’euro e tutte queste pinne di serie a che prezzi arriveranno le tavole da wave? Certo bisogna ammettere che da anni gli shape delle tavole da onda rimanevano abbastanza standardizzati, al contrario degli slalom e dei freestyle, mentre ora c’è solo l’imbarazzo della scelta! Potete però essere sicuri che questi nuovi giocattolini multi-fin sono davvero formidabili e ultra divertenti, in qualunque condizione! Provare per credere… Finalmente agosto è arrivato, molti di voi stanno partendo o sono già in vacanza, da quello che ho sentito in giro c’è un notevole ritorno di interesse verso le Canarie, grazie anche ai prezzi delle compagnie low cost che offrono biglietti a meno di 300 euro per Tenerife o Gran Canaria (se acquistati per tempo), oppure il Marocco con un fantastico A/R per Agadir da Malpensa in pieno agosto a soli 160 euro! Ci potete credere, è il costo del mio biglietto per una settimana in Moulay ma attenzione all’extra baggage, con loro non si scherza… non mi resta che augurare a tutti voi buone vacanze e se avete l’occasione provate un multi-fin tra le onde, non ve ne pentirete! Ci rivediamo in edicola a ottobre. Stay tuned…

Fabio I-720

MODALITA' DI PAGAMENTO Bonifico Bancario intestato a Johnsons Media - Via Valparaiso, 4 - 20144 Milano Banca Intesa - Coordinate Bancarie: IT 67 o 03069 09529 0724 0265 0199

© Francesca LaCroce

>ECCETERA PREZZO DI UNA COPIA IN ITALIA euro 6,00 ABBONAMENTO ANNUALE ITALIA (8 NUMERI) euro 38,00

PERIODICITÀ mensile: febbraio/marzo, aprile, maggio, giugno, luglio, agosto/settembre, ottobre/ novembre, dicembre/gennaio

STAMPA Alfaprint - via Bellini 24 Busto Arsizio (VA)

ISSN 1124-0261 registrazione Tribunale di Milano n.5 del 14.01.1995 ROC - Registro Operatori di Comunicazione - 1234

Funboard è una testata della casa editrice JOHNSONS MEDIA, che pubblica anche gli annuari Surfing (surf, windsurf, kite), Snowb (snowboard) e le riviste Surf Latino (surf), Kite Magazine Stance (kite) Entry (snowboard), 4Skiers (sci freestyle) 6:00AM (skateboard), GirLand (femminile), SupTime (stand up paddle).

Nessuna parte di Funboard può essere riprodotta in alcun modo senza la preventiva autorizzazione di Johnsons Media. Testi, disegni e immagini non saranno restituiti se non espressamente richiesti. L’editore è a disposizione degli aventi diritto nei casi in cui, nonostante le ricerche, non sia stato possibile raggiungere il detentore del diritto di riproduzione di eventuali testi e immagini. L’editore e gli autori non potranno in alcun caso essere ritenuti responsabili per incidenti o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’utilizzo improprio informazioni contenute in questa rivista. Poste Italiane Spa - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. L. 27.02.2004, n.46), art.1, comma 1, DCB Milano.

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Oberalp - tel. 0471.242874 - jp@oberalp.it






99NOVENOVE FPM Francisco Porcella Pro Model: Il 99 FPM è una signature board custom made sviluppata e progettata con Francisco Porcella. Si tratta di un QUAD “with no compromise”, un vera e propria Pro-board disegnata da Gianni Valdambrini senza alcun compromesso nelle linee d’acqua e nel roker-line, per Il 99 QUAD FPM è rappresentato da una assecondare le esigenze di un top rider come Francisco. Quella tavola pure down-the-line che "dovete" gamma di 4 modelli nelle misure: avere nei vostri surf trip in Sud-Africa, Mauritius, Hawaii, Marocco, Baja, Canarie e tanti altri. • 71lt. 223.5 x 52.5 “Sviluppare un prodotto così tecnico e destinato ad un pubblico che cerchi la top-performance come • 75lt. 224.5 x 53.5 un Pro-Rider, è motivo di grande soddisfazione e motivazione. Finalmente posso esprimere il massimo • 79lt. 225.5 x 54.5 su una tavola senza limiti, quel prodotto che ormai oggi non troviamo più nei programmi delle aziende • 83lt. 226.5 x 55.5 perché estremamente di nicchia... this is pure 99 Custom Boards expression!” Gianni Valdambrini. Features: • Shape estremamente compatto, full rocker per una manovrabilità fuori da ogni immaginazione, su ogni size d'onda. • Carena "concave into double concave", per accelerazioni immediate sia in planata che nei bottom turns. • Capacità di risalire il vento superiore a altre tavole twin o single, e di conseguenza la possibilità di surfare un numero maggiore di onde e di posizionarsi sempre nel punto migliore del line up. • Coperta che concentra il volume nella zona centrale garantendo un perfetto equilibrio ed assetto in andatura, caratterizzata da una zona centrale "flat” per una maggiore stabilità quando non si è in planata. • Super thin rails nella parte posteriore per poter inserire la tavola più velocemente nei turns. • Costruzione full sandwich , premium PVC e carbon/vectran, leggera e iper robusta con l'utilizzo di scasse in carbonio per contenere il peso del prodotto finale. Il look, decisamente accattivante e unico nel suo genere, si ispira a un tatoo design che Francisco si è fatto pochi mesi fa a Maui. Un Flying-fish caratterizzato da motivi tipicamente polinesiani ma con alcuni dettagli che richiamano le due isole che lo legano nella sua vita: Maui e Sardegna. Questa grafica è la dimostrazione di quella creatività e passione tipica di Cesare Cantagalli che, nella realizzazione di questo modello, esprime grande motivazione. “Ho disegnato questa grafica immedesimandomi nel tatuatore, cercando di riportare il tatoo di Francisco sulla tavola e personalizzarlo con alcuni dettagli che unissero il brand 99, lo spirito di Francisco e l’espressione del tatoo stesso. Ho anche pensato di integrare il numero 9 all’interno delle ali del pesce (in sostituzione delle 2 isole). Mi è piaciuto inserire un richiamo al surf da onda: un pinn-line nero tipicamente di origine surfboard-look unito ad un moderno motivo tratteggiato per creare un abbinamento di effetto outline che si distinguesse dal classico. La complessità della grafica richiede che venga singolarmente prodotta per ciascuna delle misure/modello FPM.” Cesare Cantagalli. Le tavole sono equipaggiate con Footstraps Da Kine Primo e pinne Gas Fins (pinne su richiesta). Il modello 99 NoveNove / FPM custom, sarà disponibile a partire da Settembre su ordinazione. Per info e contatti: ACME srl. Via Ippolito Nievo 10/L Prato - (PO); Infoline: +39 339 6414914; info@99customboards.com; www.99international.it



SURFSEGNANA CON BRUNOTTI Che al SurfSegnana (Torbole, Lago di Garda) l’immagine sia sempre ben curata è cosa risaputa. Quest’anno è il marchio Brunotti che ha deciso di legare il suo nome al più famoso network sportivo di Torbole vestendo da capo a piedi tutti gli istruttori e lo staff dell’ufficio con un abbigliamento davvero trendy. Il SurfSegnana ricorda che tra le proposte più richieste vi sono i pacchetti Blue Week che a partire da 299 Euro offrono 6 pernottamenti con colazione, 3 lezioni di windsurf (per un totale di 9 ore), 7 giorni di noleggio di windsurf e 7 giorni di noleggio di una bike. Gli stessi pacchetti sono disponibili in formula Week End, a partire da 169 Euro, con inclusi 3 pernottamenti con colazione, 2 lezioni di windsurf (per un totale di 6 ore), 3 giorni di noleggio di windsurf e 3 giorni di noleggio di una bike. Se volete la certezza del vento e una location incantevole dove poter recuperare l’energie in vista della ripresa delle attività lavorative a settembre vi consigliamo di trascorrere una vacanza presso il SurfSegnana di Torbole, agosto è il mese ideale! La segreteria del SurfSegnana è a vostra disposizione 7 giorni su 7 dalle 8:30 alle 18:30 per organizzarvi la vostra vacanza relax all’insegna dello sport sul Lago di Garda. SurfSegnana – Foci del Sarca – Torbole (TN) – www.surfsegnana.it – info@surfsegnana.it; Tel. 0464.505963 – Fax 0464.505498

WIND67WIDE Wind67wide è un nuovo portale di windsurf che, con un pizzico di ambizione ma anche “italianità” che ci distingue, si vuole imporre sul mercato nazionale come portale di riferimento del settore. Non a caso il loro payoff è: “tutto il windsurf con un click!”. Il sito affronta a 360 gradi l’universo windsurf, con articoli inediti. Attraverso le ultime tecnologie wind67wide vuole regalare all’utente o al semplice visitatore un’esperienza multimediale che si identifica in un format preciso così sintetizzato: Vedo - Leggo - Guardo - Ascolto. Massima cura viene data alla stesura degli articoli, alle immagini e alla ricerca di video coinvolgenti. Wind67wide è una esperienza che vi lascierà piacevolmente stupiti. Un database, con più di 2.700 link è a vostra disposizione per catapultarvi nel fantastico mondo del windsurf! Stay tuned, wind67wide.it


WINDSURFZONE.IT Cari amici, poche righe per presentare a chi non lo conosce ancora Windsurfzone.it. Il sito nasce con il presupposto di offrire a noi, che scrutiamo il cielo, che osserviamo dalle finestre del nostro posto di lavoro il movimento delle foglie degli alberi aspettando la telefonata di chi sta già partendo, che consultiamo freneticamente gli anemometri per partire alla ricerca dello spot migliore e godere di quella sensazione di libertà che vento ed acqua ci riescono a trasmettere, un punto di incontro per poter condividere la passione per il windsurf, guardare gli ultimi video, inserire i report e le immagini delle nostre uscite, essere sempre aggiornati sulle condizioni dei nostri spot… e molto altro ancora! Online ormai da tre anni ha trasmesso da subito la stessa motivazione agli utenti che lo stanno frequentemente visitando. Nel corso dei mesi si è creata una vasta ragnatela di collegamenti e scambi tra Windsurfzone e i più importanti siti internazionali che aggiornano quotidianamente la community di appassionati e di atleti professionisti sulle novità dal mondo del windsurf. Vi aspettiamo sulle nostre pagine e seguiteci anche su Facebook, Twitter e sul canale video di Vimeo. www.windsurfzone.it. Uno sport, una passione…molto di più! Un ringraziamento a Fanatic, North Sails, Reptile, Al360, Oakley, GoPro Italia per il supporto.

AICW E WINDSURF NATION I responsabili dell’as© FotoFiore/Canon sociazione Windsurf Nation ci tengono a fare una precisazione per quanto riguarda la collaborazione tra loro e la AICW in occasione del Sardinia Grand Prix EFPT svoltosi a Coluccia (Sardegna) i primi di giugno: “Si ricorda che Windsurf Nation opera e agisce in autonomia per conto e sotto egida della Associazione Nazionale di Classe di cui è parte operativa e integrata. Un ringraziamento particolare a Carlo Cottafavi per la costante collaborazione ed il continuo sostegno.”

KAI KATCHADORIAN La redazione di Funboard ringrazia l’hawaiiano Kai Katchadorian che con le sue parole ci ha raccontato la gara e i retroscena della funambolica Essaouira Wave Classic pubblicata sul numero scorso.


SIROLO WATERMAN CONTEST Wakeboard, Windsurf , Sup, Surf - SIROLO 4-5 Settembre 2010, Riviera del Conero (Ancona) - Il primo evento multi disciplinare del Conero. La località di Sirolo, splendido paesino medievale arroccato sul monte Conero che sovrasta lo specchio d’acqua, sarà il palcoscenico di tutte le sfide. Le gare e la festa nella piazzetta del centro di Sirolo saranno i protagonisti di questo weekend all’insegna del mare, del gesto agonistico e del divertimento. Obiettivo delle due giornate è decretare il miglior “waterman”, cioè colui che totalizzerà il miglior punteggio sommando i risultati di tutte le discipline disputate. Come tutti gli eventi legati a doppio filo con Madre Natura, saranno le condizioni meteo-marine a decidere quale disciplina aprirà la giornata: si arriverà ad una classifica finale dopo aver disputato anche una sola manche di una sola categoria, o se “gli Dei ci assisteranno” disputando più manches di una stessa disciplina, con quattro risultati utili da sommare per avere la classifica definitiva. Sarà la splendida baia, composta dalle spiagge di “Urbani”, “San Michele” e “Sassi Neri” fino ai faraglioni delle “Due Sorelle” e lo specchio d’acqua antistante, la location dove potremmo trovare la situazione adatta per lo start di ogni gara: • Long distance sup con partenza da “Spiaggia Urbani” con passaggi attorno a boe naturali decise dalla giuria a seconda delle condizioni. • Surf nello spot del “Sasso”. • Wakeboard davanti alla spiaggia di “San Michele”. • Windsurf: con il maestrale termico dalle 12:00 alle 16:00 presso “Urbani”, con lo scirocco, spostamento presso la baia di “Portonovo”. Queste giornate di azione sportiva potranno essere ammirate sia in primo piano dalla spiaggia che dall’alto della piazzetta del paese di Sirolo. La stessa piazzetta che poche ore dopo diventerà protagonista della festa più surf style della riviera Adriatica, sulle note del gruppo rock “Varnelli’s”, il tutto in diretta radio e web. Non puoi mancare al weekend più gioviale, sportivo, ecosostenibile e godereccio (anche grazie all’altissimo livello dell’enogastronomia locale) di tutto l’Adriatico. Avrai la possibilità di dimostrare anche al grande pubblico come, in qualunque condizione, il mare possa essere il tuo habitat naturale, ma soprattutto la tua fonte di energia esplosiva! Lasciato in un angolo l’eccesso di tecnicismi agonistici, ritroviamoci a gareggiare con il sorriso… Per informazioni evento: info@whitemotion.it; www.turismosirolo.it; contacts: 335.6918705/ 348.3896639.

YOUNG SURFESTIVAL 2010

OTC E MAVERX

Da Vasco Renna 2° edizione dello Young Surfestival 2010. Dopo il successo dello scorso anno il Vasco Renna Professional Surf Center in collaborazione con il Circolo Surf Torbole organizza a Torbole dal 4 al 5 settembre, la seconda edizione dello Young Surfestival. Si tratta di due giorni dedicati ai bambini dagli 8 ai 14 anni caratterizzati dai seguenti appuntamenti per i giovani surfisti: • corsi test gratuiti di windsurf per tutti i bambini; • regata advanced per coloro che surfano con tavole senza deriva; • regata beginner per coloro che surfano con tavole con deriva; • check level gratuito con stesura di specifico profilo surfistico con l’indicazione di capacità acquisite obiettivi da raggiungere e programmi da realizzare. Non mancate, Vasco e il suo team vi aspettano a Torbole per due giorni di grande divertimento sulla tavola.

Gli alberi MaverX sono disponibili presso i centri OTC di El Medano, Tenerife, e Weymouth, UK. OTC è uno dei più prestigiosi centri test del mondo che mette a disposizione dei propri clienti un gran numero di tavole e vele della stagione in corso di quasi tutti i brand. E da ora c’è anche la possibilità di poter provare le vele che troverete nei centri OTC con gli alberi MaverX per poter effettuare un test personale e comparativo tra l’albero “originale” della vela scelta e un albero della linea MaverX per poterne apprezzare la qualità e le caratteristiche di questi motori. Per info www.maverx.it, www.tenerife.otc-windsurf.com

Per info: Vasco Renna Professional Surf Center Parco della Pavese 9, 38069 Torbole sul Garda (Tn) tel. 0039 0464 505993; info@vascorenna.com www.vascorenna.com



LONG RIDER CUP Domenica 4 luglio in una caldissima giornata di luglio si è svolta l'avvincente gara amatoriale Long Rider Cup alla sua seconda edizione presso il windsurf center Kia Orana nel Parco dei Renai a Signa appena fuori Firenze; avevamo la sensazione che sarebbe però stata un'edizione destinata a passare in sordina, infatti molti "affecionados " avevano ceduto alla tentazione della termica estiva di Talamone, ma poi con grande sorpresa e soddisfazione, grazie sicuramente allo spazio che ci hanno riservato tutte le riviste di settore e l'informatore COOP., ha fatto toccare i 24 iscritti, di cui 3 bambini dodicenni, 2 ragazze e una giovanissima bambina di 10 anni. Il format ormai consolidato prevedeva l'utilizzo per tutti della stessa tavola, il Long Rider RRD, ideale per questo genere di competizioni, il rig era invece a scelta dalla 9.0 in giù. Le previsioni facevano sperare in una decina di nodi abbondanti ed in effetti alle 13.00 già il vento ha iniziato a soffiare portando sollievo alla forte calura. Si crea il tabellone con 6 batterie da 4 concorrenti, ovviamente tutti estratti a sorte, e fin da subito si capisce che nessun ci stà a perdere, ma soprattutto già nelle prime batterie i giovanissimi si fanno valere avanzando prepotentemente nel tabellone, Iacopo arriverà ai quarti perdendo per un soffio l'accesso alle semifinali, Francesco ed Antonio verranno eliminati nelle semifinali ed anche la piccola Camilla stupisce tutti arrivando seconda in boa alla prima bolina, perdendo purtroppo tutto il suo vantaggio a causa della sua inesperienza proprio sul giro della boa. Michele Cicerone, consumato regatante, che impossibilitato ad andare a Cagliari per le regate di formula si è prestato a questa giocosa competizione, avanza di batteria in batteria. Nelle altre batterie avanzano il sempre presente Silvano Cappellini, che vince ogni batteria con il suo passo deciso, il ritrovato Massimo Tacconi, che nonostante si sia dato al golf, forse si è nuovamente contagiato col virus del windsurf ed il local Luca Landi che fa valere la sua con conoscenza del campo di regata. Siamo giunti alla finale nessuno vuole perdere si sorteggia la posizione delle tavola alla partenza, i concorrenti scattano dalla spiaggia si gettano in acqua e schizzano via alla boa di bolina, Silvano sopravvento a tutti sfrutta la sua

posizione vantaggiosa coprendo Cicerone, che appena liberatosi viene nuovamente coperto da Landi. Per la finale era stato stabilito di effettuare un giro in più e quindi nulla è ancora deciso: Cappellini non cede il passo e Tacconi pur impegnandosi al massimo non riesce ad agganciarlo, ma Cicerone pompando come un forsennato riduce ad ogni bordo il suo distacco, arriverà terzo perdendo allo scatto per tagliare il traguardo in spiaggia. Si da il via alla premiazione con il trofeo e le coppe, un bel rinfresco ed estrazione per tutti i partecipanti dei bellissimi premi messi a disposizione dagli sponsor: Rdf, Ma ranghi, Billabong, Point-7, rrd. Classifica assoluta: 1° Silvano Cappellini 2° Massimo Tacconi 3° Michele Cicerone 4° Luca Landi

Classifica Youth: 1° Ferretti Francesco 2° Gangale Antonio 3° Iacopo Sani Melani 4° Camilla Bufalari.

Classifica donne: 1° Isabella Carelli 2° Ela Czapla 3° Camilla Bufalari


PARA PART Y 2010 Sabato 10 luglio, ore 18.30. Nella cornice del rinnovato Circolo Surf Torbole comincia a diffondersi un invitante profumo di salamelle alla griglia. Analogamente ai fasci di luce delle fotoelettriche proiettati nel cielo notturno che indicano la presenza di una discoteca, quel profumo diventa la stella cometa che guida i partecipanti verso il Parassiti Party 2010. L’evento clou dell’ASD iParassiti.com ha richiamato quest’anno oltre 350 amici che hanno aderito all’invito di Oscare & C. per festeggiare soci e simpatizzanti dell’associazione. Un lungo serpente umano è rimasto costantemente presente ai banconi dove venivano distribuiti insalata di pasta e carni alla griglia, mente le due giovani pulzelle al gazebo non hanno smesso un minuto di spillare birra. La colonna sonora della serata è stata mixata dai para-dj Nikyta e Ginolatino, mentre gli ospiti hanno cenato in allegria, ritrovandosi magari fianco a fianco con chi, per una ragione o per l’altra non può frequentare assiduamente il lago di Garda, ma con la zecca impressa nel cuore, non manca mai almeno a questo appuntamento. Al termine della cena sono stati proclamati i vincitori delle tre onorificenze assegnate ogni anno. Parassita “ad honorem” è stato nominato Cataldo Albano (che tra l’altro in occasione della festa ha proiettato in anteprima il suo nuovo video pieno di immagini spettacolari del lago di Garda e dei suoi locals in action). Il titolo di Parasurfer dell’anno (l’associato che è più progredito dal punto di vista tecnico nella stagione) è andato a Manuel Salvetti (noto come MB), mentre il riconoscimento più importante ed ambito al tempo stesso, quello di Parassita dell’anno, è stato assegnato a Marco Cattelan (detto Marco.cat). A seguire ha avuto luogo il doveroso tributo ai tre fancaz**isti dell’anno (i tre associati col maggior numero di uscite nella stagione), dopodiché il cuore della festa si è trasferito nel salone principale del Circolo, dove i nostri dj avevano allestito una discoteca con tutti i crismi e dove si è ballato, nonostante il caldo di questi giorni di piena estate, fino a notte inoltrata. Il tempo di un tuffo rinfrescante nel lago e di un’ultima piadina con la nutella e poi il sipario è calato su questo evento, che ha riscosso anche quest’anno un successo di partecipanti senza precedenti e che ha lasciato in tutti, organizzatori e ospiti, la sensazione di una gran bella serata in compagnia da ricordare.

LE PINOCCHIATE 1. “Mangia la mozzarella… tanto è un formaggio magro…!!” NON È VERO! La mozzarella contiene circa il 22% di lipidi (grassi), e non è poco! Non facciamoci ingannare dal suo aspetto candido e innocente… 2. “Sono a pezzi… ho male dappertutto: ieri ho passato la giornata sulle onde ed ora ho l’acido lattico ovunque…!” FALSO! L’acido lattico (che è il prodotto di scarto della glicolisi) viene metabolizzato dal corpo subito dopo l’esercizio fisico. I dolori post allenamento (D.O.M.S.: delayed onset muscle sorenes, indolenzimento muscolare a insorgenza ritardata) sono causati principalmente da infiammazioni del tessuto connettivo. 3. “Vorrei fare un esercizio che tonifichi gli addominali bassi!” NON ESISTONO GLI ADDOMINALI BASSI! Il retto addominale è un unico muscolo che ha la sua origine in prossimità della 5ª-7ª costola e dello sterno, ed ha la sua inserzione sul margine superiore del pube. A cura di Giuseppe Lìzzari e Silvia Calò


DROPS 2011 QUAD Drops presenta le sue nuove tavole da wave con fin-set Quad per il 2011. I modelli sono due, da 75 e 85 litri, e dovranno coprire un range molto ampio di condizioni; entrambe sono state sviluppate in maniera differente in funzione delle condizioni e dei target di riferimento. La configurazione scelta è quella con due scasse US in poppa per le pinne più grandi e due mini Tuttle per le anteriori. Il 75 punta ad essere il più efficiente wave side shore del mercato mentre l'85 è una tavola meno cattiva e più adattabile alle condizioni europee con un range di azione molto ampio, capace di esprimere un grande potenziale sia in condizioni on-shore che side-shore. Le pinne sono state studiate e testate per dare il massimo risultato in collaborazione con Gas Fins in G 10, mentre la costruzione custom finish garantirà un risparmio di peso di circa 300 grammi rispetto alla migliore concorrenza. DROPS QUAD 85 230,8 cm x 57 cm x 85 lt DROPS QUAD 75 228 cm x 54,2 cm x 75 lt KRANZ Le novità di Drops non sono ancora terminate e dalle abili mani di Mario Vinti è nato un nuovo puro sangue Slalom da vento forte che completa la gamma, il piccolo Kranz 58. DROPS KRANZ 58 241 cm x 58 cm x 89 lt

QUAD

KRANZ



Il gruppo dell’X Ray Talent Factory sulla rampa RedBull.

Il premio come Best Rookie, nelle ultime edizioni finito sempre nelle mani di Francesco Cappuzzo, quest’anno è andato al romano Gianluca Giuliano. Notevoli i progressi mostrati nel corso di questi dodici mesi, contraddistinti da grande precisione nelle manovre e serietà negli allenamenti. Come Best Attitude, colui che più di tutti ha mostrato impegno e passione il giovane di Olbia Andrea Brigaglia. Tra le ragazze vince il Best Rookie Woman la Stefania Fumagalli, 18enne di Lecco, che in soli quattro giorni ha imparato Ely Tack, Nose Tack, Push Tack, Duck Jibe e Duck Tack. Un premio che va condiviso con Silvia Rava, premiata come Best Attitude, rivale amica di Stefania.

IL GRINCH WINCH – Oltre alle performance degli stagisti a recitare il ruolo di protagonista è stato il Grinch Winch, la prima ed unica vera alternativa in caso di poco vento. Il verricello meccanico prodotto dalla Black Hole ha “trainato” gli atleti a tutta velocità in move spettacolari come le Flaka One Hand di Raimondo Gasperini, i Ponch di Gabriele Varrucciu e gli Spock e Grubby di Alvin Panzera, Francesco Cappuzzo e Gianluca Giuliano. Carlo Rava, 9 anni, con il grinch.

LA RAMPA REDBULL – Per gran parte dello stage il vento non è stato amico come di solito avviene a Murta Maria, ma la sola presenza della Rampa Redbull ha acceso animi ed entusiasmi dei presenti. Per i partecipanti all’Xray Talent Factory sono stati provati ingresso nel canale della rampa per migliorare l’approccio in proiezione futura. Un primo passo verso i voli acrobatici i cui ricordi della scorsa edizione restano ancora vivi nella mente degli appassionati. Un evento bello quanto impegnativo, reso possibile grazie al contributo degli sponsor Redbull, Windjeri, Chilisurfers e Powerbalance ed alle aziende partner come Neil Pryde e MaverX, Gaastra e Vandal, Naish, Al360, Pat Love, Severne e Starboard, Amex, Prolimit, Black Hole che hanno messo in palio premi di rilievo impressionante come vele, alberi, boma ed accessori vari ed Fca per il bellissimo Volkswagen Transporter Kombi per gli spostamenti da uno spot all’altro. Un segnale importante questo per la crescita e la valorizzazione della disciplina in ambito giovanile. Raimondo spiega come si fa.

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Silvia Rava prova l’ingresso della rampa RedBull.



Al Porto Lisca Surf Club di Stefano “Steddu” Pisciottu, sede alternativa al centro surf Marina Maria di Anotine Garrucciu, i migliori interpreti del freestyle giovanile italiano si sono dati battaglia in acqua ponendo la prima pietra verso il titolo di campione nazionale AICW. Domenica 4 luglio, ultimo giorno utile per disputare la gara dopo due giorni di vento debole, alle 10:30 circa della mattina sono partite le prime batterie. A trionfare in questo primo round nella categoria Juniores, la più grande in lizza, è stato il milanese Jacopo Testa (Starboard-Severne), il più grande dei due fratelli Testa, capace di superare nella heat finale il romano, e favorito della vigilia, Vittorio Mazzocca (RrdRrd). Notevoli i progressi mostrati dai partecipanti che hanno dato spettacolo grazie anche al ponente che ha soffiato con buona intensità, intorno ai 18/20 nodi, a conferma della costante crescita del nostro vivaio. Terzo Matteo Romeo (RrdRrd) che nella finalina per il terzo/quarto posto ha sconfitto Matteo Todeschi (Rrd-Hot Sails), autore con una perfetta Chacchoo Switch di una delle manovre meglio eseguite di tutta la giornata. Quinto posto a pari merito per Gianluca Giuliano (Starboard-Severne) e Matteo Todeschi (Tabou-North Sails). Nella Super Groommets bellissimo il “man to man” che ha deciso la classifica. Alla fine l’ha spuntata il biondissimo Alvin Panzera (Starboard-Severne), atleta della Black Hole, che proprio sul filo di lana, e dopo un’accurata consultazione dei giudici ha avuto la meglio sul “piccolo”, radicalissimo con il suo Flare 72 lt, Matteo Testa (Starboard-Severne). Al terzo posto Federico Cannamela, all’esordio assoluto in una competizione di questo livello.

Francesco Cappuzzo, Spock No Hand, 13 anni!

Jacopo Testa in Grubby.

La premiazione degli Juniores.

Nei Groommets è arrivata l’annunciata vittoria di una delle grandi speranze del windsurf italiano Francesco Cappuzzo (Rrd-Rrd-MaverX). Il tredicenne siciliano continua a stupire con il suo indubbio talento e ha dominato le sue heat mettendosi alle sue spalle il dodicenne di Torbole Andrea De Lillo, il compaesano e amico Giuseppe Rallo e la new entry romana Alessio Agnello. I ringraziamenti per coloro che hanno permesso questo magnifico evento vanno in primis al Comune di Olbia ed in particolare all’Assessorato Sport e Ambiente. A RedBull, Windjeri, Chilisurfers e Powerbalance per il sostegno alla manifestazione ad Antoione Garrucciu di Marina Maria e a Steddu del Club Porto Liscia per aver messo a disposizione le loro splendide location. Ai partner Neil Pryde e Maverx, Gaastra e Vandal, Naish, Al360, Pat Love, Severne e Starboard, Amex, Prolimit, Black Hole ed Fca per il bellissimo Volkswagen Transporter Kombi per gli spostamenti da uno spot all’altro.



In questa prima edizione dell’European Freestyle Pro kid’s Tour IFCA, Reggio Calabria ha rappresentato ufficialmente il Windsurf Italiano e lo ha fatto nel più bel chilometro d’Italia, sullo sfondo il meraviglioso Stretto di Messina. La tappa, organizzata dal Circolo locale Windsurf dello Stretto con Windsurf Nation - AICW, si è svolta dal 15 al 18 luglio al Lido Comunale di Reggio Calabria. L’evento ha visto la partecipazione di atleti dai 13 ai 19anni. Per l’occasione è stato organizzato uno stage di freestyle al quale hanno preso parte i giovani atleti del WindSurf dello Stretto ed il Presidente del circolo Windsurf dello Stretto, Roberto Raffa, ha messo a disposizione il proprio bagaglio di surfista e di primo freestyler reggino. Gli atleti e il comitato di Giuria di Windsurf Nation – AICW sono stati accolti da un clima caldo e da una organizzazione perfetta. Subito si sono immersi nell’accogliente villaggio allestito per la gara e in quello organizzato sulla Via Marina, all’insegna non solo dello sport ma anche di una gara di solidarietà per i bambini dell’Africa che ha visto come protagonista l’Associazione Onlus Novissi che in sinergia con il WindSurf dello Stretto ha organizzato diversi eventi di musica e la sfilata per la partecipazione a Miss Mondo. Alla vigilia della gara Eolo ha dato subito segnali positivi. Gli atleti hanno dato dimostrazione delle loro capacità e hanno messo a punto le attrezzature. Il primo giorno di gara si presenta con vento teso e costante. Skippers' meeting e si parte! Ma la gara viene purtroppo annullata proprio sul finale della prima heat. Nulla di fatto per il resto della giornata. Il secondo giorno scorre tra i mille passatempi nel villaggio e nei 35 gradi di temperatura ma in completa assenza del protagonista principale: il vento. Terzo giorno: si scende in acqua con vento dai 18 ai 22 nodi e via a sfoggiare le migliori manovre, heat dopo heat. Senza pausa si gareggia e parte il tabellone dei looser, le heat si concludono una dopo l'altra con enorme soddisfazione da parte degli atleti e dei giudici di gara oltre che degli organizzatori. Lo spot di Reggio Calabria ha regalato una giornata di vento impeccabile.

CLASSIFICA PER CATEGORIA CAT. JUNIOR U17

CAT. YOUTH U20

1. 2. 3. 4.

1. 2. 3. 4.

Francesco Cappuzzo Alvin Panzera Antonio Siclari Nicolas SliJk

Mattia Fabrizi Matteo Todeschi Marco Liuraghi Francesco Cappuzzo

Francesco Cappuzzo, 13 anni, partecipa nella categoria superiore e vince!



LUGLIO 2010

Ciao Italia! Spero che vi stiate tutti divertendo un sacco e stiate passando ogni giorno che potete in acqua… Questo periodo dell’anno è in assoluto uno dei miei preferiti, sebbene anche le onde qui Maui vadano in vacanza, il vento spinge a manetta praticamente ogni giorno, quindi se ti annoi di andare alla ricerca delle onde, basta prendersi il materiale da slalom e volare sull’acqua! È stato tutto abbastanza tranquillo in questo periodo, tutti i pros sono in giro per il mondo e non ci sono neanche un sacco di turisti in visita… penso che la situazione economica mondiale abbia influito parecchio. TESTO DI Matt Pritchard Le Maui Race Series sono alcune delle competizioni migliori della zona, il vento è praticamente assicurato e sono le condizioni perfette per sistemare il materiale per il tour di racing. I nomi famosi sono sempre in cima alla lista ed utilizzano queste gare come primo campo di test delle nuove impostazioni. Micah Buzianis combatte ormai da anni con Peter Bijl ed il vecchio lupo di mare, Phil McGain che viene ogni weekend per accrescere sempre più il suo enorme bagaglio d’esperienza! Il motto di Phil è mai dire mai, anche quando parte in ultima posizione, è impressionante come riesca a migliorare nel corso della gara. Kai Hopf, designer North Sails, ha passato parecchio tempo in acqua con gli altri, è un ragazzotto ben piazzato ed uno dei più veloci là fuori! Ha ancora bisogno di sistemare le sue strambate ma una volta che lo farà, potrà veramente gareggiare ad armi pare con Antoine e Bjorn... Mentre sto scrivendo, qui a Maui non si parla altro che di un evento eccezionale per la scena windsurfistica. La prima del “Windsurfing Movie II” è stasera! La prima proiezione sarà nel MainLand al Gorge, ed un sacco di protagonisti sono volati direttamente da Maui al Gorge per supportare il movimento. Sarà sicuramente uno spettacolo senza precedenti! Ci sono un sacco di grossi nomi nel film ma penso che uno sopra a tutti sia Kai Lenny. Questo ragazzino è praticamente uscito dal nulla ed è diventato una star in men che non si dica, entrando già nell’olimpo dei top “watermen” al mondo. Vivere a Maui sicuramente l’ha aiutato parecchio a raggiungere il suo obiettivo. La sua famiglia ed amici poi l’hanno sempre

supportato ed incoraggiato. È davvero bello vedere un giovane ottenere quello che vuole ancora all’inizio della sua carriera. Ha già lasciato il suo segno e lo ho fatto in pochissimo tempo. Personalmente lo definirei il Polakow del ventunesimo secolo. Ha un talento immenso in qualsiasi cosa faccia. Riesce ad avere pazienza e capire che ogni cosa venga a suo tempo. Conosce l’Oceano come le sue tasche e spacca tutto sia sul surf da onda, che sul windsurf, che in kite che sulla sua tavola da SUP e scommetto che è anche bravissimo a golf. Se sommi il tutto, hai davvero una superstar. Il tour PWA sfortunatamente non ha però dei veri e propri eventi di wave per permettere a Kai di esprimersi al meglio. È già andato in spot come Gran Canaria e Sylt ma queste condizioni sono molto diverse e difficili. Potrebbe far bene anche in questi spot ma non se ne preoccupa troppo, sicuramente però farebbe spavento ad eventi in spot come Hookipa o Fiji o Tahiti… Sarebbe un sogno fare un evento in un posto del genere! Sulle orme di Kai, c’è anche Bernd Roediger, anche lui teamrider Naish che a soli 13 anni spinge i limiti all’inverosimile e continua ad accrescere il suo enorme talento. Ha un ottimo mix tra manovre freestyle e wave, come vuole la new school e sicuramente farebbe paura ad Hookipa, semmai ci sarà ancora un evento! È anche un avido rider di SUP e spacca tutto sulle tavole più piccole che abbia mai visto. Ha un ottimo approccio allo sport e sicuramente farà strada nel mondo del windsurf, quindi tenetelo d’occhio! Qui c’è una piccola intervista al giovane rider: www.windsport.com


Un altro giovane rider da controllare è Morgan Noireaux, è un ragazzino NP/JP ed è in acqua e sulla scena da qualche anno ormai. È stata una delle rivelazione alla gara di Pistol River lo scorso mese. L’ho visto a Maui gli scorsi anni crescere e migliorare sempre di più. è un aficionado di Hookipa e farebbe sicuramente bene se avessimo un evento in questo spot famoso in tutto il mondo. Ha bisogno di farsi un po’ d’esperienza in gara ma sicuramente ha tutto il tempo necessario. Per quanto riguarda il PWA, i ragazzi sono andati giù pesante qui alle Canarie… La notizia shock è stato che Gran Canaria non avrebbe avuto lo Slalom… eh?!?!?! Questo spot è perfetto per fare slalom estremo, a parte il dover entrare in acqua con uno shorebreak di 2metri proprio sui macigni che rotolano… un vero toccasana per i vostri piedi! Un vero peccato. I wavesailors hanno comunque fatto spettacolo anche

se le condizioni erano abbastanza marginali, ma l’evento è stato comunque un successo anche senza aver disputato 15 round di slalom... È stato bello vedere Victor in cima al podio, sono sempre rimasto impressionato dalle sue capacità e professionalità. I freestyler si sono annoiati a Lanzarote. C’è stato abbastanza vento per completare una sola single, anche se sembra che il livello continui ad aumentare. Gollito è venuto fuori in cima ancora una volta e sembra davvero inarrestabile, non ci sono così tanti eventi nel tour freestyle, quindi è fondamentale che questi rider continuino a spingere al massimo per far crescere il livello con costanza. È tutto per adesso, buona estate… spero che venti caldi riempiano la vostra vela facendovi volare ogni giorno!


Una premessa è d’obbligo: tutto quello che vi dirò di seguito ha un solo unico fine: YES YOU CAN!!! Qualche anno fa ho fatto un test in azienda. Era uno di quei test attitudinali dove, in base a una serie incrociata di domande del tipo “ti piacciono i fiori“, “cosa guardi nelle donne”, “che pensano di te i tuoi amici“, etc etc, si delineava il tuo profilo, i tuoi skills, le tue predisposizioni e quant’altro potesse essere utile all’Human Resorce per indirizzarti verso un percorso di crescita piuttosto che un altro… Di questo test mi sorprese una cosa, per migliorare le mie performance, dovevo parlare apertamente dei miei successi, cosa che non facevo. Non lo facevo un po’ per rispetto nei confronti dei “secondi” e anche un po’ perchè non avevo mai visto di buon occhio chi ostenta i propri risultati. In realtà era questo il nocciolo della questione parlare e spiegare il raggiungimento del successo del singolo faceva bene al raggiungimento del successo del gruppo. Da quel momento, esagerato come sono, non solo ho iniziato a parlare dei miei successi ma ho anche iniziato a parlarne in anticipo e a strutturare dei progetti che portassero al successo dandone la massima evidenza. Uno di questi, che ci ha accompagnato e ci accompagnerà per il 2010 è stato il Real Power con Marco Begalli. Era infatti settembre 2009 quando con Marco decidemmo di metterci in gioco e di cambiare tutto di nuovo consapevoli che non sarebbe stato facile, soprattutto per la considerevole età del Begalli. Il fattore età incideva non poco nella nostra S.W.A.T. analysis ed è stato proprio per questo motivo che abbiamo voluto trasformare quello che era il punto di debolezza (Weaknesses) nel punto di forza (Strengths): dietro ogni problema si nasconde, in realtà, la più grande opportunità! I 44 anni di Marco sono diventati il fulcro del nostro progetto, sono ora l’elemento intorno al quale abbiamo ripensato di ripensare tutto: allenamenti, dieta, comunicazione, attrezzatura, fisioterapia. Inoltre, quando si parte per un viaggio, bisogna sapere un’altra cosa importantissima... sembra scontato ma... si deve conoscere la meta. Per raggiungere il successo, infatti, dovevamo definire il concetto di cosa era per noi “Il Successo” e per fare questo bisognava avere obiettivi chiari e precisi, perchè da li in poi, ogni singola giornata di allenamento, era finalizzata al raggiungimento del 30

nostro goal. Con Marco e con 12 mesi di anticipo comunicammo ai media i nostri obiettivi: avremo vinto tutti i titoli assoluti e saremo stati tra i primi 20 nel PWA... obiettivi decisamente ambiziosi. L’ultimo argomento da affrontare era finanziario, per affrontare un anno con 6 tappe di PWA e oltre 100 giorni di regata in calendario ci volevano soldi, tanti soldi. Così, viste le tante sfide abbiamo realizzato che, quello di cui più avevamo bisogno per il 2010, era una forte motivazione. Credere in quello che stavamo per fare... Stava nascendo il “ Real Power, Vera Forza“ di raggiungere qualsiasi obiettivo prima di tutto con il potere di idee vincenti, le nostre! Da quando siamo partiti con il “Real Power”, 10 mesi fa, Marco ha vinto: - Italiano assoluto Formula; - Italiano assoluto Slalom; - trofeo Paolo Neirotti; - primo in classifica all’Italian Slalom Tour - titolo mondiale Master Slalom IFCA. Come dicevo un ruolo importantissimo lo hanno ricoperto gli sponsor che hanno condiviso la nostra mission: dimostrare che per vincere oggi il fattore età non è più un problema. Il primo tra tutti, con il quale ci siamo trovati immediatamente allineati è stato la Garmin Italia con la quale è nata una collaborazione che sta andando ben oltre le aspettative. La Garmin Italia ci sta mettendo a disposizione tutto il know-how tecnico scientifico di anni di maratone e di ciclismo professionistico internazionale per sviluppare le aree perfettibili del Begallone. Dai test affrontati presso il Marathon Sport Center di Brescia con il dott. Hubert Rossi, dove hanno smontato il povero Marco rigirandolo come un calzino tra continui test ed approfondite analisi, è emerso che abbiamo ancora davanti ben 5 anni di miglioramento. Questo dato importantissimo è stato forse la vittoria più importante del 2010: possiamo fare ancora meglio e conosciamo la strada per farlo. L’utilizzo di sistemi di navigazione satellitare unito ai dati cardiaci ha messo a disposizione di tutti dati importantissimi dai quali, tanto a livello amatoriale quanto professionistico, oggi


Marco Begalli

non si può più prescindere. Credo sia l’innovazione più importante degli ultimi decenni, parlando di sport, ovviamente. Un’altra azienda che ha contribuito ai successi di Marco e che è entrata in corsa 2010 è stata la Enerme Tecnology, un azienda italiana produttrice di sistemi che migliorano l’equilibrio tra i quali i famosi braccialetti che abbiamo un po’ tutti al polso questa estate. Michele Biguzzi, l’A.D. di Enerme ha voluto sviluppare su Marco un Bite di prossima commercializzazione particolarmente indicato per chi fa sport dove la concentrazione e la forza sono elementi essenziali. Sono infatti emersi dati a sostegno dell’esistenza di una effettiva correlazione esistente tra equilibrio dell’apparato masticatorio e apparato locomotore. L’occlusione dentale svolge un ruolo importante sulla postura del corpo. Negli atleti di alto livello variazione di equilibrio anche se di modesta entità possono indurre a scompensi fisici, calo delle forze e mancato coordinamento, incidendo sulla prestazione sportiva. Il Bite è una soluzione naturale e poco invasiva che consente di ripristinare il perfetto assetto del corpo quando è sottoposto a sforzi, diminuendo gli stress mandibolari, dolori cervicali, emicranie, ammortizzandole vibrazioni e rilassare le fasce muscolari. Insomma al di la del Begalli ora è agosto e stiamo tutti il più possibile in acqua,

magari stiamo perdendo anche qualche chiletto accumulato durante l'inverno e ci sentiamo bene... volgiamoci bene, è possibile stare anche meglio di ora a novembre o a febbraio basta non mollare e sapere che si può, stare meglio si può! Una corretta alimentazione, fare sport 2 o 3 volte a settimana, fare un check up per vedere dove si è e farsi aiutare per capire dove si può arrivare e la vita sarà migliore! E poi fate come me, iniziate a parlare dei successi e delle cose belle, della vostra prima beach start di questa estate o del vostro primo Forward e su questi vostri successi importanti costruiteci il vostro Real Power, l'entusiasmo e la positività aiutano la vita! “Gli aspetti innovativi del Real Power sono quelli che personalmente apprezzo di più. Mi piace prendere parte a progetti di ricerca e sviluppo da parte delle aziende e mi piace dimostrare, con il raggiungimento dei risultati, che abbiamo ragione. L’ho sempre fatto per il windsurf nello sviluppo delle attrezzature tecniche e farlo oggi fuori settore, in campi di più ampio utilizzo (fitness, running, bici, etc etc), mi dà un’enorme soddisfazione: condividere con tutti la strada percorsa per raggiungere un successo è il più nobile dei miei successi.” Marco Begalli.


© Jay Buzianis Potresti raccontarci qualcosa sulla tua adolescenza in Giappone? Sono cresciuta nella città di Kobe, circondata sia da oceano che da montagne. Ho giocato a tennis, pallavolo, nuoto, suonato svariati strumenti; ho praticato diverse attività con i miei genitori e mio fratello, un anno più grande di me. Siamo stati spesso in campeggio durante le vacanze estive e a sciare durante quelle invernali. Mi sono poi laureata in Ingegneria Meccanica. 32

Come hai scoperto il windsurf? Nel 1996, ho cominciato esattamente quando mi sono iscritta all’università in Giappone. C’era un club di windsurf dove alcuni amici mi davano lezioni. Sino a quel momento nemmeno sapevo che esistesse questo sport. Come è successo che ti sei “innamorata” del wave? Quando ho iniziato ero quasi sempre su acqua piatta, non sapevo niente riguardo le onde; persino durante i miei primi tempi di vita a Maui, il windsurf che praticavo era esclusivamente su acqua piatta. Per questo ero più interessata allo slalom che ad altre discipline. Un giorno mi trovavo ad Hookipa durante una competizione. Guardavo i riders dalla scogliera. Non ero particolarmente impressionata da alcun atleta, perchè davvero non sapevo cosa guardare. Poi sul lato sinistro ho visto Robby Naish, era li per riscaldarsi. Lui


Junko a Hookipa, il suo spot preferito. © Franck Berthuot, Maui Watershoot

stava davvero cavalcando onde, surfava e mi dava l’impressione di divertirsi moltissimo! Quel giorno la mia mente ha cominciato a “fare wave”. Può sembrare strano, ma osservando alcuni top riders come Robby Naish, o qualsiasi altro che veramente si divertiva tra le onde mi sono innamorata di questa disciplina! Come e quando hai deciso di trasferirti a Maui? Ho cominciato a venire a Maui nell’estate 1997. La prima volta fu solo per il vento. Volevo uscire ogni giorno con il windsurf. Poi ho deciso di fare gare di Slalom vista l’assenza di onde in periodo estivo. L’anno successivo mi sono allenata molto duramente per poter fare più gare locali. Alla fine del 1998 ho deciso di trasferirmi a Maui, senza dubbio quest’isola è l’ideale per chi desidera diventare un buon windsurfer.

Potresti riassumerci una tua tipica giornata a Maui? Mi sveglio all’alba e lavoro circa un’ora. Sono impiegata, due volte a settimana alla fattoria di Kuia, il resto dei giorni mi occupo della nostra azienda agricola. Dopodiché sono libera per fare windsurf! Mi informo su condizioni di vento ed onde, e mi dirigo verso lo spot migliore per le condizioni che ci sono. Dopo la “dura” sessione di windsurf, spesso prendo un caffè con amici o altrimenti vado subito a casa. Una buona cena con mio marito, controllo le mie e-mail, scrivo sul mio blog, guardo la televisione o qualche video, poi vado a letto…questa è la mia routine. Ti piace e pratichi anche surf? Si ma se c’è vento la mia priorità rimane il windsurf. 33


Qual è fino ad ora lo spot più bello dove sei mai uscita? Hookipa. Cosa significano per te le Onde? Libertà e Rispetto per la Natura. Junko in un Aerial radicale. © Jimmie Hepp

Senza cosa non potresti vivere? Passione. Tra i professionisti sei legata a qualcuno in particolare? Tutti coloro in grado di trasmettermi emozioni, passione e che cercano di imparare manovre nuove significano molto per me. Il solo osservarli mi porta a surfare ancora con più grinta. Qualche rimpianto? Non proprio. Qualche consiglio per waver alle prime armi? Quale dovrebbe essere il primo passo secondo te per entrare in confidenza con le onde? Imparare a strambare prima di tutto. Poi non acquistare tavole troppo piccole fino a che non si ha pieno possesso del materiale. Provare a sentire la forza delle onde. Consiglierei anche di cominciare con slalom o freestyle proprio ai fini di entrare in confidenza con il materiale. Poi non pensare e non parlare troppo, ma Fare. Qualche sogno nel cassetto? Mi piacerebbe atterrare la “Shaka nell’onda”. Lavorerò sodo per chiuderla quest’anno!

È anche un bel po’ che sei nel Tour Professionale, come vivi il lato agonistico di questo sport? Ti piace competere? Il mio primo evento PWA è stato nel 2000, ma fino al 2005 ho preso una lunga pausa. Dal 2005 ad ora seguo completamente il Tour Professionale. Penso che partecipare a competizioni serva molto per migliorare rapportandosi a riders più forti e completi. Inoltre si incontrano condizioni così diverse tra loro che è molto stimolante. Si mi piace molto competere. Sei supportata molto dai tuoi sponsor? Devo dire si in questi “tempi stretti”. Non proprio in modo economico, ma sicuramente a livello di materiale ho tutto ciò di cui ho bisogno per allenarmi in wave e freestyle. Compro alcune piccole cose come le pinne o qualche albero per le competizioni. Qual è il tuo spot wave preferito a Maui? Hookipa sicuramente. Quando diventa mostruoso vado a Kanaha. Qualche volta anche Kanaha diventa epico. Consiglieresti Maui ai windsurfer che desiderano iniziare a fare wavesailing? Ci sono spot semplici? Si. Sotto vento a Kanaha credo sia il luoogo più facile per imparare. C’è anche un guardaspiaggia pronto ad intervenire fino le 3 del pomeriggio. Per saltare, Sprecks o Camp One sono molto carini.

Surf o windsurfing: windsurfing. Freestyle o wave: wave naturalmente. Ma pratico freestyle quando è piatto, sono sicura che questa disciplina aiuti molto nelle onde. Mure a sinistra o mure a destra: destra. Tavola e vela preferite: Tabou DaCurve 67 e Simmer MissionX. Cibo preferito: adoro il cibo asiatico. Giapponese, Thai, Vietnamita. Un must per il tuo ragazzo: deve avere un cuore grande ed essere intelligente. Musica preferita: latina. Libro preferito: riviste di windsurf! Film preferito: Windsurfing Movie. Lingua preferita: Giapponese Rider preferito: ognuno con uno stile personale e bello. Levi Siver, Jason Polakow, Keith Taboul, Philip Koster, Tonky Frans, così tanti! Hobby: giardinaggio, lavori d’artigianato, cucinare, ogni attività che mi mantiene in salute ed ogni tipo di sport. Manovra preferita: Back Loop e Shaka.



Come ci si sente ad uscire con un pazzo scatenato come JP? Bhè, tanto per cominciare non c’è mai un momento di noia con Jason. C’è sempre qualcosa da fare, posti dove andare o cose da vedere. Sempre in movimento. Ci equilibriamo. Io sono molto tranquilla quindi lui mi propone di fare un sacco di attività che per me sono una sfida. Io invece lo aiuto in tutte quelle attività nel mondo reale che non comportino perdere la vita. In ogni relazione è fondamentale aver equilibrio. Siamo sia amanti che migliori amici. Hai paura quando esce con quelle onde enormi a Jaws? Inizialmente non mi preoccupavo più di tanto perchè è davvero bravissimo nel suo campo. Ultimamente però, da quando ha davvero rischiato di morire nell’inverno 2009 dopo esser stato sott’acqua a Jaws per un minuto di fila e 3 onde sulla testa, mi sono davvero spaventata. Penso che indipendentemente da quanto un atleta sia bravo, madre natura a volte decide di far qualche scherzo per ricordarci quanto siamo piccoli. Ogni volta che esce a Jaws io e la mia famiglia preghiamo per lui. Non mi scorderò mai la mattina di Natale quando è partito da Kauai e io speravo che le condizioni non fossero buone. Ma tutto questo fa parte di lui e bisogna accettarlo quando si esce con un waterman. Cosa fai a Maui? Facevo la manager per MAC cosmetics ed ho recentemente aperto una mia attività chiamata Maui Makeup Artistry. Sono una truccatrice ed estetista. A volte per divertimento faccio anche la modella. La maggior parte del mio lavoro è ai matrimoni e assieme ai local di Maui. Ho frequentato anche la Spa Luna, la scuola migliore dove imparare i massaggi e la cura della pelle. Come vi siete conosciuti e da quanto tempo state assieme? Il nostro fotografo comune, Charles Oreve ci ha fatto conoscere. Ai tempi Charles e Jason lavoravano molto assieme. Ha chiesto a Charles come stavo e se stessi ancora lavorando con lui. Ci siamo poi incontrati per caso a Paia e siamo diventati amici. Dopo sei mesi poi ci siamo messi insieme e adesso sono 3 anni. Ti aggreghi mai a Jason nei suoi viaggi per visitare nuovi posti esotici? Quando lavoravo a tempo pieno in azienda non potevo viaggiare molto con lui. I suoi viaggi poi sono sempre abbastanza imprevedibili perché su previsione ed io dovevo chiedere le ferie in anticipo. Adesso invece, che ho una mia attività, riesco a gestire meglio il mio tempo e posso viaggiare con lui. In questo momento infatti siamo in Australia, aspettando che entri una mareggiata per fare una storia per le riviste. Fai surf o windsurf? No, mi piacerebbe imparare a fare windsurf, appena torno a Maui. Faccio SUP con onde piccole. Lo Stand up paddling mi piace molto. 36

Cosa fai per divertirti? Per divertimento faccio yoga. È fondamentale per trovare il mio equilibrio interiore tra mente, corpo e spirito. Adesso in Australia sto facendo un po’ di boxe e mi piace un sacco, un ottimo sfogo. Adoro anche la musica, ballare, dipingere e andare in bicicletta. Ah, adoro anche cucinare pasti organici e qui in Australia ho fatto tutto io! Jason è davvero un pazzo. È più un romantico o un uomo duro con te? È davvero un duro in acqua o sulla moto da cross ma è anche un lover. È molto umile, un animo gentile. Ha un cuore d’oro ed a volte fa anche il furbetto, facendoti credere a tutte le sue storie, anche quelle inesistenti. Dicci qualcosa che il mondo del windsurf non conosce di JP? È un patito di film, ogni volta che andiamo in un negozio a noleggiarne uno, lo ha già visto. Quando viaggiamo andiamo spesso in parchi di divertimento come Disneyland o i parchi acquatici. Adora gli animali, specialmente i gatti. Non abbiamo un gatto perché siamo sempre in viaggio ma spesso andiamo a trovarne uno al canile. Quando va a Capo Verde conserva gli avanzi della cena per poi darli ai gatti randagi locali. Una cosa strana di Jason è che gli piacciono un sacco le lenzuola pulite e ben tirate. Comprava perfino gli aghi per tendere le lenzuola. Quando li lavavo, sembravano un colabrodo. Se fosse per lui sicuramente vorrebbe le lenzuola lavate e tirate ogni singolo giorno!


Liz e Jason si divertono con il SUP.

Ci puoi raccontare un gesto romantico che JP ha fatto per te? Jason è molto romantico all’occasione giusta. Per il mio compleanno appena uscivamo insieme mi ha mandato un mazzo di fiori al lavoro con un biglietto che diceva di scusarlo perchè era dall’altra parte del mondo. La prima volta che sono venuta in Australia mi ha portato sulla costa a vedere il posto segreto in cui si

nascondeva da piccolo. Abbiamo acceso un fuoco e ci siamo mangiati i marshmallows sotto le stelle. Facciamo versi di animali strani quando vogliamo richiamare l’attenzione dell’altro. Sì, sembra stupido ma ogni coppia ha dei suoi nomignoli ed espressioni per il partner.


IMPARANDO DAL PASSATO Quest’anno lo sviluppo dei Quad è stato ancora una volta fra le priorità di casa Starboard. Il processo di miglioramento è partito dal feedback ottenuto dalla versione precedente della stessa tavola che è stata anche la prima quad in assoluto presentata nel 2010. Scott McKercher, a capo della sezione di ricerca e sviluppo delle tavole wave, si è assolutamente innamorato della spinta e potenza che riuscivano a produrre i Quad di prima generazione e non ha mai smesso di elogiare l’accelerazione in Cut Back quando la tavola impatta il lip, accelerazione assolutamente superiore alla spinta generata da qualsiasi altra tavola che il team abbia mai provato. Bisognava però migliorare il raggio di curvatura ed il rocker, in modo che la tavola potesse girare più bruscamente andando ad impattare il lip in verticale, senza ingavonarsi successivamente. Si aveva l’impressione che la tavola volesse sempre accelerare a tutta velocità in uscita dal Cut Back. Un altro aspetto fondamentale è che tutta la presa assicurata in curva dal rail tendeva a rendere un po’ più difficoltose le manovre slashate new school come Taka e Backside 360.

I PRIMI PROTOTIPI Partendo da questi presupposti, l’obiettivo di Scott era quello di creare una tavola che avesse un outline più morbido senza spigoli, mantenendo però costante il setup di pinne. Sumbawa è stato il primo spot per testare i nuovi prototipi, sulle onde pulite e cattive di Lakey Pipe. Il team però ha scoperto ben presto che l’eliminazione degli

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spigoli sul rail rendeva la tavola troppo rigida e bisognava quindi bilanciare il tutto aggiungendo un po’ di rocker anche nella zona delle strap. Dopo essere tornati a Bangkok per modificare il rocker del primo prototipo, i ragazzi sono ripartiti per l’isola di Reunion. Dopo un paio di session sull’isola, Scott sentiva ancora una certa rigidità, confermata dalle immagini video delle curve tracciate, il rocker successivo è stato realizzato in modo da ottenere quel perfetto mix ricercato tra potenza e proiezione, che significa tra le altre cose tracciare traiettorie pulite ed armoniose. Le sensazioni di Scott erano corrette, ma adesso sembrava che la poppa fosse un po’ troppo larga tra i piedi e dietro al piede posteriore. Sono tornati quindi a Bangkok per fare delle altre modifiche all’outline della tavola ed ecco che finalmente Scott ha cominciato a intuire di essere vicino al mix ideale che avrebbe fatto impazzire tutti i rider. Tavole che permettono di spaccare tutto col minimo sforzo.

WEST OZ È stato durante il test in Australia che il team R&D ha anche cominciato a giocherellare un po’ con la posizione delle pinne, cambiando leggermente angoli e posizioni per studiare le differenze nelle varie condizioni, ottenere una maggior capacità di risalita e curve più potenti e spinte per poi cambiare e rendere la tavola un perfetto wave down the line con una sensazione in curva molto più morbida ed armoniosa. Tiesda (shaper Starboard) ha cominciato a scervellarsi per trovare un nuovo sistema di scasse che permettesse di regolare anche le pinne del Quad. Fino a quel momento, tutto il processo di sviluppo era stato fatto sull’82 litri, il passo successivo era applicare le nuove conoscenze anche alle altre misure, riproducendo il tutto nella giusta scala. Nulla è stato lasciato al caso. Questo ha dato il via ad una serie infinita di viaggi tra Bangkok, Perth e la zona nordoccidentale della costa australiana. Essendo già fine settembre, bisognava guidare almeno per 13 ore verso nord per trovare le condizioni ideali di vento e onda. È difficile valutare quante volte è stato effettivamente fatto, ormai era quasi diventata una routine. I tester hanno passato un’infinità di ore in macchina per testare le tavole nuove, ma ne è valsa assolutamente la pena quando sono usciti a Gnaraloo, che offre due onde molto diverse sullo stesso picco e nella stessa onda: più sopravento al centro è abbastanza side-shore, e richiede un sacco di spinta e proiezione in avanti per riposizionarsi alla



perfezione e colpire il lip in verticale. Più sottovento invece, dopo aver passato la sezione più morbida e choppata c’è la sezione più pulita e critica con vento che gira più da terra. Jaeger Stone si è unito al gruppo per aiutare con i test e farsi un po’ di ore dietro il volante, il suo feedback è stato fondamentale. Scott ormai ha imparato che l’aspetto principale del nuovo Quad, col sistema di regolazione IQ è di poter sistemare il setup e la tavola stessa in modo che sia perfetta per ogni condizione, in qualsiasi spot in giro per il globo. Ciò che funziona alla perfezione per alcuni non funziona altrettanto bene per altri, quindi è fondamentale avere opinioni e pareri differenti. Anche l’olandese Svein Akerboom si è unito al gruppo durante un paio di viaggi, assieme al product manager Severne, Simon Hurrey. Entrambi sono rider molto competenti con punti di vista interessanti. Essendo quasi la fine dell’estate australiana, il team di R&D Starboard si è potuto finalmente spostare in spot come Margaret River ed Esperance, per finalizzare tutte le varie misure. “Un range completo di tavole davvero mozzafiato”, lo ha definito Scott. È stato a questo punto che Ben Severne ha cominciato a chiedere se avessero bisogno di aiuto per sperimentare un po’ con le varie combinazioni e regolazioni delle pinne. Questa collaborazione è stata la ciliegina sulla torta, ha permesso di creare un prodotto che ha davvero sconvolto chiunque lo abbia provato ad Esperance. La tavola era ormai pronta e girava con una facilità disarmante, Scott era convinto al 100% di mandarla in produzione così com’era.

PRONTI PER LA PRODUZIONE È così che i Quad IQ 74, 77, 82, 87 e 92 sono stati mandati in Cobra per la produzione. Anche Phillip Koster e Iballa Ruana Moreno erano giù in Australia, per beccarsi

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probabilmente la piatta peggiore nella storia della Western Australia, proprio durante il periodo del photoshoot Starboard. Il risultato di questa situazione è stato comunque positivo, infatti i rider si sono trovati in uno spot che ricordava Vargas a Gran Canaria. Philip si è abituato al Quad IQ 82 in men che non si dica ed il risultato è stato devastante. 360 backside e frontside ed entrate verticali con Bottom a vela bassa in condizioni onshore e choppatissime. Gli spettatori non credevano ai loro occhi, anche il team di R&D si è convinto che questo nuovo concetto può veramente dare il meglio in qualsiasi condizione. Questa sensazione è stata successivamente confermata anche durante il photoshoot a Maui in primavera. Il team è rimasto a bocca aperta quando ha provato la nuova combinazione di tavole e pinne. L’unico assente a Maui era il più piccolo della gamma, il Quad IQ 69 che è stato poi portato e lasciato da provare al team, dal wavesailor e designer svedese Ola Helenius,. I rider più leggeri del team (Boujmaa ed Anne Marie) si sono innamorati follemente di questa tavola e la versione più piccola del Quad IQ, il 69 progettato da Ola, rispondeva a tutte le richieste di Iballa e Daida. Disponibile al più tardi verso settembre, il Quad IQ 69 completerà il nuovo range. Scott Mc Kercher ha riassunto un anno intero di meticoloso lavoro di ricerca e sviluppo dicendo: “Sono sicuro che renderemo un sacco di gente felice appena avrà la possibilità di mettere i piedi su una delle nostre nuove tavole!”.



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WINDSKATE

MAROCCO

Ho provato per la prima volta questa nuova manovra lo scorso anno qui in Germania durante una manifestazione di WindSkate. Con quel tipo di attrezzo ogni manovra risulta essere più facile da eseguire e da imparare perché hai meno velocità e pressione nella vela. Così ho deciso di sperimentare qualche manovra nuova per impressionare maggiormente i giudici. Alex Lehmann è stato il primo a provare questa manovra utilizzando una rampa e con atterraggio in una profonda piscina. È stato pazzesco e non così pericoloso. La manovra è stata chiamata Ocean Jump dopo la chiusura dell’evento di WindSkate.

Un giorno di questa primavera mi trovavo in Marocco e le condizioni di vento e onda erano perfette per provare qualche nuova manovra. Ho cominciato prendendo qualche onda ed ero leggermente soprainvelato con la mia 4.2. Mi è venuto in mente che avrei potuto iniziare a provare l’Ocean Jump. Per prima cosa dovevo navigare spalle alla vela ma qui ero abbastanza avvantaggiato grazie al mio passato di freestyler e quindi so bene come mettermi in switch stance e in blind (spalle alla vela). Ho avuto bisogno di molti tentativi prima di trovare un buon feeling per l’atterraggio perchè la rotazione continuava ad essere troppo difficile. È una


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sensazione molto strana saltare ma non avere idea di quello che sta succedendo alle tue spalle perché non lo puoi vedere! Alla fine della giornata, dopo qualche estremo wipe out, ho finalmente chiuso il mio primo Ocean Jump!!! Buon divertimento…

HOW TO DO • Mettetevi in switch stance e spalle alla vela, come la manovra di freestyle Gozada. • Cercate una piccola rampa ma ripida in modo da darvi il giusto impulso per salire abbastanza in alto. • Impattate la rampa alla massima velocità e al lasco. • Provate a saltare impostando la rotazione di un Cheese Roll con schiena alla vela.

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• Cercate di guardare in avanti attraverso l’acqua. • Appena sentite che la vela ha attraversato il vento cambiate la posizione delle mani sul boma per tornare in posizione “normale”. Questo movimento deve essere fatto molto velocemente ed è importante per controllare l’atterraggio. Non dovete colpire l’acqua in posizione blind, potreste seriamente farvi male alle spalle. • Provate a finire la rotazione chiudendo la vela. • Atterrate in switch stance con la poppa della tavola, come un Forward in Switch Problema: atterrate di schiena sulla vela in acqua. Soluzione: cercate di ruotare più velocemente per finire la rotazione leggermente prima. Provate ad acquisire un po’ di altezza nel salto prima di iniziare a girare.


Ph: Darrell W Wong o

“Luxury top performance surf sail” Re-designed with the help or wave specialist John Skye, the new wave vogue has been refined in both outline, window designs and overall shape. The bullet proof construction of this heavy-duty surf sail is achieved through the use of 3 different type of top quality x-ply materials in different weights/strengts for different areas of the sail. No compromise with cost effective panel layouts, only pure performance and top notch design oriented choices.

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QUAD Il nuovo Quad di Fanatic introduce una nuova dimensione del waveriding, grazie alla potenza e presa delle 4WD che assicurano un controllo e trazione senza precedenti in qualsiasi condizione, tutti gli aspetti positivi del single fin sono stati riproposti in questo nuovo pacchetto esplosivo! Caratteristiche principali: • Pinne laterali leggermente angolate per assicurare presa e spinta al massimo. • Nuova linea Scoop-Rocker con ingresso più alto e anche più rocker in uscita a poppa. • Profili corti e compatti con poppe più larghe per permettere di ridurre ulteriormente il raggio di curva. • Poppe squash/quadrate smussate. • Shape della chiglia realizzato in Concave/Double Concave analizzato a CAD.

NEW WAVE T WIN TE Una tavola wave Twinzer per tutti coloro che vogliono esplorare un nuovo mondo fatto di curve strette nella sezione critica dell’onda e linee tipiche del surf da onda; la linea NewWave Twins è sicuramente la scelta vincente. Caratteristiche principali: • Poppa più larga per migliori performance con poco vento. • Concavo più avanzato per un ingresso in planata anticipato. • Doppio concavo ridotto per creare meno turbolenza alle alte velocità. • Perfetta combinazione del rocker tra performance e manovrabilità in surfata.

NEW WAVE TE Molti top rider preferiscono ancora utilizzare il single fin per condizioni disparate. Da onde pulite e perfette in down the line a tutta velocità ai mari tempestosi. Il NewWave garantisce il massimo in ogni condizione! Caratteristiche principali: • Più corto, compatto e largo. 48

• Rail più pieni e morbidi nella zona centrale con un bordo più arrotondato. • Doppio concavo modificato per aver massima velocità e proiezione. • Tail rocker più accentuato per curve più veloci e strette. • Distribuzione uniforme del volume per maggior controllo sia con vento leggero che forte.

FREEWAVE Il FreeWave è un mix vincente nei test di freestyle, wave e puro freeride a tutta velocità in qualsiasi posto al mondo. Uno degli shape più versatili e più venduti con uno stile multi-purpose. FreeWave Textreme Per il 2011 Fanatic ha anche introdotto il nuovo ed esclusivo modello in costruzione leggera 95l TeXtreme©. Grazie all’innovativa tecnologia iperleggera TeXtreme© Carbon Weave Technology, questa fibra assicura una finitura, peso, durata e rigidità senza precedenti. Probabilmente il FreeWave più leggero e rigido che sia mai stato messo in commercio. Assieme ad una grafica mozzafiato, questa tavola è davvero un giocattolo ideale per chiunque voglia passare giornate intere in acqua, con onde o piatta! Caratteristiche principali: • Shape più corto e compatto. • Prua più larga per facilitare l’ingresso in planata. • Poppa a 70° e prua arrotondata. • Nuovo scoop rocker line progettata a CAD. • Rail più pieni per un massimo controllo anche con vento forte. • Rail più pieno ed arrotondato verso prua, con spigolo più alto.

SKATE TE Grazie al 3x Campione del mondo Freestyle di casa Fanatic, Gollito Estredo e ai consigli di Andre Paskowski, la linea di Skate è saltata direttamente in una nuova dimensione creando una nuova generazione di tavole che vincono ogni test.


Caratteristiche principali: • Prua più arrotondata con un leggero aumento di larghezza massima. • Rail più sottili nella zona dei piedi per facilitare i trick freestyle in carvata. • Rail più morbidi e pieni a prua per una slidata senza intoppi. MODEL Quad TE 72 Quad TE 79 Quad TE 86 Quad TE 93

LENGTH (cm) 226 227 228 229

WIDTH (cm) 53,5 55,5 57,5 59,5

VOLUME (L) 72 79 86 93

SAIL RANGE 3.7 - 5.3 4.0 - 5.8 4.2 - 6.2 4.5 - 6.5

NW Twin TE 72 NW Twin TE 79 NW Twin TE 86 NW Twin TE 93

230 232 234 236

53,5 55,5 57,5 59,5

72 79 86 93

3.7 - 5.3 4.0 - 5.8 4.2 - 6.2 4.5 - 6.5

NW TE 69 NW TE 76 NW TE 83 NW TE 91

232 234 236 243

53 55 57 59,5

69 76 83 91

3.3 - 5.4 3.5 - 5.8 3.7 - 6.0 4.2 - 6.4

FW 75 FW 85 FW 95 FW 105 FW 115

235 238 240 242 244

56 58,5 61 63,5 66

75 85 95 105 115

3.7 - 6.0 4.2 - 6.5 4.5 - 6.7 4.7 - 7.0 5.0 - 7.3

Skate TE 90 Skate TE 100 Skate TE 110

232 235 237

60 63,5 66,5

90 100 110

4.0 - 6.6 4.5 - 7.0 5.0 - 7.5 49


POLAKOW T WINSER QUAD Follia. La nuova linea personale di Jason ora offre anche una nuova tavola con setup Quad. Per tutti i riders che sono assuefatti all’adrenalina dei giorni grossi in cui c’è quasi da avere un po’ di paura. Jason Polakow dice: “Quando ti trovi in down the line a tutta velocità davanti alla sezione che tuba e la tavola vola sull’acqua, l’unica cosa che puoi fare è colpire la sezione di un albero e saltare via il lip, togliendoti dai guai, pregando dio che i rail e la pinna non perdano minimamente aderenza. Sbam! Ora sei decollato e voli talmente alto ed atterri così pesante che se non avessi un Polakow Quad sotto i piedi, sicuramente non torneresti a riva tutto intero! Controllo e stabilità anche nelle situazioni più critiche. Una sensazione pazzesca…”. I Polakow Twinser Quad sono preparati con setup a quattro pinne (2 Twinser + 2 pinnette laterali) ma possono anche essere utilizzati come twinser, utilizzando pinne almeno 2cm più lunghe di quelle usate per il quad setup. Le pinne twin non sono incluse. In breve. Queste tavole son ben lungi dall’essere limitate all’onda grossa ed infatti offrono un potenziale eccellente anche con onda medio-piccola, sia sideshore che onshore. Sono state progettate per tutti quei riders che seguono il sogno di Jason di spingere al massimo su onde potenti ed aggressive. Offrono una capacità di curvare e controllo davvero eccezionali, rendendo questi Quad la scelta ideale anche per onda grossa.

T WINSER QUAD La prima linea di tavole Quad di Kauli è uscita nei negozi nel 2009. I vantaggi offerti in termini di performance sono così accessibili ed evidenti che chiunque abbia provato le tavole non voleva più tornare indietro. Questa nuova linea rappresenta un ulteriore passo avanti, spingendo le capacità dei rider a nuovi livelli. Kauli è un perfezionista e non smette mai di pensare a come poter migliorare il suo materiale e continua ad avere idee sempre innovative e brillanti. Il suo background in surf da onda poi gli dà anche una conoscenza e visione più profonda, riportando dei concetti e design dal surf al windsurf. I nuovi Twinser Quad sono preparati con setup a quattro pinne (2 Twinser + 2 pinnette laterali) ma possono anche esser utilizzate come twinser. Le tavole risultano più radicali che mai. In breve. L’aspetto migliore 50

dei nuovi Twinser Quad è che permettono di approcciare il lip con una verticalità, velocità e controllo senza precedenti. Le pinne laterali offrono una presa sicura e ti tirano nuovamente lungo la parete dell’onda in uscita dal cutback, facendoti accelerare all’inverosimile. È proprio questa sensazione di controllo totale ed assoluto che rende queste tavole eccezionali. Questa nuova generazione di Twinser Quads di JP-Australia vi porterà a nuovi livelli di riding, in questo nuovo stile di waveriding progressivo.

SINGLE THRUSTER Una tavola wave per ogni condizione. La “Single Thruster” è la tavola all-rounder di JP, progettata appositamente per dare il meglio in ogni condizione, dall’utilizzo della pinna singola in acqua piatta o condizioni di bump & jump alle difficili condizioni di vento completamente da mare, fino ad arrivare alle condizioni idilliache di down the line wavesailing montando il set up a tre pinne. Lo shaper Werner Gnigler ha lasciato gli shape della tavola identici ai “Wave” dell’anno scorso e ha poi aggiunto altre due pinne laterali. Questo allarga notevolmente il range di condizioni e permette al rider di surfare molto meglio in qualsiasi condizione possibile. THRUSTER SETUP: Il setup thruster a tre pinne dà alla tavola una nuova reattività, rendendola molto più libera e morbida. Con condizioni sideshore specialmente, la tavola riesce a fare curve molto più strette e lip slide radicali vengono naturali. Il Single Thruster ha una chiglia più larga e le pinne laterali quindi tendono a stabilizzare i rail rendendo la tavola molto più stabile e morbida anche durante i bottom turn più aggressivi. Con onda grossa poi, le pinnette laterali assumono davvero un ruolo fondamentale, aumentando notevolmente il controllo e stabilizzando i rail anche ad alta velocità, in un range di condizioni che cresce esponenzialmente! In poche parole gira stretta quanto un Twinser o Quad anche in condizioni on-shore. OPZIONE SINGLE FIN: L’opzione single fin (usando una pinna centrale di 2cm più grossa) la rende una gran tavola anche per condizioni onshore e spot con vento forte e corrente, quanto un ottimo giocattolo per le condizioni di bump & jump. In questo modo ottieni un grande range di opzioni sempre sulla stessa tavola. JP ha sviluppato


nuovi shape per la nuova linea di pinne Wave. Un profilo e linea completamente nuovi che rendono la tavola molto più reattiva e diretta. La pinna da sola rende la tavola più radicale sotto ogni aspetto, cambiandone il comportamento sia in single che in thruster. La pinna è più veloce della precedente e ti permette di passare la zona d’impatto più tranquillamente. In breve. Un prodotto eccezionale che offre due diverse tavole in un solo shape. Basta aggiungere le pinne. La Pro Edition è già equipaggiata con tri fin thruster. Per usarla come single fin si deve prendere una pinna wave che sia almeno 2cm più grossa di quella centrale del thruster. La Full Wood Sandwich invece viene venduta con una pinna singola e copriscasse laterali. Per usare questa tavola come Thruster si ha bisogno di due pinne laterali almeno 2 cm più corte della pinna centrale. Semplicemente la miglior tavola all-round wave che JP abbia mai fatto. Funzionano ovunque e con qualsiasi regolazione.

FREEST YLE Salta, slasha, gira a velocità spaziale e carva senza il minimo sforzo. Tutti requisiti fondamentali di una moderna tavola da freestyle. Planata anticipata e velocità di punta elevata per iniziare ogni trick a manetta, assicurando massimo controllo ed esplosività. Il Freestyle di coppa del mondo s’è evoluto in una disciplina davvero spettacolare e radicale, anche grazie all’introduzione del nuovo format in cui si contano solo manovre pesanti. Le batterie con tantissime manovre semplici e tecniche sono ormai storia. Proprio come nello slalom, i rider devono ora utilizzare tavole di serie in tutte le tappe di coppa del mondo PWA. Questo non ha cambiato nulla per i rider JP che già da prima usavano le tavole di serie. Per chiudere le nuove manovre di power freestyle le tavole devono avere un’accelerazione immediata, uno stacco esplosivo per tutte le nuove manvore aeree. È stata migliorata la capacità di stacco e reso la slashata più morbida. In breve. Le tavole da freestyle da competizione son ora fatte per chiudere le manovre più estreme e radicali. Accelerazione incredibile, velocità di punta notevoli, manovrabilità senza precedenti e stacco immediato, necessario per tutte le manovre new school. Queste tavole JP sono davvero il pacchetto completo e sono divertenti e accessibili a tutti!

MODEL LENGTH (cm) POLAKOW TWINSER QUAD 74 229 POLAKOW TWINSER QUAD 82 233

WIDTH (cm) 54,5 56,5

VOLUME (L) 74 82

SAIL RANGE <5.5 4.2 - 6.0

TWINSER QUAD 68 TWINSER QUAD 74 TWINSER QUAD 82 TWINSER QUAD 92

227 229 230 230

53,0 55,0 57,0 59,0

68 74 82 92

<5.2 <5.5 4.2 - 6.0 4.4 - 6.2

SINGLE THRUSTER 69 SINGLE THRUSTER 75 SINGLE THRUSTER 83 SINGLE THRUSTER 93 SINGLE THRUSTER 99

228 229 230 232 234

53,5 55,5 57,5 60,5 62,0

69 75 83 93 99

<5.4 <5.8 4.0 - 6.0 4.4 - 6.2 4.7 - 6.5

FREESTYLE 89 FREESTYLE 98 FREESTYLE 107

232 237 238

59,5 64,5 67,0

89 98 107

4.0 - 6.1 4.7 - 6.5 5.0 - 6.9 51


WAVE: Le tavole wave Naish vengono testate e sviluppate da Robby Naish in persona, assieme agli altri team rider tra cui Kai Lenny e Julien Taboulet, che le utilizzano ogni volta che vanno in acqua, i custom sono vietati. Per il 2011, è stata introdotta una nuova linea di rocker combinata con una sezione monoconcava e poppa a V-tail che poi esce direttamente con un tail kick dietro la strap posteriore. I rail sono stati ammorbiditi verso prua e verso l’area centrale della tavola, rendendoli però più fini e taglienti a poppa. Le tavole assicurano la versatilità di un single fin e la morbidezza e curve strette dei setup multi-pinna. È equipaggiato con due set di pinne – o si usa come un single fin oppure come un thruster a tre pinne – il rider può customizzare la tavola a seconda delle sue necessità e del suo stile di surfata e/o le condizioni del giorno. KONCEPT: Le scelta perfetta per la massima versatilità: wave, freemove e flatwater tutti in una sola tavola. Il Naish Koncept combina i migliori aspetti di un wave, bump e jump e tavole da acqua piatta con vento medio-forte in un unico prodotto che può fare tutto. Veloce, morbido e dalla planata facile, il Koncept è estremamente moderno, sebbene derivi dalla lunghissima esperienza di Naish nel realizzare tavole all-around. Rail morbidi verso prua e tipici rail wave a poppa assicurano curve senza il minimo sforzo, perfette per surfare o strambare a tutta velocità. Altre caratteristiche come un profilo compatto ed un rocker e step tail per ridurre il volume a poppa, la rendono più accessibile anche ai rider meno esperti. La maggior parte dei Koncept sono equipaggiati con due pinne che permettono al rider di sistemare la tavola a seconda delle condizioni e/o stile, rendendola ideale per chi cerca una soluzione unica. FREEST YLE/FREEST YLE WAVE: La classica tavola freestyle del giorno d’oggi. Il Naish Freestyle è la tavola perfetta sia per quei rider che vogliono sfruttare al meglio anche l’acqua piatta che per coloro che devono far gare. Questa tavola offre un ingresso in planata ed accelerazione senza precedenti, anche grazie alla forma della coperta che è perfetta per le manovre moderne stile skateboard. È anche la perfetta piattaforma per tutti coloro che esplorano il freestyle per la prima volta. È realizzato in 4 misure per coprire in vari pesi dei rider e condizioni sul vostro home spot. 52

NITRIX/NITRIX AST: Planata immediata, accelerazione morbida, strambate facili e velocità di crociera alta. Realizzata per un freeride senza preoccupazioni e strambate in libertà, la Nitrix fonde un rocker che ricorda quello di una una tavola slalom con un outline più arrotondato ed accessibile. Il risultato è un range di tavole che offrono comfort a gogo – planano in men che non si dica e ad alta velocità – ma sono perfettamente gestibili anche in condizioni di vento forte. La Nitrix è la scelta perfetta per quei rider che cercano sia la velocità in andatura rettilinea che l’accelerazione in strambata come uno slalom. MODEL WAVE 55 WAVE 64 WAVE 74 WAVE 80 WAVE 87 KONCEPT 70 KONCEPT 80 KONCEPT 90 KONCEPT 100 KONCEPT 110 FS/FREESTYLE WAVE 75 FS/FREESTYLE WAVE 90 FS/FREESTYLE WAVE 100 FS/FREESTYLE WAVE 115 NITRIX/NITRIX AST 105 NITRIX/NITRIX AST 115 NITRIX/NITRIX AST 125 NITRIX/NITRIX AST NITRIX/NITRIX AST NITRIX/NITRIX AST

LENGTH (cm) 215 228 225 227 229 231 234 236 240 244 223 240 232 237 244 246 250 255 260 264

WIDTH (cm) 50 53 56 56 59 55 58 61 62 64 56 62 63 68 64 67 69 70 74 78

VOLUME (L) 55 64 74 80 87 70 80 90 100 110 75 90 100 115 105 115 125 135 145 155

SAIL RANGE 2.2 - 4.2 3.0 - 5.0 3.4 - 5.3 3.7 - 5.7 4.2 - 6.2 3.4 - 5.3 3.7 - 5.7 4.0 - 6.0 4.0 - 7.0 4.2 - 7.5 2.6 - 4.5 3.7 - 6.0 4.2 - 6.5 4.5 - 7.0 4.5 - 7.0 4.7 - 7.0 5.0 - 7.0 5.5 - 7.5 5.5 - 8.8 5.7 - 10.0


WAVE Il Quatro Wave Single Fin è la scelta ideale per quei rider che cercano una sensazione più morbida e stabile tipica di questo setup. Accelerazione immediata e velocità spaventosa, combinate alla varietà di condizioni che solo il single fin riesce a gestire. Queste tavole sono molto facili da far curvare e performare in qualsiasi condizione di onda al mondo. La planata anticipata e la maggior stabilità sono i concetti fondamentali alla base di questa linea, che garantisce il comfort e controllo in qualsiasi spot al mondo, come se fossi a casa tua.

QUAD KT Il pro model di Keith Teboul a 4 pinne… Il wave sailing Hard Core s’è trasformato e i design di Keith Teboul sono in prima linea. Il Quad KT è la realizzazione effettiva delle preferenze personali e stile di Keith e rappresenta l’essenza del vero wave hardcore. Quello che inizialmente era una rarità ora è divenuto un nuovo standard di qualità. Il nuovo design dei Quad KT permette alle tavole di muoversi nell’acqua come una moderna tavola da surf da onda, con curve strette, veloci e con tutto il rail in acqua. La forma particolare e arrotondata dei rail permette di accelerare durante le curve quando la tavola morde l’acqua, piazzando hit spaventose e veloci anche nelle sezioni peggiori. La spinta e velocità che senti su un Quad KT ti darà un’enorme sicurezza, permettendoti di entrare anche nelle sezioni più difficili ed aggressive. Il concetto di Quad poi permette di usare una tavola con circa 5 litri in più di volume rispetto al normale, permettendoti di sfruttare la tavola al meglio anche con poco vento. Incredibilmente anche con maggiore volume la tavola risulta eccezionalmente morbida e manovrabile, anche di più rispetto a tavole single fin di volume minore.

QUAD LS La tavola Quad firmata da Levi Siver. Il Quad LS rappresenta la tavola da sogno di Levi Siver per tutte le condizioni. Levi ha chiesto una tavola che avesse una presa eccezionale in curva per raggi strettissimi e che planasse anche con poco vento.

Considerando il vasto range di condizioni in cui Levi surfa, ha voluto anche che la tavola avesse ottime capacità di bolina per muoversi agevolmente sul picco. Il Quad LS è la materializzazione dell’enorme passione e dedizione di Levi alla massima performance ed innovazione nel mondo del windsurf. Questa linea di tavole è stata realizzata per qualsiasi tipo di condizioni wave, in tutto il mondo.

T WINFIN TEMPO Ideale per all around wave sailing, la linea di tavole Tempo Wave Twin Fin offre il perfetto equilibrio tra planata anticipata, velocità, stabilità e sensibilità incredibile, tipiche di tutte le tavole twin fin. La tavola è stata progettata per dare una reattività eccezionale anche con poco vento ed onda piccola e poco potente, rendendola la perfetta tavola per le varie condizioni in giro per il globo.

MODEL QUATRO QUAD KT 69 QUATRO QUAD KT 76 QUATRO QUAD KT 83

LENGTH (cm) 225,3 227,9 231,6

WIDTH (cm) 53,3 55,2 57,1

VOLUME (L) 69 76 83

SAIL RANGE 3.0 - 5.0 3.3 - 5.3 3.7 - 5.7

QUATRO QUAD LS 75 QUATRO QUAD LS 85 QUATRO QUAD LS 95

227,5 230,0 233,5

54,4 56,9 58,9

75 85 95

3.3 - 5.3 3.7 - 5.7 4.0 - 6.2

QUATRO WAVE 64 QUATRO WAVE 72 QUATRO WAVE 78 QUATRO WAVE 86

232,1 237,5 240,5 242,3

52,1 53,6 55,8 57,9

64 72 78 86

3.0 - 5.0 3.3 - 5.3 3.7 - 5.7 4.0 - 5.7 53


TAVOLE HARDCORE WAVE LTD V4

Single Fin – Quad. La nuova linea di tavole Hardcore wave vanta shape completamente nuovi e va ad affiancarsi alle altre linee di tavole wave, rendendo la gamma wave RRD la più completa ed ampia del mercato. Questa certezza ha permesso ad RRD di sviluppare tavole wave al alte prestazioni, capaci di esprimersi al meglio in condizioni radicali come quelle di Hookipa e capaci pertanto di soddisfare le esigenze dei rider più radicali che in genere avevano bisogno di utilizzare tavole custom per esprimersi al meglio sulle onde potenti e ripide di Maui. Le tavole hardcore Wave sono disponibili in due diverse configurazione di pinna: • Single Fin, per massimizzare grip e controllo • QUAD, per esaltare loose bottom turn e top turn radicali e precisi. La carena è caratterizzata da un design completamente monoconcavo da bordo a bordo e da prua a metà della poppa, con un biconcavo che va da metà della prua a poppa. Una zona di piatto e un leggero V a poppa, in combinazione con un rocker generoso garantiscono un perfetto flusso in uscita e il bilanciamento della tavola nei momenti critici del bottom e top turn. La larghezza massima spostata 15 cm più avanti combinata con l’ampia prua ha permesso di disegnare linee bilanciate e proporzionali nella sezione medio/posteriore di questi gioielli, che pur essendo molto stretti non risultano mai troppo radicali o dritti. L’outline filante e la distribuzione del volume sono un vero piacere per gli occhi così come per tutto il tempo in cui surferete su questi giocattoli, capaci di garantirvi i migliori giorni della vostra esperienza di wave rider. Tecnologia di costruzione: Exclusive Custom-made full sandwich con Biaxial Glass, tecnologia che ha già dimostrato di dare i migliori risultati in termini di rapporto peso/resistenza. La carena di tutte le misure è rinforzata con stringers Epoxy/Herex 100.

WAVE CULT LTD V4

Le nuove Wave Cult V4 sono tavole dallo shape completamente ridisegnato e assieme alle sorelle “Harcore Wave” vanno a completare il range delle innovative tavole wave RRD disegnate per le condizioni che si possono

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trovare tutti i giorni nella stragrande maggioranza degli spot del mondo. Precise, veloci, istintive e molto sensibili alla pressione dei piedi, queste tavole non vi abbandoneranno mai nemmeno quando il vento comincerà ad essere rafficato e le onde cominceranno a schiumare… e continueranno ad eccellere quando le condizioni cominceranno di nuovo a pompare! Sono le tavole col range di utilizzo più ampio in collezione. Le tavole Wave Cult sono disponibili in due diverse configurazione di pinna: • Single Fin, per massimizzare grip e controllo. • QUAD, per esaltare loose bottom turn e top turn radicali e precisi. La carena è caratterizzata da un disegno rail to rail completamente piatto a prua che si sviluppa in un disegno full V da metà tavola fino a poppa. Un leggero biconcavo a metà della carena aiuta a migliorare la stabilità della tavola. La larghezza massima spostata 10 cm verso prua in combinazione con l’ampia prua hanno permesso di disegnare linee armoniche e bilanciate nella sezione centrale e linee che a poppa diventano molto armoniche e mantengono una curva costante fino alla fine della tavola. Lo shape con bordi pieni e TUE generosi nella sezione di prua permettono di creare una combinazione perfetta fra grande maneggevolezza e perfetto controllo sia in condizioni particolarmente ruvide sia in condizioni al limite della planata.

FIRE RACE V2 La linea FireRace V2 ha gli stessi shape della gamma X-Fire 2010, ovvero puri shape da Coppa del Mondo, costruiti con una tecnologia in legno e vetro che permette di mantenere prestazioni e sensazioni di altissimo livello, con una tecnologia dalla durata garantita. Ogni tavola è caratterizzata da un differente outline e misura. Più larga e corta per il 135, per diventare più allungata nel 112, via via fino ad arrivare al 90. Le linee scoopline sono state sviluppate proporzionalmente per creare un bilanciamento perfetto fra comodità in andatura e potenziale di velocità. VELE WAVE VOGUE Riprogettata grazie all’aiuto dello specialista del wave, John Skye, la nuova wave Vogue ha un outline molto più definito e finiture più curate sia nel design della finestra centrale che nel profilo generale. La costruzione a prova di


proiettile di questa vela con costruzione heavy-duty, si ottiene con l’utilizzo di 3 diversi tipi di x-ply di altissima qualità con consistenza e peso specifici per le varie distribuzioni di carico e potenza nelle varie zone della vela. Zero compromessi grazie alla disposizione efficace dei pannelli, solo pura performance e design al top. Pura wave sideshore la Vogue è la vela scelta dai rider che ricercano performance al top anche nelle condizioni più aggressive. La Wave Vogue è anche una scelta perfetta per tutti quei rider più leggeri che la possono usare in qualsiasi condizione, grazie al boma corto, sensazione di morbidezza e maneggevolezza immediata.

SUPER ST YLE La Super Style MKIII è stata riprogettata partendo dal grande successo dei modelli 2009 e 2010. La nuova vela è stata creata per funzionare alla perfezione nei vari spot in giro per il mondo con condizioni wave comuni ed è anche eccellente per le manovre di freestyle. La vela è interamente realizzata in X-ply, rendendola un’ottima opzione heavy-duty per condizioni proibitive. Maggiore potenza nelle misure più piccole dalla 4.9 in giù, grazie ad un boma più lungo, albero più corto e materiale più morbido. Il profilo pieno e potente della Super Style garantisce un sacco di potenza e controllo per partire in planata, carvare e volare in cielo. FIRE La nuova arrivata tra le vele RRD. Una vela molto richiesta dagli ”aficionados” di RRD. Una vela molto potente e stabile che permette di sfruttare anche il minimo refolo al massimo del suo potenziale. Accelerazione immediata anche all’uscita di strambate e virate. Una rivale senza pietà e probabilmente la vela a camber più all’avanguardia. Ideale per un utilizzo Freeride/Freerace. La vela è stata progettata per performare al meglio nelle misure più grosse, quando la portanza e la potenza sono gli aspetti fondamentali per determinare le proporzioni della vela e la sua forma. Una vela con 7 stecche, un profilo molto pieno, un cutout molto secco e una balumina a rilascio graduale, con un twist molto accentuato da centro vela fino alla penna che assicura un twist progressivo e graduale con un’ottima gestione della potenza anche nella parte bassa. La vela raggiunge la velocità massima in pochi secondi e rimane molto stabile anche nelle condizioni di sovrainvelatura più

estrema, rimanendo leggera tra le mani. Un vero must per tutti quei rider che sono dipendenti dalla velocità e vogliono una vela veloce e potente, ma che sia comunque maneggevole e leggera tra le mani. MODEL LENGTH (cm) Hardcore Wave 68 LTD V4 229 Hardcore Wave 76 LTD V4 229 Hardcore Wave 84 LTD V4 229 Wave Cult 75 LTD V4 230 Wave Cult 83 LTD V4 231 Wave Cult 92 LTD V4 232 Fire Race 135 V2 230 Fire Race 122 V2 230 Fire Race 112 V2 235 Fire Race 102 V2 235 Fire Race 90 V2 240 MODEL LUFF(cm) BOOM(cm) Vogue 3.5 349 138 Vogue 4.0 371 144 Vogue 4.2 383 149 Vogue 4.5 390 151 Vogue 4.7 406 156 Vogue 5.0 412 160 Vogue 5.3 427 164 Vogue 5.6 436 167 Fire 7.5 479 208 Fire 8.0 495 214 Fire 8.5 509 224 Fire 9.0 519 232

WIDTH (cm) VOLUME (L) RANGE SAILS 53 68 3.2 - 4.7 54 76 3.7 - 5.3 55,5 84 4.2 - 5.6 56 75 3.7 - 5.2 58 83 4.0 - 5.7 60 92 4.5 - 6.2 85 135 8.0 - 10 77 122 7.0 - 9.0 69,5 112 6.0 - 8.0 65 102 5.5 - 7.5 59 90 5.0 - 7.0 MODEL LUFF(cm) BOOM(cm) SuperStyle 3.7 365 148 Super Style 4.1 381 156 Super Style 4.5 405 160 Super Style 4.9 420 166 SuperStyle 5.3 429 172 Super Style 5.8 455 179 Super Style 6.3 477 186 Super Style 6.8 488 189

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QUAD IQ Il nuovo Quad IQ è una tavola con 5 settaggi integrati per sfruttare al meglio qualsiasi condizione di vento e onda vogliate surfare. Scott McKercher commenta: “La cosa davvero bella è che ora hai una tavola che può essere regolata e adattata per sfruttare al meglio le condizioni proprio sul tuo homespot, oppure sui vari spot in giro per il mondo. Se esco nel mio giardino a Margaret River, Australia o scorrazzo su e giù per la costa alla ricerca di onde perfette, basta che cambi l’assetto tra Sideshore e Skate, a seconda delle condizioni e del tipo di curve che voglio tracciare. Con l’impostazione Sideshore ho una presa ed una spinta davvero eccezionali. Questo settaggio è perfetto per fare quelle curve profonde e gettare secchiate d’acqua quando colpisci il lip, lasciando comunque la poppa libera di partire per lo slash. Se invece voglio delle curve più arrotondate e slashate, e più vicine al lip, allora metto la tavola in assetto Skate. Ormai non vado più a Sylt ma se dovessi tornarci sicuramente utilizzerei l’impostazione Onshore, per risalire più facilmente e passare lo shorebreak assissino, senza il minimo sforzo.” Tiesda You: “Il Quad IQ è la prima tavola intelligente con possbilità integrata di regolazione. Ha la capacità singolare di dare il meglio in qualsiasi condizione, grazie ai vari assetti già preparati. Io adoro l’assetto Onshore e lo utilizzo in quasi tutte le condizioni perché rende il waveriding molto più facile ed accessibile. Se il vento aumenta e le onde diventano più pulite, allora cambio nel settaggio Skate.” • Assetto Onshore: (le due pinne più grandi davanti alle due più piccole) proiezione e potenza massima, una presa salda e risalita assicurata. È anche perfetto per saltare in condizioni onshore. Le pinne posteriori possono essere spostate in avanti per rendere la tavola più morbida e libera o più indietro per stabilizzare maggiormente la tavola. • Assetto Sideshore: (le due pinne più piccole davanti alle due più grandi) curve più morbide con potenza controllata e manovrabilità millimetrica. Si possono regolare le pinne posteriori avanti o indietro per trovare il perfetto equilibrio tra stabilità e morbidezza. • Assetto Skate: (due pinne Twinzer) scelta vincente per surfate veloci, potenti con 56

una manovrabilità impressionante. La regolazione delle twin fins permette di far rilasciare la poppa con facilità per partire in manovre come top turn slashe e taka. • Nuovi Slot Box: il nuovo sistema della scassa Slot Box è il concetto fondamentale alla base dell’IQ. Questa nuova scassa è stata realizzata appositamente per essere extra leggera, 70% più leggera di una tradizionale scassa US. Offre anche una scanalatura di 3cm che permette di far scivolare le pinne in posizione e anche le attuali pinne US possono esser tagliate per venire usate in questa nuova scassa. Le viti realizzate appositamente hanno la stessa testa della valvola e delle viti delle strap, ciò consente di usare un solo cacciavite e resistono senza problemi a sabbia e acqua. • Costruzione: WoodCarbon – chiglia in legno, coperta in carbonio. La costruzione più leggera e rigida in assoluto. Wood – extra leggera e rigida. La preferita del team di test.

EVO IQ L’Evo IQ allarga ulteriormente l’ampia compatibilità degli Evo classici, facendoli diventare ora anche dei Twin fin, in modo da ottenere uno stile più skate. Venduto con una single fin di serie e twin fin setup come optional, l’Evo dà maggiore priorità soprattutto alla velocità in rettilineo e all’accelerazione immediata, combinandole con un’ottima presa della pinna in curva. Sulla parete dell’onda il comportamento è tipico dell’Evo: scorre libero in curve perfette e ti proietta in enormi Aerials off the lip. • Assetto Single fin: velocità in rettilineo con ottima presa della pinna. Classica performance dell’Evo. • Assetto Skate: scelta vincente per una tavola veloce con onde potenti, con una grande maneggevolezza. • Costruzione: WoodCarbon, Wood, oppure Technora (leggero e rigido, ha il miglior rapporto qualità/prezzo).

KODE Macchine da wave e freestyle, che mescolano potenza aggressiva con alta velocità e manovrabilità. Dai 68 litri ai 123 litri i Kode sono disponibili in 8 diverse misure che coprono ogni condizione possibile.


Quale Kode? • Kode 68. Il Kode più piccolo della gamma. Progettato da Boujmaa Guilloul per soddisfare la sua necessità di wave riding e salti in condizioni bump n’ jump, dai venti fotonici del Marocco alle potenti onde Hawaiiane, per riders dai 60 ai 75kg. • Kode 74 e 80. Sono dei puri classici wave che possono anche trasformarsi in tavole da freestyle da vento forte o da bump n’jump. Veloci, con shape da wave down-the-line e poppe strette e rockerline molto veloci. Queste tavole sono le preferite di Kevin Pritchard da ormai 3 anni consecutivi. Lo shape del 74 è rimasto invariato. Il nuovo 80 invece presenta più tail kick per una maggior manovrabilità, una prua più corta ed un rocker più morbido per una risposta più immediata. • Kode 86, 94 e 103. Il mix a 50/50 tra wave e freestyle. Sempre veloce, sempre potente, sempre aggressivo, ma con maggiore larghezza e volume a poppa per garantire più pop ed aver un utilizzo più freestyle. Ci sono anche due nuovi shape: il 94 e 103 hanno un profilo laterale più sottile con un centro di gravità più basso che si traduce in maggior controllo, reattività e manovrabilità. • Kode 113 e 123. Le due tavole più grosse della gamma aggiungono un po’ di freeride all’equazione precedente tra wave e freestyle. Compatti e veloci, questi Kode hanno un grosso range di vento e portano tranquillamente anche le vele più grosse. Novità per il 2011: volume extra su rail e poppa per permettere alla tavola di planare ancora prima, dando maggior presa al piede posteriore e perdonare maggiormente all’uscita dalla strambate.

FLARE I nuovi Flare fluorescenti. La famiglia dei Flare torna a dar spettacolo con un nuovo carattere aggressivo e dando il bentornato al classico shape del Flare 88. Il risultato del team di R&D di Starboard sono cinque versatili modelli per un freestyle veloce, aggressivo e divertente. In questo momento sei rider Starboard occupano i primi 9 posti in classifica del tour mondiale PWA Freestyle. I Flare sono tavole da freestyle che hanno il perfetto mix tra manovrabilità, facilità di stacco e controllo. La velocità e potenza derivano dalle lunghe e scorrevoli linee di rocker piatto con poppa e sezione

centrale molto larga. Un tail kick molto armonioso, prua sottile e profilo centrale ridotto assicurano, assieme alla poppa larga, una manvorabilità e facilità di stacco senza rivali. Grazie alle innovative scanalature sotto i talloni sulla coperta, il piede avvolge perfettamente il pad, assicurando un controllo ed una presa perfetti. MODEL Quad IQ 74 Quad IQ 77 Quad IQ 82 Quad IQ 87 Quad IQ 92 Evo IQ 71 Evo IQ 76 Evo IQ 81 Evo IQ 86 Kode 68 Kode 74 Kode 80 Kode 86 Kode 94 Kode 103 Kode 113 Kode 123 ProKids Flare 60 ProKids Flare 72 Flare 88 Flare 98 Flare 106

LENGTH (cm) 227 228 234 235 235 223 228 233 234 228 234 232 237 237 237 237 236 214 230 239 237 239

WIDTH (cm) 57 57,5 58,5 59,5 60,5 56 57,5 58 60,5 53,5 54 56 58,5 60,5 64,5 68 72 54,5 57 60 62,5 65

VOLUME (L) 74 77 82 87 92 71 76 81 86 68 74 80 86 94 103 113 123 60 72 88 98 106

SAIL RANGE 3.0 - 5.0 3.5 - 5.5 4.0 - 6.0 4.5 - 6.5 4.7 - 6.7 3.0 - 5.0 3.5 - 5.5 4.0 - 6.0 4.5 - 6.5 3.0 - 5.0 3.3 - 5.3 3.5 - 5.5 4.0 - 6.0 4.5 - 6.5 5.0 - 7.0 5.2 - 8.5 5.5 - 9.0 2.0 - 4.7 2.5 - 5.5 4.5 - 6.0 5.0 - 6.8 5.2 - 7.0 57


DA CURVE T WIN Progettato prendendo spunto dal setup di pinne proposto dal rinomato surfista degli anni ’90, Martin Potter, questo “Twinzer” utilizza 4 pinne per guadagnare in termini di spinta e presa sull’onda. Fabien Vollenweider ha studiato il setup ideale per riadattare il concetto ad una tavola da windsurf. Le linee di rocker son state ritoccate e l’outline è stato modificato per compensare la portanza delle 4 pinne. Questa tavola rappresenta l’ultima rivoluzione nel design di tavole wave radicali. Il concetto di Quad garantisce transizioni da rail to rail senza il minimo sforzo, bottom turn più stretti e molta velocità. Questa tavola è più compatta per restare più vicini al picco, con concavi profondi che assicurano una presa eccezionale in curva. Grazie allo stile improntato sul surf da onda, il Da Curve Team ha un passo più largo. Le linee di rocker sono molto veloci e, combinate con le 4 pinne, assicurano un’ottima capacità di bolinare. La tavola può essere anche usata come twin fin, togliendo le due pinnette anteriori e comprando due pinne twin più grosse, garantendo una sensazione iper-morbida su onde piccole.

POCKET TRI FIN I Pocket di quest anno raccolgono le informazioni degli scorsi anni e triplicano la performance! La primissima tavola “Thruster” marchiata Tabou offre una planata facile e veloce grazie al rocker appiattito. Le curve sono perfette con il minimo sforzo, grazie alla combinazione tra un outline perfetto e la nuova opzione a tre pinne che permette al rider di scegliere tra vari setup, a seconda delle condizioni. Questo setup a 3 pinne è affiancato da un rocker scorrevole che permette di volare anche nelle condizioni più rafficate e marginali. L’outline più pieno conferisce maggiore stabilità e un’ottima capacità di transizione rail to rail, come in surf da onda. La tavola può essere tranquillamente utilizzata anche come single fin, togliendo i thruster e mettendo una pinna di dimensioni tradizionali (non inclusa). T WISTER TEAM Performance e risalita senza rivali, con una slashata che rende il Twister una delle tavole più invidiate e di successo nel Freestyle Tour. La tecnologia Twin permette al rider di planare e restare sopravento col minimo sforzo. Le rotazioni risultano più facili e tutti i trick sono più radicali, facendo schizzare il fattore 58

divertimento alle stelle! Commenti sullo sviluppo da parte di Fabien Vollenweider. “I ragazzi del team freestyle richiedono sempre più facilità in rotazione, maggiore velocità e maggiore stacco… abbiamo acquisito tutte queste informazioni negli scorsi anni col 100 – tutti lo adorano e adesso anche il nuovo 90 deriva da questo successo. Siamo sempre alla ricerca delle innovazioni che fanno la differenza, in modo che i nostri rider possano esprimersi come nessun’altro! Il concetto di twin fin continua a dare prova della sua validità permettendo di risalire con una facilità disarmante, che semplicemente non è disponibile con un piccolo single fin”. Il Twister 90 è stato rifatto completamente. Il nuovo outline è più largo, come anche quello del suo fratello maggiore, il 100, la poppa è più stretta e curva in modo da facilitare notevolmente sia lo stacco che la rotazione delle manovre. La nuova poppa permette anche di rilasciare l’acqua con meno turbolenze e, grazie anche ad un rocker molto veloce, permette di giocare con un’arma letale del freestyle. Gli altri fratelli, 80, 100 e 107 sono rimasti invariati grazie al notevole successo già consolidato. MODEL Da Curve 67 Team Da Curve 74 Team Da Curve 79 Team Da Curve 85 Team Da Curve 91 Team Pocket Tri Fin 69 Pocket Tri Fin 75 Pocket Tri Fin 80 Pocket Tri Fin 85 Pocket Tri Fin 93 Twister 80 Team Twister 90 Team Twister 100 Team Twister 107 Team

LENGTH (cm) 220 222 224 226 229 224 225 230 233 237 233 240 233 238

WIDTH (cm) 53 54,4 56 57,5 59 54 55 56,5 58 61 58 62 62 64

VOLUME (L) 67 74 79 85 91 69 75 80 85 93 80 90 100 107

SAIL RANGE 3.0 - 5.0 3.5 - 5.2 3.7 - 5.7 4.2 - 6.1 4.5 - 6.2 3.0 - 5.0 3.5 - 5.2 3.7 - 5.7 4.2 - 6.1 4.2 - 6.6 4.0 - 6.0 4.5 - 6.5 4.5 - 7.4 4.5 - 7.8



FREEG Le nuove FreeG 2011 sono state sviluppate per tutto il periodo invernale in Australia (da cui deriva il design aborigeno) da Federico Radicioni e, soprattutto nelle misure dalla 4.7 in giù, sono state messe sotto pressione e portate al loro potenziale limite da Valter Scotto alle Canarie. Rispetto alla precedente versione, tutte le misure hanno 4 stecche. La nuova linea comprende le seguenti superfici: 3,7- 4,2- 4,7- 5,0- 5,3- 5,7- 6,3. La caratteristica primaria di questa linea di vele è la leggerezza abbinata ad una grande potenza in accelerazione e nello stesso tempo mantengono una grande neutralità e facilità d’uso. Specifica per un uso Wave/Frestyle. Sicuramente una vela che sarà apprezzata da un pubblico sempre più vasto di appassionati del windsurf acrobatico.

BASH Da sempre la vela preferita di Cesare Cantagalli, continua ad affermarsi come la vela wave più completa e amata dagli italiani. La Bash si ripropone nel 2011 con le stesse caratteristiche e gli stessi parametri di progettazione studiati per funzionare anche in condizioni di vento da mare e onda corta. Modifiche apportate ad un re-styling della pannellatura, mantenedo la finestra in monofilm per un effetto clear-vision. Un look rinnovato, caratterizzato dalla nuova stella integrata nel novo logo CHS. Una vela decisamente potente, robusta, bilanciata, morbida, col suo nuovo profilo ancora più performante, ulteriormente migliorata nella maneggevolezza e visibilità, sarà uno step ancora in avanti. Super-soft-feel adatta a rider amanti delle wave-power, facile da regolare, rinforzata al pari della K-Onda, la Bash ha una costruzione "hard-core" in X-Ply. Prestazioni, comfort e manovrabilità, restano i suoi cavalli di battaglia.

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MODEL FreeG 3.7 FreeG 4.2 FreeG 4.7 FreeG 5.0 FreeG 5.3 FreeG 5.7 FreeG 6.3

LUFF(cm) BOOM(cm) 351 141 373 149 400 157 412 163 424 169 435 174 449 179

MODEL Bash 4.1 Bash 4.5 Bash 4.7 Bash 5.0 Bash 5.3 Bash 5.7

LUFF(cm) BOOM(cm) 371 150 390 158 399 162 407 168 418 173 430 178


BOLT La nuova Bolt 2011 è ancora più leggera e controllabile ma non ha perso quella esplosività che l’ha da subito contraddistinta: massima libertà di movimento! I ferzi sono stati ridisegnati per ottenere un profilo stabile rendendo la vela pulita e libera da qualsiasi piega. La disposizione dei materiali ha reso la vela ancora più leggera della riduzione realmente ottenuta mentre la costruzione completamente in X-ply assicura solidità e resistenza, qualità da sempre perseguite. Il boma ancora più corto toglie tensione dal leech rendendo la Bolt ancora più dinamica. Nelle misure più grandi sono aumentate potenza e accelerazione mentre in quelle più piccole è aumentato il controllo. SUPER FREAK La SuperFreak MAUI EDITION è una versione speciale, concepita nelle uniche misure 4.2, 4.7 e 5.3. Il classico quiver per Maui! È stata creata per avere una moderna vela wave super performante con la costruzione in dacron delle SF. Il risultato è sorprendente, ecco le modifiche che sono state fatte: • Riduzione della vela in altezza. • La bugna è stata abbassata nelle misure 4.2 e 4.7. • Il leech nella zona della stecca sulla base della vela è stato alzato di circa 20cm. • L’angolo in penna della stecca più alta è stato ridotto. • La finestra è stata allargata per una migliore visuale tra le onde. • Riduzione della superficie della vela sul top e diminuzione del numero dei pannelli (motivo per cui la vela viene prodotta solo in tinta unita). • Aumento della superficie sotto la stecca della base della vela. Il risultato è una vela ancora più morbida, super manovrabile, leggerissima. Il meglio che si possa desiderare per il wave riding e anche per il freestyle dato che aumenta lo spazio per il movimento del corpo nelle manovre estreme. Inoltre il leech così morbido facilita l’atterraggio nei back loop. La potenza è stata leggermente ridotta, ma non così tanto come si pensava mentre la tenuta in sovra-invelatura sembra illimitata! FIRE La Fire 2011 mantiene invariate performance e feeling con qualche modifica. Lo shape nella parte bassa della vela è stato corretto rendendo la vela più pulita e riducendo al minimo le pieghe. Il leech è stato costruito con l’X-ply super leggero

X166 mentre in penna è stato aggiunto un pannello dalla parte del luff per ridurre lo stress sul ferzo in X-ply C524. Leech, mini-batten, tutto è stato alleggerito, le cuciture sono state ri-disegnate per ridurre il peso e aumentare la resistenza. Se parliamo di wave riding aggressivo down the line o di salti radicali la Fire è la scelta migliore! SMACK La Smack 2011 è stata ottimizzata per renderla ancora più leggera, potente e versatile. Il peso è stato ridotto incrementando l’utilizzo del super leggero X-ply X166 e ri-disegnando tutte le cuciture in maniera da aumentarne la resistenza all’usura. Outline e geometrie sono state leggermente variate. La stecca sulla base della vela è stata ruotata verso l’alto per ottimizzare l’area sotto al boma avendo più libertà di movimento senza comprometterne la potenza. È stata ruotata leggermente anche la stecca sopra il boma ottenendo una finestra leggermente più grande. Nelle misure più grandi è stata abbassata la bugna. La Smack si pone come lo standard tra le vele potenti e stabili! MODEL LUFF cm BOOM cm Bolt 3.4 367 135 Bolt 3.7 383 141 Bolt 4.1 398 152 Bolt 4.5 410 156 Bolt 4.7 417 161 Bolt 5.0 423 166 Bolt 5.3 429 171 Bolt 5.6 433 175 Bolt 5.9 436 184 Bolt 6.2 439 186 S. Freak 4.2 395 152 S. Freak 4.7 402 160 S. Freak 5.3 424 175

MODEL Fire 3.5 Fire 3.7 Fire 4.0 Fire 4.2 Fire 4.5 Fire 4.7 Fire 5.0 Fire 5.3 Fire 5.8 Fire 5.0 P Fire 5.5 P Fire 6.0 P Fire 6.5 P

LUFF cm BOOM cm 349 147 357 149 381 155 392 156 408 161 418 164 425 169 432 175 443 183 427 170 439 179 451 185 468 192

MODEL LUFF cm BOOM cm Smack 2.8 319 132 Smack 3.3 346 140 Smack 3.8 366 145 Smack 4.0 376 149 Smack 4.3 396 153 Smack 4.5 405 157 Smack 4.8 411 162 Smack 5.0 413 166 Smack 5.3 425 173 Smack 5.5 437 176 Smack 5.8 446 179

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LEGEND La Legend 2011 è la vela perfetta per il puro waveriding side-shore. La sensazione di morbidezza e transizione perfetta da potenza in spinta a fluida neutralità sono davvero mozzafiato, perfette per il wave riding. La tensione del caricabasso è molto progressiva e graduale, dalla bugna fino alla penna per assicurare un’ottima reattività ed immediatezza, senza però perdere in termini di flessibilità. Quest’anno sono state anche aggiunte due nuove misure al range, 2.9 e 3.5, progettate appositamente per soddisfare anche i rider nei posti più ventosi al mondo. GHOST-XT Le nuove Legend e Ghost-XT rappresentano entrambe l’eccellenza in termini di performance e finitura quando si tratta di wavesailing in condizioni difficili. Il look molto aggressivo e accattivante è integrato con lo shape della vela, utilizzando materiali in X-Ply al 100%, comprese le finestre centrali, per massima longevità e resistenza anche in caso di caduta. Un terzo colore rende poi la grafica più vibrante ed eccitante, aggiungendo un look mozzafiato per pareggiare la performance eccezionale. Il range della Ghost-XT è stato allargato dalla 4.7 alla 6.7. Evoluto direttamente dalla Legend, la Ghost-XT presenta uno shape abbastanza simile, con l’utilizzo estensivo del leggerissimo e resistente tessuto Technora™. La Ghost-XT offre il meglio in tecnologia d’avanguardia. GLOBAL

La nuova Global fa il suo ritorno nel 2011 come la vela wave per quei rider che vogliono sentire più potenza tra le mani avendo più potenza nel braccio posteriore. Peter Volwater le ha descritte come: “Semplicemente perfette… non si può migliorare più niente”. Le misure sono state realizzate appositamente per soddisfare pienamente le esigenze di ogni rider. La vela è più resistente che mai, con una costruzioni in 100% X-ply per resistere anche alle condizioni onshore più cattive. I piccoli dettagli come le nuove pulegge in ottone, materiali resistenti sulla balumina ed ulteriori rinforzi in Kevlar™, la rendono la vela perfetta per qualsiasi condizioni in ogni spot in giro per il mondo.

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LOCO

Le Loco sono state profondamente apprezzate quest anno, grazie al lavoro eccezionale assieme a Taty Frans, il mago di freestyle direttamente da Bonaire e vincitore di svariate tappe di PWA. È stato realizzato anche un nuovo design della 4.0 e 4.4 sviluppate su un albero 370, permettendo di completare il range anche per quando le condizioni diventano più aggressive e si rischia di perdere il controllo sotto raffica. Le altre misure ormai sono già rinomate ad apprezzate in tutte le condizioni. Il profilo leggermente più piatto nella parte superiore e twist più progressivo sono in perfetta sincronia con le moderne manovre di freestyle, facilitate notevolmente da una vela così equilibrata. MODEL Legend 2,9 Legend 3,3 Legend 3,5 Legend 3,7 Legend 4,0 Legend 4,2 Legend 4,5 Legend 4,7 Legend 5,0 Legend 5,3 Legend 5,7 Legend 6,1 GhostXT 4,7 GhostXT 5,0 GhostXT 5,3 GhostXT 5,7 GhostXT 6,1 GhostXT 6,7

LUFF(cm) BOOM(cm) 344 132 358 140 364 142 372 144 388 149 396 155 406 160 408 163 419 168 429 175 443 183 455 191 408 163 419 168 429 175 443 183 455 191 467 202

MODEL Global 4,0 Global 4,2 Global 4,5 Global 4,7 Global 5,0 Global 5,4 Global 5,8 Global 6,2 Global 6,8 Loco 4,0 Loco 4,4 Loco 4,8 Loco 5,2 Loco 5,6 Loco 6,0 Loco 6,4

LUFF(cm) BOOM(cm) 383 153 391 158 400 161 406 167 416 173 425 177 444 186 450 196 467 205 383 151 397 157 416 165 428 172 442 177 459 186 466 193


FORCE La vela wave Naish storica. L’obiettivo primario della vela personale di Robby è di garantire performance al massimo in tutte le condizioni. I set risultanti stabiliscono un nuovo standard per le vele wave potenti che vengono anche realizzate con una costruzione iperleggera. L’erogazione della potenza è distribuita sul profilo accentuato delimitato dai due pannelli tramati, ciò produce una spinta costante su entrambe le mani, funzionando alla grande sia in condizioni offshore che onshore. La potenza della Force la rende anche una perfetta vela per il bump and jump, e le finiture rispecchiano il voto di Naish all’eccellenza. La Force, vincitrice di numerosi test è la scelta ideale per quei rider più pesanti e coloro che vogliono sentire potenza sempre. SESSION Classica vela wave da purista, ora anche in misure all-terrain. La Naish Session è una vela wave per puristi dalla 3.7 - 5.3, per poi diventare una perfetta arma da all-round wave/bump e jump/freestyle dalla 5.7 fin su alla 6.7. L’intero range è caratterizzato da una spinta piuttosto avanzata e aspect ratio moderato. Il risultato è una sensazione di morbidezza e maneggevolezza con poca pressione sulla mano anteriore ma un sacco di potenza a disposizione per continuare a surfare senza fermarsi. Il risultato è una vela ideale sia per il down-the-line wavesailing che all-around per i rider più piccoli e leggeri, le nuove misure sono anche ideali per il bump and jump. BOXER Vela wave/freestyle compatta all’avanguardia. La Naish Boxer ha ridefinito le moderne vele wave e ha anche creato un nuovo stile di riding. Il suo profilo compatto è la scelta perfetta per chiudere tutte le manovre new school ed è infatti la preferita di rider come Kai Lenny e Julien Taboulet. Grazie alla costruzione high tech e boma corto, con lunghezze d’albero ridottissime che implicano un peso in rotazione minimo, la Boxer è perfetta per il moderno stile di curve strette e slashate, che riportano al surf da onda. La forma interna unica e geometria della vela assicurano un’erogazione costante della potenza simile alla Force ma con la maneggevolezza immediata della Session, ed un look mozzafiato. L’arma vincente per tutti i rider wave e freestyle della new school.

RALLY

Potenza a gogò senza camber per misure fino alla 1.4. La versatilità fatta vela. Dalla 7.9 alla 6.4, la Rally è un’ottima vela freeride senza camber, una discendente diretta della leggendaria Sprint. Dalla 6.0 alla 4.0, è stato modificato lo shape per anticipare la planata ed offrire una vela freeride veloce con un profilo ideale anche per il freestyle e addirittura il wavesailing. Dalla 4.6 alla 2.6 è ottimizzata invece per principianti ed i rider più piccoli. Per finire poi, le misure più piccole dalla1.8 alla 1.0, sono le misure ideali per far imparare i bambini. Il profilo è stato rifinito in anni di sviluppo con un singolo pannello in scrim che la rende molto reattiva e potente anche con vento leggero e una nuova geometria interna che copre un range di condizioni più ampio anche con vento forte. La Rally è un mix perfetto tra performance, maneggevolezza e resistenza. La scelta ideale per freemove/freeride di tutte le dimensioni e capacità. MODEL MAST(cm)BOOM(cm) Force 3.0 340 125 Force 3.4 340 135 Force 3.7 370 145 Force 4.0 370 146 Force 4.2 370 150 Force 4.5 400 155 Force 4.7 400 160 Force 5.0 400 165 Force 5.3 430 170 Force 5.7 430 174 Force 6.2 430 183 MODEL MAST(cm)BOOM(cm) Session 3.7 370 138 Session 4.0 370 145

Session 4.2 370 148 Session 4.5 400 153 Session 4.7 400 155 Session 5.0 400 160 Session 5.3 430 165 Session 5.7 430 171 Session 6.1 430 183 Session 6.7 460 193 MODEL MAST(cm)BOOM(cm) Boxer 3.6 340 144 Boxer 4.0 340 150 Boxer 4.4 370 158 Boxer 4.7 370 160 Boxer 5.0 400 168 Boxer 5.4 400 175

Boxer 5.8 430 179 Boxer 6.2 430 183 MODEL MAST(cm)BOOM(cm) Rally 1.4 95 Rally 2.0 110 Rally 2.6 340 118 Rally 3.4 340 135 Rally 4.0 370 144 Rally 4.6 400 158 Rally 5.2 400 175 Rally 5.8 430 185 Rally 6.4 430 195 Rally 7.1 460 208 Rally 7.9 490 218

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ATLAS

THEFLY2

Potenza da vendere e leggerezza da piuma, è vela per le condizioni wave onshore. Con la sua potenza e spinta è fatta apposta per garantire la massima performance anche in condizioni onshore e ovviamente anche in altre condizioni. Plana molto velocemente e ha un’ottima capacità di risalita per essere una vela wave. Offre anche un sacco di spinta in salto grazie all’erogazione costante della potenza che permette di sfruttare ogni onda al meglio. • Alta tensione superficiale per un’ottima reattività e stabilità del profilo. • Profilo abbastanza profondo per garantire la maggior spinta tra tutte le vele wave NeilPryde. • La potenza in questa vela è disposta più verso la parte alta rispetto alle altre vele wave per generare maggiore spinta e farti risalire velocemente anche in condizioni onshore. • Il baricentro è perfettamente bilanciato tra le mani per combinare un profilo potente con un feeling neutrale.

Vela wave per wave riding classico e puro. Se cerchi una pura vela Wave la TheFly2 è la scelta giusta, manovrabilità al top e potenza morbida. Perfetta per surfare e saltare, la TheFly2 è perfettamente bilanciata e si controlla facilmente sia in salto che in surfata, anche durante le manovre new school grazie al peso ridotto al massimo e potenza nella zona bassa della vela. Risulta più neutrale e bilanciata sull’onda rispetto alla TheFly dello scorso anno, offre anche un sacco di slancio per tutte le manovre aeree! Le novità principali sono: • Lunghezza dell’albero ridotta, aspect ratio più basso per portare la potenza nella zona più bassa della vela. • Curva dell’albero: aumentata parecchio per aver maggior stabilità e reattività della vela. • Lunghezza della balumina: aumentata leggermente a causa dell’abbassamento della bugna. • Altezza della bugna: molto più bassa per permettere un migliore twist alla penna. • Confronto tra profili: più piatto in modo che sia più neutrale quando c’è poco vento. • Sensazione di maggior neutralità, più simile alla Zone 2010.

COMBAT Performance e durata in qualsiasi spot. Questa è la vela più versatile nella gamma NeilPryde wave ed è perfetta per tutti quei rider nel mondo che cercano una longevità senza precedenti. La Combat permette di sfruttare al meglio tutte le condizioni di wave. Le novità principali sono: • Lunghezza dell’albero ridotta, aspect ratio più basso per portare la potenza nella zona più bassa della vela. • Lunghezza del boma: leggermente aumentata per abbassare ancora di più il baricentro di potenza. • Curva dell’albero: aumentata per migliorare la stabilità del profilo ed erogare potenza con costanza. • Confronto tra profili: più piatto per permettere alla vela di diventare neutra più facilmente quando c’è poco vento. 64

FIREFLY Freestyle/wave performance. Una vela freestyle leggera, maneggevole e potente che accelera velocemente e permette di arrivare alla massima velocità per staccare un altro trick. Adatta sia al freestyle classico che new school, la FireFly è pronta all’azione. Puoi perfino usarla tra le onde e si comporterà alla grande. Questa vela riempie veramente lo spazio tra wave sailing, acqua piatta e freestyle grazie alla sua reattività immediata e manovrabilità, per non parlare poi della potenza che permette di decollare, con o senza onde. Le novità principali sono: • Lunghezza dell’albero ridotta, aspect ratio più basso per portare la potenza nella zona più bassa della vela.


• Lunghezza del boma: leggermente più lungo con un aspect ratio più basso per portare la potenza nella zona più bassa della vela. • Curva dell’albero: aumentata per dare maggior stabilità al profilo. • Confronto tra profili: leggero aumento del profilo nella zona del boma per dare maggiore potenza.

FUSION Crossover per riunire tutte le discipline in una vela. È una pura vela x-over che permette di surfare in qualsiasi condizione, dall’acqua piatta a tutta velocità al bump n’jump con piccole onde. Questa vela plana senza il minimo sforzo e si lascia manipolare in manovra senza la minima resistenza che siate principianti o pro. Ha una reattività immediata e fissa con estrema versatilità e facilità di utilizzo. È disponibile anche la versione Fusion HD. Questa vela è realizzata in Dyneema al 100% per maggiore longevità.

MODEL Atlas 4.0 Atlas 4.2 Atlas 4.5 Atlas 4.7 Atlas 5.0 Atlas 5.4 Atlas 5.8 Atlas 6.2

LUFF(cm) BOOM(cm) 366 155 374 159 384 163 394 167 408 172 420 177 434 184 448 189

MODEL Combat 3.7 Combat 4.0 Combat 4.2 Combat 4.5 Combat 4.7 Combat 5.0 Combat 5.3 Combat 5.6

LUFF(cm) BOOM(cm) 356 147 366 151 374 155 382 159 390 163 404 166 416 170 428 174

MODEL TheFly2 3.2 TheFly2 3.6 TheFly2 3.9 TheFly2 4.2 TheFly2 4.5 TheFly2 4.8 TheFly2 5.1 TheFly2 5.4

LUFF(cm) BOOM(cm) 334 137 348 142 362 148 372 153 382 158 396 163 408 167 420 171

MODEL FireFly 4.9 FireFly 5.3 FireFly 5.7 FireFly 6.1 FireFly 6.5 FireFly 6.9

LUFF(cm) BOOM(cm) 404 165 418 171 430 177 442 185 454 194 468 200

MODEL Fusion 4.9 Fusion 5.5 Fusion 6.1 Fusion 6.7 Fusion 7.2

LUFF(cm) BOOM(cm) 422 165 431 179 439 193 457 201 469 209 65


MODEL DUKE 4,7 DUKE 5,0 DUKE 5,4 DUKE 5,9 DUKE 6,4 DUKE 6,9 ICE 3,4 ICE 3,7 ICE 4,0 ICE 4,2 ICE 4,5 ICE 4,7 ICE 5,0 ICE 5,3 ICE 5,7 ICE 6,2 EGO 3,0 EGO 3,4 EGO 3,7 EGO 4,0 EGO 4,2 EGO 4,5 EGO 4,7 EGO 5,0 EGO 5,3

DUKE Power wave-freestyle. Nel 2011 l’evoluzione della Duke ha fatto un passo enorme! L’ultima generazione arriva ad un nuovo livello, grazie ad una curva d’albero ottimizzata attentamente, profilo delle stecche migliorato e diversa tensione superficiale della vela. Le nuove Duke quindi risultano perfino più leggere tra le mani e ti permettono una maggior flessibilità per esprimere il tuo stile al meglio e chiudere ogni manovra senza sforzo. Molto importante: sebbene tutte le Duke diano il meglio con alberi RDM, sono ancora 100% compatibili con alberi SDM! Nessun’altra vela riesce a coprire un range così vasto, dal wave al freestyle in acqua piatta. Questa regola è ormai risaputa da anni e il modello 2011 è stato ulteriormente ottimizzato per essere come un camaleonte che si adatta all’ambiente circostante quasi immediatamente. I requisiti per una vela Power Wave ed una vela Freestyle sono molto simili: ottimo potenziale di planata combinato con ottima maneggevolezza ed un controllo perfetto. Fino alla 5.4 quindi la Duke è stata progettata come una vela wave molto potente. Per le misure dalla 5.9 in su Kai Hopf ha migliorato la nuova Duke basandosi strettamente sui consigli del tre volte campione del mondo freestyle PWA, Jose “Gollito” Perez e del campione EFPT Andre Paskowski. 5 stecche e un disegno unico della balumina, per facilitare il controllo durante le difficili manovre di freestyle.

ICE World Cup wave. Il look aggressivo della nuova Ice rivela che è stato fatto davvero un sacco di lavoro di sviluppo e ricerca che si trasforma automaticamente in ottima performance. Questa vela da World Cup wave è perfetta per dare il meglio in qualsiasi situazione. L’evoluzione è un processo costante. Passo a passo, anche il prodotto migliore può esser migliorato. Kai Hopf ha quindi deciso di curare ogni minimo dettaglio della Ice. Dalle finiture sulla curvatura dell’albero all’ottimizzazione della tensione superficiale della vela, fino al nuovo profilo delle stecche. Il risultato è davvero impressionante da qualsiasi punto di vista: le Ice 2011 sono molto più leggere tra le mani e anche più radicali e dirette! Per completare l’opera gli aspetti 66

LUFF(cm) BOOM(cm) 418 168 426 174 440 178 454 183 459 191 472 198 360 141 376 146 388 153 397 156 408 160 411 166 421 171 436 173 439 179 458 188 332 136 350 142 365 147 381 152 387 155 399 160 408 168 412 169 417 172

vincenti della Ice vecchia sono stati mantenuti. La maneggevolezza perfetta dovuta alla perfetta geometria della balumina, la performance impressionante su un ampio range di vento e le reazioni istantanee. Il sistema iMODULAR.DESIGN è stato ottimizzato per aumentare notevolmente la maneggevolezza. Tutte le misure delle ICE sono state progettate per alberi RDM ma sono anche compatibili con alberi SDM. È per questo che la nuova ICE è molto più morbida e permette di pompare con efficienza per planare prima. Queste capacità sono state anche accentuate dalla curva dell’albero modificata e dalla tensione d’albero ottimizzata. L’Ice è anche disponibile in versione senza monofilm, interamente in X.Ply, l’Ice HD.

EGO Cocept wave. Proposta per la prima volta nel 2009, La Ego ha introdotto un nuovo concetto di vele wave che possono fare molto più del previsto e delle normali vele Wave. Questo concetto si applica anche alla Ego 2011 l’arma definitiva per quei waverider innovativi. La Ego ha inaugurato la nuova era delle Concept Wave Sails, costruita con materiali eccezionali per mostrare le nuove mode nella progettazione delle vele. Per il 2011 Kai Hopf si è attenuto strettamente ai requisiti e ha anche migliorato notevolmente la performance, i dettagli e specialmente la maneggevolezza della nuova Ego. Kai Hopf ha sviluppato il BALANCED.LUFF.LENGTH, una proporzione delicata tra lunghezza dell’albero e del boma. Più corto e compatto possibile per aumentare la maneggevolezza ma comunque sufficientemente lungo per aver un twist ottimale e assicurare un grande range di condizioni. Per raggiungere questo obiettivo sulle misure critiche Kai ha utilizzato il sistema consolidato della NORTH SAILS CROSS.BATTEN.CONCEPT combinandolo alla CUTAWAY.CLEW, ottenendo enormi vantaggi in termini di maneggevolezza. Aggiungendo poi la migliore tensione superficiale e profilo delle stecche, le nuove Ego sembrano molto più leggere tra le mani. Importante: la EGO è la nostra prima vela di North Sails esclusivamente per alberi RDM per le sue caratteristiche particolari. Il diametro ridotto dell’albero è perfetto per rendere la vela ancora più morbida e maneggevole.


MODEL BLADE 3.0 BLADE 3.3 BLADE 3.7 BLADE 4.0 BLADE 4.2 BLADE 4.5 BLADE 4.7 BLADE 5.0 BLADE 5.3 BLADE 5.7 BLADE 6.2 S1 3.7 S1 4.0 S1 4.3 S1 4.5 S1 4.7 S1 5.0 S1 5.3 S1 5.6 S1 5.9 S1 6.3 SWAT 3.3 SWAT 3.7 SWAT 4.2 SWAT 4.7 SWAT 5.2 SWAT 5.7

LUFF(cm) BOOM(cm) 333 137 350 140 367 145 386 152 398 155 404 156 408 158 416 163 432 169 442 176 458 182 376 147 388 155 398 158 402 160 403 162 417 167 424 172 432 182 454 183 463 187 351 141 382 145 399 156 404 162 424 168 433 175

BLADE Vela wave performance orientata al controllo ed alla potenza ideale per qualsiasi tavola wave. L’idea alla base della creazione della Blade è un mix perfetto tra potenza e controllo. Questa vela è stata realizzata in modo da continuare a dare potenza alla tavola durante ogni singola curva. La maneggevolezza rimane senza confronto durante un ampio range di vento e può essere regolata per funzionare perfettamente in ogni condizione. Novità per il 2011: • Riduzione del peso grazie all’impiego del leggerissimo materiale eM3 al di sopra della stecca di penna, che riduce anche le oscillazioni e turbolenze. • Lunghezza del boma ridotta anche nelle vele più grosse per ridurre il peso e aumentarne la maneggevolezza. • Bugna più bassa che riduce la lunghezza del boma nelle misure più grosse, garantendo una sensibilità maggiore e più uniformità nell’intero range con differenza di lunghezze di bugna molto ridotta da una metratura all’altra. • Nuovo anello di bugna più leggero

S1 Vela Wave new school e freestyle ideale per tutte le tavole wave o freestyle. La nuova S-1 è leggera, manovrabile e racchiude tutte le tecnologie e scoperte innovative in termini di materiale e la conoscenza di Severne nella realizzazione. Presenta un profilo più piatto per una maggior tensione superficiale in modo che la vela abbia una reattività immediata e permetta di piazzare il rig intero esattamente dove si vuole con precisione assoluta. Per il 2011 la S-1 è stata anche spogliata al minimo mantenendo solo i componenti fondamentali, rendendo la vela leggerissima, rendendola una piuma nelle mani dei rider più dedicati. Novità per il 2011. • La S-1 è più leggera grazie all’utilizzo estensivo del nuovo materiale e5 che assicura un peso senza precedenti.

• Durabilità aumentata grazie all’utilizzo di un unico pannello in monofilm che permette alla vela di offrire massima visibilità. • Ridotta lunghezza di bugna anche sulle misure più grosse per diminuire l’ingombro in rotazione. • Bugna più bassa che riduce la lunghezza del boma nelle misure più grosse.

SWAT Compact wave ideale per tutte le tavole wave e freeride. La Swat è stata progettata per essere leggera, manovrabile e compatta. Costruita in X-ply al 100%, questa vela offre una qualità eccezionale. La Swat è un’arma letale nelle mani dei rider più agguerriti. Novità per il 2011: • Più rigida, più reattiva grazie ad una maggiore tensione superficiale e shaping più raffinato. • Boma più corto anche per le vele più grosse per una maggior manovrabilità e ingombro ridotto in rotazione. • Longevità migliorata con la riduzione delle cuciture nella parte bassa della vela. • Anello di bugna più leggero. • Puleggia a 3 rimandi.

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MISSION La perfetta combinazione tra sensibilità, manovrabilità, stabilità e resistenza. La nuova Mission offre un controllo e maneggevolezza senza rivali, ora anche con maggiore potenza e peso ridotto, per garantire ancora più reattività rispetto ai suoi predecessori. La morbidezza del nuovo Q-Ply in penna rende il twist più morbido, rendendo la vela più reattiva e viva tra le mani del rider. Progettata per il wave sailing down the line è perfetta anche per i rider più leggeri. Una vela wave orientata ai trick new school con reattività diretta e risposta immediata. La nuova Mission ha un peso d’oscillazione molto ridotto e perdona molto. Eccellente abilità di sventare, permettendo di restare in pieno controllo anche nel momento critico della manovra. Visibilità cristallina. Tecnologia all’avanguardia in termini di materiale, realizzazione e costruzione. Costruita per durare. Misure disponibili: 3.0 / 3.3 / 3.7 / 4.0 / 4.2 / 4.5 / 4.7 / 5.0 / 5.3 / 5.6 / 6.1

MISSION X La Mission X ritorna nella nuova gamma più resistente e rinforzata che mai, per essere perfettamente a suo agio anche negli spot più hardcore al mondo, dove chi sbaglia paga. Il profilo è identico alla Mission, vengono però utilizzati solo pannelli in X-Ply e la fidata finestra in PVC, che permette di star tranquillo anche quando vieni macinato. La Mission X è la vela perfetta per quei rider che ricercano performance al top e la longevità massima della vela a prescindere dalle condizioni. Misure disponibili: 2.7 / 3.0 / 3.3 / 3.7 / 4.0 / 4.2 / 4.5 / 4.7 / 5.0 / 5.3 / 5.6 / 6.1 ICON Vincitrice di numerosi test su riviste ed una delle vele più vendute in assoluto. La vela più versatile della Simmer ora presenta anche un profilo più pieno ed una lunghezza di boma contenuta, ciò permette alla Icon di dare un sacco di potenza al rider permettendogli di spostarsi sullo spot senza fare il minmo sforzo, gestendo la vela alla perfezione anche in condizioni di sovrainvelatura notevole. Per il 2011 è stato ridotto il peso d’oscillazione utilizzando il nuovo Q-Ply più leggero nel terzo superiore della vela. Il profilo risulta anche più compatto e funzionale. Profilo potente per un’ottima versatilità 68

e adattabilità ad ogni condizione. Una vela wave orientata ai trick new school con reattività diretta e risposta immediata. Costruzione molto forte e duratura. Grande versatilità nelle regolazioni; maggior tensione di boma per potenza più brutale e nervosa, mentre minore tensione assicura una maggior morbidezza e leggerezza tra le mani. Misure disponibili: 3.4 / 3.7 / 4.0 / 4.2 / 4.5 / 4.7 / 5.0 / 5.3 / 5.6 / 5.9 / 6.2

IRON La nuova Iron ha sia la potenza che il controllo per essere aggressiva in qualsiasi tipo di condizioni. Grazie alla penna più leggera e stretta, è aumentata notevolmente la manovrabilità e maneggevolezza della vela nella mani del rider. Il nuovo low aspect ratio della Iron rende la vela molto stabile con un enorme potenziale per saltare e surfare in qualsiasi condizione. Potenza con poco vento, controllo con tanto. Ampia possibilità di regolare la vela per ottenere performance ideali anche in spot con condizioni nella media. Perfetta per un ampio range di rider, specialmente quelli più pesanti, ma anche ideale per i rider più piccoli che possono usare metrature più piccole grazie alla maggiore potenza. Misure disponibili: 3.7 / 4.0 / 4.2 / 4.5 / 4.7 / 5.0 / 5.3 / 5.7 / 6.2 / 6.7

BLACK TIP La nuova BlackTip è una vela iperleggera a 4 stecche perfetta per il wave e freestyle. Progettata e realizzata da Thomas Persson in stretta collaborazione con Klaas Voget. Grazie al profilo compatto, un profilo scalato progressivamente e la nuova costruzione rettangolare delle stecche, la BlackTip rappresenta alla perfezione il nuovo atteggiamento, manovrabilità e reattività della new school. Una versatile vela wave/freestyle che genera potenza e manovrabilità per disintegrare ogni onda e spostarsi sul picco, avendo tra le mani una vela leggerissima, perfetta anche per le manovre slashate di freestyle. Ottima potenza con condizioni marginali per assicurare una planata anticipata e ottima maneggevolezza anche grazie al taglio della balumina più alto, per passare sotto la vela senza problemi. Misure disponibili: 3.3 / 3.6 / 3.9 / 4.2 / 4.5 / 4.8 / 5.1 / 5.4 / 5.7 / 6.0


asciugatura rapida

leggerissimo

ottima copertura

mantenimento della forma

non arrotola

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gree n

Carvic

eccellente protezione dai raggi UV

ultra sottile

io n

resistente alla sabbia

vis

ultra cloro resistente

The Pleasure of Challenge


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Vista aerea del CST. Sotto: una delle 4 partenze della Wind's Cup. © Massimo Bregani

© Alessandro Giovannelli

Wind’s Bar life style!

Alberto Menegatti, vincitore incontrastato della Wind’s Bar Cup 2010 in strambata davanti a Torbole.

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Marco Begalli stramba davanti al molo Paradiso.

Dopo il successo della prima edizione del 2008, per quest’anno il Wind’s Bar ha voluto strafare, organizzando al meglio questo incredibile evento con un unico scopo: far divertire tutti sia in acqua che a terra, cosa che è riuscita veramente bene. L’evento ha preso il via sabato 26 giugno, colorando Torbole con bandiere, striscioni e poster per tutto il paese fino ad arrivare alla base dell’evento, il Circolo Surf Torbole. Quest’anno oltre alla tanto attesa gara di windsurf non poteva mancare la gara di SUP, sport ormai diventato famoso anche sulle rive dell’Alto Garda. Per la gara di windsurf si prospetta una bella battaglia con percorso downwind dal Corno di Bò fino alla spiaggia di Torbole, con un totale di 5 strambate e tutte quanti visibili dalla spiaggia!

DAY 1 Alla partenza non manca proprio nessuno, 50 atleti pronti a dare il massimo tra cuoi tanti professionisti come Alberto Menegatti, Marco Begalli e molti altri. Dopo il via Alberto Menegatti conquista subito la testa dimostrando di essere il numero uno in Italia e andando a tagliare il traguardo dopo una decina di minuti, davanti alla spiaggia di Torbole gremita di spettatori! A seguire il forte romano Marco Begalli che Fast & furius...

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precede Matteo Iachino, che dopo una brutta partenza riesce a sorpassare Francesco Prati arrivando terzo. Finita la regata non ci si ferma di certo, ma si continua con l’aperitivo e serata direttamente al Wind’s Bar, dove i mitici cocktails di Marco Cattoi, la musica reggae dal vivo e il resto dello staff rendono la serata indimenticabile. Chi c’era può confermare e per chi non c’era ci sono le foto che ne dimostrano il grande successo della festa e del Wind’s Bar stesso. Tutte le foto sono visibili sul sito www.windsbar.com o su facebook!

DAY 2 La gara di SUP è prevista per le ore 9:00 di domenica 27 giugno, ma vista la serata devastante per molti atleti si decide di aspettare un po’ fino all’arrivo di tutti i concorrenti. Una volta radunati si da il via alla prima gara di SUP, con partenza dalla spiaggia di Torbole, giro di boa presso la Conca d’Oro e ritorno, con batterie da 10 atleti al colpo. Svolte le qualificazioni a colpi di pagaiate, per la finale il percorso viene cambiato, posizionandolo molto più vicino a riva e accorciandolo di molto (i postumi della serata si fanno sentire sempre di più). Con una partenza spettacolare dalla spiaggia prende il via la tanto attesa finale, con Marco Lang che


Momenti di gara. La giovanissima Greta Marchegger sorride prima di entrare in acqua. Francesco Prati e Marco Cattoi, l'organizzatore dell'evento.

Matteo Iachino mantiene la terza posizione.

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L’arrivo è stato posizionato proprio davanti alla spiaggia di Torbole e del CST.

brucia tutti dopo poche pagaiate distaccando Romano Luigi e il mitico Robert Hofmann. Dopo 3 giri di boa, tra cadute e sorpassi nelle retrovie, le prime posizioni rimangono invariate e l’austriaco Lang va ad aggiudicarsi questa prima incredibile gara di SUP del Garda! Ma ancora non è finita! Lasciate andare le pagaie si torna immediatamente al windsurf, pronti per la partenza a Corno di Bò, complice l’arrivo puntuale della mitica Ora del Garda (il vento termico da Sud per chi ancora non lo sapesse). Il vento non è forte come ieri, comunque abbastanza costante per dare il via al secondo giorno di gara. Menegatti dopo una partenza perfetta stramba in testa alla prima boa e mantiene nuovamente la testa della corsa fino alla fine, dando filo da torcere a tutti gli avversari. Dopo un’ora di pausa si ritorna in acqua per l’ultima prova di questa edizione, vinta ancora una volta dal torbolano seguito sempre da Begalli e dal giovane Iachino. Le prime tre posizioni rimangono quindi invariate. Le gare sono finite ma la festa procede fino alle premiazioni che vedono come vincitore della regata windsurf Alberto Menegatti (Starboard/Simmer), che si porta a casa un assegno di 1000 euro, e per il SUP l’austriaco Lang. Tra lo champagne per i vincitori, premi per tutti, musica live dei Moonlight Circus e dopo una dimostrazione di ballo hip-hop si conclude l’edizione 2010 di questo strepitoso evento! Non ci resta che aspettare il video ufficiale della gara in uscita a fine estate e attendere la prossima edizione 2011 ancora più grande e ancora più divertente! Intanto se volete guardatevi il trailer del video su youtube a questo link: http://www.youtube.com/watch?v=nJ5L9peBE2k Un ringraziamento particolare a Franklin and Marshall, BMW, Smith, Red Bull, Gaastra, Burton, Warsteiner, Pepsi, il comune di Nago-Torbole, il C.S.T. e Lagorair per aver messo a disposizione l'elicottero per foto e riprese!!! La crew del Wind’s Bar che ha intrattenuto i ragazzi!

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Il podio: A. Menegatti, M. Begalli, M. Iachino.

WIND'S BAR CUP 26-27 GIUGNO 2010 CLASSIFICA FINALE DOPO 4 PROVE E 1 SCARTO. Prime 15 posizioni (seguono altri 36 atleti). COGNOME NOME N.VEL. CIRCOLO FIV TOTALE 1 MENEGATTI ALBERTO ITA 4 CIRCOLO SURF TORBOLE (SIMMER - STARBOARD - QUIKSILVER - TECNOLIMITS - CST - PATLOVE - TRENTINO) 2,1 2 BEGALLI MARCO ITA 415 WIND. CLUB CAGLIARI (STARBOARD - NEIL PRYDE) 6 3 IACHINO MATTEO ITA 140 LNI ALBISOLA (JP - GAASTRA - AL 360 - GLORYRY - LNI ALBISOLA - MOSTYC) 9 4 MARCHEGGER LUIS ITA 6 CIRCOLO SURF TORBOLE (OBERALP - JP - GAASTRA - AERON - GLORYFY) 11 5 PRATI FRANCESCO ITA 10 CIRCOLO SURF TORBOLE (RRD - POINT 7 - TORBOLERULES.COM) 16 6 FAUSTER THOMAS ITA 106 CIRCOLO SURF TORBOLE (NORTH SAILS - ION) 18 7 HOFMANN ROBERT ITA 11 CVD ROMA (RRD - NORTH SAILS) 21 8 SEIDEL WOLFGANG AUT 3 CST 23 9 ROMANO LUIGI ITA 911 COMP.VELA GROSSETO (RRD - SIMMER) 24 10 LANG MARCO AUT 66 AUSTRIA 31 11 RIGHI ROLANDO 17 CIRCOLO SURF TORBOLE 37 12 CAMOZZI NICOLA ITA 993 CIRCOLO SURF TORBOLE (POINT 7) 37 13 BRIZIO GIORGIA ITA 8 CIRCOLO SURF TORBOLE 39 14 LIGNOLA CARLO ITA 98 CANOTTIERI NAPOLI 41 15 SLIJK NICHOLAS ITA 346 CIRCOLO SURF TORBOLE (NAISH - SHAKA - CHOCO FINS) 42



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Manu Bouvet in action.

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Carine Camboulives veleggia con la tavola da SUP in uno scenario mozzafiato.

IL PRIMO CONTATTO • Mozambico…? Vai in Mozambico? Dove di preciso? • In qualche villaggio vicino a Inhambane. • Ci potrebbe essere una delle onde migliori di tutta l’Africa in zona! Se c’è vento da Sud è windsurfabile, dovreste andare a dare un’occhiata! Guardando una vecchia foto che Manu aveva scannerizzato sul suo computer, mi sono reso conto del potenziale del posto. Una destra perfetta che si srotola lungo un point roccioso per poi finire proprio su una bellissima spiaggia di sabbia bianca. Questo episodio risale a fine dicembre 2008 mentre sono a Maui a lavorare con Manu e Carine ad Haiku.

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Sto per andare a visitare mio fratello Pier, capo dell’organizzazione Positivo Mozambique, che vive in un piccolo villaggio proprio davanti all’onda. Sentendo Manu sono ancora più eccitato, infatti ha deciso di portare il suo materiale da windsurf per entrare in acqua! La mia missione ormai è chiara: provare a vedere se il posto è windsurfabile ed ovviamente, provarlo! Appena scendo dall’aereo a Johannesburg, chiedo a mio fratello della reputazione dell’onda che si trova dietro casa. Lui mi risponde: “È davvero un’onda famosa e magnifica, come fai a non saperlo?”. Ok, sembra che l’unico a non saper di questo break sia io!

Mentre stiamo organizzando il nostro viaggio verso Nord diretti in Mozambico, guardo perplesso il 4x4 che dovrebbe portarci fino a destinazione; non ho assolutamente nessuna fiducia nel nostro mezzo anche perchè il motore fa un rumore davvero poco piacevole. Questa è l’Africa, quindi ci proviamo lo stesso… Sfortunatamente però, dopo poco, mi sono reso conto di aver ragione. Il motore s’è fuso dopo un paio d’ore ed ora eravamo nel posto peggiore, con un’enorme sacca: downtown Jobourg (soprannome di Johannesburg). Questo posto è stato riconosciuto come la “capitale più pericolosa sulla terra”, quindi mio fratello ed io abbiamo deciso immediatamente di comprare due biglietti aerei per Inhambane, senza nemmeno guardare il prezzo. La pelle prima di tutto! Dopo un viaggio di 4 giorni da Maui, sono finalmente riuscito a vedere il Mozambico ed i suoi magnifici paesaggi. La visuale dall’aereo vale la pena di tutti i problemi dei giorni precedenti: labirinti di estuari che fanno slalom tra enormi dune di sabbia, punteggiate da foreste di palme da cocco che ondeggiano sospinte dal vento. In lontananza vediamo l’Oceano Indiano che diventa color smeraldo. Non so ancora come siano le onde, ma ho un ottimo presentimento. I primi due giorni che passiamo con i ragazzi di Positivo mi fanno entrare nel loro mondo africano. Durante i concerti tipici, l’atmosfera s’infuoca, proprio come durante il giorno. Qui è piena estate, è quasi il primo dell’anno e le feste sembrano non finire mai. Sono davvero contento quando poi è finito tutto un paio di giorni dopo. Il villaggio torna alla sua calma originale. Sono


Poco vento e onde? Con il SUP il divertimento continua.

anche contento che coincida con un bello swell che dovrebbe far rompere l’onda! Riesco a far surf da onda tutti i giorni nell’acqua più cristallina che abbia mai visto! Quando poi il vento finalmente aumenta riesco finalmente a rispondere alla domanda di Manu: “Sì, l’onda è windsurfabile!”. Il vento è perfettamente sideshore sul picco, per poi girare più offshore man mano che l’onda entra nella baia. Giudicando dalle facce della gente che ci guarda dalla spiaggia, non penso che nessuno abbia mai visto un windsurf prima, specialmente dietro casa loro! Ora sono in paradiso. Se l’onda è così perfetta in estate, figuriamoci se torniamo tutti assieme durante la stagione delle mareggiate (maggio - settembre)! Dopo un paio di mesi, eccomi ancora qui all’aeroporto di Maputo (capitale del Mozambico) aspettando Manu, Carine ed il fotografo Benjamin Thouard. Ora passo a Manu la parola per raccontarvi la sua esperienza…

tavola di buchi ed ora assomiglia ad un colabrodo!”. Finalmente però l’euforia di esserci riuniti tutti insieme per partire per un viaggio su cui avevamo lavorato duramente, prende il sopravvento. Positivo! Questo è il motto del viaggio e l’atteggiamento corretto in generale, specialmente qui in Africa! Il nostro fotografo, Benjamin Thouard, stava cominciando altrettanto male il suo viaggio quando un passeggero sbadato è partito a manetta da Maputo con in mano la sua valigia per la custodia subacquea della macchina fotografica, pensando che fosse la sua scatola degli attrezzi! Fortunatamente siamo riusciti a riacchiapparlo prima che fosse troppo tardi. Abbiamo

trascorso i primi due giorni girando per Maputo, io e Carine c’eravamo già stati 5 anni prima durante il nostro primo viaggio in Mozambico. È cambiato ben poco, il mercato è ancora pieno di vita e di colori e le strade sono ancora sporchissime. La “terra de boa gente”, (terra della brava gente) soprannome del Mozambico dato da Vasco de Gama quando è approdato qui, definisce perfettamente i locali. Sebbene possa sembrare un cliché già sentito, la gente mozambicana è molto tranquilla e sinceramente disinteressata alla ricchezza materiale del viaggiatore bianco. Avevamo già notato questo rapporto genuino tra locali e turisti 5 anni prima. Questa volta però Carine Camboulives

MANU BOUVET Appena usciti dal terminal noto che la solita faccia allegra di Charly oggi non è presente: “Invece di essere andato a farmi un giretto negli Strip Clubs di Maputo, mi sono ritrovato a dover andare in chiesa con una mia amica del Mozambico! Ho sfruttato l’occasione per pregare che il resto del viaggio vada meglio dell’inizio.” Charly continua. “All’aeroporto Charles de Gaulle, Etihad Airways mi ha fatto pagare 750 ¤ di bagaglio extra! Ho dovuto perfino abbandonare metà della mia roba sul posto, altrimenti avrei dovuto pagare il doppio! Assicuratevi quindi di evitarli come la peste. Come se non bastasse poi, hanno riempito la mia 79


siamo diretti verso nord, dove dovremmo incontrarci con Pierre Dufloo, fratello di Charly e capo di Positivo Mozambico.

MAMMA AFRICA “Mi sono laureato ad HEC (l’equivalente francese di Harvard) e mi dispiace” è il titolo di un libro di successo scritto da un intelligente laureato che è amareggiato perché la sua rinomata Università non l’ha minimamente preparato ad affrontare la vita reale. Pierre potrebbe dire lo stesso ma si è dimenticato di tutto quando ha deciso di abbandonare i fogli di contabilità per la sua tavola da surf ed il suo sassofono.

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Potrebbe non essere uno studente modello ma lui e la sua associazione sono molto rispettati e conosciuti in Mozambico. Sebbene l’obiettivo primario del suo lavoro e dei suoi sforzi non sia più uguale a quello di quando era un vero “business man”, Pierre si dedica alla causa al 100%. Lavora duramente per raccogliere fondi, organizzare tour musicali e creare posti di lavoro in giro per il paese, in modo anche da diffondere maggior conoscenza nella lotta contro l’AIDS. Non c’è assolutamente alcuna drammatizzazione o sensi di colpa nel messaggio di Positivo; nessuna paura, solo amore e belle canzoni: un tocco di Femi Kuti per il tipico sound africano, un ritmo Congas per la popolazione

latina e dei rif di sax con testi in portoghese. Agita bene il mix e servilo “quente”! Pierre si trova completamente a suo agio sullo stage, balla assieme ai membri mozambicani, austriaci ed inglesi di Positivo. Per conoscere meglio il loro operato, decidiamo di unirci a loro per andare a costruire un workshop in un villaggio disperso nella foresta. Ma che fine ha fatto l’Oceano? Ve lo state domandando, vero? Bhè, mi tengo il meglio per la fine in quanto ora ci aspettano 5 ore di macchina su sentieri bucherellati per arrivare sotto un enorme tendone dove ci attendono 50 bambini tra i 3 e 13 anni, in attesa di esser intrattenuti alla grande, trasmettendo loro l’importanza dell’igiene personale e conoscenza dell’HIV. Tutti i bambini cantano assieme alla banda, in modo che possano fare da coro per il nuovo CD di Positivo. Ognuno di noi si deve presentare al megafono dicendo quelle poche parole di portoghese che sappiamo. Quando arriva il turno di Lou, la nostra bambina di 4 anni, comincia a canticchiare delle stupide canzoncine in francese che parlano di buchi nei pantaloni ed altre robe simili… solo noi capiamo cosa stia dicendo ma tutti i bambini si divertono un sacco anche solo a vederla cantare! Finiscono perfino per provare a cantare in francese, dopo averci ascoltato performare in portoghese. L’esperienza intera è spettacolare, l’atmosfera è piena di gioia e felicità. Regaliamo un po’ di cappellini e magliette della Oxbow e Neil Pryde, ma a fine giornata ci chiediamo effettivamente chi abbia dato di più a chi. Da quando vivo questa magnifica vita sempre in viaggio e facendo esperienze sempre nuove in giro per il mondo, continuo a chiedermi come poter dare di più e


Uno spot con un’onda perfetta ma con un difficilissimo accesso.

meglio. Ho sentito che dare agli altri significa innanzitutto dare a sé stessi, e questo è un modo per essere a posto con la propria coscienza, specialmente qui in Africa Occidentale. Poi mi giro e vedo che Lou regala la sua maglietta ad una bambina della sua età. La piccola ha giocato con la maglietta per un po’, provando ad infilare la testa in un buco alla volta, riuscendo poi ad infilarla correttamente. In quel momento mi sono reso conto che il modo migliore è proprio quello di seguire il proprio cuore ed istinto, quello più spontaneo, senza pensare troppo. Ho anche realizzato durante questo viaggio che una donazione è uno strano patto che viene stipulato inconsapevolmente ed il beneficiario poi prima o dopo salderà il suo “debito”. È come creare una situazione con una parte debole ed una parte forte. Non sono sicuro io da che parte stia ma tutti i sorrisi che ci vengono regalati ogni giorno sono difficili da dimenticare. Condividiamo tutti dei momenti indimenticabili.

ACTION! “Esta Listu!” dice Paolo, il nostro cuoco. Il menù di stasera è gamberoni alla griglia e riso. Ben fa una pausa dal selezionare le foto ed io colgo l’occasione per dire a Lou di smetterla di ripetere “Tudo bom” all’infinito e di venire a cena. Nel frattempo Carine si assicura che la mousse al cioccolato che aveva chiesto a Paolo la sera prima fosse nel frigo. Credeteci o meno, Paolo è davvero un esperto di questa ricetta. Siamo come re in questa casa ed apprezziamo ogni piccola cosa al massimo. Fuori ora fa freddo, essendo in pieno inverno australe. Un sistema di bassa pressione in

Manu Bouvet pennella il lip.

arrivo dalla punta meridionale del Sud Africa sta portando venti tempestosi, umidi e freddi verso l’Oceano Indiano! La cosa positiva è che il vento è ormai una settimana che spira costante da Sud sui 20 nodi, perfettamente side shore, e l’onda per cui siamo venuti, sta funzionando alla perfezione! Charly aveva ragione. Comincia a rompere su un point roccioso molto insidioso, ma una volta passata la prima infame sezione, l’onda si srotola perfettamente sull’acqua turchese! Alla fine dell’onda devi uscire prima che chiuda su un banco di sabbia dove non c’è più una bava di vento. Risalire sul picco è abbastanza difficile a causa della forte corrente laterale, ma la compagnia di balene e delfini rende il tutto più piacevole. È un po’ difficile partire dalla spiaggia bianca a causa della parete a strapiombo che copre il vento. Il timing è vitale! Dopo un po’ di tentativi falliti, Charly decide di buttarsi direttamente dalla scogliera, una buona idea ma bisogna buttarsi proprio quando entra il set di onde… come ha fatto lui… bel tentativo Charly! Una volta che il sistema di bassa pressione si avvicina, il vento diventa più offshore o muore completamente, e l’onda diventa incredibile. Un cilindro turchese che si srotola alla perfezione su sabbia! È talmente perfetta che non riusciamo più ad uscire dall’acqua! Entriamo anche col SUP mentre aspettiamo che il vento rinforzi per poi entrare in windsurf tutto il giorno e poi andare a fare una session di surf la sera. Questo è il programma per i nove giorni. “Non mi sarei mai immaginato che fosse così perfetta” dice Ben dopo una veloce session di surf mattutina. Detta da qualcuno che

abita proprio vicino a Teahupoo a Tahiti, è una dichiarazione rilevante!

NUOVI ORIZZONTI “E se cercassimo un po’ più lontano?”. Tutti si stanno davvero rilassando adesso, forse anche un po’ troppo… quest’anno mi ero promesso di spingermi più lontano di dove fossi già stato 5 anni prima, arrivando fino all’arcipelago di Bazaruto. Quel nome mi frulla in testa da quando siamo arrivati qui in Mozambico e mi sembra che stia cominciando a dar sui nervi a tutti col mio progetto. “Dai, lascia perdere il tuo viaggio in barca tra le isole, siamo perfettamente sistemati qui dove siamo, proprio davanti ad un’onda perfetta mentre ci mangiamo gamberoni alla griglia e mousse al cioccolato! Come se non bastasse poi, dovremmo anche farci 9 ore di autobus per arrivare a prendere la barca!” continuavano a ripetermi… “Avete ragione ragazzi! Dovremmo perfino svegliarci alle 4 domattina per arrivare in tempo…” poi saliremmo a bordo della Dhow (tipica barca portata nell’Oceano Indiano da mercanti arabi nel 15esimo secolo) dove dovremmo restare per evitare di spendere una fortuna nei costosissimi alberghi! (500 Euro a notte è la sola opzione in quella zona!). “Ti prometto che vedrai un bellissimo arcipelago”. Continuo a ripetermelo mentre carichiamo il materiale sull’autobus al buio. Dopo un paio d’ore sulle peggiori strade che abbia mai visto, decido di andare a fare un giro; Carine e Lou cercano un cespuglio per fare i loro bisogni ma subito qualcuno dalla strada urla allarmato “Minas, minas” (mine antiuomo)! Oups, c’è mancato poco… 81


Arriviamo finalmente a Vilanculos, il porticciolo di partenza dove vediamo un’anteprima del colore mozzafiato dell’acqua. Una distesa immensa di turchese che sembra congelare l’orizzonte per poi sciogliersi assieme al cielo. Sembra di guardare in un enorme specchio. In lontananza vediamo le isole Bazaruto che sembrano galleggiare per aria. La nostra barca scivola lungo l’acqua cristallina mentre rimaniamo tutti senza parole. Rogiero, uno dei 3 membri dell’equipaggio, indossa un cappello di lana e grossi occhiali tondi. Sembra che Peter Tosh sia a bordo con noi. Lui si occupa del BBQ, un piccolo fuoco alla base della nave. Il pranzo è a base di granchio, riso

ed insalata mista. Buttiamo l’ancora a Mangaruque, l’isola più vicina. Credo che l’hotel lì vicino offra un ottimo servizio ma che per un prezzo del genere non ne valga assolutamente la pena. “Dovresti diventare lo schiavo del tuo schiavo” ha scritto una volta Krishnamurti. Non vogliamo diventare la prova vivente di questo detto, ed in ogni caso non ci sentiamo a nostro agio a venir serviti. Sfortunatamente l’Africa è ancora piena zeppa di vecchi ignoranti bianchi che suonano il campanello per farsi portare la cena e si lamentano sempre con le numerose donne delle pulizie. Per quello che ci riguarda, ci godiamo ogni singolo momento del pranzo sotto il sole, nella bellezza

più calma e totale. Questa è stata la sensazione durante tutto il tempo passato a bordo. Il nostro tempo sta quasi per finire ed è ora di andare ad esplorare un reef che sembrava esposto bene guardando la mappa. Non riusciamo ad ottenere alcuna informazione dagli esperti sulla barca o anche dalla gente che lavora negli hotel della zona. “Onde qua intorno? Non ne ho idea, qui di solito si fanno solo immersioni…” Non capisco però perchè sia coperta da testa a piedi da abbigliamento da surf da onda. Non credo alle coincidenze. Dovremmo ritornare per assicurarcene…

DIARIO DI VIAGGIO Come arrivarci: dall’Europa al Mozambico ci sono voli diretti o via Johannesburg o Lisbona. Air France, TAP, South African Airlines. Costo dei biglietti attorno agli 800 Euro. Richiesta Visa per il soggiorno. Quando andare: da maggio ad ottobre è inverno. I sistemi di bassa pressione sono spesso in zona, spingendo vento ed onde. Vele da 4.2 a 5.5. Tavola strettamente Wave. Dove andare: per andare all’isola di Inhaca hai bisogno di ottimo materiale da campeggio, un caldo sacco a pelo e vestiti (la notte fa freddo). A Ponta Do Ouro, “Café Del Mar” è un ottimo alloggio a 40 Euro/giorno con mezza pensione. Per info: cafedelmarponta@hotmail.com. Tel: (09258.1.) 650048. Fax: (09258.1.) 650049. Altre informazioni ed ottime destinazione windsurfistiche su www.fun-and-fly.com.

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HOW TO DO Vai al traverso a tutta velocità, con buona potenza nella vela ma preferibilmente non sovrainvelati. Per eseguire correttamente una Matador è fondamentale saper far il passaggio della Duck Tack ad occhi chiusi, in modo da potersi trovare sottovento alla vela con i piedi nellE straps ancora in posizione normale. Altro requisito fondamentale è aver dimestichezza con la Bob One Hand, in quanto dopo lo stacco in blind, la rotazione è identica. Lasca leggermente fino ad arrivare a circa 45° tra traverso e lasco e sbilanciati leggermente in avanti, in modo che la tavola mantenga una buona velocità. Cazza la vela con il braccio posteriore, spingendo l’albero in avanti e leggermente sopravento con quello anteriore, in modo che l’albero si abbassi leggermente verso l’acqua. Molla la mano anteriore facendola passare sopra a quella posteriore, andando a prendere la fine del terminale del boma in modo da avere controllo maggiore sulla vela al momento del passaggio. Continua a spingere la vela in avanti col 86

braccio posteriore, per poi lasciarlo andare e tirare il rig verso poppa e sottovento con la mano anteriore che era andata a prendere la bugna. Così facendo, la vela non scenderà troppo e galleggerà magicamente sopravento a voi per qualche secondo, prima di tornarvi in mano (o in faccia o nell’acqua sopravento, a seconda di come l’avete lanciata…). Fino qui la Matador è identica alla Bob One Hand. Una volta che vedi che la vela sta tornando su, metti la mano destra (se mure a destra, sinistra se mure a sinistra) davanti alle cime del trapezio, verso la maniglia del boma. Metti la mano sinistra dietro le cime del trapezio verso il terminale, in modo da trovarti sottovento alla vela e continuare a planare in blind, cioè schiena alla vela!!! Dopo aver ritrovato il giusto assetto, fletti le ginocchia per caricare lo stacco. Spingi l’albero in avanti con la mano anteriore, spingendo leggermente sulla bugna per far staccare la tavola col braccio posteriore. Rannicchia la gamba posteriore per far staccare la tavola, girando testa e spalle sottovento e spingendo la gamba

anteriore, in modo che la prua tocchi l’acqua. Una volta che la prua ha fatto da perno, rimani in blind il più a lungo possibile durante la parte slashata della rotazione, per poi invertire nuovamente le mani sul boma e completare la rotazione come una normale Spock o Bob. In questa manovra è fondamentale restare centrali con il peso ed all’interno della rotazione, per rendere lo stacco e la rotazione il meno traumatici e fluidi possibili, altrimenti si rischia di slogarsi una spalla! Continua a seguire la rotazione con le spalle ed a tenere la testa girata sottovento, fino a completare l’intera manovra. A dir la verità, avevo già pensato anch’io a questo trick, ed anzi io pensavo di fare tutta la manovra in blind, dalla stacco fino alla fine della rotazione, uscendo in Pippa anziché in Spock. Gollo però mi ha subito zittito, facendo una Pippa, cioè una Spock schiena alla vela e poi staccando nuovamente in Matador. Questo trick mi ha sconvolto. Pippa into Matador. La seconda parte da sola, però, la Matador è già sufficiente a sbigottire chiunque ti stia guardando.


STEP BY STEP Foto 1-3: Vai leggermente al lasco spostando il peso sulle punte, e inizia a spingere l’albero verso prua e sopravento come per una Duck Tack, restando però coni piedi normali e nelle straps. Sbilanciati in avanti e cerca di far tutto velocemente. Molla la mano anteriore e vai a prendere la bugna, continuando a spingere in avanti con quella posteriore. Tira poi la bugna dietro alla tua testa verso poppa e sottovento, in modo da poter riafferrare il boma sottovento alla vela. Resta centrale col peso ed abbassati leggermente per prepararti allo stacco. Foto 4-5: Questa fase è vitale per lo stacco. Metti la mano destra verso la maniglia del boma, girandoti completamente di schiena alla vela ed afferra il boma con la mano sinistra. In questo momento sei effettivamente sottovento alla vela, in blind. Cerca di restare centrale col peso ed abbassati sulle ginocchia per cominciare a staccare. Foto 6: Se sei riuscito a fare il passaggio

correttamente ed hai ancora velocità, la potenza nella vela ti aiuterà sia nello stacco che nella rotazione della fase aerea, dove sei ancora schiena alla vela. Spingi leggermente l’albero sottovento col braccio anteriore spingendo leggermente sulla bugna col braccio posteriore. Gira la testa e le spalle verso poppa, rannicchiando la gamba posteriore e stendendo quella anteriore, in modo che la prua faccia da perno. Resta centrale col peso e continua a tenere la testa girata verso poppa e non cercare di forzare lo stacco spingendo sulla mano posteriore, altrimenti rischi seri conseguenze alla spalla. Foto 7: Questa foto è il marchio inconfondibile della Matador. Tieni la testa ed il busto verso l’interno della curva, restando nel baricentro della rotazione onde evitare traumi e permettendo anche d’innescare correttamente la parte slashata della manovra. Foto 8-11: Se hai fatto tutto correttamente, avrai ancora abbastanza velocità per completare la seconda parte della manovra senza intoppi, come se

fosse una normale Spock 540. Cerca di restare schiena alla vela il più a lungo possibile, ma appena senti che stai cominciando a rallentare a circa 270° di rotazione, riafferra il boma con presa normale. Adesso resta centrale col peso e continua a girare testa e spalle sottovento per completare la rotazione di 540°.

DRITTE ED ERRORI Per questa manovra è importante trovare le condizioni di acqua giuste, possibilmente con vento non troppo forte. Se c’è l’acqua choppata è difficile riuscire a far girare la tavola senza intoppi e risulta particolarmente difficile trovare il giusto assetto quando si è schiena alla vela. Non staccare troppo al lasco altrimenti non avrai abbastanza potenza nella vela per completare la rotazione e ricorda di non forzare troppo i movimenti. Meglio fare un tentativo in più piuttosto che una visita dal chiropratico. 87


Prima di tutto dobbiamo avere un po' di dimestichezza con il salto vero e proprio e cioè con il Table Top. Questo vi aiuterà notevolmente a gestire al meglio la fase di volo. 1) Partiamo dalla prima fase. L'approccio all'onda è importantissimo e conta al 50% per una buona riuscita. Non tutte le onde sono fatte per l'Aerial T.T. Infatti è fondamentale che il vento sia molto off shore e che l'onda dia alla carena della tavola un vero e proprio calcio. Più l'impatto è violento e più riceveremo una spinta contraria che ci consentirà di torcerci al meglio per il nostro Table Top. La velocità deve essere elevatissima e non possiamo permetterci di rallentare a metà curva, quindi già prima di impostare il Bottom dobbiamo aver visto bene quale sarà il punto dell'onda che ci farà volare. 2) Importante è arrivare un po' in ritardo, sempre

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puntando la prima parte dell'onda che frangerà, è lì che ci sarà più potenza e più violenza di impatto, per essere pronti a caricare all'orza la tavola ed imprimere alla tavola un rotazione facendo tanta pressione con il piede posteriore, come se all'improvviso ci volessimo ruotare in senso antiorario. 3) A questo punto è opportuno bloccare la rotazione altrimenti andremmo completamente contro vento e quindi dopo che abbiamo caricato tutta la spinta sul piede posteriore e lanciato la nostra tavola in aria dobbiamo immediatamente aprire la vela mantenendola in posizione orizzontale e subito dopo scalciare con le gambe in modo tale da bloccare il tutto ed eseguire il Table Top. La gamba anteriore è tesa mentre è quella posteriore che comanda. 4) Ci siamo, ci appendiamo il più possibile al boma e cerchiamo di tirare sulla nostra testa la tavola. Il

peso è tutto arretrato. È per questo motivo che dobbiamo fare tutto correttamente perchè poi dopo non c'è più possibilità di rimedio se vogliamo atterrare davanti all’onda. Stiamo volando e l'onda è lontana alle nostre spalle e la guardiamo in faccia girandoci dietro mentre le pinne della nostra tavola sono pronte ad affilare qualsiasi uccello ci voglia fermare!!! 5) È ora di rientrare e di tirare fuori il carrello. Basta ricomporci in posizione centrale un attimo prima dell'atterraggio con un energico sforzo di reni e siamo pronti per l'urlo finale! Mi raccomando cercate sempre la bolla, l'emozioni che vi regalerà saranno infinite e senza prezzo... e vorrei chiudere con una frase mitica del mio amico Bia che vive in Sud Africa: “Una vita nella bolla!!!”. Alla prossima... bolla...



Goiter a Paracuru

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Foward session pomeridiana

In Brasile, all’aeroporto di Fortaleza, ci arriviamo grazie alla nostra compagnia aerea di fiducia Air Italy, appena sbarcati sentiamo subito il caldo e il vento forte sulla faccia! Sono impaziente, non vedo l’ora di arrivare a destinazione per fare windsurf! Caricata tutta l’attrezzatura sui gipponi, io e Daniele, per questo viaggio il nostro fotografo di fiducia, salutiamo alcuni compagni di viaggio diretti a Jeri e partiamo alla ricerca dell’onda perfetta da cavalcare e fotografare. Dopo circa un’ora e mezza di macchina da Fortaleza arriviamo a Paracuru, dove ci accoglie il mio caro amico Marco che grazie alla passione per il windsurf e la voglia di viaggiare ha scoperto questo magnifico posto e ci ha costruito una pousada, la “Wind Paracurù”, facendola diventare punto d’incontro per molti windsurfisti. Appena disfatte le valigie, Marco ci fa notare che in piazza c’è una splendida festa, dove non esitiamo ad andare! Dopo qualche caipirinha e tanta bella musica folcloristica decidiamo di andare a letto, perchè la vera L’arrivo alla pousada Wind Paracuru.

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festa la vogliamo fare in mare in acqua domani! L’indomani mattina ci sveglia il vento! Dopo un’abbondante colazione a bordo piscina a base di prodotti tipici locali e tanta frutta esotica finiamo di caricare l’attrezzatura sulla macchina e via di corsa verso lo spot: il Quebra Mar. Siamo più carichi che mai, anche perchè abbiamo saputo che un grosso swell ha colpito la costa, La tranquilla vita notturna di Paracuru.

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portando belle onde. Nel tragitto per arrivare in spiaggia si incominciano a vedere tra una duna e l’altra le onde frangersi. Appena arrivati in spiaggia scendiamo dal pick up con l’entusiasmo alle stelle, aspettiamo di vedere il primo set in arrivo. Le condizioni sono buone, vento side, side off sui 20-25 nodi, vedo sulla destra un reef a circa 200 metri dove rompono onde che superano i due metri, ottime per

surfare e saltare! Preparo immediatamente la mia 4.7 e la tavola wave da 80 litri mentre Daniele monta i suoi gioielli fotografici e controlla i punti più belli dove appostarsi per fotografare. Dopo pochi bordi fatti per studiare lo spot, inizio a surfare sul serio e faccio divertire anche Daniele che mi scarica una moltitudine di scatti con il suo


subito a controllare le foto della giornata! Questo spot mi ha colpito positivamente, soprattutto per la facilità con cui le onde possono superare i 2 metri sul reef esterno e anche per il poco affollamento in acqua, pochi windsurfisti e tutti i giorni vento da 4.54.7. Altro fattore molto importante è la temperatura dell’acqua: calda, come in tutta questa zona del Ceara. Paracuru è uno spot ideale per allenarsi, dove il vento soffia con una intensità leggermente inferiore a Jeri ma dove comunque tre o quattro ore di vento forte al giorno sono assicurate! Paracuru può accontentare tutti coloro che vogliono dedicarsi un po’ di più al wave in questa fantastica zona del Brasile.

AFTER WINDSURF Dopo una giornata di windsurf solitamente la sera ci si ritrova tutti sulla piazza centrale di Paracur. Il paese è grande e conta circa 32000 abitanti, i turisti sono per la maggior parte surfisti e non ci sono discoteche o locali trendy, Jericoacoara in questo è molto più fornita e turistica, però è decisamente ben frequentata da giovani ragazze locali, una cosa che sicuramente farà piacere ai surfisti single che non cercano solo onde.

LO SPOT.

teleobbiettivo. Le onde sono belle, ripide e potenti e la marea è perfetta! Anche Marco entra in acqua, purtroppo con il kite! Passo circa tre ore in mare e cosi sarà anche nei giorni seguenti. Intanto con la marea che si alza, il vento cala leggermente e così decido di montare la 5.0 per una Jump Session, prima che il sole tramonti del tutto. Arrivati in pousada, dopo una doccia, ci mettiamo

Lo spot principale si trova nella spiaggia di Quebramar, una spiaggia adatta ad ogni livello. Il momento migliore per surfare è al mattino quando il vento è più side off, poi gira side fino a dopo pranzo. A pomeriggio inoltrato gira side on shore fino a sera. Quindi è un ottimo spot sia per surfare al mattino presto che per saltare nel pomeriggio. Da tenere sempre sotto controllo la marea, lo spot lavora bene con la bassa marea, ma non bassissima altrimenti potrebbero esserci rocce affioranti, e durante il passaggio tra le due maree, con l’alta invece il mare è choppato e le onde sono poco potenti. In tutte le altre situazioni di marea si può surfare senza alcun problema. La laguna centrale, con bassa marea diventa un’ottima palestra per il freestyle, ma noi siamo qui per le onde e le migliori si trovano al secondo reef. Ulteriore nota di merito della spiaggia è quella di avere

Raimndo arma la sua vela sul comodo prato dello spot.

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Vento side-off al mattino perfetto per surfare!

anche un buon bar ristorante a soli 50 metri dallo spot, dove poter gustare dell’ottimo pesce locale e altro cibo o caipirinha a prezzi decisamente bassi. Unica nota dolente è la forte presenza di kiter che qui sono più dei windsurfisti, principalmente però stanno nella laguna e non superano il primo reef, comunque lo spazio è ampio e spostandovi sopravvento surferete in solitudine e con le migliori onde! La frequenza del vento è molto alta soprattutto nei mesi autunnali. Attrezzatura consigliata. Tavola Wave o Wave Freestyle sui 76 - 86 litri a seconda del vostro peso e vele da 4.2 a 5.3. Centri surf. Da poco tempo c’è un nuovo centro ben attrezzato, il Paracurusurfcenter, con possibilità di affitto e rimessaggio. Info: www.paracurusurfcenter.com Info generali. Per il vostro transfert, alloggio, prenotazioni varie contattate Marco Rossetti. Mail: marewind@libero.it Sito: www.windparacuru.com.br Cell.: 00558599750180 Moneta. 1Euro = 2.5 circa Reais. Vi consiglio di cambiare il vostro denaro all’arrivo in aeroporto. Sono accettate carte di credito quasi ovunque. Periodo migliore. Luglio-agosto-settembre, poi novembre (periodo di onde) fino a gennaio. 94

Per arrivare in Brasile abbiamo scelto Air Italy, con un comodissimo volo diretto Roma/Fortaleza alla cifra eccezionale di 650 euro più 100 euro per il trasporto sacca tavola che non deve superare i 30 kg. Arrivati a Fortaleza, con 150 Reais (circa 50 Euro) potrete arrivare in taxi direttamente nella vostra pousada. Noi siamo stati ospitati da Marco di Wind Paracuru, uno dei primi italiani a scoprire sia Jeri che Paracuru, una bravissima persona che accontenterà tutte le vostre esigenze per un soggiorno piacevole… dal transfert all’alloggio a suggerimenti sugli spot e affitto macchina e tanto altro ancora. La sua bellissima pousada dispone di piscina, campo da tennis e molto altro. A Paracuru se vi volete spostare vi servirà una macchina, per affittarla potete chiedere direttamente a Marco, i costi variano dai 70 ai 150 Reais al giorno.






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