DM oggetti Design Magazine N.10

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AUX Aud$ 9,00 - AUT Á 6,00 - BE Á 5,50 - CANADA Cad$ 10,00 - F Á 8,00 - D Á 7,00 - LUX 5,50 - NL Á 6,50 - PTE CONT. Á 5,00 - UK £ 4,50 - CZECH REP. CZK 150,00 - E Á 5,00 - USA $ 9,00 - CH CHF 7,50 - CH CT CHF 7,00- RC CHINA - HONG KONG

APRILE MAGGIO GIUGNO 2013 ANNO III NUMERO 10 | Á 3,00

DAVIDTRUBRIDGE MOSTREMUSEI LEONARDO IN 3D A MILANO> TRIENNALE DESIGN MUSEUM TDM6 LA SINDROME DELL’INFLUENZA> MART DI ROVERETO PROGETTO CIBO> DESIGN<DESIGNERS DAVID TRUBRIDGE DESIGN ETICO> MARCEL WANDERS PER ALESSI> ROYAL DELFT BLUE D1653> TESSUTI FRA ARTE E DESIGN> TABLETOP IL DESIGN È SERVITO> TOPGOURMET KITCHEN AND PANS JOHNSONS JOHNSONS INTERNATIONAL INTERNATIONAL NEWS NEWS ITALIA ITALIA WWW.OGGETTIDESIGNMAGAZINE.IT WWW.OGGETTIDESIGNMAGAZINE.IT



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Calici Collezione 2013 design Carlo e Giovanni Moretti

Dal 1990 la Carlo Moretti progetta ogni anno sei o più “Calici da Collezione”, diversi per decoro ma costanti per dimensione. Sono creazioni uniche che caratterizzano un modo di sentire dei fratelli Carlo e Giovanni che, compenetrandosi totalmente in questi progetti, hanno cercato di trasferire ad altri le proprie emozioni. Nel 2013, i “Calici da Collezione” si distinguono dagli altri per la loro inusuale ideazione. Rappresentano la sintesi di due creatività, che si sono intrecciate sia pure in due momenti diversi. Sui “Calici da Collezione” in cristallo di Murano, ideati da Carlo Moretti nel 1995 e nel 2003, con gambo di fogge diverse, di grande purezza e linearità, Giovanni Moretti ha apportato oggi interventi di molature e l’applicazione di foglie d’oro con decori diversi. Un incontro che riporta insieme i due fratelli che, dal 1958 al 2008, hanno lavorato fianco a fianco in una stretta e feconda collaborazione. Giovanni Moretti

Calici da Collezione in Cristallo di Murano con l’applicazione di foglie d’oro con decori diversi - bolli, riquadri, nastri, stelle e triangoli - soffiati a bocca e rifiniti a mano libera. Firmati e datati. Glasses in Murano Crystal, with freehand application of golden leaves with different designs - stamps, frames, ribbons, stars and triangles -, mouthblown and hand-finished. Signed and dated. 13.2013.7.8.9.10.11.12 | h. 272 mm | ⦰ 72 mm


Since 1990, Carlo Moretti designs every year six or more “Calici da Collezione”, different for decorations but constant in size. They are unique creations characterizing a feeling of the two brothers, Carlo and Giovanni, who tried to transfer to others their emotions, fully penetrating in these projects. The 2013 “Calici da Collezione” stands out from others for their unusual design. Represent the synthesis of two creativites, which are intertwined albeit at two different times. On the “Calici da Collezione”, made of Murano Crystal, designed by Carlo Moretti in 1995 and in 2003, with a stem of different styles, high-purity and linearity, Giovanni Moretti has made grindings and the application of golden leaves with different designs today. A meeting that links again together the two brothers who, from 1958 to 2008, worked side by side in a close and fruitful collaboration.

Calici da Collezione in Cristallo di Murano con molature eseguite a mano libera di spirali, bolli, riquadri, anelli e virgole, soffiati a bocca e rifiniti a mano libera. Firmati e datati Glasses in Murano Crystal, with freehand application of grinding - spirals, stamps, frames, rings and commas -, mouth-blown and hand-finished. Signed and dated. 13.2013. 13-14-15-16-17-18 | h. 272 mm | ⦰ 72 mm

carlo moretti

Giovanni Moretti


MUSEI & MOSTRE 20

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Leonardo in 3D Milano Le Stanze del Re Galleria Vittorio Emanuele II Museo degli Argenti Lusso ed Eleganza Palazzo Pitti Firenze Mart Progetto Cibo La forma del gusto Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto Le Stanze del Vetro. Fragile? Fondazione Cini Venezia TDM6 La Sindrome dell’Influenza Triennale Design Museum Milano

DESIGN<DESIGNERS 58 68 76 OGGETTI DESIGN MAGAZINE DESIGN<DESIGNERS

DAVID TRUBRIDGE In queste pagine: il libro “So Far” di David Trubridge ripercorre la sua storia attraverso pensieri e progetti, con una struttura modellata sugli elementi della natura - terra, acqua, aria e fuoco - gli stessi che costituiscono il tema della nuova installazione dal titolo “The Elements”, presentata al Salone del Mobile di Milano 2013.

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David Trubridge Green Concept NEL SUO NUOVO LIBRO “SO FAR” DAVID TRUBRIDGE ESPLORA LA SUA OPERA DI DESIGNER, ARTIGIANO E ARTISTA FUORI DAGLI SCHEMI. TRA PROGETTO E PASSIONE AMBIENTALE TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIO DAVID TRUBRIDGE

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David Trubridge Green Concept Marcel Wanders per Alessi Le collezioni Dressed Royal Delft Blue D1653 La manifattura di Delft incontra il design olandese del XXI secolo Tessuti fra Arte e Design I tessuti di alta gamma in sintonia con l’Astrattismo di Carla Badiali e Mario Radice

Sommario Aprile Maggio Giugno 2013 N. 10


Collezione B black design Josef Hoffman (1912)

Lobmeyr è distribuito da B.Morone Via Soresina 7 20144 Milano www.lobmeyr.at www.bmorone.it


www.davidtrubridge.com

Foto Archivio David Trubridge


David Trubridge è distribuito da B.Morone Via Soresina 7 20144 Milano www.davidtrubridge.com www.bmorone.it


IN TAVOLA OGGETTI DESIGN MAGAZINE DESIGN < DESIGNERS

Royal Delft Blue D1653

ROYAL DELFT 1653 In queste pagine: in alto, la collezione “Blue D1653” disegnata da Arian Brekveld, Damian O’Sullivan e Chris Koens. Qui a lato, il fondo della teiera “Blue Belly Tea Story”, design Chris Koens, con impresso il marchio originale “Royal Delft 1653” e serie di bottiglie “Blue Collar”, design Arian Brekveld. I decori sono tutti eseguiti a mano dagli esperti maestri decoratori della manifattura Royal Delft 1653: Caroline Hartman, Simon van Oosten e Paul Bartels. 76

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Alessi Novità di Primavera Iittala Sarjaton Wedgwood Ashlar Vista Alegre Atlantis Herend Polka Waterford Crystal Mixology Modigliani Sogno Toscano

IL CARATTERISTICO BLU DEGLI ANTICHI MAESTRI DI DELFT INCONTRA IL DESIGN OLANDESE DEL VENTUNESIMO SECOLO NELLA STRAORDINARIA COLLEZIONE “BLUE D1653” TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIVIO ROYAL DELFT 1653

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on la collezione “Blue D1653” l’antica manifattura di Royal Delft unisce l’expertise dei maestri del Seicento con il tratto iconico del design moderno. Un’interazione tra presente e passato espressa in una straordinaria collezione di oggetti per il servizio e il lifestyle in cui il design mostra un’anima radicata storicamente, essendo il 1653 l’anno di fondazione della manifattura, la più grande e importante per la produzione del famoso “Blu di Delft” e l’unica delle 32 esistenti rimasta in funzione per quasi quattro secoli, fino ai giorni nostri. Traendo ispirazione dal Secolo d’Oro della pittura olandese, designer contemporanei di respiro internazionale come Damian O’Sullivan, Arian Brekveld e Chris Koens hanno sviluppato nuovi prodotti, attualizzando le celebri ceramiche di Delft e donando loro un carattere molto particolare, risultato di quella stratificazione di significati che è alla base delle opere più vitali. La storia della produzione di Delft data alla seconda metà del XVI secolo, quando furono avviate, sull’esempio delle antiche produzioni italiane, manifatture di ceramiche policrome in diverse città come Amsterdam, Haarlem, Middelburg e, alla fine del1500, anche a Delft.

TOP GOURMET

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Valcucine Sistema Meccanica Monetavera by Moneta Risolì Fusion Steel WMF Chef’s Edition e Various Sambonet 12’O’Clock

CONCEPT STORE 124 130 134 138

Morandin Treviso GIA Global Innovator Award 2011/2012 Gioielleria Patrizi Roma Quality Living Verona GIA Global Innovator Award 2012/2013 CRC R|evolution

BY SHOP 142

Sommario

Sommario Aprile Maggio Giugno 2013 N. 10 10


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OGGETTI DESIGN MAGAZINE EDITORIALE

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In momenti di grande tensione politica, la redazione dedica questo editoriale al sostegno e alla promozione del Manifesto “Per un nuovo Rinascimento italiano” messo in campo con coraggio e coerenza etica da Gabriele Centazzo, presidente e designer di Valcucine. Ricordiamo ai nostri lettori che il Manifesto è stato reso noto da Centazzo grazie a una pubblicazione a pagamento uscita sul Corriere della Sera e su La Repubblica nel mese di settembre 2012. Sul blog www.visionariperilrinascimento.it trovate tutte le informazioni necessarie per comprendere il pensiero e le proposte di Gabriele Centazzo, anticipate dai suoi ringraziamenti a quanti gli hanno scritto per sostenere il suo progetto.

LE PROPOSTE DI UN IMPRENDITORE CHE AMA LA SUA AZIENDA E IL SUO PAESE, PER UN NUOVO RINASCIMENTO ITALIANO. Ho ricevuto più di 1.200 messaggi, sul blog e via mail. Ho ricevuto anche molte lettere, tra le quali alcune scritte a mano, a dimostrazione di quanta sia la voglia degli italiani di partecipare a un processo di cambiamento.

Voglio ringraziare tutti, anche quei pochi che hanno mosso delle critiche al mio messaggio. Considero la diversità di pensiero un valore assoluto, collegato al bene più prezioso: la libertà. Ringrazio i giornalisti che mi hanno cercato e i conduttori di numerose trasmissioni televisive, che mi hanno invitato nei loro programmi. Non ho accettato di andare in televisione per due motivi principali. Il primo è che la televisione trasmette solo frammenti ed è impossibile, con i ritmi frenetici attuali, avere il tempo per esprimere concetti e pensieri compiuti. Il secondo, che la televisione divinizza le persone, ampliando un difetto della gente comune, quello che a risolvere i loro problemi siano gli altri e in particolare i divi creati dalla tv. Leggendo tutti i messaggi, ed è stato un lavoro ciclopico, mi sono reso conto che i ringraziamenti non erano sufficienti. Nella maggior parte di chi mi ha scritto ho acceso una speranza e di conseguenza mi sento in dovere di dire cosa intendo fare per far nascere un “nuovo Rinascimento italiano”. La parola “speranza” è stata il leitmotiv di moltissimi messaggi; mi sono meravigliato di come un manifesto di un piccolo e anonimo imprenditore potesse tanto. Sono dell’opinione che, se vogliamo migliorare l’Italia, non dobbiamo cercare la speranza in un mito al di fuori di noi, ma dobbiamo coltivarla nel nostro pensiero, assieme al coraggio e alla tenacia. «Occorre recuperare il concetto di responsabilità individuale. Ogni individuo è l’elemento eversivo su cui può poggiare ogni rivolta, ogni processo di cambiamento. Ciò che il sistema del potere teme maggiormente è il cambiamento di un individuo che sia poi in grado di testimoniare la sua differenza. È questo il primo passo, il tassello fondamentale e decisivo del processo di modifica dello stato attuale delle cose. La realtà appare immutabile proprio perché chi la dovrebbe cambiare resta eternamente in attesa di qualcosa che venga dall’alto (che sia la Provvidenza o la rivoluzione), che mai si verificherà». (Simone Perotti) Ho fatto attendere questa risposta per molti giorni, con qualche disappunto di chi mi aveva inviato messaggi, perché ho meditato molto. Al di là delle parole, volevo trovare qualcosa di concreto da proporre, nel quale tutti noi, insieme, potessimo diventare protagonisti, anche in considerazione del fatto che più di 1.000 persone e associazioni si sono rese disponibili a fare qualcosa. Mi sono reso conto che se non vogliamo fare la rivoluzione, e personalmente non intendo farla, dobbiamo trovare il modo di influenzare la politica con le nostre idee. Sicuramente non ho nessuna intenzione di fondare un nuovo partito. Nel quadro politico italiano, i partiti e i movimenti rappresentati in parlamento e quelli che non hanno alcuna rappresentanza nazionale sono già un centinaio. Questo proliferare di formazioni politiche comporta grandi costi per la comunità, sia da un punto di vista economico


che su quello della governabilità. Purtroppo fondare partiti è diventata un’attività senza rischi e largamente remunerativa. Bisogna togliere l’humus del denaro facile e non nasceranno più pianticelle inutili, come sta succedendo in questo periodo. Lo stesso tentativo di Grillo di fondare un movimento e non un partito è destinato a fallire, perché, accettando incarichi pubblici, si entra nella ragnatela e si diventa, nostro malgrado, un filo della stessa. Se ciò accadesse mi dispiacerebbe molto, visto che Grillo ha acceso la speranza in tanti italiani e sta mettendo tutta la sua buona (e qualche volta volgare) volontà, perché questo non avvenga. Sono più di vent’anni che non voto per alcun partito e mi consolo nel rendere nulla la scheda elettorale con qualche insulto indirizzato alle “mummie politiche”. Allora cosa fare? C’è una grande possibilità. Dobbiamo unirci e dare voce al partito più grande che già esiste e che oggi è muto: quello del non voto e della scheda bianca o nulla. Il partito che ha vinto alla grande le ultime elezioni in Sicilia. Noi siamo persone libere, non siamo vincolati a ideologie fuori dal tempo, non siamo schiavi dell’appartenenza a un partito, non subiamo l’influenza dei media, televisione in primis. Possiamo e, per il debito che abbiamo con le generazioni future, dobbiamo trasformare l’Italia. Per prima cosa dobbiamo dare un segnale della nostra esistenza e della nostra forza.

composto dalle migliori eccellenze in ogni campo. (...) E chiedo loro, invece di formare nuovi partiti, di lavorare dall’interno in modo che anche a destra nascano leader “rottamatori”, che possano pensionare i patriarchi della politica. A noi del “non voto” piacerebbe poter scegliere tra due semplici formazioni rinnovate. (...) Sono un visionario e per questo già immagino milioni di persone, disgustate ormai da anni e che da anni non votano più, di impegnarsi in questo progetto. Un progetto nel quale noi del non voto, dopo la discussione sul blog “www.visionariperilrinascimento.it”, scegliamo a maggioranza di calare uniti come una valanga, dando il voto a un unico partito, che così potrà governare senza compromessi con i micro-partiti che bloccano ogni iniziativa. Se così fosse, quali potrebbero essere le condizioni per ottenere il nostro consenso? Vogliamo conoscere la squadra di Governo prima del voto. Non votiamo conoscendo solo l’allenatore (il Presidente del Consiglio) e non è sufficiente formulare un programma. Tutti gli allenatori formulano programmi positivi di vittoria, ma se possono contare solo su giocatori-scamorza i loro programmi restano sul libro dei sogni, come è sempre successo in questi anni (...) Chiediamo di raddoppiare il turismo in trequattro anni, questo è l’unico modo rapido per dare speranza di lavoro a migliaia di disoccupati. I turisti stranieri in Italia

blog www.visionariperilrinascimento.it A questo scopo ho pensato di creare un blog: “Visionari per il Rinascimento”. Dobbiamo partecipare in milioni di persone, entrare e scrivere: io partecipo, nome e cognome. Se saremo davvero in tanti potremmo dettare delle condizioni ai politici. E qui chiedo aiuto, in particolare a voi che, numerosissimi, avete dichiarato, in seguito al precedente manifesto, di voler essere attivi. Dobbiamo diffondere il pensiero in modo che ognuno di voi riesca a creare una catena che si propaghi velocemente. Chiedo aiuto anche a tutti i movimenti, e sono tanti, che hanno scritto e dimostrato la loro buona volontà per migliorare l’Italia. Chiedo loro di rinunciare ai particolarismi, che li rendono frammenti inutili per un cambiamento, perché senza forza, dispersi in mille rivoli, e di unirsi per far sentire alla politica la forza di una massa che può decidere chi governerà l’Italia e come governarla. Chiedo aiuto a tutti gli industriali di buona volontà, e sono tanti: investite per pubblicizzare questo pensiero. Mi rivolgo in particolare a quegli industriali che hanno saputo portare il prodotto italiano in tutto il mondo, dando un’immagine positiva dell’Italia al contrario di quanto hanno saputo fare i politici. Chiedo ai movimenti nascenti, che si sono oganizzati per diventare l’ennesimo partito, complicando ulteriormente la governabilità dell’Italia, di rinunciare alla loro inutile impresa e di impegnarsi con noi per influenzare, con una forza dirompente, la formazione di un Governo

sono quasi la metà che in Francia, circa 45 milioni contro 79,5! La Francia ha Parigi, ma noi abbiamo Firenze, Roma, Venezia, Ercolano, Pompei, Napoli, il Vaticano (…) Abbiamo il più grande patrimonio artistico e culturale al mondo, mari e montagne spettacolari, isole da favola, non c’è confronto(...) Chiediamo che i nuovi ministri siano persone che nella vita abbiano dimostrato di saper fare, non con imbrogli o furbizia, ma con la loro creatività. Per questo non servono politici di mestiere, né professori che conoscono solo teorie, né finanzieri che hanno trovato il modo di fare i soldi senza creare nulla. Servono uomini etici e creativi. Faccio un esempio. Se riteniamo che il turismo sia l’elemento fondamentale per il rilancio dell’Italia, dobbiamo dare a questo ministero grande importanza. Personalmente creerei un super-ministero che accorpi turismo, agricoltura, beni culturali, salvaguardia del paesaggio, perché un grande progetto di sviluppo turistico può nascere solo dal coordinamento di questi quattro settori. Affiderei il dicastero a uno dei personaggi che ha saputo promuovere l’eccellenza italiana nel mondo come per esempio Oscar Farinetti. Sono certo che Oscar, con la sua creatività e la sua capacità di marketing, sarebbe in grado di realizzare l’impegno di raddoppiare il turismo nell’arco di tre-quattro anni. (...) E per tutti i ministeri si devono proporre nomi eccellenti, che abbiano già dimostrato la loro capacità di fare concretamente e non solo di dire. Gabriele Centazzo Presidente Valcucine


Trimestrale n.10 Aprile Maggio Giugno 2013 REDAZIONE EDITORE Direttore Responsabile Stefania Bosco di Camastra s.bosco@johnsons.it Redazione Ombretta Bertini o.bertini@johnsons.it Rossella Crippa r.crippa@johnsons.it Grafica Editoriale Laura Scarani Maria Laura Braghetto redazione@johnsons.it Collaboratori in Redazione Stefania Balzarotti s.balzarotti@johnsons.it Peppa Buzzi pepperbi@libero.it Mariella Orlando Alessandro Guerrato Design Francesco Massoni Trend Tessuti Nena Mazza n.mazza@johnsons.it Fotografi Archivio David Trubridge Alberto Jona Falco Foto Archivio Aziende

Johnsons International News Italia srl Via Valparaiso, 4 20144 Milano Tel 02 4398 2263 Fax 02 4391 6430 Presidente e Amministratore Delegato Achille Palma Vice Presidente Tiziano Magni Produzione Gionata Caimi

Distributore Esclusivo Edicola Italia Press - Di Distribuzione Stampa e Multimedia srl 20090 Segrate (MI) Distributore Esclusivo Estero Johnsons International News Italia srl Via Valparaiso, 4 20144 Milano Stampa Speedgraph srl Olginate (Lecco) Logo Testata Glocal Design, Biella Servizio Abbonamenti Johnsons International News Italia srl Via Valparaiso, 4 20144 Milano francesca.canale@johnsons.it

La rivista è sfogliabile sul sito www.oggettidesignmagazine.it

Foto Archivio Waterford Crystal

Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 662 del 21/12/2010. Poste Italiane S.p.A. Spedizione in A.P.-D.L. 353/2003(conv. 27/02/2004 L .n.46) art. 1, comma 1, LO/MI.

Bottiglia della collezione “Mixology” di Waterford Crystal. www.waterford.com www.bmorone.it

Ai sensi degli Art.7 e 10 del decreto Legislativo 196/2003 Vi informiamo che i Vostri dati personali sono trattati da Johnsons International News Italia S.r.l., Via Valparaiso 4, 20144 Milano, Titolare del trattamento, e che le finalità del trattamento dei Vostri dati sono l’invio del presente periodico e/o di eventuali proposte di abbonamento, e/o l’elaborazione a fini statistici e/o la trasmissione di iniziative editoriali e/o commerciali di Johnsons International News Italia S.r.l.. I Vostri dati saranno trattati con le finalità sopra esposte dalle seguenti categorie di incaricati: addetti all’Ufficio Abbonamenti e Diffusione, addetti al confezionamento e alla spedizione, addetti alle attività di Marketing, addetti alle attività di redazione. Vi ricordiamo che in ogni momento avete diritto di ottenere l’aggiornamento, la rettifica, l’integrazione e la cancellazione dei Vostri dati inviando una richiesta scritta a Johnsons International News Italia S.r.l. - Responsabile Trattamento Dati -, Via Valparaiso 4, 20144 Milano. Tutti i diritti di riproduzione in qualsiasi forma, compresa la messa in rete, che non siano espressamente per fini personali o di studio, sono riservati. Per qualsiasi utilizzo che non sia individuale è necessaria l’autorizzazione scritta da parte di Johnsons International News Italia S.r.l., Via Valparaiso 4, 20144 Milano. Iva assolta dall’editore Art. 74 Dpr 633/72 e successive modifiche I comma lettera C. Esente da bollo Art. 6 II comma Dpr 642/72.

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Foto Alvise Silenzi Claudia Zorzi RitrAtelier


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OGGETTI DESIGN MAGAZINE MOSTRE LE SALE DEL RE MILANO

LEONARDO IN 3D In queste pagine: la mostra “Leonardo3. Il mondo di Leonardo da Vinci” in svolgimento fino al 31 luglio presso Le Sale del Re situate in Galleria Vittorio Emanuele II con ingresso in Piazza della Scala a Milano. A destra, particolare della “Macchina del Tempo”. 20


Leonardo in 3D a Milano LA PIÙ IMPORTANTE MOSTRA INTERATTIVA E MULTIDISCIPLINARE DEDICATA A LEONARDO DA VINCI ARTISTA E INVENTORE E ALLE SUE MACCHINE INGEGNOSE TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO LEONARDO3 21


OGGETTI DESIGN MAGAZINE MOSTRE LE SALE DEL RE MILANO

LEONARDO IN 3D In queste pagine: sopra, la ricostruzione del modello fisico del “Leone meccanico” e, nella pagina a destra, del “Sottomarino meccanico”. A fianco, da sinistra, la ricostruzione dell’ “Uccello filoguidato”, il software che illustra il progetto della “Libellula meccanica”, l’edizione digitale del “Codice Atlantico” e della “Gioconda”. Nella pagina a destra, in basso, il restauro digitale dell’affresco dell’ “Ultima Cena”.

Ospitata nelle Sale del Re in Galleria Vittorio Emanuele, la rassegna è concepita dal centro studi Leonardo3 nato con la missione di studiare e rendere fruibile al pubblico l’opera di Leonardo

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n ascensore privato che conduce al cuore della Leonardo da Vinci, attraverso metodologie e strumentazioni Storia, là dove si incontrarono nobili e borghesi, all’avanguardia. Tra le anteprime mondiali e frutto di un capi di stato e artisti, principesse e cortigiane, decennio di ricerche, saranno svelate le ricostruzioni del in un valzer ideale di personaggi che hanno “Sottomarino meccanico”, della “Macchina del Tempo”, del animato i primi anni del Regno d’Italia. In Galleria “Cubo magico” e della “Libellula meccanica”, simbolo di Vittorio Emanuele a Milano, le “Sale del Re” tornano quelle mitiche creature volanti, uccelli e insetti, verso agli splendori di un tempo, grazie all’accurato restauro le quali il Grande Genio usava rivolgere lo sguardo, in di Alessandro Rosso Group, e ospitano fino al prossimo un tentativo di emulazione che era il sogno di una vita. luglio la mostra “Leonardo3 – Il Mondo di Leonardo”, a Consultabile per la prima volta, la mostra presenta anche cura di Massimiliano Lisa, Mario Taddei ed Edoardo Zanon. una straordinaria edizione completa del “Codice Atlantico”, Con oltre 200 macchine interattive in 3D e ricostruzioni con più di 1100 pagine sfogliabili digitalmente, mentre fisiche delle macchine leonardesche, fra cui molti inediti, esperienze interattive in 3D come “Leonardo a Milano” l’importante rassegna è concepita e realizzata dal centro consentono di vivere in prima persona la costruzione studi Leonardo3 di Milano, innovativo laboratorio di ricerca, della “Macchina Volante di Milano”, della torre più alta casa editrice e media company con la missione di studiare, del mondo prevista al Castello Sforzesco e di scoprire interpretare e rendere fruibile al grande pubblico l’opera di particolari e colori ormai perduti de “L’Ultima Cena”.

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE MOSTRE LE SALE DEL RE MILANO

LEONARDO IN 3D In questa pagina: sopra, la ricostruzione del modello fisico della “Libellula meccanica” e, qui sotto, panoramica di una sala espositiva. Con la “Libellula meccanica”, Leonardo disegna una struttura dov’è visibile un congegno dotato di molla: le quattro ali, poste nella parte superiore, battevano l’aria variando la propria inclinazione durante le fasi del battito e di ritorno nella posizione iniziale.

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Macchina del Tempo

Codice Atlantico Macchina Volante

Codice Atlantico Gru civile

Cavallo gigante

Soldato robot

Codice Atlantico Automobile

Una sezione speciale è poi dedicata al “Cavallo gigante”, Nascono così gru che funzionano meglio, utensili da lavoro il monumento equestre voluto da Ludovico Sforza per più precisi, nuovi strumenti musicali. Provvisto di un’indefessa celebrare il padre Francesco, che doveva raggiungere capacità di discernimento, secondo la definizione di Paul Valéry, i 7 metri di altezza per un peso di circa 650 quintali. Leonardo deve molto del suo successo alla grande curiosità per Difficile pensare, per chi oggi si avvicina a Leonardo, che ciò che lo circonda, ma anche al desiderio di sperimentare e la maggior parte di queste affascinanti macchine siano innovare senza la paura di fallire. Sogno inconfessato degli in realtà “disegni enciclopedici”, prodotti attraverso organizzatori, la speranza che fra le centinaia di migliaia l’osservazione dell’esistente. “Molte volte però”, spiega di visitatori si possano nascondere numerosi piccoli-grandi Edoardo Zanon, “il suo genio gli permetteva di non fermarsi “Leonardo” di tutte le età, che grazie alle ispirazioni e agli alla semplice riproduzione dell’artefatto, ma di riprogettarlo stimoli generati dalla mostra inizino a studiare, creare e migliorarlo, per alleviare l’uomo dalla fatica del lavoro”. e migliorare quanto li circonda. www.leonardo3.net 25


OGGETTI DESIGN MAGAZINE MOSTRE

PALAZZO PITTI MUSEO DEGLI ARGENTI In questa pagina: sopra, da sinistra, Tavolino di Manifattura toscana (XIX sec.), Tavolo da centro di Manifattura di Sèvres (1801, porcellana 1792), piatto “Bastia Villa Orlandini” di Manifattura Ginori Doccia (1823), e teiera “Asselin” di Sèvres (1813). Qui a destra, zuccheriera a forma di testa d’aquila di Sèvres (1810), e tazzina di Real Fabbrica di Napoli (1810). Sotto, tazza con piattino di Ginori Doccia (1813), e servito da tè di Manifattura Dagoty, riassortito a Doccia. (1810).

Museo degli Argenti Lusso ed eleganza AL MUSEO DEGLI ARGENTI DI FIRENZE SI CONFRONTANO LE CREAZIONI DELLA MANIFATTURA GINORI DI DOCCIA E DELLA PORCELLANA FRANCESE PRODOTTE TRA IL 1800 E IL 1830 TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO PALAZZO PITTI MUSEO DEGLI ARGENTI DI FIRENZE

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ervizi principeschi dai preziosi fregi in oro, decori floreali minuziosi come illustrazioni scientifiche, ritratti nobiliari e paesaggi campestri. In mostra al Museo degli Argenti di Firenze fino al 23 giugno, le più preziose porcellane del primo Ottocento, raccolte fra i musei fiorentini e la collezione del Museo Richard Ginori, oggetti in cui le influenze francesi dei maestri di Sèvres si fondono con la qualità artigianale della Manifattura Ginori di Doccia. Dedicata al periodo compreso fra la dominazione napoleonica e la Restaurazione francese, l’esposizione “Lusso ed eleganza. La porcellana francese a corte e la Manifattura Ginori” raccoglie oltre 150 opere, fra cui 20 inedite, testimonianza di un rinnovato fervore artistico favorito ad inizio secolo dal Granducato di Elisa Bonaparte Baciocchi, sorella di Napoleone, donna intelligente e di gusto impegnata nella promozione delle arti e dell’industria artigianale locale. L’influenza dello stile francese si accentua del resto con il ritorno a Firenze, nel 1814, di Ferdinando III di Asburgo Lorena, il

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quale integra le raccolte granducali con le porcellane di Sèvres donategli da Napoleone. È il momento d’oro della manifattura toscana, che sotto l’illuminata direzione di Carlo Leopoldo Ginori Lisci richiama a Sesto Fiorentino i migliori artisti e pittori, fra cui Jean David, Joseph de Germain e quell’Abraham Constantin famoso per la straordinaria abilità nel copiare su porcellana opere di Raffaello, Tiziano, Carracci e Rubens. Compaiono così i grandi servizi da tavola, come quello commissionato dal granduca Leopoldo II per il Kedivè d’Egitto, con decori che spaziano dalle architetture neoclassiche ai soggetti mitologici, spesso racchiusi in cornici dorate, e poi temi floreali dalle tinte accese, raffinate applicazioni plastiche di sfingi alate, aquile, serpenti e delfini a mascherare elegantemente manici e coperchi. Senza dimenticare l’esplosione della moda del “biscuit”, una porcellana bianca, opaca e a grana tenera, usata, in virtù del suo aspetto marmoreo, soprattutto per la realizzazione di statuine e gruppi di figure. www.unannoadarte.it


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OGGETTI DESIGN MAGAZINE MUSEI MART PROGETTO CIBO

Mart Progetto Cibo A CURA DI BEPPE FINESSI, LE CREAZIONI DI DESIGNER, ARCHITETTI E CHEF INDAGANO IL RAPPORTO TRA CIBO E PROGETTAZIONE, CULTURA ALIMENTARE E DESIGN TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO FERNANDO GUERRA COURTESY MART DI TRENTO E ROVERETO 28


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MART. MUSEO D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI TRENTO E ROVERETO PROGETTO CIBO. LA FORMA DEL GUSTO 9 Febbraio / 2 Giugno In concomitanza con la mostra “Progetto Cibo. La forma del gusto”, il Mart offre un ricco programma di eventi collaterali, a cominciare dagli show cooking nelle sale del museo, dove si alterneranno alcuni tra i più grandi Chef internazionali. Iniziato il 13 febbraio con Gualtiero Marchesi, il “Mart Cooking” prevede la preparazione di due piatti, il primo scelto dal repertorio dello Chef, il secondo dedicato ai prodotti di alta qualità del territorio trentino. Per i primi 40 prenotati a ogni evento, c’è anche la possibilità di degustare piatti stellati e vini speciali a un prezzo fisso.

CALENDARIO “MART COOKING” 10 aprile Felice Lo Basso - 24 aprile Davide Scabin 8 maggio Claudio Sadler - 22 maggio Igles Corelli

WORKSHOP / EVENTI / PRESENTAZIONI Venerdì 5 aprile “Creazioni con Trentingrana” Forme insolite di Trentingrana verranno elaborate dal gruppo di designer Ghigos. Sabato 6 aprile “AZOTOMANIA” Quando la scienza incontra la gastronomia. Divertenti performance ed esperimenti con l’azoto liquido: tutto quello che non avreste mai pensato di vedere e mangiare. Mercoledì 24 aprile “Pasta!” Riccardo Felicetti, prima dello show cooking con Davide Scabin, racconterà agli ospiti come funziona un pastificio e presenterà la nuova pasta “Le cupole” realizzata ispirandosi al Mart. Venerdì 10 maggio “Letture da asporto” Itinerario narrativo a cura di Chiara Santuari, con una selezione di letture da testi di narrativa contemporanea sul tema del cibo. Venerdì 17 maggio “Delicati Gioielli” Mirtilli, lamponi, ribes… diventeranno dei gioielli da indossare. Grazie alla presenza della designer Barbara Uderzo, i partecipanti realizzeranno dei gioielli con i piccoli frutti. Domenica 19 maggio “Brunch domenicale al Mart” Nel Giardino delle sculture del Mart sarà possibile degustare un brunch realizzato della Caffetteria “Le Arti” del museo.

“FINISSAGE DELLA MOSTRA” Domenica 2 giugno 2013 Nella piazza del Museo, a partire dalle 14.00, gli chef stellati del Trentino - Alfredo Chiocchetti (Scrigno del Duomo, Trento), Alfio Ghezzi (Locanda Margon, Trento), Vinicio Tenni (Gallo Cedrone, Madonna di Campiglio), Paolo Donei (Malga Panna, Moena) - si alterneranno ai fornelli di una cucina a cielo aperto per dare vita a un’emozionante maratona di show cooking. Una vera e propria performance artistica e culinaria che chiuderà in bellezza la mostra. 29


OGGETTI DESIGN MAGAZINE MUSEI MART PROGETTO CIBO

PROGETTO CIBO In questa pagina: nella sezione dedicata ai cosiddetti “cibi anonimi”, la presentazione di differenti forme di pane, esposte come vere e proprie sculture per valorizzare la loro “bontà” estetica.

Un percorso espositivo diviso in aree tematiche, con un omaggio al libro “Good Design” di Bruno Munari, che sottopone le forme della natura al giudizio ironico del designer

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na mostra come riflessione sull’opera di architetti e designer che hanno posato il loro sguardo sugli “oggetti alimentari”, come li definisce lo studioso di scienze gastronomiche Alberto Capatti. In esposizione al Mart di Rovereto fino al prossimo giugno, “Progetto cibo. La forma del gusto” racconta l’arte della progettazione industriale e del design più sperimentale applicata all’alimentazione. Con la partecipazione, fra gli altri, di Enrico Azzimonti, Bompas&Parr, FormaFantasma, Martí Guixé, Giulio Iacchetti, Alessandro Mendini, Gaetano Pesce, Diego Ramos e Philippe Starck. Oltre a chef di livello assoluto come Gualtiero Marchesi, Massimo Bottura, Davide Scabin, Bruno Barbieri, Carlo Cracco e Davide Oldani. A cura di Beppe Finessi, il percorso espositivo si apre con un omaggio al libretto “Good Design” di Bruno Munari, pubblicato ormai cinquant’anni fa, gioiello di raffinata intelligenza nel quale il grande maestro insegna a leggere i prodotti della natura come fossero oggetti di 30

design, sottolineandone, attraverso l’ironia e il rigore, le caratteristiche “funzionali e prestazionali”. Partendo proprio da quella lezione, il primo capitolo della mostra vuole raccontare i “cibi anonimi”, quelli senza un autore riconosciuto, perché figli di una tradizione che li ha condotti sino a noi: dietro a pietanze connotate geograficamente come il Sushi e lo Strudel, la Lasagna, l’Arancino e l’Oliva ascolana, si cela infatti una sofisticata e precisa costruzione architettonica, frutto di un accorto compromesso tra immagine, gusto e produzione. Accade così di trovarsi di fronte a una variegata campionatura di forme di pane, alimento nobile e basilare per eccellenza, esito di secolari affinamenti riconducibili alle specificità di una popolazione, un luogo fisico, una realtà economica. Sfida meravigliosa, rivolta a designer che devono lavorare con variabili dipendenti da culture ed epoche diverse – il liquido, il solido, il caldo, il freddo, il duro, il molle, ma soprattutto in costante cambiamento, proprio perché


PROGETTO CIBO In questa pagina: in primo piano, “I-cakes”, design Martí Guixé (2001), una torta concepita in base alla quantità e al posizionamento degli ingredienti di cui è composta.

Autore di un’opera site-specific, Martí Guixé ha elaborato il progetto di una tavola imbandita sorprendente ed enigmatica, con il guizzo di chi sa trasformare l’evidenza in meraviglia deperibili, l’indagine sulla “forma” del gusto, e dunque del cibo, approda al capitolo della produzione industriale, uno dei temi chiave della mostra. Scrive in catalogo Giampiero Bosoni che l’industria alimentare “ha rivoluzionato il rapporto tra forma e contenuto del cibo”: una felicità di sintesi che è alla base del successo di prodotti commerciali come i Baci Perugina e i Ferrero Rocher, il biscotto Krumiro e la patatina Saratoga Chips. Un dibattito, quello sul “cibo industriale”, ancora in radicale evoluzione, che intreccia temi trasversali come l’etica, l’ecologia e, in una sezione dedicata ai brevetti, il rapporto tra creatività e standardizzazione. “La funzione: che bella forma!”, esclamava Achille Castiglioni, sostenendo che proprio la necessità della funzione, termine familiare a chi si occupa di design, potesse offrire uno spunto prezioso per deviare il pericolo dell’ovvietà e concepire soluzioni formali significative. Tazzine e bicchieri che diventano commestibili, perché fatti di materia alimentare, un cucchiaino tutto di

miele, un biscotto che varia il suo profilo per diventare più maneggevole, e poi riflessioni sulla “superficie” dei cibi, con stampe per conferire forme instabili, texture e segni particolari sulla tavoletta di cioccolata, la superficie del ghiacciolo o quella del dolcetto. Poi, come in una sorta di percorso parallelo, anche due sezioni che semplicemente “alludono” al cibo: la prima, con oggetti non commestibili della nostra quotidianità, fra cappelli, ciotole, gioielli, francobolli e libri che ricalcano la forma di alcuni cibi; la seconda, con oggetti di design realizzati sfruttando le caratteristiche fisiche e chimiche di alcuni alimenti. I capitoli che strutturano il bel menu visivo della mostra si chiudono infine con l’installazione site-specific di Martí Guixé e un momento di riflessione inevitabile sul futuro del cibo, tra la possibilità di creare alimenti “su misura” grazie alle nuove tecnologie di stampa 3D e la necessità di una maggiore consapevolezza ambientale attraverso la promozione di una dieta più vegetariana. www.mart.trento.it 31


OGGETTI DESIGN MAGAZINE MUSEI MART PROGETTO CIBO

LA FORMA DEL GUSTO In queste pagine: qui in basso, “Sweet play”, design Elsa Lambinet (2012). Nella pagina a destra, in alto da sinistra, “Chocolate pencils”, design Nendo (2007), “Golosimetro”, design Paolo Ulian (2002); “I-cakes”, design Martí Guixé (2001), “Coffee drop splash”, design Radi Designers (1994); “Multisensorial Gastronomy - Probes Food”, design Philips Design (20082011), “Dressing the meat of tomorrow”, design James King (2006); “Multisensorial Gastronomy - Probes Food”, design Philips Design (20082011)” e manifesto della mostra, con catalogo edito da Electa. 32


La mostra “La forma del gusto” propone una puntuale ricognizione sul futuro del cibo, con la prospettiva di creare alimenti “su misura” attraverso le nuove tecnologie di stampa 3D

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE LIGHT DESIGN 2013

Fabbian Matali Crasset La calda luce di una lanterna moderna è l’effetto prodotto dalla nuova lampada Stick di Fabbian, disegnata da Matali Crasset. Da una singola intuizione la designer francese ha sviluppato un’intera linea che comprende sospensione, lampada da tavolo, da terra e applique. La forma di Stick infatti è l’evoluzione di un singolo modulo in legno, composto di due elementi in legno piegati e tesi da un supporto centrale, moltiplicato sino a rivestire la sorgente luminosa. I moduli di Stick vanno a comporre un canestro che disegna un reticolo di ombre nell’ambiente, senza filtrare troppo la luce e che si apre verso l’alto o verso il basso a seconda dell’impiego. www.fabbian.it

Martinelli Luce Gae Aulenti Gae Aulenti è uno dei nomi storici del design italiano, indissolubilmente legata a Martinelli Luce con la sua lampada Pipistrello. La versione Mini vuole essere un omaggio alla straordinaria creatività di una donna che ha contribuito a trasformare questa lampada in oggetto di culto. La Minipipistrello è identica al modello originale del 1965, presentata nelle versioni bianco e testa di moro con sorgenti di luce a LED. È una lampada da tavolo a luce diffusa struttura in acciaio inox, base e pomello in alluminio verniciato. La forma sfuggente della base conica si sviluppa verso l’alto allargandosi nelle nervature del diffusore come lo spiegarsi della ali di un pipistrello. www.martinelliluce.it

Lucente S&R Cornellissen Amak, design S&R Cornelissen, è una serie di lampade con struttura in alluminio e forma a tronco di cono. La lampada si declina nelle versioni da parete singola e doppia e sospensione singola o multipla. La parte superiore del paralume presenta delle fessure a raggiera che permettono l’areazione e caratterizzano il design semplice e lineare dell’oggetto. Disponibile in due colori, bianco opaco o nero opaco all’esterno e bianco opaco all’interno, con illuminazione a LED (a scelta tra luce calda 3000°K oppure fredda 4100°K) e diffusore prismatico trasparente all’interno, Amak dichiara un’esplicita vocazione alla sostenibilità. www.lucente.eu

Bocci Omer Arbel Bocci presenterà ad Euroluce 2013 la nuova lampada 57, che con la sua forma ricorda una nuvola. Omer Arbel, direttore creativo dell’azienda, ha dichiarato di essere partito, per la realizzazione del progetto, da forme tonde e composte, simili alle precedenti collezioni. In questo caso però le forme, una volta raffreddate, sono tornate nella fornace per essere ricoperte da una seconda ‘pelle’ di vetro. Tra questi due livelli sono state intrappolate delle sacche d’aria: il risultato è una luce ricca di ombre e sfumature. Come le precedenti sospensioni anche questo progetto mantiene il carattere modulare, ma con la sostanziale differenza che si tratta di uno chandelier orizzontale. www. bocci.ca

Foscarini Lucidi e Pevere

Evoluzione del precedente modello a sospensione, Aplomb Terra, design Lucidi e Pevere affronta nuove sfide progettuali e se la linea del corpo che contiene la fonte di luce resta concettualmente invariata, le proporzioni sono invece completamente ridisegnate. Ne risulta un volume pieno e tondeggiante se visto di fronte, leggermente schiacciato se osservato di lato. Lo stelo sostiene il corpo dalla forte presenza materica, ottenuto colando un cemento dallo speciale amalgama ingentilito al tatto da uno strato di finish trasparente. Il fascio luminoso è intenso e diretto verso l’alto, schermato alla vista dalla forma che contiene la sorgente luminosa.“AplombTerra”èdisponibileintrefiniturecromatiche.www.foscarini.com 34



OGGETTI DESIGN MAGAZINE LIGHT DESIGN 2013

Luceplan Daniel Rybakken Essenziale nell’aspetto e sofisticata per la tecnologia, Ascent di Daniel Rybakken è una lampada da tavolo ad alto contenuto poetico. La novità fondamentale risiede nella modalità con cui si interagisce con la luce, ovvero facendo scorrere il piccolo paralume lungo lo stelo sottile con un movimento verticale. Intimista e concettuale Ascent esprime numerosi gradi di intensità luminosa, attraverso una dimmerizzazione puntuale, collocata sullo stelo e ridefinisce, invertendo le proporzioni tra paralume e corpo, gli archetipi della lampada da tavolo. Il primo è una calotta in alluminio con finitura verniciata, il secondo è in termoplastico da estrusione e lascia intravede il circuito elettronico. www.luceplan.com

Artemide con Nouvel e Rashid Artemide si rinnova presentando due lampade firmate da Jean Nouvel e Karim Rashid. La piccola lampada LEd da tavolo di Jean Nouvel è un cilindro in alluminio verniciato, su 3 livelli. Il primo livello sfrutta la luce passiva per illuminare con morbidezza il piano di lavoro, il secondo ruota di 360° sull’asse orizzontale e permette di direzionare la luce e il terzo ha un’emissione indiretta orientabile. Rashid invece propone una sinuosa piantana con luce a LED in fiberglass, materiale sostenibile, estremamente leggero e resistente, realizzata in un unico momento produttivo, in cui il corpo della lampada svolge la funzione di riflettore. www.artemide.com

Ramun Atelier Mendini Ramun, nuovo brand di illuminazione di cui ogni aspetto creativo è stato curato dall’Atelier Mendini, presenta la sua nuova collezione di lampade LED. La lampada Amuleto, che rappresenta idealmente l’universo con una struttura a tre cerchi richiamanti il sole, la luna e la terra, è connotata da un sistema di articolazione brevettato che permette alla luce di posizionarsi e rivolgersi in qualsiasi direzione. Amuleto è priva di materiali nocivi, minimizza l’emissione di onde elettromagnetiche, raggi ultravioletti e infrarossi ed è dotata di un sensore di regolazione da 1 a 11 gradi per fornire la luce corretta per le stanze dei bambini durante l’allattamento senza disturbare gli occhi dei neonati. www.atelierramun.com

Nemo Projecteur 365

Il Projecteur 365 ha vinto il Wallpaper Design Awards 2013 nella categoria “Best Reissues”. Progettato da Le Corbusier per l’Alta corte di Chandigarh del 1954, questo prodotto è rimasto inedito fino al 2012, dopo essere stato ritrovato negli archivi della Fondazione Le Corbusier a Parigi. Del progetto rimaneva soltanto una vista laterale. È stato quindi necessario “ricostruire” la sua estetica funzionale scegliendo finiture e dettagli. La riedizione del Projecteur ha preso forma grazie alla ricerca condotta da Nemo in collaborazione con la Fondazione Le Corbusier. Il Projecteur 356 è oggi disponibile in tre versioni: sospensione, staffa e terra, tutte caratterizzate dalla finitura “Bleu Sablé” e dai grandi galletti neri. www.nemo.cassina.it

.exnovo Selvaggia Armani Le innovative lampade di .exnovo, azienda trentina specializzata nella produzione di esclusivi elementi di design prodotti attraverso tecnologie di Industrial 3D Printing, saranno esposte a Euroluce 2013. Tra le novità proposte per l’occasione, le rivisitazioni delle già conosciute Saturno Hanging, Notte Hanging e Spring Hanging, dal design unico e suggestivo. I nuovi modelli, frutto della creatività di Selvaggia Armani, sono realizzati in poliammide sinterizzata e si presentano come lampade a sospensione, composte da uno o più moduli componibili a discrezione dell’utilizzatore finale. Interessanti esempi di progettazione che esprimono tutta l’originalità, l’innovazione e la funzionalità del marchio. www.exnovo-italia.com 36



OGGETTI DESIGN MAGAZINE MOSTRE

FONDAZIONE CINI “LE STANZE DEL VETRO” In questa pagina: sopra, da sinistra, sede de “Le Stanze del Vetro” sull’Isola di San Giorgio Maggiore; audio-video installazione “Ever Is Over All” di Pipilotti Rist (1997 - Foto courtesy P. Rist, Hauser & Wirth and Luhring Augustine, New York); “Migrants” di Cyril de Commarque (2013 - Foto courtesy C. de Commarque); “Set II A dropped. B dropped” di Barry le Va (1968 - Foto Douglas M Parker Studio, Sonnabend Gallery, New York); “Glass Jar With Zippers And Plants” di David Hammons (1994 - © David Hammons, François Pinault Foundation); “Drowning Sorrow (wine bottles)” di Mona Hatoum (2004 - Foto Ela Bialkowska, courtesy Galleria Continua San Gimignano); “Direzione” di Giovanni Anselmo (1968 - Foto Paolo Bressano, courtesy Sonnabend Gallery New York - Archivio Anselmo e Tucci Russo Studio per l’Arte Contemporanea).

Le Stanze del Vetro Fragile? LA FONDAZIONE CINI DI VENEZIA E PENTAGRAM STIFTTUNG PRESENTANO LA MOSTRA “FRAGILE?”, OVVERO 30 OPERE IN VETRO DECLINATO DAI MAGGIORI ARTISTI CONTEMPORANEI TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO PAOLO BRESSANO / MICHAEL GOODMAN / DOUGLAS M PARKER STUDIO / ELA BIALKOWSKA

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ino al 28 luglio è aperta al pubblico presso Le Stanze del Vetro, nuovo spazio espositivo sito sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, la mostra Fragile?, a cura di Mario Codognato: circa 30 opere di artisti internazionali, che hanno utilizzato anche il vetro come medium della loro poetica, quali Marcel Duchamp, Joseph Beuys, Ai Weiwei, Damien Hirst, Giovanni Anselmo e Jannis Kounellis, solo per citarne alcuni. La mostra rientra nel progetto Le Stanze del Vetro, iniziativa congiunta di Fondazione Giorgio Cini e Pentagram Stiftung, nata con l’obiettivo di valorizzare l’arte vetraria del Novecento. Abbiamo così la possibilità di ammirare l’aria di Parigi rinchiusa provocatoriamente da Marcel Duchamp in un’ampolla, la tragica liricità dei frammenti di vetro dell’opera di Joseph Beuys dedicata alla ferocia del terremoto, la trasformazione degli oggetti industriali in individualità poetiche nei lavori storici di Luciano Fabro, l’ironica deflagrazione dei vetri delle automobili nel video 38

di Pipilotti Rist. Dopo il successo della mostra Carlo Scarpa. Venini 1932–1947, a cura di Marino Barovier, con oltre 46.000 visitatori, il progetto Le Stanze del Vetro prosegue con due nuovi importanti appuntamenti espositivi: il primo è, appunto, la mostra Fragile?, mentre a fine estate è in programma una monografica a cura di Marino Barovier dedicata alle creazioni del celebre artista Napoleone Martinuzzi per la vetreria Venini tra il 1925 e il 1932. L’esposizione Fragile? prende in considerazione l’impiego del vetro come oggetto trovato, come materiale dalle particolari qualità metaforiche e linguistiche in cui entrano in gioco il potenziale simbolico della trasparenza, della fragilità e della resistenza, nella costruzione di una situazione che attinge dall’esperienza della realtà e dei codici del nostro tempo. Opere che traducono le potenzialità del vetro in una dialettica inedita che coinvolge inevitabilmente il nostro vivere quotidiano, elemento costitutivo del linguaggio artistico contemporaneo. www.lestanzedelvetro.it www.cini.it


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OGGETTI DESIGN MAGAZINE MUSEI TRIENNALE DESIGN MUSEUM MILANO

TRIENNALE DESIGN MUSEUM MILANO TDM6 LA SINDROME DELL’INFLUENZA DIRETTORE Silvana Annicchiarico CURA SCIENTIFICA Pierluigi Nicolin PROGETTO DI ALLESTIMENTO E GRAFICO Pierluigi Cerri CATALOGO Corraini Edizioni PRIMA SEZIONE L’invenzione del design italiano SECONDA SEZIONE La distruzione creatrice TERZA SEZIONE Il nuovo contesto In calendario dal 6 aprile 2013 al 23 febbraio 2014 42


TDM6 La sindrome dell’influenza LA PRIMA È DEDICATA ALLA MEMORIA, LA SECONDA ALL’EREDITÀ E LA TERZA ALLA FILOSOFIA DELLE AZIENDE PRESENTI. QUESTE LE 3 SEZIONI CHE ORGANIZZANO L’ATTITUDINE DEL DESIGN ITALIANO ALL’ASSIMILAZIONE E AL CONFRONTO PER RIGENERARSI TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO PAOLO ROSSELLI COURTESY TRIENNALE DESIGN MUSEUM 43


OGGETTI DESIGN MAGAZINE MUSEI TRIENNALE DESIGN MUSEUM

TDM6 TRIENNALE DESIGN MUSEUM In questa pagina: sopra, cubo di Mario Bellini per Cassina, con poltrona della collezione Cassina I Maestri “LC2”, design Le Corbusier (disegno 1928 - produzione dal 1965). In basso, Mario Bellini nella video-intervista visibile nella seconda sezione della mostra, su divano luminoso della collezione “Via Lattea” per Meritalia, design Mario Bellini (2008), realizzato con un tessuto diafano imbottito di bolle d’aria e luce a LED.

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TDM6 TRIENNALE DESIGN MUSEUM In questa pagina: sopra, cubo di Pierluigi Cerri per Unifor. A fianco, Silvana Annicchiarico, direttore del Triennale Design Museum, Pierluigi Cerri, curatore del progetto grafico e allestitivo, e Pierluigi Nicolin, curatore scientifico della mostra.

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naugura in occasione del Salone del Mobile la sesta edizione del Triennale Design Museum, dedicata quest’anno ad un’attitudine propria del design italiano, ovvero la sua capacità di generare nuovi progetti a partire da umori, suggestioni e linguaggi provenienti da ambiti e luoghi diversi. Con la cura scientifica di Pierluigi Nicolin e il progetto allestitivo di Pierluigi Cerri, “La sindrome dell’influenza” è un racconto corale e polifonico che vede la partecipazione di 22 designer italiani e internazionali, coinvolti nella realizzazione di opere site-specific. Organizzata in tre parti, corrispondenti alle tre sezioni del percorso espositivo e ad altrettanti momenti nella storia del nostro design, dal dopoguerra fino all’attualità, la mostra prende le mosse da dieci installazioni dedicate ai maestri del “periodo d’oro”, tributo alle origini di un fenomeno, quello del design anni Sessanta, di cui ben conosciamo le ricadute internazionali. Reagendo a un clima di autarchia culturale, personaggi del calibro di Marco Zanuso, Vico Magistretti, Carlo

Scarpa, i fratelli Castiglioni, hanno innestato nella cultura italiana del dopoguerra quegli elementi di sperimentalismo, nuova ricerca formale e interdisciplinarità che ancora oggi plasmano la struttura identitaria del Made in Italy. Con il tema della memoria che lascia il posto a quello dell’eredità, la seconda parte della mostra evoca la situazione del design successiva ai Sessanta, con oggetti e interviste ai testimoni, da Alessandro Mendini ad Alberto Alessi, da Mario Bellini a Giulio Iacchetti. L’intenzione è quella di raccontare il contesto delle trasformazioni politico-economiche del periodo postbellico, ma anche la crisi della figura del designer nel suo rapporto privilegiato con un determinato sistema simbolico e produttivo. Chiude infine la mostra una terza sezione dedicata a 12 aziende (Alessi, Artemide, B&B Italia, Cassina, Danese, Driade, Flos, Kartell, Luceplan, Magis, Moroso, Unifor), che presentano la propria immagine e strategia produttiva attraverso una “vetrina” allestita per l’occasione dal proprio designer di punta. www.triennale.org 45


OGGETTI DESIGN MAGAZINE MUSEI TRIENNALE DESIGN MUSEUM

TDM6 TRIENNALE DESIGN MUSEUM “Le nuove specie” è il titolo dell’installazione curata da Matteo Vercelloni per Magis, con l’obiettivo di rappresentare in chiave metaforica la vitalità dell’azienda veneta e la sua continua ricerca tecnologica e creativa. Al centro dello spazio espositivo come fosse una giostra, una pedana circolare in movimento sorregge un totem composto dalla sovrapposizione di sedute “Spun”, poltroncina dalla caratteristica forma a trottola firmata dal designer Thomas Heatherwick. Tutt’intorno, alcuni pezzi della linea per bambini “Me Too”, che unisce la dimensione ludica a quella funzionale, con il cavallo a dondolo “Rocky”, il cane “Puppy” e l’uccello a dondolo “Dodo”, ma anche lo sgabello “Al Bombo” di Stefano Giovannoni e la sedia impilabile “Air-Chair” di Jasper Morrison. Alle pareti, una serie di specchi “Déjà-vu” di Naoto Fukasawa crea un infinito gioco di riflessi, mentre sul soffitto è collocata l’immagine di un caleidoscopio formato con i pezzi più significativi della produzione Magis. 46


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OGGETTI DESIGN MAGAZINE MUSEI TRIENNALE DESIGN MUSEUM

TDM6 TRIENNALE DESIGN MUSEUM In queste pagine: a fianco, omaggio di Italo Rota a Joe Colombo, qui ritratto con la poltrona imbottita “Elda”, design Joe Colombo (1965). All’epoca disegnata per Comfort e oggi prodotta da Longhi, “Elda” è uno dei primi oggetti d’arredamento in cui il materiale plastico è rinforzato dalla fibra di vetro: Colombo pensò infatti di bandire l’uso della scocca in legno per gli imbottiti e si ispirò alla tecnologia di costruzione degli scafi delle barche per ottenere una struttura leggera ma resistente. In alto, cubo con luci LED RGB (2013) di Margherita Palli per Artemide e, a destra, cubo di Paolo Rizzatto per Luceplan. Qui sopra, ritratti di Ernesto Gismondi, Presidente di Artemide, e Paolo Rizzatto, designer e fondatore di Luceplan insieme a Riccardo Sarfatti e Sandra Severi, fra i protagonisti delle interviste nella seconda sezione della mostra. Nella pagina a destra, in alto, installazione “Cucina Sambonet” di Studio Formafantasma dedicata a Roberto Sambonet, uno spazio espositivo che diventa teatro, per consentire al pubblico di entrare in contatto con il talento del designer. In basso, da sinistra, cubo di Miki Astori per Driade e installazione di Sonia Calzoni dedicata a Carlo Scarpa. 48


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OGGETTI DESIGN MAGAZINE MUSEI TRIENNALE DESIGN MUSEUM

TDM6 TRIENNALE DESIGN MUSEUM In questa pagina: qui a fianco, Alessandro Mendini e Alberto Alessi nelle video-interviste visibili nella seconda sezione della mostra.

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“Ecosistema Alessi” di Alessandro Mendini per Alessi. La metafora del treno è usata per descrivere l’attitudine al dinamismo e all’incessante movimento mentale e materiale dell’azienda, con i singoli oggetti che assumono il ruolo dei personaggi di una trama. Innanzitutto il metodo dello scivolamento continuo degli organigrammi culturali, sempre affidati ad operazioni sperimentali e solo in un secondo momento tradotti in oggetti reali. E poi l’agilità nel gestire la ricerca di designer e progettisti, dai maestri ai giovanissimi, sempre nuovi purché votati alla prova formale, comportamentale e tecnologica. La formula su cui si basa l’azienda è infatti per definizione eclettica e polverizzata, capace di far convivere linguaggi diversi e contraddittori. Da non trascurare infine anche l’attuale cosmopolitismo produttivo, gestionale e progettuale che vede in Alessi l’anima del viaggiatore, con emigrazioni e immigrazioni quotidiane di progetti e manufatti dall’Estremo Oriente all’Europa e viceversa. Nel grande ecosistema costituito dai creativi di Alessi, ecco allora delinearsi una nuova figura, quella del “designer-maker”, adatta ad autori inseriti in processi progettuali più articolati rispetto a quelli tradizionali legati alla semplice risoluzione formale. 51


OGGETTI DESIGN MAGAZINE EVENTI FUORISALONE 2013

Nichetto=Nendo Collection

Dalla collaborazione fra Luca Nichetto e Oki Sato (Studio Nendo), nasce “Nichetto = Nendo”, formula che dà il titolo a una collezione di 7 nuovi prodotti. Nata lo scorso dicembre a Stoccolma nel corso di un incontro in cui i due designer hanno approfondito il tema della collaborazione tra designer nel passato - Ettore Sottsass e Shiro Kuramata su tutti - l’idea ricalca le fasi del processo creativo usato per comporre i “tanka”, brevi poesie giapponesi in cui una persona invia a un’altra tre versi (kami no ku) e chi li riceve conclude con due versi (shimo no ku). La collezione sarà esposta durante la Milano Design Week in Foro Buonaparte 48. www.lucanichetto.com www.nendo.jp/en/profile/

Inside Norway

Dopo il successo della prima edizione nel 2012, il meglio del design contemporaneo norvegese va in scena al Salone del Mobile con INSIDE NORWAY, rassegna nata da un collettivo di aziende che rappresentano un Paese da sempre attento alla cultura del progetto e all’ecosostenibiltà. Il progetto INSIDE NORWAY presenta una selezione delle ultime novità proposte da sei aziende norvegesi di riferimento, con una panoramica sugli ultimi trend nell’ambito dell’interior design e del mondo contract, dalle sedie ergonomiche per ufficio di Håg, Helland e Variér agli arredi urbani di Vestre, dai tessili di Røros Tweed alle le lampade Northern Lighting. www.insidenorway.no

A Taste of China

Dal 9 al 14 aprile la Beijing Design Week torna a Milano negli spazi dell’Ex Ansaldo, in via Tortona 54, dove sarà allestita la mostra “A Taste of China – Design around the Table”: 900mq per le opere di 30 tra designer, aziende e studi provenienti da Cina, Hong Kong e Taiwan, in un percorso tematico che si ispira alla ricchezza culturale del cibo e dei rituali conviviali. Un viaggio tra oggetti e immagini, articolato in diversi scenari che riflettono sulla valenza della convivialità e delle sue trasformazioni, dalle baojian dei ristoranti ai mercati di strada, dall’arte del banchetto alla cultura del tè, dal cibo istantaneo e al take away. www.bjdw.org/en

Belgium is Design

Le istituzioni regionali impegnate nella promozione del design belga, federate dal 2011 sotto l’egida di “Belgium is Design”, presenteranno al Salone del Mobile di Milano 2013 l’evoluzione e gli orientamenti delle attività di settore di questa nazione. Con il comune titolo “The Toolbox. Il Design Belga & l’arte del fare: un tributo a Henry Van De Velde”, la prestigiosa Triennale di Milano e il Salone Satellite, piattaforma internazionale del design emergente, presenteranno i lavori dei 55 partecipanti selezionati: un assortimento di studi e atelier di designer, aziende e manifatture. www.belgiumisdesign.be

MOST Museo della Scienza

Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano ospita, in occasione della Milano Design Week 2013, la seconda edizione di MOST, iniziativa promossa dal designer Tom Dixon, dedicata alle ultime tendenze in fatto di comunicazione, design, cibo, cultura e tecnologia digitale. L’accento sarà posto proprio sul tema “disrupting design”, dunque sulla frammentarietà dell’oggetto, attraverso una successione di eventi, mostre e installazioni organizzate all’interno del museo. Quest’anno Tom Dixon inaugura, fra le altre, la collaborazione con il marchio Adidas e quella con il brand olandese Lensvelt, che presenta la nuova collezione per ufficio disegnata da Studio Job. www.mostsalone.com 52



OGGETTI DESIGN MAGAZINE EVENTI FUORISALONE 2013

Armani/Casa

La nuova collezione Armani/Casa sarà esposta come evento Fuori Salone in Zona Tortona, presso l’Armani/Teatro di via Bergognone 59 (in foto), progettato da Tadao Ando, durante la settimana del Salone del Mobile dal 9 al 14 aprile 2013, nel corso della Tortona Design Week. Se la presentazione della nuova collezione si snoderà all’interno di una scenografia d’eccezione che non mancherà di stupire, nel negozio Armani di Via Sant’Andrea 9 a Milano si potranno conoscere le novità principali della collezione 2013 insieme alla collezione continuativa di Armani/Casa. www.armanicasa.com

Venini Arte Pura

Per il Salone del Mobile 2013 Venini presenta “Arte Pura”, evento speciale Fuori Salone Euroluce presso lo Spazio Venini di Via Montenapoleone 9. Una kermesse d’artista con opere inedite di Gaetano Pesce, Alessandro Mendini, Fabio Novembre, Atelier Oï, Emmanuel Babled, Matteo Thun e Mario Bellini, oltre a pezzi storici di Carlo Scarpa e Napoleone Martinuzzi. Tra le novità, la lampada disegnata dai designer svizzeri Atelier Oï, che si compone di una fitta rete che sorregge una creazione luminosa in vetro soffiato e la lampada “Ginevra” di Alessandro Mendini, un totem in metallo e vetro soffiato lavorato a mano con sorgente luminosa a LED, in edizione limitata di 8 esemplari. www.venini.it

Foscarini Museo Poldi Pezzoli

Dopo le mostre “Di vaso in fiore” e “Fare Lume”, il Museo Poldi Pezzoli, Inventario e Foscarini tornano ad esplorare un oggetto quotidiano e il suo universo: il libro, in una nuova mostra dal titolo “Intorno al libro. Tra Arte e Design”. In dialogo con il percorso espositivo della casa museo milanese, Beppe Finessi ha selezionato piu’ di 100 opere tra oggetti di design e di arredamento. I progetti di grandi maestri come Achille Castiglioni e Gae Aulenti sono affiancati a quelli di designer e artisti della scena internazionale contemporanea, tra i quali Martì Guixé, Giulio Iacchetti e Stefano Arienti. www.foscarini.com

Interni Università Ca’ Granda Per il Fuori Salone 2013 INTERNI presenta presso l’Università Statale Ca’ Granda di Milano la Mostra Hybrid Architecture & Design dedicata al tema del métissage traslato nel campo dell’architettura e del design. Il concetto, inteso come ibridazione, si pone come alternativa credibile al melting pot (la sommatoria acritica di culture e tradizioni) e all’appiattimento linguistico, progettuale e culturale della globalizzazione, proponendosi di attivare un dialogo tra progettisti e opere in grado di rappresentare una nuova forma di comunicazione interculturale capace di superare l’etnocentrismo e di valorizzare contributi ed espressioni provenienti da culture di paesi diversi. www.internimagazine.it

RCS Eventi Fuori Salone

Design Summit, Meet Design e Food&Design sono i tre eventi che caratterizzeranno l’attività di RCS MediaGroup al Salone del Mobile di Milano. Il 1° Design Summit approfondirà temi politici, economici e culturali che rappresentano le possibili chiavi di accesso e di successo ai paesi del BRIC. Alla Triennale di Milano verrà inaugurata la mostra “Around the World” (curata dallo studio Migliore+Servetto Architects), un viaggio internazionale nel mondo del design che parte da Milano e prosegue a Londra, Parigi, New York, Tokyo, San Paolo, Pechino e Melbourne. Infine Food&Design (il cui concept gastronomico sarà curato da Identità Golose), un circuito “goloso” che accompagnerà il pubblico all’interno dei migliori showroom di cucine della città. www.rcsmediagroup.it 54


www.lfdesignitalia.it


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www.scholtenbaijings.com Coppia nel lavoro e nella vita, Stefan Scholten e Carole Baijings sono i designer del momento, con i loro oggetti, tessuti e interior dai tratti minimal e i colori delicati. Lui è laureato alla Design Academy di Eindhoven, lei è autodidatta. Autori di una grafica tanto essenziale quanto efficace, sono famosi per il loro mondo fatto di dettagli, sfumature e tonalità brillanti, dove il maschile e il femminile si fondono alla perfezione. Recente la collezione di cristalli “Color Glass” per il marchio di tableware Hay, mentre “Flare” è una linea di mobili che combina look e materiali innovativi: l’idea è quella di trasferire le sfumature cromatiche dei tessuti su una stampa dégradé per pannelli di armadietti e credenze.

www.philcuttance.com Vocazione digitale per il neozelandese Phil Cuttance, che con la collezione “Faceture” si ispira alle forme sfaccettate dei ghiacci e propone vasi, lampade a sospensione e tavolini tutti rigorosamente handmade. Progetto nato con il supporto di Creative New Zealand, gli oggetti si ottengono con l’iniezione di ceramica liquida in uno stampo costruito sfaccettando un foglio di polipropilene, che caratterizza il disegno della superficie. Per svolgere agilmente le operazioni, la “Faceture Machine” è un carrello in legno con tramoggia che contiene la polvere di Jesmonite™, la base della resina, e un mixer meccanico.

www.studiodrift.com Con l’obiettivo di creare un dialogo tra natura e tecnologia, attraverso una combinazione di intuizione e conoscenza, gli olandesi Ralph Nauta e Lonneke Gordijn si sono fatti notare partecipando alle più importanti manifestazioni del settore, dove hanno raccolto numerosi riconoscimenti. Con un team interno composto da ingegneri e architetti, sviluppano lavori ad alto contenuto tecnologico, in collaborazione con scienziati, centri di ricerca, dipartimenti universitari. Come la lampada “Flylight”, prodotta per committenti privati a Dubai: un’emozionante installazione in vetro, luci alogene ed elettronica pensata per divenire l’elemento centrale di un super attico di 7 m di altezza.

www.sebastianherkner.com Nato e diplomato in Germania, Sebastian Herkner ha una formazione atipica. Il primo lavoro è nello studio di Stella McCartney, dove sviluppa una particolare sensibilità per materiali, colori e texture: forme chiare e geometriche, unite a colori saturi e applicate a oggetti contemporanei che flirtano con la tradizione. Un segno di grande appeal e sicurezza, come dimostrano la poltrona “Coat” e la collezione di cesti “Bask”, in collaborazione con Moroso. O la linea “Bell Coffee Table” per ClassiCon, dove il designer rovescia la disposizione naturale dei materiali e sceglie il vetro, elemento fragile per eccellenza, come base, mentre il top è in metallo, lucido sul piano e opaco sul cono.

www.paolocappello.com Dalla personalità multiforme, Paolo Cappello è laureato in Disegno Industriale al Politecnico di Milano. Dopo una collaborazione con Ludovica+Roberto Palomba, nel 2007 apre il suo studio con sede a Verona dove lavora con professionisti nel campo del design, dell’architettura e della comunicazione. Alla ricerca dell’essenza delle cose, opera per sottrazioni continue fino a un prodotto che sia onesto e semplice da usare. È il caso di “Bardino” per Miniforms, arredo che unisce la diffusione audio alla funzione classica dello scrittoio, integrando un sistema di autoparlanti wi-fi, oppure “Monks” per Valsecchi 1918, mobili contenitori nati dall’osservazione delle pareti divisorie nelle case giapponesi. 56


DAVID TRUBRIDGE STUDIO In questa pagina: il designer al lavoro nel suo Studio situato in Nuova Zelanda a Whakatu, in provincia di Hastings, dove ha sede anche il laboratorio artigianale di produzione di tutte le sue collezioni

Design<Designers È LA SEZIONE DEDICATA AGLI INCONTRI CON GLI ARCHITETTI, I DESIGNERS, GLI ARTIGIANI, GLI ARTISTI E LE ACCADEMIE PROTAGONISTI DEL DESIGN CONTEMPORANEO INTERNAZIONALE 57


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DAVID TRUBRIDGE In queste pagine: il libro “So Far” di David Trubridge ripercorre la sua storia attraverso pensieri e progetti, con una struttura modellata sugli elementi della natura - terra, acqua, aria e fuoco - gli stessi che costituiscono il tema della nuova installazione dal titolo “The Elements”, presentata al Salone del Mobile di Milano 2013.

David Trubridge Green Concept NEL SUO NUOVO LIBRO “SO FAR” DAVID TRUBRIDGE ESPLORA LA SUA OPERA DI DESIGNER, ARTIGIANO E ARTISTA FUORI DAGLI SCHEMI. TRA PROGETTO E PASSIONE AMBIENTALE TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO DAVID TRUBRIDGE

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DAVID TRUBRIDGE “THE ELEMENTS” In queste pagine: installazione “The Elements”, realizzata da Trubridge presso il Tempory Museum for New Design a Superstudio Più in Via Tortona a Milano, con particolare dei pannelli e tappeto 3D “Mount Ruapehu”. 60


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nglese per nascita, ha scelto la Nuova Zelanda come base creativa e logistica. David Trubridge è un designer sui generis, alfiere di una passione ambientale che l’ha reso celebre in tutto il mondo. Con lo spirito di un antico navigatore e l’energia di un artista abituato al contatto con gli elementi, Trubridge presenta la sua opera in un nuovo volume dal titolo “So Far”, che esplora la relazione totalizzante tra la sua arte e la sua vita di amante dell’avventura e, al tempo stesso, di designer e “family man”. Un vero e proprio viaggio che dimostra, come dice l’autore stesso, “…che la mia arte e la mia vita sono indissolubilmente legate”. Il volume ripercorre la storia di David Trubridge attraverso pensieri e progetti, con una struttura modellata sugli elementi della natura – terra, acqua, aria e fuoco, gli stessi che costituiscono il tema della nuova installazione dal titolo “The Elements”. Esposta presso il Temporary Museum for New Design al Superstudio Più di via Tortona 27 a Milano, l’installazione è accompagnata dalle ultime opere di Trubridge. Tra le quali il progetto 3D per il tappeto “Mount Ruapehu”, realizzato con la compagnia artigiana australiana Tsar Carpets, il progetto luminoso “Light Rain”, una serie di luci realizzate con Swarowski Elements e LED, il sistema tavola modulare “Luup Modular Table” e la collezione “Adorn Jewellery”, una serie di gioielli in argento fuso.

La bellezza degli elementi - acqua, aria, terra, fuoco - è protagonista nell’ultima installazione di David Trubridge, che si misura da sempre con le forze che modellano il mondo

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Leader mondiale del design sostenibile, Trubridge si è ispirato all’oceano e alle montagne della Nuova Zelanda, dove ha esposto le sue opere nell’ambiente che le ha originate

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DAVID TRUBRIDGE In queste pagine: lampade “Floral” (a sinistra) e “Koura”, kit di montaggio della lampada “Floral”, progettate secondo l’innovativo “Seed System”, che minimizza le dimensioni di S imballaggio. Sotto, poltrona basculante “Glide”. Nella pagina a sinistra, le lampade “Snowflake” (sopra) e “Coral”.

Quella di Trubridge è una di quelle storie che sembrano un film, se non fosse che spesso è proprio la vita reale a superare ogni immaginazione. Laureato in Architettura Navale nel 1972 alla Newcastle University, nell’Inghilterra settentrionale, negli anni seguenti lavora nel Northumberland rurale, dedicandosi come autodidatta alla costruzione di mobili nel periodo in cui presta servizio come agente forestale part-time per un terreno privato, approfondendo le proprie conoscenze del legno e la propria capacità manuale. Le sue prime opere vengono presentate al Victoria & Albert Museum di Londra, al Saint Mary’s Cathedral di Edimburgo e al Shipley Galler di Newcastle. Poi, nella migliore tradizione epica, nel 1981 Trubridge vende tutto ciò che possiede per l’acquisto della Hornpipe, l’imbarcazione con cui prenderà il largo per un viaggio di quattro anni attraverso il Pacifico e il Mar dei Carabi, insieme alla moglie Linda e i figli William e Sam. Nel 1985 attracca in Nuova Zelanda, che diventerà presto la sua seconda patria. La connessione con il mare nel suo lavoro è sempre fortissima e si riscontra fin dalle prime opere di risonanza internazionale, come la “Canoe Chair”, poi acquistata dall’ambasciata neozelandese a Tokyo, e la “Hornpipe Bench”.

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DAVID TRUBRIDGE In questa pagina: sopra, lampada “Hereworth”, seduta/tavolino reversibile “Flip” e sedia a dondolo “Ruth”. Qui a destra, seduta della collezione “Islands” in versione rossa. Qui sotto, David Trubridge al lavoro nel suo laboratorio artigianale.

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DAVID TRUBRIDGE In questa pagina: a sinistra, lo showroom di David Trubridge in Nuova Zelanda con alcuni suoi celebri pezzi: i lampadari “Sola”, “Kete Tuauri” e “Kete Aronui”. Sopra, i lampadari “Bounce” e “Swell” e la seduta in legno “Nananu”.

Trubridge crea oggetti dalle linee semplici e dalle forme organiche, ispirati alla natura e realizzati con materiali e lavorazioni ad alta riciclabilità e minimo impatto ambientale Compie numerosi viaggi di conoscenza e approfondimento, (Good Design Award, Silver Leaf Award e il più importante come quello in Giappone dove sarà ospitato presso il Kyoto in ambito neozelandese per il design innovativo, il John College of Arts. Nel 2001 avviene la svolta che cambierà Britten Award) e sono state acquistate dalle più illustri per sempre il destino di Trubridge, trasformando il suo gallerie del mondo, tra cui, oltre il Victoria & Albert Museum, ruolo da designer e artigiano noto e apprezzato a livello anche il Centre Pompidou di Parigi, dove l’installazione locale ad artista internazionale con una propria azienda “Icarus” è entrata a far parte della collezione permanente attiva sui mercati di tutto il mondo: l’incontro con Giulio a partire dal 2012. Oggi la compagnia prosegue nella Cappellini, che al Salone Satellite del Salone del Mobile di sfida a creare un design sempre più innovativo, in una Milano s’innamora della sua “Body Raft”, dalla linee fluide fusione mirabile tra padronanza della manualità, tecnologie ed eleganti che riflettono pienamente l’esperienza e l’amore digitali 3D e rispetto ambientale. Dal settembre 2011 la di Trubridge per l’oceano, che farà conoscere il designer Trubridge ha una nuova sede presso Whakatu, Hawkes Bay, nel nostro Paese. Nel 2003 segue la lampada “Coral Light”, Nuova Zelanda, che comprende uno showroom, uno studio dalle forme simili a quelle di un grosso corallo, oggi un di design e un grande workshop. Gli ultimi anni hanno classico del design. Si susseguono opere che richiamano visto una proficua integrazione di sapienza artigianale apertamente le forme naturali di piante, squame di pesci, e tecniche digitali. I mobili e le lampade qui prodotti reti, cristalli, ricci di mare, nuvole, maree, ali di uccelli, sono caratterizzati dalla fusione di tecniche artigianali reintepretate in modo geometrico, semplice e complesso tradizionali con la più alta innovazione tecnologica, in allo stesso tempo. Realizzate in bambù, legno o alluminio, un impegno costante nell’utilizzo di processi e materiali le opere di David Trubridge hanno vinto numerosi premi di altissima qualità a impatto minimo sull’ambiente. 65


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Composta dalle unità luminose “Sola” e “Wing”, l’installazione “Icarus” di Trubridge è stata inserita nel 2012 nella collezione permanente del Centre Pompidou di Parigi

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Da questa continua ricerca è nato “Seed System”, un sistema di packaging che minimizza gli imballaggi attraverso le nuove “Kitset Boxes” che contengono le istruzioni per assemblare facilmente le lampade a casa propria, con un notevole risparmio in fatto di ingombro e trasporto, promuovendo fattivamente un sistema di produzione e distribuzione ecosostenibile. “Mi piacerebbe trovare un modo per portare nutrimento culturale nella vita della gente senza esaurire energia e risorse preziose” ha detto recentemente Trubridge in un’intervista. “Abbiamo fin troppa roba inutile nelle nostre case, poco più che junk food fatto apposta per lasciarci ancora più affamati. Come possiamo creare un nutrimento reale e durevole senza l’ingombro di oggetti inutili che sprecano preziose risorse e danneggiano l’ambiente? Un design che non affronti questo problema è, credo, parimenti irresponsabile e irrilevante”. Tutto il legname utilizzato proviene da piantagioni situate in Australia, Nuova Zelanda o Usa, escludendo categoricamente legni dalla foresta pluviale.

DAVID TRUBRIDGE In questa pagina: la lampada “Bombay Sapphire”, lanciata per l’inaugurazione dell’omonimo locale monomarca della multinazionale Bacardi.

Sia il legno sia il bambù utilizzati, ove possibile, non sono trattati. Il bambù proviene da una foresta della Cina, cresciuta primariamente come piantagione di germogli, risorsa pienamente rinnovabile. Tutti i collanti adoperati sono classificati E0, cioè non contengono formaldeide, composto organico appartenente alla famiglia degli aldeidi, utilizzato nell’industria a scopo di conservazione e disinfezione, ma riconosciuto dall’AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) come “cancerogeno certo, tra i più letali per l’uomo”. Alla fine della lavorazione viene fatta una cernita degli scarti, che sono inviati a differenti siti per essere riciclati a spese dall’azienda. Dall’incinerazione della segatura viene ottenuta energia elettrica e anche i rifiuti biologici dell’azienda vengono usati per il compostaggio, con il sorprendente risultato che, in media, lo scarto settimanale della fabbrica riempie l’equivalente di un solo cassonetto domestico. Occuparsi del presente pensando al futuro di un mondo più vivibile è un imperativo assoluto per questo designer capace di porsi in una prospettiva di eternità: “Non voglio produrre l’equivalente di una superficiale canzone pop, che può fare furore oggi ma che domani nessuno ricorda più” ha detto Trubridge. “Il mio sogno è creare qualcosa simile alla musica di Bach, che non è semplicemente ricordata, ma che può ancora ispirarci a distanza di secoli”. Le collezioni di David Trubridge sono distribuite in Italia dalla B. Morone di Milano. www.bmorone.it www.davidtrubridge.com 67


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ALESSI In queste pagine: particolare del decoro del servizio tavola “Dressed”, design Marcel Wanders (2011). Orologio da polso della nuova collezione “Dressed”, design Marcel Wanders (2013). Foto Marcel Wanders. Nella pagina a destra, Marcel Wanders in un ritratto di Erwin Olaf.

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Marcel Wanders per Alessi UN’INEDITA COLLEZIONE DI OROLOGI DA POLSO DEL CELEBRE DESIGNER OLANDESE ENTRA A FAR PARTE DEL PROGETTO “DRESSED”, GIÀ ESTESO ANCHE A UNA NUOVA SERIE DI PENTOLE TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIVIO ALESSI / COURTESY MARCEL WANDERS / ERWIN OLAF / NICOLE MARNATI 69


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ALESSI In questa pagina: i nuovi orologi da polso “Dressed” disegnati da Marcel Wanders per Alessi, disponibili in 8 differenti modelli.

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MARCEL WANDERS PER ALESSI In questa pagina: casseruola a due manici in alluminio con rivestimento antiaderente e, sopra, dettaglio della lavorazione della parte superiore del coperchio, tutto della collezione “Dressed”. Foto courtesy Marcel Wanders.

AlessiWatches presenta il nuovo orologio da polso “Dressed” firmato da Marcel Wanders, con cui Alessi declina “la bellezza ornamentale nota solo a chi lo indossa”

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l talento multiforme di Marcel Wanders, uno dei portavoce più significativi del nuovo design olandese, dà la sua inconfondibile impronta alla nuova collezione di orologi “Dressed” progettata per Alessi, nella quale l’originale linguaggio decorativo già utilizzato da Wanders per l’ampia famiglia di prodotti “Dressed” viene ora tradotto sugli accessori personali. La serie comprende 8 modelli con cassa in acciaio inossidabile e cinturini in materiali e colori differenti. Il tocco originale del designer olandese si riconosce in particolare nella decorazione della lancetta delle ore. “Un po’ come il tempo, che può essere condiviso o trascorso in privato, questo orologio ha due facce: l’aspetto esteriore viene mostrato al mondo, mentre l’interno nasconde una bellezza ornamentale nota solo a chi lo indossa” spiega il designer. “Nel complesso, l’orologio è qualcosa di più di un semplice

strumento per scandire il tempo: è quell’accessorio che dona il tocco finale quando ci si veste per l’occasione”. Marcel Wanders è il ventesimo autore che entra a far parte della ricca e articolata collezione di orologi di design del catalogo Alessi Watches. Wanders è cresciuto a Boxtel, in Olanda, e nel 1988 si è diplomato con lode alla School of the Arts di Arnhem. Deve l’inizio della sua notorietà all’iconica “Knotted Chair”, creata nel 1996 per Droog Design. Oggi collabora con i principali produttori europei di design contemporaneo come Alessi, B&B Italia, Bisazza, Poliform, Moroso, Flos, Boffi, Cappellini, Droog Design e Moooi, di cui è anche art director, fondatore nel 2000 e coproprietario, oggi marchio di design noto in tutto il mondo. Wanders lavora inoltre a progetti architettonici e di interior design e recentemente ha rivolto la propria attenzione agli elettrodomestici. 71


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Il ricco segno grafico della collezione “Dressed”, barocco e floreale al tempo stesso, produce un coinvolgente effetto multi-sensoriale in cui l’estetica va di pari passo con la funzionalità È stato curatore editoriale dell’International Design Yearbook 2005. Lo stesso anno, insieme allo chef Peter Lute, ha ideato lo straordinario concept alberghiero LUTE SUITES, il primo albergo al mondo composto da lussuose suite indipendenti sparse in tutta la città. Ha inoltre progettato gli interni del Blits, un nuovo ristorante di Rotterdam e quelli del ristorante “Thor” dell’Hotel on Rivington a New York, con bar, lounge e club privato. Marcel è il primo e tra i più importanti designer di Droog Design. Ha fatto parte della giuria di molti premi quali il Rotterdam Design Prize (per il quale i suoi prodotti hanno ricevuto varie nomination) e il 72

premio Kho Liang Ie. Ha tenuto conferenze al SFMoMA, Limn, The Design Academy, Nike, IDFA, FutureDesignDays e ha insegnato in diverse accademie di design in Olanda e all’estero. Molte creazioni di Marcel Wanders sono state scelte per le più prestigiose collezioni e mostre di design del mondo, come il Museum of Modern Art di New York e San Francisco, il V&A Museum di Londra, lo Stedelijk Museum di Amsterdam, il Museum Boijmans van Beuningen di Rotterdam, il Central Museum di Utrecht, il Museum of Decorative Arts di Copenhagen e varie mostre di Droog Design. I suoi lavori sono apparsi su tutti i principali giornali e riviste di design quali Domus,


MARCEL WANDERS PER ALESSI In queste pagine: tazza e piattino caffè, quattro misure di cucchiaio in acciaio inossidabile e dettaglio del decoro a rilievo del retro del piatto del servizio tavola in porcellana “Dressed” (2011). La figurina in porcellana proviene dalla collezione del Keramiekmuseum Princessehof di Leeuwarden in Olanda. Foto courtesy Marcel Wanders.

Le opere di Marcel Wanders sono esposte nei più importanti musei del mondo, come il MoMa di New York, il Vitra Museum in Germania e lo Stedelijk Museum di Amsterdam Interni, Blueprint, Design Report, Frame, I.D. magazine, Abitare, Wallpaper, Nylon, Elle Decoration, Icon, Esquire, l’International Herald Tribune, il Washington Post, il Financial Times, il New York Times e Business Week. La collaborazione con Alessi ha portato alla nascita del progetto “Dressed”, che, come abbiamo visto, si estende oggi anche agli orologi da polso. Un tratto ricco e al tempo stesso estremamente moderno informa l’intera linea, che, oltre al servizio da tavola in porcellana, comprende una prima serie di pentole realizzata interamente in alluminio con rivestimento antiaderente, lanciata nell’autunno del 2012. Presentata nel 2011, la collezione “Dressed” è stata studiata per

una completa apparecchiatura della tavola, per il servizio e la cottura. Il nome stesso del progetto rimanda alla decorazione, che, come un bel vestito, serve a far risaltare il contenuto senza avere il sopravvento. Il designer olandese ne ha fatto una delle sue cifre stilistiche ed espressive, utilizzandola in modo anticonvenzionale, spesso applicata in spazi defilati o in parti non visibili, creando un piacevole effetto multisensoriale durante l’utilizzo dell’oggetto. Nonostante la complessità, l’insieme riesce a essere elegante e leggero grazie anche al contrasto tra fondo e decoro, tra bassorilievo e parti lucide. Un insieme che si colloca decisamente nell’area “radicale” della progettazione. 73


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La collezione di pentole si completa oggi con l’introduzione e le maniglie, caratterizzati da una raffinata decorazione di nuove tipologie prodotte in un differente materiale: a rilievo, sono “made in Alessi”, realizzati in acciaio la Pentola, la Casseruola a due manici, il Pasta-set e il inossidabile nella sede dell’azienda a Crusinallo, con la Bollilatte sono infatti realizzati in acciaio inossidabile con tecnica dello stampaggio e della coniatura. L’ampliamento fondo magnetico riportato, adatto per la cottura su ogni della serie ne valorizza la capacità di rispondere a ogni fonte di calore, comprese le piastre a induzione. A questi necessità d’uso: i diversi materiali e le numerose tipologie strumenti di cottura si aggiungono lo Scolatoio e il Cestello permettono di scegliere lo strumento più adeguato ai traforato per pasta-set, entrambi in acciaio inossidabile. differenti tipi di cottura. Tra i nuovi elementi, degno di Anche per questa seconda collezione Marcel Wanders particolare nota è lo Scolatoio, che, traforato a volute ha mantenuto su alcuni dettagli posti in parti visibili e sinuose e con il bordo deliziosamente smerlato, testimonia in altre più celate, come i fondi e la parte sottostante il carattere decorativo della serie. Così “vestite”, le pentole dei manici, il linguaggio decorativo che gli è proprio, “Dressed”, oltre ad abbellire la cucina, sono perfette combinando funzionalità ed estetica. I coperchi, i manici per servire direttamente in tavola. www.alessi.com

Il decoro della linea di pentole “Dressed” è realizzato tramite stampaggio e coniatura su acciaio inossidabile e prodotto interamente in Italia nello stabilimento Alessi

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MARCEL WANDERS MA PER ALESSI In queste pagine: la collezion collezione di pentole “Dressed�, design Marcel Wanders (2012), M comprende utensili in alluminio compre con riv rivestimento antiaderente e il nuovo nuo gruppo con pentola, casseruola a due manici, c scolatoio, scolatoio e pasta-set in acciaio inossidabile (2013). Al centro, inossid retro della casseruola a due manici in alluminio con rivestimento antiaderente e scolatoi in acciaio inossidabile. Foto Marcel Wanders.

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ROYAL DELFT 1653 In queste pagine: in alto, la collezione “Blue D1653” disegnata da Arian Brekveld, Damian O’Sullivan e Chris Koens. Qui a lato, il fondo della teiera “Blue Belly Tea Story”, design Chris Koens, con impresso il marchio originale “Royal Delft 1653” e serie di bottiglie “Blue Collar”, design Arian Brekveld. I decori sono tutti eseguiti a mano dagli esperti maestri decoratori della manifattura Royal Delft 1653: Caroline Hartman, Simon van Oosten e Paul Bartels. 76


Royal Delft Blue D1653 IL CARATTERISTICO BLU DEGLI ANTICHI MAESTRI DI DELFT INCONTRA IL DESIGN OLANDESE DEL VENTUNESIMO SECOLO NELLA STRAORDINARIA COLLEZIONE “BLUE D1653” TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIVIO ROYAL DELFT 1653

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on la collezione “Blue D1653” l’antica manifattura di Royal Delft unisce l’expertise dei maestri del Seicento con il tratto iconico del design moderno. Un’interazione tra presente e passato espressa in una straordinaria collezione di oggetti per il servizio e il lifestyle in cui il design mostra un’anima radicata storicamente, essendo il 1653 l’anno di fondazione della manifattura, la più grande e importante per la produzione del famoso “Blu di Delft” e l’unica delle 32 esistenti rimasta in funzione per quasi quattro secoli, fino ai giorni nostri. Traendo ispirazione dal Secolo d’Oro della pittura olandese, designer contemporanei di respiro internazionale come Damian O’Sullivan, Arian Brekveld e Chris Koens hanno sviluppato nuovi prodotti, attualizzando le celebri ceramiche di Delft e donando loro un carattere molto particolare, risultato di quella stratificazione di significati che è alla base delle opere più vitali. La storia della produzione di Delft data alla seconda metà del XVI secolo, quando furono avviate, sull’esempio delle antiche produzioni italiane, manifatture di ceramiche policrome in diverse città come Amsterdam, Haarlem, Middelburg e, alla fine del 1500, anche a Delft. 77


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ROYAL DELFT BLUE D1653 In questa pagina: sopra, il designer Chris Koens con il maestro pittore Paul Bartels. Qui sotto, della serie “Blue Rings”, design Chris Koens, fruttiere “Ring Fuit” e “Ring Desk”.

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BLUE D1653 In questa pagina: il design Arian Brekveld con il maestro decoratore Simon Van Oosten. Qui sotto, dettagli delle bottiglie “Blue Collar”, design Arian Brekveld. Tutto della collezione “Blue D1653”.

In seguito ai contatti con la Cina attraverso i viaggi commerciali della Compagnia delle Indie Orientali, fondata nel 1602, grandi quantitativi di porcellana cinese, dal caratteristico decoro blu su fondo bianco, raggiunsero l’Olanda diventando ben presto molto popolari e ispirando i maestri olandesi a creare un nuovo tipo di materiale, che si differenziava dalla ceramica tradizionale e che era molto più vicino alla porcellana. Tra il 1600 e il 1800 la porcellana di Delft era diventata un articolo di lusso molto in voga tra le famiglie più agiate, che usavano sfoggiare la propria collezione in ogni occasione. Oggi la fabbrica conta più di 140.000 visitatori all’anno, venuti da ogni parte del mondo per vedere il processo di creazione dell’autentico Blu di Delft. L’assortimento della collezione “Blue D1653” dimostra come, utilizzando la tradizione come link vincente tra diversi concept di design, è possibile portare l’innovazione in primo piano rinfrescando i paradigmi di uno stile che ha fatto scuola in tutto il mondo. www.royaldelft.com

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ROYAL DELFT 1653 In queste pagine: in alto, il maestro pittore Caroline Hartman all’opera su un pezzo della linea “Blue D1653” e momenti della lavorazione manuale. Qui sotto, piastrelle “Versatiles”, design Damian O’Sullivan, e vasi “Double Ming, tutti della collezione “Blue D1653”. Nella pagina a destra, in alto, Caroline Hartman con il designer Damian O’Sullivan, e, in basso, piatti, tea-set e portauovo della linea “Touch of Blue” di Arian Brekveld per la collezione “Blue D1653”.

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Un nuovo design per l’anima antica di questa manifattura olandese, capace di rinnovarsi con BlueD1653 attraverso l’interpretazione di designer e maestri pittori contemporanei

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE TESSUTI FRA ARTE E DESIGN

ALCANTARA In questa pagina: poltroncine “Eu/phoria” di Eumenes, design Paola Navone, con rivestimento della collezione Alcantara Interiors, e sofà “Togo” di Ligne Roset, design Giulio Cappellini e Paola Navone, con rivestimento Alcantara “Roma black and white”, della collezione Alcantara Interiors (2013).

CARLA BADIALI Composizione (1950) 82


MARTINELLI GINETTO In questa pagina: i nuovi tessuti con motivi jacquard in cotone, lino e lurex.

Tessuti fra Arte e Design UN’ANTEPRIMA DI TESSUTI D’ARREDO E COMPLEMENTI DI DESIGN D’ALTA GAMMA ISPIRATI ALLE OPERE DEGLI ARTISTI COMASCHI MARIO RADICE E CARLA BADIALI RICERCA DESIGN TESSUTI NENA MAZZA TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO AZIENDE


OGGETTI DESIGN MAGAZINE TESSUTI FRA ARTE E DESIGN

PARĂ€ In questa pagina: il floreale e la toile de jouy stampati su misto lino-cotone, le righe ikat su cotone-lino, il madras e il cachemire su lino.

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VENINI In questa pagina: a destra, lampada a sospensione della collezione “Stelle filanti”, design Atelier Oï per Venini Artlight (2013), e, in basso, vasi “Baute” della serie “Deformazioni Veneziane”, design Gaetano Pesce per Venini (2013), in vetro soffiato e lavorato a mano, nei colori verde mela, viola, orizzonte e nero, con interno in lattimo.

MARIO RADICE Composizione 2 (1934/86)

Atelier Oï e Gaetano Pesce disegnano per Venini le nuove collezioni di lampade a sospensione “Stelle filanti” e di baute “Deformazioni Veneziane”, in vetro soffiato e lavorato a mano

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE TESSUTI FRA ARTE E DESIGN

SAWAYA & MORONI In questa pagina: sopra, centrotavola “Joy”, design Borek Šípek per Sawaya & Moroni (2012), con gambe in vetro soffiato, e, in basso, sedute “FeiFei”, design William Sawaya per Sawaya & Moroni (2012), composte da un unico foglio materico modellato come un moderno origami.

CARLA BADIALI Composizione (1936)

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PIERRE FREY In questa pagina: stampati multicolore in cotone “Déjeuner sur l’herbe”, in lino “Mil Neuf Cent Vingt”, in juta e lino “Mandalay”, in cotone “Le jardin de Mysore” e “Ginger Original”.

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE TESSUTI FRA ARTE E DESIGN

DEDAR In questa pagina: tessuti su fibre prestigiose “Losange Moire”, “Pavillon Moire”, “Amoir”, “Avalon”, “Clink”, “Coco”, “Holiday”, “Lovely” e “Stars”. Design Dedar (2013).

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LAGO E MOROSO In questa pagina: a sinistra, il sistema di mensole “DiagoLinea”, design 4P1B Design Studio per Lago (2013), con innovativo fissaggio a parete che permette ai singoli elementi di ruotare su se stessi. Qui sotto, isola modulare “Bikini Island”, design Werner Aisslinger per Moroso (2013).

CARLA BADIALI Composizione (1939)

4P1B Design Studio per Lago disegna l’innovativo sistema di mensole mobili “DiagoLinea” mentre Werner Aisslinger per Moroso firma la colorata isola modulare “Bikini Island”

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ucido spaccato dell’Astrattismo comasco, comasco i quadri di Mario Radice e Carla Badiali sono la chiave di lettura che abbiamo scelto per presentare le ultime e più innovative collezioni di tessili d’arredamento, influenzati anche dalla mostra che è appena stata inaugurata a Como sull’architetto Antonio Sant’Elia. Tra le anteprime di “Proposte 2013”, l’importante appuntamento fieristico a Villa Erba di Cernobbio, e le creazioni di aziende prestigiose, le composizioni di Mario Radice diventano la cornice di fiori, arabeschi e intrecci firmati Viganò,

tutti giocati sui toni degli azzurri polverosi, polverosi con velluti, velluti misti lino e bagliori di lamé, ma anche delle righe e dei fiori multicolor di Parà, che per la bella stagione propone stampati su cotone e lino che richiamano atmosfere di vacanza. I grafismi di Carla Badiali sono invece scelti per delimitare le fantasie di Pierre Frey raffiguranti fiori, frutti, animali esotici e personaggi immaginari, un eclettismo ricco e sorprendente per una serie di stampati in cui tutto può divenire fonte d’ispirazione, come una tela di Léon Texier o un batik tradizionale. 89


OGGETTI DESIGN MAGAZINE TESSUTI FRA ARTE E DESIGN

MOROSO E SAWAYA & MORONI In questa pagina: sopra, isola modulare “Bikini Island”, design Werner Aisslinger per Moroso (2013). Qui sotto, seduta “Torq”, design Daniel Libeskind per Sawaya & Moroni (2010/2012), disponibile con tavolino della stessa serie.

MARIO RADICE Composizione n. 85 (1937)

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Sempre con una tela di Carla Badiali, scopriamo i soggetti etnici di Martinelli Ginetto, nei toni che vanno dal paglia al cioccolato: tessuti in doppia altezza con catene di cotone che in trama spaziano dal lino al lurex, adatti per arredamento leggero, biancheria da letto e tendaggio. Oppure le sete e le stampe moiré di Dedar, liberamente tratte dalla tradizione classica delle applicazioni decorative, dalle geometrie orientali, dalle avanguardie artistiche dell’Arte Moderna. Caso emblematico nel panorama dell’arte italiana, l’Astrattismo comasco nasce nei primi anni Trenta attorno alle figure dei pittori Manlio Rho e Mario Radice, influenzati dalla lezione degli architetti razionalisti Antonio Sant’Elia e Giuseppe Terragni, nonché dalla visione delle prime mostre italiane di Kandinsky e dai testi della Bauhaus.


VIGANÒ In questa pagina: tessuti “Kelly” e “Holly” in lino e cotone, velluto “Diva” in viscosa, tessuti della serie “Leon” con effetto sfumato ottenuto grazie a un sistema di spruzzatura artigianale, tessuti per contract in matelassé con effetto lamé.

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE SALONE DEL MOBILE

Poltrona Frau Zaha Hadid Array, disegnata da Zaha Hadid per Poltrona Frau Contract, verrà presentata all’interno della mostra Multiplicities, curata dall’architetto in occasione della settimana del design e che sarà ospitata alla Fonderia Napoleonica in via Thaon di Revel 21. Array è una nuova sedia da auditorium dal disegno ergonomico, con un movimento di chiusura inedito e innovativo e forme di grande impatto. Una poltroncina-scultura che ruota su se stessa. Schienale, braccioli e sedile appaiono uniti fra loro in un bocciolo pronto a schiudersi. Un’autentica sfida formale che ha l’effetto di rompere la monotona continuità visiva delle file di poltroncine che compongono le platee tradizionali. www.poltronafrau.com

Moroso Werner Aisslinger

A firmare il progetto è Werner Aisslinger alla sua seconda collaborazione con il brand friulano. La seduta Bikini Wood Chair, che Aisslinger ha pensato in due varianti, da tavolo e girevole, è frutto della tradizione artigiana del legno e presenta una seduta rivestita in cuoio. Scelta cromatica molto decisa per questa prima versione presentata nei gradienti dei colori primari rosso, giallo e blu, che vengono sfumati sulla superficie del pezzo. A completare il progetto Bikini c’è Bikini Island, un sistema di imbottiti che si configura come una sorta di “isola” costituita da elementi modulari, che l’utente può disporre a suo piacere, adattando la composizione in base agli spazi e alle attività. www.moroso.it

Roche Bobois Cédric Ragot Il marchio francese Roche Bobois ha affidato al designer Cédric Ragot il compito di creare una collezione di mobili e accessori seguendo il principio della «libera composizione». Il risultato è un ambiente creativo ed eclettico, formato da elementi diversi tra loro ma connessi in un insieme coerente. Un universo ricco di influenze che ben rappresenta la pluralità e la complessità dei nostri gusti. La collezione Kapla, che prende il nome dal gioco di costruzioni, comprende gli accenti colorati di Waterline e Radian, i tavolini da caffé Precious, le scaffalature grafiche Yero, il divano Arobase e le lampade Icône, Full Moon e Fuji, che costituiscono la somma dei suoi pezzi scultorei, assemblabili come elementi di un gioco. www.roche-bobois.com/it

Jannelli&Volpi Daniele Lago Jannelli&Volpi e Lago firmano la prima collezione di rivestimenti murali disegnati da Daniele Lago per Lago e studiati in fase progettuale e produttiva dal CreativeLab di Jannelli&Volpi. Questa collezione rientra nel nuovo progetto Jwall che Jannelli&Volpi lancia al Fuori Salone 2013. Di ispirazione romantica e mediterranea, i nuovi rivestimenti ci trasportano in ambientazioni solari, primaverili, con la luce che filtra e gioca sulle pareti. Realizzati su supporto tessuto non tessuto, i murales sono disponibili in diverse misure e sono commercializzati da Lago e Jannelli&Volpi a livello internazionale. www.jannellievolpi.it

Cassina Philippe Starck MyWorld di Cassina, design Philippe Starck, è un divano a due o tre posti con piani d’appoggio e contenitori, una poltrona, una chaise-longue e un pouf con due grandi cassetti incorporati. Il sistema living dispone di una stazione elettrica di caricamento, un caricatore USB e una soluzione di caricamento wireless Duracell Powermat integrati. I cuscini del divano hanno l’imbottitura in piuma per un comfort totale. Cuscinetti aggiuntivi possono essere accostati per rilassarsi ancora di più. Le cuciture segnano i contorni del divano e il rivestimento è disponibile nelle pelli e nei tessuti della collezione Cassina e in un’edizione speciale di pelle 100% naturale. www.cassina.com 92


FÜRSTENBERG In questa pagina: sottobicchieri della collezione “Fer Forgé”, design Peter Kempe (2013). www.corrado-corradi.it

InTavola IN TAVOLA È LA SEZIONE DELLA RIVISTA DEDICATA ALLE NOVITÀ E ALLE TENDENZE NEL DESIGN CONTEMPORANEO DEI SERVIZI E COMPLEMENTI PER LA TAVOLA 93


OGGETTI DESIGN MAGAZINE IN TAVOLA

A DI ALESSI In queste pagine: servizio tavola “Acquerello” in bone china decorata, design Guido Venturini (2013). Foto Carlo Lavatori 94


Alessi Novità di primavera ALESSI DECLINA TUTTA LA FRESCHEZZA DELLA NATURA ATTRAVERSO LE NUOVE COLLEZIONI TAVOLA DI DESIGN, DA GUIDO VENTURINI AI GRANDI MAESTRI ORIENTALI TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIVIO ALESSI / CARLO LAVATORI / LEO TORRI / ELENA DATRINO 95


OGGETTI DESIGN MAGAZINE IN TAVOLA

ALESSI A DI ALESSI OFFICINA ALESSI In queste pagine: sopra, servizio posate “Mu”, design Toyo Ito (2013) per Alessi. Foto Leo Torri. Qui a destra, servizio tavola “Acquerello”, design Guido Venturini (2013) per A di Alessi. Nella pagina a destra, in alto, centrotavola “A Lotus Leaf”, design Chang Yung Ho per Officina Alessi. Foto di Elena Datrino.

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asico e semplice come i cerchi concentrici di un tronco. Il nuovo servizio tavola in bone china decorata di Guido Venturini porta una ventata di freschezza primaverile.

”Ho chiamato ‘Acquerello’ questa versione decorata a righe dipinte con un pennello di petit gris” spiega Venturini. “La pressione della mano non è costante ma ha piccole variazioni, (..) che distinguono una linea fatta a mano da una linea tracciata da una macchina o da un computer. Raccontano un tipo di energia diversa, un po’ primitiva, ma nello stesso tempo viva e attuale”. Sempre all’insegna della natura è concepito “Mu”, il servizio posate di Toyo Ito, architetto e designer vincitore del prestigioso Pritzker Prize 2013, il più importante premio internazionale per l’Architettura. Il progetto, nato contestualmente alla porcellana, ha richiesto

qualche anno in più per la sua presentazione, per difficoltà legate alla delicata sagomatura scultorea dei pezzi in acciaio. Realizzato in acciaio inossidabile con l’intento di “…trasporre nelle posate le sensazioni che abitualmente proviamo con le bacchette”, “Mu” presenta un’eleganza lineare “senza rinunciare alle caratteristiche biologiche delle piante”. A un anno di distanza dalla presentazione dell’operazione “(Un) Forbidden City” rivolta all’esplorazione del design cinese, il progetto del Centrotavola “A Lotus Leaf” dell’architetto Chang Yung Ho (Atelier FCJZ), si è rivelato il best seller della collezione. La nuova versione in acciaio colorato in nero “Super Black” si affianca oggi a quella originaria in acciaio lucido, confermando ancora una volta l’estrema versatilità di ogni collezione Alessi. www.alessi.com

La raffinata semplicità delle nuove collezioni Alessi è il risultato di una ricerca estrema e una grande expertise in grado di unire stile e creatività da Oriente a Occidente

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE IN TAVOLA

Iittala Sarjaton IITTALA PRESENTA SARJATON, LA LINEA CHE RIDEFINISCE LA TAVOLA ATTRAVERSO UNA STRAORDINARIA INTERPRETAZIONE IN CHIAVE ATTUALE DELLE TRADIZIONI FINLANDESI TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIVIO IITTALA

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ittala ha riunito sei giovani designer finlandesi - Harri Koskinen, Aleksi Kuokka, Studio Samuji, Studio Musuta - provenienti dal mondo della moda, della grafica e del design, per creare una collezione all’insegna del rispetto per tutto ciò che è artigianale, del piacere conviviale e dei valori che arricchiscono la vita contemporanea. Tradotto, “Sarjaton” significa “serie indefinita”, un riferimento all’autenticità dello stile e all’opportunità di combinare gli oggetti a piacere. Ispirata al mondo finlandese e a un modo di concepire la vita in maniera rilassata, “Sarjaton” è il risultato di un innovativo processo di progettazione collettiva. La linea può essere vista come una selezione di 26 elementi tra quelli maggiormente utilizzati per allestire la tavola moderna. Il filo conduttore è la grande attenzione ai materiali: vetro, ceramica, legno di frassino e tessuti prendono vita in una collezione invitante, versatile e piacevole al tatto. Tonalità calde di grigio perla, bianco, fango, argilla rossa e rosa

antico primeggiano tra disegni e rilievi che decorano il vetro lucido o semi-opaco. Da quando il leggendario designer Kaj Franck disegnò la celebre collezione “Teema” 60 anni fa, Iittala è famosa per le forme semplici, spesso basate su figure geometriche. Che si ceni in compagnia o da soli davanti a un libro o al computer, “Sarjaton” permette di scegliere i propri pezzi preferiti per allestire la tavola, superando la tradizionale dicotomia tra occasione formale e informale. La linea può essere combinata per creare un’elegante tavola sui toni del bianco oppure una tavola vivace e colorata. La storia della Finlandia e i semplici stili di vita caratterizzano sia la tradizione popolare sia l’evoluzione del design: gli oggetti sono caratterizzati da forme semplici, realizzati con abilità e sapienza. “Sarjaton” racchiude tutto che è tradizione con le sue forme e i suoi colori. Iittala fa parte del Gruppo Fiskars, la cui sede italiana Fiskars Italy è a Civate (Lecco). www.fiskarshome.com www.iittala.com

La nuova collezione “Sarjaton” incarna efficacemente ciò che Iittala rappresenta: un design essenziale, che esprime il suo valore attraverso prodotti funzionali e facili da combinare

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE IN TAVOLA

La collezione “Ashlar� di Wedgwood propone piatti dalle forme geometriche e dal design essenziale per mise en place differenti acquistabili in set completo o singolarmente

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WEDGWOOD In queste pagine: servizio tavola “Ashlar” in fine bone china, composto da 33 pezzi disponibili con forma tonda, ottogonale e quadrata.

Wedgwood Ashlar ISPIRATA ALLE ARCHITETTURE NEOCLASSICHE DI ROBERT ADAM, L’ELEGANTE COLLEZIONE “ASHLAR” È LA PERFETTA SINTESI CONTEMPORANEA DELLO STILE WEDGWOOD TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO WEDGWOOD

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ondato nel 1759 da Josiah Wedgwood, il marchio inglese è da sempre sinonimo di eccellenza e raffinata eleganza, oggi declinate nella collezione “Ashlar”, una ricercata proposta ispirata al lavoro dell’architetto Robert Adam. Sintesi e celebrazione dello stile inglese, ideale per i momenti conviviali più importanti, la collezione riprende le forme strutturali e i motivi geometrici tipici del movimento neoclassico, con finitura ispirata alla pietra bugnata che ha rivestito per secoli le abitazioni. Tonda, ottogonale o quadrata, la sagoma dei piatti si presta a divertenti abbinamenti mix and match, per creare mise en place sempre diverse e suggestive. In fine bone china bianca, la collezione “Ashlar” è adatta a tutti i gusti e ad ogni esperienza culinaria, con un’ampia proposta di 33 pezzi per la tavola, che possono essere acquistati in set completo o singolarmente, per rinnovare un servizio già esistente.

Il sofisticato design si sviluppa inoltre anche su zuppiere, piattini, teiere e tazze da tè, che possono essere impilate in due modi differenti così da essere facilmente riposte. Insediatosi nel 1940 nei pressi del villaggio di Barlaston nella contea di Staffordshire, Wedgwood continua la sua tradizione di progresso nel design, nei metodi di produzione e nelle competenze dei suoi molti artigiani, che si possono ammirare al lavoro nel moderno centro visitatori aggiunto al complesso manifatturiero nel 2000. Con una tradizione di innovazione, qualità e artigianalità che attraversa oltre due secoli, Wedgwood rappresenta il felice connubio di un design classico e raffinato con le tendenze stilistiche più attuali, declinato nella realizzazione di innumerevoli decori apprezzati per la bellezza senza tempo, il lusso e la sobrietà. Wedgwood è distribuita in Italia da B.Morone di Milano. www.wedgwood.co.uk www.bmorone.it 101


OGGETTI DESIGN MAGAZINE IN TAVOLA

VISTA ALEGRE In questa pagina: in alto, da sinistra, scatola decorativa “Plissé” e due piatti della linea “Mar”di Vista Alegre Atlantis. Qui sopra, ciotola e piatto della linea “Sol y Sombra” di Vista Alegre Christian Lacroix. Qui a sinistra, scatola “Plissé”. Nella pagina a destra, centrotavola “Printemps”, design Carsten Gollnick Product Design, in biscuit con base in filo metallico. 102


Vista Alegre Atlantis DALLA COLLABORAZIONE FRA VISTA ALEGRE E LA MAISON CHRISTIAN LACROIX PRENDONO FORMA QUATTRO NUOVE COLLEZIONI, MIXABILI NEL SEGNO DELLA CONTEMPORANEITÀ TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIVIO VISTA ALEGRE ATLANTIS GROUP / IVO GUIMARAES

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a secolare Manifattura di porcellana e, recentemente, di cristalli Vista Alegre Atlantis e la Maison Christian Lacroix si uniscono a partire dal 2013 per una partnership globale nella creazione di quattro nuove collezioni per la tavola e la decorazione, presentate per la prima volta a Parigi nell’ambito di Maison & Objet. L’ inventiva di Sacha Walckhoff, direttore artistico del brand Christian Lacroix dal 2010, reinterpreta i temi caratteristici della Maison attraverso l’antica expertise dei maestri di Vista Alegre. Nascono così “Sol y Sombra”, “Butterfly Parade”, “Picassiette” “e “Forum”, lussureggianti ed esclusive collezioni indipendenti l’una dall’altra, in cui, al tempo stesso, ogni pezzo può essere combinato a piacere con componenti delle altre linee. Sviluppati in collaborazione da entrambi i brand, questi complementi per la tavola sono un compendio di eleganza e innovazione, un sontuoso mix di motivi grafici e floreali, a strisce o neobarocchi, in un geniale insieme che riflette pienamente

il mood contemporaneo. La fabbrica di porcellane Vista Alegre nasce nel 1824 in Portogallo. Nel 2001 il Gruppo, che produce porcellane, ceramiche e stoneware, si fonde con Atlantis Group, specializzato nella produzione di cristallo lavorato a mano, creando così Vista Alegre Atlantis Group. I suoi servizi tavola compaiono sulle tavole più prestigiose del mondo, dalla Casa Bianca alla Corte Reale di Spagna, dalla regina Beatrice del Belgio a Elisabetta II Windsor. Vista Alegre Atlantis è oggi un brand innovativo, con 1.500 dipendenti e quattro centri produttivi con sede nel Portogallo centrale. Leader del mercato iberico del settore, produce circa 15 milioni di articoli in porcellana all’anno, con esportazioni in più di 60 Paesi e un’expertise maturata in quasi due secoli, che ha saputo dare vita a collezioni come la rarefatta “Plissé”, che unisce cristallo e porcellana, o all’elegante inventiva della linea “Printemps” creata da Carsten Gollnick. Vista Alegre è distribuita in Italia da Corrado Corradi di Milano. www.vistaalegreatlantis.com 103


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HEREND In queste pagine: piatti piani, piatti fondi e ciotole del servizio tavola “Polka”, con decoro blu sottosmalto “Écaille” e “Carpe” declinato in differenti varianti.

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Herend Polka DISEGNATA DALL’OMONIMO STUDIO VIENNESE DI DESIGN, LA COLLEZIONE “POLKA” ESPLORA IL GUSTO PIÙ MODERNO ATTRAVERSO UN DECORO ELEGANTE E MINIMALISTA TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO HEREND

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a sempre riconosciuta per la bellezza e l’eleganza delle sue creazioni, apprezzata dalle famiglie nobili e dai regnanti europei, prima fra tutte la regina Vittoria, alla quale è dedicata un’intera serie di decori, la storica Manifattura di Herend esplora oggi anche il gusto moderno. Grazie all’abilità manuale delle sue maestranze, che a pieno titolo possono definirsi “artisti”, accoglie con slancio la nuova sfida e presenta la collezione “Polka”, che porta la firma dell’omonimo studio viennese di design. Un servizio di porcellana che si caratterizza per il tratto minimalista, compatto ed equilibrato, realizzato per la prima volta con decoro blu sottosmalto per consentire il lavaggio in lavastoviglie. Le forme sono ispirate alle ultime tendenze della

tavola, mentre i motivi “Écaille” e “Carpe” traggono spunto dai tradizionali decori della manifattura ungherese con figure di animali e ripetizioni geometriche di linee. È stata proprio questa grafica che ha ispirato lo studio di design Polka per la sua proposta decorativa “a rete”, sviluppata in più varianti e con un’attenzione scrupolosa per il minimo dettaglio, che si esprime magistralmente sul candore e la luminosità della porcellana. Recente acquisizione nel vasto assortimento di forme, dimensioni e decori che rendono l’offerta di Herend praticamente infinita, la collezione “Polka” ha ricevuto il Design Plus Award 2013 della fiera Ambiente di Francoforte. Herend è un marchio distribuito in esclusiva per l’Italia da B.Morone di Milano. www.herend.com www.bmorone.it 105


OGGETTI DESIGN MAGAZINE IN TAVOLA

Waterford Crystal Mixology UNA SPLENDIDA COLLEZIONE DI BICCHIERI DA COCKTAIL CARATTERIZZATI DA NUOVE FORME, TECNICHE DI TAGLIO CLASSICO E DI COLORI DI TENDENZA TESTO NOW COMMUNICATION PROJECTS FOTO ARCHIVIO WATERFORD CRYSTAL

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Mix di scienza, arte e fantasia, la nuova collezione Mixology di Waterford Crystal è una perfetta interprete dell’arte di servire cocktail grazie alla sua gamma di colori e forme

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on è quello che si beve, ma come si beve. Che si tratti di un compleanno, un anniversarioo semplicemente una serata celebrativa, ogni occasione è un momento speciale che dovrebbe essere celebrato in grande stile. L’arte dei cocktail con Waterford si fa più semplice: anche a casa ora si possono servire cocktail in maniera davvero professionale. Mixology è una splendida nuova collezione di bicchieri da cocktail firmata Waterford, caratterizzati da nuove forme sorprendenti, tecniche di taglio classico e una spruzzata di colori di tendenza. Ed è una nuova opportunità per gli appassionati di tutto il mondo per personalizzare i propri cocktail. La ricetta di Mixology contiene elementi chiave dello stile e della raffinatezza Quattro schemi di taglio freschi e dinamici “Talon”, “Argon”, “Neon” e “Circon” – per creare un look completamente nuovo, che si aggiungono alle silhouette contemporanee della variegata collezione “Mixology”

composta di bicchiere, decanter, coppa Martini, bicchierini e accessori per bar. Vibranti tonalità alla moda - lime, blu, viola e rosso - aggiungono classe e creatività a ogni proposta. Un mix di scienza, arte e fantasia, Mixology è l’arte magica di creare il caratteristico e singolare da una gamma diversificata di colori e forme Il barman pratico conosce le sue ricette, gli ingredienti, gli attrezzi e il suo pubblico. La collezione Mixology di Waterford gli permette di esprimere l’arte del mixare modelli, colori e forme per creare divertenti scelte personale anche a casa. Ma con la possibilità di scegliere anche la purezza del cristallo trasparente intagliato, in linea con la qualità di tutti i prodotti del marchio irlandese. Una collezione divertente e fresca, capace di avvicinare un pubblico più giovane, affascinato da un prodotto accattivante e dal marchio che da sempre è sinonimo di lusso. Waterford Crystal è distribuito in Italia da B.Morone di Milano. www.waterford.com www.bmorone.it 107


OGGETTI DESIGN MAGAZINE IN TAVOLA

MODIGLIANI In queste pagine: il servizio da tavola “Sogno Toscano”, che è l’immagine di Modigliani e tutt’oggi fra i più venduti, con posate “Colonna”, bicchieri e calici “Tivoli Unicolor”. Nella pagina a destra, le nuove linee di mattonelle per la casa realizzate nel medesimo decoro “Sogno Toscano”

Modigliani Sogno Toscano DAI SERVIZI TAVOLA AI RIVESTIMENTI PER PARETI, L’UNIVERSO CREATIVO DI MODIGLIANI SI ARRICCHISCE DI MATTONELLE REALIZZATE CON I DECORI STORICI DEL MARCHIO TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO MODIGLIANI

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Modigliani reinterpreta i suoi decori per offrire un assortimento di mattonelle d’arredo unico al mondo, che spazia dal paesaggio del “Sogno Toscano” alle marine del Mediterraneo

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na novità assoluta in casa Modigliani, che espande così i suoi orizzonti e la sua capacità di proposta. I decori più conosciuti e amati sono stati reinterpretati per offrire un assortimento di mattonelle per la casa unico al mondo, che spazia dal celeberrimo paesaggio del “Sogno Toscano” alle calde composizioni marine del Mediterraneo. Opportunità suggestiva, la possibilità di vedere nella propria casa un pannello su misura realizzato dai migliori artisti della maison Modigliani, attraverso un’ampia collezione che si caratterizza per la varietà dei decori e per la disponibilità di greche e mattonelle di diverse dimensioni. Pensati appositamente per rivestimenti a parete, i pannelli possono essere inseriti anche in mobili in muratura o legno, trasformando così un angolo bar, un barbecue o una cucina nel fulcro decorativo di un intero ambiente domestico. Protagonista

dal 1983 del design italiano per la tavola, Modigliani è al 100% Made in Italy: un punto fermo per questo marchio, che negli ultimi anni ha compiuto importanti investimenti per rafforzare la sua capacità produttiva e mantenerla nel nostro Paese. Simbolo dell’abilità tutta italiana di coniugare la sapienza delle proprie radici con la ricerca di nuove prospettive, Modigliani ha saputo rinnovarsi costantemente di stagione in stagione, anticipando e assecondando lo spirito del tempo attraverso collezioni funzionali e dal notevole impatto visivo. E il decoro “Sogno Toscano” è la narrazione perfetta di questa avventura, con il classico motivo del paesaggio toscano riproposto attraverso forme morbide, pennellate fresche e smalti innovativi, un servizio da tavola che riprende la dolcezza delle colline fiorentine, accompagnando i commensali in un viaggio nel piacere dei sensi. www.modigliani.it 109



KENWOOD Kenwood Lafer Edition In questa pagina: Compact Food Processor FP 956, Frullatore BL 716 e Mixer HM776 della linea “Lafer Blu”, progettata dallo chef Johann Lafer. www.kenwoodworld.com

TopGourmet SEZIONE DEDICATA AI MIGLIORI PRODUTTORI DI CUCINE, DI ELETTRODOMESTICI, DI PENTOLE, COMPLEMENTI CUCINA D’AVANGUARDIA E NOVITÀ TECNOLOGICHE 111


OGGETTI DESIGN MAGAZINE TOP GOURMET

Valcucine Sistema Meccanica IL SISTEMA MECCANICA A MARCHIO “DEMODE ENGINEERED BY VALCUCINE” È UN PROGRAMMA DALL’INTELAIATURA LEGGERA E DAL DESIGN INNOVATIVO I CUI COMPONENTI SI UNISCONO TRA LORO ATTRAVERSO GIUNZIONI MECCANICHE SENZA L’UTILIZZO DI COLLE 112


VALCUCINE In queste pagine: il sistema cucina “Meccanica” a marchio “demode engineered by Valcucine”, 100% riciclabile, design Gabriele Centazzo (2012).

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l nuovo sistema “Meccanica” firmato “demode engineered by Valcucine” presenta ante per la cucina dall’intelaiatura leggera, realizzate in modo che i singoli elementi strutturali si uniscono tra loro unicamente attraverso giunzioni meccaniche. Questo esclude l’uso di colle riducendo a zero le emissioni di formaldeide. I telai del sistema di basi di “Meccanica” sono in ferro, materiale 100% riciclabile. Valcucine si impegna a recuperare il prodotto alla fine del ciclo di vita grazie alla Garanzia di recupero a fine vita: i telai vengono sabbiati e riverniciati per poter rientrare in ciclo come nuovi, per un sistema riutilizzabile al 90% e riciclabile al 100%. “Meccanica” di Valcucine incarna la possibilità di ridisegnare il futuro in modo diverso, promuovendo una nuova cultura dell’abitare e del vivere. www.valcucine.it 113


OGGETTI DESIGN MAGAZINE TOP GOURMET

MONETA In questa pagina: pentole “Monetavera by Moneta”, in Ceramica_01®, il primo rivestimento in ceramica lanciato da Moneta in Italia nel 2008. www.moneta.it

Monetavera by Moneta 114



OGGETTI DESIGN MAGAZINE TOP GOURMET

RISOLÌ In questa pagina: linea ‘Fusion Steel’ con manico inox 18/10 in alluminio pressofuso, antiaderente ad alto spessore, disponibile anche per l’ induzione.

Risolì Fusion Steel 116


vieni a scoprirli tutti su

www.risoli.com - info@risoli.com

risolisrl


OGGETTI DESIGN MAGAZINE TOP GOURMET

WMF In questa pagina: la nuova collezione tavola/gourmet in porcellana “Various”.

WMF Chef’s Edition e Various PROVVISTA DI UNO SMALTO ANTIGRAFFIO MOLTO PIÙ RESISTENTE DEI TRADIZIONALI PRODOTTI IN PORCELLANA, LA LINEA “VARIOUS” MANTIENE A LUNGO IL CALORE TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO WMF 118

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WMF In questa pagina: sopra, casseruole e pentola con coperchio in acciaio inox della nuova linea “Chef’s Edition”, design Metz & Kindler. A fianco, collezione in porcellana “Various”, composta da piatti e ciotole di diverse fogge e dimensioni, e ancora la “Chef’s Edition”.

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on la collezione “Various”, WMF offre la migliore qualità professionale Made in Germany per preparare, servire e conservare gli alimenti, e propone piatti, ciotole, piatti da forno e da servizio di varie fogge e dimensioni, combinando in egual misura funzionalità e design. Provvista di uno smalto antigraffio molto più resistente dei tradizionali prodotti in porcellana, oltre ad una straordinaria capacità di mantenere a lungo il calore, “Various” è adatta all’uso quotidiano come alle occasioni speciali, dimostrandosi perfetta in ogni circostanza grazie alla lavorazione di alta qualità e all’estetica semplice. Inoltre, i singoli elementi possono essere combinati liberamente e impilati l’uno sull’altro con estrema facilità, migliorando così l’organizzazione e la gestione dello spazio in cucina, mentre sono disponibili anche coperchi in silicone per la copertura di piatti e ciotole.

Funzionalità e flessibilità contraddistinguono del resto anche l’altra proposta WMF, ovvero la nuova linea “Chef’s Edition” per cucinare a casa propria come in un ristorante gourmet. Composta da tre casseruole con coperchio e una padella, la collezione è ideale per la preparazione di salse e soffritti, caratterizzata da un lungo manico che evita il pericolo di avvicinarsi troppo alla fonte di calore. Tutte le pentole sono in materiale multistrato, garanzia di un controllo preciso della temperatura e una rapida e uniforme diffusione del calore, utilizzabili in forno fino a 200 gradi e su qualsiasi piano cottura. Molto importante anche la funzione svolta dal pesante coperchio in acciaio inox, utile ad assicurare una fuoriuscita controllata del vapore, mentre il pratico misuratore interno consente di tenere sempre sotto controllo la quantità di liquido versato in pentola. www.wmf.it 119


OGGETTI DESIGN MAGAZINE TOP GOURMET

SAMBONET In queste pagine: la nuova collezione “12’O’Clock”, design Centro Stile Sambonet, e, qui a destra, la celebre “Pesciera”, design Roberto Sambonet, nella versione Limited Edition 999 PCS. 120


Sambonet 12’O’Clock ELABORATA DAL CENTRO STILE SAMBONET, QUESTA COLLEZIONE PERMETTE DI SERVIRE DIRETTAMENTE DALLA CUCINA ALLA TAVOLA CON ACCESSORI ABBINABILI FRA DI LORO TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO SAMBONET

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razie alla perfetta combinazione di funzionalità, dal Centro Stile Sambonet, hanno dato origine anche design e materiali di alta qualità, la collezione ad una collezione di accessori formata da un originale “12’O’Clock” di Sambonet permette di servire le sottopentola, una morbida presina e un ceppo coltelli pietanze più prelibate direttamente dalla cucina “universale”, dotato di sottili fili di nylon per adattarsi alla tavola. In acciaio inox 18-10, con fondo sandwich a qualsiasi tipo di lama. Abbinabili e interscambiabili ad alto spessore per un’ottimale conducibilità termica, la fra loro, gli accessori esprimono uno spirito giovane e linea si distingue per le ampie impugnature delle pentole design-oriented, che non trascura tuttavia il calore della e il pomello dei coperchi, tutti realizzati in morbido cucina tradizionale, simboleggiato dal color “coccio” che silicone per evitare scottature e offrire stabilità, sicurezza caratterizza l’intera collezione. “12’O’Clock” è adatta per e comodità di presa. La sofisticata combinazione dei tutti i tipi di cottura, compresa l’induzione, facile da materiali e il carattere innovativo del progetto, elaborato pulire e lavabile in lavastoviglie. www.sambonet.com 121


OGGETTI DESIGN MAGAZINE CONCEPT STORE

Insight Concept Store Bari Un’idea che prende forma in uno spazio di 130 metri quadri nel cuore del centro storico di Bari: questo è Insight Concept Store, tra design, moda e accessori. Si trova all’interno di un capannone fatto di camerini sospesi, casse con le ruote, scalinate in legno e un allestimento unico nel suo genere. Il mood architettonico dello store si estende alla proposta dei brands, dal gusto nord europeo. Da Insight i giovani stilisti emergenti affiancano designers affermati attraverso un display itinerante, creando una cornice per mostre, workshop ed eventi culturali. Info 080 524 1557

Via Garibaldi 12 Genova Il lifestylestore Via Garibaldi 12 si trova al piano nobile di Palazzo Campanella, edificio cinquecentesco iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dal 2006. Il dialogo tra antico e contemporaneo è la principale caratteristica dell’allestimento creato da William Sawaya, attraverso il quale la Famiglia Bagnara ha voluto proporre una selezione singolare di oggetti, diversi per stili e tendenze. Luogo suggestivo e accattivante, Via Garibaldi 12 propone regali e complementi d’arredo in linea con le ultime tendenze del design, da Marcel Wanders a Renzo Piano e molti altri. www.viagaribaldi12.com

3M Center Stoccolma È stato naugurato a Stoccolma il nuovo 3M Nordic Innovation Center in Sweden, uno spazio che nasce per mettere a disposizione dei visitatori una suggestiva galleria di soluzioni e prodotti tecnologici 3M, pensato per avvicinare e coinvolgere aziende e professionisti, facendo loro vivere e percepire la straordinarietà dei materiali, delle tecnologie e dei prodotti 3M. Il Centro, realizzato in collaborazione con 3M DesignLab, l’architetto svedese Alexander Ahnebrink e 3M GTG per il sistema digitale interattivo, offre al visitatore un seducente percorso modulare che si traduce in una ricca esperienza conoscitiva, emozionale ed estetica. www.3m.com

Dondup Casa Milano Il primo monomarca Dondup, 400 mq su due livelli, ha aperto lo scorso anno a Milano in via Sirtori 34. Al primo livello si trovano le collezioni di abbigliamento uomo-donna e, al piano superiore, un ristorante, con una piccola cucina in cui vengono proposti piatti tipici made in Italy. Caratterizzata da un mix di legno e cemento grezzo, con dettagli e finiture in ferro battuto e un’illuminazione che cambia a seconda dei momenti della giornata, la boutique ospita anche profumi e prodotti di bellezza, accessori e oggetti di design per la casa ed è concepita come un laboratorio dove sperimentare meccanismi innovativi legati al mondo del retail. www.dondup.it

Zerogloss Design Store Vicenza Un vecchio capannone anni ’60, un’attività dismessa, un progetto di recupero e di “second life” per l’edificio e per le persone che lo vivono. Zerogloss Design Store propone complementi d’arredo e oggetti di design per la casa inseriti in un allestimento ruvido ed essenziale ispirato alla connotazione industriale dello spazio. La fabbrica, ormai inserita nel tessuto cittadino, torna a vivere con nuove funzionalità e diventa un contenitore creativo dalla forte valenza culturale e simbolica, grazie anche ai numerosi eventi che nel corso dell’anno vengono ospitati all’interno della struttura, ultimo dei quali il Lavazza Coffee Moments con degustazione di caffè e biscotti. www.zerogloss.it 122


MORANDIN TREVISO In questa pagina: il nuovo allestimento primavera 2013 con l’installazione “Soffi in Vetro”, design Stefano Morandin (2010/2011).

Concept Store È LA SEZIONE DELLA RIVISTA DEDICATA AI PIÙ INNOVATIVI PUNTI VENDITA DEL COMPLEMENTO D’ARREDO PER LA CASA, LA TAVOLA E IL GOURMET 1233


OGGETTI DESIGN MAGAZINE CONCEPT STORE

MORANDIN In queste pagine: l’allestimento in corso del “Temporary Space” dedicato alle collezioni della vetreria Venini di Murano. “Tavolo Memo 1958”, design Stefano Morandin, realizzato com materiali di recupero.

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Morandin Treviso UN NEGOZIO DALL’IDENTITÀ MULTIPLA E AFFASCINANTE. UN CONCEPT SPAZIALE, NARRATIVO CHE SI DIPANA IN UN ANTICO PALAZZO STORICO TRA MILLE SORPRESE TESTO RACCOLTO DA OMBRETTA BERTINI FOTO FABIO MIALICH 125


OGGETTI DESIGN MAGAZINE CONCEPT STORE

MORANDIN In queste pagine: l’allestimento di primavera 2013 dedicato alle collezioni di Kosta Boda, con la tavola realizzata con oggetti disegnati da Ulrica Hydman Vallien. L’installazione luminosa “Soffi in Vetro” è firmata Stefano Morandin.

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MORANDIN In queste pagine: panoramiche dello showroom nella versione primavera 2013. A sinistra, l’allestimento dedicato alle collezioni Kosta Boda. Sopra, serie di vasi Rosenthal. Gli arredi, tutti in vendita, sono parte integrante del concept, come il tavolo in mogano (qui a destra) “Materia” (10 m), design Stefano Morandin, un pezzo unico ricavato da un tronco enorme, con supporti che vengono utilizzati per puntelli nei settori industriali.

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ospeso tra negozio, galleria d’arte e showroom, Morandin sorge nel cuore di Treviso in un prezioso edificio del Trecento, prima palazzo e poi fornace. Due piani, cinque vetrine, un affaccio su Via Palestro e uno sul fiume Cagnan rendono Morandin una realtà unica in grado di restituire al massimo del loro fascino le creazioni dei marchi più illustri del design italiano e internazionale: Baccarat, Kosta Boda, Herend, Meissen, Rosenthal,Venini, Bernardaud, Christofle, Alessi e tanti altri. Ben al di là della tradizionale idea di negozio, i suoi spazi duttili e multiformi innestati sull’antica pianta del palazzo permettono cambiamenti di allestimento in linea con le tematiche stagionali così come l’organizzazione di mostre ed eventi con artisti internazionali.

“Di base”, spiega Stefano Morandin, terza generazione della famiglia alla guida dell’azienda, “il negozio vive quattro trasformazioni maggiori nel corso dell’anno: il ‘bazaar’ di gennaio-febbraio, la Pasqua, le arti della Convivialità e della Cucina e il Natale, che costituisce l’evento-chiave con un completo re-design degli interni del negozio, compresi gli arredi. Questi ultimi, tutti in vendita, sono parte integrante del nostro concept”. Ma come è nato questo negozio così particolare? “Tutto è iniziato da una mia riflessione su come promuovere l’attività in modo unico e differente, riuscendo a comunicare la nostra mission, la storia e le idee della nostra azienda a un mondo della vendita al dettaglio sempre più complesso e standardizzato” spiega Morandin. 127


OGGETTI DESIGN MAGAZINE CONCEPT STORE

MORANDIN In queste pagine: qui sopra, la composizione pittorica “Futura” realizzata sulla porta d’ingresso dell’ascensore, design Stefano Morandin. La ricchezza e la flessibilità degli ambienti che compongono i due piani di Morandin si riflettono nelle diverse possibilità espressive dei singoli allestimenti, come quello dedicato sia alle collezioni di Kosta Boda sia alle sculture di Bertil Vallien

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Il punto di partenza è il cliente, spesso insoddisfatto dalle solite dinamiche di acquisto, alla ricerca di una nuova e più gratificante dimensione. L’idea è aprire un canale di comunicazione autentico con il cliente, “toccargli l’anima” amplificando gli elementi non tangibili del prodotto, come la sua storia, i suoi valori, la personalità del designer, trasmettendo questi elementi attraverso il genius loci dello spazio al consumatore. Un approccio narrativo in cui la presentazione del prodotto risveglia, attraverso gli oggetti, le emozioni sopite dell’infanzia, creando una connessione magica fra la persona, il suo mondo interiore e l’oggetto stesso. Lo spazio non è classificabile in modo univoco, ma assume differenti caratteri, con messaggi diversi a seconda del momento. Un’identità che, spiega Stefano Morandin, “è più che

la somma delle sue parti”. Bisogna poi “mettere questi concetti di fronte ai nostri clienti, permettendo loro di assimilare una propria visione per poi trasferirla agli ambienti in cui vivono e lavorano”. A testimonianza della validità di questo concept, Morandin è stato insignito nel 2011 del prestigioso “GIA Global Innovator Award” americano, promosso dall’International Home + Housewares Show e dall’International Housewares Association (IHA), e del “GIA Global Honoree”, premi speciali a negozi di eccellenza scelti secondo il concept, lo store design, il layout delle vetrine, il servizio al cliente e i contenuti d’innovazione. “Il negozio è il display”, ha dichiarato Morandin alla premiazione, echeggiando la celebre asserzione di Marshall McLuhan. Come in un masque contemporaneo: una festa per gli occhi. www.morandinregali.com

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GIOIELLERIA PATRIZI In queste pagine: l’architetto Ulderico Lepreri, che ha ristrutturato la Gioielleria Patrizi a Roma in Via Parioli. Sopra, uno scorcio della gioielleria. A destra, la volta ellittica con il lampadario di Murano disegnato da Lepreri su misura e realizzato nella vetreria Renzo del Ventisette di Milano. Nella pagina a destra, totem ellittico dorato, asse prospettico attorno a cui ruotano le vetrine.

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Gioielleria Patrizi Roma NELL’ESCLUSIVO QUARTIERE PARIOLI L’ULTIMO PROGETTO DELL’ARCHITETTO ULDERICO LEPRERI. DA UN’IDEA DI CINZIA PATRIZI, PREZIOSI SU MISURA, ARGENTI E ACCESSORI UOMO TESTO MARIELLA ORLANDO FOTO ARCHIVIO GIOIELLERIA PATRIZI 131


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GIOIELLERIA PATRIZI In queste pagine: alcune panoramiche della gioielleria. La colorazione naturale dei legni preziosi caratterizza un ambiente dalle armoniche superfici curve e dagli eleganti volumi ellittici.

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Gioielli su misura esposti su superfici semplici, realizzate in materiali pregiati quali il rovere, l’ebano e la foglia oro e valorizzati da un sistema illuminotecnico a Led

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’ultimo lavoro dell’architetto Ulderico Lepreri, specializzato da oltre 22 anni nella progettazione e realizzazione di punti vendita per i brand d’alta gamma, è la ristrutturazione della Gioielleria Patrizi di Roma, nel quartiere Parioli, ripensata come un piccolo scrigno dotato di elementi espositivi inseriti a sorpresa lungo il percorso secondo l’originale concezione dello “spazio emozionale” che è una delle cifre stilistiche dello Studio Lepreri. L’originario negozio, a pianta rettangolare, è stato trasformato in un ambiente ellittico a doppia altezza con l’inserimento di un soppalco che si apre verso il basso attraverso una volta sfondata con balcone. L’asse generatore dello spazio è marcato da un lampadario elicoidale con brìndoli in vetro di Murano, che si susseguono lungo una spirale. Il soppalco, a sua volta, è collegato al piano terra da una scala integrata nelle boiserie, con corpi illuminanti disposti lungo i gradini. Come sempre la luce concorre alla creazione di un’atmosfera di raffinata opulenza grazie all’ebano, alla foglia d’oro e

ai toni caldi del legno di rovere e dell’acero con masselli dorati, evidenziati da un sapiente progetto illuminotecnico. Al centro di questo paesaggio interno sontuoso e minimale, aristocratico e accogliente, incontriamo un totem ellittico dorato che definisce l’asse prospettico intorno al quale ruotano le vetrine espositive, dotate di cornici curvate in pendant con l’ambiente e contenenti gioielli e argenti esposti dentro scrigni dorati in sequenza ellittica. Gli elementi curvi verticali sembrano sospesi dalla pavimentazione grazie a una fonte luminosa che evidenzia il perimetro. Il banco vendita è incassato in un’alcova scavata nella continuità dell’arredo, a sottolineare ulteriormente la conformazione curvilinea dell’insieme. Il soppalco, di appena 10 mq, è stato pensato per accogliere due privé per la vendita riservata, con sistemi espositivi collocati lungo le pareti. Caratterizza il progetto una totale trasparenza con l’ambiente esterno, resa possibile grazie a una grande parete in vetro che contiene il portale di ingresso e le vetrine sulla strada. www.uldericolepreri.com 133


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QUALITY LIVING VERONA In queste pagine: alcuni esempi dell’alto livello di ricerca di immagine e comunicazione raggiunto dagli esperti di visual di Quality Living per gli allestimenti delle loro vetrine, che hanno motivato il riconoscimento del premio “Martin Pegler Excellence for visual merchandising” (2012/2013), assegnato durante la cerimonia di premiazione del “GIA Global Innovator Award 2012/2013” svoltasi a Chicago.

Quality Living Verona PUNTO VENDITA D’AVANGUARDIA VOTATO ALLA RICERCA DELLA QUALITÀ NELL’ABITARE, SI È AGGIUDICATO IL 1° POSTO ALLE FINALI DEL “GIA GLOBAL INNOVATOR AWARD”2012-13 TESTO MARIELLA ORLANDO FOTO ARCHIVIO QUALITY LIVING 134


QUALITY LIVING GIA GLOBAL INNOVATOR AWARD 2012/2013 Quality Living, concept store veronese dedicato alla qualità dell’abitare a 360 gradi, dagli immobili agli arredi, fino ai complementi per la casa, la tavola e la cucina, è il vincitore del GIA Global Innovator Award 2012-13, il riconoscimento internazionale riservato ai punti vendita di oggettistica e articoli per la casa, tableware e kitchenware, che si distinguono per la”capacità di introdurre elementi significativi di innovazione nelle modalità di esposizione, promozione e relazione con la clientela”. Nell’edizione 20122013 sono entrate in finale 20 Nazioni, rappresentative dei 5 Continenti. Sono stati 23 i negozi finalisti presenti a Chicago, già vincitori nei rispettivi Paesi nel corso della competizione nazionale avvenuta nel 2012. La cerimonia svoltasi a Chicago ha consegnato a “Quality Living” ben due riconoscimenti: il “GIA Global Honoree” - vinto insieme a USA, Canada, Olanda e Nuova Zelanda - e il premio speciale “Martin Pegler Excellence for visual merchandising” che ha visto come unico vincitore il concept store veronese per gli “innovativi concept espositivi interni ed esterni”. Ricordiamo che la vittoria di Quality Living è stata decretata dalla rivista Casastile, promotrice in Italia del prestigioso concorso internazionale, durante il Primo Summit del settore “Tavola – Cucina – Regalo” svoltosi durante Macef /settembre 2012.www.qualitylivingverona.it 135


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QUALITY LIVING VERONA In queste pagine: gli spazi dedicati all’apparecchiatura della tavola, agli arredi e utensili da cucina. Sopra, l’area “cucina attrezzata” dove si svolgono i corsi rivolti ai clienti, condotti da Chef professionisti che esplorano e propongono diverse tipologie di cibi, adoperando gli utensili in esposizione. Panoramica dei prodotti delle collezioni “Easy Home”, sezione della tipologia abitativa che privilegia ergonomia, design accessibile e maneggevolezza. Le proposte d’arredo si estendono a tutte le aree della casa, dal salotto alla cucina, dalla camera da letto al bagno e al corredo.

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ato dalla collaborazione tra due storici operatori del mercato immobiliare di Verona, Zanza Immobili e Fedrigoli Costruzioni, e ubicato nel centro storico della città, Quality Living è un innovativo concept store che propone in un unico luogo molteplici soluzioni all’abitare di qualità, che vanno dalla proposta di vendita di appartamenti in propri complessi immobiliari agli arredi e agli oggetti per la casa, con servizi personalizzati e consulenza nel design d’interni. Sui cinque piani dell’affascinante palazzo storico di Piazza Viviani, a Verona, vengono sviluppati i vari spazi della casa, differenziati in termini d’offerta in due segmenti specifici di mercato: “Easy Home” e “Prestige Collection”. Lo store rispecchia un’attenta e costante ricerca a livello internazionale

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delle novità nel campo dell’arredamento e dell’ interior design, combinata a una moderna intuizione in termini di struttura dello store, che permette al visitatore di vivere lo spazio in maniera coinvolgente e interattiva, dall’arredo all’oggetto. Presso Quality Living è presente una “grande, attrezzatissima area kitchen” in cui gli Chef, che tengono i corsi di cucina, mettono in evidenza i prodotti presenti nel punto vendita attraverso la preparazione dei diversi piatti, insegnando al tempo stesso l’uso di tutti gli utensili usati per realizzarli. Ricordiamo infine che la sede veronese di “Slow Food” si trova presso la struttura di Quality Living, con tutti i vantaggi che questo comporta, e che il calendario ben dettagliato dei corsi di cucina, gestiti tutti da Chef rinomati, è reperibile sul sito www.qualitylivingverona.it 137


OGGETTI DESIGN MAGAZINE CONCEPT STORE

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CRC In questa pagina: arredi CRC per l’allestimento di sport &fashion store. L’innovativo sistema d’arredi su misura R|evolution dà la possibilità di personalizzare ogni ambiente con flessibilità ed eleganza.

CRC R | evolution L’ARREDO SU MISURA PER NEGOZI DI CRC PRESENTA LA COLLEZIONE R | EVOLUTION: UN INSIEME DI CONCETTI ESPOSITIVI STRUTTURABILI E INTEGRABILI FRA DI LORO TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIVIO CRC

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE CONCEPT STORE

CRC In queste pagine: sopra, collezione R|evolution versione store abbigliamento. Sotto, la linea R|evolution nell’allestimento per negozio o showroom di casalinghi.

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CRC In questa pagina: il nuovo sistema espositivo modulare R|evolution, che comprende arredi integrabili per diverse tipologie di negozi, dal food all’abbigliamento, qui in versione fashion store.

Design, modularità, materiali e finiture che definiscono lo spazio senza invaderlo. Le collezioni CRC esprimono il connubio tra sapienza artigianale e tecnologia contemporanea

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iretto oggi da Fabio Pedroni Ratti, il brand CRC, nato nel 1949 dall’inizativa di Lucio Ratti, abile artigiano fondatore della Carpenteria Ratti Caronno, a Milano, ha rivoluzionato il mondo degli arredi per negozio. Il valore base dell’azienda è da sempre la passione per il linguaggio della qualità, fondata sulla continuità con la tradizione artigianale e al tempo stesso con la ricerca tecnologica. Specializzata nella realizzazione di arredamenti su misura, CRC produce internamente tutti gli elementi per arredare il negozio, tenendo conto della tipologia di prodotto e degli spazi a disposizione, studiando insieme al rivenditore come presentarli nel modo migliore. Un consolidato know-how nella lavorazione di metallo, legno, laminati e vetro assicura la scelta di materiali e applicazioni in grado di garantire elevata efficienza, perfette finiture, funzionalità ed estrema durevolezza. Innovazione di prodotto, un marketing aggressivo capace di monitorare i

ritmi di mercato e un comparto produttivo e logistico che offre un servizio in tempo reale hanno reso possibile un fatturato in crescita continua grazie al lavoro di oltre 60 persone e 12 laboratori esterni per più di 600 tonnellate di mobili prodotti e distribuiti annualmente nel mondo. CRC presenta oggi la nuova collezione R|evolution, sistema espositivo modulare, sintesi dell’evoluzione di un’idea nata dalla passione dei fondatori ed espressa dall’esperienza e dalla capacità produttiva e di ingegnerizzazione di CRC. Mensole, espositori, accessori dal design lineare ed elegante, atto a presentare al meglio ogni oggetto; volumi abbinati in modo estremamente flessibile. Pensato con un intelligente approccio d’intercambiabilità, R|evolution è composta di elementi diversi che si possono togliere, aggiungere o integrare a discrezione del cliente, intervenendo su un mix di materiali e soluzioni per meglio combinare design, funzionalità ed ergonomia. www.crc.it 141


OGGETTI DESIGN MAGAZINE FIERE PROPOSTE 2013

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orna dal 7 al 9 maggio 2013 l’appuntamento annuale di Proposte. Anteprima Mondiale del Tessuto d’Arredamento e del Tendaggio presso il polo fieristico di Villa Erba a Cernobbio. L’edizione 2012 ha accolto 104 espositori e oltre 6.000 visitatori, con una percentuale di stranieri in aumento dal 61% del 2011 al 64,5% del 2012. Annunciato da una campagna pubblicitaria audace e provocatoria, l’invito lanciato a espositori, visitatori e giornalisti è sintetizzato nello slogan “Always on the move” (Sempre in movimento). L’idea è quella di un rinnovamento continuo, di un atteggiamento positivo e propositivo nonostante le difficoltà della crisi: un monito a rimanere al passo con i tempi, a investire in ricerca e tecnologia, nella consapevolezza che è proprio nei momenti più difficili che l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie trovano terreno fertile. Un patrimonio di creatività e sapienza tecnologica che le oltre 100 aziende espositrici selezionate hanno deciso di presentare a Villa Erba, a testimonianza del valore di una Fiera che si è contraddistinta negli anni per le proposte più prestigiose

per i tessuti di fascia alta, lusso ed extra-lusso. Molte le iniziative collaterali, che sono dedicate quest’anno alla sperimentazione artistica, a partire dagli “azulejos” della visual designer Valeria Corbella, realizzati con i tessuti degli espositori: tipico ornamento dell’architettura portoghese, l’azulejos si declina in una nuova versione per mostrare le infinite possibilità decorative del tessuto, esprimendo la grande energia imprenditoriale europea. Attesa nel grande Padiglione Centrale anche la mostra di Svetlana Kuliskova, artista di origine ceca nota per la tecnica Art Protis, con la quale compone quadri, arazzi, tappeti, tessuti per arredamento e per abbigliamento. Forte quest’anno la presenza della stampa specializzata, con 29 case editrici di cui 16 italiane e 13 estere, mentre la libreria Book Village proporrà una selezione di volumi dedicati al design, all’arte, all’arredamento e alla moda. Prevista invece per l’8 maggio la tradizionale serata musicale che ospiterà il tenore Pietro Mazzocchetti e la pianista Irene Veneziano, con un “Recital a inviti” che include brani di Chopin, Debussy, Donizetti, Verdi e Liszt. www.propostefair.it

WORLD W O ORLD RLD PREVIEW PREVIE REVI REVIE R EVIE EW OF FURNISHING FABRICS AND CURTAINS VILLA ERBA CERNOBBIO (COMO) ITALY SPECIALIZED EXHIBITION ENTRANCE BY INVITATION ONLY PROPOSTE SRL L VIALE SARCA 223 20126 MILANO ITALY PHONE +39 02 6434054 WWW.PROPOSTEFAIR.IT

Proposte 2013 Villa Erba Cernobbio SOSTENUTA DA ASCONTEX PROMOZIONI E CONSORZIO PROMOZIONE TENDAGGIO ITALIANO, TORNA A VILLA ERBA LA FIERA SPECIALIZZATA PIÙ ESCLUSIVA PER IL TESSILE DI ALTA GAMMA TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO PROPOSTE

“PROPOSTE” VILLA ERBA In questa pagina: ingresso di Villa Erba e arrivo del battello con i visitatori dalle stazioni di Como all’attracco di Villa Erba. Sotto, ingresso del moderno polo fieristico, progettato dall’architetto Mario Bellini, e immagini delle collezioni dei tessuti d’arredo di alcuni espositori. Ricordiamo che l’ingresso alla fiera è possibile solo su invito.

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PROPOSTE 2013 Villa Erba Cernobbio 07-09 Maggio 2013

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GIOVANNI RASPINI Nuova Boutique a Milano Dal 9 Aprile 2013

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MESSE FRANKFURT Interior Lifestyle Japan Tokyo Big Sight 05-07 Giugno 2013

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MESSE FRANKFURT Tendence 2013 Fiera di Francoforte 24-27 Agosto 2013

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FIERA MILANO Macef Plus.com 12-15 Settembre 2013

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BIG+BIH Bangkok International Gift Fair and International Houseware Fair BITEC Bangkok 19-23 Aprile 2013

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Il Salone del Mobile di Milano Euroluce e SaloneUfficio 09-14 Aprile 2013

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Tortona Design Week Milano 09-14 Aprile 2013

7|8|9 MAY 2013

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ilo d del.

OGGETTI DESIGN MAGAZINE FIERE MESSE FRANKFURT TENDENCE

MESSE FRANKFURT “TENDENCE”

Tendence 2013 Francoforte “TARIFFA SPECIALE AGEVOLATA” PER GLI ESPOSITORI CHE PARTECIPANO AD ALTRE FIERE DI MESSE FRANKFURT NEL 2013 E DURATA DI 4 GIORNI, DA SABATO 24 A MARTEDÌ 27 AGOSTO

In queste pagine: dall’alto, Detlef Braun, membro del Consiglio di Amministrazione di Messe Frankfurt, Stephan Kurzawski, Senior Vice President Consumer Goods & Sales di Messe Frankfurt, Nicolette Naumann, Vice Presidente delle manifestazioni Ambiente” e “Tendence”. In “Galleria”, sessione “Create la vostra X-mas vetrina”: lezioni per realizzare nel negozio le migliori vetrine di tendenza, durante lo workshop “Window Dressing Live”.

TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIVIO MESSE FRANKFURT / PIETRO SUTERA 150

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE NUOVI SHOWROOM

BOUTIQUE GIOVANNI RASPINI In questa pagina: rendering della nuova Boutique Giovanni Raspini in Corso Monforte 7 a Milano. L’inaugurazione è prevista il 9 aprile durante Il Salone del Mobile. Qui sotto, l’architetto Giovanni Raspini al lavoro nel suo studio di Arezzo. Sotto, immagine della campagna pubblicitaria Raspini 2013 dedicata alla linea “Coral” e la Boutique di Arezzo

.. Milano

INTERIOR LIFESTYLE JAPAN Dal 5 al 7 Giugno 2013 avrà luogo presso il quartiere fieristico “Tokyo Big Sight Ariake” la XXIII edizione di Interior Lifestyle Japan / Ambiente Japan / Heimtextil Japan / Home Design Japan. Si tratta dell’evento fieristico più importante del Giappone nel settore arredamento per la casa e costituisce un appuntamento di riferimento per gli importatori e operatori locali della fascia medio-alta. Partecipare a “Interior Lifestyle Japan” è un’eccellente strategia per aumentare le vendite e la visibilità dei marchi sui mercati orientali, per analizzare la concorrenza, conquistare nuovi clienti, nonché per rafforzare i rapporti con i compratori giapponesi ed esteri. Il vostro contatto per partecipare: Messe Frankfurt Italia Milano ina.ridolfo@italy.messefrankfurt.com linda.borromeo@italy.messefrankfurt.com Tel. 02 88 0778 1 Fax 02 72 0080 53 www.messefrankfurtitalia.it

Nuova Boutique di Raspini a Milano GIOVANNI RASPINI A SAN BABILA. L’ARGENTIERE TOSCANO SPOSTA LA SUA BOUTIQUE MONOMARCA MILANESE IN CORSO MONFORTE 7, LA VIA DEL DESIGN E DELLE LUCI TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO GIOVANNI RASPINI

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uova sede per la boutique milanese di Giovanni Raspini. L’argentiere toscano si sposta infatti in zona San Babila, proprio accanto all’abside della Chiesa omonima, una delle più antiche e cariche di storia della città. Situata per l’esattezza in corso Monforte 7, sul lato esterno della piazza, la boutique monomarca di Giovanni Raspini è in perfetta sintonia col mood delle Boutique di Roma, Monaco di Baviera e Arezzo: un sorprendente spazio minimalista basato sul dialogo del bianco e del nero, illuminato dai riflessi dei gioielli e degli oggetti della linea casa. Da corso Garibaldi a corso Manforte, Giovanni Raspini sceglie la via del design e delle luci, con cinque ampie vetrine d’angolo in un bel palazzo novecentesco

decorato dalle sculture in pietra del “caducèo”, il bastone di Mercurio con i due serpenti attorcigliati, simbolo del commercio. Una posizione certamente di grande fascino e prestigio, se si pensa che poco oltre, al civico 23 di palazzo Cicogna Mozzoni, vi era in passato lo studio di Lucio Fontana, fondatore del movimento spazialista, dove dal 1952 al 1968 il grande artista ha creato i suoi capolavori. Dall’altra parte della strada invece, l’imponente galleria di negozi costruita con la stessa pregevole architettura anni Trenta dei palazzi di San Babila. Durante la settimana del Salone del Mobile di Milano, la boutique Giovanni Raspini ospiterà l’evento “Dimitris Zoz, il principe del denim. Poltrone e sedie disegnate dallo stilista Dimitris Zoz”. www.raspini.it

Interior Lifestyle Japan Tokyo BRAND DI MESSE FRANKFURT, LA FIERA “INTERIOR LIFESTYLE JAPAN” GIUNTA ALLA SUA XXIII EDIZIONE È DIVENTATA L’EVENTO-MUST PER L’INTERIOR DESIGN IN ESTREMO ORIENTE TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO UFFICIO STAMPA MESAGO-MESSE FRANKFURT 147

OGGETTI DESIGN MAGAZINE FIERE BITEC BANGKOK BIG+BIH

DITP Call Center 1169

BIG+BIH Bangkok Aprile 2013

L’edizione BIG+BIH Aprile 2013 coprirà uno spazio espositivo di 40.000 mq all’interno della BITEC, dove alcuni interpreti saranno disponibili per facilitare le transazioni commerciali

APPUNTAMENTO AD APRILE PER LA PIÙ PRESTIGIOSA FIERA ASIATICA DEDICATA AL SETTORE LIFESTYLE, CHE PROPONE UN IMPORTANTE AMPLIAMENTO DELL’AREA DESIGN

Saranno disponibili navette gratuite dalla stazione del treno progetti dei top designers nella Design Hall, l’esposizione di fino alla BITEC. prodotti thailandesi con certificazione DEmark e molto altro. • In esclusiva per i nostri partners internazionali, • Attività ed esposizioni speciali in numerose categorie vi all’aeroporto di Suvarnabhumi potrete utilizzare la coda saranno rivelatrici e d’ispirazione, ricche di idee creative e “fast track” per l’immigrazione, il conveniente servizio tendenze. Maggiori dettagli saranno disponibili in seguito. di trasporto con navetta dall’aeroporto alla BITEC e • Precedenti rilevazioni hanno mostrato che gli eventi all’Hotel. Inoltre, il deposito bagagli, la VIP lounge e BIG+BIH sono ben organizzati, ben percepiti, ben accettati, alcuni interpreti saranno a disposizione per facilitare le orientati al risultato, adeguati alla domanda del mercato, complessivamente soddisfacenti per i partecipanti. transazioni commerciali. • È un evento grandioso e prestigioso. Gli stands e le aree • Benefici per tutti. I partecipanti hanno beneficiato in espositive coprono oltre 40.000 mq all’interno della BITEC. misura crescente da BIG+BIH. Lo scorso anno gli acquisti • L’Area Design occupa uno spazio maggiore che in passato e il valore delle ordinazioni ammontava a 2.000 milioni di con un incremento del 20%. La Design Hall è stata ingrandita bath (la moneta thailandese) e la fiera è stata visitata da per mostrare distintamente la progettazione creativa dei oltre 80.000 partecipanti. prodotti, divenendo spaziosa e conveniente per la vostra Gli imprenditori che desiderano presentare idee e prodotti navigazione in internet, selezione e ordinazione. alle 2 edizioni annuali di BIG+BIH (aprile e ottobre) possono • Molti fantastici highlights delle vetrine di prodotto inviare la propria candidatura alla fiera. vi aspettano per essere sperimentati, come gli importanti DITP Call Center 1169 www.ditp.go.th

TESTO A CURA DI ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO BIG+BIH BANGKOK INTERNATIONAL GIFT AND HOUSEWARE FAIR

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IG+BIH è la più grande fiera asiatica dedicata alla BITEC, Bang-na, Bangkok, dal 19 al 23 Aprile 2013. Mr al settore lifestyle. La manifestazione fieristica Jirabool Vithayasingh, Segretario Generale della Federazione consente agli imprenditori di mostrare le loro capacità Thailandese per i Lifestyle Products (TLPF), elenca qui di seguito potenziali attraverso la creatività del design e altre le 9 motivazioni per le quali espositori e buyers dovrebbero iniziative messe in campo durante la fiera. I partecipanti partecipare a BIG+BIH Aprile 2013. provengono da diversi Paesi nel mondo: BIG+BIH agisce • Il momento è quello giusto. La data dell’evento cade dopo in qualità di centro dove imprenditori, buyers, venditori e le vacanze per le celebrazioni del Nuovo Anno Thailandese e business partners possono incontrarsi, scambiarsi idee e prima della manifestazione fieristica Gift & Premium a Hong stringere affari direttamente. Organizzata dal Dipartimento Kong (27-30 Aprile). I giorni delle negoziazioni commerciali per la Promozione del Commercio Internazionale (DITP), sono dal 19 al 21 Aprile e i giorni del commercio al dettaglio il Ministero del Commercio, sostenuta dalla Federazione per il pubblico sono dal 22 al 23 Aprile 2013. Thailandese per i Lifestyle Products (TLPF), formata da 7 • La location e i mezzi di trasporto sono convenienti. associazioni legate ai prodotti lifestyle, la 35° edizione di È facile raggiungere la BITEC attraverso la ferrovia BIG+BIH Aprile 2013 si svolgerà con il consueto successo sopraelevata BTS skytrain.

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Sommario



OGGETTI DESIGN MAGAZINE FIERE PROPOSTE 2013

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orna dal 7 al 9 maggio 2013 l’appuntamento annuale di Proposte. Anteprima Mondiale del Tessuto d’Arredamento e del Tendaggio presso il polo fieristico di Villa Erba a Cernobbio. L’edizione 2012 ha accolto 104 espositori e oltre 6.000 visitatori, con una percentuale di stranieri in aumento dal 61% del 2011 al 64,5% del 2012. Annunciato da una campagna pubblicitaria audace e provocatoria, l’invito lanciato a espositori, visitatori e giornalisti è sintetizzato nello slogan “Always on the move” (Sempre in movimento). L’idea è quella di un rinnovamento continuo, di un atteggiamento positivo e propositivo nonostante le difficoltà della crisi: un monito a rimanere al passo con i tempi, ad investire in ricerca e tecnologia, nella consapevolezza che è proprio nei momenti più difficili che l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie trovano terreno fertile. Un patrimonio di creatività e sapienza tecnologica che le oltre 100 aziende selezionate hanno deciso di presentare a Villa Erba, a testimonianza del valore di una fiera che si è contraddistinta negli anni per le proposte più prestigiose per

i tessuti di fascia alta, lusso ed extra-lusso. Molte le iniziative collaterali, che sono dedicate quest’anno alla sperimentazione artistica, a partire dagli “azulejos” della visual designer Valeria Corbella, realizzati con i tessuti degli espositori: tipico ornamento dell’architettura portoghese, l’azulejos si declina in una nuova versione per mostrare le infinite possibilità decorative del tessuto, esprimendo la grande energia imprenditoriale europea. Attesa nel grande Padiglione Centrale, anche la mostra di Svetlana Kuliskova, artista di origine ceca nota per la tecnica Art Protis, con la quale compone quadri, arazzi, tappeti, tessuti per arredamento e per abbigliamento. Forte quest’anno la presenza della stampa specializzata, con 29 case editrici di cui 16 italiane e 13 estere, mentre la libreria Book Village proporrà una selezione di volumi dedicati al des ign, all’arte, all’arredamento e alla moda. Prevista invece per l’8 maggio, la tradizionale serata musicale ospiterà il tenore Pietro Mazzocchetti e la pianista Irene Veneziano, con un “Recital a inviti” che include brani di Chopin, Debussy, Donizetti, Verdi e Liszt. www.propostefair.it

Proposte 2013 Villa Erba Cernobbio SOSTENUTA DA ASCONTEX PROMOZIONI E CONSORZIO PROMOZIONE TENDAGGIO ITALIANO, TORNA A VILLA ERBA LA FIERA SPECIALIZZATA PIÙ ESCLUSIVA PER IL TESSILE DI ALTA GAMMA TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO PROPOSTE

“PROPOSTE” VILLA ERBA In questa pagina: ingresso di Villa Erba e arrivo del battello con i visitatori dalle stazioni di Como all’attracco di Villa Erba. Sotto, ingresso del moderno polo fieristico, progettato dall’architetto Mario Bellini, e immagini delle collezioni dei tessuti d’arredo di alcuni espositori. Ricordiamo che l’ingresso alla fiera è possibile solo su invito.

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WORLD PREVIEW OF FURNISHING FABRICS AND CURTAINS VILLA ERBA CERNOBBIO (COMO) ITALY SPECIALIZED EXHIBITION ENTRANCE BY INVITATION ONLY PROPOSTE SRL VIALE SARCA 223 20126 MILANO ITALY PHONE +39 02 6434054 WWW.PROPOSTEFAIR.IT

7|8|9 MAY 2013


OGGETTI DESIGN MAGAZINE NUOVI SHOWROOM

BOUTIQUE GIOVANNI RASPINI In questa pagina: rendering della nuova Boutique Giovanni Raspini in Corso Monforte 7 a Milano. L’inaugurazione è prevista il 9 aprile durante Il Salone del Mobile. Qui sotto, l’architetto Giovanni Raspini al lavoro nel suo studio di Arezzo. Sotto, immagine della campagna pubblicitaria Raspini 2013 dedicata alla linea “Coral” e la Boutique di Arezzo

Nuova Boutique di Raspini a Milano GIOVANNI RASPINI A SAN BABILA. L’ARGENTIERE TOSCANO SPOSTA LA SUA BOUTIQUE MONOMARCA MILANESE IN CORSO MONFORTE 7, LA VIA DEL DESIGN E DELLE LUCI TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO GIOVANNI RASPINI

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uova sede per la boutique milanese di Giovanni Raspini. L’argentiere toscano si sposta infatti in zona San Babila, proprio accanto all’abside della Chiesa omonima, una delle più antiche e cariche di storia della città. Situata per l’esattezza in corso Monforte 7, sul lato esterno della piazza, la boutique monomarca di Giovanni Raspini è in perfetta sintonia col mood delle Boutique di Roma, Monaco di Baviera e Arezzo: un sorprendente spazio minimalista basato sul dialogo del bianco e del nero, illuminato dai riflessi dei gioielli e degli oggetti della linea casa. Da corso Garibaldi a corso Manforte, Giovanni Raspini sceglie la via del design e delle luci, con cinque ampie vetrine d’angolo in un bel palazzo novecentesco

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decorato dalle sculture in pietra del “caducèo”, il bastone di Mercurio con i due serpenti attorcigliati, simbolo del commercio. Una posizione certamente di grande fascino e prestigio, se si pensa che poco oltre, al civico 23 di palazzo Cicogna Mozzoni, vi era in passato lo studio di Lucio Fontana, fondatore del movimento spazialista, dove dal 1952 al 1968 il grande artista ha creato i suoi capolavori. Dall’altra parte della strada invece, l’imponente galleria di negozi costruita con la stessa pregevole architettura anni Trenta dei palazzi di San Babila. Durante la settimana del Salone del Mobile di Milano, la boutique Giovanni Raspini ospiterà l’evento “Dimitris Zoz, il principe del denim. Poltrone e sedie disegnate dallo stilista Dimitris Zoz”. www.raspini.it


.. Milano

INTERIOR LIFESTYLE JAPAN Dal 5 al 7 Giugno 2013 avrà luogo presso il quartiere fieristico “Tokyo Big Sight Ariake” la XXIII edizione di Interior Lifestyle Japan / Ambiente Japan / Heimtextil Japan / Home Design Japan. Si tratta dell’evento fieristico più importante del Giappone nel settore arredamento per la casa e costituisce un appuntamento di riferimento per gli importatori e operatori locali della fascia medio-alta. Partecipare a “Interior Lifestyle Japan” è un’eccellente strategia per aumentare le vendite e la visibilità dei marchi sui mercati orientali, per analizzare la concorrenza, conquistare nuovi clienti, nonché per rafforzare i rapporti con i compratori giapponesi ed esteri. Il vostro contatto per partecipare: Messe Frankfurt Italia Milano ina.ridolfo@italy.messefrankfurt.com linda.borromeo@italy.messefrankfurt.com Tel. 02 88 0778 1 Fax 02 72 0080 53 www.messefrankfurtitalia.it

Interior Lifestyle Japan Tokyo BRAND DI MESSE FRANKFURT, LA FIERA “INTERIOR LIFESTYLE JAPAN” GIUNTA ALLA SUA XXIII EDIZIONE È DIVENTATA L’EVENTO-MUST PER L’INTERIOR DESIGN IN ESTREMO ORIENTE TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO UFFICIO STAMPA MESAGO-MESSE FRANKFURT 147


OGGETTI DESIGN MAGAZINE FIERE MESSE FRANKFURT TOKYO

Le aziende sono suddivise in diverse aree quali Home, Kitchen Life, Everyday, Accent e Global. E tendenze e designers nelle sezioni Movement, Next, Japan Style e Talents

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ffascinata da sempre dal design europeo, Tokyo rappresenta un mix avvincente di tradizioni e alta tecnologia che ne fa uno dei centri culturali più vitali dell’Asia. Se i designer e gli architetti giapponesi sono ben conosciuti all’estero per le loro qualità di creatività, abilità tecnica e visione artistica, il ruolo preminente in fatto di design è stato finora giocato dai Paesi europei con una netta preminenza di Italia e Scandinavia. Di recente qualcosa si sta muovendo anche nel Sol Levante, con diverse iniziative mirate a definire la capitale nipponica come piattaforma ideale per presentare i giovani designer giapponesi e dare l’impulso ai nuovi marchi di design. In tal senso è fondamentale il ruolo di Interior Lifestyle Japan, appuntamento annuale n. 1 in Asia per

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l’interior design di alta fascia, brand di Messe Frankfurt. Proprio traendo vigore dal successo sia di Ambiente sia di Heimtextil, Interior Lifestyle Japan, alla sua XXIII edizione nel 2013, porta al mercato giapponese di alta fascia un concetto di evento combinato, in cui la Fiera si declina in tre settori: Ambiente Japan, Heimtextil Japan e Home Design Japan. L’edizione 2012, che ha visto la partecipazione di Martha Stewart come special guest, ha attratto notevole attenzione e grande plauso a livello internazionale. Più di 652 le aziende presenti (di cui 480 interne e 172 estere) da 39 Paesi del mondo, per un totale di 26.485 visitatori. Un ottimo risultato per Tokyo, che attraverso la Fiera ha voluto presentare i talenti giapponesi del futuro nel rinomato contest “Talents”, ambientato in un’area speciale dedicata


INTERIOR LIFESTYLE JAPAN TOKYO In queste pagine: panoramiche dell’edizione 2012 di Interior Lifestyle Japan. Questa importante fiera, evento must per il mercato orientale di fascia medio/ alta, vede lo svolgimento in concomitanza di due brand di successo di Messe Frankfurt: Ambiente Japan e Heimtextil Japan, insieme a Home Design Japan, che mette in campo i talenti giapponesi del design.

La scorsa edizione ha visto la presenza di 652 espositori da 39 Paesi e di 26.485 visitatori, di cui la maggior parte importatori o distributori della Grande Distribuzione Organizzata a giovani designer under 35, in gruppo o singolarmente, in cui promuovere prototipi rivolti ai buyer e ai produttori dei diversi segmenti del lifestyle, secondo la formula di successo già consolidata da anni alla fiera Ambiente. Il vincitore del contest sarà infatti invitato a Francoforte per l’edizione di Ambiente 2014. L’edizione 2013 di Interior Lifestyle Japan si terrà a Tokyo, dal 5 al 7 giugno 2013, presso la Big Sight West Hall, su un’area di oltre 31.000 metri quadri. L’edizione vedrà la suddivisione dei marchi in diverse aree, ognuna con un proprio concept e diversi eventi collaterali: Home (le ultime idee in fatto di arredi, illuminazione e tessili), Kitchen Life (nuove idee per accessori da cucina e complementi design per la tavola), Everyday (accessori per la casa, biancheria e

prodotti per la pulizia), Accent (fragranze per ambienti, cancelleria, abbigliamento, regalo), Global (brand di lifestyle da tutto il mondo). Infine altre quattro sezioni: Movement (una selezione di design trendy con esplorazione delle ultimissime tendenze), Next (dedicata ai giovani imprenditori), Japan Style (fusion tra abilità classiche giapponesi e design contemporaneo) e infine la sopracitata Talents, dedicata ai designer emergenti. Pienamente ripresasi dopo le sfide del 2011, il 2012 ha segnato un incremento dei visitatori del 10%. Quest’anno la fiera dovrà affrontare le ultime scintille di una difficile contingenza globale in cui tuttavia si intravedono già significativi e importanti segni di ripresa. www.interior-lifestyle.com www.messefrankfurt.com www.messefrankfurtitalia.com 149


OGGETTI DESIGN MAGAZINE FIERE MESSE FRANKFURT TENDENCE

Tendence 2013 Francoforte “TARIFFA SPECIALE AGEVOLATA” PER GLI ESPOSITORI CHE PARTECIPANO AD ALTRE FIERE DI MESSE FRANKFURT NEL 2013 E DURATA DI 4 GIORNI, DA SABATO 24 A MARTEDÌ 27 AGOSTO TESTO OMBRETTA BERTINI FOTO ARCHIVIO MESSE FRANKFURT / PIETRO SUTERA 150


ilo d del.

MESSE FRANKFURT “TENDENCE” In queste pagine: dall’alto, Detlef Braun, membro del Consiglio di Amministrazione di Messe Frankfurt, Stephan Kurzawski, Senior Vice President Consumer Goods & Sales di Messe Frankfurt, Nicolette Naumann, Vice Presidente delle manifestazioni Ambiente” e “Tendence”. In “Galleria”, sessione “Create la vostra X-mas vetrina”: lezioni per realizzare nel negozio le migliori vetrine di tendenza, durante lo workshop “Window Dressing Live”.

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE FIERE MESSE FRANKFURT TENDENCE

MESSE FRANKFURT “TENDENCE” MODERN CRAFTS In queste pagine: sopra e a lato, l’esposizione “Form 2012 The Best from Crafts and Industry” all’interno di Tendence 2012, presente anche quest’anno. Nella pagina a destra, in alto, la mostra 10+1, dedicata a un numero selezionato di giovani talenti nell’ambito di “Talents 2012”. In basso, alcuni scorci dell’area “Next” dedicata ai nuovi brand del design.

Tra “Giving” e “Living”, i nuovi “Talents” e “Next”, area dedicata alle giovani aziende, Tendence rappresenta il barometro per valutare l’andamento della seconda metà dell’anno

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rganizzata da Messe Frankfurt, Tendence è una natalizia 2013 e l’altro per la primavera 2014. Qui i buyers piattaforma irrinunciabile per confrontarsi sia con i troveranno tutto ciò che serve per un approccio creativo al buyers del mercato tedesco sia con quelli di tutti i più concetto del Giving: una gamma di prodotti originali, dai importanti Paesi dell’Est. Da quest’anno, la Fiera durerà classici agli articoli in controtendenza fino ai fast-sellers 4 giorni invece di 5, cioè da sabato 24 a martedì 27 agosto del momento. Gioielleria, accessori chic, prodotti fashion e 2013, a Francoforte. Il richiamo della prestigiosa location e dei cancelleria, inclusa una Watch Area dedicata agli orologi sono molteplici brand europei del design presenti a questa edizione una piccola selezione dell’enorme assortimento. Nella sezione mettono Tendence in grado di richiamare anche i top buyers Living espositori internazionali presenteranno il meglio in internazionali, perchè offre opportunità in più di scoprire le fatto di interior design, dagli ultimi accessori per la casa a ultime tendenze e di ottenere una panoramica dell’orientamento idee originali per una decorazione in linea con le stagioni. La delle vendite e dell’import/export internazionale. “Il mercato gamma dei prodotti include proposte di arredo contemporanee nazionale e internazionale dei beni di consumo ha bisogno, o tradizionali, tessili per la casa e piccoli arredi, come e richiede, una manifestazione fieristica come Tendence” lampade, accessori da esterni e da giardino. Nell’area dedicata spiega Nicolette Naumann, Vice Presidente di Ambiente e “Talents” (box a destra), i giovani designer presentano idee Tendence. “Qui il commercio fa convergere le nuove collezioni, originali per nuovi prodotti, molti dei quali saranno messi l’innovazione, i trend e il design, qui si incontra il settore in produzione. L’edizione 2012 ha registrato 46.000 buyers nella sua totalità. Tendenze rappresenta una realtà fermamente e retailers professionali da 92 Paesi diversi, con 1.852 consolidata, indispensabile nel paesaggio fieristico europeo”. espositori (su 135.000 mq) da 46 Nazioni. Ad agosto, dunque, Gli articoli esposti si concentrano su design e lifestyle. I potremo analizzare i trend aggiornati di questo 2013, che si segmenti sono divisi in due grandi gruppi di prodotto, “Giving” annuncia pieno di sorprese a livello di design, innovazione e “Living”. Il primo punta sulle idee regalo per la stagione ed ecosostenibilità. www.tendence.messefrankfurt.com

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Talents Loft

Talents Carat

Talents Carat

Talents 10+1

Talents 10 +1

TALENTS

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NEXT

Talents e BMWi Promotional Area

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aranno 30 i giovani designer che avranno l’opportunità di presentare le proprie idee nell’ambito di Tendence 2013, nell’apposita area “Talents”. Studenti di design, laureati, giovani designer e studi di design, che, su richiesta, avranno la possibilità di ottenere uno spazio gratuito per presentare i loro progetti, prototipi e opere prime. I nuovi arrivati potranno così scoprire nuovi canali di vendita, raccogliere nuovi contatti e beneficiare così di un feedback diretto in termini di design e di marketing. Le aziende del futuro possono invece contare sull’area promozionale BMWi, risultato di un’iniziativa del Ministero Federale dell’Economia e della Tecnologia (Bundesministerium für Wirtschaft und Technologie

– BMWi) realizzata allo scopo di dare a giovani brand la possibilità di partecipare alle principali fiere internazionali in Germania a tariffe speciali. Il focus quest’anno sarà sui Gioielli e gli Accessori Personali, suddivisi in due segmenti: “Gifts Unlimited” (Padiglione 9.2), che include prodotti dal settore arts & crafts, figure, candele, souvenirs, regalo “emozionale” e moderno, e “Carat” (Padiglione 9.3), che presenta la gamma completa del gioiello in tutte le sue declinazioni (tradizionale, fatto a mano, personalizzato, orologi, pezzi unici, accessori). Nel Padiglione 9.2, oltre alla sezione “Gifts Unlimited”, si trova anche la grande area dedicata a “Personal Accessories”, che includono cancelleria, pelletteria, beauty& bath, giochi e arts & crafts.

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OGGETTI DESIGN MAGAZINE FIERE MACEF MILANO

CRISTIAN PREIATA NUOVO EXHIBITION MANAGER DI MACEF Laureato all’Università Bocconi, Cristian Preiata ha ricoperto numerose posizioni nelle funzioni sales & marketing in aziende del mondo casa, tra cui marchi storici internazionali quali Bormioli Rocco, Saeco, Bialetti, fino all’ultima esperienza come Direttore Commerciale in Prodir, azienda svizzera specializzata nel B2B degli strumenti di scrittura.Il dott. Preiata porta oggi la sua esperienza nel mondo fieristico, all’interno di Macef, una manifestazione di settore tra le più importanti in Europa e avrà il compito di sostenere e sviluppare Macef in un momento delicato del mercato italiano e internazionale.

Macef Plus.com BILANCIO POSITIVO PER LA PRIMA EDIZIONE DI “MACEF+”, LA NUOVA FIERA ONLINE IN COLLABORAZIONE CON FIERADIGITALE, CHE HA PORTATO IL BUSINESS DI MACEF SUL WEB TESTO ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO MACEF

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ovità al vertice per Macef, con Cristian Preiata che lo scorso febbraio ha assunto la carica di Exhibition Manager. Nonostante il momento di forte crisi internazionale, la 94° edizione di Macef ha visto primeggiare ancora una volta il gusto per la bellezza e la qualità grazie agli sforzi produttivi messi in campo dalle aziende espositrici. Un impegno che è stato premiato anche dai quasi 500 mila contatti raggiunti sui principali social network, gli oltre 70 mila visitatori unici collegati al sito www.macef.it e i 5 mila utenti registrati sulla piattaforma Macef+ www.macefplus.com, la nuova fiera online gestita in collaborazione con FieraDigitale, che ha portato per la prima volta il business targato Macef direttamente sul web, prolungando la possibilità di stringere contatti e accordi commerciali ben oltre la chiusura dei padiglioni di Rho Fiera. Realizzata in collaborazione con Artex Centro per l’Artigianato artistico e Tradizionale della Toscana, l’area “Creazioni” ha raccontato quest’anno ben 70 giovani realtà del mondo del design, fra designer emergenti, creativi di lunga esperienza che hanno intrapreso nuove strade, distributori che hanno scelto di portare nel mercato italiano prodotti finora poco conosciuti: ad accomunarli, la voglia 154

di mettersi in gioco diventando imprenditori di se stessi, pronti a sfidare la crisi puntando su innovazione e qualità. Ottimi riscontri poi anche per “L’Opera Italiana”, alla sua seconda edizione, con la presenza di piccole e grandi realtà produttive votate alla sapienza del fare, storia e vanto dell’artigianato Made in Italy: dalla pelletteria finissima all’arredo, dai tessuti preziosi al mobilificio artigianale. Compratori soddisfatti anche all’interno del settore “Bijoux”, con le migliori proposte per la bigiotteria, la gioielleria e l’accessoristica, e del comparto “Festivity”, dedicato a tutte le novità legate al giocattolo e agli addobbi per le ricorrenze. Il complesso mondo della distribuzione commerciale, con un collegamento sempre più forte fra negozio fisico e web, è stato invece al centro dei numerosi workshop e seminari organizzati nei quattro giorni di fiera, fra cui spicca il convegno in collaborazione con POPAI The Global Association for Marketing at Retail, che ha analizzato i cambiamenti e le tendenze in atto illustrando nuovi scenari e nuovi posizionamenti di marchi e imprese, con il coinvolgimento di tutti i principali soggetti del settore, dalla grande distribuzione ai punti vendita tradizionali, dagli outlet alle reti di franchising. www.macef.it



OGGETTI DESIGN MAGAZINE FIERE BITEC BANGKOK BIG+BIH

DITP Call Center 1169

BIG+BIH Bangkok Aprile 2013 APPUNTAMENTO AD APRILE PER LA PIÙ PRESTIGIOSA FIERA ASIATICA DEDICATA AL SETTORE LIFESTYLE, CHE PROPONE UN IMPORTANTE AMPLIAMENTO DELL’AREA DESIGN TESTO A CURA DI ROSSELLA CRIPPA FOTO ARCHIVIO BIG+BIH BANGKOK INTERNATIONAL GIFT AND HOUSEWARE FAIR

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IG+BIH è la più grande fiera asiatica dedicata alla BITEC, Bang-na, Bangkok, dal 19 al 23 Aprile 2013. Mr al settore lifestyle. La manifestazione fieristica Jirabool Vithayasingh, Segretario Generale della Federazione consente agli imprenditori di mostrare le loro capacità Thailandese per i Lifestyle Products (TLPF), elenca qui di seguito potenziali attraverso la creatività del design e altre le 9 motivazioni per le quali espositori e buyers dovrebbero iniziative messe in campo durante la fiera. I partecipanti partecipare a BIG+BIH Aprile 2013. provengono da diversi Paesi nel mondo: BIG+BIH agisce • Il momento è quello giusto. La data dell’evento cade dopo in qualità di centro dove imprenditori, buyers, venditori e le vacanze per le celebrazioni del Nuovo Anno Thailandese e business partners possono incontrarsi, scambiarsi idee e prima della manifestazione fieristica Gift & Premium a Hong stringere affari direttamente. Organizzata dal Dipartimento Kong (27-30 Aprile). I giorni delle negoziazioni commerciali per la Promozione del Commercio Internazionale (DITP), sono dal 19 al 21 Aprile e i giorni del commercio al dettaglio il Ministero del Commercio, sostenuta dalla Federazione per il pubblico sono dal 22 al 23 Aprile 2013. Thailandese per i Lifestyle Products (TLPF), formata da 7 • La location e i mezzi di trasporto sono convenienti. associazioni legate ai prodotti lifestyle, la 35° edizione di È facile raggiungere la BITEC attraverso la ferrovia BIG+BIH Aprile 2013 si svolgerà con il consueto successo sopraelevata BTS skytrain.

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L’edizione BIG+BIH Aprile 2013 coprirà uno spazio espositivo di 40.000 mq all’interno della BITEC, dove alcuni interpreti saranno disponibili per facilitare le transazioni commerciali Saranno disponibili navette gratuite dalla stazione del treno progetti dei top designers nella Design Hall, l’esposizione di fino alla BITEC. prodotti thailandesi con certificazione DEmark e molto altro. • In esclusiva per i nostri partners internazionali, • Attività ed esposizioni speciali in numerose categorie vi all’aeroporto di Suvarnabhumi potrete utilizzare la coda saranno rivelatrici e d’ispirazione, ricche di idee creative e “fast track” per l’immigrazione, il conveniente servizio tendenze. Maggiori dettagli saranno disponibili in seguito. di trasporto con navetta dall’aeroporto alla BITEC e • Precedenti rilevazioni hanno mostrato che gli eventi all’Hotel. Inoltre, il deposito bagagli, la VIP lounge e BIG+BIH sono ben organizzati, ben percepiti, ben accettati, alcuni interpreti saranno a disposizione per facilitare le orientati al risultato, adeguati alla domanda del mercato, transazioni commerciali. complessivamente soddisfacenti per i partecipanti. • È un evento grandioso e prestigioso. Gli stands e le aree • Benefici per tutti. I partecipanti hanno beneficiato in espositive coprono oltre 40.000 mq all’interno della BITEC. misura crescente da BIG+BIH. Lo scorso anno gli acquisti • L’Area Design occupa uno spazio maggiore che in passato e il valore delle ordinazioni ammontava a 2.000 milioni di con un incremento del 20%. La Design Hall è stata ingrandita bath (la moneta thailandese) e la fiera è stata visitata da per mostrare distintamente la progettazione creativa dei oltre 80.000 partecipanti. prodotti, divenendo spaziosa e conveniente per la vostra Gli imprenditori che desiderano presentare idee e prodotti navigazione in internet, selezione e ordinazione. alle 2 edizioni annuali di BIG+BIH (aprile e ottobre) possono • Molti fantastici highlights delle vetrine di prodotto inviare la propria candidatura alla fiera. vi aspettano per essere sperimentati, come gli importanti DITP Call Center 1169 www.ditp.go.th 157


OGGETTI DESIGN MAGAZINE FIERE COSMIT I SALONI DEL MOBILE MILANO

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n scena a Milano, dal 9 al 14 aprile, la 52a edizione del 2 padiglioni dedicati al SaloneUfficio, l’architetto francese Salone del Mobile, organizzata da Cosmit, mette in propone diversi scenari attraverso i quali ha sviluppato i campo nel 2013 le biennali Euroluce e SaloneUfficio principali temi della sua visione dello spazio di lavoro. Ecco insieme a un ricco programma di iniziative legate al quindi emergere i concetti di convivialità, piacere, gioco, mondo del progetto, dell’arte e della cultura, sia in Fiera apertura degli uffici verso l’interno così come verso l’esterno, Milano Rho (su 530.000 mq di superficie lorda espositiva) sia in contrapposizione agli spazi chiusi e monotoni che spesso in città. Sono più di 2.6500 gli espositori che attendono contraddistinguono gli ambienti di lavoro. I Saloni 2013 292.370 visitatori (dati 2012) di cui 188.579 esteri, ai inoltre sono ancora più virtuali e confermano la loro presenza quali si aggiungono i 39.279 visitatori di pubblico (sabato/ sui social network e in rete. Oltre ad avere un blog, una domenica) e i 6.484 operatori della comunicazione. La pagina ufficiale sia su Facebook sia su Twitter, un canale biennale Euroluce (450 espositori), in posizione strategica dedicato su YouTube e una gallery su Flickr, quest’anno verrà di fronte al SaloneUfficio, occupa 38.000 mq (4 padiglioni incrementata la rete professionale già avviata su Linkedin e 9-11 e 13-15). Il SaloneUfficio (100 espositori) si sviluppa aperto un profilo anche su Pinterest, social network dedicato invece su 12.500 mq (Padiglioni 22-24). La 16a edizione alle immagini di qualità. Grazie poi a un accordo tra Cosmit, del SaloneSatellite (700 designer, inclusi gli studenti di 17 Fiera Milano e ATM, I Saloni sono la prima fiera italiana scuole di design, la manifestazione destinata ai progetti a offrire ai propri visitatori un biglietto integrato, valido degli under 35, è quest’anno dedicata al tema “Design e sia per il trasporto urbano sia per l’ingresso in Fiera. E in artigianato: insieme per l’industria” ed è storicamente più, durante tutta la settimana del Salone, per l’ingresso pensata per offrire ai giovani designer emergenti visibilità gratuito ai Musei civici milanesi. L’iniziativa nasce dalla e possibilità di creare contatti con le aziende espositrici. condivisione del progetto di valorizzazione delle eccellenze Anche quest’anno nell’ambito del SaloneSatellite si svolgerà della città di Milano tra l’Assessorato alla Cultura, Moda, Design il Concorso che premierà i tre progetti migliori tra quelli e Cosmit. A partire dal 7 aprile e fino al 14, cittadini e turisti presentati, relativi alle merceologie delle manifestazioni potranno entrare gratuitamente al Museo del Novecento, Euroluce e SaloneUfficio. Evento speciale per i Saloni Museo Archeologico, Museo di Storia Naturale, Musei del 2013 è il “Progetto: ufficio da abitare” di Jean Nouvel, Castello Sforzesco, Palazzo Morando, Acquario civico, Galleria Pritzker Prize 2008. In un’area di 1.200 mq, all’interno dei d’Arte Moderna e Museo del Risorgimento. www.cosmit.it

Il Salone del Mobile di Milano GRANDE ATTESA PER LE BIENNALI “EUROLUCE” E “SALONEUFFICIO” INSIEME AL XVI “SALONE SATELLITE” E AL SUO “CONCORSO” DEDICATO AI DESIGNER EMERGENTI UNDER 35 TESTO MARIELLA ORLANDO FOTO ARCHIVIO WWW.COSMIT.IT

Evento del SaloneUfficio è il “Progetto: ufficio da abitare” di Jean Nouvel. Novità per i visitatori il “biglietto integrato” circuito fiera/trasporto urbano e l’ingresso gratuito ai Musei

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TORTONA IN CIFRE Dati aggiornati a marzo 2013 • 137 eventi • 214 espositori • 31.300 mq occupati • 39 Paesi rappresentati • 101 marchi presenti per la 1a volta • 140 designer presenti per la 1a volta

Tortona Design Week Milano INCUBATORE DI GIOVANI TALENTI DEL DESIGN, L’EVENTO RIPROPONE “MI GUSTO TORTONAFARMER&GOURMET EXPERIENCE”, IDEATO DA TORTONA AREA LAB, CARLO CRACCO E LA CIA FOTO ARCHIVIO TORTONA DESIGN WEEK

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rrivata alla sua terza edizione, la Tortona Design Week 2013 è sempre di più un laboratorio urbano dedicato alla rappresentazione, allo sviluppo e rimodulazione di ciò che potremmo definire semplicemente contemporaneità. Un contenitore non neutrale, incubatore per i giovani talenti, motore di sviluppo per marchi e professionisti, vetrina e palcoscenico per grandi nomi. Tema di questa edizione è il rapporto tra presente e futuro. L’idea stessa di contemporaneità: un presente in divenire che si rimodella continuamente anche attraverso il linguaggio del design che, oggi più che mai, è alfabeto e metrica della nostra epoca. Tortona Design Week 2013 sarà un contenitore ricco e diversificato che darà voce a un gran numero di realtà internazionali selezionate con l’obiettivo di unire alle qualità estetiche delle installazioni anche caratteristiche progettuali, tecnologiche e comunicative d’avanguardia. Gli ex spazi industriali della zona comporranno una sorta di tableau vivant dove si potranno scoprire le singole proposte di aziende e progettisti e nello stesso tempo trovare spunti di riflessione più ampia sulle nuove tendenze dell’abitare,

sulle innovazioni produttive e tecnologiche e sui nuovi comportamenti sociali. In occasione della Tortona Design Week 2013 si svolgerà anche la seconda edizione di MI Gusto Tortona - Farmer&Gourmet Experience, un evento nato da un’idea di Tortona Area Lab e sviluppato in collaborazione con l’Associazione Maestro Martino, presieduta dallo Chef Carlo Cracco e dalla CIA – Confederazione Italiana Agricoltori di Milano – Lodi e Brianza. Questo evento dedicato al gourmet è un’occasione per affrontare attraverso la Cucina d’Autore e il Design,i temi dell’agricoltura e dei prodotti del territorio, con un codice di comunicazione adeguato ad un palcoscenico internazionale come quello rappresentato dal Fuori Salone del Mobile di Via Tortona. L’evento mette in tavola le eccellenze del territorio e le ricette delle cascine lombarde rivisitate in chiave street food, ispirate dagli chef che partecipano all’evento: un binomio vincente che esalta i prodotti del territorio combinando progettazione alimentare ed artistica. Un modo innovativo per promuovere il Made in Italy e favorire l’incontro tra innovazione e tradizione in vista dell’Expo 2015. www.tortonadesignweek.com 159


Indirizzi FIERE Tendence Francoforte Interior Lifestyle Japan Tokyio Messe Frankfurt Italia srl

Alessi spa

L’Oca Nera srl

CRC srl

Via Privata Alessi, 6 28882 Crusinallo Omegna (VB) Tel. 0323 868611 www.alessi.com

Via Ugo Foscolo, 7 62010 Montecassiano (Macerata) Tel. 0733 290050 www.locanera.it

Viale 5 Giornate 1382 21042 Caronno Pertusella (VA) Tel. 02 9659001 www.crc.it

Agricola Fabbriche

Marta Frasi

Gioielleria Patrizi

Via Fabbriche 2/3 A Lucignano (Arezzo) Tel. 0575 836152 www.agricolafabbriche.it

www.martafrasi.it

Vl. Parioli, 46 00197 Roma Tel. 06 80693104

B.Morone srl Via Soresina, 7 20144 Milano Tel. 02 48012016 Distributore esclusivo in Italia David Trubridge Herend Lobmeyr Moser Waterford Crystal Wedgwood Zanetto Argenti www.bmorone.it

Borla Bohemia srl Viale Cirene, 4 20135 Milano Tel. 02 54001010 Rappresentante generale per l’Italia Rona www.borla.net

Carlo Moretti srl Fondamenta Manin, 3 30141 Murano (Venezia) Tel. 041 736588 www.carlomoretti.com

ELLEFFE Design srl Via Nuova, 140/142 28883 Gravellona Toce (VB) Tel. 0323 344810 www.lfdesignitalia.it

Giovanni Raspini srl Largo Torricelli, 1 52040 Pieve al Toppo (Arezzo) Tel. 0575 410330 www.raspini.it

Modigliani ID srl Via Gianbattista Vico, 1-3 00196 Roma Tel. 06 6781715 www.modigliani.it

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