Mein Kampf

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americana». E' più facile pigliarsela col Reich tedesco che col colosso statale americano, la cui giovane terra è colma di enormi tesori Se anche qui un giorno dovesse aver luogo l'ultima spiegazione, l'Inghilterra, ove dovesse contare su sé sola, perirebbe. Così guarda cupidamente al Giappone e si aggrappa ad un'alleanza che, sotto l'aspetto della razza, è da biasimare, ma dal punto di vista politico rappresenta l'unica possibilità di rafforzare la posizione dell'impero britannico di fronte ai progressi del continente americano. Mentre il governo inglese, sebbene la Gran Bretagna si fosse battuta in comune con l'America sui campi dell'Europa, non volle allentare i vincoli con l'alleato asiatico, tutta la stampa ebraica insorse contro l'alleanza giapponese. Come è possibile che la stampa ebraica, fino al 1918 fedele campione del governo nella guerra inglese contro il Reich tedesco, ad un tratto percorra una via propria, indipendente da quella del governo? L'annientamento della Germania era un interesse non inglese ma, in prima linea, ebraico; ed oggi l'annientamento del Giappone servirebbe meno agli interessi inglesi che alle vaste aspirazioni dei capi dello sperato impero mondiale ebraico. Mentre l'Inghilterra si adopera a conservare la sua posizione, l'ebreo organizza il suo assalto per conquistare la propria. Egli vede già gli odierni Stati europei come inerti strumenti nel suo pugno, sia per la via indiretta d'una cosiddetta democrazia mondiale sia in forma di dominio diretto attraverso il bolscevismo russo. Irretisce il vecchio mondo, e minaccia la stessa sorte al mondo nuovo. Ebrei sono i dirigenti delle forze borsistiche dell'Unione americana. Ogni anno più, essi controllano la forza di lavoro d'un popolo di 120 milioni di anime: pochi soli, a dispetto degli ebrei, restano ancora indipendenti. Con consumata abilità maneggiano la pubblica opinione e ne fanno lo strumento della lotta per il loro particolare interesse. Le grandi teste del giudaismo credono già di veder vicino il giorno in cui potranno divorare i popoli, secondo la loro tradizionale aspirazione. Entro quel grande armento di territori coloniali snazionalizzati, un unico Stato indipendente potrebbe, all'ultima ora, provocare la rovina dell'opera intiera. Perché un mondo bolscevizzato può sussistere solo se comprende tutta la Terra. Se un solo Stato conserva la sua forza nazionale e la sua potenza, l'impero dei satrapi ebrei deve, come ogni tirannide, soccombere alla forza dell'idea nazionale. Ora, l'ebreo sa fin troppo che egli, con un adattamento millenario, poté minare e imbastardire i popoli europei, ma non è in grado di far subire questa sorte ad uno Stato nazionale asiatico del genere del Giappone. Oggi, egli può scimmiottare il Tedesco e l'Inglese, l'Americano e il Francese, ma non il giallo Asiatico. Perciò cerca di spezzare lo Stato nazionale giapponese con la forza di Stati europei odierni, onde sbrigarsi del pericoloso avversario, prima che, nel suo pugno, l'ultima potenza statale si trasformi in un dispotismo gravante su esseri indifesi e inermi. Non vuoi vedere, nel suo millenario impero ebraico, uno Stato nazionale giapponese e perciò desidera che sia distrutto avanti la fondazione della sua propria dittatura. Così, oggi aizza i popoli contro il Giappone come un giorno li aizzò contro la Germania, e così può accadere che, mentre la politica inglese tenta ancora di fondarsi sull'alleanza col Giappone, la stampa inglese ebraica si scagli già contro l'alleato e prepari la guerra di distruzione sotto il mantello della democrazia e al grido di: abbasso il militarismo e l'imperialismo giapponese! Oggi, in Inghilterra, l'ebreo non segue le vie del governo. E quindi deve cominciare anche là la lotta contro il pericolo mondiale ebraico. Ancora una volta, il movimento nazional-socialista deve assolvere il suo formidabile compito: Deve aprire gli occhi al popolo a proposito delle nazioni straniere. Deve richiamare senza posa alla memoria il vero nemico del mondo odierno. In luogo dell'odio contro Arii dai quali tutto può separarci ma ai quali tuttavia ci unisce comunanza di sangue e di civiltà, dobbiamo votare al furore generale il perfido nemico dell'umanità, vero autore di tutte le sofferenze. Ma il nazionalsocialismo deve pure fare in modo che almeno nel nostro paese il mortale avversario sia


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