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3 mm oppure una fiamma 014 si separa in zona prossimale

Indice

Odontotecnica

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Intervista

Odontoiatria

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Teamwork

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Un cambio ben riuscito

Confronto dei sistemi ceramici IPS d.SIGN ed IPS Style

Un cambio ben riuscito Confronto dei sistemi ceramici IPS d.SIGN ed IPS Style Velimir Žuji´c

“Guardo indietro con gratitudine e con orgoglio” Una retrospettiva della storia di successo della Ivoclar Vivadent Robert Ganley

Lo standard d’oro: IPS e.max Press – un materiale per quasi tutte le indicazioni?! Faccette occlusali in zona latero-posteriore nello studio odontoiatrico Dr. Diether Reusch e Jan Strüder

Semplici ed efficienti: blocchetti in composito per la tecnica CAD/CAM Trattamento di dente singolo realizzato rapidamente con Tetric CAD – un caso clinico Dr. Hidetaka Sasaki

Pianificazione digitale pre-operativa Workflow RAW di restauri monolitici per impianti su denti singoli Florin Cofar e Dr. Eric van Dooren

Impressum

Editore: Ivoclar Vivadent AG, Bendererstr. 2, 9494 Schaan/Liechtenstein, Tel. +423 / 2353535, Fax +423 / 2353360 Pubblicazione: 2 per anno / Tiratura complessiva: 33.443 (versioni in lingua tedesca, inglese, francese, italiana, spagnola, russa e greca) Redazione: A. Nöstler-Büchel, Dr. M. Dieter, Dr. R. May, T. Schaffner / Servizio lettori: redaktion@ivoclarvivadent.com Produzione: teamwork media GmbH, Fuchstal/Germania

Un cambio ben riuscito

Confronto dei sistemi ceramici IPS d.SIGN ed IPS Style Un articolo di Velimir Žuji´c, Rijeka, Croazia

I cambiamenti arricchiscono la vita, anche nella quotidianità del laboratorio. L’autore lavora da diverso tempo con la ceramica da rivestimento estetico IPS Style. Prima del passaggio, ha testato ampiamente il sistema di ceramica, comparandolo al sistema presente in laboratorio.

L’obiettivo di un passaggio ad un nuovo sistema di ceramica era quello di

un miglioramento in termini di qualità. Fino a quel momento in labora

torio veniva impiegata la vetroceramica a base di fluoro-apatite e leucite

IPS d.SIGN ® . Ci siamo quindi posti la domanda: IPS Style ® , la prima metal

loceramica brevettata con ossi-apatite rappresenta un buon sostituto? Le cotture di prova con piastrine metalliche piatte in lega al cromo-cobalto rappresentano una buona possibilità per esaminare in modo più preciso una metallo-ceramica. Sulla base di piastrine metalliche in lega vile (Colado CC) abbiamo comparato alcune caratteristiche di IPS d.SIGN con IPS Style, come p. es. colore, luminosità, contrazione, fluorescenza e stabilità della forma.

Condizionamento ed opaquer

Abbiamo iniziato ossidando una piastrina a 950°C con un tempo di tenuta di un minuto. Un’altra piastrina è stata trattata con Bonder. In questo modo si avevano a disposizione due piastrine metalliche condizionate in modo diverso. In seguito le piastrine sono state coperte con IPS d.SIGN Paste Opaquer e IPS Style Ceram Powder Opaquer. I materiali opachi dei due sistemi hanno una consistenza gradevole. L’utilizzo di un opaco in polvere come per IPS Style per noi era nuovo. Tuttavia siamo stati sorpresi dalla semplicità di utilizzo e dal risultato.

Comportamento di contrazione ed effetto cromatico

Il prossimo passo è stato un confronto delle masse dentina e Transpa T Neutral, nonché delle masse Opal Effect OE1. Ognuna delle masse è stata applicata su una piastrina metallica, effettuando una separazione al centro con una spatola in modo da consentire un confronto della contrazione. Dopo la cottura, le masse cotte di entrambe le ceramiche presentavano lo stesso colore. Si notava tuttavia che IPS Style presentava una minore contrazione orizzontale rispetto ad IPS d.SIGN (fig.1). La contrazione verticale di entrambe

le ceramiche era pressoché identica. Accostando le due ceramiche è possibile notare che IPS Style sotto la luce polarizzante presenta una luminosità leggermente superiore rispetto alla IPS d.SIGN. Per quanto riguarda la fluorescenza, entrambe le ceramiche erano pressoché identiche. Tuttavia, dopo questo confronto IPS Style era in leggero vantaggio, poiché le masse Transpa T neutral e Incisal presentavano una migliore fluorescenza.

Stabilità di forma e valutazione del test

La stabilità della forma della ceramica è risultata visibile dopo un primo processo di cottura. A confronto con la forma stratificata, IPS Style non presentava alcuna modifica di forma. La forma stratificata di IPS d.SIGN invece, dopo la prima cottura, non era del tutto mantenuta. A mio parere, dopo questa serie di prove, eravamo in possesso di tutte le informazioni importanti. Anche se i test sono stati effettuati in modo relativamente semplice, abbiamo acquisito preziose informazioni sui due sistemi di ceramica. Ora era possibile effettuare un confronto sulla base di un caso su paziente.

01 — Panoramica nella serie di test: comportamento di contrazione. Sinistra: applicazione della ceramica sulla piastrina metallica. Centro: IPS d.SIGN Destra: IPS Style

Il caso

La paziente era insoddisfatta dell’aspetto estetico dei denti del mascellare superiore (fig. 2). Desiderava un cambiamento del colore, mantenendo possibilmente la posizione e la forma dei denti. Questo semplificava la scelta del colore, in quanto dovevamo “soltanto” determinare una tonalità di colore leggermente più chiara. Dopo la preparazione dei denti da 15 a 25 (fig. 3) è stata effettuata una scansione intra-orale della situazione. In breve tempo, nel centro di produzione, sono stati realizzati sia i modelli stampati che le cappette metalliche di sottostruttura (SLM). Entrambe sono state realizzate allo stesso tempo, in modo tale da poter iniziare subito dopo con il rivestimento estetico in ceramica (fig. 4). Le strutture sono state rivestite esteticamente con entrambe le ceramiche in quanto volevamo scoprire come si presentavano IPS Style e IPS d.SIGN in cavo orale del paziente.Per rendere più comprensibile al lettore il nostro procedimento, spieghiamo i singoli passaggi per entrambe le ceramiche.

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02 — Situazione iniziale. La paziente desiderava un miglioramento dell’estetica nel mascellare superiore.

03 — Sono stati preparati i denti da 15 a 25.

04 — Modello stampato con strutture metalliche realizzate SLM.

Preparazione delle cappette di sottostruttura

Per primo abbiamo effettuato l’ossidazione delle strutture metalliche secondo le indicazioni del produttore e quindi l’applicazione dell’opaco. IPS d.SIGN Paste Opaquer e IPS Style Ceram Powder Opaquer hanno un’eccellente capacità di scorrimento e potere coprente (fig. 5). Per un’ottimale copertura delle strutture sono stati sufficienti due cicli di cottura. L’applicazione dell’opaco in pasta è semplice, in quanto il materiale è pronto all’uso in siringa. Tuttavia, a seconda della lavorazione, può essere necessario diluire la pasta con lo specifico liquido per opaco in pasta. Invece, nel caso della IPS Style si miscela in consistenza desiderata IPS Style Ceram Powder Opaquer con il relativo liquido. Un pennello, o uno strumento in vetro o ceramica, sono ideali per l’applicazione efficiente ed effettiva. Per ottenere una migliore estetica ed una buona chiusura marginale verso la gengiva è stato utilizzato un materiale Margin come massa spalla. Sia la massa Margin di IPS Style che anche quella di IPS d.SIGN creano una bella chiusura marginale (figg. 6 e 7).

05 — Confronto dell’applicazione dell’opaco (sinistra: IPS d.SIGN; destra: IPS Style)

06 e 07 — Applicazione della spalla ceramica con masse Margin del relativo sistema ceramica (sinistra: IPS d.SIGN; destra: IPS Style)

08 e 09 — Per consentire confronti ottici già durante la stratificazione, alle masse ceramiche è stato aggiunto Liquid Visual Eyes (sinistra: IPS d.SIGN; destra: IPS Style)

10 — Confronto delle corone dopo la prima cottura (sinistra: IPS d.SIGN; destra: IPS Style)

11 — Correzione degli incisivi con masse Transpa e Mamelon (sinistra: IPS d.SIGN; destra: IPS Style)

12 — Applicazione di masse Transpa Dentin, Transpa Incisal e Transpa-Impulse per la cottura di correzione

13 — Le due corone anteriori dopo la cottura di correzione (sinistra: IPS d.SIGN; destra: IPS Style)

Prima cottura

Per consentire un confronto ottico fra le ceramiche, nella prima cottura di fissaggio della stratificazione, è stato aggiunto Liquid Visual Eyes (Harvest Dental). Liquid Visual Eyes rende visibile il colore della ceramica cotta già allo stato miscelato (non cotto) (figg. 8 e 9). Per la stratificazione della dentina, nelle due ceramiche è stato miscelato il 25 % di Cervical Transpa orange-pink ed il 25 % Cervical Transpa khaki con il 50% di Dentina B2. Nell’area del nucleo abbiamo utilizzato la dentina non miscelata. Per i mammelloni incisali, ha trovato impiego una miscela composta all’80% da Dentina B2 ed al 20 % da Special Incisal grey. Dopo un cut back, sono state applicate le masse Effect Inter Incisal white-blue, completando il bordo incisale con Opal Effect OE1, nonché masse Transpa (neutral, orange grey). Per la modellazione dei mammelloni e delle caratteristiche interne, è servito un sottile strumento di separazione. Dopo la prima cottura hanno avuto risalto i colori di IPS Style ed IPS d.SIGN, presentandosi quasi identici (fig. 10). Ove necessario, le forme degli incisivi sono state corrette con masse IPS Style Ceram o IPS d.SIGN Transpa e Mamelon. A confronto, poche aree distali del bordo incisale, stratificate con IPS d.SIGN, apparivano poco più trasparenti.

Individualizzazione della stratificazione e seconda cottura

Dopo la prima cottura di correzione, si sono effettuate le prime individualizzazioni con i relativi supercolori IPS Ivocolor ® . Con l’aiuto di supercolori si possono facilmente creare caratterizzazioni come mammelloni, adattamenti dell’intensità di colore, ombre in area trasparente ma anche incrinature dello smalto. Per il fissaggio dei supercolori è stata effettuata una cottura di fissaggio. In questo caso, sul bordo incisale è stata conferita una colorazione più rossastra con IPS Ivocolor Essence E21 basic red. In questo modo è stata imitata “l’infiltrazione lipgloss” nello smalto dentale. Per la seconda cottura, le corone sono state sovra-stratificate con masse Transpa Dentin, Transpa Incisal e Transpa Impulse (figg. da 11 a 13).

16 — In riguardo a fluorescenza, entrambi i materiali hanno soddisfatto allo stesso modo le nostre esigenze.

17 — La decisione finale è stata per il restauro in IPS Style; qui intra-oralmente

18 — I restauri cementati (rivestiti esteticamente con IPS Style) si integrano in modo naturale ed estetico nel quadro generale.

Confronto dei risultati

Dopo la seconda cottura di correzione con le diverse mas

se IPS Style Ceram Transpa, IPS Style ha soddisfatto tutti i

requisiti da noi richiesti: la stabilità di forma e colore è stata

impressionante. È stato possibile controllare perfettamen

te la luminosità aggiungendo la massa Transpa neutral T.

A conti fatti, il risultato è stato pienamente soddisfacente.

I colori del restauro IPS d.SIGN sono naturali ed identici a

quello in IPS Style. A confronto diretto è ben visibile il co

ordinato concetto cromatico delle singole linee ceramiche

(figg. 14 e 15). Questo concetto cromatico vale anche per la

ceramica integrale IPS e.max ® , nonché per il composito da

laboratorio SR Nexco ® .

Riassunto

IPS Style è in grado di sostituire la ceramica IPS d.SIGN da noi finora usata in laboratorio. La stabilità di forma e colore e la resistenza ci hanno convinto. La ceramica ci offre una grande flessibilità e soddisfa tutti i requisiti. Il sistema ceramico è sviluppato anche per moderne tecnologie di produzione. Attualmente in laboratorio per la realizzazione di strutture, utilizziamo metallo stampato, fresato e fuso convenzionalmente. I diversi processi di produzione comprendono una larga banda di CET. Non ogni ceramica è in grado di portare ad un restauro di elevata qualità senza limitazioni. Con IPS Style non si verificano problemi. Il minimo comportamento di contrazione e l’elevata stabilità di forma parlano per IPS Style. In IPS d.SIGN è possibile osservare una mancanza di stabilità della forma, in particolare in caso di separazioni interdentali e fessure profonde. In tal senso, la ceramica è meno prevedibile. L’elevata stabilità di colore di IPS d.SIGN invece è sicuramente comparabile a quella di IPS Style. In riguardo a fluorescenza, entrambe i materiali hanno soddisfatto allo stesso modo le nostre esigenze (fig. 6). Come si nota nei campioni, le masse IPS Style Ceram Incisal e IPS Style Ceram Transpa T Neutral presentano una fluorescenza leggermente più evidente rispetto a IPS d.SIGN.

Conclusioni

In riguardo al restauro finale, IPS Style ha raggiunto un leggero vantaggio. Per la cementazione, in seguito alla forma dentale più armonica ed alla maggiore vitalità del colore in cavo orale, è stato scelto il restauro in IPS Style (figg. 17 e 18).

Ringraziamenti

Un particolare ringraziamento a Dr. Patricia Žuji´c ed alla paziente Iris F. per la pazienza nel corso della realizzazione di questo progetto. Ringrazio inoltre tutti i colleghi ed amici del gruppo TTT di Ivoclar Vivadent Vienna. Qui abbiamo a disposizione una piattaforma, che ci consente di scambiare le nostre esperienze e nuove idee.

Velimir Žujic´ Privatni zubotenicˇki laboratorij Franje Belulovica 15 51000 Rijeka Croazia velimir@indentalestetica.hr

“Guardo indietro con gratitudine e con orgoglio”

Una retrospettiva della storia di successo della Ivoclar Vivadent Intervista con Robert Ganley, CEO Ivoclar Vivadent 2003 –2019

Da 16 anni, l’americano Robert Ganley è CEO di Ivoclar Vivadent. In estate passerà questa funzione allo svizzero Diego Gabathuler. Nell’intervista, rivela il segreto del successo di Ivoclar Vivadent, presenta le novità IDS e fa il suo bilancio personale.

Signor Ganley, perchè Ivoclar Vivadent ha così tanto successo?

Forniamo ciò che i clienti necessitano e desiderano: prodotti innovativi, con cui si ottengono risultati estetici e che offrono loro nuove opportunità. In tutto ciò che facciamo, abbiamo sempre in mente i nostri clienti. Il business dentale può essere molto semplice: lo strumento strategico più importante per noi è sempre stato ascoltare i clienti. Se si è in contatto diretto con i clienti, chiedendo informazioni sulla loro attività, diranno quali problemi hanno, suggerendo forse anche delle soluzioni. Basta soltanto ascoltare e quindi agire. Siamo leader nello sviluppo di prodotti innovativi e di alta qualità per l’odontoiatria estetica.

Cosa avete presentato all’IDS 2019?

Questa volta avevamo forse il portafoglio più forte di prodotti innovativi per laboratori odontotecnici e studi dentistici. Mi limito qui a quelli più importanti:

1. Il sistema prodotti 3s PowerCure, un sistema di compositi da restauro, con cui gli odontoiatri possono ridurre il tempo di trattamento di oltre la metà mantenendo la stessa estetica e qualità. Molti operatori vogliono poter lavorare il composito in modo più efficiente e con una maggiore sicurezza d’impiego. I materiali perfettamente coordinati fra loro del sistema 3s PowerCure aumentano l’efficienza nella terapia restaurativa diretta ed assicurano un risultato ancora più estetico.

03— Uno degli argomenti salienti è stato il sistema prodotti PowerCure 3s.

04 — Motivato: il team Ivoclar Vivadent

2. La nuova Bluephase G4, la prima lampada per polimerizzazione dotata di un intelligente sistema di assistenza alla polimerizzazione.

3. L’innovativo ossido di zirconio IPS e.max ZirCAD Prime, la nuova generazione di ceramica integrale, fornita dal produttore leader di ceramica integrale. Prime si distingue per la combinazione delle materie prime, unica nel suo genere, in combinazione con la nuova tecnologia di produzione Gradient Technology. È il primo materiale in ceramica integrale con estetica in zona anteriore, impiegabile in tutte le indicazioni ed in tutte le aree dentali. Prime è la soluzione in ceramica integrale altamente resistente ed estetica, che il mercato stava aspettando dal lancio di IPS Empress.

4. Il sistema di stampa 3D PrograPrint per l’odontotecnica. Comprende materiali nonché gli specifici apparecchi per la stampa, pulizia e post-curing. Il sistema di stampa amplia il portfolio di Ivoclar Digital e rappresenta il completamento ideale ai nostri fresatori PrograMill. Assicura risultati precisi ed offre elevata efficienza – con esso soddisfiamo un altro desiderio del mercato.

A breve, dopo 16 anni passerà la funzione di CEO al signor Diego Gabathuler. Qual’è il suo bilancio?

Guardo con gratitudine e con orgoglio a ciò che abbiamo raggiunto con i molti collaboratori impegnati nella nostra azienda. Ivoclar Vivadent ha rivoluzionato il mondo dentale in molti modi. Siamo tra i principali innovatori nello sviluppo e nella commercializzazione di prodotti dentali. Nel rendere il raggiungimento di un risultato estetico un obiettivo primario del trattamento, abbiamo avviato la “rivoluzione estetica. Con ciò abbiamo cambiato la scienza dei materiali, i processi e le aspettative degli odontotecnici, degli odontoiatri e dei pazienti.

Nel Suo duplice ruolo di CEO del gruppo e Managing Director della filiale nordamericana, ha fatto la spola per molti anni tra gli Stati Uniti ed il Liechtenstein ...

Esatto. E sebbene a volte fosse molto stancante, avevo il vantaggio di essere presente settimanalmente nei due più grandi mercati del mondo. Sono stato promosso a CEO lo stesso anno dei CEO di Sirona, Straumann e Nobel Biocare, tutte aziende dentali dell’Europa centrale. Anche il loro lavoro comprendeva un’attività di viaggio del 50% e anche loro facevano la spola tra gli Stati Uniti e l’Europa. Come può vedere, la mia tabella di marcia non era poi così speciale.

Anche oggi mi viene spesso chiesto come riesco a padroneggiare il mio carico di lavoro. Posso solo rispondere: cerco di fare del mio meglio ogni giorno – ed il ritorno è più di quanto do. Il mio lavoro mi dà molta di energia. Mi considero un privilegiato!

Quali sono i suoi piani futuri?

Continuerò ad essere attivo come membro del consiglio di amministrazione di Ivoclar Vivadent e in altre fuzioni. Probabilmente volerò di meno. Ma la Swiss sopravviverà anche senza i miei voli settimanali, ne sono sicuro!