Luglio - Settembre 2013

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Iveco in action<

BOFROST ITALIA

Nella pagina accanto, un Daily con cella freezer davanti alla sede della Bofrost di San Vito al Tagliamento (Pordenone). A fianco, a sinistra, Denis Fantuz Responsabile dell'uffico tecnico e del parco veicoli e, a destra, Fabio Roncadin, Direttore tecnico & qualità

PORTA A PORTA

CON I DAILY

utto è nato dall’intuizione imprenditoriale di Edoardo Roncadin – attuale Presidente della Bofrost Italia – che, nel 1987, ha intravisto la possibilità di esportare nel nostro paese il modello distributivo porta a porta dei surgelati creato in Germania nel 1966 da J. Boquoi, fondatore del gruppo Bofrost. Gli esordi sul mercato nazionale della Bofrost Italia – allora la sede era a Fiume Veneto (Pordenone) - non furono entusiasmanti. Mancava, infatti, la cultura del surgelato che, all’epoca, aveva un ruolo secondario nelle abitudini alimentari degli italiani. “Il primo giorno di lavoro – ricorda Denis Fantuz, responsabile dell’ufficio tecnico e del parco veicoli, nonché stretto collaboratore di Edoardo Roncadin – dopo otto ore di tentata vendita porta a porta con un Iveco Daily di seconda mano riuscimmo a incassare solo poche lire. Ai colleghi non andò meglio. Ma, allora, i surgelati avevano in Italia un’importanza limitata. Poi, passo dopo passo, ci siamo fatti conoscere, affidandoci soprattutto al passaparola e a due capisaldi: l’alto contenuto di servizio, abbinato alla qualità dell’offerta”. Oggi, la società di San Vito al Tagliamento (Pordenone) è un colosso del proprio settore, come testimoniano le cifre: 48 filiali sparse in tutta Italia per servire 1 milione di famiglie, una quota commerciale dell’8,3 per cento nei comparti del porta a porta e del retail, seconda solo a quella di un player storico come la Findus, 10 call center e 1.750 collaboratori.

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Consegnare i surgelati a domicilio in tutta Italia, partendo da 48 filiali sparse per la Penisola. Questa la mission della società di San Vito al Tagliamento (Pordenone), che utilizza gli Iveco Daily per la distribuzione “door to door” Simona Richino & 14

NUMERO 106 LUGLIO-SETTEMBRE 2013

TANTO CARICO E CICLI DI LAVORO STRESSANTI E ancora: un fatturato prossimo ai 200 milioni di euro e una flotta di oltre 1.000 veicoli commerciali, nella quale gli Iveco Daily di 3,5 tonnellate con ruote posteriori singole (30 per NUMERO 106 LUGLIO-SETTEMBRE 2013

cento del parco) o gemellate (70 per cento del totale), allestiti con cella per surgelati raffreddata da piaste eutettiche, costituiscono la spina dorsale della catena distributiva. Le mission di trasporto assegnate ai Daily sono decisamente heavy duty per un veicolo commerciale, per due ragioni: le condizioni di carico, quasi sempre al limite della massa totale a terra ammessa dal Codice della strada a causa dell’elevata tara dell’allestimento, e per l’utilizzo intensivo sulle strade urbane o extraurbane. “I Daily della nostra flotta – spiega Denis Fantuz – percorrono in media 24-27 mila chilometri l’anno. Sono tutti allestiti con celle freezer, studiate per il mantenimento della temperatura a -33° centigradi. Il livello termico è garantito da piastre eutettiche – raffreddate in deposito durante le ore notturne - che hanno un peso attorno ai 180 chili. A bordo vengono trasportati circa 400 articoli, scelti in base a una picking list definita dal computer, che tiene conto di due fattori principali: il rispetto del peso massimo del veicolo ammesso dal Codice della strada e le preferenze d’acquisto dei clienti, dedotte dal database dell’azienda. Ciascun veicolo effettua giornalmente 50-60 consegne a domicilio, con una percorrenza complessiva attorno agli 80 chilometri. Si tratta di un valore decisamente superiore a quelli riscontrati in altri mercati dove il gruppo Bofrost è presente. Bisogna, tuttavia, tener conto della particolare orografia del territorio italiano che impone, a volte, lunghi tragitti per raggiungere i piccoli centri situati nelle zone rurali o nelle valli alpine secondarie”. Il 30 per cento dei Daily in servizio alla Bofrost Italia è a ruota singola, mentre il restante 70 per cento è a ruote posteriori gemellate. Il mix delle due soluzioni dipende dalle specifiche esigenze di trasporto: con la prima opzione si privilegia il & 15


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