Iusveducation 2018 #11

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/ INTERVENTI / COMPLESSITÀ NELLA SFERA DEGLI APPRENDIMENTI SCOLASTICI O SEMPLIFICAZIONE ISTITUZIONALE? /

All’interno di questa complessità: dove si colloca lo sviluppo del pensiero?

Sembrerebbe che la funzione del pensiero possa svilupparsi dove l'angoscia è contenuta

Secondo Imbasciati (1983) la nascita del pensiero va ricercata nell’evoluzione della simbolizzazione sottesa allo sviluppo psicosessuale6 comprese le funzioni visiva, psicomotoria, uditiva, e, nell’articolazione di queste con le esperienze concrete di vita, che, mediate dalle figure di accudimento, possono essere metabolizzate in senso schizo-paranoideo o depressivo7 (Klein, 1935, 1946, 1952). Per i processi cognitivi diventa cruciale il passaggio da operazioni schizo-paranoidee, in cui l’oggetto parziale e persecutorio è angosciosamente evacuato, ad operazioni di tipo depressivo e riparativo, in cui il contenimento di oggetti interi permette costruttività e simboli: come dire, semplificando al massimo, che l’emozione negativa, di dispiacere, paura, angoscia, terrore, confusione potrà favorire le prime mentre l’emozione positiva di piacere, compassione, rimpianto, preoccupazione le seconde. Pertanto la conoscenza, più che fotocopia della realtà, risulta legata alla costruzione di un mondo interno, a sua volta saldato ai processi maturativi personali (il conseguimento della posizione depressiva, l’elaborazione della perdita, dell’assenza, del lutto), che comportano sempre il superamento di una certa quota di ‘sofferenza’ e di ‘dolore’ (Meltzer, Harris, 1986) emergenti a loro volta dalla qualità della relazione e del legame del bambino con la propria madre. Meltzer, Harris (1986) di fatto sottolineano il nesso tra modalità di apprendimento e funzioni emotive, trasmesse e caratterizzanti le varie forme di organizzazione familiare, per la prevalenza di processi o proiettivi o introiettivi. Ai primi associano funzioni emotive quali suscitare odio, seminare disperazione, trasmettere ansia persecutoria, creare confusione; ai secondi generare amore, infondere speranza, contenere sofferenza depressiva, pensare. Sembrerebbe che la funzione del pensiero possa svilupparsi dove l’angoscia è contenuta, «in un’atmosfera ricca di speranza sarà possibile fare progetti, […] si svilupperanno energia e spirito di iniziativa e verrà stimolato il desiderio di conoscere e di imparare» (Meltzer, Harris, p. 56). 6 Si intende lo svolgimento delle tappe di sviluppo libidico (orale, anale, uretrale, genitale), alla base della vita psichica, secondo il pensiero freudiano. 7 Trattasi di due modalità di relazione oggettuale, derivate, da momenti evolutivi differenti: la posizione schizo-paranoidea, caratterizzata da oggetti parziali e scissi, angoscia intensa e persecutoria, processi introiettivi e proiettivi; la posizione depressiva invece connotata da oggetti totali, angoscia “depressiva” di perdita dell’oggetto, prevalenza di processi introiettivi, meccanismi di inibizione dell’aggressività e riparazione dell’oggetto.


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