IUSVEducation n. 4 2014

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/MICHELE MARCHETTO

pubblica, a purificare il gusto nazionale, a fornire principi veri all’entusiasmo popolare e scopi stabili all’aspirazione popolare, a dare ampliamento e sobrietà alle idee del tempo, a facilitare l’esercizio del potere politico, e ad affinare le relazioni della vita privata»55. Pur nei limiti del linguaggio del suo tempo, Newman esprime un ideale regolativo dell’insegnamento universitario, sul piano morale e civile oltre che intellettuale, che non a caso viene raccolto da un intellettuale di formazione del tutto diversa, come Antonio Gramsci. Il quale, recensendo l’Idea di Università, scrive: «Anzi tutto e in linea generalissima l’Università ha il compito umano di educare i cervelli a pensare in modo chiaro, sicuro e personale, districandoli dalle nebbie e dal caos in cui minacciava di sommergerli una cultura inorganica, pretenziosa e confusionaria, ad opera di letture male assortite, conferenze più brillanti che solide, conversazioni e discussioni senza costrutto. Il metodo che la disciplina universitaria prescrive per ogni forma di ricerca è ben altro e ben altro è il risultato: è la formazione dell’intelletto, cioè un abito di ordine e di sistema, l’abito di riportare ogni conoscenza nuova a quelle che possediamo, e di aggiustarle insieme, e, quel che più importa, l’accettazione e l’uso di certi principi, come centro di pensiero […] La disciplina universitaria deve essere considerata come un tipo di disciplina per la formazione intellettuale attuabile anche in istituzioni non ‘universitarie’ in senso ufficiale»56.

3. L’ampliamento della mente e la disposizione filosofica Il punto di forza dell’idea di Newman, dunque, è l’ampliamento della mente, che consente di vedere molte cose nello stesso tempo come un tutto. Secondo il principio dell’unitas multiplex, come nella propria funzione ciascuno degli organi corporei richiama l’intero dell’organismo, così nella mente ad esso formata «gli elementi del 55  Newman, L’Idea di Università, I, cit., p. 359. 56  Gramsci, A. (1975), Gli intellettuali e l’organizzazione della cultura, Roma, Editori Riuniti, pp. 153-154. Cfr. Mura, G. (1977), L’“Idea di Università” di J. H. Newman, in AA.VV., L’unità del sapere. La questione universitaria nella filosofia del XIX secolo, Roma, Città Nuova, pp. 125-159.

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