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Kadidia Oumou Konsegre - Sofia Quarisa

The Big Book

Giorgia Balbi - Agnese Cappellazzo - Sveva Conte Kadidia Oumou Konsegre - Sofia Quarisa

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Traducendo la lingua Nadsat inventata da Anthony Burgess, The Big Book riflette sulla realtà al contempo attuale e straniante di Arancia meccanica. In che misura il mondo dei drughi diverge da quello che viviamo nella realtà quotidiana?

Traducendo la lingua Nadsat inventata da Anthony Burgess, The Big Book riflette sulla realtà al contempo attuale e straniante di Arancia meccanica. In che misura il mondo dei drughi diverge da quello che viviamo nella realtà quotidiana?

Dal libro al film, uno degli elementi fondamentali di Arancia meccanica è costituito dal linguaggio Nadsat, inventato da Anthony Burgess. Questa forma d’espressione unisce la lingua inglese, parole ideate dallo stesso autore e termini derivati dal russo, con un’influenza del tedesco. L’obiettivo dell’invenzione del Nadsat è quello di creare uno slang giovanile capace di restare indeterminato, al di fuori da una collocazione temporale precisa. Burgess voleva che la voce del protagonista fosse unica e senza età, anche a sottolineare l’indifferenza del personaggio verso le norme della società, come se le sottoculture giovanili fossero indipendenti dalle regole del mondo circostante. Nel film, Alex parla in prima persona e, grazie al suo linguaggio, crea un rapporto forte e intimo con lo spettatore, il quale si sente un ‘’drugo’’, un compagno del protagonista.

Il progetto riporta in un libro-dizionario alcune delle parole in Nadsat utilizzate nel film. Il lavoro comprende un’analisi del linguaggio e l’introduzione di uno slang altrettanto straniante, attinto dalla “Generazione Z”, andando così a costituire un vocabolario del lessico contemporaneo corrispondente alla lingua utilizzata da Alex e dai drughi. La rielaborazione avviene non solo in chiave letteraria, ma anche visiva: lo spettatore è guidato in un percorso di sensazioni e riflessioni tramite fotografie, illustrazioni ed espedienti grafici. In questo modo, The Big Book si propone di ribadire l’attualità del film di Kubrick e di problematizzare la vicinanza del mondo dei drughi, spesso concepito come grottesco se non paradossale, alla realtà quotidiana del tempo presente.

The Big Book indaga il concetto stesso di “arancia meccanica”: qualcosa all’apparenza normale, ma che rivela al suo interno una struttura e un organismo complessi e problematici. Sebbene la copertina del libro non differisca da quella di altri comuni dizionari, una volta sfogliato, The Big Book rivela un mondo stravagante. Le traduzioni dal Nadsat al gergo giovanile e le illustrazioni interrogano lo spettatore: la violenza di Arancia meccanica è davvero così “inaudita”? In che modo i temi del film sopravvivono a distanza di cinquant’anni?

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