3 minute read

Rally Meeting ha riaperto le pagine più belle della storia dei motori

La manifestazione ideata e organizzata da Miki Biasion, insieme con la moglie Paola, è come un libro che ripercorre sessant'anni di avventure rallystiche

■ Dalla Fiat 1100 Tv di Luigi Marsaglia alla Citroen C3 di Andrea Crugnola è stato come scorrere un libro di 60 capitoli dedicato alla storia dei rally.

Pagine indimenticabili di sport, agonismo, prestazioni, sfide si sono magicamente riaperte a Vicenza, nel grande padiglione fieristico di Rally Meeting, sotto la perfetta regia di Miki Biasion, abile non solo con la Lancia Delta, ma anche alla guida di una complessa macchina organizzativa nella quale, a fargli da navigatrice, è stata la moglie Paola, instancabile e precisa nella parte più ostica, vale a dire quella burocratica ed amministrativa.

Il due volte campione del mondo ha messo insieme i momenti più significativi di una specialità che, partita in sordina nel 1961, in pochissimo tempo ha conquistato il cuore dei tifosi e degli appassionati del controsterzo cercando, trovando ed esponendo le protagoniste del campionato italiano rally, dalle origini ad oggi.

Una ricerca puntuale, quella del bassanese, meticolosa e certosina, molto apprezzata dai visitatori - diverse migliaia nei tre giorni d'apertura della singolare kermesse giunta alla terza edizione dopo il debutto a Bassano nel 2020 e la ripresa, dodici mesi fa, nonostante le restrizioni causate dalla pandemia nel capoluogo berico - che ha riportato sotto i riflettori auto ormai relegate nel magazzino della memoria.

Accanto alla Fiat 1100 Tv del primo campione tricolore sono così riapparse la Giulietta di Arnaldo

Cavallari - il padre del rallysmo italiano - e la Fulvia HF esaltata dalle prestazioni di Sandro Munari, la Fiat 124 Abarth di Maurizio Verini e la Ferrari 308 Gtb (nel 1982 portò sul podio più alto Tonino Tognana), e ancora la Lancia 037 e la Delta, passando per la Ford Escort e la Subaru, l'Ascona 400 e l'Opel Kadett e via via modelli curiosi e rari. Sono stati in tanti a mettere a disposizione di Miki i loro "gioielli" più preziosi che la patina del tempo ha reso ancora più affascinanti. E con i "bolidi" ritornati a solleticare ricordi mai sopiti, anche i piloti d'antan sono ritornati sulla scena, ricercatissimi e applauditi come fossero appena scesi dai loro abitacoli.

Tony, Lucky, Travaglia, Ormezzano, Andreucci sino a Basso e a Crugnola tanto per citare i primi che vengono in mente - per non dire dei locali ancora impegnati sul palcoscenico del controsterzo con parti di rilievo - sono stati sommersi dal tifo e dalla passione dei visitatori. Pochissimi gli assenti.

Ma non sono state solo le macchine del tricolore rally a catturare l'attenzione. Nello stand dell'Asi spiccavano l'incredibile Lancia Stratos Silhouette con la quale Sandro Munari e Pietro Sodano parteciparono al Giro d'Italia negli anni Settanta e l'Alfa Romeo 1500 6C MMS del 1928 protagonista alla Mille Miglia nell'epoca in cui Tazio Nuvolari, Giuseppe Campari, Bor- zacchini e Achille Varzi se le suonavano di santa ragione. Complessivamente, le auto esposte sono state oltre duecento. Negli stand allestiti da scuderie, gommisti, preparatori, ricambisti, case editrici è stato esposto ed offerto (anche nei… bicchieri) di tutto: nessuno è uscito dalla Fiera di Vicenza senza un ricordo o un autografo.

ACI Sport ha scelto Rally Meeting per premiare tutti i vincitori dei campionati italiani portando sulla grande pedana della Fiera, grazie alla collaborazione di ACI Vicenza, formidabile nell'affiancare Miki Biasion, oltre mille piloti, compresi quelli che si sono imposti in vari tornei monomarca e nei campionati regionali e provinciali.

Grossa novità di quest'anno sono state poi le esibizioni nell'area

Festival del controsterzo e delle derapate nell'arena esterna con i campioni di casa nostra. In evidenza

Alberto

Battistolli ed Alessandro Battaglin e gli specialisti del drifting

esterna di rallysti ed esperti di drifting impegnati in una scatenata rumba di curve e controcurve con immancabile accompagnamento scenografico di fumate azzurrognole. Per non dire del sottofondo... musicale, fatto di motori al massimo dei giri e stridio di gomme sollecitate oltre ogni dire.

I più fortunati, tra i visitatori, hanno avuto l'opportunità di salire al fianco di Alberto Battistolli, in grande spolvero con la Skoda Fabia della

Delta Rally con la quale si appresta ad affrontare il campionato europeo assieme a Simone Scattolin, e di Alessandro Battaglin e di provare l'ebbrezza di staccate al limite. Spettacolo nello spettacolo, poi, gli interminabili traversoni dei seguaci di Ken Block, il torinese Alberto Meregalli con una potente Nissan 350Z, il veronese Alberto Cona (Bmw M3), detentore della corona Categoria Pro, il padovano Samuele Milani (Bmw M3) leader della categoria Pro2 e il ventitreenne vicentino Alberto Festival (Bmw turbo) classificatosi terzo assoluto nel trofeo Under 28 del 2021. Soddisfatto, al calar del sipario, Miki Biasion, mai fermo un attimo, sempre pronto a posare per la classica foto ricordo, firmare autografi, accogliere gli ospiti, rispondere alle mille domande degli appassionati.

Un "Rally Meeting" più faticoso di un Monte Carlo, insomma, per il campione bassanese, coadiuvato da un affiatato gruppo di amici, da ACI Vicenza presieduto da Luigi Lucky Battistolli e da "Grappa Bassanina" che lo hanno sostenuto e appoggiato.

Un altro importante traguardo raggiunto mentre già si profilano nuovi obiettivi.

Incontenibile Miki!

This article is from: