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ASSETATA DI VERITÀ
Peppino Zola
Ho incontrato Adriana, per la prima volta, nel settembre del 1958, a Varigotti a una delle “settimane studenti” che Gioventù Studentesca (GS) di Milano, guidata da don Luigi Giussani, organizzava ogni anno in vista della presenza missionaria nelle scuole durante l’anno scolastico che stava per iniziare. Erano giornate molto intense, riempite di lezioni, di assemblee, di preghiere, di canti, di immersione nei luoghi storici del luogo (i mitici San Lorenzo e la “Torre”), e di appassionati dialoghi tra di noi, tutti colpiti dalla novità che stavamo vivendo.
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Era la prima volta che partecipavo a tale momento: per tre anni, al liceo Berchet avevo avuto don Giussani come insegnante di religione e, grazie alla sua prorompente presenza, a poco a poco mi avvicinai al cristianesimo (ne ero molto lontano), partecipando negli ultimi mesi del liceo a qualche “raggio” (così veniva chiamato l’incontro settimanale comunitario degli studenti) e a qualche altra iniziativa.
Per l’estate, don Giussani mi aveva dato da leggere il libretto Se Cristo domani batterà alla tua porta, Lo riconoscerai?, nel quale Raoul Follereau testimoniava tutto il suo impegno, in nome di Cristo, per aiutare i lebbrosi nel mondo. Iniziai a leggerlo prendendo un pullman a Milano e quando arrivai a Viverone, in Piemonte, la casa dei miei genitori, mi ritrovai “convertito”. Effettivamente, posso dire di avere “riconosciuto” Cristo.
Andai, dunque, a Varigotti, con grande convinzione. Anche per Adriana era la prima volta, ma lei veniva da un periodo molto problematico circa il senso da dare alla propria vita. Frequentava il liceo Colonna e anche lei aveva come insegnante don Giussani. Negli ultimi mesi della prima liceo era andata qualche volta nella sede di GS in via Statuto 2, invitata da una compagna, e più che altro era rimasta incuriosita dalla gioiosa presenza e dall’ilare “attivismo” degli studenti che frequentavano quella sede. Ma non era ancora entrata nella vita della comunità. Andò a Varigotti piena di domande, con l’animo di essere arrivata, in un certo senso, all’ultima spiaggia. Per Adriana la partecipazione a quella Varigotti fu decisiva, come vedremo.
Con Adriana iniziò, da neoconvertiti, una straordinaria amicizia, che ci vide collaborare, insieme a tanti amici anch’essi entrati da poco nella nuova avventura cristiana, a tante iniziative (questa era la parola usata
Parte Quarta Le Canzoni


Didolina! … Didolina! … Brilla in cielo l’ultima stellina fresca l’aria punge stamattina non dormire più mia Didolina apri gli occhi ed ama questa gioia che il creato ti dà.
Hai la musica nel cuor (fischiettato) la la…

Trema palpita una nube d’or è una primavera di color.
Non dormire più mia Didolina la malinconia questa mattina con il vento va, ed insieme a te si ridesta la tua gioventù.
Adriana Adrianin voce e canto di terra e di cielo la mia amica da quando eravamo ragazzine e la sentivo cantare per tutti noi
E poi ancora – per tutti questi anni – per tutta la vita – mia amica
Anche adesso c’è per me compagnia cara presente come prima Davvero questo è un regalo grande di Dio per me.
Marina Molino R.