Giornalino Scolastico News 27 - Giugno 2019

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Quelli di ViA Copernico

Pregiudizi sulla psicoanalisi (segue da pag. 5)

una dipendenza emotiva dal terapeuta, allora, è possibile, ma è dovere del professionista promuovere sempre l’autonomia del paziente, sapendo valutare con lui i suoi miglioramenti in itinere e gestendo insieme a quest’ultimo la fase di chiusura del rapporto terapeutico in maniera naturale e non traumatica. Simone Cipriani

Prodotti DOP & IGP Il nostro Paese si distingue per un patrimonio agroalimentare unico in termini di ricchezza, varietà e pregio. Ad oggi si contano quasi 200 prodotti DOP e IGP che portano l’Italia a detenere una posizione di leadership in ambito comunitario. La presenza così estesa di produzioni tipiche è legata alla particolarità del territorio e della storia italiana, che ha permesso la creazione e il mantenimento nel tempo di tradizioni produttive, gastronomiche e culturali molto diversificate. Questo patrimonio agroalimentare crea valore dal punto di vista culturale, sociale ed economico: l’agroalimentare, infatti, negli ultimi anni si è affermato come secondo settore economico dopo quello manifatturiero. A ciò si va ad aggiungere anche l’effetto generato dal connubio ormai inscindibile, turismo – enogastronomia, che contribuisce a potenziare la conoscenza e il favore dei prodotti italiani all’estero, nonché a preservare aree

Numero 3– GIUGNO 2019

svantaggiate e a sviluppare sistemi locali. Alcuni prodotti alimentari presentano caratteristiche chimico-organolettiche distintive rispetto agli altri appartenenti alla medesima categoria merceologica, che derivano dall’ambiente geografico dove sono stati ottenuti. Tenuto conto dell’importanza e del pregio che queste produzioni rivestono, la Commissione Europea ha istituito specifici strumenti per la loro tutela e valorizzazione valevoli su tutto il territorio Comunitario: tali strumenti sono la DOP – Denominazione di Origine Protetta - e la IGP – Indicazione Geografica Protetta – disciplinate dal Reg. Ce 510/2006. La DOP identifica il nome di una regione, di un luogo determinato o, in casi eccezionali, di un paese, che serve a designare un prodotto alimentare: originario di tale regione, di tale luogo determinato o di tale paese; la cui qualità o le cui caratteristiche sono dovute essenzialmente o esclusivamente all’ambiente geografico, inclusivo dei fattori naturali e umani; la cui produzione, trasformazione e elaborazione avvengono all’interno dell’area geografica determinata. I riconoscimenti DOP e IGP vengono rilasciati a seguito di una rigorosa istruttoria sulle caratteristiche del prodotto e il metodo di produzione. L’etichetta è uno strumento indispensabile per il consumatore in quanto aiuta a

distinguere il prodotto originale da eventuali contraffazioni. Esistono decine di prodotti famosissimi e conosciuti da tutti, che basta solo citare, tra cui: Aceto Balsamico di Modena IGP; Abbacchio Romano IGP; Arancia Rossa di Sicilia IGP; Asiago DOP; Basilico Genovese DOP; Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP; Cotechino Modena IGP; Fontina DOP; Gorgonzola DOP; Grana Padano DOP; Lardo di Colonnata IGP; Limone di Sorrento IGP; Mortadella Bologna IGP; Mozzarella di Bufala Campana DOP; Oliva Ascolana del Piceno DOP; Pane casareccio di Genzano IGP; Pane di Altamura DOP; Parmigiano Reggiano DOP; Pecorino Romano DOP; Pomodoro di Pachino IGP; Prosciutto di Parma DOP; Prosciutto di San Daniele DOP; Salsiccia di Calabria DOP; Speck dell’Alto Adige IGP; Taleggio DOP. Dei tanti prodotti, ce ne sono alcuni meno noti, che sono degni di maggiori dettagli descrittivi: Carciofo Romanesco del Lazio IGP

È prodotto in alcune aree delle province di Viterbo, Roma e Latina. Il nome è riservato ai carciofi ottenuti dalle varietà “Castellammare” e “Campagnano” continua a pag.7 Pagina 6


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