Girolamo Arnaldi, Pagine quotidiane - PRIMA PARTE

Page 241

05Medioevo_impaginato.qxd 27/01/17 12:38 Pagina 241

MEDIOEVO

241

to (“lunga promessa con l’attender corto”) fornita a Bonifacio VIII da Guido, fattosi nel frattempo, dal guerriero astuto e capace che era, il consigliere compiacente del principe detentore delle somme chiavi. In Purgatorio XIV, il quadro delle cose di Romagna prospettato da Guido del Duca rispecchia una condizione mutata rispetto a quella sintetizzata da Dante nella risposta a Guido di Montefeltro. Lo sfilacciamento di cui abbiamo parlato, sulla scorta anche qui del libro di Vasina, è ormai progredito. Le immagini che il lamento di Guido del Duca fa scorrere innanzi ai nostri occhi sono ormai solo quelle della decadenza biologica e della rissosità intestina delle schiatte feudali romagnole, cui fa da contrappunto un patetico richiamo al buon tempo antico quando in terra di Romagna regnavano “amore e cortesia”. A “Romagna tua non è, e non fu mai / sanza guerra ne’ cuor de’ suoi tiranni” di Inferno XXVII fa qui significativamente riscontro l’“Oh Romagnuoli tornati in bastardi!”, ben altrimenti indicativo della irreparabile caduta di tono della vita locale, che aveva fatto seguito al venir meno delle ultime speranze in un riscatto collettivo dall’egemonia papale, della quale Dante non fa cenno, proprio perché, a questo punto, non costituiva nemmeno più un problema. Il Messaggero, 28 aprile 1990 Convegni/Tra leggende e realtà alla vigilia dell’anno Mille E il secolo di ferro cambiò il mondo Con il solito straordinario concorso di pubblico, nei giorni scorsi si è svolta a Spoleto la trentottesima settimana di studio indetta dal «Centro italiano di studi sull’alto medioevo». Il tema quest’anno era: «Il secolo di ferro: mito e realtà del secolo X».


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.