Vol vii la vera vita sociologia del soprannaturale (1943)

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non è piena; il peccato, in cui sono ostinati, impedisce loro la conoscenza sperimentale di u n Dio padre, di un Dio redentore, di un Dio consolatore; essi conoscono la giustizia punitiva d i Dio attraverso il loro peccato; perchè pur conoscendo Dio continuano a misurarsi con Lui. I1 loro peccato di superbia non èla scala per arrivare a Dio; è l'abisso che l i separa. La comunione, che è vita e conoscenza, si perfeziona nel-. l'amore. Dio ci ha fatto un comando di amarlo. Il più grande. e il primo comandamento », lo chiama Gesù, rispondendo ai Farisei. Come i figli debbono amare i genitori non solo per sentimento e attrattiva naturale, ma per dovere di figliolanza, così noi, creature di Dio e figli suoi, dobbiamo amarlo per corrispondere al suo amore, perchè tutto quel che siamo viene dallasua bontà infinita. L'amore di Dio è presentato a noi come un comando per il sacrificio che esso implica di noi stessi. Non ci manca l'attrazione che esercita su di noi il bene in genere, riferito, per ra-. gione e per fede, alla divinità. Ma per quanto la ragione ci possa. avvicinare a Lui e la fede ce lo presenti come padre che ci ha. amati per il primo, pure noi siamo in tale condizione da non sentire le attrattive di tale amore quanto più ci attacchiamo a noi stessi e per noi stessi alle persone e cose che ci circondano. La deviazione da Dio per varie attrattive di amore terreno. è dovuta al peso della nostra umanità; che c7inchina al basso,. non ostante la rivelazione e la grazia. Donde il carattere di precetto dato all'amore di Dio (che dovrebbe non essere altro chespontanea e completa corrispondenza e dedizione); affinchè noi. osserviamo tutti i suoi comandamenti compresi nella legge morale, naturale e rivelata; che dipendono dal comando di amore, in esso si sintetizzano e si elevano, come ragione fondamentale e finale di tutta la regola d i vita a noi imposta. L'amore è sollecitato dalle attrattive della speranza, così nell'ordine soprannaturale come nell'ordine naturale: la speranza di un bene. Questo nell'ordine naturale si consegue in questa vita e non è mai completo nè durevole, ma transitorio. e relativo; come sarebbe il bene della vita, del benessere, della famiglia, dell'ordine sociale, della bellezza dell'arte, della speculazione intellettiva e così di seguito. Nell'ordine sopran-


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