Around - MA Thesis Book

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4.5

cooperazione web-based «Il web è più che un'innovazione tecnica: l'ho progettato perchè avesse una ricaduta sociale, perchè aiutasse le persone a collaborare, e non come giocattolo tecnologico. Il fine ultimo del web è migliorare la nostra esistenza reticolare nel mondo». Con queste parole Tim Berners-Lee, co-fondatore del

World Wide Web descrive la sua invenzione così come l'ha concepita, ed essa racchiude al meglio i concetti di partecipazione, condivisione, possibilità di esprimere opinioni e diventare, in modo semplice e veloce, co-attori e co-protagonisti di progetti e soluzioni che hanno come terreno fertile proprio il web.

4.5.1

Crowdsourcing

Tab 4.7 (p. seguente) Principi del crowdsourcing

Il termine crowdsourcing è stato creato per la prima volta nel 2006 e si riferisce ad attività e opere che tradizionalmente trovavano le loro risorse in fonti esterne e che attualmente sono portate a termine da un gruppo di persone. Il concetto si basa sul principio della “delegazione dei compiti”, che, nella realtà crowd-based, sono presentati ad un certo numero di persone che condividono simili interessi, capacità e abilità piuttosto che soltanto ad un individuo o ad uno specifico gruppo. Si è osservato come i risultati del crowdsourcing

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siano generalmente risultati di alto profilo se paragonati alle attività tradizionali di out-sourcing. Aumentando il potere di un gruppo o di un individuo, i crowdsourcers ottengono cruciali benefici e risoluzioni ai problemi. Gli utenti (anche conosciuti come la folla, the crowd) tipicamente si costituiscono in comunità online, e la folla fornisce soluzioni ai quesiti sottoposti trovandone le migliori. Le migliori soluzioni sono in primo luogo di proprietà del soggetto che ha trasmesso il problema; le persone vincenti nella folla


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