Giornalino ipsia 2016 2017 felicità

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Periodico dell’I.P.S.I.A. di Siderno-Locri (R.C.) 1

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Cari Lettori, Tutta la vita andiamo alla ricerca della felicità, illudendoci di poterla trovare in qualche parte del mondo, come se fosse uno scrigno magico nascosto o un potere segretamente infuso in qualche persona. O non sarebbe forse meglio pensare che questa felicità sia da ricercarsi, piuttosto, nelle piccole cose, nel gustare a piccoli sorsi quello che di bello la vita ci riserva ogni giorno? Da questo interrogativo ha preso l’avvio la stesura della quarta edizione del nostro periodico “Professional...mente”. Nessuno sa mai bene cosa si intenda con la parola FELICITA’ e, anche per noi, non è stato semplice dare una risposta univoca. Nell’iter per la stesura del giornalino abbiamo capito che la felicità non è un “qualcosa” che si può trovare. E’ invece un effetto collaterale, una conseguenza del fare ciò che noi amiamo. E che sappiamo fare. Con le persone che amiamo. E’ come un viaggio infinito verso ciò che ci sta a cuore e, di conseguenza, ci rende felici, nonostante i pericoli e gli intralci incontrati durante il percorso, in cui ognuno di noi si avventura con i suoi talenti e le sue capacità, i suoi doni innati o acquisiti nel tempo. Con l'esperienza. La pratica. L'impegno. L'allenamento. Il sacrificio. La gioia di vivere. Come riporta la stessa enciclopedia virtuale “Wikipedia”, "la felicità è lo stato d'animo positivo di chi ritiene soddisfatti

tutti i propri desideri". Da sempre scrittori, poeti, filosofi e persone comuni si trovano a pensare, descrivere o cercare questo “stato di grazia”. Se ne trovano tracce anche in alcune Carte Costituzionali, come nella Dichiarazione d'Indipendenza degli U.S.A., che così recita: “Noi riteniamo che le seguenti verità siano di per se stesse evidenti; che tutti gli uomini sono stati creati uguali, che

essi sono dotati dal loro Creatore di alcuni Diritti inalienabili, che fra questi sono la Vita, la Libertà e la ricerca della Felicità”. Ecco cosa ci ha spinto a scegliere questo leitmotiv: a distanza di anni e nonostante il diffuso benessere, la percezione della felicità è rimasta invariata, mentre aumenta costantemente la percentuale di persone affette da depressione ed il numero dei suicidi. La nostra vita, per essere felice, dovrebbe essere all'insegna dell'equilibrio e della misura, come sosteneva e ci insegnava quotidianamente la nostra compianta Prof.ssa Silvana Manti, alla quale è dedicato il nostro periodico scolastico. Mantenere vivo il Suo ricordo, condividere le storie personali di una Professoressa benvoluta da alunni e docenti, riscoprire le gioie, i dolori e tutte le esperienze vissute insieme all’interno della nostra scuola, ci ha permesso di creare una relazione intima e di conquistare un legame interiore, un’eredità di affetti, che nessuno potrà portare via. Sapere che quella persona ha fatto parte della nostra storia, anche se alcuni di noi non l’hanno potuta conoscere direttamente, permette che quella "persona speciale” continui ad essere una figura di riferimento, fonte di ricordi gioiosi e, al contempo, di inevitabile sofferenza. Ci domandiamo: esiste un concetto assoluto di felicità? Forse l'euforia di un attimo al sopraggiungere della serenità! Forse l’uomo, alla continua ricerca della felicità, una volta raggiunto un obiettivo se ne prefigge subito un altro, e così non è mai soddisfatto abbastanza! Non dobbiamo comunque dimenticare che una felicità troppo “costosa” - sia materialmente che in termini di compromessi - non può essere considerata felicità, mentre gesti gratuiti e solidali possono farci sentire realizzati e soddisfatti. Come se la tranquillità e la gioia che si è riusciti a dare agli altri si riflettesse, in qualche modo, su di noi facendoci ritrovare inaspettatamente la felicità Forse questa una delle ricette migliori per raggiungere la tanto sospirata FELICITÀ? La Redazione

FELICITA'. Si muove la Terra, si muovono i pianeti, si muove l’intero sistema solare alla volta della costellazione di Ercole. Viaggiano i pensieri, la aspirazioni, le bramosie degli uomini verso quella stella chiamata Felicità tanto più irraggiungibile quanto più si complica il volo verso sempre nuove ulteriori aspettative, mai sazie del già ottenuto. Tante navicelle monoposto lanciate in una corsa senza tregua, che gareggiano tra loro, che si urtano se solo all’interno di una stessa traiettoria. Forse, se queste navicelle non fossero monoposto…forse, se si mantenessero le modeste aspirazioni iniziali… forse, se si collaborasse all’interno di uno sforzo comune che escluda false manovre e sgambetti… forse… la Felicità la si potrebbe raggiungere. Ma, probabilmente, non è neppure così. Sempre protesi verso mete lontane, non ci accorgiamo, infatti, che quella stella era già nostra dal momento della nascita, a noi donata senza sforzo, tensione o merito alcuno, ed è la Vita, ma che una congenita e perseverante presbiopia ci impedisce, evidentemente, di vedere. Si riesce ad apprezzarla solo quando essa è ormai lontana e non la si potrà più, in alcun modo, raggiungere! In copertina: disegno di Stella Maiolo, già alunna IPSIA di Siderno, indirizzo Produzioni Tessili e Sartoriali 2

Professional...mente


Questa pubblicazione, giunta alla quarta edizione e nata nel ricordo della compianta Prof.ssa Silvana Manti che l’aveva patrocinata, è la riprova di quanto possa essere affascinante, oltre che impegnativo, il progetto di realizzare un’esperienza didattica capace di coinvolgere ed entusiasmare Docenti e Studenti. Nel corso degli ultimi anni questa esperienza del giornalino scolastico, che è frutto dell’impegno corale degli Allievi frequentanti gli svariati indirizzi di studio presenti nel nostro Istituto, si è rafforzata, avendo come elemento propulsivo la voglia di crescere e di migliorarsi, all’insegna, cioè, di quello che è il tratto distintivo della nostra Istituzione scolastica, come di qualsiasi altra comunità educante. La realizzazione di questo periodico ha come obiettivo principale, non solo quello di far sperimentare agli studenti una tipologia ben precisa di comunicazione, ma anche di stimolare i loro interessi e la loro creatività, vale a dire un’ulteriore possibilità da parte loro di mettersi in gioco, di impegnarsi mettendo in pratica quanto appreso dai Docenti, e di riflettere su una tematica ritenuta meritevole di approfondimento. Quella qui prescelta dai nostri studenti, e che fa da sfondo e leit motiv delle pagine che compongono l’intera pubblicazione, ossia: “In che consiste, o meglio, che cos’è la Felicità ? “ - è tanto impegnativa quanto suggestiva. Prova ne è che su di essa, da sempre, si sono concentrati filosofi, intellettuali, scrittori e grandi pensatori. Il termine “felicità” contiene un rebus fondamentale: si sa quando si è felici, ma non è chiaro cosa contenga questa parola e quali siano i suoi confini. Non è forse vero che tutti noi siamo ben capaci di percepire i nostri stati d’animo, le nostre sensazioni, gli attimi di serenità e i momenti di benessere e tuttavia non possiamo definire con sistematicità e assolutezza i caratteri della “felicità?” Goethe amava chiedersi - e lo chiedeva ai suoi lettori - “Quando si è davvero felici?”. E la risposta che gli arrivava era la seguente: “Si è felici quando si vuole rivivere la vita nella sua totalità e nella sua interezza”. Ma ancor prima Seneca, nel suo “De brevitate vitae”, ha operato una fondamentale distinzione tra la “Vera Felicità e la “Felicità presunta” o “Felicità Ingannevole”, sostenendo che “La vera felicità arreca piacere, ma non tutti i piaceri arrecano felicità”. Qual è, dunque, il percorso verso la Felicità che suggerisce Seneca? “ La vita è brevissima e ansiosissima per quelli che dimenticano il passato, non curano il presente e temono il futuro. Giunti all’ultima ora, tardi comprendono, disgraziati, di essere stati tanto tempo a fare nulla “… La Felicità, come ci fa capire questo grande Pensatore, è il sogno dell’Uomo, che di fronte alla fugacità della Vita, tenta di fermare l’attimo di benessere assoluto, perché cristallizza il tempo e allontana il vuoto esistenziale. Ovviamente, quanti hanno collaborato alla redazione di questo giornalino son stati ben consapevoli che, al di là della necessità di riflettere sulla tematica prescelta, occorreva “affrontare una sfida”, ossia “dare alla luce” un progetto editoriale significativo, capace di documentare, a conclusione di un anno scolastico, alcuni degli accadimenti più importanti che hanno scandito la vita della nostra Scuola. Se così è, possiamo dire che la sfida è stata affrontata e superata, a riprova del fatto che la nostra Istituzione scolastica è “viva e vitale”. Come, peraltro, testimoniato dal riconoscimento, prestigioso, tributato alla precedente edizione di “Professional… mente”, edito dall’I.P.S.I.A. di Siderno/Locri, che ha consentito ad una rappresentanza dei nostri studenti di vivere un’esperienza davvero unica ed entusiasmante, con il conferimento del premio al loro impegno, ossia l’essere stata questa pubblicazione nella rosa dei 25 giornalini scolastici premiati, con riferimento alla sezione relativa alle scuole superiori d’Italia, nell’ambito del concorso “Fare il Giornale nelle Scuole”. E’ bello ricordare, infatti, la cerimonia dei giorni 11 e 12 aprile 2017 in quel di Cesena, promossa dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, allo scopo di sostenere le iniziative delle scuole italiane per la valorizzazione dell’attività giornalistica quale strumento di arricchimento comunicativo e di modernizzazione del linguaggio. L’augurio, dunque, è quello…..di riuscire a migliorarci ancora ! Il Dirigente Scolastico

Gaetano Pedullà Periodico dell’I.P.S.I.A. di Siderno-Locri (R.C.) 3

Interno della Biblioteca Malatestiana—Cesena

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’ “Se la vista di cieli azzurri ti riempie di gioia,

se le cose semplici della natura hanno un messaggio che tu comprendi, rallegrati, perché la tua anima è viva” Eleonora Duse

AL TRAMONTO Guardare una sera, dal mio balcone di Locri, le piccole luci lontane di Gerace e rinvenire ancora, tra le tinte arrossate del tramonto, la delicata pudicizia di una terra che ancora sogna... e prega! Pudica l’ora ch’ormai volge al tramonto - battiti d’ale fanno ritorno al nido quando la voce spegne in sussurro il grido e pii silenzi,

tra ombrose fughe, sulle rampe del cielo sfogliano incensi. - Cori di luce son monachine stanche in lunga fila abbarbicate al monte Sbadiglia la finestra e arrossa i vetri d’ultimo guizzo d’infocato tramonto. Daniela Ferraro

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Foto di Merina Gattellaro - V ODA Locri

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LA CASCATA DEL MARMARICO Fuggiva l'alba già temendo il tramonto. E il giorno esplose impavido nel sogno che al già negato volge in sfida un sorriso. All'inizio è solo un brivido sonoro che vibra, uniforme, tra gli squarci indorati della fitta vegetazione; ora è più nitido, ora quasi si cancella all'interno del giocoso inseguirsi di voli canori tra l'immobilità pensosa degli arbusti. Ed ecco lo scroscio sovrastare, alfine, qualsivoglia rumore del bosco e Lei ti appare, fulgida e immacolata nell'umido vestito intessuto di cielo, ammiccante e argentina tra nebbie di schizzi di schiuma rarefatta, le chiome scompigliate da giovanile baldanza immutata nel tempo…E' la fine di un viaggio di oltre 8 chilometri lungo un'impervia stradicciola non asfaltata, tra buche e pietre appuntite, ma ne valeva decisamente la pena. Si, perché proprio in questa Calabria sempre più avara di sogni, se tu ancora ci credi, ti può essere concesso di incontrare una fata.

Daniela Ferraro

MARI DI CALABRIA Vola lo sguardo lungo il litorale di Ferruzzano che va indorandosi degli ultimi riflessi del giorno che muore. Rigonfia l’onda ridondante di spuma contro la scogliera, si perde nel ritmico, pacato abbraccio con la battigia. Si, un altro giorno è passato. La vita scorre all’interno dei suoi flussi e riflussi, rigonfia di sogni, di aspirazioni, di speranze, si adagia inerte nel desiderio di

quiete. Vivere, sognare, dimenticare immersi nel liquido oblio di questo mare di Calabria…. Spollina l’ora spettinata dal vento, infiorescenza d’onde, ladre pupille di occulti sovramondi.

E il sospiro del golfo ritmico frange contro sogni raminghi, brucia al silenzio l’intima pena e l’anima s’annulla. Foto di Elisa Circosta - III ODA Locri

Daniela Ferraro Periodico dell’I.P.S.I.A. di Siderno-Locri (R.C.) 5

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SUCCEDE SOLO CHE SONO FELICE! Pablo Neruda è stato definito uno tra i più grandi “poeti-pittori” di tutti i tempi, in quanto, proprio come un

pittore, usa una tavolozza di parole per dipingere il grande quadro della vita. Dipingere l’esistenza non è per niente semplice, ma le parole, come i colori, hanno la capacità di plasmarsi in mille sfumature, e quando il poeta è un eccellente pittore, è la vita stessa che posa come una “modella” per lui, facendosi ritrarre così in tutte le sue tonalità, con estrema naturalezza, con i suoi pregi e i suoi difetti. Quando leggiamo una poesia ci lasciamo pervadere da mille emozioni e cerchiamo di identificare le nostre esperienze tra le varie figure retoriche. Respiriamo così piccoli sprazzi di quotidianità, li rivalutiamo nutrendoci del semplice vivere, comprendiamo che è il presente ciò che conta, unico ed irripetibile, riusciamo a cogliere la bellezza del ciclo cosmico e proviamo a dare un senso alla felicità. Così Neruda racconta nella sua poesia “Ode al giorno felice”: Questa volta lasciate che sia felice,

Tu al mio fianco sulla sabbia, sei sabbia,

non è successo nulla a nessuno,

tu canti e sei canto.

non sono da nessuna parte,

Il mondo è oggi la mia anima

succede solo che sono felice

canto e sabbia, il mondo oggi è la tua bocca,

fino all’ultimo profondo angolino del cuore.

lasciatemi sulla tua bocca e sulla sabbia essere felice,

Camminando, dormendo o scrivendo,

essere felice perché sì,

che posso farci, sono felice.

perché respiro e perché respiri,

Sono più sterminato dell’erba nelle praterie,

essere felice perché tocco il tuo ginocchio

sento la pelle come un albero raggrinzito,

ed è come se toccassi la pelle azzurra del

e l’acqua sotto, gli uccelli in cima,

cielo

il mare come un anello intorno alla mia vita,

e la sua freschezza.

fatta di pane e pietra la terra l’aria canta come una chitarra.

Oggi lasciate che sia felice, io e basta, con o senza tutti, essere felice con l’erba e la sabbia essere felice con l’aria e la terra, essere felice con te, con la tua bocca,

essere felice. La poesia, come la musica, ha il grande privilegio di trasmettere emozioni e stati d'animo in modo più evocativo e potente rispetto alla prosa. Il suo significato è solo in parte legato alla comunicazione verbale, poiché stimola la parte emotiva ed il coinvolgimento diretto di chi legge, interpreta e assapora le parole, facendole proprie. Ed è così che ciascuno di noi, a seconda della situazione che sta vivendo, si sente in sintonia con alcuni versi, trovando alcune liriche più consone al suo “sentire”… 6

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Noi alunne quasi al termine del nostro percorso scolastico, siamo strafelici di avere incontrato nella Scuola che frequentiamo delle Docenti che ci hanno accolto, apprezzato e incoraggiato giorno dopo giorno con le loro parole e con il loro quotidiano impegno. Riteniamo importante la loro capacità di infondere serenità e gioia, poiché crediamo che il mondo ne abbia davvero bisogno. A loro dedichiamo questa poesia, la cui parola chiave è senz'altro FELICITA': non è successo nulla di eclatante o spettacolare, non c'è un'occasione straordinaria da festeggiare, è un giorno come tutti gli altri... ma per chi sa cogliere la bellezza che c'è intorno a noi, diventa un giorno speciale! Spesso, infatti, siamo troppo affannati e distratti per soffermarci ad ammirare semplicemente ciò che ci circonda e, a volte, diamo anche per scontata la presenza del nostro “amore”. Se riuscissimo a guardare a tutto ciò con occhi nuovi, ecco che diventerebbe fonte inesauribile di gioia... noi vogliamo provare a farlo!

Merina Gattellaro , Erica Zappavigna V OD – Locri In collaborazione con la Prof.ssa Mariella Napoli

ZYGMUNT BAUMAN E LA T EORIA SULLA F ELICITÀ’ A Zygmunt Bauman, sociologo e filosofo polacco di origini ebraiche che ci ha lasciati il 9 gennaio 2017 a 91 anni, si deve la particolare definizione di “modernità liquida”. Secondo Bauman, nella società contemporanea si sono “liquefatti” i legami tra gli individui, legami sociali che tendono a dissiparsi, a disgregarsi e a diventare sempre più effimeri. Bauman pensa che il “processo di liquefazione” si attui in tutti gli ambiti della vita sociale contemporanea: lavoro, comunità, individuo, rapporti sociali, giustizia sociale, libertà, strutture. Ritornando ai legami sociali e personali, per Bauman la liquefazione produce un individuo afflitto dalla solitudine, infelice, egoista ed egocentrico, che vive in un tempo anch’ esso liquido, non solido come nelle società premoderne. Secondo Bauman stiamo vivendo una fase della modernità che cancella la fiducia, la compassione, la pietà e invece si assiste ad un gorgo di smarrimenti e stordimenti dove uomini e donne si scoprono immersi tra il vuoto esterno e lo svuotamento interiore. Non c'è “gabbia d'acciaio” che possa reggere contro la modernità liquida: essa ci pervade, è invasiva, penetrante e disintegra tutto ciò che tocca. L'uomo in questa modernità liquida è disorientato e spaesato di fronte alla miriade di messaggi che lo “colpiscono” ogni giorno. L'uomo si ritrova ad essere un “punto instabile” in un “universo di oggetti in movimento”. Periodico dell’I.P.S.I.A. di Siderno-Locri (R.C.) 7

Proprio lo scorso settembre, in un incontro interreligioso per la pace organizzato in una località umbra dove, tra l'altro, era presente anche Papa Francesco, Bauman parlò della necessità del "dialogo" come la via per l'integrazione tra i popoli e per la felicità: "Papa Francesco", ricordò, "dice che questo dialogo deve essere al centro dell'educazione nelle nostre scuole, per dare strumenti diversi nella risoluzione dei conflitti da come siamo abituati a fare". Bellissima la sua definizione di FELICITA’ : “ Non è vero che la felicità significhi una vita senza problemi. La vita felice viene dal superamento dei problemi, dalla lotta contro i problemi, dal risolvere le difficoltà, le sfide. Bisogna affrontare le sfide, fare del proprio meglio…..sforzarsi. Si raggiunge la felicità quando ci si rende conto di riuscire a controllare le sfide poste dal fato. E invece ci si sente persi se aumentano le comodità”. Prof.ssa Rita Commisso

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T HE HAPPY PRINCE BY OSCAR WILDE Un racconto non solo per bambini!

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Il racconto di Oscar Wilde usa un linguaggio molto

l'amicizia, l'amore e il rispetto per il prossimo; le

scorrevole, tipico di una fiaba, per narrare una sto-

morali risultano incisive, proprio a sottolineare l’in-

ria ricca di ottimismo e di speranza: vengono mes-

tento dell'autore di insegnare ai propri figli, e ai let-

si in evidenza due aspetti contrastanti, la ricchezza

tori, a vivere in modo più altruistico e empatico.

di pochi e la miseria diffusa nella società inglese

Si tratta di una fiaba molto intensa, adatta per chi è

della seconda metà dell'Ottocento. Il meticoloso

o è stato bambino: si riflette sul senso della vera

lavoro svolto dalla rondine e la grande generosità

amicizia e si riscopre il volto della generosità, quel-

del Principe vogliono simboleggiare una ribellione

la disinteressata che non desidera altro che vede-

verso le ingiustizie sociali del tempo. L’autore co-

re il sollievo negli altri.

munica in modo semplice - ma mai banale - il messaggio di amore e altruismo che l'uomo di qualsiasi

In un mondo tanto egoista e opportunista, come

periodo e classe sociale non dovrebbe mai dimen-

quello in cui viviamo, è diventato davvero impor-

ticare.

tante trovare quanti più esempi possibili per risco-

Nella narrazione non è stata usata la consueta tec-

prire e rivalutare valori decisamente più edificanti.

nica del parallelismo totale, a favore della sfasatu-

E poi, che dire? La vera felicità è far felice gli al-

ra tra fabula e intreccio, con continui flashback,

tri… l’altruismo e l’onestà, prima o poi, vengono

maggiormente utilizzati nei romanzi o nei racconti

sempre premiati!

dove si cerca di accentuare una situazione di suspense e di attesa nel lettore. Potremmo identifica-

Salvatore Femia, Samuele Romeo,

re come antagonisti i mali ed i difetti che vivono

Giuseppe Murdaca, Federico Multari

con e negli uomini, l’aiutante potrebbe essere la

V IP09—Locri

bontà presente in entrambi i protagonisti.

In collaborazione

Molteplici sono i riferimenti alla fede e ai principi

con la Prof.ssa Mariella Napoli

etici; gli argomenti trattati sono importanti, come

Se il racconto ti e’ piaciuto, prova a rispondere alle domande... …

The Happy Prince QUIZ Analysis level

1.

What is the underlying theme in the story?

in English, please!!!

2. What is the turning point in the story?

3. What do you think are the possible motives of Oscar Wilde in writing the story?

“The best way to cheer yourself up is to try to cheer somebody else up.” Mark Twain

Periodico dell’I.P.S.I.A. di Siderno-Locri (R.C.) 9

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LA F ELICITÀ’ AMA IL COLORE

Renoir - Colazione dei camerieri Osservando un dipinto di Pierre - Auguste Re-

tati e riflessi secondo una leggerezza di tocco ed

noir (1841–1919)

un cromatismo tra i più felici ed accesi della storia

sono

stato

istantaneamen-

te folgorato dall’accostamento dei colori e, di ri-

dell’arte.

mando, pervaso dall’immensa gioia di vivere che

Queste le parole del pittore: "Per me la pittura

sempre contraddistingue ogni sua opera.

esprime la 'gioia di vivere': tutto ciò che di bello ci

Basta entrare nel quadro e si raggiunge un’infinita

circonda io lo voglio fissare sulla tela. Dipingere

e

per me è quindi gioia immensa, divertimento".

dolce completezza,

di benessere insieme

una

ad

sensazione

un’inten-

Renoir sapeva catturare gli aspetti più dolci ed

sa immedesimazione emotiva.

effimeri, più lieti e fuggenti della vita, e trasformarli

Un’amorevole e spensierata narrazione degli

in 'quadri felici'. La sua copiosa produzione di ope-

aspetti più comuni della vita quotidiana rappresen-

re - circa seimila - è la dimostrazione di come uno dei massimi esponenti dell'Impressionismo abbia rappresentato la felicità ritraendo volti e paesaggi in cui domina un uso personale della luce. Da "Le bagnanti" a "Bal au moulin de la Galette", Renoir ha dipinto la vita, l’amore e la risata. Attraverso paesaggi rurali, scene quotidiane e di svago borghese, la sua opera ha portato il tocco screziato dell’impressionismo in un nuovo regno fatto di piccole cose che portano alla felicità. Come affermava lo stesso artista, “dipingere è come respirare” e la gioia del colore non lo abbando-

Renoir - Bal au moulin de la Galette 10

nò quando, ormai vecchio e con le dita deformate Professional...mente


dall’artrite, si legava i pennelli ai polsi per poter

continuare a dipingere. Le sue opere sono una lezione di felicità e l’intento è quello di trasmettere la sensazione del piacere. Renoir ha dipinto la gioia con gioia, pensando profondamente che la natura fosse stata creata dall’eternità per essere dipinta en plain air. E’ possibile “passeggiare” tra le pennellate leggere e levitanti, quasi trasparenti, dai riflessi vibranti, chiari e luminosi che avvolgono con un gioioso alito di vita persone, animali e alberi. Tutto è vivo. E lo si coglie dal movimento ora delle foglie, ora dell’acqua, ora dei volti. Renoir ama il movimento perché esistere è un continuo trapasso spazio- temporale: i suoi quadri rappresentano la sintesi dei momenti della nostra vita, andando ben oltre la semplice riproduzione della realtà esterna.

Renoir - Sulla terrazza (due sorelle)

A volte capita che il mancato riposo, la routine in-

amare i piccoli momenti quotidiani non implica il

calzante o l’ansia di raggiungere grandi mete ci

fatto di non avere obiettivi futuri, ma significa non

distolgano da quei piccoli piaceri quotidiani che,

lasciare che i bei momenti scivolino via come sab-

invece, possono trasformare le giornate in un sus-

bia tra le dita. Se imparassimo a dare la giusta at-

seguirsi di eventi piacevoli di cui essere grati e feli-

tenzione ai piccoli piaceri quotidiani potremmo tra-

ci. Il caffè che assaporiamo con un amico può di-

sformare le nostre giornate in magnifiche esperien-

ventare un evento speciale se impariamo ad ap-

ze. Se anche tu vuoi mettere in atto questa trasfor-

prezzare l’unicità di quel momento. Imparare ad

mazione prova ad essere maggiormente consapevole di ciò che fai ogni momento. Oltre a concentrarti sui grandi progetti prova a chiederti: Cosa è avvenuto di bello oggi? Per cosa posso essere felice? Una passeggiata da solo o con gli amici? Un pranzo in famiglia? Una giornata di lavoro o di studio? La vista di un bel panorama? Un buon pranzo? Un complimento fatto o ricevuto?

Vincenzo Verduci V IP09 – Locri Giuseppe Monteleone-Gerardo Eleonora II IP09

In collaborazione con la Prof.ssa Napoli Renoir - Ragazze al pianoforte Periodico dell’I.P.S.I.A. di Siderno-Locri (R.C.) 11

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La ricerca della felicità nelle opere di PUCCINI Figura di punta dello patrimonio operistico italiano è Giacomo Antonio Domenico Michele Secondo Maria Puccini, attivo in un’epoca, a cavallo tra l’Ottocento e l’inizio del Novecento, nella quale le glorie patrie e le imprese eroiche cominciavano a perdere fascino. Del resto, l’Italia era fatta ed il Risorgimento era quasi un ricordo, mentre la Prima Guerra Mondiale si sarebbe affacciata a breve sullo scenario internazionale. Siamo di fronte ad un periodo di transizione, in cui forte è il bisogno di ritrovare sentimenti più personali ed intimi, di riscoprire l’individualità ante litteram, che in Italia troverà il suo eccellente cantore in Puccini. Il compositore lucchese canta con sapienza i sentimenti e la ricerca di una felicità interiore, senza mai eccedere con il sentimentalismo. Ed ecco che, passo dopo passo, la materia prima del suo genio artistico si raffina e si fa più ricca e articolata, piega il testo alla ricerca di un’armonia totale con la musica, finchè la frase si incastona con le note dell’intera orchestra. In questa fucina di creatività prendono vita le donne di Puccini, protagoniste indiscusse dei suoi drammi, fautrici del destino ed in costante ricerca della felicità. Consideriamo, ad esempio, la giovane MANON LESCAUT (1893), che si presenta così a Des Grieux “… eppure lieta, assai lieta un tempo io fui! La quieta casetta risuonava di mie folli risate… ma di gaiezza il bel tempo fuggì”. Manon, dunque, non è solo una ragazza superficiale e opportunista, capace di usare gli uomini per la ricerca di effimeri momenti di felicità, che la portano ad agire senza pensare alle conseguenze! Manon impersona la passione allo stato puro, l’irrazionale abbandono alle sensazioni più umane, lo struggente amore che non si pone domande o limiti, l’estrema ricerca di chi ha creduto di vivere, senza veli, di fronte ad una società bigotta che non perdona.

Così Mimì si presenta a Rodolfo: “son tranquilla e lieta ed è mio svago far gigli e rose. Mi piaccion quelle cose che han sì dolce malia, che parlano d’amor, di primavere, di sogni e di chimere, quelle cose che han nome poesia…”. E Musetta continua in modo provocante: “ed assaporo allor la bramosia sottil, che dagli occhi traspira e dai palesi vezzi intender sa alle occulte beltà. Così l’effluvio del desìo tutta m’aggira, felice mi fa…”. Mimì e Musetta, anche se molto ‘moderne’ per quel fin de siècle, invogliano il pubblico ad amarle per la loro voglia di vivere, per il saper essere felici con poco, il credere nell’amore: sentimenti universali e atemporali. Volto diverso ha l’intrepida e virtuosa TOSCA (1900): “Vissi d’arte, vissi d’amore, non feci mai male ad anima viva…”. Personaggio altero e fragile, con molteplici sfaccettature, primadonna in una società estremamente attenta ad evitare contaminazioni, in lei prevale un autentico amore per quelle cose semplici e vere che costituiscono l’essenza della vita al di là delle apparenze e dei condizionamenti “non la sospiri la nostra casetta che tutta ascosa nel verde ci aspetta? Nido a noi sacro, ignoto al mondo inter…”

Tre anni dopo, BOHEME ci presenta la vita dei giovani, fatta di sogni, di speranze e di illusioni.

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tema dell’amore come redenzione e felicità, dà vita a quel sentimento totalizzante e di perdizione che è l’amore. Sì, l’amore, così forte e travolgente, così temibile perché fa perdere lucidità, così sacro da nutrirsi anche della vita, così importante da non poter essere sprecato.

In MADAMA BUTTERFLY (1904) si fronteggiano due cognizioni della vita che si pongono agli antipodi: da un lato l’arroganza di un Occidente colonialista e orgoglioso della propria potenza economica e culturale, dall’altra un Giappone che iniziava ad aprire i propri porti ai commerci internazionali e si prodigava a soddisfare le richieste che gli venivano fatte. La giovane fanciulla racconta il suo sogno felice con semplicità: “eppur conobbi la ricchezza. Ma il turbine rovescia le querce più robuste…e abbiam fatto la geisha per sostenerci… Ridete? Perché? Cose del mondo…” Se all’inizio dell’opera, Butterfly dirà di sentirsi “rinnegata e felice”, al termine dell’opera sentirà il bisogno di tornare nel suo mondo, capace di comprendere quelle “piccole cose, umili e silenziose, ad una tenerezza sfiorante e pur profonda, come il ciel, come l’onda del mare” che altri personaggi non hanno saputo né comprendere né rispettare. La giapponesina, con la sua tenacia, ha inseguito il suo sogno così a lungo e così lontano fino a riappropriarsi della propria libertà e della dignità di essere ciò che sentiva di essere. Quando il nuovo mondo si apprestava a consacrare una nuova figura femminile, decisa a far valere i propri diritti, Puccini la concretizza nella FANCIULLA DEL WEST, Minnie: “ciò vuol dire, ragazzi, che non v’è al mondo peccatore cui non s’apra una via di redenzione… Sappia ognuno di voi chiudere in sé questa suprema verità d’amore…”. È un misto tra Mimì e Tosca, ma molto più pragmatica e capace di perseguire i propri scopi, anche con mezzi poco leciti, ma senza ledere i diritti degli altri. Minnie non soccomberà sotto il peso delle sue scelte, vincerà e porterà con sé la felicità della sua vittoria. E veniamo adesso alla bellissima incompiuta, TURANDOT (1926), l’opera che ha vissuto la morte di Puccini, il testamento dei suoi ultimi pensieri, delle sue angosce più segrete e dei più grandi desideri. Al di là di ciò che appare, i due protagonisti principali dell’opera sono le due figure femminili, la giovane schiava Liù e la Principessa Turandot. Per la prima volta il Maestro sviluppa il

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“Chi pose tanta forza nel tuo cuore” chiederà Turandot a Liù, vedendola resistere alla tortura; “Principessa, l’amore…tanto amore segreto e inconfessato, grande così che questi strazi, sono dolcezze per me…” risponderà lei con disarmante semplicità. E al persistere del dubbio di Turandot, Liù decide di aiutarla a ritrovare la possibilità di amare: “Tu, che di gel sei cinta, da tanta fiamma vinta, l’amerai anche tu…”. Ed infine si scioglierà quel ghiaccio e metterà a nudo una donna che temeva l’amore perché nessuno glielo aveva fatto conoscere nel suo aspetto più vero: “straniero, quando sei giunto con angoscia ho sentito il brivido fatale di questo mal supremo. Quanti ne ho visti morire per me! E li ho spregiati; ma ho temuto te! C’era nei tuoi occhi la luce degli eroi E t’ho odiato per quella …e per quella t’ho amato, tormentata e divisa fra due terrori uguali: vincerti o essere vinta”. La metamorfosi è compiuta in Turandot: non più quelle ombre scure del passato, non più quella paura di un sentimento che non si può arginare, ma l’abbandono ad esso, forza vitale e fonte di gioia, energia degli uomini e del mondo. In fondo, cos’è la felicità? Prendere vita e spessore, operare alla propria maniera, scegliere sapendo di poter sbagliare, inseguire i sogni pur facendo i conti col proprio vissuto. Questa è la felicità nel senso più valorizzante possibile, perché si è felici solo se si è consapevoli e se si sa vivere la propria felicità! Da tempi e luoghi diversi e lontani, le opere e i personaggi ci vengono in aiuto nella nostra quotidianità, a volte per darci una parola di conforto, per offrirci nuovi scenari o semplicemente per dirci che non è toccato solo a noi … e se questo non dovesse bastare, allora vengono a portare musiche immortali e pagine di una così equilibrata armonia che ci è meno difficile astrarci dai nostri livori, dalle sofferenze e dalle delusioni, per dedicarci a loro e perderci felici tra quelle potenti melodie! Mariella Napoli

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’’ What makes you happy? We ALL want to be happy. We ALL are driven by the pursuit of happiness. We ALL try to capture this elusive, fleeting state - before it floats away like dust in the wind! It doesn’t mean that everything we chase will bring us happiness. In fact, a big part of our struggle with life is figuring out what makes us happy. Here are some quotes about happiness from the wise men and women who came before us… Pietro Condò, Matteo Masotina e Maicol Campobasso — III IP09 - Locri

Can you tell me the way to Happiness? Da sempre poeti, romanzieri, librettisti, cantanti e cinematografi hanno provato a descrivere la felicità in modi molto diversi, tutti con l’obiettivo comune di cogliere l’essenza di un sentimento ampio e, al contempo, estremamente labile. Oggi è ancora così?

La felicità - quella autentica - sembra in via d’e-

veramente soddisfare, qualcosa di importante per

stinzione e risulta sempre più difficile raccontarla.

noi stessi.

L’essere umano si è ormai deciso a barattare un

Siamo sicuri di seguire il nostro istinto in questa

po’ di felicità per un po’ di sicurezza, gingillandosi

analisi, o cerchiamo solo di fare felici gli altri?

nel suo minuscolo mondo. Eppure, nonostante la

Seguendo un ragionamento abbastanza contro-

globalizzazione, non è riuscito a comprende bene

verso, mi sembra che la limitazione della felicità

cosa sia la felicità.

sia direttamente proporzionale alle molteplici op-

Tutti noi rincorriamo a fatica la felicità, senza ren-

portunità sociali. Alcuni cercano sempre di limitar-

derci conto che è solo un punto di partenza. Ciò

si, di condurre un lieto vivere, comodo e spensie-

che ci turba di più è riuscire a “pesare” questa feli-

rato. Dal loro cantuccio, non si espongono, vivono

cità: siamo repentinamente circondati da nuovi

il più possibile passivamente – quanto basta per

modelli di vita e facciamo fatica a comprendere

non avere problemi! - e poi chiamano “felicità”

quale sia quello giusto per noi, quello che ci possa

questa “situazione”. Altri, soprattutto i più giovani e

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Professional...mente


gli inguaribili/eterni giovani, sono alla ricerca di

nessuno a priori. Non dobbiamo avere paura di

emozioni sempre più forti e sempre più diverse

vivere veramente, di seguire il cuore ed il cervello,

per la paura di cadere in un periodo negativo; sfi-

di sbagliare, di cadere e rialzarci. Solo così, in mo-

dano le leggi della fisica, infrangono i limiti del ra-

do unico e irripetibile, tracceremo la nostra strada

ziocinio, si temprano sul fondo di un bicchiere o

verso la felicità!

dentro una siringa per far sembrare tutto più bello e “felice”. Sfugge un particolare: lì non c’è la FELI-

Simone Barbaro e Francesco Luscrì IV IP09 -

CITA’, c’è solo un’altra dimensione. Non c’è la vi-

in collaborazione

ta, c’è solo un posto immaginario.

con la Prof.ssa Mariella Napoli

La vera strada verso la felicità non la conosce

La Felicità Il peggior male di questa società è solitudine ed aggressività, quello che ti porta a sparare per sentirti qualcuno o che induce a drogarti perché non hai nessuno. Basterebbe una parola, un incoraggiamento, la fantasia di un bimbo che costruisce un bastimento per riportare la felicità in questo mondo che più ideali non ha! Saremmo più felici se in questa società si vivesse senza rabbia e con solidarietà. Saremmo più felici se qualcuno ci strappasse un sorriso o una carezza

Foto di Erica Zappavigna — V ODB Locri

che vivere in quest’ oasi di incertezza. Salviamo questi nostri ideali, allora ricordando che siamo umani, ancora. E doniamoci, l’un l’altro, fraternità fonte di vera ed incondizionata felicità. Classe III IPID — Sede di Siderno

Periodico dell’I.P.S.I.A. di Siderno-Locri (R.C.) 15

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La felicità è un po’ come la mitica Pentola d’Oro degli gnomi alla fine dell’arcobaleno. Proprio come la Pentola d’Oro, nessuno sa com’è, dov’è, come si raggiunge e se mai si troverà. Io credo che ognuno di noi sappia che ciò che gli fa battere il cuore non è un oggetto, ma una soddisfazione, un’occasione speciale, un dono della vita, un attimo di benessere. Per me la felicità è la mia famiglia che mi fa sentire una persona speciale anche quando non va bene niente. Pronta a sostenermi, guidarmi e darmi fiducia, sarei persa e inutile senza essa. La mia felicità sono anche i compagni di classe perché con loro trascorro la maggior parte del tempo e rappresentano momenti lieti di vita vissuta che fanno crescere e riempiono l’anima e il cuore. Silvia Martinis

Per alcuni la felicità consiste nella ricchezza; per altri, nella fortuna. Per me, invece, consiste nel gioire per le piccole cose della vita: raggiungere i propri sogni, vedere esauditi i propri desideri, apprezzare ogni momento di respiro, di pace e di luce. La felicità dura un attimo e quell’attimo può donartelo anche un sorriso che diventa eterno. Elisa Pasqualino

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Professional...mente


Per me la felicità è segnare un canestro al suono della sirena, e far vincere la squadra. Felicità è il tifo degli spettatori mentre l’arbitro fischia la fine della partita e i compagni di squadra e il coach ti saltano addosso fino a non farti respirare. Quanta felicità sprigiona la tensione, la passione, il sacrificio e il talento. Felicità di un attimo il cui ricordo dura una vita. Alessandro Bottiglieri

Per me la felicità è guardare negli occhi il mio nipotino. Vedere nei suoi occhi tutta la gioia nello scoprire il suo mondo, mi porta all’essenza della vita. Un sorriso, un traguardo, una carezza o un bacio, sono fonte di pura e limpida felicità.

Felicità è quando viene a chiamarmi “Zio” per andare a giocare con lui; quando mi dice che sono un campione; quando viene a svegliarmi con i suoi piccoli grandi baci. Questa è la vera felicità. Samuele Mazzà

Per me la felicità è semplicemente avere accanto chi amo. La felicità è nelle cose piccole, nel sorriso delle persone a cui tieni, in un gesto inaspettato. E’ per questo che felicità è vedere star bene le persone che amo… Per me la felicità è lui. Maria Teresa Borgia

Periodico dell’I.P.S.I.A. di Siderno-Locri (R.C.) 17

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’ …

Non scegliere il doping! Lo sport è felicità Lo sport, specie ad alto livello, è diventato un affare economico di milioni di euro. Per vincere, a tutti i costi, gli atleti devono sempre mantenersi al top e le loro performance devono essere continue, nel nome della fama e del denaro. Così il doping diventa un mezzo per raggiungere velocemente il risultato con la complicità di dirigenti, medici, allenatori, ditte farmaceutiche e naturalmente l’atleta. Purtroppo, oggi, questo fenomeno è presente anche nello sport di-

lettantistico e amatoriale. Ma cosa spinge a ricorrere a ciò? Scarsa fiducia in sé stesso, paura di deludere le aspettative degli altri, protagonismo, insicurezza sulle proprie capacità spingono giovani e non più giovani all’uso di sostanze dopanti e farmaci acquistati on-line, spesso senza alcun controllo medico. Raggiungere la vittoria o un obiettivo sportivo a tutti i costi con questi mezzi è pericoloso oltreché sleale. Anche l’integratore più “naturale” può diventare nocivo se usato senza criterio. Il doping è soprattutto un fatto di coscienza personale, se si sceglie si è responsabili del proprio fallimento interiore sia come persona sia come atleta. Chi ama veramente lo sport costruisce sé stesso con sacrificio, fatica, allenamento costante, senza usare mezzi illeciti. Lo sport praticato in modo corretto e sano genera un senso di benessere psico-fisico intenso e profondo, fa star bene con gli altri e con il mondo. Il nostro consiglio è: “Rifiuta il doping…. troverai la chiave giusta per la tua felicità”. Classe V IP09 Sede Coordinata di Locri con la collaborazione della Prof.ssa Miranda De Agostino

Ma in realtà cos'è questo doping di cui si parla tanto? Vanno sotto il nome generico di doping tutta una serie di preparati chimici che servono per potenziare la prestazione sportiva, per annullare la sensazione di dolore o fatica, per accrescere la massa muscolare.

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Professional...mente


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’ …

. Mostrarsi felici rende davvero felici? Stando ad uno studio pubblicato sulla rivista Psychology of WellBeing, sì. I ricercatori della Irvine University (California) hanno infatti studiato le conseguenze che un selfie potrebbe comportare sullo stato d'animo di un individuo, giungendo infine alla conclusione che quello che da molti è ritenuto un insensato gesto di vanità ed egocentrismo, in realtà aiuta a incrementare atteggiamenti positivi verso sé stessi e verso gli altri. A convincere gli scienziati della "bontà" dell'autoscatto è stato un esperimento condotto su 41 soggetti (28 giovani femmine e 13 giovani maschi) nel quale veniva chiesto a ciascuno di loro di scattare una serie di foto giornaliere lungo un lasso di tempo di 4 settimane. e fotografie scattate ogni giorno dovevano essere di tre tipi:

 

un selfie in posa sorridente una foto che appagasse l'autore dello scatto (un bel paesaggio, una scena divertente ecc...)

una foto che avrebbe potuto rendere felice un'altra persona Al termine delle quattro settimane, il team di ricerca ha visionato il materiale ricavato, monitorando anche i diversi stati d'animo di ogni singolo partecipante (sono state effettuate ben 2900 misurazioni di questo tipo!). Si è così osservato che il continuo scattare fotografie e il ritrarsi sorridenti, migliorava sensibilmente l'autostima e la positività dei soggetti! Sforzarsi ad atteggiamenti positivi dunque, alla lunga rende davvero più felici. Francesco Pio Sergi e Giuseppe Murdaca (Fonte: Focus junior.it)

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Ridere sembra facile, una cosa da nulla. Così facile che, a volte, sorridiamo quasi senza nemmeno rendercene conto. Eppure, per avere un'espressione così apparentemente semplice come un sorriso, sono coinvolti ben 12 diversi muscoli del viso, divisi in 6 coppie: quelli che sollevano i lati della bocca (levator anguli oris), quelli che sollevano il labbro superiore (levator labii superioris ), quelli che agiscono sull'orbita oculare (orbicuaris oculi), quelli che portano indietro le labbra (risorius) e quelli che sollevano gli zigomi (zygomaticus major e minor). Il numero di muscoli contratti, in realtà, varia sia da persona e persona sia, soprattutto, dalla regione in cui le persone vivono. Infatti, persone che vivono in diverse aree del mondo ridono in modo diverso! Insomma… i sorrisi non sono tutti uguali! Giovanni Verduci e Angelo Zoccalli (Fonte: Focus junior.it)

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’ …

… ’

Durante

il

quarto

congresso

annuale

dell'International Positive Psychology Association, in Florida, il Prof. Tim Lomas, è rimasto folgorato dalla spiegazione di Emilia Lahti, ricercatrice dell’Università di Helsinki, sul significato della parola finlandese sisu: forza psicologica che permette a una persona di affrontare sfide straordina-

rie, anche senza la promessa di ricompense immediate. Questa parola era intraducibile nella sua lingua. In italiano la potremmo tradurre

oltre 62 idiomi presi in prestito da diverse cul-

con

ture.

perseveranza,

forse

grinta,

o

an-

che resilienza: ma il significato è più forte,

Chiunque può integrare un lemma in questo

indica una dote umana universale che ha

originale vocabolario, riportando il significato

una valenza importante nella cultura finlan-

approssimativo del termine, il più possibile

dese.

vicino alla sfumatura della lingua originale. Il glossario, sotto la patina ilare, è uno stru-

È così che, due anni fa, il Prof. Lomas ha

mento interessante per esplorare certi aspetti

avuto l'idea del Positive Lexicography Pro-

culturali (per esempio il fatto che molte lingue

ject, un glossario online e in costante aggior-

nordiche prevedano parole per indicare quel-

namento che raccolga i termini usati in tutte

la bella sensazione di tepore in casa, quando

le lingue del mondo per esprimere sentimen-

fuori fa freddo) o per evitare che la psicologia

ti, emozioni ed esperienze positive: parole

si trasformi in una scienza occidentalizzata.

che non hanno corrispondenza negli altri

D’altra parte, familiarizzare con un catalogo

idiomi, ma che vale la pena conoscere!

così ampio di emozioni potrebbe influire posi-

Il progetto, proprio per la natura linguistica, è

tivamente sulla nostra capacità di riconosce-

in continua evoluzione; oggi - dopo un meti-

re gli stati d'animo.

coloso lavoro di ricerca e passaparola tra

Vi proponiamo alcuni dei termini più affasci-

colleghi, studenti, dottorandi stranieri, fonti

nanti.

web – il glossario include circa 600 termini in 20

Professional...mente


DADIRRI L'atto profondo e spirituale di un ascolto riflessivo e rispettoso (lingua aborigena). SHINRIN-YOKU Lo stato di rilassamento che si raggiunge dopo un bagno nella foresta, in senso letterale o figurato (giapponese). DESBUNDAR Lasciar cadere le proprie inibizioni e divertirsi (portoghese). RAMÉ Caotico e gioioso allo stesso tempo (balinese). UTEPILS Una birra gustata all'aperto nel primo giorno caldo dell'anno (norvegese). PASSEGGIATA Camminata piacevole e tranquilla in luoghi confortevoli e ameni (italiano). SAMAR Sedersi insieme per raccontare storie all’ora del tramonto (arabo).

HEIMAT Affetto radicato per un luogo per il quale si prova un forte senso di appartenenza (tedesco). KANYIRNINPA Abbraccio protettivo e salutare che infonde felicità (lingua aborigena australiana Pintupi). IKTSUARPOK Il senso di anticipazione che si prova quando si aspetta qualcuno e si conti-

nua ad andare alla finestra per vedere se è arrivato (lingua Inuit). FARGIN Orgoglio e sincera felicità per il successo di qualcun altro (Yiddish). MEPAK Il piacere delle piccole cose (serbo). MAGARI Se solo..., sarebbe bello, sarebbe stato bello, nei miei sogni (italiano). THRÓISMA "Il suono del vento che mormora tra gli alberi" (greco).

Domenico Barillaro , Domenico Agresta, Salvatore Grillo II IP09 sede coordinata di Locri In collaborazione con la Prof.ssa Mariella Napoli Periodico dell’I.P.S.I.A. di Siderno-Locri (R.C.) 21

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LA MEMORIA CHE FA PRIMAVERA

“La conoscenza è la via maestra del cambiamento”. Con queste parole semplici e risonanti, nell’ambito

menti le mafie ci rubano la vita”, e

del percorso verso la giornata della

per questo dobbiamo desiderare

memoria e dell’impegno del 21

un avvenire fatto di scelte libere e

marzo scorso, don Luigi Ciotti ha

non di inevitabili destini.

avviato il suo incontro con i giovani

E’ legittimo domandarsi “cosa pos-

studenti della Locride che si sono

so fare, io da solo, contro quei po-

avvicendati nell’esporre i numerosi

tenti meccanismi?”, ma alla fine, la

lavori realizzati per ricordare alcu-

spinta

ne delle vittime delle mafie. “E’

dall’autonomia intellettuale, dalla

necessario – ha continuato don

ribellione all’oppressione, dal so-

Luigi – che i nomi delle vittime ven-

gno di dare un esempio positivo a

gano scritti nel cuore, perché non

chi ci sta vicino.

siano solo spettacolari eventi, sem-

Spesso le relazioni tra gli affiliati,

plici manifestazioni o illustri passe-

basate in larga parte su vincoli di

relle”. Il confine tra memoria e re-

sangue, tendono a rendere ancora

torica della memoria è molto sotti-

più coeso il gruppo al suo interno e

le, soprattutto quando si vuole evi-

sempre più chiuso rispetto alle in-

tare la strumentalizzazione dell’e-

fluenze della società legale e più

vento.

soggetto alle regole basilari della

Diversi sono stati gli aspetti che

criminalità: eseguire fedelmente

hanno fatto riflettere i presenti: i

gli ordini, sottomettersi alla gerar-

disvalori mafiosi, i circuiti viziosi e

chia, vendicare le offese senza far

spesso letali, i destini graffiati dalla

ricorso all’autorità statale, assiste-

sottomissione, dall’obbedienza e

re i latitanti e non collaborare con

dalla morte. “All’indignazione si

esponenti delle forze dell’ordine e

risponde dandoci da fare, altri-

della magistratura.

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propulsiva

deve

venire

Professional...mente


Come cittadini, giovani e adulti in-

me quello della Locride, ci indica

sieme, dobbiamo cercare il coraggio

che abbiamo il diritto-dovere di far

di dire il nostro NO corale, per ri-

conoscere il vero volto dello Stato,

spetto di noi stessi, per amore della

quello delle politiche sociali, della

nostra famiglia, per il desiderio di un

politica educativa, del sostegno

futuro diverso. Dobbiamo unirci e

all’auto-sviluppo, della tutela e della

far sentire la solidarietà della socie-

promozione della legalità.

tà intera a chi è rimasto vittima del

Solo così non saremo né com-

circuito oscuro. Accanto ai forti colpi

plici, né spettatori!

giudiziari inflitti negli ultimi tempi, grazie all’impegno profuso da magi-

Il gruppo “Giornalisti per un

strati e forze dell’ordine, è necessa-

giorno”-

rio che l’intera comunità superi il

Sede di Locri

muro di omissioni, di silenzi e di in-

In collaborazione

differenza che ancora oggi tende a

con le Prof.sse

isolarci dalla società civile.

Daniela Callea

Il “tempo delle deleghe” deve cede-

e Mariella Napoli

re il passo al “tempo delle responsabilità”. L’esperienza quotidiana in un territorio difficile, ma altrettanto meraviglioso co-

Periodico dell’I.P.S.I.A. di Siderno-Locri (R.C.) 23

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… ’

“PROFESSIONAL...MENTE” PREMIATO A CESENA Scrivere su un giornale rappresenta non solo un’occasione per raccontare al mondo le proprie emozioni e sensazioni e/o riportare notizie ed eventi che hanno catalizzato la nostra attenzione, ma rappresenta soprattutto e innanzitutto un’occasione per acquisire e “rafforzare un senso nei confronti di ciò che accade attorno a noi”. Questo, in sintesi, l’indirizzo di saluto del Sindaco di Cesena, Paolo Lucchi, rivolto ai circa 800 giovani ed ai loro insegnanti, ospitati presso il Nuovo Teatro Carisport di Cesena in occasione della cerimonia di premiazione nell’ambito della XIV edizione del concorso “Fare il giornale nelle scuole”. Al Concorso, indetto dal Consiglio Nazionale Ordine Giornalisti, hanno aderito oltre 500 Scuole, 75 delle quali - 25 per ogni ordine e grado – sono state premiate martedì 11 Aprile dal Presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Santino Franchina. Ad aprire la cerimonia, dopo i saluti del Sindaco di Cesena, il messaggio della Ministra dell’Istruzione e della Ricerca Scientifica Sen. Valeria Fedeli, assente a causa di impegni istituzionali: << (…) Il giornalismo è un servizio alla collettività, una professione caratterizzata da un profondo senso civico, che si regge su regole deontologiche ben precise, per tutelare e garantire informazione di qualità. (…) “Fare il Giornale nelle Scuole” vi aiuta ad ampliare le vostre vedute, a comprendere fino in fondo in che mo-

do si articola la nostra società e quali caratteristiche e quali doti dovete avere e potenziare per far sì che nessuno possa raggirarvi e manipolarvi proponendovi informazioni distorte o di parte. >> Subito dopo l’intervento di Santino Franchina, Presidente Nazionale dell’O.d.G., e di salvatore Campitello, coordinatore del Gruppo di lavoro dell’ O.d.G., i quali hanno posto l’accento sulla specificità del concorso, quale mezzo e strumento per avvicinare i ragazzi al mondo dell’informazione, con l’obiettivo di sostenere le iniziative già in atto nelle diverse scuole, per “valorizzare l’attività giornalistica quale strumento di arricchimento del linguaggio e di maturazione di una coscienza civile”. Ma i veri protagonisti della cerimonia sono stati i ragazzi, i quali hanno calcato le scene del palco allestito per l’occasione, illustrando ai presenti, in maniera precisa e puntuale, i loro lavori e le motivazioni che li hanno spinti a produrre tali elaborati. Ad ogni delegazione sono stati consegnati un attestato di partecipazione e una medaglia. A ritirare il premio, per l’Istituto Statale per l’Industria ed Artigianato di Siderno-

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Locri, una piccola rappresentanza guidata dal Dirigente Scolastico Gaetano Pedullà, composta da alcuni studenti della redazione di “Professional…mente” e dalle Prof.sse Daniela Callea e Miranda De Agostino, in rappresentanza di tutti i Docenti che hanno collaborato al progetto editoriale. “Tale premiazione ci onora e ci gratifica - queste le parole del Dirigente al momento della premiazione - in quanto testimonia l’impegno del nostro Istituto Professionale (al pari di tanti altri prestigiosi Istituti scolastici insigniti del medesimo riconoscimento) nel promuovere una formazione degli allievi capace di coniugare una solida base di cultura generale con un più specifico addestramento professionale. Un piccolo e significativo progetto editoriale che, nato nel ricordo della compianta Prof.ssa Silvana Manti, è il frutto di una comunione di intenti del corpo Docente, mirante a fare degli studenti dell’I.P.S.I.A. una comunità di cittadini attivi nel conProfessional...mente


testo locale. Questa terza edizione, la cui linea editoriale è stata connotata dall’hastag “#locrideilsolenelcuore”, testimonia la volontà di riscatto di una comunità educante da tutto ciò che continua a deturpare un territorio ricco di bellezze naturali, carico di storia e ricco di tradizioni popolari. La pubblicazione del giornalino scolastico — curato dalle Prof.sse Mariella Napoli, Daniela Callea e Giuseppina Ciano - da parte dell’I.P.S.I.A. vuol essere pure un modo per ripercorrere le tappe di un cammino compiuto assieme all’interno della comunità scolastica attraverso le tante attività scolastiche ed extra scolastiche promosse dall’Istituto, nel corso di un intero anno scolastico, al fine di favorire la crescita integrale di ogni studente, sia sul piano umano che professionale.” La sede della manifestazione è stata spostata, il giorno dopo, presso il Teatro “Verdi” di Cesena dove gli studenti hanno potuto partecipare al forum dal titolo “Il fascino e le difficoltà della professione giornalistica”. Moderato dalla giornalista Rai Maria Pia Farinella, il dibattito ha visto gli interventi di Federica Angeli (La Repubblica) e Paolo Borrometi (Agenzia Agi), giornalisti entrambi da tempo posti sotto protezione, per via delle loro inchieste sulla criminalità organizzata. La prima - minacciata da alcuni clan del litorale laziale per i suoi articoli sul racket degli stabilimenti balneari e per aver assistito ad uno scontro a fuoco, narrato sulla stampa senza piegarsi all’omertà dilagante - ha raccontato alla platea presente le vicende per le quali oggi è costretta a vivere sotto scorta, nonchè i conseguenti disagi, sostenuti con convinzione e senso civico, dal momento che “il suo unico scopo, per come dichiarato è stato quello di “entrare nella realtà e rappresentarla ai suoi lettori senza filtri” . La medesima ha sottolineato più volte l’importanza di informarsi in modo da acquisire una propria consapevolezza e di scegliere di stare da una parte piuttosto che dall’altra. Queste le sue parole: “… si riscontra, in gran parte della società, rasse-

gnazione, forse paura o anche pigrizia, che portano ad accettare l’illegalità come qualcosa di normale. E quando ciò accade non ci si rende conto che si sta facendo un favore a quanti stanno giocando tutta la loro partita proprio sul timore dei cittadini di lottare contro di loro. La mia speranza, quindi, è che si senta il desiderio di sollevare la testa malgrado la paura”. Parole che hanno suscitato ammirazione e che hanno smosso gli animi dei presenti. Il secondo relatore, Paolo Borrometi, autore di delicate inchieste sulla mafia ed assertore della necessità di abbattere il muro dell’omertà, è sotto protezione da due anni e mezzo a seguito di un tentativo d’incendio della sua abitazione. “Voi siete liberi nella misura in cui avrete la possibilità di conoscere la realtà”. Ed ancora: “Si può essere sudditi anche in una Repubblica, se ci si gira dall’altra parte”. Lo stesso ha concluso il suo intervento rivolgendosi agli studenti presenti con un auspicio : “… siate il presente dell’oggi e non solo il futuro di domani…avendo come unico punto di riferimento la vostra coscienza. Se avrete la coscienza pulita allora ciò vorrà dire che il vostro lavoro – quello di studenti oggi e di professionisti domani – è stato fatto bene”.

Due giorni intensi, carichi di emozioni e di ricordi indelebili, grazie anche all’accoglienza riservata dalla città malatestiana agli studenti ed agli insegnanti delle scuole vincitrici e alla macchina organizzativa messa in moto dal Sindaco di Cesena Paolo Lucchi in collaborazione con il Consigliere Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Michelangelo Bucci. Giorni che hanno ripagato gli studenti e i loro insegnanti dell’impegno profuso nel realizzare una pubblicazione ritenuta meritevole di riconoscimento da parte di un organo importante e qualificato quale quello dell’Ordine Nazionale dei giornalisti.

mente al Dirigente dell’Istituto, hanno creduto nella valenza educativa e didattica del progetto, impiegando nella sua realizzazione le loro migliori energie, al fine di consentire ai loro studenti l’acquisizione di una vera coscienza civica e di poter mettere a frutto, anche attraverso attività di approfondimento condotte oltre il consueto orario scolastico, le potenzialità ed i talenti di cui essi sono dotati. Merina Gattellaro ed Elisa Circosta — con la collaborazione della Prof.ssa Callea Daniela

Un plauso, dunque, a tutti ragazzi della redazione del giornalino dell’I.P.S.I.A., ma anche ai loro Docenti i quali, unita-

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Progetto ARACNE

Si è concluso il “Progetto ARACNE” con un percorso espositivo e con una la manifestazione finale a consuntivo delle attività laboratoriali svolte dalla Rete di Scuole, avente come capofila l’I.P.S.I.A. di Siderno. Il Progetto in esame (precisamente uno dei due progetti ritenuti meritevoli di finanziamento in Calabria da parte del M.I.U.R.) si inserisce nel Piano nazionale del Ministero riferito al “Programma Made in Italy – Un modello educativo”, mediante il quale le scuole di tutta Italia sono state invitate a formulare progetti originali e innovativi in grado di ricostruire e valorizzare le radici culturali del proprio territorio, attraverso le arti, il design, la moda, la cucina e l’artigianato locale, ossia mediante la valorizzazione di quel patrimonio di tradizioni storiche e culturali e di realtà produttive legate all’alta qualità artistica e manifatturiera della produzione artigianale e industriale che, a partire dal dopoguerra, ha fatto del marchio “Made in Italy” un “unicum” al mondo. Tale Progetto, rivolto agli studenti dell’I.P.S.I.A. di Siderno, dell’I.P.S.S.A. “Dea Persefone” di Locri e dell’Istituto Comprensivo “M.BelloG.Pedullà” di Siderno-Agnana, ha avuto come obiettivo principale quello di far riscoprire agli studenti le radici della tradizione culturale in campo tessile e gastronomico e di rendere visibile tale tradizione attraverso canali innovativi, nella fattispecie anche attraverso la realizzazione di un apposito sito web, con il quale documentare quanto prodotto dagli studenti nei

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laboratori della scuola e delle aziende con le quali sono stati stipulati appositi accordi di partenariato. Il convegno ha avuto inizio con una breve panoramica sull’antica tradizione della tessitura in Calabria, con particolare riferimento alla lavorazione della fibra della ginestra, arbusto diffuso nell’ambiente mediterraneo e a lungo preziosa risorsa per l’economia delle classi meno abbienti, soprattutto rurali. Arbusto che il duro lavoro delle donne di Calabria sapeva trasformare in coperte, indumenti, asciugamani o altri tipi di biancheria usati quotidianamente, in un‘epoca di grande povertà quando le famiglie non avevano di che coprirsi. Tempi in cui la natura offriva all’uomo il necessario per il suo sostentamento e la felicità non era un’illusione racchiusa nel possesso di oggetti costosi e spesso inutili, ma si concretizzava, viceversa, nella magia dei momenti di socializzazione che anche il lavoro sapeva offrire. A partire dal momento della raccolta di questo arbusto fiorifero, che veniva condiviso dall’intera famiglia (giovani e meno giovani, uomini e donne), nel clima di quella coesione familiare tipica di un’economia autarchica e sorretta da un forte senso della solidarietà. Come ricordato nel corso dei vari interventi da parte dei relatori intervenuti, l’arte della tessitura in Calabria è antichissima e, nonostante il notevole ridimensionamento, economico e geografico del suo ambito, rimangono ancora attivi alcuni centri di eccellenza in cui si riproducono pregiati manufatti in lino e canapa o tratti dalla lavorazione del baco da seta e della fibra della ginestra, secondo i più antichi dettami della tradizione. Nel suo iniziale indirizzo di saluto al pubblico presente, il Dirigente dell’I.P.S.I.A. di Siderno – Gaetano Pedullà – ha evidenziato come, pur vivendo in un mondo caratterizzato da un’economia globalizzata, sia necessario riscoprire le proprie radici per sapersi poi proiettare consapevolmente nel futuro. In sostanza: “chi non sa dove viene, non sa nemmeno dove sta andando”. Questo in estrema sintesi il messaggio che si è inteso rivolgere alle giovani generazioni. Dopo gli interventi del Prof. Professional...mente


Vito Pirruccio, Dirigente dell’Istituto Comprensivo “M.Bello-G.Pedullà” di Siderno-Agnana e della Prof.ssa Lucia Belziti, in rappresentanza della Prof. ssa Maria Rosaria Russo, Dirigente dell’ I.P.S.S.A. “Dea Persefone” di Locri – le altre due scuole con cui è stato stipulato l’Accordo di Rete – è stata la volta di Vincenzo Linarello, Presidente del Gruppo “Goel”, uno dei partner del Progetto “Aracne”, a riprova che non si è inteso, con il Progetto in questione, fare solo opera di archeologia industriale o artigianale. Nell’illustrare gli aspetti più significativi della collaborazione avviata dall’I.P.S.I.A. con le strutture facenti capo alle Cooperative del Consorzio “Goel”, in particolare quelle di “Made in Goel” e “Goel bio”, Linarello ha evidenziato, nel suo intervento, le caratteristiche peculiari delle attività imprenditoriali svolte, nel territorio della Locride, dalle coooperative del Gruppo “Goel”. Di taglio squisitamente tecnico è stato l’intervento della Dott.ssa Pasqualina Zaccheria, Dirigente Tecnico dell’U.S.R. Calabria, la quale si è soffermata sui requisiti che devono avere le attività formative rivolte agli studenti degli Istituti Professionali nell’ambito dei percorsi di Alternanza Scuola/Lavoro, alla luce della Riforma di tale istituto delineata dalla Legge n. 107 del 2015. Hanno preso parte alla manifestazione il Sindaco di Gioiosa Jonica Salvatore Fuda e, per conto del Sindaco di Siderno Sen. Pietro Fuda, il Vicesindaco Anna Romeo e l’Assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione Ercole Macrì, in qualità di rappresentanti dei suddetti Enti, entrambi partner esterni a supporto del Progetto “Aracne”, unitamente al Ristorante “La Cascina 1899” di Roccella Jonica, all’Associazione Onlus “I valori della vita” di Siderno e all’Osservatorio Ambientale “Diritto per la Vita” di Marina di

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Gioiosa Ionica, nonchè al “Sidus Club” di Siderno. Molto apprezzato e gradito dal pubblico presente il saluto di Mons. Francesco Oliva, Vescovo della Diocesi di Locri Gerace, a testimonianza dell’impegno pastorale della Chiesa rivolto anche verso il mondo della Scuola.Un particolare ringraziamento è stato rivolto dal Dirigente dell’I.P.S.I.A. al Personale dell’Istituto impegnato nella gestione amministrativa del Progetto, ossia ai Dottori Angelica Hanuman e Vincenzo Crea, nonchè alle Prof.sse Margherita Milanesio, Elisabetta Agostino, Luisa Tarantino – ideatrici e coordinatrici del Progetto – nonchè a tutti i Docenti degli indirizzi di studio “Produzioni tessili e sartoriali” e “Produzioni industriali e Artigianali” che, con passione e dedizione, hanno reso possibile la realizzazione concreta dell’attività progettuale, in primis i Proff. Debora Salemi, Serafino Pascuzzi, Giovanni Papandrea, Cristina Crea, Carmela Megali, coadiuvati dagli Assistenti Tecnici Rosario Franco e Anna Spanò. La manifestazione si è conclusa con l’inaugurazione di una mostra presso i locali dell’I.P.S.I.A. di Siderno. Dopo il taglio del nastro da parte della Dott.ssa Federica Roccisano, Assessore Regionale all’Istruzione, sono stati esposti antichi telai, abiti, costumi e oggetti per tradizione legati alla tessitura, quest’ultima dedicata principalmente alla preparazione della dote per il matrimonio, con tutte le implicazioni che questa cerimonia ha sempre avuto nell’ambito del folklore locale. Nell’ambito della mostra, ove hanno trovato spazio anche essenze e saponi realizzati nei laboratori dell’I.P.S.I.A., sono stati presentati pure un cortometraggio, un apposito sito web ed un archivio informatico dove sono state raccolte notizie, immagini, disegni e fotografie di oggetti legati alla tradizione tessile, con l’intento di documentare in modo permanente le attività laboratoriali e di ricerca realizzate dagli studenti dei tre Istituti scolastici nel corso delle varie fasi del Progetto “Aracne”.

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“ Una idea nata così... di getto... e di cuore... Un modo per ricordare chi ha fatto tanto per la nostra scuola e che la vita ha sottratto all'affetto dei suoi cari troppo velocemente e precocemente.. È così che è ri-nato il giornalino dell' I.P.S.I.A. di Siderno... "Professional... mente", che oltre a raccogliere la testimonianza delle attività svolte durante l’anno scolastico., rappresenta la voglia di riscatto di una generazione di ragazzi stanchi di essere giudicati apatici e senza senso critico. E questa voglia di riscatto ha guidato la realizzazione della 3^ edizione del nostro giornalino scolastico, che già si è aggiudicato il prestigioso riconoscimento conferito dalla Commissione istituita dal Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti. E come travolti in un vortice, grazie a questo riconoscimento, la redazione di “Professional... mente” è stata contattata dall’emittente televisiva dell'Ufficio Scolastico Regionale in occasione della 22^ “Giornata della Memoria e dell’Impegno”. I nostri giornalisti in erba, guidati dalle Prof.sse Mariella Napoli e Daniela Callea, si sono, per l’appunto, cimentati nella veste di cronisti, nel corso delle tre giornate che hanno posto la Città di Locri sotto i riflettori degli organi della stampa nazionale, in particolare il 19 marzo, data della storica visita del Presidente Mattarella, ed il 21 marzo, giornata dedicata alla mobilitazione nazionale organizzata dall’Associazione “Libera “ di Don Ciotti. Il tutto si é concretizzato in un interessante reportage, quasi una sorta di caleidoscopio di immagini, di testimonianze e di emozioni, a cura degli intraprendenti studenti del nostro Istituto, accreditati alla stregua di esponenti di organi di informazione, in prima linea nella narrazione dell’evento, al pari dei più famosi corrispondenti provenienti da ogni parte del Paese. Tre giorni vissuti non solo da spettatori ma anche da protagonisti, con la possibilità di intervistare alcuni degli attori principali della storica Giornata del 21 marzo a Locri e di quella del 19 marzo che ha visto la visita del Presidente Mattarella. Interviste, effettuate con insospettabile disinvoltura, a Don Ciotti, all’On. Rosy Bindi, a Sua Eccellenza il Prefetto, al Colonnello dei Carabinieri, al Sindaco della Città di Locri e al Vescovo della Diocesi, passando dallo Studente medio all’Uomo comune della strada... immagini che rappresentano i fotogrammi di una pellicola che li ha visti protagonisti ed anche testimoni di

uno storico evento che, al di là delle polemiche e delle contraddizioni che affliggono la nostra terra, rimarrà a lungo impresso nei loro ricordi e nella memoria degli studenti loro coetanei che vi hanno preso parte convintamente. Quanto realizzato in quei giorni è stato poi mandato in onda, a settembre, sull’emittente “Padre Pio TV”, in una puntata speciale del format tv “Camelot la maestra televisione”, dedicata alle manifestazioni organizzate in Calabria dall’Associazione “Libera”, in occasione della Giornata della memoria e del ricordo delle vittime della mafia. I protagonisti della produzione firmata dalla “Life Commucation”, con la direzione di Domenico Gareri, sono stati i ragazzi della redazione del nostro giornalino e quelli della Consulta regionale studentesca presso l'Ufficio scolastico regionale della Calabria che, opportunamente istruiti, hanno vestito i panni di conduttori e inviati speciali per intervistare le massime autorità istituzionali e raccontare due giornate speciali, dalla visita del Presidente della Repubblica al corteo svoltosi per le vie di Locri, il 21 marzo 2017. “Siamo orgogliosi – ha commentato Gareri – di aver accompagnato i nostri studenti in un progetto mirato a comunicare la Calabria bella, vista attraverso il loro sguardo, seguendo il filo conduttore scelto da don Ciotti per le giornate di Libera attraverso i luoghi di speranza, testimoni di bellezza. La Life Communication ha, quindi, voluto offrire il massimo impegno per coinvolgere le scuole calabresi in un percorso didattico importante a sostegno dei più giovani su un tema fondamentale come la lotta alla mafia”. In altre parole: un’esperienza quasi irripetibile. Complimenti Ragazzi...per l’impegno profuso...e per la passione che avete dimostrato....e.... ad maiora semper...!! Pietro Condò - 3 IP09 - sede coordinata di Locri

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Professional...mente


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Nell’ambito delle iniziative connesse allo svolgimento delle attività di Alternanza Scuola/Lavoro, presso la sede coordinata di Locri dell’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato di Siderno, ha avuto luogo il seminario di formazione dal titolo “Odontoiatra e odontotecnico: un workflow completo dalla presa dell’impronta alla cementazione del manufatto protesico definitivo”. Il seminario, organizzato dai Docenti del corso di studi “Servizi Socio SanitariOdontotecnico”, si è avvalso del contributo qualificato di due esperti del settore e precisamente: l’odontoiatra Dott. Antonino Nicolò e l’odontotecnico Sig. Andrea Fotia, i quali, ciascuno nel rispettivo settore di competenza, con l’ausilio di filmati e di slide, hanno avuto modo di illustrare, ad una platea composta da studenti frequentanti le terze, quarte e quinte classi, un’ampia ed interessante casistica clinica, così come riscontrata nel corso della loro sinergica attività professionale. Nell’ indirizzo di saluto il Dirigente Scolastico, Prof. Gaetano Pedullà, ha inteso ringraziare i due professionisti per aver voluto mettere a disposizione degli studenti, in modo gratuito, il loro bagaglio di esperienze lavorative e la loro professionalità, e ha evidenziato, al tempo stesso, l’importanza di assicurare la massima qualità del servizio offerto al paziente, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa che disciplina l’esercizio delle professioni sanitarie. Moderatrice del dibattito la Prof.ssa Domenica Marra, docente in servizio presso il medesimo Istituto, che ha illustrato le varie tappe della carriera professionale dei due relatori, rimarcando come i medesimi professionisti, che operano prevalentemente nel capoluogo reggino, non tralascino di partecipare di continuo a corsi di perfezionamento e ad eventi formativi spesso al di fuori del contesto regionale, anche in qualità di relatori in congressi nazionali ed internazionali, al fine di rimanere costantemente aggiornati sulle metodiche e sulle tecnologie più evolute. Entrambi i relatori si sono soffermati sul tema della collaborazione tra medico odontoiatra e odontotecnico. Per come è stato evidenziato, “l’odontotecnico è quel professionista che nel suo laboratorio unisce alla professionalità l’altissima tecnologia nella realizzazione di manufatti protesici prescritti dall’odontoiatra”. E’ fondamentale, però, che le Periodico dell’I.P.S.I.A. di Siderno-Locri (R.C.) 29

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rispettive competenze non si confondano, proprio al fine di tutelare efficacemente la salute del paziente. Il dott. Antonino Nicolò si è soffermato, in particolare, nell’illustrare le caratteristiche dei nuovi mezzi diagnostici e dei nuovi materiali per il restauro, sia conservativo che protesico, che rappresentano una valida alternativa alle collaudate soluzioni con materiali ceramici, in grado di garantire ottimi risultati dal punto di vista estetico, mantenendo inalterata la loro stabilità nel tempo. L’adozione di rigorosi protocolli operativi di laboratorio che permettano un maggior controllo nelle fasi di lavoro ed un ulteriore miglioramento della stabilità e del colore dei manufatti protesici è stato il tema centrale affrontato nella relazione dell’altro professionista, l’odontotecnico Andrea Fotia. Nel corso del seminario i relatori hanno illustrato le linee guida per la progettazione di protesi adeguate, tenendo conto dei parametri estetici del volto e dei parametri funzionali. Dalle relazioni è emerso che, nell’attuale contesto della professione odontotecnica, si possano raggiungere risultati ottimali in termini di qualità, grazie all’ausilio offerto dalle nuove tecnologie, unitamente all’utilizzo delle tecniche tradizionali. Il seminario è stato in sostanza una sorta di “full immersion” per gli studenti dell’IPSIA di Locri, i quali, al termine, hanno dato vita ad un interessante dibattito che ha consentito il confronto in merito ai protocolli operativi più avanzati. Gli incontri con gli Esperti, organizzati dall’IPSIA, sono da considerarsi come un momento fondamentale nel percorso di formazione ed anche come fase propedeutica rispetto alle visite guidate presso laboratori odontotecnici specializzati, nel corso delle quali è possibile conoscere le migliori tecniche da utilizzare per la costruzione di manufatti protesici all’avanguardia. 29


’ Anche quest’anno l’Università della Calabria ha organizzato la “Winter school”, iniziativa rivolta agli studenti delle V Classi delle Scuole Superiori di II grado. Tra i quaranta studenti calabresi selezionati ci sono anche Gioia Ferrigno e Maria Sole Jerinò, studentesse dell’I.P.S.I.A. di Siderno-Locri. L’obiettivo della Winter School, che si è svolta dal 22 al 25 marzo, è quello di fornire agli studenti l’opportunità di vivere il Campus universitario, conoscere da vicino i percorsi di formazione e acquisire elementi per una scelta consapevole del loro futuro universitario. Grande soddisfazione da parte del D. S. Gaetano Pedullà che, a nome dell’Istituto Professionale, nel ringraziare la Prof.ssa Miranda De Agostino per la scelta delle studentesse meritevoli della candidatura, si è congratulato con le due studentesse prescelte, le quali, appunto, hanno preso parte all’ evento universitario, riservato agli studenti più meritevoli della nostra regione. Sicuramente un risultato significativo per l’I.P.S.I.A. di Siderno-Locri che, da anni, fonda la sua “mission” su una solida base di istruzione generale e di addestramento tecnico professionale. In linea con le indicazioni dell’Unione Europea e coerentemente con la nor-

mativa, l’Istituto si è sempre adoperato per garantire il successo formativo di tutti gli allievi, promuovendo azioni mirate ad orientare gli studenti, sia verso il mercato del lavoro, sia verso i percorsi universitari. Continuità è la parola chiave che caratterizza l’azione didattica dell’ I.P.S.I.A, grazie ad una strategia di Orientamento che si prende cura della persona nella sua integrità e che, con la cura delle potenzialità intellettuali, emotive e relazionali degli studenti, si impegna costantemente nel seguire i medesimi studenti nel loro percorso di crescita culturale, sociale e professionale.

Anche quest'anno gli studenti dell'I.P.S.I.A di Locri hanno partecipato al concorso "Solidarietà... la goccia che fa traboccare il cuore di felicità!". Il concorso, indetto dall’ AVIS COMUNALE LOCRI intende promuovere, attraverso le Scuole del territorio, una maggiore consapevolezza nelle giovani generazioni rispetto a valori di fondamentale importanza per la crescita di una società civile e solidale. Valori che si identificano nella cultura e pratica della donazione volontaria, anonima, gratuita e periodica, oltre che nel senso di responsabilità civica, nell’attenzione verso i più deboli e nell’impegno per una società più giusta e rispettosa dell’altro. I nostri ragazzi hanno partecipato con due elaborati che hanno ricevuto gli elogi da parte della commissione valutatrice. Una bella esperienza, sia per gli alunni che per le docenti che hanno coordinato il lavoro, Prof.ssa Daniela Callea e Mariella Napoli.

Dal 15 al 23 ottobre 2016 si è svolta la quarta edizione di Europe Code Week, la settimana europea della programmazione, promossa per favorire eventi e opportunità di apprendimento informali e intuitive che avvicinino giovani e giovanissimi al pensiero computazionale. Si tratta di vere e proprie esperienze di programmazione che permettono di sperimentare in maniera ludica, divertirsi in modo costruttivo, vedendo le proprie idee prendere forma. Programmare è il modo più semplice per realiz30

zare le nostre idee e il pensiero computazionale stimola la creatività e ci aiuta ad affrontare e risolvere problemi di ogni tipo. Anche quest’anno il nostro Istituto ha partecipato alla settimana del codice con differenti progetti unplugged. Guidati dalle Prof.sse Teresa Agata Sgambellone e Daniela Callea, gli studenti dell’indirizzo Manutenzione ed Assistenza Tecnica della sede coordinata di Locri hanno potuto, così, familiarizzare con il pensiero computazionale.

Dopo la visione di uno spezzone del film “Apollo” 13 e una breve riflessione circa i “metodi” di risoluzione del problema posto, i discenti hanno potuto sperimentare sul campo l’attività di coding mediante le app presenti sul sito Code.org e Programma il Futuro. Professional...mente


’ L’ I.P.S.I.A. di Siderno-Locri partecipa al Progetto “In rete con la Mediterranea”, di durata triennale, in virtù del quale un segmento pari a 60 ore annue, nell’ambito dei percorsi obbligatori di Alternanza Scuola-Lavoro, si svolgerà all’interno delle aule e dei laboratori dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria. Il percorso sperimentale, fortemente voluto dai responsabili delle attività di Alternanza ScuolaLavoro, Proff. Bruno Iaria e Daniela La Porta, potrà arricchire il processo formativo degli studenti mediante l’utilizzo di ambienti di apprendimento nuovi ed alternativi rispetto a quelli tradizionali. A partire dal prossimo anno scolastico, la collaborazione si estenderà all’Università della Calabria di Cosenza

e all’Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro. In forza della Convenzione stipulata tra il Dirigente dell’I.P.S.I.A., Prof. Gaetano Pedullà, ed il Rettore dell’ Università “Mediterranea”, Prof. Pasquale Catanoso, hanno preso il via le giornate di formazione dedicate agli studenti delle quarte classi di vari Istituti superiori della Provincia. In sintesi, gli obiettivi principali dell’Accordo Quadro promosso dall’Ufficio Scolastico Regionale della Calabria in collaborazione con l’Università “Mediterranea” sono quelli di progettare, realizzare e monitorare percorsi formativi integrati di Alternanza Scuola-Lavoro attraverso laboratori tematici e seminari formativi congiunti, attività formative da svolgere nelle Scuole nelle modalità di impresa for-

mativa simulata, gestite dai Professori della “Mediterranea” e dai Docenti delle Scuole coinvolte, attività formative da svolgere nei laboratori scientifici dell’Università, individuati in relazione alla specificità dei percorsi scolastici. Oltre a garantire agli studenti il pranzo giornaliero, il riconoscimento di eventuali Crediti Formativi Universitari, un contributo all’ I.P.S.I.A. per il servizio di trasporto ed un sostegno finanziario agli studenti più meritevoli per eventuali stage o viaggi di studio presso aziende nazionali ed internazionali, l’Università reggina, previo accordo con il tutor scolastico, predispone per ciascun allievo un percorso formativo personalizzato e coerente con il profilo educativo, culturale e professionale dell’indirizzo di studi.

Ci sono voluti quasi sessant'anni per ripescare dall'obIio le Foibe. Tanti, infatti, ne sono passati tra quel quadriennio 1943-47 che vide realizzarsi l'orrore delle terre orientali italiane e l'auspicato 2004, quando il Parlamento approvò Ia Legge Menia sulla istituzione del Giorno del Ricordo. Quasi ventimila persone furono torturate, assassinate e gettate nelle foibe, le fenditure carsiche usate come discariche, dalle milizie della Jugoslavia di Tito alla fine della seconda guerra mondiale. La memoria delle vittime delle foibe e degli italiani costretti aII’esodo dalle ex province italiane della Venezia Giulia, deII'Istria, di Fiume e della Dalmazia è un tema che ancora oggi fa riflettere. Convegni, celebrazioni ed eventi scolastici si sono susseguiti in tutta Ia Regione. L’I.P.S.I.A. di Siderno - con il coordinamento della Prof.ssa Commiso Rita — ha organizzato, in collaborazione con il Comune e con l'Associazione "Amici del libro e della biblioteca", giorno 10 febbraio un incontro dibattito dal titolo: "Giorno del Ricordo - le foibe" per stimolare una riflessione approfondita su tematiche purtroppo sempre attuali in varie parti del mondo. A relazionare sull’argomento proposto il Prof. Luciano Figliomeno e Ing. Luciano Futia ai quali si sono succeduti gli studenti dell'I.P.S.I.A. di Siderno con la lettura di richiami storici sulle foibe e sull' intolleranza: " Il dolore e l'esilio, ieri e oggi". Periodico dell’I.P.S.I.A. di Siderno-Locri (R.C.) 31

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Si è svolto nella cornice di Rimini Fiera, dal 18 al 20 maggio 2017, l’ Expodental Meeting 2017. Un vasto programma scientifico e culturale ricco di eventi clinici ed extra-clinici, dedicati a tutte le figure professionali che ruotano attorno al dental care, un intero padiglione della fiera dedicato esclusivamente alle tecnologie digitali e alle loro applicazioni in campo odontoiatrico e odontotecnico (EXPO3D) e una sala congressuale principale, nella quale si sono alternati

gli interventi dei principali esperti del settore, hanno fatto da cornice a quella che, ormai da molti anni, viene considerata la manifestazione più importante del settore dentale in Italia. Tra le migliaia di visitatori anche i ragazzi dell’indirizzo odontotecnico della sede coordinata di Locri del nostro Istituto, guidati dai Proff. Angela Rega, Michele Panuccio e Alessandro Raso. Molte le novità che i nostri studenti hanno avuto modo di scoprire: dagli scanner 3D, fresatori, scanner intraorali a tutto il comparto riguardante la progettazione in digitale. Non sono mancate le dimostrazioni tecniche, come quelle della resina per protesi mobili della deflex, che garantisce un grado di elasticità molto elevato, ovviando così al fastidioso problema delle rotture. Un appuntamento importante per i nostri ragazzi , grazie al quale oltre che a corroborare la loro scelta d’indirizzo,

permette loro di confrontarsi con la tecnologia galoppante e con le innovazioni che rendono questo campo della

’ L’I.P.S.I.A. di Siderno -Locri, nel periodo novembre-gennaio, ha pianificato attività di ministage con gli studenti delle classi terze della scuola secondaria di I grado. Nelle attività sono stati coinvolti docenti dell’istituto e tecnici di laboratorio al fine di illustrare ai ragazzi ed alle famiglie in visita gli indirizzi professionalizzanti che caratterizzano la nostra scuola. La presentazione dell’offerta formativa dell’Istituto è avvenuta anche presso le varie scuole secondarie

di I grado, secondo un calendario prestabilito. In queste occasioni, si presenta la scuola nel suo impianto generale e si illustrano ai genitori ed agli studenti gli indirizzi di triennio con i possibili sbocchi lavorativi o universitari. Le famiglie, inoltre, hanno potuto fruire della possibilità di visitare l’Istituto nei giorni di “Open day” durante i quali i docenti hanno illustrato all’utenza in visita le attività, le attrezzature, gli ambienti di studio e gli spazi ricreativi di cui i plessi che compongono il nostro Istituto sono dotati. Per agevolare l’utenza di un ampio bacino territoriale quale quello locrese, i docenti facenti

parte del team dell’Orientamento, con a capo le FS Prof.sse Miranda De Agostino e Elisa Agostino hanno organizzato uno stand espositivo presso il centro commerciale “La Gru” di Siderno, al fine di offrire un dettagliato servizio informativo da parte dei docenti presenti, coadiuvati dagli studenti del 4° e del 5° anno, oltre a fornire materiale illustrativo dell’offerta formativa.

Durante il corrente a.s. il nostro D.S. ha invitato l’Ing. Giovanni D’Agostino, docente esperto dI stampanti 3D che, con la collaborazione del Prof. Serafino Pascuzzi - Animatore Digitale della nostra scuolaha tenuto un corso rivolto a docenti e a ragazzi, durante il quale è stato illustrato il funzionamento della stampante 3D. Accanto alle nozioni teoriche è stato possibile testare la stampante mediante la creazione di vari oggetti, tra i quali un portachiavi, gadget dell' I.P.S.I.A.. Il nostro Istituto è dotato di due tipi di stampanti 3D: una a filamento (quella classica) e l'altra a resina con sorgente ultra violetti usata per oggetti piccoli. 32

Professional...mente


’ In occasione della “Giornata della Memoria” , gli studenti della sede coordinata di Locri hanno assistito, presso la sala blu del Cinema Vittoria, alla proiezione del film “Il viaggio di Fanny”. Vincitore dell’ultimo Giffoni Film Festival, il film si ispira alla storia vera di Fanny Ben-Ami e narra le vicende di alcuni bambini ebrei costretti, durante il fascismo, a fuggire e a cercare la libertà in Svizzera, riuscendo a raccontare il dramma dell’Olocausto nella sua profondità ma con la leggerezza tipica dello sguardo dei bambini. Alla fine della proiezione gli studenti, guidati dagli insegnanti presenti, hanno riflettuto sull’importanza di celebrare questo giorno come momento collettivo di ricordo degli eventi passati ed di impegno per gli anni futuri, nella convinzione che solo da una approfondita considerazione sulle drammatiche conseguenze delle discriminazioni possa scaturire la ferma determinazione ad impegnarsi per un domani di pace. “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario!"

“ E' partito a fine gennaio il progetto “Sul Cammino della Concretezza", promosso dal Coordinamento Regionale del Progetto Policoro, dall'Ufficio Scolastico Regionale in collaborazione con l’IPSIA di Siderno- Locri, e accolto con favore dalla Conferenza Episcopale Calabra e da tutta la Diocesi di Locri-Gerace. L'iniziativa era rivolta agli alunni delle IV classi degli istituti Tecnici e Professionali, uno per ogni diocesi della Calabria, al fine di avviare un percorso di promozione del Progetto Policoro, quale opportunità e servizio offerto dalla Chiesa Cattolica, come occasione di scambio interculturale e di formazione,

relativamente al mondo del lavoro e della creazione di impresa, basati sui principi della solidarietà, della reciprocità e della cooperazione. Al progetto, di alto valore formativo, hanno partecipato sei classi quarte, con circa sessanta giovani provenienti dalla Locride e dalla Diocesi di Oppido-Palmi. Per il nostro Istituto hanno partecipato le classi quarte. Prezioso il contributo degli insegnanti di religione, Proff. Maria Gentiluomo e Vincenzo Tigano e di tutto il corpo docente, per la buona riuscita di quanto realizzato. I gruppi di lavoro, attraverso attività laboratoriali, possibilità di confronto e di scambio di idee, da una parte sono stati stimolati a riflettere sul senso della vita e del lavoro, dall’altra hanno ricevuto strumenti e informazioni utili per immettersi nel mondo del lavoro, in particolare in relazione al rapporto tra domanda/offerta e alla creazione di impresa. Durante il percorso i docenti, insieme alla dott.ssa Alessandra Fragomeni, hanno accompagnato e orientato al meglio i giovani studenti verso le future scelte, sia universitarie che lavorative, valorizzando i talenti e le attitudini di ciascuno. Al termine di questa fase è stato indetto un bando di concorso riguardante lo sviluppo di idee imprenditoriali. Questi i titoli dei progetti presentati: “Le ragazze del vintage”, “La fabbrica dei sogni”, “Il salone della bellezza”, “La quercia”, “La prateria”, “Hoana significa famiglia”.

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Dopo un'attenta valutazione da parte della giuria diocesana il progetto risultante vincente è stato “La Quercia” ideato dagli alunni Natale Pedullà, Paolo De Luca, Giuseppe De Luca, Leo CuzLeo e Rocco Romeo, frequentanti la Classe IV IP09 (indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica) di Locri, che ha partecipato alla fase regionale conclusasi il 16 maggio con il “Policoro Day School”. L’evento, svoltosi press l’Auditorium del Seminario Teologico Regionale “San Pio X” di Catanzaro, ha visto nella sua fase finale la partecipazione di 10 idee di impresa, messe a punto da classi appartenenti ad istituti di tutta la Calabria, sotto la guida degli animatori di comunità del Progetto Policoro e con il supporto delle Diocesi calabresi. Un giorno importante e di confronto per l’IPSIA che ha partecipato con una folta delegazione.

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’ Attraverso l’illustrazione dei principi e delle regole che stanno alla base del sistema tributario italiano oltre che degli effetti che tali principi dispiegano nella vita quotidiana di ogni cittadino, l’Agenzia delle Entrate e l’I.P.S.I.A. di Siderno/Locri, in forza della collaudata collaborazione sperimentata nel precedente anno, hanno inteso proseguire nel percorso di costruzione dell’identità dei futuri contribuenti. Partendo dal presupposto che l’Alternanza Scuola Lavoro costituisca una modalità di realizzazione dei percorsi formativi nel secondo ciclo del sistema d’istruzione e formazione, per assicurare agli studenti l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro, l’I.P.S.I.A. di Si-

derno e l’Ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate di Locri, nelle persone dei rispettivi legali rappresentanti Emilio Sorrentino e Gaetano Pedullà, hanno proceduto alla stipula di un’apposita convenzione, in forza della quale, a beneficio di dieci studenti selezionati frequentanti i vari indirizzi di studio in cui si articola l’offerta formativa dell’Istituto Professionale, viene svolta una specifica attività di formazione sulle tematiche fiscali, attività congiuntamente progettata e verificata da un docente tutor interno, designato dalla Scuola, e da un tutor formativo esterno, indicato dall’Ufficio ospitante. L’attività didattica in questione, rientrante nel progetto “Fisco & Scuola”, promosso

dall’Agenzia delle Entrate di concerto con il Ministero dell’Istruzione, si prefigge di diffondere tra gli studenti impegnati nelle attività di Alternanza Scuola/Lavoro il valore della legalità fiscale ed il senso di responsabilità civile e sociale. Il Dirigente Gaetano Pedullà, dal canto suo, nel ringraziare il Dott. Sorrentino e tutti i suoi Collaboratori per l’accoglienza davvero

cordiale riservata agli studenti dell’I.P.S.I.A., ha auspicato che l’esperienza didattica presso l’Agenzia delle Entrate di Locri possa continuare a svolgersi ancora in futuro, stante la sua innegabile valenza formativa e le specifiche e riconosciute professionalità operanti all’interno di detto Ufficio, delle quali gli studenti possono validamente avvalersi.

Il 25 Febbraio, una piccola rappresentanza di studenti della sede centrale dell’I.P.S.I.A., accompagnati dalla Prof.ssa Rita Commisso, ha partecipato al convegno “Una fondazione in cammino. A vent’anni dall’istituzione (1997-2017) nel sessagesimo della scomparsa di Corrado Alvaro”, organizzato dalla stessa fondazione Corrado Alvaro e dall’Istituto Comprensivo di San Luca; col patrocinio della Regione Calabria, del Comune di San Luca e del Parco Nazionale d’Aspromonte. Dopo i saluti istituzionali e la recita di alcuni brani tratti dagli scritti dello scrittore sanluchese, i ragazzi presenti hanno potuto ammirare la mostra fotografica sui luoghi e ambienti alvariani, una mostra libraria, oltre che visitare personalmente la casa natale dello scrittore che è ormai entrato a far parte del patrimonio letterario del mondo intero.

accorgimenti È questo l’obietti” alcuni vo che si prefigge il Progetto Martina,

Giorno 29 Maggio presso la sede centrale dell’I.P.S.I.A. si è svolto un incontro dal tema “Progetto Martina. Parliamo ai giovani dei tumori. Lotta contro il silenzio”. La lotta ai tumori si combatte anche con un’adeguata sensibilizzazione che ponga in risalto i benefici che si ottengono seguendo stili di vita corretti e mettendo in atto, quotidianamente,

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indirizzato agli studenti della scuola secondaria di secondo grado, service ispirato all’eredità morale di Martina, giovane colpita da tumore che, nel suo testamento, manifestò il desiderio che i giovani si preoccupassero maggiormente della propria salute. L’incontro é stato molto apprezzato dagli studenti che hanno interagito, con grande inte-

resse, con i sanitari che hanno relazionato, chiedendo delucidazioni sui fattori di rischio di alcune forme neoplastiche.

Professional...mente


In occasione della Ricorrenza del 25 Aprile l’Amministrazione Comunale di Siderno ha previsto, come ogni anno, una cerimonia commemorativa e celebrativa con il consueto alzabandiera e deposizione da parte del Sindaco, Ing. Pietro Fuda, di una corona di fiori. All’evento hanno partecipato gli alunni Silvia Martinis, Marco Fragomeni ed Alex Erasov, che guidati dalla loro insegnante Rita Commisso, si sono ritrovati davanti al Comune di Siderno per recarsi in marcia verso Piazza Vittorio Veneto per assistere alla cerimonia di rito. Gli stessi hanno omaggiato i presenti con la lettura di alcuni brani inerenti tale ricorrenza.

’ La premiazione del giornalino “Professional...mente” è stata occasione gradita per visitare la città di Cesena. La redazione del nostro giornalino, guidata dal D.S. Gaetano Pedullà e dalla Prof.ssa Daniela Callea, ha potuto ammirare la famosa Biblioteca Malatestiana, la prima biblioteca civica italiana, nonché l’unica biblioteca monastica medievale ancora perfettamente conservata che custodisce ben 343 codici miniati e 48 incunaboli, ancora rilegati con le catene originali, oltre a 500 volumi appartenuti alla raccolta privata del Papa cesenate Pio VII. Inoltrandosi nel centro storico, circondato dalle antiche mura urbiche, il gruppo è arrivato fino a Piazza del Popolo, che ospita il Palazzo Municipale, la Rocchetta di Piazza, sormontata dalla raffinata Loggetta Veneziana e la Fontana Masini, simbolo della città. La visita alla Rocca Malatestiana ha permesso ai nostri “turisti per caso” di godere di un panorama mozzafiato, con all’orizzonte la cupola verde della Chiesa di Santa Cristina, i colli di Bertinoro e il Monte Maggio.

’ Nelle mattinate del 31 Gennaio e del 3 febbraio, presso le sedi di Siderno e di Locri dell’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato, nell’ambito delle attività dedicate al percorso di “Educazione alla legalità”, si sono tenuti due interessanti incontri a carattere informativo-divulgativo aventi ad oggetto le tematiche attinenti al soccorso in mare, alla sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo e, più in generale, ai compiti, ai servizi e alle attività svolte dal Corpo della Guardia Costiera. Gli studenti delle classi terze, quarte e quinte hanno avuto modo di conoscere in dettaglio le competenze di questo specifico Corpo, attraverso le testimonianze del Maresciallo Antonio Lazzaro, del Maresciallo Antonello Dimitri e del Marinaio Danilo Arcidiacono,

tutti in servizio presso la Capitaneria di Porto di Roccella Jonica, i quali hanno illustrato in modo efficace e coinvolgente i compiti istituzionali e le attività svolte dalla Guardia Costiera in tutto il territorio nazionale, specie nei contesti più difficili ove si registra il triste e ricorrente fenomeno del soccorso in mare dei migranti. Notevole interesse in docenti e discenti ha suscitato l’elencazione delle svariate sfere d’intervento di questo speciale Corpo di Polizia, che è inquadrato dal punto di vista funzionale ed organizzativo nell’ambito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al quale si riconducono i suoi principali compiti istituzionali. Dopo la visione di alcuni filmati esplicativi sono state illustrate le modalità di arruolamento nel Corpo della Guardia Costiera, nonché le pro-

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spettive di carriera di quanti, uomini o donne, riescono ad entrare a far parte di tale Corpo specialistico, a cui hanno fatto seguito le richieste di chiarimenti finalizzate a soddisfare la curiosità di molti studenti interessati. Al termine dell’incontro le tradizionali foto di rito degli studenti assieme agli esponenti della Guardia Costiera, nonché i calorosi ringraziamenti per aver essi accolto convintamente l’invito loro rivolto dal D. S. Gaetano Pedullà.

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In occasione dell’Open day dedicato all'orientamento e finalizzato a far conoscere le caratteristiche peculiari dell'Offerta Formativa proposta dall'Istituto, anche quest’anno le alunne dell'indirizzo "Produzioni tessili e sartoriali" hanno dato vita ad un’apprezzata sfilata di abiti da loro stesse confezionati a mano e indossati. Nel corso della manifestazione, presentata con bravura dalla docente Margherita Milanesio, il Dirigente Scolastico Gaetano Pedullà ha illustrato i percorsi di studio relativi agli indirizzi elettrico-elettronico, meccanico, chimicobiologico, produzioni tessili e sartoriali, elettrotecnico, siste-

Giorno 17 Maggio si sono tenuti in via presso le aule magna della sede centrale e della sede distaccata di via Turati dell’I.P.S.I.A. di Siderno, due incontri con gli studenti dal titolo “Bullismo e Cyberbullismo. Riconoscere, prevenire, contrastare”. Gli incontri sono stati introdotti dal D. S. Gaetano Pedullà che ha sottolineato l’importanza che tali fenomeni rivestono oggi nelle nuove forme di dinamiche relazionali alle quali i ragazzi sono, sempre di più, sottoposti. La parola è passata ai relatori i quali hanno resa manifesta la rilevanza di un fenomeno drammatico che in maniera forte investe la crescita dei giovani. Sono stati delineati dell’assistente capo Anna Curcuruto i limiti legislativi oltre i quali si svolge l’azione del cyberbullismo

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mi energetici e odontotecnico. Lo stesso Dirigente Scolastico ha sottolineato la necessità di costruire un sistema stabile e sinergico tra Scuola e mondo del lavoro e delle professioni, ed ha evidenziato l'importanza delle esperienze formative organizzate nell'ambito delle attività di Alternanza ScuolaLavoro. All'incontro ha partecipato anche il sindaco di Siderno, Pietro Fuda, che ha rivolto agli studenti e ai docenti della scuola un apprezzamento per l'attività e augurando all’Istituto di continuare ad essere un importante punto di riferimento formativo e di addestramento professionale. Molto applaudita la sfilata di moda che è stata ricca e variegata.

ricordando in particolare gli ultimi fatti di cronaca che hanno risolto in tragedie le dinamiche di un gioco, diffuso in rete, il quale, legato ai social media, colpisce, nei suoi effetti, principalmente gli adolescenti. Dal punto di vista sociologico il fenomeno è stato presentato dal sociologo Andrea Commisso nel suo stretto rapporto con le regole fondamentali grazie alle quali una società realizza una convivenza civile. Regole necessarie, quindi, quanto determinanti per la crescita e la formazione, tali da costituire l’elementare struttura di una società che altrimenti non troverebbe ragione della propria esistenza. La responsabilità che deriva dal compimento di attività legalmente rilevanti è stato il tema oggetto dell’intervento dell’Avv. Ornella Attisano, la quale ha poi evidenziato che le conseguenze del reato compiuto dal ragazzo quattordicenne sono imputabili al medesimo. Per evitare quindi di spingersi nell’illeci-

to e di incorrere in un’azione perseguibile, è allora necessario avere la “forza morale” di arrestarsi prima di commetterlo e tale forza scaturisce da una “rete di relazioni virtuose” che trovano nella famiglia il luogo dal quale principalmente possono essere avviate per rendere consapevoli i giovani, soggetti a un pericolo maggiore, del fatto he è necessario rispettare gli altri come si rispetta se stessi. Gli incontri si sono conclusi con l’invito dell’ispettore capo della polizia postale Antonio Luciano Battaglia rivolto agli studenti a non chiudersi nel silenzio ma a comunicare, denunciare, alle persone più vicine, più prossime, eventuali atti di bullismo o cyberbullismo dei quali si può essere tanto testimoni quanto vittime.

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L’I.P.S.I.A. di Siderno ha ospitato un interessante seminario informativodivulgativo sui temi del volontariato e del soccorso in mare prestato ai migranti, che ha coinvolto il Maresciallo Roberto Romano e il sottocapo Antonio Lazzaro della Capitaneria di Porto di Roccella Jonica, nonché i volontari della locale sezione della Croce Rossa Italiana – Comitato Riviera dei Gelsomini – guidati dalla loro Presidente, dr.ssa Concetta Gioffré. Dopo il saluto di benvenuto del Dirigente dell’Istituto Gaetano Pedullà, il quale ha inteso rimarcare gli aspetti umanitari della meritoria attività posta in essere quotidianamente dalle due Organizzazioni, sono stati illustrati i compiti istituzionali della Guardia Costiera e della Croce Rossa. Con riferimento al triste ed attuale fenomeno dell’assistenza ai migranti, i volontari della Croce Rossa hanno illustrato le implicazioni connesse alle attività di primo soccorso, sia al momento dello sbarco dei migranti e sia successivamente nei centri di accoglienza, con le conseguenti attività di sostegno psicologico, di informazione e di orientamento legale, di prevenzione dei rischi per la salute e di sostegno agli sforzi di ricongiungimento familiare. L’incontro si è concluso con un dibattito e gli studenti intervenuti sono stati invitati a considerare le attività di volontariato e, in generale, le azioni dirette all’aiuto di quanti hanno bisogno, come preziosi fondamenti costitutivi di una società che possa davvero, in modo autentico, definirsi civile.

Gli studenti dell’I.P.S.I.A. della sede di Locri celebrano la “Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione”, al fine di sensibilizzare gli studenti alla problematica dell’immigrazione e, quindi, di sviluppare la sensibilità, la solidarietà e la consapevolezza civica delle giovani generazioni nei confronti di tali emergenze. L’evento pensato e coordinato dalle Proff. Mariella Napoli e Daniela Callea, ha visto l’intervento del dott. Annunziato Squillaci, specialista volontario da diversi anni impegnato in numerosi progetti di accoglienza e in missioni umanitarie, e la collaborazione della dott.ssa Carmela Zavettieri, direttrice della Caritas Diocesana di Locri, con i quali abbiamo affrontato e discusso il tema dell’integrazione in modo da diffondere la cultura dell’informazione e dell’accoglienza, della convivenza e della pace, valori questi fondati sul rispetto dei diritti umani. La giornata si è conclusa con la visita dei locali scolastici da parte dei ragazzi immigrati ospitati dalla Caritas Diocesana di Locri.

’ Nell’ambito delle attività formative previste dal piano dell’Offerta Formativa, il nostro Istituto ha attivato, anche per questo anno scolastico, percorsi didattici finalizzati allo svolgimento di attività di Alternanza Scuola Lavoro (ASL). Nel periodo dal 9 al 12 maggio 2017 l’attività di ASL si è svolta presso l’Area Industriale di Milazzo, la Capitaneria di Porto di Messina – Area Portuale di Milazzo, la Centrale A2A e lo stabilimento Ciappazzi di Terme Vigliatore ed ha coinvolto 45 alunni delle quarte e quinte classi dell’Istituto accompagnati dai Docenti Daniela La Porta, Francesco Lacopo e Serafino Pascuzzi.

’ Si è tenuta il 15 Giugno a Locri presso l'area di cantiere in via Ancona (zona campo sportivo), la cerimonia per la posa della prima pietra a inaugurazione dei lavori per la realizzazione del nuovo Istituto Professionale di Stato per l'Industria e l'Artigianato, la cui consegna alla città è prevista per il 7 dicembre 2018. Sono intervenuti il consigliere metropolitano delegato all'Istruzione, Demetrio Marino, il sindaco di Locri Giovanni Calabrese, il vicesindaco Raffaele Sainato, l'assessore alla Pubblica Istruzione Anna Sofia, la consigliera metropolitana nonchè neo sindaca di Caulonia Caterina Belcastro, il Dirigente Scolastico Gaetano Pedullà. Periodico dell’I.P.S.I.A. di Siderno-Locri (R.C.) 37

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Presso l’aula magna dell’I.P.I.A. di Siderno ha avuto luogo il secondo dei due seminari organizzati in stretta collaborazione con l’Associazione “Articolo32Calabria”, nell’ambito del Progetto di “Educazione sanitaria” promosso dallo stesso Istituto e diretto a sensibilizzare gli studenti verso le tematiche della prevenzione oncologica, della protezione dell’ambiente e della corretta alimentazione, in vista del conseguimento di un migliore e più sano stile di vita. Il primo seminario, svoltosi presso il Palazzo della Cultura di Locri giorno 11 Marzo, ha visto il coinvolgimento delle classi della sede locrese. Dopo l’indirizzo di saluto del D.S. Gaetano Pedullà che ha inteso rimarcare il favore con il quale tali iniziative vengano accolte all’interno della scuola, il

seminario si è snodato attraverso le relazioni di Angelo Rossino, Presidente dell’Associazione ONLUS “Articolo32Calabria”; del Dott. Antonino Iaria, Dirigente responsabile del reparto di oncologia presso il presidio ospedaliero “Tiberio Evoli” di Melito P.S.; del Dott. Francesco Polimeni, responsabile cure palliative presso l’A.S.P. di Catanzaro; dei funzionari dell’ARPACAL Ing. Alberto Belvedere e Dott. Giuseppe Vottari. I lavori e il successivo dibattito tra i relatori e gli studenti dell’IPSIA, hanno reso evidente la necessità di rafforzare quanto più possibile, nell’opinione pubblica, una coscienza critica rispetto a temi di così grande rilevanza individuando proprio nel “registro dei tumori”, lo strumento necessario allo scopo di: descrivere la frequenza e gli andamenti temporali delle patologie tumorali; stimare la sopravvivenza dei pazienti affetti da cancro in funzione di caratteristiche individuali e ambientali; descrivere la distribuzione geografica dei relativi casi. Soddisfatto dell’esito delle due giornate di formazione/informazione il Presidente dell’Associazione “Articolo32Calabria” il quale, nel con-

fronto con gli studenti, ha inteso rimarcare come, ormai, il semplice parametro del PIL (Prodotto Interno Lordo) sia divenuto obsoleto quale unico punto di riferimento per calcolare il benessere di una popolazione. Energie rinnovabili, incremento ecologico della filiera alimentare, eliminazione dei pesticidi, uso di veicoli elettrici, piste ciclabili, punti gratuiti e pubblici di ricariche di batterie, aumento degli asili nido e delle aree verdi, riciclaggio dei rifiuti, riduzione della plastica, edifici autosufficienti ed a risparmio energetico, utilizzo dell’energia marina, e via dicendo, potranno essere – secondo Angelo Rossino – “ i nuovi parametri, già in uso in alcuni paesi più evoluti, che andranno a soppiantare il PIL nella misurazione del livello di ricchezza e di benessere di una popolazione”.

’ Continuano le attività del progetto alternanza scuola- lavoro. I ragazzi dell’indirizzo odontotecnico dell’Istituto professionale I.P.S.I.A. di Siderno infatti si sono recati a Crotone in visita al centro “Calabrodental”, eccellenza in ambito odontotecnico nel mezzogiorno. La visita, dedicata alle classi terze, quarte e quinte, ha permesso agli studenti e ai loro docenti accompagna - Proff. Dominella Marra, Maria Gratteri, Michele Panuccio e Franco Valastro - di visionare i macchinari e le tecnologie più all’avanguardia finalizzate alla produzione di protesi dentali altamente raffinate, sia dal punto di vista estetico che funzionale. Nel contro di fresaggio è stato inoltre possibile assistere alle varie fasi che costituiscono la composizione dei componenti implantari e accedere all’area dedicata alla ricerca scientifica, impegnata in nuove scoperte grazie all’isolamento delle cellule staminali. Grande soddisfazione è stata manifestata dai docenti partecipanti che hanno evidenziato il valore formativo di questa esperienza utile ad avvicinare gli studenti al mondo del lavoro. La struttura si è resa inoltre disponibile per future collaborazioni. 38

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’ Nell’ambito della seconda edizione nazionale de “La settimana del Rosa Digitale”, volta a stimolare la curiosità femminile verso ciò che la mentalità condizionata dagli stereotipi considera comunemente come appannaggio del genere maschile, l’Istituto Professionale di Stato per Industria ed Artigianato di Siderno-Locri ha organizzato un convegnodibattito dal tema “#latecnologiaèdonna” con il patrocinio dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

L’evento è rientrato tra le iniziative finalizzate a rimuovere e/o arginare il divario di genere ancora fortemente presente all’interno delle facoltà scientifiche e in modo particolare nel campo della tecnologia e dell’informatica. Il seminario, moderato dalla Prof.ssa Felicia Aiossa, ha visto gli interventi di alcune Docenti dell’I.P.S.I.A., Proff.sse Daniela Callea, Teresa Sgambellone e Daniela La Porta, nonchè della Prof.ssa Claudia Campolo - Docente di Ingegneria delle Telecomunicazioni presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria - tutte Docenti accomunate dalla formazione nel campo delle discipline STEM (Science, Technology, Engineering and Maths). A conclusione dell’incontro la riflessione del Dirigente Scolastico dell’Istituto, Prof. Gaetano Pedullà, ha rimarcato l’importanza, per tutti i giovani studenti,

di proseguire nel percorso formativo intrapreso, superando qualsiasi stereotipo o pregiudizio. Rimane sempre di primaria importanza far capire ai giovani che oggi la libertà di scelta, l’impegno negli studi e l’autonomia intellettuale rappresentano sempre la via maestra da seguire per realizzare il cambiamento del nostro domani.

’ Giorno 15 marzo 2017 un gruppo di 30 studenti frequentanti le classi 4 e 5 indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica dell’IPSIA di Siderno/Locri, accompagnati dai rispettivi docenti Ing. Daniela La Porta, Ing. Bruno Iaria e il Prof. Rocco Marando, sono stati spettatori “privilegiati” di un avveniristico ed entusiasmante viaggio nello stabilimento della “Hitachi Rail Italy” di Reggio Calabria, società specializzata nella costruzione di materiale rotabile. L’esperienza didattica, cercata e voluta caparbiamente dall’Ing. Bruno Iaria, Docente titolare di Elettrotecnica presso la sede coordinata di Locri, cui hanno partecipato gli studenti

dell’IPSIA, peraltro inserita nell’ambito delle attività di formazione in Alternanza Scuola-Lavoro, è stata in assoluto anche per la “Hitachi Rail Italy”, in quanto ha consentito di far varcare i cancelli della società italo-nipponica per la prima volta ad una scuola. La visita, della durata tre ore ,ha consentito di perlustrare, con minuziosa attenzione e rigoroso rispetto, quasi tutti i vari reparti di produzione ed ha stimolato l’interesse di ogni singolo partecipante al punto di chiedersi se una tale realtà sia possibile in Calabria ed a Reggio Calabria, in particolare. Molti gli apprezzamenti e gli elogi formulati a tutto lo

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staff tecnico che ha accompagnato in modo professionale, impeccabile ed in assoluta sicurezza, l’intero gruppo di visitatori, in un crescendo di emozioni e di informazioni accuratamente fornite, a testimonianza di un elevato livello di innovazione tecnologica e di una precisione di esecuzione raggiunta dalle maestranze (provenienti in gran parte

del comprensorio reggino), n ogni singola lavorazione. Un doveroso ringraziamento ai Docenti referenti per le attività di Alternanza Scuola Lavoro, per aver curato lo svolgimento di tale attività formativa e un plauso a tutti gli studenti partecipanti che hanno dimostrato ancora una volta un forte senso di appartenenza alla propria comunità scolastica.

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La Delegazione FAI della Locride e della Piana ha previsto, per |'edizione 2017 delle Giornate di Primavera, giunte alla 25° edizione, un articolato programma volto a valorizzare due importanti luoghi del nostro territorio Placanica e il Castello di San Fili nel comune di Stignano. Nell’incantevole borgo di Placanica incastonato tra le splendide vallate dell'Allaro e dell'Amusa, si snoda un itinerario che dal Convento dei padri Domenicani, nel quale rimase a lungo Tommaso Campanella, attraverso le intricate stradine del centro storico tra torri del’orologio, mura antiche, case padronali, chiese, arriva allo splendido castello e al quartiere di San Leonardo. Evidenziando 5 beni d’eccezione: la Chiesa dell'Arciconfraternita dell'Immacolata già chiesa conventuale degli Agostiniani (fondata nel XVI sec.); l’ Abside della chiesa di S. Zaccaria (XIII sec.) con; l’affresco della Deèsis; la Chiesa dell'Arciconfraternita del SS. Rosario, già chiesa dell'Annunciata, conventuale dei Domenicani (ante XVI sec.); la Chiesa Matrice "La Cattolica" (ante XI sec. ampliata nel 1513) e il Monumento funerario di Jacopo Carafa, opera di Antonello Gagini (1514). Il secondo bene identificato è il Castello Lamberti di S. Fili nel Comune di Stignano (segnalato come chicca). Il piccolo castello, nato negli anni ‘20 del XVII sec., sorge in località San Fili di Stignano ed è legato alla complessa gestione dei beni feudali intestati alla

città di Stilo. Francesco Lamberti da Stignano ideò il singolare edificio fortificato, poi realizzato dal figlio Giuseppe. Peculiarità del castello di San Fili, edificio con vocazione più agricola che difensiva, è infatti l'impianto triangolare fortificato e il suo spazio centralizzato ove il progettista mise a punto un sistema legato all'architettura difensiva di grande raffinatezza che non ha eguali nel contesto calabrese del '700. L’evento si è svolto nelle giornate di sabato 25 (ore 9.00-13.00) e domenica 26 marzo (orario continuato 10.00 17.00). La mattinata del sabato è stata dedicata, come di consueto, anche alle scolaresche. I visitatori si sono avvalsi di guide d'eccezione: oltre 180 Apprendisti Ciceroni e gli studenti Accompagnatori, per questa edizione allievi di I.I.S. "Zanotti Bianco” di Marina di Gioiosa Ionica; Liceo Scientifico "P.Mazzone" di Roccella Ionica e di Gioiosa Ionica; I.I.S. "Oliveti - Panetta" Liceo classico di Locri , Licei “Giuseppe Mazzini" di Locri; I.P.S.I.A. di SidernoLocri; Liceo Scientifico “Zaleuco di Locri", i quali hanno saputo trasmettere, con le rispettive competenze, ai loro compagni e a tutti i visitatori l'amore per la storia della propria terra. Previste anche visite guidate in lingua inglese, francese, tedesca e spagnola. L'evento gode dell'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il Patrocinio di Commissione Europea, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Ministero de||'Istruzione,

Università e della Ricerca, con la collaborazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Protezione Civile. Con il patrocinio di Rai - Responsabilità Sociale e Media Partnership di RAI TGR, Comune di Placanica e Comune di Stignano e la collaborazione delle Associazioni locali. Le Giornate FAI di Primavera, oltre a essere un momento d'incontro prezioso ed emozionante tra il FAI e la gente, sono anche un'importante occasione di condivisione degli obiettivi e della missione della Fondazione. Tutti possono dare il loro sostegno attraverso l'iscrizione annuale (vale tutto l'anno e permette di usufruire di interessanti agevolazioni, convenzioni e iniziative riservate). In particolare, i fondi raccolti durante le Giornate FAI di Primavera saranno impiegati per gli scopi statutari della Fondazione e per la manutenzione dei Beni FAI aperti al pubblico. e indicherà la mappa dei luoghi più vicini da visitare.

Un’allieva dell’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato di Siderno - sezione di Locri - è stata selezionata per partecipare al progetto europeo Erasmus Plus che prevede una borsa di studio fruibile a Londra per quattro mesi. L’alunna è Sarr Marie Yama, vive a Locri e ha frequentato l’indirizzo Odontotecnico distinguendosi per le sue capacità di apprendimento e preparazione. La referente dell’Istituto per l’ Erasmus Plus, Angelita Rega, nel dare comunicazione della notizia si è detta orgogliosa, insieme al Dirigente Scolastico Gaetano Pedullà, del successo della giovane allieva che, superando due selezioni, una per titoli e l’altra consistente in un colloquio in lingua inglese, è ora felice di vivere questa esperienza formativa.

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Venerdì 18 novembre 2016, al Palazzetto dello Sport di Reggio Calabria (PalaCalafiore), 1800 alunni delle scuole reggine hanno alla partecipato celebrazione la “Giornata mondiale per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza”. Nel corso della manifestazione, i ragazzi hanno dato vita a momenti di svago culturale e sportivo, che è culminata con la premiazione dello striscione più bello realizzato per l’occasione. Tra le varie esibizioni, anche quella della squadra RC Bic – basket in carrozzina. L’evento in programma è stato

organizzato dall’Ufficio del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, dall’associazione CIVITAS, dal Consiglio Regionale della Calabria, dall’Amministrazione Comunale, dall’Ufficio Scolastico Provinciale e dal Coni regionale. Sono intervenuti il Garante Antonio Marziale, il Presidente di Civitas Luciano Gerardis, il Presidente del Consiglio regionale Nicola Irto, il Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale Mirella Nappa e il Presidente del Coni Calabria Maurizio Condipodero. Presenti, per l’I.P.S.I.A. di Siderno, una piccola delegazione di studenti della sede coordinata di Locri accompagnati dai Proff. Miranda De Agostino e Alessandro Cuzzocrea, la quale ha esibito lo striscione ideato e realizzato sotto la guida della Prof.ssa Concetta Gullaci.

Martedì 4 aprile, la redazione di “Professional...mente” ha incontrato, presso i locali della sede centrale, il giornalista e blogger Gianfranco Marino, il quale, con sua professionalità, ha guidato i ragazzi all’interno del mondo del giornalismo, illustrando loro quali siano i compiti di un cronista, la composizione di una redazione, la differenza tra giornalista pubblicista e giornalista professionista, fino ai trucchi per verificare l’attendibilità di una notizia, distinguendola dalle tante fake news spesso presenti sul web. Immancabili i consigli per scrivere, corroborati dal suo invito ripetuto più e più volte a leggere tanto. La discussione ha toccato inoltre aspetti del giornalismo ben più concreti: in primis la libertà d’espressione, fondamentale elemento su cui si deve fondare l’etica dell’informazione giornalistica, gli sviluppi di questa professione in un mondo sempre più informatizzato, le sue oggettive difficoltà e gli ideali a cui un giornalista deve ispirarsi, come la ricerca della verità nella narrazione dei fatti e l’integrità nel raccontare i medesimi.

Anche per quest’anno scolastico il nostro Istituto ha partecipato nei giorni 17 e 18 Dicembre alla manifestazione “Arte, creazioni, cultura e fantasia”, promossa e ideata dall’Associazione culturale “Mani Magiche”. Presso Piazza Porto Salvo a Siderno è stato possibile ammirare piccole grandi opere di artigianato realizzate con il vetro, il legno, la ceramica, il fimo, lavori di ricamo e cucito e anche lavori di riciclo creativo con carta e plastica. Presente anche uno stand dell’I.P.S.I.A. con vari lavori di artigianato che riguardano il settore della moda, dell'elettronica, della meccanica. In particolare le ragazze del settore moda del nostro Istituto hanno dato vita ad una sfilata durante la quale sono andati in scena gli abiti da loro stesse progettati e realizzati. Un appuntamento importante e di alto rilievo sociale e culturale, al quale l’I.P.S.I.A. non si esime dal partecipare, contribuendo, in modo del tutto personale, alla buona riuscita dell’evento. Periodico dell’I.P.S.I.A. di Siderno-Locri (R.C.) 41

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Inevitabile è la sofferenza, quando la morte separa un’insegnante dalla vita dei suoi studenti e dal suo mondo. Profondo è l’affetto, quando la morte interrompe la quotidiana relazione all’interno di una classe e di una scuola. Quanto dolore e quanto amore, che narrano l’incanto e l’unicità del calore umano che la scuola sa creare in modo incondizionato: un privilegio nella vita e nella formazione di ciascuno di noi, che investe l’integrità della persona, con i suoi valori, sentimenti, emozioni, speranze, desideri. Per anni, giorno dopo giorno, in una scuola docenti e alunni camminano insieme, lungo percorsi che offrono sicurezza e ricevono fiducia, garantendo a tutti la serenità del sentirsi parte della stessa “famiglia”. Questo ci dicono gli studenti della compianta Prof.ssa Silvana e, come loro, i tanti giovani che, rientrando un mattino a scuola, non hanno ritrovato più il volto familiare di chi sapeva lodarli e valorizzarli, ma anche riprenderli al momento opportuno. Questi ragazzi, con il colorato groviglio della loro esuberanza nell’esprimere la gioia e il dolore, sono i primi a raccontare quanto la futura società si fondi su ciò che è stato costruito, giorno dopo giorno, dentro le mura di un edificio scolastico. Alcuni di loro riannodano purtroppo la sofferenza per un insegnante che non c’è più alla drammatica fatica di avere perso, magari, giovani madri e padri che se ne sono andati prematuramente e non li hanno visti crescere. E allora, proprio i loro insegnanti si erano messi al loro fianco sostenendoli silenziosamente, insegnandogli a sopportare il dolore e a ritrovare la quotidianità. Tanti docenti scavano le vite dei loro alunni con segni che il tempo non riempie di altro che del loro ricordo: quella lezione, quel tratto caratteriale distintivo, quella capacità di chiamare i ragazzi per nome rendendoli consapevolmente unici, quella forza d’animo nel domandare rigore intellettuale e nell’aiutare a vivere l’errore come opportunità di crescita e il successo, anche minimo, come importante conquista. Tanti alunni scavano le vite dei loro insegnanti con tracce che la vita benevolmente ripercorre: li si accompagna nelle loro storie verso il futuro, si condividono parti di vita, li si ritrova madri e padri a loro volta. La vita della scuola è racchiusa in questo profondo scambio di incontri e incroci. Ogni comunità sociale nasce dalla scuola e nella scuola si alimenta. Alla scuola bisogna, quindi, chiedere il meglio ma anche saperlo e volerlo dare. Ce lo insegnano i ragazzi che ancora oggi, a distanza di 5 anni, piangono la loro Prof.ssa Silvana. La tua amica di sempre Cara Amica mia, tra poco ricorre l'anniversario della Tua assenza, ma per me sei sempre presente. Non dimentico i Tuoi consigli, la Tua sincera amicizia. Eri la compagna di viaggio che volevo, che non parlava di cose frivole; i nostri discorsi erano sulla scuola che, Tu per un verso ed io per un altro, amavamo tanto. Volevamo vedere i nostri ragazzi come alunni modello e futuri uomini di questa tanto amata terra di Calabria. Noi volevamo che studiassero perché solo la cultura può darci la speranza di un mondo migliore. Amavamo le nostre scuole anche attraverso il lavoro per renderle più belle, perché la bellezza è ordine e armonia. Il Signore Ti ha voluta con sé perché, anche da lassù, Tu potessi guidare i Tuoi ragazzi. Prega per noi Silvana, sei sempre nei nostri cuori. Con indelebile ricordo Carmela Zavettieri 42

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In ricordo di una grande Amica Sono passati 5 anni dalla scomparsa della collega ed amica Silvana Manti, Collaboratrice vicaria presso l’IPSIA di Siderno, ma il suo ricordo è ancora vivo tra noi. Durante questi anni, nella nostra scuola, si sono avvicendati alunni e docenti e, frequentemente, mi è capitato di parlare di Lei o di sentir parlare di Lei da parte di quanti l’hanno conosciuta anche fuori dell’ambiente scolastico. Di Silvana ricordiamo tutti la grande determinazione con cui affrontava qualsiasi difficoltà, l’enorme disponibilità a dare suggerimenti e a prodigarsi per noi colleghi. Silvana è stata un grande esempio per tutti noi e per me in modo particolare. Ci sentivamo quasi tutte le sere per confrontarci sul contenuto delle circolari e sull’andamento didattico degli studenti o, semplicemente, per fare un resoconto della giornata trascorsa a scuola. Ricordo di averLa chiamata anche quel giorno, poche ore prima della scomparsa, per avere Sue notizie; nonostante respirasse a fatica, mi tranquillizzò sul Suo stato e, con un grande sforzo, mi diede indicazioni sull’ultima circolare che Lei aveva contribuito a stilare... quasi a scusarsi per qualche inesattezza che avremmo potuto riscontrare nel Collegio dei Docenti del giorno seguente... Purtroppo non c’è stato un domani. A soli due giorni dalla Sua dipartita sono stata individuata come vicaria del Dirigente scolastico; la cosa mi turbò molto e mi emozionò allo stesso tempo: insediarmi come vicaria al posto di Silvana mi sembrava, quasi, di “usurpare” il lavoro da Lei svolto tanto egregiamente. La fiducia dimostratami dall’allora D.S. Prof. Tommaso Mittiga e la stima dei Suoi familiari mi hanno, con il tempo, rasserenata. Continuo ad essere la “vicaria” dell’IPSIA di Siderno e collaboro con il Dirigente Prof. Gaetano Pedullà; svolgo tale compito con estrema dedizione così come da Lei ho appreso, ma sono convinta di avere un’Amica che, da lassù, guida i miei passi. Mena Gerace

Se penso a Silvana, rivedo una donna felice! Fortemente motivata a qualificare il suo lavoro, ha avuto grande fiducia in se stessa, uno sguardo ottimista e una relazione positiva con gli altri… Non si sostanzia anche in questo la felicità? Concetta Gullaci

Insegnamenti per la vita “La scuola deve garantire la sua migliore offerta formativa e maggiormente lo deve agli alunni che ne hanno più bisogno”. In questa semplice frase sono racchiusi l’idea e l’opera della Professoressa Silvana Manti, brillante figura dello staff dirigenziale dell’I.P.S.I.A. di Siderno-Locri, la quale ha dedicato tutta la Sua vita al mondo della Scuola. La Sua azione educativa, pertanto, si è indirizzata verso quella popolazione scolastica che maggiormente ne ha avuto la necessità, rivolgendo le Sue attenzioni di insegnante verso gli ultimi e soprattutto valorizzando il patto di corresponsabilità che, in qualità di Docente, la legava alle famiglie, al territorio, allo Stato. Oltre alla passione per il nostro lavoro, il nostro rapporto era saldato da un legame umano e familiare tant’è che ogni volta che ci si vedeva, immancabilmente, i nostri dialoghi avevano come argomento principale la Scuola. Ogni volta rimanevo incantato nell’ascoltare i Suoi racconti e le Sue esperienze che narravano, con una dialettica semplice ma coinvolgente, il Suo stile elegante di dirigere l’Istituzione Scolastica. Mi affascinavano le Sue inconfondibili capacità e competenze professionali che si traducevano in quella didattica efficace ed efficiente che ho sempre cercato di far mia. I Suoi racconti rappresentavano e rappresentano una fonte inesauribile di esempio; ancora oggi la dignità e l’amorevolezza della Sua indole vivono nel cuore e nella mente di chi, ogni giorno, La ricorda. Personalmente, i Suoi insegnamenti continuano ad essere una sorgente di dottrina e una voce di coscienza dalle quali attingo ogni qualvolta io senta la necessità di arricchire il mio bagaglio di competenze e conoscenze e la mia bisognosa anima di credente. Francesco Violi Periodico dell’I.P.S.I.A. di Siderno-Locri (R.C.) 43

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Forse per essere felici‌ Basta volerlo!!

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Professional...mente


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