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Interview with Gabriele Natale,
HOW IT’S COATED
CEO of Moi composites
© MOI composites
La finitura e il design di MAMBO: il binomio perfetto che evoca il mare “MAMBO rappresenta non solo il primo scafo realizzato con tecniche di produzione tridimensionale innovative realmente utilizzato in navigazione, ma anche una finestra su un nuovo mare di possibilità e l’invito a una riflessione sul modo in cui giudichiamo impossibile la realizzazione di un’idea”.
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AMBO è l’acronimo di Motor Additive Manufacturing BOat, la
sufficiente per raccogliere i primi feedback sul mercato. Moi è ad oggi l’unica
prima barca al mondo stampata in 3D in vetroresina, concepita e
startup europea in grado di stampare in 3D oggetti in materiale composito
realizzata da Moi composites, giovane start-up nata a seguito di
a fibra continua utilizzando matrici termoindurenti. L’obiettivo primario della
una ricerca accademica del Politecnico di Milano. Ne abbiamo intervistato il
startup è quello di industrializzare le macchine e implementare la diffusione
fondatore, Gabriele Natale, per capire la genesi e la realizzazione di questo
della manifattura additiva all’interno del mercato dei compositi.
progetto che molti pensavano “impossibile” e il ruolo giocato dalla finitura in un prodotto così unico e particolare.
Moi composites è recentemente diventata oggetto di attenzione da parte dei media internazionali grazie al progetto MAMBO, la
Moi composites è una giovane start-up, la cui mission è quella
prima barca a motore in fibra di vetro realizzata con una tecnologia
di “ridefinire la manifattura dei materiali compositi attraverso
di stampa 3D brevettata da Moi e chiamata Continuous Fiber
prodotti stampati in 3D”. Può descriverci brevemente come
Manufacturing (CFM). Ci spiega in cosa consiste questo innovativo
nasce la vostra azienda e come si è evoluta per raggiungere le
processo produttivo?
competenze tecnologiche che attualmente la caratterizzano?
Il sistema di stampa 3D CFM, acronimo di Continuous Fiber Manufacturing
Moi composites nasce nel 2018 a seguito di una ricerca accademica iniziata
è un processo digitale che permette di realizzare in 3D oggetti in materiale
nel Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “Giulio Natta”
composito a fibra continua utilizzando matrici termoindurenti. Il processo
del Politecnico di Milano. In particolare, i ricercatori Gabriele Natale e
CFM si compone di 3 parti che devono cooperare in sincronia: una parte
Michele Tonizzo insieme alla professoressa Marinella Levi, hanno fondato
meccanica composta da un robot antropomorfo e una testa di stampa,
Moi composites, che ben interpreta il ruolo dello spin off come naturale
il materiale composito a fibra continua e un software. Tutto parte da un
evoluzione della ricerca accademica, giunta alla maturità necessaria e
modello 3D dell’oggetto da produrre, che viene analizzato e processato
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N. 68 - MARCH/APRIL 2021 - international PAINT&COATING magazine