ipcm® 2014 n. 25

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STOP CORROSION! Arresta la Corrosione! Franco Martinazzo

The corrosion

La corrosione

ST Powder Coatings Spa, Montecchio Maggiore (VI), Italy

As reported in Treccani encyclopaedia, the corrosion is “a chemical phenomenon which causes a gradual destruction of materials, usually metals, due to external agents”. For most of these materials, the metallic state is not the most thermodynamically favourite one. This means that, in determinate weather atmospheric conditions and with suitable oxidizing agents, the metals tend to react in order to move toward a more stable state, which generally consists of oxides and salts. Not all metals have the same tendency to react with oxidizing substances. Some of them, such as gold, hardly combine with other elements, because of their chemical inertia. Other ones, such as aluminium, tend to react easily with the oxygen, however this reaction forms a very compact oxide layer which acts as a protective barrier stopping the corrosion process (in this case it’s talking about metal passivation compared to the surrounding environment). Other metals, such as iron, instead, are highly reactive toward oxygen and other oxidizing agents, they do not find the protection under their own oxide layer because it is too uneven and porous. In this case, the corrosion process continues till a complete metal consumption. This is the reason why in the nature there are no metallic iron mines, but only iron compounds mines, such as hematite (Fe2O3) and magnetite (Fe3O4).

Come riportato nell’enciclopedia Treccani, la corrosione viene definita come un “fenomeno chimico che provoca il graduale deterioramento di una sostanza solida, per lo più un metallo, per effetto di agenti esterni”. Per la maggior parte di questi elementi, lo stato metallico non è la forma termodinamicamente favorita. Questo significa che in determinate condizioni ambientali e in presenza di opportune sostanze ossidanti, i metalli tendono a reagire per portarsi verso uno stato più stabile costituito, in genere, da ossidi e da sali. Non tutti i metalli hanno la stessa tendenza a reagire con le sostanze ossidanti. Alcuni di essi, come ad esempio l’oro, si combinano con molta difficoltà con gli altri elementi, grazie alla loro inerzia chimica. Altri, come l’alluminio, reagiscono facilmente con l’ossigeno ma lo strato di ossido che si forma, di natura molto compatta, si comporta come una barriera protettiva arrestando, di fatto, il processo corrosivo (si parla in questo caso, di passivazione del metallo rispetto all’ambiente che lo circonda). Altri metalli come il ferro, invece, molto reattivi verso l’ossigeno e altre sostanze ossidanti, non trovano alcuna protezione sotto il proprio strato di ossido essendo, quest’ultimo, troppo disomogeneo e poroso. Il processo di corrosione prosegue, in questo caso, fino al completo consumo del metallo. Questo è il motivo per il quale, in natura, non esistono miniere di ferro metallico ma solo miniere di composti del ferro come l’ematite (Fe2O3) e la magnetite (Fe3O4).

info@stpowdercoatings.com

82 N. 25 - 2014 JANUARY/FEBRUARY - international PAINT&COATING magazine


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